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Italian Wonder Ways: Orte, Lazio, Itália
Italian Wonder Ways: Orte, Lazio, Itália © Viaje Comigo
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Guias e dicas de viagem no Viaje Comigo da jornalista Susana Ribeiro
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Ripi, Small Italian Town Near Frosinone
Ripi, ancient italian town near Frosinone, southeast of Rome. Mostly abandoned. A little video taken while visiting at midday, during the Christmas festivities.
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Filmed on December 23, 2017
Produced by Paolo De Santis
Biella Italy with Pete and Puy
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Oct. 20, 2015 Trieste to Venice
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Fiuggi (Fr)
Fiuggi è un comune di 9.527 abitanti della provincia di Frosinone.Già nota come Anticoli di Campagna (da ante colles: davanti ai colli; Campagna era il nome del basso Lazio fino all'Ottocento), acquisì nel 1911 il nome attuale, originariamente riferito solamente al luogo dove sgorga la celebre acqua; esso deriverebbe dal latino fluvius, fiume; secondo un'altra teoria avrebbe origine invece dal nome della felce, pianta molto abbondante nel territorio.
Il centro storico cittadino (Fiuggi Città) sorge su una collina alle pendici dei Monti Ernici; al di sotto, circondato da boschi di castagni, si estende il moderno centro termale di Fiuggi Terme.
Fiuggi is a comune (municipality) in the province of Frosinone in the region of Lazio in central Italy. Fiuggi, originally called Anticoli di Campagna, gained fame as early as the 14th century, when Pope Boniface VIII claimed his kidney stones had been healed by the mineral waters from the nearby Fiuggi spring. Two centuries later Michelangelo also extolled the virtues of the water that cured him of what he called the only kind of stone I couldn't love. Soon Acqua di Fiuggi was being sent in bottles to all of Europe's royalty. Not until the turn of the 20th Century did it become fashionable to make pilgrimages to spa towns, and it was around this time that the King of Italy renamed Anticoli in honor of its most celebrated attraction.From the 16th to the 19th century, Fiuggi and many nearby hill towns were part of the Papal States.
500° video - I Treni di Capolago Capolago Trains
Con questo video quota 500 video è stata raggiunta ed ora avanti verso nuove mete! In questo video c'è un'interessante quantità di transiti di treni di vario genere (merci e pax) ripresi alla bella stazione di Capolago, sulle rive del Lago di Lugano, in Svizzera (Canton Ticino). Buona visione a tutti voi. (Riprese video del 29 dicembre 2016)
With this video share 500 was reached and now next to new destinations! In this video there is a number of interesting train journeys of various kinds (goods and passengers) resumed at the beautiful station in Capolago, on the shores of Lake Lugano, in Switzerland (Canton Ticino). Good vision at all of you. (Video footage of December 29, 2016)
Torrice (Fr)
Il nome di Torrice deriva verosimilmente dalle torri che la cinta muraria medioevale presentava quando nel secolo X il centro ciociaro venne fortificato.Ma resti archeologici fanno ritenere che nell’epoca romana, forse a causa della sua vicinanza con Frusino e con la via Latina, il territorio torriciano fosse popolato da gente abitante in un pagus o attorno a qualche piccola villa rustica.Le prime testimonianze storiche risalgono all’inizio del millennio quando Torrice viene menzionata prima come località e poi come castrum appartenente alla circoscrizione religiosa verolana e soggetto politicamente allo stesso vescovo.Questi era in lotta con la potente famiglia feudale dei Girinidi, arroccata a Monte San Giovanni Campano e padrona di molti castelli della zona.I vescovi erano soliti definire le controversie sistemando il territorio con vasti possedimenti a contratto livellare, garantendosi poi la presenza dì un gruppo di milites fedeli. Da questì milites, venne probabilmente quel gruppo di condomini che controllò Torrice nei secoli XI-XII e fino ai primi decenni del Duecento.I condomini ebbero il potere giudiziale, riscuotendo decime e servizi, come detentori di ogni potere sul piccolo castello. Nei secoli del Medioevo Torrice venne più volte attaccato e incendiato: nel 1129 dal le truppe pontificie di Onorio Il durante il tentativo papale di riconquista della Campagna, nel 1165 dalle milizie tedesche di Federico I il Barbarossa guidate da Diopoldo il quale fece devastare e depredare le contrade.Se in questi secoli Torrice sembra già una piccola comunità autonoma per aver portato a compimento il suo processo di affrancamento da Veroli e dai castelli vicini in realtà era ancora sottoposta a signori feudali consorziati in condominio. Dal 1224, il borgo fu tuttavia concesso dal papato ai de Ceccano mentre al vescovo di Veroli rimasero i diritti signorili.Durante il Trecento Torrice fu sottoposto a continue scorrerie provocate dalle lotte contro i Caetani. I suoi abitanti parteciparono all’assalto della rocca di Ferentino, allorché i campanini insorsero contro il cardinale Egidio d’Albornoz e l’estensione delle sue costituzioni alla provincia di Campagna e Marittima. Malgrado la presenza dei de Ceccano fosse forte, Torrice tornò sotto la giurisdizione del vescovo verolano e della Chiesa romana. Per questi motivi venne attaccato e occupato da Onorato Caetani nel 1399 durante i fatti dello scisma d’Occidente in cui Torrice fu coinvolto riuscendo infine a tornare all’obbedienza del papa legittimo.Dopo questi avvenimenti Torrice fu occupato da Ladìslao di Durazzo re dì Napoli a cui i torriciani si ribellarono di struggendogli le fortificazioni che erano state erette.Agli inizi del Quattrocento esisteva l’universitas, il comune rurale che nel Cinquecento appariva dotato di propri statuti.La comunità venne poi nuovamente sottoposta a un’ultima signoria dei ceccanesi per passare nel 1484 sotto Deifobo dell’Anguillara e poi da un signore all’altro, fra i quali, il cardinale Francesco Mendoza causa di una certa influenza spagnola sul castello. Seguì per Torrice un periodo di spopolamento, ma la ripresa demografica si ebbe subitanea e vigorosa. Nel Seicento Torrice fu al centro di gravissimi problemi economici a cui si tentò di far fronte mediante un vasto disboscamento del territorio, da destinare all’allevamento e all’agricoltura.Nei secoli dell’età moderna, dopo la guerra di Campagna, l’ultima combattuta nel Lazio meridionale fino all’invasione francese del 1798 si ebbero i problemi provocati dal brigantaggio, resi più virulenti dalla focosa personalità degli abitanti. Qualche torriciano partecipò alle ribellioni antigiacobine venendo però condannato al patibolo.I segni della ripresa demografica ed economica del Settecento furono la progettazione e la realizzazione del rinnovamento del patrimonio edilizio, sia sacro, con la ricostruzione secondo criteri barocchi delle principali chiese, che profano, con la riedificazione di molte abitazioni e la costruzione di nuovi palazzi.All’inizio dell’Ottocento poche erano le famiglie benestanti e grandissimo il numero delle famiglie contadine e nullatenenti. Nei primi decenni, malgrado la forte presenza ecclesiastica, a Torrice si diffondevano sentimenti anticlericali e carbonari: un torriciano, Nicola Fabrizi, fu l’organizzatore di una vendita carbonara che si ramificò e si collegò con altre vendite della provincia, segnale dei cambiamenti radicali in corso anche nelle province più arretrate dello stato papale. Questa fiammata antiecclesiastica non diventò progetto politico accolto da tutti i torriciani: non si ebbero nel Risorgimento fatti rilevanti né i paesani mostrarono di avere un ruolo attivo nei fatti storici del secolo XIX.Torrice è stato colpito diverse volte dai terremoti: si ricordano ancora i danni prodotti da quello del 1915.