Crecchio (CH)
il Viaggio presenta Crecchio, borgo medievale in provincia di Chieti dominato dall'imponente Castello Ducale. Un paese ricco di storia, arte e cultura
4K Walking Tour of Crecchio Italy - Explore Crecchio, Abruzzo, Italy
In this video we explore the ancient medieval town of Crecchio, Italy. Crecchio is a small Italian village by the Adriatic Sea in the Abruzzo region. This walking tour was filmed in 4K.
A Cena con i Bizantini 2008
Ancora una volta da venerdì 18 a domenica 20 luglio 2008 si svolge presso il borgo medievale di Crecchio e l'ivi esistente Castello Ducale, sede dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale, organizzata da Archeoclub d'Italia-sede di Crecchio, Museo dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale, Proloco ed altre associazioni di Crecchio, la grande festa A cena con i Bizantini, IV edizione di una manifestazione che ha fatto scoprire a turisti, visitatori ed appassionati abruzzesi, italiani e stranieri, la grande stagione della presenza bizantina in Abruzzo fra VI e VII secolo.
Museo aperto sino a notte fonda, il grande corteo in costume bizantino che percorrerà, guidato dal comes bizantino di Ortona , vie e strade del borgo, da quest'anno per la prima volta affiancato dal vescovo, una suggestiva organizzazione interamente in costume, che vi propone piatti e ricette tipiche della cucina bizantina ed altomedievale.
Insomma una manifestazione unica, per chi vuole coniugare cultura, borghi storici, enogastronima tipica.
Venite tutti a Crecchio (uscita A14 Ortona, S.S. per Orsogna, bivio Crecchio) dal 18 al 20 luglio 2008, dalle 19 a notte fonda.
(Realizzazione Andrea R. Staffa, riprese Rocco Valentini, foto Osvaldo Corneli, Antonino Scarinci; si ringrazia Lucio Valentini, RAI-Abruzzo per il breve filmato dal TGR-Abruzzo del 24-5-2008).
VEDI ANCHE:
Crecchio A CENA CON I BIZANTINI 2013
Nella splendida cornice dell'antico borgo medievale di Crecchio, come da tradizione, le associazioni culturali del Paese organizzano A Cena Con I Bizantini, un percorso culturale ed enogastronomico che si svolge all'ombra dell'imponente Castello Normanno e per le vie e le piazze rustiche della cittadina.
Ospiti della Vassilissa, i turisti potranno gustare le pietanze preparate secondo le usanze bizantine, allestite presso appositi stand situati nelle maggiori piazze di Crecchio; i partecipanti potranno poi assistere al corteo storico che celebra le gesta del Comes Vitaliano, di ritorno dalla battaglia di Aternum (Pescara) contro i barbari Longobardi,e verranno allietati nell'arco delle tre serate da sfilate e rievocazioni storiche, antichi mestieri, giullari e menestrelli, esibizioni teatrali di strada...sarà inoltre possibile visitare il Castello Ducale ed il Museo dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale con apposite guide turistiche.
Un viaggio nella memoria della nostra terra, ricordando i fasti della civiltà bizantina quando le navi di Costantinopoli ormeggiavano nel vicino porto di Ortona.
Crecchio 2008: giochi di fuoco
Edizione 2008 di A Cena con i Bizantini, nel borgo medievale di Crecchio: spettacolare esibizione nella piazza centrale di un gruppo di giocolieri che facevano i loro giochi con il fuoco
RIPRESE: Rocco Valentini, Mario Della Rupa.
A cena con i Bizantini 2009
Anche quest' anno 2009 si svolge presso il Castello Ducale, sede del Museo dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale, e nel borgo medievale di Crecchio, la festa A Cena con i Bizantini, organizzata dal Museo, dall'Archeoclub d'Italia-sede di Crecchio ed altre associazioni di Crecchio, con il patrocinio della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo, del comune di Crecchio, e dell'Amministrazione Provinciale di Chieti. Appuntamento dunque da venerdì 24 a domenica 26 luglio, dall'imbrunire a notte fonda, per le strade del borgo di Crecchio.
Museo dell' Abruzzo Bizantino - Crecchio: video proiettato a Firenze - Premio Francovich
Proponiamo anche qui il nuovo video in HD dedicato al Museo dell' Abruzzo Bizantino ed Altomedievale proiettato a Firenze in occasione della Premiazione del prestigioso Premio Nazionale Musei dedicato al com,pianto Riccardo Francovich, fondatore dell'archeologia medievale italiana
crecchio, Italy
medieval festival
A cena con i bizantini Crecchio 2017 Promo
A Cena con i Bizantini 2017
Crecchio 28-29-30 luglio 2017
Un percorso culturale ed enogastronomico itinerante nel centro storico di Crecchio. Le vie e le piazze dell'antico borgo saranno animate da suggestive rievocazioni, scene di vita quotidiana, esercitazioni militari, musiche, danze, visite al museo, che ci condurranno nel magico VI secolo d.C.
Realizzazione promo: Peter Ranalli.
A Cena con i Bizantini 2017
Crecchio, Italy, July 28-29-30 2017
A cultural, gastronomic and itinerant walk through the historical center of Crecchio. The street and the squares of the center will be animated by historical recostruction, scenes of daily life, military drills, music, dance, tours of the museum that will bring us back to the magical VI century A.D.
Video maker: Peter Ranalli.
A CENA CON I BIZANTINI 2013
Nella splendida cornice dell'antico borgo medievale di Crecchio, come da tradizione, le associazioni culturali del Paese organizzano A Cena Con I Bizantini, un percorso culturale ed enogastronomico che si svolge all'ombra dell'imponente Castello Normanno e per le vie e le piazze rustiche della cittadina.
Ospiti della Vassilissa, i turisti potranno gustare le pietanze preparate secondo le usanze bizantine, allestite presso appositi stand situati nelle maggiori piazze di Crecchio; i partecipanti potranno poi assistere al corteo storico che celebra le gesta del Comes Vitaliano, di ritorno dalla battaglia di Aternum (Pescara) contro i barbari Longobardi,e verranno allietati nell'arco delle tre serate da sfilate e rievocazioni storiche, antichi mestieri, giullari e menestrelli, esibizioni teatrali di strada...sarà inoltre possibile visitare il Castello Ducale ed il Museo dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale con apposite guide turistiche.
Un viaggio nella memoria della nostra terra, ricordando i fasti della civiltà bizantina quando le navi di Costantinopoli ormeggiavano nel vicino porto di Ortona.
Il Castello Ducale di Crecchio
I Nostri Itinerari
Regno dei Borbone/Savoia - La Fortezza di Civitella del Tronto e la fuga di Vittorio Emanuele
ABRUZZO DOCUMENTARIO - Speciale di Rai 3 sull'assedio di Civitella e sulla fuga di Vittorio Emanuele III a Crecchio il 9 settembre 1943
Documentario del marzo 2012, diviso in due parti: la prima della fortezza borbonica, e la seconda della resistenza in Abruzzo durante la seconda guerra mondiale, a cominciare dalla venuta del re Vittorio Emanuele III al castello di Crecchio, in fuga da Roma.
La rocca aragonese di Civitella, sorta su una probabile preesistenza medievale, fu completamente trasformata a partire dal 1564 da Filippo II d’Asburgo - re di Spagna - che, a seguito di un’eroica resistenza dei civitellesi contro le truppe francesi guidate dal Duca di Guisa, ordinò la costruzione della Fortezza, una struttura più sicura così come la vediamo oggi.
Nel 1734, dalla dominazione degli Asburgo si passò a quella dei Borboni che operarono importanti modifiche alla struttura militare e si opposero valorosamente all'assedio dei francesi nel 1806 e a quello dei piemontesi del 1860/61. Dopo il 1861 la Fortezza venne lasciata in abbandono, depredata e demolita dagli stessi abitanti di Civitella del Tronto.
Oggi la sua struttura è completamente visitabile, grazie ad un importate intervento di restauro curato dalla Sovrintendenza di L'Aquila (1975/1985). La visita si sviluppa attraverso tre camminamenti coperti, le vaste piazze d'armi, le cisterne (una delle quali visitabile), i lunghi camminamenti di ronda, i resti del Palazzo del Governatore, la Chiesa di San Giacomo e le caserme dei soldati.
Notevole e suggestivo è il panorama che si gode dalla Fortezza a partire dal vecchio incasato sottostante con le singolari case-forti (Civitella del Tronto aderisce al circuito “I Borghi più belli d’Italia”), per proseguire con i massicci del Gran Sasso, della Laga, della Maiella, dei Monti Gemelli fino al Mare Adriatico.
All'interno della Fortezza è visitabile il Museo delle Armi che si sviluppa su quattro sale dove sono conservate armi e mappe antiche, queste ultime connesse alle vicende storiche di Civitella del Tronto. Tra le armi si segnalano alcuni schioppi a miccia del XV secolo, pistole a pietra focaia, un cannone da campagna napoleonico e dei piccoli cannoni detti falconetti da marina.
Castello di Cassacco
Disastrosamente danneggiato nel terremoto del 1976, grazie alle leggi di ricostruzione post-terremoto è stato accuratamente consolidato e restaurato, restituendo al Friuli un magnifico esempio di castello medioevale, periodicamente aperto al pubblico nelle varie manifestazioni tipo Castelli aperti e simili.
Il castello sorge all'estremità Sud di una collina che degrada verso la piana, nei dintorni di Tricesimo, ed è visibile dalla strada Pontebbana. L'attuale costruzione consta di due torri uguali, quadrangolari, a tre piani, con merlatura aggettante sorretta da archetti pensili e coperte da tetto di coppi, collegate fra loro da un corpo centrale armoniosamente inserito, con la facciata a tre archi a tutto sesto. Sopra l'arco centrale, nel secolo XVIII o XIX, è stato addossato alla torre meridionale un avancorpo, con fini istituzionali, che mal si articola con la chiarezza e la linearità compositiva dell'edificio originale. Una cinta murata, a cui si appoggiano rustici di recente costruzione, circonda l'intero complesso e, tra il castello e il cortile, sono visibili i resti del fossato.
Un Drone sui Castelli d'Abruzzo - Primo Episodio - Icaro Droni
Un Drone sorvola i Castelli Abruzzesi. E' on line il PRIMO EPISODIO della nuova rubrica sui Castelli Abruzzesi (uscita bimestrale), sempre corredata da sottotitoli con una breve descrizione del fortilizio e la sua storia.
In questo episodio: Castello di Rocca Calascio - Castello Ducale di Crecchio - Castello Aragonese di Ortona - Castel Menardo di Serramonacesca - Castel Cantelmo di Popoli - Torre del Cerrano di Silvi Marina-Pineto
A Drone flies over Castles of Abruzzo. The FIRST EPISODE of the new section of the Castles of Abruzzo is online (bimonthly publication), always accompanied by captions with a brief description of the fortress and its history.
In this episode: Castle Rock Calascio - Ducal Castle of Crecchio Town - Aragonese Castle of Ortona Town - Castel Menardo of Serramonacesca Village - Castel Cantelmo of Popoli Town - Cerrano Tower of Silvi Marina and Pineto Towns
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Capestrano AQ)-Porte Cinta Muraria e Borgo Antico-Parte I/2013
Capestrano (AQ)-Nella Valle del TIRINO-Abruzzo-Italy
Distretto del Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della LAGA
Parte Prima dei Video e foto girati il 9 Maggio 2013
Parte I : -Porte della Medievale Cinta Muraria e centro del Borgo Antico
Visita di Capestrano e Castello - Maggio 2017
Video girato in data maggio 2017
Borghetto - Il Borgo Medievale
Borghetto è una frazione di Valeggio sul Mincio e sicuramente è una delle più suggestive della provincia di Verona. E' un borgo medievale di una suggestione unica nelle vicinanze del Lago di Garda.
Il Trailer realizzato nel borgo di Monteferrante (CH) - by Icaro Droni
Monteferrante, centro montano in provincia di Chieti, è ubicato a 837m ed ha una popolazione di circa 140 abitanti. Durante il periodo estivo, in virtù del rientro dei cittadini che vivono all'estero e grazie ai numerosissimi turisti, la popolazione raggiunge circa gli 400 abitanti. È un luogo di soggiorno perfettamente inserito nell'ambiente naturale, ricco di valori paesaggistici; è una terrazza sulla valle del Sangro che offre la possibilità, ai visitatori, di godere uno stupendo e incantevole panorama. I boschi, il lago, il fiume, i torrenti e i prati fanno da cornice ad un originale centro storico con emergenze storiche ed architettoniche di notevole valore. L'acqua, dono di inestimabile valore che la natura ha regalato a Monteferrante, attira ogni giorno, grazie alle sue qualità minerali, tantissimi visitatori. Per chi vuole praticare agriturismo è il luogo ideale, grazie ai numerosi percorsi campestri di particolare visuale paesaggistica e con forti valori ambientali.
Una produzione ICARO DRONI
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Castello dei Cantelmo -Pettorano sul Gizio - Abruzzo-
Pettorano sul Gizio Aq -un borgo che ha saputo conservare la sua storia,il Castello dei Cantelmo ristrutturato e' meraviglioso - Salvatore La Capruccia
Storia della fortezza borbonica di Civitella del Tronto (Servizio Rai3)
La struttura della fortezza, ancora chiaramente distinguibile a dispetto dei posteriori lavori di manutenzione e dei restauri eseguiti nel dibattuto intervento moderno di ristrutturazione, mantiene la generale fisionomia della grandiosa sistemazione spagnola, che avvenne durante la seconda metà del 1500; questa ristrutturazione aveva mutato la già possente fortificazione aragonese, costruita su un più vecchio castello, appartenente all’epoca medievale, nella straordinaria piazzaforte vicereale ordinata da Filippo II, solo in parte modificata e resa più potente nell’Ottocento. La complessa struttura, costruita con la pietra calcarea giallognola, che proviene dalle cave di Ioannella, situate nelle vicinanze, occupa tutta la cima dell’altura ed è circondata da robuste mura che, grazie ad una serie di bastioni, assicuravano il fuoco di sbarramento incrociato sull’assalitore.
La salita di accesso
Sul lato meridionale, allo stesso livello del centro abitato una volta difeso da mura, la cinta protettiva è resa doppia da una “falsabraga”. La fortezza, non attaccabile a settentrione e a occidente, appariva più vulnerabile sul versante est dove per questo motivo si convogliarono le azioni difensive maggiormente consistenti, che furono costituite da solidi bastioni posti a diverse altezze e da piattaforme munite. Situando l’entrata della roccaforte dentro al nucleo abitato, gli spagnoli incorporarono inscindibilmente il centro urbano nel sistema di difesa. Superata, appunto, la “Porta di Napoli” ad oriente, sola porta urbana che si è conservata con l’aspetto di fine ’500 e moderno (della Porta di Vena ad occidente è rimasto il passaggio a volta, mentre è sparita la meridionale Porta delle Vigne), si attraversa una strada lastricata che conduce sino all’entrata della fortezza, difesa dal bastione di San Pietro.
La chiesa di San Giacomo
Un primo tratto di scalinata porta alla piazza d’armi del Cavaliere, protetta dai bastioni di Sant’Andrea e San Paolo; un’altra rampa conduce ad una seconda piazza d’armi difesa sul lato sud dal bastione di San Giovanni e risolta ad ovest dalle rovine di accampamenti militari. Si arriva dunque alla cima dell’altura dove si trovano i resti del Palazzo del Governatore, che fu inaugurato nel 1574, e della chiesa di San Giacomo, che fu costruita nel 1585 e fu consacrata nel 1604. Questi due edifici erano difesi a settentrione dall’omonimo baluardo. Alle loro spalle si succedono, lungo la via principale con direttrice est-ovest, alcune caserme, dei magazzini e delle armerie fino all’area dove una volta si ergeva la chiesa del Carmine e che termina ad occidente con un’enorme cisterna.
Le Caserme
Le tracce del castello angioino-aragonese sono tuttora riconoscibili nelle rimanenti parti di mura e fondazioni dietro la chiesa di San Giacomo e in certi susseguirsi di massi squadrati identificabili nelle abitazioni degli ufficiali e nel terrapieno della cerchia muraria. Si attribuiscono agli interventi degli spagnoli, eseguiti dopo l’assedio avvenuto nel 1557, la maggior parte delle strutture sopravvissute tranne i bastioni più avanzati ad oriente, ritoccati nell’Ottocento, e le costruzioni murarie dei recenti restauri.Fanno parte della ricostruzione del XVI secolo le strutture della prigione “Calabotto del Coccodrillo”, all’altezza della prima rampa, e la cinta delle mura difensive, compreso il terrapieno di rinforzo sul versante sud che porta la data del 1564. Civitella, citata per la prima volta in una fonte documentaria nel 1001, si collocava strategicamente sulla linea del confine tra la conca aprutina e quella ascolana e quindi molto presto prese un ruolo propriamente strategico-militare. Nessuna fonte testimonia quale fosse l’assetto originario della rocca; ma è documentata l’importanza rilevante del presidio nel XII e più in particolare nel XIII secolo.
La piazza d’armi
Furono proprio gli Angioini a iniziare un arrangiamento delle strutture sveve alle strategie militari più moderne, rendendo la rocca più potente con delle torri di fiancheggiamento. In un secondo momento, con l’arrivo delle artiglierie, la fortezza venne modificate strutturalmente; Alfonso I d’Aragona, infatti, verso la metà del 1400, ordinò che venisse rafforzata e ampliata con mura possenti equipaggiate di bastioni per farne il perno del sistema di difesa dei confini minacciati. Intorno alla metà del XV secolo Civitella appariva come una munita piazzaforte migliorata con le sue cinque torri che vennero successivamente distrutte, in parte, nel 1495 dai cittadini stessi che si opposero al giogo dei castellani.