Scarpelli Mosaici
The Tuscan bottega Scarpelli continues a family long tradition working with mosaics going back all the way to Italian Renaissance. They paint gems and stones blending extraordinary skills, tradition, and an innovative spirit. Renzo Scarpelli is an established master in Florentine mosaics and his creations have the object of worldwide admiration for the past forty years. The Scarpelli invest in future generations to preserve the art of Florentine mosaics.
Tagliare con l'arco. Il Commesso fiorentino.
Il Commesso Fiorentino di pietre dure è un antichissimo mestiere che nasce alla fine del '500, per l'esigenza di trasformare l'arte del mosaico a tessere, esistente al tempo dei Medici, in qualcosa di ancora più evoluto e raffinato, che fosse più simile possibile ad una forma di pittura.
A Firenze, nella centralissima Via Ricasoli, il laboratorio di Renzo Scarpelli e di tutta la sua famiglia accoglie con entusiasmo e gentilezza chiunque si fermi incantato a guardare e domandare, che siano acquirenti o semplici curiosi, fiorentini o stranieri, attratti da immagini esposte di straordinaria bellezza, soprattutto ritratti, figure, nature morte, oggetti meravigliosi per forme e colori, per originalità e fattura.
Renzo Scarpelli, uno dei pochissimi commessi attuali, è maestro di un'arte poliedrica, che richiede attitudine per la pittura e il disegno, profonda conoscenza dei materiali, capacità di saperli trattare e lavorare trasformandoli, oltre che saper vedere l'opera finita e ultimata fino dalla fase iniziale, in cui i colori non sono ancora realmente percepibili, perché le pietre si trasformano durante la lavorazione. Solo l'ultima definitiva lucidatura a piombo metterà allo scoperto, finalmente, i veri colori di tutte le innumerevoli tessere geometriche che creano l'immagine finale, valorizzando le macchiature, che sono le caratteristiche cromatiche naturali di ogni pietra. Errori non sono ammessi. Questa arte non consente correzioni e sbagliare il colore di una tessera comprometterebbe la perfezione finale delle sfumature. Più rigorosa e più esigente della pittura, e di qualsiasi altra forma di arte figurativa, l'arte di Scarpelli diventa parte integrante della sua persona, diventa un modo di guardare, di scegliere, di comporre e unire, partendo dalla natura e dai tesori delle pietre che si nascondono nella terra dei nostri boschi. Renzo Scarpelli va a cercarle nei luoghi che conosce, le seleziona, le tratta, le divide prima in grandi fette e poi le taglia con l'arco, uno strumento da taglio che viene ancora costruito artigianalmente, proprio come un arco da tiro. Il ramo adatto viene scelto nel bosco e può essere di ciliegio, di nocciolo o di castagno: deve essere un pezzo unico, liscio, senza ramificazioni perché non si creino rotture. Si piega a fuoco da fresco e si mette in tensione a stagionare. La dimensione dipende dagli usi specifici e vi si applica, alle due estremità, del filo di ferro morbido adatto per segare la pietra. Ci si aiuta, nel taglio, con un abrasivo, il carburo di silicio, una pasta grigia con cui si copre via via il ferro, mentre si fa scorrere su e giù nella fetta di pietra.
In realtà esistono tecniche di taglio più moderne, ma sono utili per grandi produzioni in serie. Scarpelli crea pezzi unici artigianali per i quali la tecnologia evoluta non fornisce aiuto concreto. Per una produzione basata sull'oggetto di valore artistico le tecniche storiche risultano ancora le più efficaci e anche, in ultima analisi, le meno costose. Renzo Scarpelli produce ancora tutto da solo, partendo dalla ricerca delle pietre e dalla costruzione di certe attrezzature. Dice anche, però, che si deve inseguire il tempo e che una evoluzione nel lavoro e nel prodotto è di importanza essenziale. La sua grande fortuna, lui dice, è avere la famiglia affiatata che, compatta, lo sostiene nel lavoro, lo affianca e lo sostiene, anche moralmente.
Con la moglie Gabriella, insieme a lui da 42 anni, ha condiviso lavoro e vita e anche l'amore per le pietre dure che lei trasforma in gioielli a fianco del marito e nello stesso laboratorio. Il figlio Leonardo è diventato maestro d'arte e ha seguito in tutto le orme del padre mentre la figlia Catia si occupa di comunicazione e della gestione dell'azienda. Perché i mezzi, per poter stare sul mercato ed essere competitivi, devono essere sempre allineati ai tempi. Così è Catia che si occupa di informatizzare la comunicazione dell'azienda, di fare da interprete con i numerosi clienti sparsi nel mondo intero, e mentre Leonardo ci illumina dell'amore che ha per questo affascinante lavoro che condivide con un grandissimo padre è Catia che ci racconta dell'intera famiglia, della storia, dei successi, dei percorsi fatti. Con l'amore luminoso e sereno, contagioso e intenso, che le viene dalla consapevolezza del grande privilegio che sente di appartenere alla famiglia Scarpelli.
Per info: info@scarpellimosaici.it
Tagliare con l'arco. Il Commesso fiorentino.
Servizio di Cecilia Trinci
Immagini di Jacopo Merlini
Montaggio di Elena Mondovecchio
Fotografie Archivio Scarpelli Mosaici
La canzone che accompagna questo servizio è Sleeping Lions del duo canadese The Wind Whistles. E' distribuita con licenza Creative Commons BY-NC-SA via Jamendo.com.
Firenze su misura Home Décor, Mosaic
Le mani, l'arte
In viaggio con Sara FIRENZE FLORENCE
Un viaggio nella bottega Scarpelli per apprendere cultura, tradizione e arte fiorentina!!!
Scarpelli Mosaici on Tv: Che cos'è l'artigianato d'arte
Special guest of Italian tv morning show Tg2 Insieme on Raidue, January 2014
Lastrucci Mosaic in Florence Italy from The Traveling Professor
On our small group tours to Italy we often visit artisan's studios. This time it is Lastrucci Mosaic near Santa Croce in Florence.
A Grassina l’arte del Mosaico Fiorentino rivive grazie a Mauro Tacconi
A Grassina, a pochi chilometri da Firenze, esiste un laboratorio dove viene svolto un antico mestiere, grazie a Mauro Tacconi, un artista che segue le orme del babbo – Marco Tacconi, mosaicista conosciuto a livello internazionale – in questa stupenda arte tutta fiorentina, continuando con grande passione il mestiere del Mosaico Fiorentino.
“Faccio il Mosaico Fiorentino qui a Grassina ormai da diversi anni – ci svela Mauro – ho iniziato praticamente da bambino”.
L’origine del mosaico fiorentino risale alla fine del 1500, quando, sotto l’impulso della famiglia dei Medici, l’antica tecnica dell’opus sectile viene riscoperta e perfezionata fino a dei livelli di altissima qualità.
Infatti, come racconta Mauro Tacconi: “Io continuo l’arte del Mosaico fiorentino, arte nata a Firenze in pieno Rinascimento; perché c’è una bella differenza tra quello che è il mosaico fiorentino e il mosaico che tutto il mondo conosce a tessere; difatti il mosaico nasce come prima forma di arte applicata, si presume in Siria, poi viene usato dagli egiziani, dai romani, fino ad arrivare nel 1500 a Firenze dove subisce questa ‘contaminazione’ tutta particolare”.
E la tecnica di lavorazione è rimasta praticamente la stessa dalla fine del 1500 a oggi.
Spieghiamo a grandi linee come nasce un Mosaico Fiorentino: basandosi su un disegno accurato il mosaicista sceglie le pietre sfruttandone l’infinita varietà di colori e sfumature (macchiatura). I modelli di carta vengono ritagliati e incollati sulle fette di pietre spesse 3 o 4 mm, quindi i pezzi vengono traforati con l’archetto e lo smeriglio e successivamente attaccati sul retro con della colla a caldo. Le sezioni che compongono il mosaico vengono poi incassate in un fondo (solitamente nero del Belgio) traforato con l’arco. Il tutto viene foderato da una sottile lastra di lavagna. Ed infine il mosaico è lucidato a mano così da rendere la massima luminosità e bellezza delle pietre dure.
Nei due video a fine articolo potrete entrare nel laboratorio dell’artista e vedere come viene realizzato il Mosaico Fiorentino.
Dalla bottega di Mauro in via Botticelli ci sono passati personaggi dell’arte, della politica, dello spettacolo, principi e notabili. Ma Tacconi vende perlopiù all’estero, in Italia è ancora poco conosciuto. “Da noi – spiega – l’arte è finita non perché mancano gli artisti ma perché manca la cultura per apprezzarla”.
Mauro Tacconi ha esposto le sue opere in prestigiose gallerie e musei nazionali e internazionali. A Firenze, Roma, Torino, a Bastia, a Miami, a Santiago del Cile, a Beaver Creek in Colorado, a Kuwait City, a Dallas in Texas, a Beijing e a Shanghai in Cina.
E i suoi lavori ora si trovano nei principali musei di tutto il mondo.
“Dal 2004, anno in cui m’invitarono a un importante evento, il Wine and Fashion Florence, e fino al 2011, ho esposto alla Galleria degli Uffizi, poi per problemi diciamo di sponsor ho tolto i miei lavori. Ma in quegli anni ho fatto anche una mostra a Palazzo Pitti, e i miei lavori giravano a Palazzo Vecchio; poi, nel 2011 ci fu un altro evento importante agli Uffizi dove le mie opere sono rimaste esposte per qualche tempo”.
Quando domandiamo a Mauro come sia nata questa passione, lui racconta: “I primi passi li ho fatti qui a Grassina. Mio padre faceva questo lavoro, io son sempre stato appassionato di disegno e pittura, per cui fare il mosaicista era proprio il lavoro che faceva per me. E oggi, a distanza di molti anni, sono ben felice di continuare questo mestiere, e non penso assolutamente alla pensione…”.
E se qualche giovane volesse avvicinarsi a questo antico mestiere, Mauro Tacconi suggerisce “di non farlo, perché è un lavoro tanto complicato, veramente difficile, e anche perché oggi si è persa, in parte, l’artigianalità. E questo vale un po’ per tutti i lavori, soprattutto perché mancano i maestri, e se non c’è un maestro bravo come fai a imparare?”.
Quando gli chiediamo se lui se la sentirebbe d’insegnare ai ragazzi un’arte così bella e difficile, il mosaicista toscano spiega: “Io ho avuto la fortuna di avere il babbo che ha insegnato a me e a mio fratello, nel modo migliore, e mio padre Marco è stato davvero un grande maestro. Detto questo, il tempo è cambiato, è cambiata la cultura, e anche se si sta tornando lentamente al ‘bello’ e alla riscoperta di alcuni valori, per un’arte come questa è più che altro difficile trovare chi la possa insegnare, perché oltre a una grande passione, ci vogliono tanti, tanti, tanti anni per impararla”.
Alla domanda su cosa farà, prossimamente, con le sue opere, Tacconi risponde: “A parte sperare di venderle… a fine ottobre, come tutti gli anni, andrò in Cina, a Pechino, per due settimane a esporre i miei lavori, e farò anche delle dimostrazioni”.
Infine Mauro ci svela anche quante ore lavora al giorno: “Troppe! Circa 12 ore al giorno, inizio la mattina presto e non so quando finisco…”.
Riprese di Mattia Lattanzi.
Tutti i diritti riservati a laterrazzadimichelangelo.it © 2018
Commesso Fiorentino - Opificio delle pietre dure
Le Pietre nell'Arte - Galleria dell'Artigianato
Le Pietre Nell'Arte, la storia della Bottega Artigiana Scarpelli.
Al Wwworkers Camp Firenze i wwworkers dell'altro mondo
Al Wwworkers Camp di Firenze storie wow di imprese che dal territorio volano in ogni angolo del mondo. Con Leonardo Scarpelli (Scarpelli Mosaici), Cosimo Lorenzo Pancini (Zetafonts), Federico Vianello (Microfficina), Antonella Pecchia (GARBO), Leonardo Dondini (Maglificio Angorelle).
Commesso Firentino - La produzione
DITTA PACI MOSAICI A RAIUNO
DITTA PACI MOSAICI A RAI .1
IN ONDA NEL 1997.
PER INFO : 055.7310267
50018 Scandicci (FI) - 9/b, v. Castelpulci
Restoration of Santa Reparata church floor, Florence Cathedral
An extraordinary testament to ancient Florentia has been restored to its former glory thanks to a painstaking restoration project. The multicoloured mosaic floor of the Church of Santa Reparata in Florence Cathedral dates to the early Christian era and displays a magnificent peacock, a Christian symbol of the resurrection, and an epigraph with the names of 14 donors of the mosaic. The restoration took 18 months to complete and was conducted by restorers of Opera di Santa Maria del Fiore, the institution that promotes and maintains the heritage of Florence Cathedral.
Video provided by Grande Museo del Duomo
Ilio De Filippis's interview
A short interview of Ilio De Filippis, the owner of Pitti Mosaici, Florence, Italy. One of a few place that still use a Renaissance Florentine Technique in their work.
Pitti Mosaici, Florence, Italy
pittimosaici.com
info@pittimosaici.com
This is my first video and i'm very excited, please feel free to leave a comment.
Music
Days are long - Silent Partner
(download for free at youtube free audio)
Discover an authentic artisan workshop in Florence!
mylittlebigtuscany.com brings you to the historical centre of Florence, in Tuscany, in search of an undiscovered artisan workshop....
Commesso Fiorentino - Storia