San Benedetto del Tronto
piceno360.com
San Benedetto del Tronto è un comune della provincia di Ascoli Piceno, posto lungo la costa adriatica meridionale delle Marche alla foce del fiume Tronto, il quinto in regione per popolazione dopo Ancona, Pesaro, Fano e Ascoli Piceno.
È il centro più importante e noto della Riviera delle Palme, dicitura originariamente riferentesi al solo litorale sambenedettese, ma poi estesasi anche a quelli di Grottammare e di Cupra Marittima e persino ad alcune località dell'entroterra limitrofo dopo la nascita del consorzio turistico omonimo. La città richiama visitatori da ogni parte d'Italia e d'Europa e costituisce uno dei principali poli turistici delle Marche per numero di presenze[4], oltre a possedere il maggior porto peschereccio dell'Adriatico e tra i maggiori d'Italia.
Dal 1999 la città viene insignita ininterrottamente della Bandiera Blu con stella, il riconoscimento che la FEE (Foundation for Environmental Education) rilascia alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità legati a parametri di vario tipo fra cui quelli relativi alle acque di balneazione, alla pulizia delle spiagge e agli approdi turistici.
Thiene (Vi).wmv
Thiene is a city and comune in the province of Vicenza, in northern Italy, located approximately 75 km west of Venice and 200 km east of Milan.
The city has an active and lively industrial sector, composed mainly of small-to-medium sized companies. It also has one the top ranked Italian boardwalks (listed as number 3 of the top 10). Thiene also has a tradition every 24 December to unite its community to sing a song indigenous only to this town.
The "Centro Europeo per i Mestieri del Patrimonio" is located at Villa Fabris.
Thiene is a lively busy town of more than 21,000 inhabitants, and dates back to Roman times. It was developed around a "castrum" and in Medieval times was transformed into a castle to defend the village and protect the local church: "Pieve di S. Maria".
In 1281 the Thiene Irrigation Ditch was dug, and numerous craft workshops and craftsmen's homes opened along its banks. A castrum, a castle and its parish church, a road and an irrigation ditch are those vital factors that gave life to Thiene. Its lucky geographic position and important road network for traffic from the Veneto Region, the Tyrol and beyond have all helped its growing prosperity.
Thiene became part of the Veneto Republic in 1404, which gave it the security and peace it needed to develop its economy and spread the arts and cultures. Markets, rural in medieval times and Free in 1492, then weekly every Monday, Festivals (St. John Baptist and the third Monday in October), workshops and stores all became the nerve centre for business for the town and larger territory.
Members of noble Vicenza families, middleclass merchants, artisans and professionals all invested money into buying, reclaiming and irrigating the land, trade, building work which would all change and enrich the appearance of streets, squares and corners of the town.
The old St. Mary's Parish Church became the town Church, beautiful villas and palazzos were built with their own private chapels (Villa Porto-Colleoni-Thiene and Palazzo Cornaggia) smart noble homes, important factories and farms.
Thiene gradually grew over the years, showing its genuine spirit and cultural, artistic and social soul in the dynamic and busy area that surrounds the town.
Still today Thiene is a valid example of the Veneto model, being a reference centre for the social and economic fabric of the northern part of the province of Vicenza.
Thiene è un comune di 23.171 abitanti della provincia di Vicenza.
La città di Thiene è situata al centro dell'ampia pianura nord vicentina, nella cosiddetta zona della Pedemontana, vicino allo sbocco della Val d'Astico, antica via per la Germania. Dista in linea d'aria 10 km da Schio, 20 da Vicenza e 22 da Bassano del Grappa. Fanno da corona: a est le colline pedemontane di Sarcedo e Fara Vicentino; a sud la pianura che scende con dolce inclinazione verso il capoluogo di Vicenza e i suoi colli Berici; a sud-ovest le prime propaggini dei monti Lessini, la zona collinare di Monte di Malo e Monteviale digradante dolcemente fino a Sovizzo; a nord-ovest il cono del Monte Summano e a nord l'Altopiano dei sette comuni.
Ascoli Piceno, il Battistero di san Giovanni- saint John's Baptistery (manortiz)
Il battistero di San Giovanni di Ascoli Piceno sorge su piazza Arringo collocato al lato sinistro del prospetto principale della cattedrale dedicata a sant'Emidio, patrono della città.
È un monumento semplice ed austero nelle forme di architettura sacra che ben rappresenta lo stile romanico ad Ascoli, annoverato tra i migliori esempi di arte religiosa italiana è inoltre presente nell'elenco dei monumenti nazionali italiani. (r.d. n.7033 del 20/07/1890).
La sua struttura si mostra solida e massiccia completamente realizzata da blocchi squadrati di travertino, alcuni riutilizzati e provenienti da altri edifici, altri si ritiene da un preesistente fabbricato. Alla base del lato est del monumento si nota la presenza di reperti di mura romane.
L'inizio della sua costruzione è di difficile datazione, tuttavia si ipotizza, dai rinvenimenti archeologici del 1828, e dagli ulteriori scavi avvenuti nel decennio compreso tra il 1870 ed il 1880, che la parte interna dell'edificio sia stata un tempio pagano del foro ascolano dedicato forse ad Ercole.
L'utilizzo del tempio come battistero avveniva già nel V - VI secolo. Giambattista Carducci conferma il periodo del VI secolo tenendo conto della forma ottagonale adottata per l'interno che accomuna il battistero ascolano a quello di San Giovanni a Firenze, al battistero degli Ariani di Ravenna, al battistero lateranense di Roma costruito da Costantino.
Il primo restauro della struttura avvenne in tempi anteriori al IX secolo, poi nuovi interventi di risarcimento ebbero luogo intorno all'XI-XII secolo, come evidenziano i decori triangolari e le riquadrature dell'ingresso principale.
Il corpo di fabbrica si sviluppa da una base quadrata sormontata da un tiburio ottagonale, aperto da 4 monofore, sovrastato da una cupola circolare arricchita da una lanterna a base quadrata e cuspidata alla sommità, utile per dare luce all'interno. I lati esterni del tiburio sono abbelliti da arcate trifore cieche a pieno sesto, nella porzione esposta ad est ci sono due bifore anch'esse cieche. La serie di questi archetti fu aggiunta nell'intervento di conservazione del XII secolo.
In origine il monumento aveva tre ingressi che simboleggiavano la Santissima Trinità e le tre Chiese: Militante, costituita dai battezzati, fedeli a Cristo ed al papa; Purgante, che comprende le anime del purgatorio che si preparavano a raggiungere il cielo e Trionfante rappresentata da santi, angeli ed anime che beneficiano della salvezza.
L'aula interna ha una pianta ottagonale irregolare, tipicamente romana, con nicchie in corrispondenza degli angoli della base quadrata esterna. I lati interni dell'ottagono misurano ognuno 5,5 metri, la larghezza dell'aula è di metri 9,14 per un lato e di metri 9 per l'altro. All'interno del monumento è possibile osservare, al centro della pavimentazione, in corrispondenza della verticale dell'oculo della cupola, la vasca circolare o piscina, datata tra il V secolo ed il VI secolo, riscoperta nel 1839, ed usata, secondo il rito cristiano, per il battesimo ad immersione. Questa unica vasca era utilizzata sia per battezzare gli uomini che le donne assistiti rispettivamente da diaconi e diaconesse.
from Wiki
The Baptistery (known as Battistero di S. Giovanni) is one of the most unique architectual sites in Ascoli. It's located on the left side of the Cathedral. The shape is a square dome with an octagonal lantern that is embellished on its sides by arched 3-lighted blind windows (except for that part that overlooks the eastern part. That part has 2 mullioned windows with two lights.
This Baptistery is one of the best examples of Romanesque architecture in Italy (so say the books). It was here in the early Middle Ages, but it was rebuilt in the last half of the 12th century. It was never open when I was there, but it supposedly has a circular fount for baptism by immersion inside. They say that the interior part is much older and was part of the adjacent Basilica (which is now the Cathedral). The exterior is built of completely different materials, in this case, Travertine from ancient nearby structures (11th and 12th centuries).from
Valter Mattoni, l'Arshura from Castorano
Valter speaks about his 4 wines - Trebbien, Cosecose, Arshura and Rosso bordo - and his vineyards in Casterano (Marche).
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