12 Best Things to do in Trento, Italy
Famous for being the home of the Council of Trent, Trento has everything from lakes, mountains, castles, art and an impressive history. Here are 12 best things to do in Trento, Italy!
For more information on any of the places in this video including where to stay and where to eat, visit my details blog post
The Top 12 Things to do in Trento, Italy includes:
1. Cathedral of San Vigilio
2. Piazza del Duomo
3. Tridentine Diocesan Museum
4. Piazza di Fiera
5. Ponte Alto Gorge
6. MUSE Museum
7. Buonconsiglio Castle
8. Pyramids of Segonzano
9. Piazza Dante
10. Cable Car to Sardagna
11. Mausoleum of Cesare Battisti
12. Torre Vanga
Which one do you want to see the most? Let me know in the comments!
Got a question about Trento? Ask me in the comments below.
Verona is only an 90 minutes from Trento. Watch my Verona vlog here
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Trento - Italy 4K walking tour | Trentino
Trento walking tour in the afternoon! Trento is a city on the Adige River in Trentino-Alto Adige/Südtirol in Italy. It is the capital of the autonomous province of Trento. In the 16th century, the city was the location of the Council of Trent. Formerly part of Austria and Austria-Hungary, it was annexed by Italy in 1919. With almost 120,000 inhabitants, Trento is the third largest city in the Alps and second largest in the Tyrol.
The township of Trento encompasses the city centre as well as many suburbs of extremely varied geographical and population conditions (from the industrial suburb of Gardolo, just north of the city, to tiny mountain hamlets on Monte Bondone). Various distinctive suburbs still retain their traditional identity of rural or mountain villages.
You will see the attractions of the Trento - Piazza Duomo and Palazzo Pretorio. You admire beautiful views of the Trentino. Enjoy a hiking trip in the Trento Italy.
Shortcuts:
► 10:36 GIARDINI di Piazza Venezia
► 18:46 Castello del Buonconsiglio
► 23:01 Via S. Marco
► 30:23 Giardini di Piazza Dante
► 32:21 Monumento a Dante Alighieri
► 38:00 Torre Vanga
► 42:22 Chiesa di Santa Maria Maggiore
► 46:42 Biblioteca Comunale di Trento
► 49:56 Piazza Duomo
► 50:06 Palazzo Pretorio
► 50:30 Fontana del Nettuno
► 50:56 Cattedrale di San Vigilio
► 1:04:45 MUSE
► 1:11:05 Adige River
► 1:11:35 BONUS! Funivia di Sardagna
My name is Kamil Kondel and I am a traveler and blogger. Subscribe to my channel and you will not miss new movies.
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'A la Tor Vanga' -armoniz.Renato Dionisi- Coro trentino della SAT
Testo:
Era 'n botega che lavorava, gnente pensava de la preson, m'è capitata la sbirarìa subito via i m'à menà. I m'à menato en 'na gran sala dove che stava l'esaminador i me domanda nome e cognome e la mia patria dove la sta. E la mia patria l'è tirolese cinquanta miglia lontan da qua. G'ò mandà a dire a la mia mama che la me vegna a ritrovar. E che la vegna o che la manda a la Tor Vanga son condanà son condanato per sete anni, l'è sta i compagni che m'à tradì.
canto popolare trentino di antiche origini, con tematica che si ritrova in altri canti popolari di diverse regioni italiane; la versione trentina - la più completa - è stata pubblicata da Nepomuceno Bolognini, nel 1886, nell'Annuario della Società Alpinisti Tridentini; la Torre Vanga, caratteristico edificio di Trento, aveva funzione di difesa della città fino ai primi anni del XIX secolo e successivamente venne adibita a prigione; l'armonizzazione del M.° Dionisi rende chiaramente il clima di timore nei confronti della Torre, simbolo di privazione della libertà.
RENATO DIONISI compositore e didatta (1910 /2000). Trasferitosi giovanissimo a Rovereto (TN) - della cui zona era originaria la famiglia - è avviato agli studi musicali da Roberto Rossi. Entrato più tardi al Conservatorio di Bolzano, vi si diplomerà, sotto la guida di Mario Mascagni, nel 1936. Bolzano è anche la sua prima sede di insegnamento passando quindi a Firenze e infine a Milano, fissando qui la propria residenza. Il Trentino e Milano sono i due poli attorno ai quali ruota quasi tutta la vita - anche artistica - del compositore. Vicino al Coro della SAT per decenni, ha armonizzato e dedicato a questo gruppo quarantasei canti tra cui l'ultima armonizzazione 'La viecia batana' (presente nel mio canale).
A Torre Vanga per denunciare il continuo degrado
Sono stato a Torre Vanga per denunciare l'ennesimo episodio di degrado e per esprimere la vicinanza della Lega a tutti coloro che vivono e lavorano nel quartiere.
TRENTINO ALTO ADIGE: TRENTO, MERCATINI DI NATALE, LAGHI, BONDONE. COSA FARE E VEDERE
UNA VISITA DI TRENTO NON PUO’ CHE INIZIARE DALLA PIAZZA DEL DUOMO.
DA OLTRE 250 ANNI LA FONTANA DEL NETTUNO È IL SIMBOLO DI TRENTO. L’ANTICO NOME ROMANO DELLA CITTÀ ERA TRIDENTUM, CIOÈ TRE DENTI, OVVERO I 3 COLLI CHE SORGONO ATTORNO A TRENTO, ECCO PERCHÈ IL DIO ROMANO CON IL TRIDENTE, SVETTA SULLA PRINCIPALE FONTANA DELLA PRINCIPALE PIAZZA DI TRENTO. ALLE SPALLE DELLA FONTANA SI STAGLIA IL DUOMO DI TRENTO. SULLA FACCIATA SETTENTRIONALE DEL DUOMO SPICCANO LA PORTA DEL VESCOVO, DOVE ENTRAVANO I CORTEI DEI VESCOVI DURANTE IL CONCILIO DI TRENTO, E IL ROSONE, CURIOSAMENTE CHIAMATO RUOTA DELLA FORTUNA. IL DUOMO DI TRENTO VENNE RICOSTRUITO A PARTIRE DAL 1212 IN STILE ROMANICO-LOMBARDO PER VOLONTÀ DI FEDERICO VANGA. LA CATTEDRALE OSPITÒ IL CONCILIO DI TRENTO DAL 1545 AL 1563.
IL DUOMO È DEDICATO A SAN VIGILIO, LE CUI RELIQUIE FURONO SCOPERTE NELLA BASILICA PALEOCRISTIANA I CUI RESTI SI POSSONO ANCORA OGGI VISITARE SOTTO LA CATTEDRALE.
NELL’ADIACENTE PALAZZO PRETORIO SI PUO’ VISITARE IL MUSEO DIOCESANO, CHE CUSTODISCE UN RICCO PATRIMONIO DI ARTE E CULTURA PROVENIENTE DALLE CHIESE DEL TRENTINO.
IL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO:
È UNO DEI PIÙ IMPORTANTI MONUMENTI DELLA PROVINCIA DI TRENTO, E UNO DEI PIÙ GRANDI CASTELLI FORTIFICATI IN ITALIA. FU RESIDENZA DEI PRINCIPI VESCOVI FINO AL 1803. SI CONTRADDISTINGUE PER I NUMEROSI STUCCHI E AFFRESCHI, TRA I QUALI RISALTANO QUELLI DELLA LOGGIA DEL CORTILE DEI LEONI E LA SPETTACOLARE TORRE DELL’AQUILA CON IL CELEBERRIMO “CICLO DEI MESI”, UNA DELLE MAGGIORI OPERE DI STILE GOTICO A LIVELLO INTERNAZIONALE.
NEL FOSSATO DEL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE VENNERO GIUSTIZIATI PER ALTO TRADIMENTO GLI IRREDENTISTI CESARE BATTISTI, FABIO FILZI E DAMIANO CHIESA, IN QUANTO CITTADINI AUSTRIACI CHE COMBATTERONO COME VOLONTARI NELL'ESERCITO ITALIANO.
SUL DOSS TRENTO SORGE IL MAUSOLEO DEDICATO A CESARE BATTISTI, INAUGURATO NEL 1935 ALLA PRESENZA DEL RE VITTORIO EMANUELE III E ANCORA OGGI VISIBILE DA OGNI ANGOLO DI TRENTO.
MERCATINI DI NATALE DI TRENTO:
OLTRE 90 CASETTE DI LEGNO, 10.000 LITRI DI VIN BRULE’ AL GIORNO, GIOCHI DI LUCE NELLE PRINCIPALI PIAZZE DELLA CITTA’, LA CASA DI BABBO NATALE E IL TRENINO PER I PIU’ PICCOLI, TONNELLATE DI BRETZEL, CANEDERLI, E TANTI ALTRI PRODOTTI DELLA TRADIZIONE GASTRONOMICA TRENTINA … NON MANCANO I DOLCI, MA ANCHE IDEE PER UN REGALO, OGGETTI D'ARTIGIANATO, SCULTURE, GIOCATTOLI, DECORAZIONI NATALIZIE, CANDELE, ... INSOMMA DA FINE NOVEMBRE ALL’INIZIO DI GENNAIO DELL’ANNO SUCCESSIVO I MERCATINI DI NATALE DI TRENTO SONO UN EVENTO CHE ACCOGLIE MIGLIAIA DI PERSONE OGNI ANNO, OLTRE CHE UN PUNTO D'INCONTRO PER CITTADINI E TURISTI CHE SI RITROVANO QUI A TUTTE LE ORE DEL GIORNO PER SCAMBIARE QUATTRO CHIACCHIERE, BERE UN BICCHIERE DI VINO CON UN CARTOCCIO DI CALDARROSTE E FARE FESTA!
MUSEO DELL’AERONAUTICA GIANNI CAPRONI:
IL MUSEO RACCONTA LE STORIE DEI PIONIERI DELL'AVIAZIONE NEI PRIMI ANNI DEL NOVECENTO, E QUELLE DEI PILOTI E DEGLI APPARECCHI UTILIZZATI DURANTE GLI ANNI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. AL SUO INTERNO SONO ESPOSTI NUMEROSI VELIVOLI D’EPOCA, MOLTI DEI QUALI SONO MODELLI RARI SE NON UNICI, IN QUANTO RISALGONO AL PERIODO PIONIERISTICO DELL'AVIAZIONE. APERTO NEL 1927 IL MUSEO GIANNI CAPRONI E’ STATO LA PRIMA ESPOSIZIONE AERONAUTICA DEL MONDO!
NOTTE DEGLI ALAMBICCHI:
A SANTA MASSENZA, UN PICCOLO BORGO NEI PRESSI DI TRENTO, A INIZIO DICEMBRE SI CELEBRA LA NOTTE DEGLI ALAMBICCHI. CON UN SIMPATICO GIOCO A SQUADRE PER LE VIE DI SANTA MASSENZA IL BORGO RIVIVE L’ANTICA TRADIZIONE DELLA DISTILLAZIONE DELLA GRAPPA, METTENDO IN SCENA UNO SPETTACOLO TEATRALE ITINERANTE TRA LE DISTILLERIE DEL PAESE PER RACCONTARE QUESTA ANTICA ARTE. VENGONO MOSTRATI I PROCEDIMENTI CHE PERMETTONO DI OTTENERE UN PRODOTTO DI QUALITÀ, SI ASSAGGIANO GRAPPE BUONISSIME, SI BRINDA, SI RACCOLGONO INDIZI PER RISOLVERE UN INDOVINELLO, E LA SQUADRA CHE LO FARA’ NEL MINOR TEMPO POSSIBILE SARÀ DECRETATA LA VINCITRICE DELLA NOTTE DEGLI ALAMBICCHI.
PER PRENOTARE UNA VISITA GUIDATA A CASTEL TOBLINO:
PER INFORMAZIONI E VISITE ALLA TORRE CIVICA: +390461234419
Trento le due città
Immagini in contrasto tra una Trento bella e sicura e una Trento degradata dove spiccano immagini di sporcizia vomito deiezioni sangue per strada e scene di spaccio.
Scena tipica di spaccio a Trento
Spaccio a Trento
TRENTO, L’ALLUVIONE CHE CAMBIO’ LA STORIA
Una mostra presso le gallerie di Piedicastello ricorderà un evento che ha cambiato la storia del Trentino: l’alluvione del 1966.
La mostra, in programma dal 4 novembre prossimo, ripercorre un evento atmosferico di dimensione straordinaria destinato a modificare il concetto di sicurezza del territorio, ma soprattutto ad imprimere una svolta nello sviluppo economico e sociale di una terra di montagna.
Girovagando riserverà nella prossima puntata uno speciale dove la storia e la memoria, ma anche il turismo culturale, si incontrano per celebrare la “grande alluvione”.
Con Alessandro de Bertolini, ricercatore presso la Fondazione Museo Storico del Trentino, siamo a Trento sui luoghi toccati dall’esondazione dell’Adige che la sera del 5 novembre superò gli argini nel settore settentrionale della città per occupare l’antico alveo.
L’acqua, accompagnata dalle macchie oleose dei combustibili allora contenuti in tante cisterne, invase il centro storico ad iniziare da via Brennero per giungere in prossimità di Torre Verde per poi deviare nuovamente verso il corso del fiume attuale in direzione di Torre Vanga.
Gran parte del centro storico, da piazza Dante verso via Belenzani e la Portela, venne invaso dall’acqua e per la prima volta, dopo la grande alluvione del 1882, si temette per l’incolumità della città e dei suoi cittadini.
L’alluvione si configurò infatti come un evento straordinario anticipato da grandissime precipitazioni nelle settimane precedenti e da un’abbondante nevicata a cui seguirono altre piogge che sciolsero le masse nevose.
L’epicentro si verificò attorno al massiccio di Cima d’Asta nel settore orientale del Trentino dove si scatenò la furia dell’acqua che invase in poche ore i fiumi che scendevano verso valle: dall’Avisio al Travignolo e quindi dall’Adige al Brenta.
Interi villaggi dell’alta val di Cembra vennero spazzati via, caddero ponti e strade. La Valsugana venne invasa da frane e massi che raggiunsero anche i centri abitati.
Anche il resto della provincia venne colpito gravemente ed i morti furono 22.
Il nostro viaggio dentro la città della cultura passa poi dal Centro Servizi Santa Chiara che presenta gli appuntamenti autunnali con il teatro e la prosa per poi passare alla danza e agli intrattenimenti giovanili.
Chiudiamo con un protagonista della tradizione trentina: l’elisir Novasalus della premiata erboristeria Cappelletti di Trento.
Luigi e Maddalena Cappelletti proseguono con entusiasmo la tradizione iniziata dai loro avi e dal padre Gianpaolo ed oggi si presentano con un laboratorio rinnovato dove la tradizione incontra l’innovazione. Il risultato sono prodotti storici e moderni che rilanciano nel mondo il marchio del Trentino.
Il Trentino saluta gli Alpini
Il Trentino saluta gli Alpini che nei prossimi giorni invaderanno con la loro carica di simpatia la città di Trento e l'intera provincia. Abbiamo scelto il video della Fondazione Museo storico perché in pochi minuti racconta oltre un secolo di storia del corpo, dell'Italia e dell'Europa: prendetevi il tempo per guardarlo, ne vale davvero la pena. La 91° Adunata cade nel Centenario della fine della Grande Guerra. Trento ricorderà in queste giornate di festa i milioni di persone e i soldati morti sull'uno e sull'altro fronte: italiani, austriaci, francesi, tedeschi e di tutte le nazioni coinvolte nel Conflitto. L'Adunata degli alpini di Trento sarà l'Adunata della Pace. E' con questo spirito che Trento accoglierà gli Alpini. Benvenute Penne Nere!
Duomo Di Trento – Esterno – Trento – Audioguida – MyWoWo Travel App
Ciao, sono Alessandro, la tua guida personale ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto a una delle meraviglie del mondo: il Duomo di Trento.
La cattedrale in stile romanico di San Vigilio, conosciuta come il Duomo di Trento, è stata eretta dove un tempo sorgeva un antico sacrario dedicato al santo, ex vescovo e patrono della città. La chiesa era stata costruita fuori dalle mura poiché fungeva da luogo di sepoltura: infatti vi si trovano le tombe di San Vigilio e di tre santi martiri, Sisinno, Martirio e Alessandro.
Nonostante l'armonioso effetto d'insieme, il Duomo di Trento è il risultato di un complesso percorso costruttivo sviluppatosi lungo più secoli. Iniziato nella prima metà dell'XI secolo, venne ricostruito all'inizio del '200 per volontà del vescovo Federico Vanga, su progetto di Adamo d'Arogno. Alla morte di quest'ultimo i lavori furono continuati da altri maestri ma senza alterare le linee guida del progetto originario. A titolo di esempio dell'intricata vicenda costruttiva del duomo, basta citare il bel portale, di stile romanico: questo presenta motivi gotici e rinascimentali ed è stato ricostruito agli inizi del Cinquecento con frammenti antichi...
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ADUNATA ALPINI, PENNE NERE VENEZIANE IN PARTENZA PER TRENTO
VENEZIA - Sono circa 150 gli alpini della città metropolitana che parteciperanno tra pochi giorni alla 91esima adunata nazionale del corpo.
- Intervistati: FRANCO MUNARINI (PRESIDENTE ANA VENEZIA) - Servizio Tommaso Stoppa, immagini Archivio Repertorio, montaggio Paolo Sanavio - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
adunata alpini trento _CHE MATTARELLA SE NE STIA A CASA_
Adunata Nazionale Alpini Treviso 2017 - Sezione di Trento
Sezione di Trento - Adunata Nazionale Alpini Treviso 2017
Trentino - Castello di Segonzano in Val di Cembra
Segonzano (Trento) - Il castello di Segonzano è una tipica costruzione medievale con mura e torri merlate
Al centro di una vasta azione di recupero, questo castello medievale a Segonzano in Valle di Cembra ha finalmente raggiunto la sua piena funzionalità grazie alla realizzazione di un percorso di visita e alla presenza di strutture adatte ad ospitare eventi storici e culturali.
La fama si deve ai celebri acquarelli che Albrecht Dürer dipinse nel 1494, quando passò per il Trentino in occasione del suo primo viaggio in Italia. L’unica torre superstite risale al nucleo originale del castello, già ricordato in un documento del 1216 steso dal Principe Vescovo Federico Vanga per l’investitura di un feudo a Rodolfo Scancio. Durante la Battaglia di Segonzano del 2 novembre 1796, il castello fu saccheggiato e incendiato dalle truppe francesi di Napoleone. Il maniero, già gravemente danneggiato, venne quasi demolito dall’alluvione del 1882, quando diverse famiglie del luogo ne utilizzarono le pietre per ricostruire le proprie abitazioni.
Adunata Nazionale Alpini Trento - Conferenza Stampa
La diretta della conferenza stampa di presentazione della 91° Adunata Nazionale degli Alpini che si terrà a Trento i prossimi 11-13 maggio 2018.
Castel Roncolo
Storia
La costruzione viene con ragionevole certezza fatta risalire al 1237 ad opera dei fratelli Friedrich e Beral von Wangen (Vanga). Già nel 1274 il castello fu gravemente danneggiato da un assedio da parte di Mainardo II conte di Tirolo, alla fine del quale cadde. Mainardo concesse il maniero ad un suo protetto, Gottschalk Knoger, inizialmente un servo, che arrivò fino a giudice distrettuale di Egna. Alla morte delle figlia Agnese il castello, seguendo una sentenza arbitrale del 1341, divenne della figlia di Agnese Weirad. Solo dopo quattro decenni, il castello passò ad altri proprietari.
Nel 1385 fu acquistato dai fratelli Franz e Niklaus Vintler di Bolzano, i quali cominciarono la ristrutturazione e (nel 1388) gli affreschi (i cui autori sono ignoti). Nel 1390 fu consacrata la cappella. Nel 1419 il castello è posseduto dal nobile bolzanino Georg Metzner, nipote di Hans Vintler. In seguito il castello passa di mano a Sigismondo il Danaroso. Per due anni - su concessione dei Tirolo - (1463-1465) è sede del principe-vescovo di Trento.
I Tirolo affidarono il castello nel 1500 a Georg von Frundsberg, il padre dei Lanzichenecchi. Sotto la sua cura, nel 1520 la polveriera esplose, danneggiando la torre, il muro di cinta e parte del palazzo. Lo stesso custode rimase ucciso. L'opera di ricostruzione terminò nel 1531.
Castel Roncolo passa ancora una volta di mano nel 1538: ora sono i von Liechtenstein i proprietari. Dal 1574 un ramo della famiglia (Liechtenstein-Castelcorno) vi si trasferì stabilmente, apportando alcune modifiche architettoniche. Ne è testimonianza lo stemma che ancor oggi si trova sulla porta.
Un secolo dopo comincia il declino. Un incendio (1672) distrugge il palazzo orientale, che non venne ricostruito. Nel 1759 l'ultimo dei Liechtenstein-Castelcorno rifiutò il feudo, che tornò sotto il controllo del principe-vescovo di Trento. Nel 1833 il re di Baviera Ludovico I vi soggiornò, firmando per primo il libro degli ospiti che è conservato ancora oggi. Nonostante l'interesse dei romantici tedeschi (il castello ne divenne un simbolo), il declino continua: nel 1868 una parte della casa d'estate crollò durante la costruzione della nuova strada per Sarentino.
Finalmente nel 1880 il castello fu acquistato dall'arciduca Giovanni Salvatore d'Austria e da questi regalato all'imperatore Francesco Giuseppe. In seguito il maniero fu ristrutturato per opera di Friedrich Schmidt tra il 1884 e il 1888.
Nel 1893 fu donato al comune di Bolzano, che ancora oggi ne è il proprietario. L'ultima ristrutturazione è cominciata a metà degli anni novanta ed è terminata nel gennaio 2000.
All'interno del castello - completamente visitabile - rimane molto poco dell'originario allestimento. Tuttavia rimane comunque un maniero molto ben conservato e una visita merita il ciclo di affreschi medievale che è il più grande di quelli a tema profano: dame e cavalieri, uomini nudi e animali (sala da bagno); scene cavalleresche, gioco della palla, scene di caccia, pesca e danza (sala del torneo); episodi delle storie di Tristano e Isotta.
Venezia è (secondo noi del Coro Torre Franca di Mattarello di Trento).
Il Coro Torre Franca di Mattarello (Trento) è stato a Venezia il 18 maggio 2014, in occasione del 38° Venezia in Coro. Bellissima manifestazione e grande soddisfazione tra noi coristi. Eseguire dei canti in piazzette, su ponti e vicoli è stata un'esperienza da ripetere e conservare nel cuore e nella mente. Un plauso agli organizzatori (ad eccezione dell'impianto voci in piazza San Marco, decisamente inadeguato).
Cherasco Raduno alpini di Langa - 2018
IKAP - Lettera aperta ai candidati sindaci del Comune di Trento
NEWS: Il link dell'evento di mercoledi 22 aprile, ore 17.30:
Cari candidati sindaci del Comune di Trento,
chi vi scrive è I Know A Place, un collettivo informale nato nel novembre 2012 e formato da musicisti, videomaker, organizzatori di eventi e fruitori di musica attivi nella città di Trento.
Dalla nascita del collettivo a oggi, ci siamo impegnati seriamente nel promuovere la musica nella città di Trento con l’obiettivo di affrontare il problema legato alle limitazioni imposte agli spazi e agli orari adibiti alla musica in città e di far capire alla cittadinanza e alle istituzioni della città che musica non significa rumore e disagio ma cultura e strumento di aggregazione. Ci siamo concentrati principalmente sulla valorizzazione di alcune aree cittadine attraverso la creazione di eventi di musica di strada e busking (termine inglese che indica in generale l’arte di strada), sfruttando le “zone musicisti di strada” messe a disposizione dal Comune di Trento, scarsamente utilizzate prima della nascita del nostro collettivo, in quanto periferiche rispetto al centro storico.
Oltre alla creazione di singoli eventi di strada, abbiamo partecipato all’allestimento della prima e della seconda edizione del Trento Busker Festival, primo vero evento di busking nella nostra città, abbiamo partecipato alla Festa della Portela del 2014, organizzata dal Comitato Rinascita Torre Vanga per riqualificare l’area di Santa Maria Maggiore, una zona della città ritenuta problematica negli ultimi anni. Tra le altre nostre iniziative degne di nota spicca inoltre l’organizzazione di piccoli concerti acustici in appartamenti di studenti universitari.
In generale da tre anni a questa parte abbiamo cercato di identificare e di analizzare i problemi riguardanti la musica e il rumore nella nostra città senza farci intimorire dalle difficoltà e dagli ostacoli incontrati lungo il nostro cammino, ma sfruttandoli come opportunità e trampolini di lancio.
In questo modo abbiamo offerto a molti studenti universitari un’alternativa ai classici aperitivi o alle serate nei bar, portando musica e cultura nei loro salotti; e le periferiche e semiabbandonate “zone musicisti di strada” e altre aree “a rischio” come la zona della Portela e di Santa Maria Maggiore durante i nostri eventi sono diventate dei luoghi frequentati e vissuti da cittadini di tutte le età. Abbiamo avuto la conferma del fatto che una città è sicura se è viva, di giorno e di notte.
Tuttavia negli ultimi anni l’approvazione di alcune norme comunali ha ostacolato e danneggiato l’attività di molti musicisti, addetti ai lavori ed esercenti nonché la passione di tanti privati cittadini fruitori di musica; norme che hanno tenuto in considerazione solamente le esigenze e le istanze di chi a una città viva preferisce una città-dormitorio; norme assurde come quella che abbiamo ironicamente chiamato la “legge Beatles” del 21 maggio 2012, che limitava le esibizioni fuori dai locali della città alle sole band composte da quattro elementi, o la recente norma del 25 marzo 2015, che limita i concerti all’esterno dei pubblici esercizi alle 22.30 dalla domenica al giovedì e alle 23.00 nel weekend. Prima dell’approvazione di queste norme, non sono mai stati interpellati i musicisti e i fruitori di musica in città, che sono invece i primi diretti interessati.
Anche grazie al nostro lavoro, la scena musicale trentina è gradualmente diventata più unita e compatta e, a partire dall’insediamento del nuovo Sindaco, della nuova Giunta e del nuovo Consiglio, vi chiede di essere presa in considerazione come un reale interlocutore per la proposta delle norme in materia di arte musicale.
Pertanto I Know A Place vi chiede di partecipare al dibattito-conferenza stampa che si terrà mercoledì 22 aprile in via S. Croce davanti al Centro S. Chiara alle 18.00 per discutere dei diversi problemi riguardanti la musica nella città di Trento.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare e ad intervenire in maniera attiva.
Vi aspettiamo,
I Know A Place
P.S.: Al dibattito seguirà l’esibizione unplugged di diversi artisti della scena musicale trentina.
Catedral – Exterior – Trento – Audioguía – MyWoWo Travel App
Hola, soy Dani, tu guí a personal, y junto a MyWoWo te damos la bienvenida a una de las maravillas del mundo: la Catedral de Trento.
La catedral románica de San Vigilio, conocida como la Catedral de Trento, se erigió en el lugar que hace tiempo ocupaba un antiguo santuario dedicado al santo, un exobispo y mecenas de la ciudad. La iglesia habí a sido construida fuera de las murallas porque serví a como lugar de sepultura; de hecho, aquí se encuentran las tumbas de San Vigilio y tres santos mártires: Sisinno, Martirio y Alejandro.
A pesar del armonioso efecto general, la Catedral de Trento es el resultado de un complejo proceso constructivo que se ha prolongado durante varios siglos. Las obras se iniciaron en la primera mitad del siglo XI, y se reconstruyó a principios del siglo XIII por voluntad del obispo Federico Vanga, a partir de un proyecto de Adamo d'Arogno. Cuando este último murió, otros maestros se encargaron de continuar la obra sin alterar las pautas del proyecto original. Como ejemplo de la intrincada historia de construcción de la catedral, basta con mencionar el hermoso portal de estilo románico: presenta motivos góticos y renacentistas y se reconstruyó a principios del siglo XVI con fragmentos antiguos...
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