Spiaggia Cupido di Sant'Andrea Apostolo dello Ionio

Sant'Andrea Marina (CZ) - Dal Vallone di Bruno a San Sostene Mare (2008)

Sant'Andrea Apostolo dello Ionio (Marina). Un' Oasi da salvare dal degrado e dall'abbandono. Negli ultimi anni immondizia ed incendi hanno messo a rischio il paesaggio e le bellezze naturali della località. Ma nonostante questo sabbia limpida e mare azzurro sono amati da residenti e turisti. Siamo su uno splendido tratto di spiaggia, ancora per molti versi selvaggia, che parte dal torrente Cupito ed arriva fino alla foce del fiume Alaca (lo storico romano Plinio il vecchio lo diceva al tempo navigabile. Oggi quasi tutta l'acqua è finita all'ingordo bacino idroelettrico di Satriano). Ma, nonostante questo, fino a qualche anno fa, la tartaruga Caretta Caretta vi depositava le uova da schiudere. Adesso la mancata tutela dell'ecosistema e della biodiversità ha allontanato, dai circa 500 ettari interessati, questa bella tartaruga marina. La zona vanta flora e fauna molto particolari come un tipo di giglio selvatico molto raro. Altre specie sono in via di estinzione causa anche l'espandersi dei lidi balneari. Infatti questo meraviglioso tratto di costa di alcune centinaia di ettari, lungo lo Jonio a Sant'Andrea Marina, è a rischio di cementificazione. La denuncia continua ad essere lanciata forte da parte di associazioni quali Legambiente, Fai e Wwf. Queste Associazioni ambientaliste si battono per l’istituzione di un’oasi naturalistica. Già nel 2006 la zona, fra il Fosso Cupido, il Vallone di Bruno ed Alaca, era stata annoverata tra i “Luoghi del cuore” dallo stesso Fai. Anche la spiaggia e le zone limitrofe - a giudizio degli geologi - sono ricche di rocce al quarzo, biotite, mica e sali minerali particolari. (Video Lelio 2009)