Il complesso della Collegiata di Santa Maria Maggiore a Lomello (PV) - AAUR-033_092
Il complesso della collegiata di Santa Maria Maggiore sorge a Lomello, un borgo di antichissima origine preromana e probabile sede di un pago dei Laevi, una popolazione gravitante nell’ambito della cultura di “Golasecca”. Lomello è posto al centro di una regione, la Lomellina, a cui da il nome. Non si conosce il momento di edificazione dell’attuale basilica, molti autori ne fanno risalire la costruzione tra La fine del X e il primo quarto dell’XI secolo inglobante però le fondamenta di una precedente costruzione, risalente al periodo longobardo. Negli scavi degli anni “40 si rinvenne una lapide cristiana dell’anno 554 e un mattone che, con il metodo della termoluminescenza, fu datato intorno al 765 d.C. Accanto lla chiesa sorge l’antico battistero di San Giovanni ad Fontes risalente alla fine del VI secolo, segno che al suo fianco doveva sorgere una chiesa, questo farebbe presupporre l’esistenza sul luogo di tre chiese successive di cui la prima coeva al battistero. Paolo Diacono nella sua “Historia Langobardorum” narra dell’incontro avvenuto a Lomello tra la regina Teodolinda, vedova di Autàri e Agilulfo Duca di Torino che volle sposare in seconde nozze. Una tradizione medievale narra che il matrimonio fu celebrato nello stesso borgo e nella stessa chiesa, ma di questo non vi è alcun riscontro. Nel 1107 Papa Pasquale II di ritorno dalla Francia passava per Lomello elargendo alla chiesa di S. Maria Maggiore dei privilegi tra i quali la facoltà al parroco di portare la mitra ed il pastorale. L'antica facciata della chiesa insisteva su un tratto delle mura tardo romane inglobando anche parte della base dell’antica torre campanaria, ma, forse, il terremoto del 1117 distrusse entrambe facendone arretrare la riedificazione delle prime tre campate. Infatti la nuova facciata verrà ricavata in corrispondenza di uno degli archi trasversali che caratterizzano l'interno della chiesa, ciascuno forato da due bifore di alleggerimento. Alla fine del secolo XVII la chiesa viene ristrutturata e ridimensionata riducendone la lunghezza e subendo un pesante restauro con l’edificazione di una nuova facciata e di un nuovo campanile. La navata fu coperta con una pesante volta a botte mentre l’interno fu rivestito di un vistoso stucco. Nel 1907 la chiesa venne di nuovo stravolta con l’edificazione di una nuova cappella a nord e una serie di dipinti non consoni alle linee semplici della struttura medievale. Solo i restauri avvenuti agli inizi degli anni ‘50, assieme a quelli del Battistero, hanno finalmente ripristinato in parte le forme romaniche della basilica. La chiesa è dotata di tre navate asimmetriche e con un transetto lievemente sporgente, con arcate a tutto sesto disuguali e grandi archi trasversali non paralleli tra di loro che un tempo sorreggevano l’originaria copertura lignea della navata centrale, nelle navate laterali troviamo invece le volte a crociera del tipico romanico lombardo. Tutto il materiale con cui è costruita la chiesa è quasi completamente romano. L’interno della basilica è illuminato da piccole finestre a tutto sesto ma la particolare originalità risiede nei grandi archi trasversali che attraversano la navata, alleggeriti da coppie di bifore, mentre i restauri del 1944, portarono alla luce, sotto l'abside maggiore, una cripta con colonne e capitelli, interrotta nella costruzione, riempita di terriccio e abbandonata. La costruzione della cripta sarebbe da porre all'ultimo quarto del 900. Il battistero è una è un edificio a croce raccordato da nicchie che rendono le cappelle alternativamente circolari e quadrate formando un ottagono come nei modelli dell’inizio del IV secolo. La muratura esterna nella parte inferiore è costruita con grandi mattoni che parrebbero risalire al V secolo mentre la muratura della parte superiore è più tarda con laterizi più piccoli. Sull’ottagono è impostata la cupola emisferica a otto spicchi triangola costruita con materiali di recupero probabilmente nel secolo X . All’interno troviamo il fonte battesimale di epoca longobarda a forma di esagono irregolare. La vasca ha il parapetto in muratura intonacata con nel lato sud un gradino di accesso al fonte con nel lato est un pozzetto usato per il battesimo ad aspersione, il materiale è tutto di recupero. La chiesa fu in Italia una delle prime chiese ad essere coperta con volte a crociera nelle navate laterali prima della grande diffusione dello stile romanico e oggi è ne è la più antica rimasta.
Coordinate Geografiche
45° 07’ 21”
08° 47’ 40”
h = 96 m./s.l.m.
Lomello (PV) Basilica di Santa Maria Maggiore e Battistero di San Giovanni (Turista non per caso)
Piccolo paese in Lomellina (Pavia) dove ammirare un piccolo gioiello dell'arte Longobarda, alla domenica la proloco organizza delle visite guidate alla basilica e al battistero.
Molto bella a giugno la festa in costume medievale con la rievocazione del matrimonio della regina Teodolinda.
Lomello - Curiosità sulla Basilica di S.M. Maggiore
Alcune curiosità storiche sulla Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello...
Tra storia e Leggenda...
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Visiting Basilica di Santa Maria Maggiore, Basilica in Rome, Italy
The Basilica di Santa Maria Maggiore (Italian pronunciation: [ˈsanta maˈriːa madˈdʒoːre]; 'Basilica of St. Mary Major', Latin: Basilica Sanctae Mariae Maioris),[2] or church of Santa Maria Maggiore, is a Papal major basilica and the largest Catholic Marian church in Rome, Italy, from whence size it receives the appellation major. The Basilica is located at 34 Piazza del Esquilino, some five blocks southwest of Stazione Termini. For more info, visit this link:
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Basilica di Santa Maria Maggiore - Bergamo - Italia - Lombardia
La basilica di Santa Maria Maggiore è una chiesa che si trova a Bergamo Alta, in piazza del Duomo. Edificata nella seconda metà del XII secolo, l'esterno conserva le linee architettoniche romanico-lombarde originarie, mentre l'interno è decorato in stile barocco (dal 1500 al 1700). Era in origine la chiesa battesimale della cattedrale di San Vincenzo, sorta accanto al complesso della curia vescovile di Bergamo
Basilica di Santa Maria Maggiore
Unse Tour durch die Lombardei hat uns natürlich auch in die Altstadt von Bergamo geführt: Mitten in Bergamo Alta thront diese extrem aufwändig ausgestaltete Basilika. Sie wurde von 1137 bis 1350 erbaut.
Zum Zeitpunkt unseres Besuchs im August 2012 wurde ein grossartiges Gemälde von Luca Giordano restauriert.
Link zu den Fotografen:
Basilica di Santa Maria Maggiore
Alla scoperta di Lomello
Presentiamo in questo video la nostra visita a Lomello, tra le sale del Comune, il Castello e la Basilica di Santa Maria Maggiore e il Battistero di San Giovanni ad Fontes.
Realizzato durante la Learning Week 2014 a Gropello Cairoli (PV) dal gruppo Smarties del Liceo Cairoli di Vigevano: Benedetta Barcella, Sara Bologna, Camilla Cavenago, Martina Colombo, Caterina Fregosi e Riccardo Zorzato.
Bergamo Basilica di Santa Maria Maggiore.
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The Basilica di Santa Maria Maggiore (English: Basilica of St. Mary Major, Latin: Basilica Sanctae Mariae Maioris),[2] or church of Santa Maria Maggiore, is a Papal major basilica and the largest Catholic Marian church in Rome, Italy, from whence size it receives the appellation major. The Basilica is located at 34 Piazza del Esquilino, some five blocks southwest of Stazione Termini.
Other churches in Rome dedicated to Mary include Santa Maria in Trastevere, Santa Maria in Aracoeli, and Santa Maria sopra Minerva, but the greater size of the Basilica of Saint Mary Major justifies the adjective by which it is distinguished from the other 25.
Pursuant to the Lateran Treaty of 1929 between the Holy See and Italy, the Basilica is within Italian territory and not the territory of the Vatican City State.[3] However, the Holy See fully owns the Basilica, and Italy is legally obligated to recognize its full ownership thereof[4] and to concede to it the immunity granted by International Law to the headquarters of the diplomatic agents of foreign States.[5The Basilica is sometimes referred to as Our Lady of the Snows, a name given to it in the Roman Missal from 1568 to 1969 in connection with the liturgical feast of the anniversary of its dedication on 5 August, a feast that was then denominated Dedicatio Sanctae Mariae ad Nives (Dedication of Saint Mary of the Snows). This name for the basilica had become popular in the 14th century[6] in connection with a legend that the 1911 Catholic Encyclopedia reports thus: During the pontificate of Liberius, the Roman patrician John and his wife, who were without heirs, made a vow to donate their possessions to the Virgin Mary. They prayed that she might make known to them how they were to dispose of their property in her honour. On 5 August, at the height of the Roman summer, snow fell during the night on the summit of the Esquiline Hill. In obedience to a vision of the Virgin Mary which they had the same night, the couple built a basilica in honour of Mary on the very spot which was covered with snow. From the fact that no mention whatever is made of this alleged miracle until a few hundred years later, not even by Sixtus III in his eight-line dedicatory inscription ... it would seem that the legend has no historical basis.[7]
The legend is first reported only after AD 1000.[8] It may be implied in what the Liber Pontificalis, of the early 13th century, says of Pope Liberius: He built the basilica of his own name (i.e. the Liberian Basilica) near the Macellum of Livia.[9] Its prevalence in the 15th century is shown in the painting of the Miracle of the Snow by Masolino da Panicale.[10][Notes 1]
The Blessed Virgin Mary overlooking Pope Liberius as the Pontiff scraped the foundation of the basilica into the snow. By Italian artist Masolino da Panicale. circa 15th-century. Museo di Capodimonte.
The feast was originally called Dedicatio Sanctae Mariae (Dedication of Saint Mary's),[7] and was celebrated only in Rome until inserted for the first time into the General Roman Calendar, with ad Nives added to its name, in 1568.[6] A congregation appointed by Pope Benedict XIV in 1741 proposed that the reading of the legend be struck from the Office and that the feast be given its original name.[7] No action was taken on the proposal until 1969, when the reading of the legend was removed and the feast was called In dedicatione Basilicae S. Mariae (Dedication of the Basilica of Saint Mary).[6] The legend is still commemorated by dropping white rose petals from the dome during the celebration of the Mass and Second Vespers of the feast.
Tesori di Lomello (Pv) - Borgo medievale
Basilica di Santa Maria Maggiore - Battistero - Castello - Chiesa di San Michele
La Vus - 006 - A spasso per Lomello
Nella serie di video si vede il segretario dell'associazione eccezionalmente accompagnato dalla sua splendida moglie Manuela in visita al borgo medievale di Lomello, Il cuore longobardo della Lomellina. Insieme visitano il complesso monumentale composto dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore, detta la chiesa del Diavolo, costruita per le nozze della regina longobarda Teodolinda, il battistero di san Giovanni ad Fontes, la canonica e il castello. Inoltre si vede il monumentale pezzo di 'strachin', il nome che in Lomellina si da alla gorgonzola, che Matteo e Manuela riescono a trovare alla omonima sagra di Lomello.
Si tratta del canale dell'Associazione di Promozione Sociale 'Muricin'.
L'associazione ha lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale rurale attraverso la creazione di contesti di condivisione delle conoscenze legate alla produzione artigianale, ai saper fare della tradizione contadina.
I video pubblicati raccontano piccole storie ambientate in paesaggi rurali, piccoli viaggi alla scoperta di cose buone e saperi della tradizione.
Basilica di Santa Maria Maggiore
説明
Basilica di Santa Maria Maggiore Rome
recorded on December 16, 2013
Moving Image Archive Serge de Muller
Basilica Santa Maria Maggiore- Zvonenie odchádzajúcemu Benediktovi XVI.
Slávnostné a zároveň ďakovné zvonenie odchádzajúcemu pápežovi Benediktovi XVI. z vnútra baziliky, kde sa konala slávnostná omša pri príležitosti Národnej púte Slovákov v roku sv. Cyrila a Metoda.
La Vus - 009 - A spasso per Lomello
Nella serie di video si vede il segretario dell'associazione eccezionalmente accompagnato dalla sua splendida moglie Manuela in visita al borgo medievale di Lomello, Il cuore longobardo della Lomellina. Insieme visitano il complesso monumentale composto dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore, detta la chiesa del Diavolo, costruita per le nozze della regina longobarda Teodolinda, il battistero di san Giovanni ad Fontes, la canonica e il castello. Inoltre si vede il monumentale pezzo di 'strachin', il nome che in Lomellina si da alla gorgonzola, che Matteo e Manuela riescono a trovare alla omonima sagra di Lomello.
Si tratta del canale dell'Associazione di Promozione Sociale 'Muricin'.
L'associazione ha lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale rurale attraverso la creazione di contesti di condivisione delle conoscenze legate alla produzione artigianale, ai saper fare della tradizione contadina.
I video pubblicati raccontano piccole storie ambientate in paesaggi rurali, piccoli viaggi alla scoperta di cose buone e saperi della tradizione.
24 - Basilica di Santa Maria Maggiore - Part FOUR
RIght outside the Basilica I found a bum laying on the pavement. Of course all we Christians did the only Christian thing we could do: Ignore him.
La Vus - 008 - A spasso per Lomello
Nella serie di video si vede il segretario dell'associazione eccezionalmente accompagnato dalla sua splendida moglie Manuela in visita al borgo medievale di Lomello, Il cuore longobardo della Lomellina. Insieme visitano il complesso monumentale composto dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore, detta la chiesa del Diavolo, costruita per le nozze della regina longobarda Teodolinda, il battistero di san Giovanni ad Fontes, la canonica e il castello. Inoltre si vede il monumentale pezzo di 'strachin', il nome che in Lomellina si da alla gorgonzola, che Matteo e Manuela riescono a trovare alla omonima sagra di Lomello.
Si tratta del canale dell'Associazione di Promozione Sociale 'Muricin'.
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Lomello 21 Gennaio 2018
EIIIII LEGGIMI
LUOGHI:
Lomello (PV)
Castello Crivelli
Il complesso monumentale di Santa Maria Maggiore
Battistero di San Giovanni ad Fontes
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Il Santo del giorno Dedicazione Basilica di Santa Maria Maggiore
Liturgia del giorno: Na 2,1.3; 3,1-3.6-7; Cant. Dt 32,35-36.39.41; Mt 16,24-28
Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche primarie o patriarcali di Roma (le altre sono San Pietro, San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le mura), rappresentando il patriarcato di Antriochia. Essa è anche l’unica che conserva nella sostanza la struttura primitiva. Fu costruita sotto il pontificato di Sisto III (432-440) sul posto di una precedente basilica voluta da papa Liberio (352-366), a proposito della quale, secondo una leggenda medioevale, in questo giorno del mese di agosto, mentre a Roma faceva un caldo soffocante, sarebbe caduta della neve sul colle Esquilino delimitando così il perimetro della basilica (denominata per questo “liberiana”), che venne dedicata a Maria dopo che il Concilio di Efeso (431) ne aveva proclamata la divina maternità. Ogni anno, durante la festa odierna, il prodigio viene commemorato facendo cadere una “nevicata” di petali bianchi. Del tempo di Sisto III sono i trentasei mosaici che adornano la navata centrale, preziosa testimonianza dell’arte e della teologia del Basso Impero. L’abside, con altri splendidi mosaici del Torriti, è stata aggiunta nel corso del 1200, mentre nella seconda metà del 1500 furono costruite le due grandiose cappelle laterali: la Sistina a destra e la Paolina (o Borghese) a sinistra. Quest’ultima presenta una decorazione estremamente ricca ed è una delle opere architettoniche più raffinate di Roma. Nel corso dei secoli e sino alla nostra epoca, diversi pontefici continuarono ad abbellire la basilica: una tradizione vuole che l’indoratura del tetto sia stata fatta con il primo oro proveniente dall’America dopo la sua scoperta. All’interno della basilica, inoltre, si custodisce come in uno scrigno l’icona della ”Salus Populi Romani”, una delle più venerate immagini mariane della città, forse risalente al secolo VIII. La basilica è detta anche “Sancta Maria ad Praesepe” perché conserva alcune assicelle che la tradizione vuole appartenessero alla mangiatoia di Betlemme.