4k Eremo di San Michele Arcangelo e S Maria del Monte a Maddaloni Foto antropologiche di Antonio Tor
Eremo di San Michele Arcangelo e S Maria del Monte a Maddaloni Foto antropologiche di #antoniotortora
Monte di San Michele con il Santuario, Maddaloni (Caserta)
sulla collina più alta di Maddaloni vi è il Santuario di San Michele Arcangelo nonchè Santo Patrono...e dall'ottobre del 1993 un altare e una statua di S.Maria Madre del Redentore, benedetta dal Papa Karol Wojtyla...
Video girato da Clemente del Monaco
Maddaloni dal Santuario di San Michele Arcangelo di Maddaloni del 12 /04 /2017
Maddaloni (CE)
Santuario di San Michele Arcangelo e Santa Maria al Monte Maddaloni (CE)
Acquedotto Carolino Valle di Maddaloni (CE)
Castello normanno di Maddaloni (CE)
Riprese aeree Claudio Iavarone
audio ©Explosion in the sky_The Ecstatics
G. Diodati San Michele di Maddaloni 08 Maggio 2010 sul Monte 2 Album
Noi de ogni tanto sperimentiamo direttamente gli eventi che pubblichiamo nella sezione Altri Eventi del nostro sito. Questa volta è il caso della Festa di San Michele sul Santuario 8 Maggio 2010, una panoramica sulla mattinata con il Vescovo SE Pietro Farina in un album di sole foto con la base musicale eseguita dalla Banda del Villaggio dei Ragazzi Don Salvatore D'Angelo di Maddaloni. Vieni a visitare il nostro sito giuseppeverdimaddaloni.it , verifica la nostra attività e proponici di partecipare ai tuoi eventi.
233.PREGHIERE - INNO A SAN MICHELE ARCANGELO CANTATO NEL SANTUARIO DEL GARGANO
1. O glorioso Arcangelo, proteggi in questa via
la nostra compagnia che vien piangente a Te.
Siamo pellegrini, siamo tuoi devoti,
San Michele Arcangelo, prega per noi! (2v)
2. Sul monte del Gargano ricorre ogni fedele.
All’ara tua, Michele, si prostra e grazie ottien.
3. Come dal Ciel scacciasti il Demone infernale,
ancor così ogni male tieni da noi lontan.
4. Il grande Iddio ti pose sul Monte del Gargano
dove ogni cristiano ti vien a venerar.
5. E zoppi e ciechi e muti, che con amor e fede
si prostrano al tuo piede, tutti risani tu.
6. E noi, mentre verremo, piangendo ai piedi tuoi.
Dhè! Volgi su di noi uno sguardo di pietà.
7. Felice chi in te spera, beato chi ti onora:
in questa vita ancora contento ognor sarà.
8. Nell’ora della morte ci salva dall’inferno,
al regno sempiterno ci guida per pietà.
9. Dove godrem beati, tra liete feste e canti,
Iddio con tutti i Santi per una eternità.
10. Su dunque, o cristiani, se grazia voi volete,
l’Arcangelo richiedete con fede e carità.
G. Diodati San Michele: ritorno dopo il restauro 03 Maddaloni processione
Villaggio dei Ragazzi Corpus Domini di Maddaloni Con la benedizione del Padre Vescovo Pietro Farina: processione. I brani sono eseguiti dalla banda del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni Don Salvatore D'Angelo.
Chiesa di San Michele Arcangelo
Eremo di San Michele Arcangelo
Nella parte bassa dei ripido versante del Treste, circondato da una rigogliosa vegetazione spontanea, si trova il Santuario di San Michele Arcangelo. Qui, in un'antichissima grotta piena di stalattiti, da cui sgorga acqua, si narra sia apparso San Michele Arcangelo. La leggenda vuole che un pastore di Palmoli era solito ogni sera aspettare il suo torello che spariva tutto il giorno per addentrarsi in sentieri misteriosi. Un giorno decise così di seguirlo. Al passaggio dell'animale la fitta vegetazione si apriva come d'incanto, poi il torello si fermò davanti ad una grotta e si inginocchiò. Dall'antro scaturì un bagliore accecante e apparve l'Arcangelo Michele. Il pastore perse i sensi e quando si svegliò sentì una gran sete che poté soddisfare grazie all'acqua che all'improvviso cominciò a stillare dalle pareti della grotta. Oggi, sul fondo della grotta è allestito un altarino con l'immagine dell'Arcangelo in un quadretto illuminato da una lucerna ad olio. Attigua alla grotta, i marchesi d'Avalos, nei primi anni del '700, fecero costruire la cappella votiva, con un unico altare su cui troneggia la statua lignea di San Michele (sec. XVIII), dello scultore Giacomo Colombo. Il Santuario è meta di continui pellegrinaggi da ogni parte d'Abruzzo e Molise, soprattutto l'8 maggio ed il 29 settembre di ogni anno, quando migliaia di credenti si recano alla Grotta per venerare San Michele e a dissetarsi dell'acqua ritenuta taumaturgica.
The Shrine is located downstream the steep side of the Treste River, surrounded by thriving spontaneous vegetation. Legend has it that here, in an ancient cave filled with stalactites and where water spouts, St. Michael Archangel appeared. According to the legend, every evening a shepherd from Palmoli used to wait for his young bull that kept disappearing in the depths of mysterious trails for the entire day. One day, he finally decided to follow it. Wherever the animal went, the thick vegetation opened up as by magic and at last the young bull stopped and bowed in front of a cave. A blinding light spread from the cave and Michael the Archangel appeared. The shepherd fainted and when he came to he was extremely thirsty, thirst he could quench thanks to the water that started to pour from from walls of the cave. Today at the end of the cave there is a small altar honoring the Archangel showing his image in a framed painting lit by an oil lamp. Next to the cave, in the early eighteen century, the marquis of Avalos, had a votive chapel built with a sole altar on which the statue of St. Michael towers (XVIII century), created by Giacomo Colombo. The Shrine is the constant destination of pilgrimage from every corner of the Abruzzo and Molise regions, in particular on the 8th of May and on the 29th of September of every year when thousands of faithful travel to the Cave to give homage to St. Michael and drink from the water believed to possess thaumaturgical properties.
L'apparizione di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo
L'apparizione di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo
Servizio di Enrico Selleri
Monte S.Angelo:Rappresentazione delle apparizioni di S.Michele 2 parte
Evento organizzato a cura dell'AssociazioneInsieme per... di Monte S.Angelo (FG)
Storia San Michele Arcangelo
Leggenda di San Michele Arcangelo. Olevano sul Tusciano
Fuochi D artificio in onore di San Michele Arcangelo Maddaloni 2017
Processione San Michele Arcangelo
Benedizione al tempietto dei collicelli e ritorno della processione alla Chiesa di San Michele Arcangelo.
Ripresa effettuata con un telefonino
Domenica della Divina Misericordia - Celebrazione eucaristica vespertina - 08.04.18
Diretta dalla Basilica Santuario di San Michele Arcangelo in Monte Sant'Angelo (FG) - Italy
G. Diodati Maddaloni Festa S. Michele '11 Rientro della Processione in Corpus Domini
Maddaloni Festa S. Michele '11 Rientro della Processione in Corpus Domini
SANTUARIO DI MONTEVERGINE ( Mercogliano - Irpinia - Italy ) - veduta esterna -VIDEO 1-
L'abbazia di Montevergine si trova in Irpinia,nel comune di Mercogliano su un pianoro a circa 1270 metri di altitudine e domina la citta' di Avellino e la valle del Sabato.L'Abbazia è stata eretta nel 1126 per volere di San Guglielmo da Vercelli di cui le spoglie mortali sono conservate nella cripta della basilica..Con un breve editto dell'8 agosto 1879 papa Leone XIII sancì l'esenzione dell'abbazia da qualsiasi giurisdizione episcopale.È noto che all'interno dell'abbazia di Montevergine fu segretamente nascosta dal 1939 al 1946 la Sindone di Torino. Per un accordo fra Vittorio Emanuele III e papa Pio XII, la reliquia fu trasferita nel santuario, sia per proteggerla dai bombardamenti, sia per nasconderla ad Adolf Hitler che ne era ossessionato e che la voleva sottrarre.Nel 2005 ha ceduto le 9 parrocchie del suo territorio alla diocesi di Avellino in seguito alla rimozione d'autorità dell'abate Tarcisio Giovanni Nazzaro per profondi dissesti finanziari che hanno scosso l'amministrazione del santuario.La Basilica della cattedrale e la basilica antica,l'altare maggiore,il coro,l'organo,il baldacchino,le cappelle,la sala ex voto,la cripta di San Guglielmo,la mostra permanente dei presepi,il museo,la biblioteca .
La mostra si compone di pregevoli esempi di presepi regionali italiani, nonché di alcune riproduzioni di presepi di altre nazioni. Negli anni si è andata sempre più arricchendo, e costituisce oggi una delle più ricche e pregevoli collezioni italiane. Nell'atrio in sei vetrine si trovano alcuni presepi regionali. La mostra si compone di nove sale nelle quali si trovano rispettivamente: - nella prima sala un presepio con episodi della vita di Gesù, donato da Alfredo Marzano; - nella seconda sala un presepe romano del Primo Ottocento; - nella terza sala si trovano collocati la Notte di Greccio, un presepe abruzzese e uno pugliese di Alberobello; - nella quarta sala un presepio raffigurante un paesaggio siciliano con i ruderi del tempio greco, il Golfo di Taormina ed un altro tipico della produzione calabrese; - nella quinta sala una vigilia di Natale in una famiglia dell'Ottocento e un mirabile presepio con effetti di luce; - nella sesta sala un presepio veneziano del secolo XVIII; - nella settima sala sono presenti esempi di presepi di varie nazioni tra cui l'Argentina, il Perù, il Portogallo, la Danimarca e l'Andalusia; - nella sala ottava il presepio esquimese, quello vietnamita ed infine una riproduzione di quello giapponese; - nella nona sala un presepe palestinese. Si aggiungono ai citati altri centinaia di piccoli presepi che arricchiscono di fascino questa mostra, certamente unica nel suo genere. n alone di mistero avvolge la storia dell'icona di Montevergine, molte leggende si susseguono nel tempo attribuendole vari autori, nonché molteplici intercessioni grazie alle quali il quadro sarebbe giunto presso l'omonimo Santuario. Dal Seicento si è dato credito alla leggenda che voleva tale icona dipinta fino al petto direttamente dalla mano di San Luca a Gerusalemme, esposta poi ad Antiochia e infine trasportata a Costantinopoli, l'attuale Istanbul. Durante l'VIII secolo, in seguito all'insediamento di Michele Paleologo sul trono di Costantinopoli, l'imperatore Baldovino II, in fuga, avrebbe fatto recidere la testa del quadro portandola con sé durante il suo esilio. La salvò, così, dalla sicura distruzione da parte degli iconoclasti che in quel periodo davano una caccia serrata a tutte le immagini sacre. L'immagine del volto della Madonna sarebbe così giunta, per via ereditaria, nelle mani di Caterina II di Valois, che dopo averla fatta completare da Montano d'Arezzo, nel 1310 l'avrebbe donata ai monaci di Montevergine, facendola collocare nella cappella gentilizia dei d'Angiò. Durante il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965) l'autorità ecclesiastica affidò ad alcuni critici e storici dell'arte il compito di stabilire la corretta paternità del quadro e di determinare il periodo in cui la Sacra Immagine sarebbe effettivamente giunta a Montevergine. La leggenda della Sacra Icona perse presto consistenza perché contestata in diversi punti. Anzitutto nel 1310 Caterina II di Valois aveva appena dieci anni e sposerà solo tre anni più tardi il principe angioino Filippo II di Taranto; risulta difficile credere quindi che Caterina così giovane potesse aver commissionato il completamento del dipinto a Montano d'Arezzo. Inoltre un pergamena conservata a Montevergine dimostra la presenza del quadro presso il Santuario già alla fine del Duecento.
Processione di S. Michele 29/9/2017 Maddaloni (CE)
30/09/12 festa S.Michele
Festa maddaloni
San Michele Arcangelo Caserta
Per Augurare una Santa Epifania a Tutti.