Nepi - Presentazione Progetto IL TESORO DELLA CATTEDRALE
Presentazione ufficiale del progetto Il tesoro della Cattedrale
Un nuovo allestimento museale per i capolavori del Duomo di Nepi.
Cattedrale di Nepi | Le parole del Vescovo
Giovedì 21 agosto | Pellegrinaggio Assisi-Roma 2014 | Diocesi di Bergamo
Il Duomo di Nepi manortiz 1080
Nepi - Esibizione del gruppo storico di Savignano sul Panaro
Filmato CONCERTO madonna vittoria 7 10 16 1
Concerto di musica sacra per la festiità della Madonna della Vittoria a Fabrica di Roma (VT) eseguito dalla Ensemble Vocale Doppioounisono di Nepi
Italia - Il Duomo di Milano - Cattedrale
Il Duomo di milano; Lombardo: Domm de Milan [ˈdɔm de miˈlã]) è la chiesa cattedrale di Milano, Italia. Dedicata a santa Maria della Natività di Santa Maria Nascente), è la sede dell'Arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola. La cattedrale Gotica voluti quasi sei secoli per completare. È la più grande chiesa in Italia (la più grande Basilica di San Pietro, si trova nello Stato della Città del Vaticano) e il quinto nel mondo.
Badaloni e Guiducci - 26 Dicembre 2011 Duomo di Nepi (Amazing Grace)
Esibizione di Francesco Badaloni e Mauro Guiducci il 26 Dicembre 2011 al Duomo di Nepi
Amazing Grace
Fireworks live from nepi
Nepi 2011
Torre Orsina
Torreorsina (oppure Torre Orsina) è una frazione del comune di Terni, in provincia di Terni, situata a 11 km dal capoluogo.L'abitato sorge sulla sommità del colle Santa Maria (326 m s.l.m.).Secondo i dati del censimento del 2001, gli abitanti sono 281.
Storia
L'antico borgo medievale, arroccato su di un colle come tutti gli altri centri storici della Valnerina, dista appena 11 km dalla città di Terni. Le sue origini si fanno risalire all'XI secolo quando, dopo la distruzione del castello di Collestatte per mano di un esercito al soldo dell'Abate di Farfa, tredici famiglie si trasferirono sul vicino Colle (o Monte) Santa Maria, costruendo un agglomerato che prese il nome di Villa Sanctae Mariae. Distrutto nel 1264, durante le lotte tra guelfi e ghibellini, nel 1270 la Comunità di Collestatte dona al ducato di Spoleto il poggio con i ruderi di Santa Maria per erigervi nuove fortificazioni.
Attorno ad una torre superstite, le poche famiglie rimaste costruirono il Castrum Turris, che dal 1271 diviene un unico feudo insieme a Collestatte, feudo retto dalla famiglia Orsini del ceppo detto di Castello. Nel 1586 il paese ottiene dal proprio signore, Corradino Orsini duca di Bomarzo, un proprio sigillo con stemma araldico, composto da una torre sormontata da una rosa con intorno la scritta TVRRIS VRSINAE.
Nel 1627 Turris Ursinae ottiene l'autonomia da Collestatte e per tre secoli tiene liberi Consigli finché il suo territorio non viene aggregato, nel 1927, a quello del Comune di Terni. Torre Orsina rimane in mano degli Orsini di Castello fino al 1640, quando Orazio Orsini vende la sua parte di feudo ai Guidi di Bagno; nel 1656 passa poi ai Mattei-Orsini, duchi di Paganica, e successivamente al Conte Cerbelli di Nepi, che lo cede nel 1752 ai conti Manassei di Terni. Questi avevano già dal 1662 acquistato la metà della giurisdizione su Collestatte e Torre Orsina, nelle parti di proprietà degli Orsini di Monterotondo, dei Sassatelli di Imola, dei Valignani di Chieti e dei Savelli di Roma.
Sulla piazza principale di Torreorsina, dedicata a san Rocco, patrono del paese, si affaccia la tardo-rinascimentale chiesa di Santa Maria Assunta (prima dedicata a san Rocco), costruita nel 1580 che all'interno presenta una navata unica con transetto e cappelle laterali tutta coperta da volta a botte. La cupola poggia all'incrocio con il transetto; uno schema architettonico confacente alle esigenze controriformistiche scaturite dal Concilio di Trento. Sull'altare maggiore una Gloria di San Rocco, di scuola romana. Sotto l'altare è conservato il corpo del soldato martire Teodoro, estratto dalle catacombe di San Saturnino, ossia cimitero di Trasone in Roma, donato al clero di Torreorsina nel 1764. L'anno seguente viene acclamato compatrono e nel 1769 ne viene ordinata la statua lignea a Matteo scultore tedesco in Roma, vestita di una tunica impreziosita dai gioiellieri romani Carlo Sartori e Filippo Pozzi.Altra interessante tela raffigura la Madonna con Bambino tra i SS.Giuseppe e Giovanni Battista.
Notevole per la sua fattura ed unica fra i paesi dei dintorni è la porta rinascimentale in travertino bianco, voluta dagli Orsini a chiusura del Borgo quando ne ampliarono il recinto murario. Il nucleo medievale si sviluppa in forma ellittica con vicoli e caratteristici archi che si diramano a partire dal fulcro centrale costituito dall'antica parrocchiale di Santa Maria de Turre, oggi chiamata S. Antonio. Nel Borgo costituito da palazzi costruiti tra il XVI e il XVIII secolo spicca il Palazzo feudale innalzato dagli Orsini, ma il cui aspetto settecentesco si deve alla trasformazione voluta dai Manassei con uno splendido salone nobile completamente affrescato intorno al 1765, con vedute di Collestatte e Torre Orsina e, sulla piazzetta il Casino Manassei costruito nel 1778 con un orologio a sei ore sul fastigio.
Recentemente sul colle superiore da cui si gode la veduta panoramica della Cascata delle Marmore, e di tutti i paesi limitrofi che sorgono lungo la valle del Nera, è stato realizzato un museo all'aperto con tredici opere scultoree di Aurelio de Felice, nativo di questi luoghi.
Già comune autonomo, denominato Torre Orsina e facente parte fino al 1927 della provincia di Perugia, fu accorpato nello stesso anno dall'attuale comune.
Luoghi di interesse
La chiesa di Santa Maria Assunta;
La fontana in piazza S. Rocco;
La chiesa di San'Antonio;
Porta d'ingresso al borgo;
Palazzo e Casino Manassei;
Le caratteristiche costruzioni medievali addossate l'una all'altra dette buchi;
Il sentiero panoramico degli scoglietti;
Il parco Aurelio De Felice.
CHIESA RUPESTRE IDENTIFICATA A GALLESE + 500 visualizzazioni sito
A Gallese teverina, lungo la strada che un tempo fu la via Flaminia, vicino ai resti del ponte di Augusto che proprio nei paraggi attraversa il fiume Tevere in prossimità di un porto fluviale, scavato nel tufo rosso, da tempo viene studiato un insediamento monastico detto di San Valentino.
Sabato 23 giugno 2018, presso il museo di Gallese, la speleologa Barbara Bottacchiari ha presentato una sua pubblicazione che riconosce in quel luogo la chiesa rupestre di Santa Maria delle Grotte. L'identità di questo ipogeo è stata possibile grazie ad un'indagine condotta da Giorgio Felini nell'archivio della Curia di Civita Castellana a Nepi.
infiorata sutri 2012
un giro in steaycam per le vie del mio paese durante l infiorata 2012....
Intervista al Prof Claudio Canonici prima del prossimo convegno su Doebbing
CONVEGNO12 marzo 2016 ore 15,30 Chiesa di San Giuseppe - Castel Sant’Elia. La vita e l’attività pastorale di S.E. Mons. Giuseppe Bernardo Doebbing Vescovo di Nepi e Sutri (1900-1916)
antichissima citta' di sutri parte delle catacombe e cattedrale
visibile in fullhd selezionando 1080x1920 dalle impostazioni di youtube
Il Mitreo di Sutri (chiesa di santa Maria del Parto) manortiz
Il mitreo di Sutri (Chiesa di Santa Maria del Parto)
Di tutti i mitrei che abbiamo avuto modo di visitare e di descrivere in queste pagine, quello che si trova a Sutri, in provincia di Viterbo, è uno dei più interessanti dal punto di vista della ricerca simbolica. Questo sito, infatti, è stato trasformato direttamente in chiesa cristiana, quando il culto di Gesù Cristo si è sovrapposto, finendo per deporlo, a quello di Mitra. Il passaggio segna la lenta trasformazione del culto e il suo adattamento alla nuova religione: il mitreo, infatti, divenne subito un luogo di culto dedicato a San Michele Arcangelo, e solo successivamente, nel '700 circa, la dedicazione della chiesa cambiò per essere associata alla Madonna col Bambino (Chiesa di Santa Maria del Parto).
Vedremo, quindi, un interessante collegamento che emerge, soprattutto, nell'analisi degli affreschi ivi presenti, tra il culto mitraico e quello micaelico, che ebbe il centro di origine su Monte Sant'Angelo, in Gargano, per poi diffondersi in altri luoghi. Non solo: analizzando, infatti, meglio i dettagli simbolici a corredo del mito, si notano alcune strabilianti similitudini con un altro famoso mito cristiano, quello legato alla figura di San Giacomo il Maggiore.
In considerazione del fatto che la città di Sutri fu una delle più importanti tappe del cammino di pellegrinaggio della Via Francigena, già enumerata in origine tra le soste nel diario di viaggio dell'abate Sigerico (ca. 990), si pone dunque un doppio legame tra il Cammino Micaelico (il cui elemento simbolico di massimo spicco è la cosiddetta linea di San Michele), il Cammino della Francigena e quello di Santiago di Compostela.
In tutti e tre questi miti, come testimonia questo piccolo ma fondamentale mitreo laziale, emerge la figura simbolica del toro, che tra i suoi tanti significati simbolici ha senza dubbio quello di rappresentare la sublimazione delle energie telluriche (simboleggiate nelle sue quattro zampe stabilmente posate sulla terra) verso il cielo, ossia verso le energie cosmiche (simboleggiate mediante le corna che, come antenne, puntano verso l'alto).
Dunque il quadro è quasi del tutto completo; quasi, però, perché manca un ultimo elemento a chiudere il mazzo delle corrispondenze, forse una coincidenza, ma sicuramente degno di non essere trascurato. In età medievale, infatti, tutto il territorio di Sutri, in particolare la zona dell'anfiteatro romano e del mitreo, era sotto il controllo dei Cavalieri Templari, che qui avevano un'importante precettoria per il controllo della via di pellegrinaggio. Di questa antica mansione oggi rimane l'edificio della Chiesa di Santa Maria del Tempio, posta a non molta distanza dall'antico mitreo.
L'antica chiesa conserva la struttura originaria del mitreo che la precedette: l'unica navata, lunga e stretta, con i due banconi ai lati, ricalca la tipica sala mitraica, coperta con una volta a botte che originariamente doveva essere certamente decorata come un cielo stellato. L'intero complesso è scavato nella malleabile roccia tufacea del colle sul quale sorge, come il vicino anfiteatro romano e la necropoli etrusca
Si ritiene, infatti, che il mitreo possa essere stato realizzato, in origine, proprio reimpiegando alcune di queste tombe, abbattendone le pareti divisorie. Lateralmente sono stati realizzati dei pilastri che creano, in questo modo, altre due strette navate laterali.
In fondo alla sala, al posto dell'attuale altare, doveva trovarsi quello dedicato a Mitra e nella nicchia sul retro, ancora visibile, doveva essere alloggiato un bassorilievo con la raffigurazione della tauroctonia, mai ritrovato e quindi, probabilmente, andato distrutto. Oggigiorno, invece, troviamo al suo posto un affresco della Natività nel quale, comunque, sempre un toro compare...
Al centro della navata si apre una fossa, da alcuni identificata con la fossa sanguinis, la buca in cui si raccoglieva il sangue del toro sacrificato; altri, invece, ritengono che essa sia stata scavata dopo la trasformazione in chiesa cristiana, come sacello per l'interramento di reliquie e delle ossa di qualche martire locale. La piccola anticamera, oggi riccamente affrescata, presenta una porta di accesso sul fianco, così da creare un imponente effetto scenografico per chi entra, il quale si trova al cospetto della lunga navata scavata nella roccia voltandosi alla sua sinistra.(...)
collegarsi con il link per approfondire
Tre Minuti Con... Pietro Soldatelli, Sindaco di Nepi (II parte)
Intervista a Pietro Soladatelli, Sindaco di Nepi (II parte)
MVI 4382
Sutri cremazione di Re Carnevale 2016 parte 1
L'ANTICA CHIESA DI SANTA SUSANNA - Civita Castellana (VT) - (soundtrack: ERA - AMENO)
VIDEO DI LUCA PANICHELLI
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Consegna firme al vescovo per nuovo altare Cattedrale 11 04 17