Via margutta ( roma )
Via Margutta è una piccola via del centro di Roma, nel rione Campo Marzio, zona nota come il quartiere degli stranieri, alle pendici del monte Pincio, luogo di gallerie d'arte e di ristoranti alla moda, che anticamente ospitava botteghe artigiane e stalle.
Negli anni cinquanta, dopo il film Vacanze romane, diventa una strada esclusiva, residenza di personaggi famosi, tra cui Federico Fellini e Giulietta Masina, Anna Magnani, Giorgio de Chirico.
Si tratta di una parallela di via del Babuino, la strada che va da piazza del Popolo a piazza di Spagna. L'etimologia è incerta, forse proviene da Marisgutta, cioè Goccia di Mare, eufemismo per un ruscello che scendeva dalla villa dei Pincii, adoperato come cloaca naturale. Via Margutta, in origine, era un viottolo sul retro dei palazzi di Via del Babuino, dove si trovavano magazzini e scuderie. Alle falde della collina del Pincio, vi erano case di stallieri, muratori, marmisti, cocchieri e nel viottolo l'attività degli operai aveva grande spazio. Nel medioevo un ignoto artista istituì la prima bottega dove si facevano ritratti, fontane e ringhiere, dando il la ad una fiorente industria che attirò la migrazione di artisti (per lo più stranieri, fiamminghi, tedeschi, ed anche italiani non romani) che lentamente costruirono case, botteghe e giardini sostituendo baracche, stalle ed orti. Monsignor de Merode, negli anni di papa Pio IX, intuì il cambiamento: comperò i territori delle pendici, impiantò le fogne e trasformò il vicolo in una strada nel piano regolatore. Via Margutta fino al 1600 si chiamava via dei Nari dall'omonimo casato di una famiglia che aveva in quella zona case e terreni. Secondo alcuni l'attuale nome dovrebbe derivare dal soprannome Margutte di un barbiere, di nome Giovanni, che aveva la bottega in quella strada. Dal soprannome, vagamente dispregiativo, sembrerebbe che il Giovanni fosse di grossa corporatura, di notevole bruttezza ed anche di limitata intelligenza, caratteristiche queste che, tuttavia non impedirono di tramandare ai posteri il suo nome. Secondo altri, invece, sembrerebbe che il cognome di Giovanni fosse Margut: in effetti a Roma nel XV secolo era registrato un casato con un tale nome. Cento Pittori a Via Margutta, è un consueto appuntamento pittorico della Capitale. La rassegna è patrocinata da Comune e Provincia di Roma, dalla Regione Lazio, e da molti anni costituisce un interessante appuntamento per appassionati d'arte che rende Via Margutta una galleria d'arte all'aperto, presentando oltre 1.000 opere tra dipinti a olio, disegni, e acquerelli, anche di artisti poco noti, accuratamente selezionati, provenienti da molti paesi, impegnati in varie tipologie espressive come figurazione, astrattismo, ritratto, paesaggismo, simbolismo, surrealismo, ecc. L'ingresso oltre che gratuito, è aperto a tutti (è una mostra di strada) e la visione delle opere è libera oltre che del tutto non impegnativa e casuale.
'Collettiva' a Via Margutta
La settimana Incom 01315 del 27/10/1955
Pittori per le strade. Dimenticano le cambiali i Marguttiani nelle loro gran giornate
Descrizione sequenze:cittadini passeggiano in via margutta ; i pittori espongono le loro opere ; un gatto al sole su un tavolino, miagola ; un uomo su scalettta appende un cartone raffigurante una gatta che allatta ; La signora Rebecchini passeggia in via Margutta, in compagnia di personalità ; un religioso dalla lunga barba ammira un quadro raffigurante un mazzo di rose ; una signorina ammira un quadro, e conversa con uomini ; i pittori seduti accanto alle opere ; Un uomo mostra un ritratto metafisico di Gina Lollobrigida ; una donna mette ordine tra oggetti di argenteria in esposizione ; ragazze ammirano fazzoletti dipinti, una ragazza fa indossare all'altra un fazzoletto ; opere appese ad un sostegno ; bambini indicano disegni su un cartellone, un bimbo appoggiato al cartellone ; una bimba appende un disegno infantile in cornice ; un uomo parla con una bambina ; partecipanti all'iniziativa trasportano scale coperte di giornali ; veduta da finestra, una folla di visitatori nella strada, di sera ;
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