Rientro della restaurata statua di San Leo a San Martino
Festa di S. Gaetano Campogrande Tripi MESSINA 2017
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Il Capo dello Stato in Sicilia
La settimana Incom 01320 del 09/11/1955
Il viaggio di Gronchi in Sicilia. Tutta Messina per le strade all'arrivo del Capo dello Stato - Verso la città etnea lungo la costa dei Ciclopi - I cittadini di Catania acclamano il primo cittadino d'Italia - Un sole smagliante a Palermo accoglie il Capo dello Stato - Mezzo milione di persone lungo il corteo presidenziale - Le autorità della Regione rendono omaggio a Gronchi al Palazzo d'Orleans - Posta la prima pietra a un nuovo quartiere di case popolari - I 78 sindaci della provincia e i bambini delle scuole festeggiano il Presidente - Al Teatro Massimo incontro con le forze del lavoro
Descrizione sequenze:un panno rosso scopre il paesaggio dello stretto di messina ; una cittadina arroccata ; il ferry boat naviga nel mare ; folto gruppo di personalità alla stazione di Messina ; Scelba, Martino, Alessi, Romita, Mattarella si intrattengono a chiacchierare ; i soldati schierati alla stazione di Messina ; un fotografo scatta di corsa verso Gronchi in uscita dalla stazione ; Gronchi viene accolto dalle autorità ; Gronchi cammina davanti ai soldati schierati, tappeto rosso steso sul pavimento ; Gronchi sale in macchina, saluta alzando le braccia ; la popolazione lo saluta e acclama ; il corteo presidenziale avanza nelle vie di Messina, la cittadinanza ai bordi delle strade applaude, alcuni cittadini rincorrono applaudendo la macchina presidenziale ; carabinieri in motocicletta scortano la macchina presidenziale ; folla sotto il palazzo del governo ; la costa dei ciclopi scorre lungo il viaggio in macchina ; una fontana nelle vie di Catania ; bandiere italiane sventolano dalle finestre di un palazzo ; sul muro, manifesti con foto di Gronchi , bandiera italiana ; militari sull'attenti ; di sera, Gronchi avanza davanti ai soldati schierati alla stazione di Catania ; Gronchi sale in macchina, accanto a lui Alessi, saluta la folla ; Gronchi in piedi sulla macchina saluta la cittadinanza di Catania che riversa nelle strade lo acclama ; il corteo presidenziale avanza nelle strade, di sera, insegne luminose dei negozi ; veduta di Palermo ; corazzieri a cavallo ; soldati schierati alla stazione di Palermo ; un drappello di soldati alza la bandiera all'apparire di Gronchi ; Gronchi scende dal treno e stringe la mano a Guy ; Gronchi con il corteo di personalità e autorità percorre la banchina della stazione ; i corazzieri suonano la tromba ; Gronchi in macchina saluta la cittadinanza ; i corazzieri seguono il corteo presidenziale che attraversa la città, i palermitani lungo le vie della città ; gente affacciata al balcone saluta, la bandiera italiana appesa al balcone ; il corteo presidenziale passa davanti alla Cattedrale ; entra a palazzo Orléans ; folla sotto il palazzo ; Gronchi entra in una sala del palazzo, seguito da Alessi, la sala affollata ; Alessi pronuncia un discorso, l'arcivescovo lo ascolta ; i presenti applaudono l'intervento ; Gronchi risponde all'intervento di Alessi ; applausi dei presenti ; il corteo presidenziale percorre le vie di Palermo ; Gronchi e Alessi leggono un foglio ; Gronchi introduce un oggetto in una pietra sospesa da un gancio ; Gronchi cementa il foto in cui ha messo l'oggetto ; un'elegante signora sorride ; soldati schierati in davanti ad un obelisco ; la macchina presidenziale si dirige verso l'obelisco ; Gronchi inchina il capo davanti al monumento ai caduti, due corazzieri sull'attenti ai piedi del monumento, una cronoa di fiori deposta ; sfilata di carabinieri , della marina, degli avieri nel viale della libertà ; le autorità nella tribuna assistono alla parata, la folla accalcata lungo il viale ; sfilata di reparti motorizzati ; donne applaudono ; cittadini ai piedi di una statua ; sfilata di camion militari, la cittadinanza applaude dietro un drappo rosso ; sfilata di bersaglieri ; i sindaci della provincia siciliana in fila nel giardino di palazzo Orléans ; corteo di autorità si snoda nei giardini ; donne in abiti folcloristici suonano il tamburello e danzano ; scolaresca corre nei giardini ; le donne in abiti folcloristici ai piedi di Gronchi, gruppo di cittadini intorno al presidente ; il soffitto affrescato del Teatro Massimo ; autorità sul palcoscenico del teatro, la sala affollata ; La Cavera legge un discorso ; la platea applaude ; La Cavera si avvicina a Gronchi, seduto accanto all'arcivescovo, Gronchi gli stringe la mano ; Garofalo legge un discorso ; al termine del discorso, Garofalo si avvicina a Gronchi, che si alza in piedi e gli stringe la mano, le autorità applaudono ; Entra Campanella, invalido, sorretto da due uomini, ; Gronchi gli appunta una medaglia al petto ; il professor Terrasi pronuncia un discorso ; Terrasi consegna una targa d'oro a Gronchi, la targa mostrata ; Gronchi stringe la mano a Terrasi ; Gronchi prende la parola e pronuncia un discorso ; platea e gallerie applaudono ;
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Festa di S. Martino
La tarantella...
Mussolini presenzia la cerimonia della Vernice della II Quadriennale d'Arte Nazionale al Palazzo
Giornale Luce B0622 del 02/1935
Descrizione sequenze:Mussolini, in abiti borghesi, accompagnato dal segretario generale della Quadriennale C.E. Oppo, dal presidente della Quadriennale Enrico di San Martino e da Giuseppe Bottai e da altre personalità del mondo politico e culturale, sale la scalinata del Palazzo delle Esposizioni per presenziare la cerimonia della vernice della II Quadriennale d'Arte Nazionale ; la sala collettiva XXIV; in primo piano la terracotta 'L'Infedele' dello scultore M.M. Lazzaro raffigurante una donna seduta con le mani giunte ; la statua monumentale di giovane fascista dello scultore G. Nicolini intitolata 'La Vedetta' nella sala XXIII attigua alla suddetta sala ; la scultura bronzea 'Bambino al mare' di F. Messina ; particolare di una statua di vecchio uomo - probabilmente 'Giobbe' - esposta nella sala personale di Messina ; messa a fuoco del gruppo bronzeo 'Ercole che strozza il leone' dello scultore Romano Romanelli, collocato al centro della Rotonda ; un quadro 'naif' raffigurante un branco di cavalli al pascolo: si tratta de 'Le fattrici' del pittore toscno G. Cesetti, la sola opera dell'artista esposta nella sala collettiva XVIX ; due inquadrature dedicate al gruppo di cinque opere ('Il vecchio Eliseo','Il Capoccia', 'Felice Sera', 'Uomo seduto', 'Il vecchio', tutte del '34) di Ottone Rosai nella sala VIII ; messa a fuoco nei particolari di aeropitture del futurista Tato con spericolate vedute aeree del Colosseo e di Piazza Venezia ; particolari del 'Polittico fascista' di G. Dottori. ; ; statue, dipinti sono ospitati nelle sale del palazzo ;
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Alla presenza di Mussolini, la chiusura della II Quadriennale d'Arte Nazionale
Giornale Luce B0727 del 1935
Descrizione sequenze:Particolare della facciata del Palazzo delle Esposizioni, sede della II Quadriennale d'Arte Nazionale: l'arcone d'ingresso ; folla di gente raccolta lungo il maciapiede su Via Nazionale ; Mussolini in divisa bianca, accompagnato da C.E. Oppo, e seguito da un gruppo di gerarchi che indossano la divisa estiva del partito, sale la scalinata del palazzo ; Mussolini, Oppo - segretario generale della Quadriennele - e il conte Enrico di San Martino - presidente della Quadriennale - attraversano una sale della mostra ; primo piano del dipinto di tema fascista 'La grande vigilia' di Lionello Balestrieri ; le autorità raccolte in una sala davanti ad un quadro ; un dipinto di tema pastorale che raffigura, in uno stile di nitido naturalismo, una giovane, malinconica pastorella seduta sotto un albero accanto ad una capra ; 'Pater Noster': grande composizione pittorica, di un verismo tardo-ottocentesco, di Giacomo Grosso ; una parete con tre quadri di Alberto Salietti, fra cui il grande ritratto a figura intera 'Donna di Sardegna' ; 'La famiglia del pastore' di Gisberto Ceracchini ; un esempio pittorico di ritrattistica mondana di un fotografico realismo ; colpo d'obiettivo nella sala personale dello scultore Francesco Messina; in primo piano la statua 'Giobbe' ; una statua bronzea raffigurante, con attenzione al particolare realistico, al dettaglio, un'esile, malinconica donna vestita ; particolare della monumentale statua raffigurante un giovane, impettito studente fascista di G. Nicolini intitolata 'La Vedetta' ; una testa muliebre ; un gruppo di statue collocate nelle sale contigue XXIV e XXV: in primo piano la scultura 'Bagnante' di C. De Veroli; in secondo piano le sculture 'Fanciulla' e 'Attesa' di E. Riccardi ; l'uscita delle autorità. ; rassegna di alcune opere pittoriche e scultoree esposte ; il Duce lascia la mostra al termine della visita ;
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BASILICA SAN GIOVANNI BOSCO ROMA- LA TERZA CUPOLA DI ROMA
La Basilica fu costruita agli inizi degli anni cinquanta del Novecento dall'architetto siciliano Gaetano Rapisardi, che vinse il concorso indetto dalla Pontificia commissione centrale per l'arte sacra in Italia per conto dei Salesiani.
Attualmente possiede la terza cupola piu' grande di Roma per diametro, dopo San Pietro ed il Pantheon.
Il 12 settembre 1952 fu posta la prima pietra del nuovo edificio da parte del cardinale vicario Clemente Micara, ma i lavori veri e propri iniziarono circa un anno dopo; la chiesa fu inaugurata il 2 maggio 1959 con solenne consacrazione del cardinale Benedetto Aloisi Masella, protettore della Congregazione Salesiana; buona parte degli interni però era ancora da realizzare, e solo nel 1964 l'edificio fu ultimato secondo i piani originari.
Il giorno successivo alla consacrazione, il 3 maggio, papa Giovanni XXIII venne in visita alla nuova chiesa per pregare davanti alla tomba del santo torinese a cui era intitolato l'edificio sacro e la cui urna, per l'occasione, era stata trasferita da Torino a Roma.
La chiesa è sede parrocchiale, eretta il 7 novembre 1953 con il decreto del cardinale vicario Clemente Micara Pervigili cura, e affidata ai Padri Salesiani, che sono i proprietari della chiesa.
Papa Paolo VI, con la costituzione apostolica Romana haec Sedes del 5 febbraio 1965, la elevò a diaconia cardinalizia, con la denominazione di San Giovanni Bosco in via Tuscolana e, il 20 novembre successivo, la promosse alla dignità di basilica minore con la lettera apostolica Adulescentium patris.
LEsternamente la basilica si presenta compatta e dominata dalle due cupole, di cui la maggiore ha un diametro di circa 40 metri. Nella sua parte terminale è collocata un'opera bronzea di Alessandro Monteleone composta da quattro angeli, di tre metri d'altezza, che sorreggono una corona sormontata da una croce. Nella facciata è inserito un altorilievo, opera di Arturo Dazzi, raffigurante l'Apoteosi di san Giovanni Bosco, sovrastante la dedica della chiesa: Sancto J. Bosco A. D. MCMLVIII.
L'altorilievo è accompagnato, alla sua destra e alla sua sinistra, da 6 statue marmoree, raffiguranti gli arcangeli Michele e Gabriele (di Ercole Drei), i santi Francesco di Sales e Giuseppe Cafasso (di Giovanni Amoroso e Antonio Venditti), ed i papi Pio IX e Pio XI (di Francesco Nagni).
Nella facciata è incluso il portico, con cinque porte bronzee, di cui la centrale e principale, è alta 10 metri. Le due porte mediane sono accompagnate da statue bronzee di angeli, opera di Eugenio De Courten, mentre le due porte esterne sono sormontate da statue bronzee di Attilio Selva, una raffigurante Cristo redentore e l'altra San Giovanni Battista.
La basilica possiede due torri campanarie, su una delle quali sono installate le campane il cui concerto è formato da nove bronzi inceppati a slancio in tonalità di Si bemolle2 maggiore (Si b2 - Do 3 - Re 3 - Mi b 3 - Fa 3 - Sol 3 - La 3 - Si b 3 - Do 4), ed è frutto di unica fusione ad opera della fonderia Colbachini di Bassano del Grappa (1957). È uno dei più grandi concerti di campane della Capitale (sia come numero di campane che come tonalità).
L'interno della chiesa è a pianta basilicale a tre navate separate da pilastri, e con transetto.
La navata centrale è illuminata dalla grande cupola, mentre le navate laterali sono illuminate da 32 lampadari in oro e vetro di Murano, fatti a mano con motivi floreali ed angeli. Nei pilastri, che separano fra loro le navate, sono incastonate le formelle in bronzo della Via Crucis di Venanzo Crocetti.
L'interno delle due cupole sono decorate con mosaici di Augusto Ranocchi: i mosaici della cupola minore raffigurano diversi simboli cristiani alternati a scritte in latino; mentre i mosaici della grande cupola rappresentano alcuni sogni che hanno caratterizzato la vita di Giovanni Bosco.
Le vetrate policrome principali si trovano nei tamburi delle due cupole: nel tamburo della cupola maggiore vi sono raffigurate Storie della Bibbia, opera di Marcello Avenali e Lorenzo Bigotti; nel tamburo di quella minore, I sette sacramenti e le Opere di misericordia, di Bruno Saetti. Altre vetrate sparse per la chiesa sono opera di Rolando Monti, Virgilio Guzzi e Luigi Montanarini. L'altare maggiore è un monolito di marmo di Carrara dal peso di 10 tonnellate: nella sua parte frontale esso è scolpito a formare delle rocce che ricordano il monte Calvario, su cui trovò la morte il Cristo; ed inoltre presenta delle fenditure, che richiamano il pane che sull'altare viene spezzato e donato ai fedeli. L'ambone, luogo di lettura della parola di Dio, è anch'esso costituito da un unico blocco di marmo. Dietro l'altare maggiore è collocato il tabernacolo, sormontato da un tronetto a raggiera ed un crocifisso, opera composita di Pericle Fazzini.
La parte di fondo del presbiterio è dominata da un grande mosaico, di 100 metri quadrati, raffigurante la Gloria di san Giovanni Bosco, opera di Giovanni Brancaccio, fiancheggiato da otto bassorilievi.
Cerimonia d'investitura del S. Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio - Delegazione Sicilia 2/4
Sabato 28 aprile presso la Chiesa di S. Francesco di Paola a Palermo, si è svolta la Cerimonia d'investitura dei nuovi cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio Delegazione Sicilia. A presiedere il solenne Pontificale S.Em.za Rev.ma il Signor Cardinale Renato Raffaele Martino, Gran Priore Costantiniano. Presente il Delegato Vicario per la Città di Roma Marchese Giorgio Mirti della Valle e il cav. Vincenzo Giovagniorio della Segreteria di Roma. Una Processione con i cavalieri, il clero Costantiniano e le Confraternite della Chiesa dei Minimi di S. Francesco di Paola, si è snodata dalla sacrestia all'esterno della Chiesa rientrando poi nel Santuario accolta dai tanti fedeli che l'hanno riempita. All'entrata in Chiesa l'organista ha suonato l'inno reale di Paisiello. Durante la Messa Pontificale il Gran Priore è stato assistito dal cerimoniere ecclesiastico della Delegazione Sicilia, don Antonio Cipriano. Hanno concelebrato Papas Luigi Lucini e Mons. Mario Di Pietro dell'Arcidiocesi Metropolitana di Messina. Assistevano alla Cerimonia, in abito corale i Cappellani Costantiniani: don Giuseppe Di Giovanni, Mons. Gaetano Tulipano e don Antonio Iozzia, ospite graditissimo Mons. Sarullo, Parroco della Cattedrale di Palermo. Prima della solenne investitura, il Cardinale Martino ha benedetto il Labaro Costantiniano della Delegazione Sicula. Durante la Celebrazione Eucaristica in Chiesa era esposta la Statua d'argento di S. Francesco di Paola con il Toson d'oro, donato nel 1739 dal Re Carlo di Borbone delle Due Sicilie, nell'anno in cui lo proclamò Patrono del Regno Delle Due Sicilie.
Erano presenti numerosi cavalieri e dame venuti da tutta la Sicilia. Dopo la cerimonia d'investitura, il Delegato Vicario ha consegnato la Medaglia d'oro Costantiniana alla Real Confraternita di S. Francesco di Paola risalente al 1600 e i cui statuti furono approvati nel '700 dal Re Carlo di Borbone.
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Bayanzag sulle tracce dei Dinosauri ????????(????????Mogolia)
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In giro per Ulan Bator, Monastero di Gandantegchinlen Khiid, Museo di Storia e Dinosauri ???????? (????????Mongolia)
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In treno verso la ????????Cina dalla ????????Mongolia ????????????
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Prendete tutto ciò che volete: spunti, consigli ed idee, nella speranza che i miei video possano esservi d'aiuto ad organizzare il vostro viaggio sulla ferrovia più lunga del mondo.
Un'esperienza unica da fare almeno una volta nella vita.
L'Orologio Più Grande Del Mondo
La Treeppas Tv vi porta a Messina dove si trova quello che è considerato l'orologio astronomico più grande e più complesso del mondo. Fu costruito sotto consiglio di papa Pio XI nel 1933. I suoi meccanismi riprendono in parte quelli dell’orologio astronomico di Strasburgo.
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I Vespri Siciliani Una storia lunga 730 anni
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La storia di un intero popolo e della sua rivoluzione contro il tiranno oppressore. Una storia lunga 730 anni.
Tutto ebbe inizio mentre si era in attesa della funzione del Vespro del 31 marzo 1282, Lunedì di Pasqua, sul sagrato della Chiesa dello Spirito Santo, a Palermo. A generare l'episodio fu - secondo la ricostruzione storica - la reazione al gesto di un soldato dell'esercito francese, tale Drouet, che si era rivolto in maniera irriguardosa ad una giovane nobildonna accompagnata dal consorte, mettendole le mani addosso con il pretesto di doverla perquisire; a difesa di sua moglie, lo sposo riuscì a sottrarre la spada al soldato francese e lo uccise. Tale gesto fu appunto la scintilla che dette inizio alla rivolta. Nel corso della serata e della notte che ne seguì i palermitani - al grido di Mora, mora! - si abbandonarono ad una vera e propria caccia ai francesi che dilagò in breve tempo in tutta l'isola, trasformandosi in una carneficina. I pochi francesi che sopravvissero al massacro vi riuscirono rifugiandosi nelle loro navi, attraccate lungo la costa.
Si racconta che i siciliani, per individuare i francesi che si camuffavano fra i popolani, facessero ricorso ad uno shibboleth, mostrando loro dei ceci («cìciri», nella lingua siciliana) e chiedendo di pronunziarne il nome; quelli che venivano traditi dalla loro pronuncia francese, venivano immediatamente uccisi.
An.Tu.Do e l'adozione della bandiera
Famoso simbolo di quella lotta divenne il termine «Antudo!», una parola d'ordine usata dagli esponenti della rivolta e che ha accompagnato e accompagna ancora sia i movimenti separatisti che le liste autonomistiche siciliane.
Il 3 aprile 1282 veniva adottata la bandiera giallo-rossa, con al centro la Trinacria e che diverrà il vessillo di Sicilia. La bandiera venne formata dal rosso di Corleone e dal giallo di Palermo a seguito di un atto di confederazione stipulato da 29 rappresentanti delle due città. Antudo fu scritto anche nel vessillo.
La Sicilia ha una storia superba che nessuno, nemmeno i siciliani, conoscono. Una storia che è stata nascosta e cancellata.
All'estero si parla di questa gloriosa storia, in Italia e in Sicilia no.
Ricordiamoci che la grandezza della Sicilia, economica, culturale e demografica, il ruolo primario dell'Isola nel sistema di relazioni fra i popoli lo troviamo nel periodo arabo-normanno-svevo. L'emirato pone le premesse dell'eccezionale sviluppo siciliano in ambito mediterraneo, il regno di Ruggero e la sua politica di cooperazione interetnica portano l'Isola e il sud a primeggiare in Europa, l'impero di Federico la colloca in un contesto di governo continentale. Tutto questo viene infranto dagli Angioini e da qui il Vespro. Ma la Sicilia, ridimensionata, mantiene la sua importanza e un certo ruolo europeo fino al 1860.
Riconoscimenti:
Da un'idea di : Ciccioxxx76
Motaggio video : Ciccioxxx76
Logo 730° anniversario Bandiera Siciliana : Gianluca Martino
Quadri Guerra del VESPRO di Francesco Hayez 1846 (Roma- Galleria Arte Moderna). Michele Rapisardi (Catania, 1822 - Firenze, 1886) quadro I Vespri siciliani, 1864 - 1865 (Catania Castello Ursino) Trinacria in un tondo di marmo (Palermo Piazza Rivoluzione 1812- Statua del Genio di Palermo) Ceramica con Trinacria ritrovata in Sicilia. Bandiera Sicilia 1848. Assedio di Messina 1282- 2002 di Juan Miano (Buenos Aires,1970) (il quadro si trova presso Archivio del Popolo Siciliano- Messina)
Musiche tratte da : Baarìa - la porta del vento Ennio Morricone
Cenni storici tratti da :
Cenni storici : Wikipedia
Cenni storici : Giovanni Visalli
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Manifestazione dei Forconi Napoletani
- mjosweb - Dalla Sicilia, la rabbia dei meridionali contro il sistema delle banche e dell'usura, comincia a risalire la penisola. A Napoli primo banco di prova di una protesta popolare che intende raggiungere, attraverso l'insorgenza civile, l'obiettivo del riscatto sociale, politico e culturale del Sud. Questa è solo la scintilla in quanto sono annunciate altre manifestazioni.
Taranto Bari 2 1 Campionato C1B 1983/84
Ventottesima giornata 15/04/1984
Taranto: Paese; Vio, F. Frigerio, Sgarbossa, Scoppa, Tanzi, Bertazzon (52' C. Caricola), Di Giaimo (78' Boccafresca), Chimenti, Bizzotto, Formoso. A disposizione: Cimmino, Tortorici e Fracas. Allenatore: Giammarinaro.
Bari: Conti; Cavasin, Guastella, Cuccovillo, G. Loseto (66' Acerbis), De Trizio, O. Loseto (52' De Rosa), Sola, Messina, Lopez, Galluzzo. A disposizione: Caffaro, Baldini e De Martino. Allenatore: Bolchi.
Arbitro: F. Frigerio di Milano.
Reti: 20' Formoso, 21' Galluzzo (BA), 26' Chimenti.
Note: ammoniti Cuccovillo, Di Giaimo, Galluzzo, Bertazzon e F. Frigerio.
Vergogne all'ospedale di Messina
Video denuncia sulla mala sanità Messinese, ecco quanto avviene all'ospedale Piemonte di Messina (dichiarato inagibile perchè non conforme alle normative antisismiche e attualmente funzionante) nel sottopasso che si utilizza per trasportare i degenti dal prontosoccorso ai vari reparti passeggiano allegramente dei gatti violando qualsiasi norma igienico sanitaria .
processione san Leo 5 maggio 2013 parte 1
Le girandole maltesi in onore di San Filippo-Agira 11 agosto 2018
La tradizione pirotecnica maltese sbarca ad Agira per la festa estiva di San Filippo 2018!
Rientro Processione
radiodelcapo.it
Il rientro alla Chiesa San Giuseppe di Nardò della processione in onore del santo
Nardò, 18/03/17
Mistretta - i musei.mpg
Dal documentario realizzato da Pippo Galipò per l'emittente televisiva messinese Onda TV.
Mistretta dispone di n. 3 musei:
1) il MUSEO CIVICO POLIVALENTE: ubicato nei locali del Palazzo Mastrogiovanni Tasca comprendente in atto una sezione storico artistica (dipinti e statue proveniente da siti monastici locali e pergamene aragonesi della città di Mistretta) ed una sezione archeologica (centinaia di reperti provenienti dalla zona del Castello e del centro storico)
Le raccolte e le collezioni costituiscono un prezioso corpus archeologico e storico-artistico presente nel circuito museale regionale, nazionale ed internazionale.
2) il MUSEO REGIONALE DELLE TRADIZIONI SILVO-PASTORALE G. COCCHIARA ubicato nei locali di Via Libertà n. 186 (Enti partenrs: il Comune di Mistretta, La Regione Siciliana ed il Parco dei Nebrodi) del quale fanno parti numerose sezioni fra cui quelle documentanti i cicli produttivi, le attività lavorative e artigianali, nonché le forme complessive di cultura materiale espresse nei contesti agro e silvo-pastorale che in esso si vogliono documentare e rappresentare .
A corredo dei materiali vi sono pannelli didattici, modellini in scala di strutture produttive tradizionali. L'intero percorso è organizzato attraverso postazioni multimediali che consentono una ampia fruizione del patrimonio esposto.
3) il MUSEO DELLA FAUNA ubicato nei locali del palazzo Loiacono-Portera ospita centinaia di preparati tassidermici provenienti, in larga parte, dalla storica collezione Giambona, acquisita negli anni dall'Ente Parco dei Nebrodi. Il percorso espositivo parte dalla presentazione di alcune specie fossili e le specie più significative del territorio siciliano e si sofferma, in ultimo, sull'avifauna caratteristica dell'area protetta. Accanto alle teche espositive, inoltre, numerosi pannelli consentono al fruitore di acquisire le necessarie informazioni scientifiche su ogni singola specie.
Il Museo diocesano -- Sito in Via A. Salamone conserva paramenti sacri, pitture, sculture, argenti, preziosi mosaici provenienti dalla Chiese di Mistretta.
Morto Alessandro Staffelli, dolore ai funerali: Faceva del bene, era amato da tutti
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Una carriera da medico al servizio degli altri. Alessandro Staffelli, il fratello dell'inviato di Striscia Valerio scomparso questa notte a 51 anni, ha lasciato un ricordo indelebile attraverso i numerosi progetti umanitari ai quali ha partecipato: dalle emergenze per i terremoti dell'Aquila e dell'Emilia all'assistenza agli orfani dei carabinieri.
Processione in onore di San Martino Vescovo | Maddaloni
Processione in onore di San Martino Vescovo | Maddaloni