Navelli - Piccola Grande Italia
Situata nel cuore dell’Abruzzo, in una suggestiva cornice paesaggistica, Navélli, borgo famoso per la sua Piana e territorio rinomato per la produzione dello Zafferano dell’Aquila D.O.P, è uno dei comuni più caratteristici dell’Abruzzo.
Piana dei Navelli ,borgo di Bominaco ,borgo di Caporciano
borghi d'Abruzzo
Navelli (L'Aquila) uno dei borghi più belli d'Abruzzo
L’antichissima Navelli si adagia come una piramide di case e viuzze color della pietra sul vasto altopiano al quale dà il nome, “Piana di Navelli”, tra la conca dell’Aquila e quella di Sulmona ed è attraversata dal tratturo magno L’Aquila-Foggia che convogliava le greggi provenienti dai massicci del Gran Sasso, di parte del Sirente e della Majella ai vasti pascoli del Tavoliere delle Puglie.
Il borgo recentemente inserito nel prestigioso club dei Borghi più belli d’Italia, mostra una struttura compatta, con le case arroccate su uno sperone roccioso e sovrastate dal cinquecentesco Palazzo Baronale Santucci, edificato sulle rovine di un castello medievale. Il nucleo antico al suo interno racchiude angoli di storia contadina, come le tre vasche circolari (chiamate pilucce) scavate nella pietra, che servivano da mangiatoia per gli asini al ritorno dai campi.
La parte più antica del paese è caratterizzata da una ripida e scenografica scalinata sulla quale confluisce una fitta rete di vicoli di straordinaria bellezza, arricchiti dalla presenza di palazzi, archi e piccole cappelle. Girare all’interno del borgo è un tuffo nel passato per ritrovarsi immersi nel medioevo, s’incontrano luoghi di vita comunitaria come i vecchi forni comunali, belle strade ciottolate come via San Pasquale, sulla quale si aprono le porte di diversi edifici nobiliari e bizzarri particolari architettonici quali i gradini tagliati nella roccia viva o le mani scolpite nella pietra che sembrano indicare la direzione da seguire.
Navelli è la cittadina che diede i natali al monaco domenicano Santucci, il quale, portando intorno al 1230 alcune piantine di zafferano dalla Spagna al suo paese di origine, ebbe il merito di introdurre per la prima volta in Italia la pregiata spezia Crocus sativus, chiamata anche “oro rosso”per quanto è prezioso. Basta pensare che per ottenerne 1 kg. essiccato, occorre togliere manualmente gli stimmi a circa 200.000 fiori.
Oggi la Piana di Navelli è celebre in tutto il mondo per la produzione di una eccelsa qualità di zafferano che da secoli, nei mesi di ottobre e novembre, riveste l’esteso altopiano di un fantastico e profumato tappeto viola. Nel 2005 lo Zafferano dell’Aquila è stato iscritto nel Registro delle Denominazioni d’Origine Protetta (DOP). La spezia prodotta in questa zona è differente dagli altri zafferani per il suo grande potere aromatico e per il sapore molto equilibrato e meno amaro. Per questi motivi è la spezia più ricercata da tutti i grandi chef e i ristoranti più famosi al mondo.
NAVELLI AQ-) -Borghi belli d'Abruzzo-Parte I /2013
NAVELLI (AQ)....TRA I BORGHI PIù BELLI....d'Abruzzo e d'Italia...
Parte Prima delle riprese del 23 Aprile 2013
Emblematic Altopiano di Navelli
L'itinerario dell'Altopiano di Navelli comprende:
A) Barisciano alle falde sud-occidentali del Gran Sasso d'Italia. Appena fuori dal paese si trova il convento francescano di San Colombo del XIV secolo, oggi sede del Centro ricerche floristiche dell'Appennino San Colombo, in cui vengono conservate e studiate numerose variet‡ di semi, di cui circa 235 soprattutto della flora appenninica e altre 46 di specie agronome autoctone; nel centro Ë presente anche un Herbarium Apenninicum con i suoi 40000 campioni.
B) San Pio delle Camere Ë situato alle pendici sud-occidentali del massiccio del Gran Sasso d'Italia si sviluppa su un terreno roccioso da cui si ricavavano cavit‡ chiuse che in passato venivano utilizzate per riparare il bestiame o altrimenti come depositi di cibarie o come vere e proprie cantine, da visitare il Regno dei Mazzamurelli che Ë un parco avventura situato nella localit‡ di Cerquelle, al di fuori del centro abitato
C) Castel vecchio Calvisio ha un borgo fortificato costituito da un impianto medievale di tipo cardo - decumanico forse di origine romana, Ë a forma ovoidale, con cinta muraria munita di torri quadrangolari rompitratta. » noto per essere uno dei centri meglio conservati della zona
D) Carapelle Calvisio Ë un borgo fortificato con torre d'avvistamento e Palazzo Piccioli: il borgo si trova a ridosso di uno sperone che sprofonda verso la valle. » in posizione inferiore rispetto al nuovo centro del primo '900.
E) Navelli Ë posto sul versante sud-ovest di un rilievo che domina l'Altopiano di Navelli. La produzione pi˘ caratteristica di Navelli Ë quella dello Zafferano dell'Aquila. Lo zafferano venne introdotto in Italia dalla Spagna da parte di un monaco domenicano appartenente alla famiglia Santucci di Navelli che intuÏ la possibilit‡ di coltivarlo nella Piana di Navelli
Terremoto L'Aquila - Viaggio nel cratere di Navelli (2 giugno 2011)
Il viaggio nel cratere questa settimana ci fa scoprire Navelli, capitale indiscussa dello Zafferano, uno de I Borghi più belli d'Italia, 614 abitanti a 760 metri d'altezza.
Ci ha accompagnato nel nostro giro che ha toccato alcuni dei monumenti simbolo del paese e degli scorci più belli, Paolo Federico, per anni sindaco.
Sagra dei ceci e dello zafferano e Palio degli asini sono le due manifestazioni più importanti che animano l'estate navellese richiamando migliaia di persone, entrambe promosse dalla Pro loco guidata da Rosa Rossi.
Grazie alla solidarietà post terremoto a Navelli è nata una ludoteca che ospita numerose attività ricreative e formative rivolte ai più giovani, ce l'ha fatta visitare Elia Falange, assessore alla Cultura.
Il nucleo originale del borgo, sul colle dove nel Medioevo i villaggi del circondario fondarono Navelli, oggi in gran parte disabitato, è senza dubbio la parte più bella e affascinante del paese, anche se, purtroppo, in stato di semiabbandono.
Il nome di Navelli è indissolubilmente legato a quello dello zafferano, che anche nel mondo della globalizzazione, tra mille difficoltà, continua a rappresentare la spina dorsale dell'economia locale. A dimostrarlo, il fatto che la tradizione della coltivazione del fiore si tramandi nelle nuove generazioni. Come conferma l'esperienza di Angelo Sarra, da almeno tre generazioni produttore di zafferano.
Anche Navelli, che è uno dei paesi del cratere, è alle prese con le difficoltà legate alla ricostruzione. E anche qui, gli amministratori locali, vogliono approfittare dell'occasione per restituire all'antico borgo lo splendore di un tempo. I maggiori ostacoli, qui come altrove, sono legati alla burocrazia e alle risorse, ci ha spiegato il sindaco Paola Di Iorio.
di Marco Signori
riprese Diego Lepiscopo
montaggio Marialaura Carducci
Navelli - Civitaretenga, AQ
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This video was filmed in Navelli (AQ) Italy in November 2014. It shows the village of Navelli with the Renaissance Palazzo Santucci, and the Convent of St. Anthony of Padua in Civitaretenga. It was filmed with a GoPro mounted on a drone, and a steady cam; and edited with iMovie.
We thank the Pro Loco of Navelli for their hospitality.
Music: Piano Motivation by Jerkim007
Purchased at: audiojungle.net.
DIRECT LINK:
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Collins Street West, VIC 8007
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Order date: 27 Mar 14
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Giovani Tradizioni - Festa della Madonna del Gonfalone - Navelli, Regione Abruzzo
L'Associazione Magic Animation, in collaborazione con:
Regione Abruzzo
Comune di Navelli
Pro Loco di Navelli
Presenta Giovani Tradizioni
Festa della Madonna del Gonfalone --Navelli-- Regione Abruzzo
Descrizione evento:
A Navelli, importante centro aquilano noto in tutto il mondo per la sua pregiatissima spezia, lo zafferano, si svolge da più di due secoli La Panarda, distribuzione collettiva del pane detta antica in un bilancio del 1807. In questa tradizione confluiscono gli elementi del mondo contadino e della devozione popolare verso la Madonna, mescolati all'intento caritativo proprio delle Confraternite. L' antica tradizione è inserita nella festa dedicata alla Madonna del Gonfalone che si festeggia la seconda domenica di Maggio. Una settimana prima della ricorrenza viene riaperta la Casa della Madonna dove i devoti portano in offerta uova, zucchero, farina e limoni con cui le donne consacrate alla Madonna, capeggiate dalla priora, provvederanno a realizzare i pani, le ferratelle e i biscotti che verranno distribuiti a tutti i partecipanti alla ricorrenza. Tutti i devoti, per i quali è rimasta l'usanza di suonare la campanella posta all'ingresso della casa, ricevono un sacchetto con sette biscotti, oltre ai complimenti di ferratelle, taralli e vino. Il giorno della festa, alle ore 11,00 viene celebrata la Santa Messa e la termine segue la processione. Al seguito della statua della Madonna, vestita di abiti sontuosi e ori,sfilano le quattro Confraternite con le proprie insegne e tutta la popolazione rallegrata dal suono della banda e dallo sparo. Alle ore 16,00 di nuovo ci si ritrova alla Casa per assistere alla benedizione dei 300 filoni di pane,da mezzo chilo ciascuno, e successivamente all'avvio della Panarda. Accompagnate dal suono della banda, sette ragazze, consacrate alla Madonna, e rappresentanti le sette allegrezze distribuiranno il pane benedetto, collocato entro ceste di vimini riccamente ornate con nastri e fiori, a tutte le famiglie del paese. La serata si conclude con un rinfresco presso la Casa della Madonna .
Informazioni turistiche:
Navelli è un comune in provincia de L'Aquila di circa 600 abitanti, che è parte della Comunità montana Campo Imperatore -- Piana di Navelli. Il centro dista 35 km da L'Aquila, 62 km da Chieti, 73 km da Pescara, 87 km da Teramo. Il borgo, recentemente inserito nel prestigioso club de I Borghi più belli d'Italia, mostra una struttura compatta, con le case arroccate su uno sperone roccioso e sovrastate dal cinquecentesco Palazzo Baronale Santucci, edificato sulle rovine di un più antico castello medievale. La parte più antica del paese è caratterizzata da una ripida e scenografica scalinata sulla quale confluisce una fitta rete di vicoli di straordinaria bellezza, arricchiti dalla presenza di palazzi, archi, piccole cappelle, loggiati rinascimentali e residue porte di accesso al borgo. Diverse sono le case-mura, erette a scopo difensivo lungo il confine esterno del nucleo abitato.
Per maggiori informazioni: comunenavelli.gov.it
Il medioevo di Bominaco
Bominaco è una frazione di Caporciano, borgo medioevale di circa 85 anime a circa 1000 m.s.l.m.
Nel 1254 contribuì alla fondazione della nuova città dell'Aquila voluta dal re Federico II di Svevia. Inseritosi successivamente nelle lotte per il dominio tra Angioini ed Aragonesi, nel 1423 Bominaco fu distrutto da Braccio di Montone come atto della secolare lotta tra gli abati del borgo ed i Vescovi che ne volevano avere il controllo.
La furia della devastazione, fortunatamente, lasciò intatte due tesori: la Chiesa di Santa Maria Assunta (XI-XII sec.) e l'oratorio San Pellegrino (XI-XII sec.) che nel medioevo facevano parte di un complesso monastico, esistente già dal X secolo. La chiesa di S. Maria Assunta è considerata una delle massime espressioni del romanico abruzzese, mentre l'oratorio di S. Pellegrino custodisce splendidi affreschi. Questa chiesa sembra sia stata edificata per volere di Carlo Magno, che qui sostò attorno all'anno 800 avendo in sogno l'apparizione del Santo, durante la sua discesa in Italia.
S.Maria Assunta, nascosta tra gli alberi poco fuori Bominaco, è contraddistinta da tre absidi ben visibili nella parte posteriore della chiesa, tra le più caratteristiche del tempo. L'interno è divisa in tre navate da sette arcate e conserva elementi di notevole pregio artistico: la cattedra, l'altare ed il ciborio, il candelabro pasquale, l'ambone e ciò che rimane dei preziosi affreschi.
L'oratorio di San Pellegrino, è una meraviglia per il vasto ciclo di affreschi datati intorno alla seconda metà del XIII secolo. Riservato alla liturgia dell'antico Monastero benedettino, presenta dipinti parietali, tutti anonimi, che rappresentano una pagina centrale nella storia dell'arte sacra abruzzese del basso medioevo. I temi prescelti sono tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento e rappresentano, in quattro cicli, episodi di storia sacra.
Un esterno pressoché grezzo, estremamente semplice, lascia spazio ad un interno sorprendente: 470 metri quadrati di affreschi che coprono per intero la volta e le pareti, per più di 470 metri quadrati.
Pregevole a Bominaco anche il Castello (XIII sec.) con la maestosa torre circolare di avvistamento (XV sec.) che domina il villaggio costruita a difesa del borgo dai Fioravanti, famiglia di Bominaco che si distinse nella difesa dall'assedio di Fortebraccio, e che per questo ottenne dal Papa Martino V il patronato sull'abbazia di Bominaco.
BEAUTIFUL LANDSCAPES in 4K | HISTORY of Navelli, Abruzzo, Italy.Yulia Talbot's TRAVELVLOG in English
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Navelli is a comune and town in the province of L'Aquila, in the Abruzzo region of central Italy. It is renowned for the local saffron production.
Navelli and its frazione (hamlet) Civitaretenga are medieval villages located in a territory inhabited in historic times by the Vestini Italic tribe.
Навелли (итал. Navelli) — коммуна в Италии, расположена в регионе Абруццо, подчиняется административному центру Л’Акуила.
Население составляет 616 человек (на 2005 г.), плотность населения составляет 14,59 чел./км². Занимает площадь 42,23 км².
Navelli si trova a circa 700 m s.l.m. ed a 34 km dalla città dell'Aquila ed è posto sul versante sud-ovest di un rilievo che domina l'Altopiano di Navelli. Il Comune confina a nord con Carapelle Calvisio, a nord-est con Capestrano, ad est-sud-est con Collepietro, a sud con Acciano e ad ovest con Caporciano. L'unica frazione di Navelli è Civitaretenga.
Posta tra la dorsale centrale dell'appennino abruzzese (Velino-Sirente) e la dorsale orientale lungo la direttrice nord-ovest/sud-est dei Monti della Laga-Gran Sasso-Majella, la Piana di Navelli corre parallelamente alla valle del fiume Aterno (Valle Subequana) in direzione est-ovest, con una larghezza di circa 3 km ed una lunghezza di 25 km. Insieme alla Piana di Capestrano, al Fucino, alla Conca Aquilana e alla Valle Peligna, costituisce il complesso di altopiani interni abruzzesi di bassa quota.
La Piana di Navelli è stata originata da dislocazioni tettoniche, cioè scorrimenti degli strati superficiali terrestri, e, data la presenza di fenomeni carsici, non presenta corsi d'acqua superficiali.
A causa del salto di quota che si ha rispetto alla costa, la Piana di Navelli costituisce un limite climatico tra la zona sub-collinare o marittima verso la zona adriatica e quella interna montana.
Il clima è continentale e scarsamente piovoso, per via delle catene montuose del Gran Sasso e del Velino-Sirente che bloccano in parte i venti umidi orientali e occidentali.
Gli squilibri barometrici con la costa fanno sì che la Piana sia battuta da venti catabatici di forza considerevole.
Castello di Bominaco
l Castello di Bominaco sorge al di sopra del complesso della chiesa di Santa Maria Assunta e dell'oratorio di San Pellegrino, in una posizione di controllo sull'altopiano di Navelli.
La struttura iniziale risale al XII secolo, ma l'aspetto attuale deriva dalla distruzione del precedente castello da parte di Braccio da Montone nel 1424 e la sua ricostruzione da parte del feudatario di Bominaco Cipriano di Iacobuccio da Forfona, su autorizzazione del papa Martino V.
Caporciano [AQ]
Caporciano è un comune italiano di 255 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Fa anche parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli.
Antico borgo di origine medioevale situato in una posizione che domina il Piano di Navelli, a 836 metri sul livello del mare. Merita particolare attenzione la chiesa di San Pietro fondata nel XIII secolo, presenta all'interno un altare con un ciborio e affreschi del XVI.
Nel territorio di Caporciano si trova la chiesa di Santa Maria dei Cintorelli, chiesa pastorale posta nel punto di diramazione tra il Tratturo L'Aquila-Foggia e il Tratturo
Centurelle-Montesecco.
Molto interessante da visitare nelle vicinanze di questo paese è la frazione di Bominaco, dominata dai resti di un castello che insieme alle due chiese sottostanti, San Pellegrino e Santa Maria, formavano un monastero, Momenaco, esistente già nel X secolo.
Chiesa di Santa Maria Assunta
Eretta tra il XI secolo e il XII secolo; la facciata presenta un portale romanico mentre nella parte alta si apre una grande finestra con quattro leoni che sporgono; l'interno è diviso in tre navate, interessanti le colonne provenienti da edifici romani dell'antica Peltuinum.
Oratorio di San Pellegrino
Ricostruito nella seconda metà del XIII secolo per opera dell'abate Teodino. Si pensa questo edificio religioso sia stato eretto per ordine di Carlo Magno, poiché sull'architrave del rosone si legge un'iscrizione che lo riguarda.
Rai Kilimangiaro - Scanno (AQ) - Il Borgo dei Borghi
Nel 2015 il programma Rai sceglie al primo posto tra i Borghi più Belli d'Italia il piccolo centro medievale di Scanno, in provincia di L'Aquila (Abruzzo)
ROCCA DI CALASCIO (L’AQUILA, ABRUZZO, ITALY)
ROCCA DI CALASCIO / CASTLE OF CALASCIO (CENTRAL ITALY).
Rocca Calascio è un’avamposto militare situato in Abruzzo nel territorio del comune di Calascio in provincia di L'Aquila, all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, a un'altitudine di 1460 metri s.l.m. È conosciuta per la presenza della rocca (una delle più elevate d'Italia) e dell'antico borgo medioevale sottostante oggi disabitato. Dall’alto si ha una delle vedute più suggestive d'Abruzzo con vista dei principali gruppi montuosi dell'Appennino: dal Gran Sasso a nord (Corno Grande, Pizzo Cefalone, Monte Prena, Monte Camicia, Monte Bolza, Monte Ruzza) al Velino-Sirente, alla Maiella, ai Monti Marsicani, la sottostante Valle del Tirino, l'Altopiano di Navelli e in lontananza la Conca Peligna. La fondazione della rocca si fa risalire all'anno 1000 anche se il primo documento storico che ne attesta la presenza è datato 1380. La struttura originaria era costituita da un torrione isolato di forma quadrangolare a pietre già squadrate e aveva funzione di torre d'avvistamento. Nel XIV secolo fu possedimento di Leonello Acclozamora della baronia di Carapelle. Successivamente verso la fine del XV secolo venne concesso da re Ferdinando ad Antonio Todeschini della famiglia Piccolomini, che rafforzò la fortificazione dotandola di una cerchia muraria in ciottolame e quattro torri di forma cilindrica a uso militare. Durante questo periodo la rocca vide crescere il proprio peso economico, poiché posta a controllo dei capi di pecore coinvolti nella transumanza sulla direttrice del regio tratturo per Foggia. Ai suoi piedi si sviluppò un piccolo borgo a sua volta cinto da mura. Nel 1579 la famiglia Medici acquistò per 106000 ducati la rocca e il vicino borgo di S.Stefano di Sessanio, al fine di estendere i propri possedimenti per sfruttare il commercio della lana. Nel 1703 venne devastata da un violento terremoto in seguito al quale l'area più alta del borgo venne abbandonata e buona parte della popolazione si trasferì nel vicino paese di Calascio, la cui nascita è collegata alla distruzione della rocca. Nel XX secolo anche le ultime famiglie rimaste abbandonarono il borgo e la rocca rimase disabitata. Sul finire del secolo però anche sull'onda del successo derivato dall'ambientazione di alcuni film (su tutti “Lady Hawke” e “Il nome della rosa”), alcune abitazioni sono state recuperate e altre sono state convertite a strutture ricettive. Il castello inoltre ha subito un'importante operazione di restauro e consolidamento ed è oggi una delle principali attrazioni turistiche della zona.
Immagini di archivio e riprese video effettuate sabato 27 agosto 2016 in comitiva composta da Veniero Granacci (Milano), Sergio Sibilla e Paolo Mikolajczyk (Porto Potenza Picena, MC).
Prata d'Ansidonia [AQ]
Prata d'Ansidonia é situata tra il Parco Nazionale del Gransasso e il Parco Regionale Velino-Sirente, nella piana di Navelli. Il paese ha il tipico aspetto di borgo medievale, da visitare nel centro storico è la chiesa di San Nicola all'interno della quale è conservato un ambone del XIII secolo.
Nelle vicinanze di Prata d'Ansidonia è situata l'area
archeologica di Peltrium ancora oggi oggetto di scavo. L'antica Peltrium era situata su di un colle dotata di una cinta muraria, di un teatro di età augustea e di un'area sacra.
Molti pezzi recuperati dagli scavi di Peltrium in epoche passate, sono servitoi come decorazioni di altri edifici, come per la chiesa di San Paolo a Peltrium.
Da vedere è il Castello Camponeschi, che domina ancora il paesaggio di Prata d'Ansidonia, situato a 900 metri sul livello del mare, vi si può ammirare un bellissimo paesaggio del territorio circostante
Prata D'Ansidonia dista pochi chilometri dalle piste da sci di Campo Imperatore, Campo Felice, Ovindoli.
PS: Il video è molto conciso in quanto il paese è per metà chiuso a causa dei lavori di contenimento. Parlo del terremoto del 6 aprile 2009 :-(
WHAT IS LA TRANSUMANZA? HISTORY of the Castle of Bominaco in Abruzzo. HIKING from Tussio to Bominaco
In this rock there is a cave which is dedicated to the archangel St Michael.
This cave also called a grotto or hermitage in English and in Italian.
In this cave the monks of the neighboring Benedictine monastery,which is situated in the town of Bominaco,now it is completely destroyed, there is only one wall at several churches that are the remnants of this ancient monastery.
So the monks from this place went to this cave to spend here some time in prayers and being alone without any disturbances from the outside world. Also they say that St Tussio a saint of the 3 century who lived in the town of Peltuinum - ancient town which is now very famous for archeological artifacts that were found here in this city of Peltuinum.
St Tussio went also to this cave to pray and finally he died because of starvation.
Because he fasted too much in order to have his soul very clear, without any sins and in order to go to paradise. And finally he killed himself by this eternal starvation in this cave. Again: his name was Tussio.
There is nearby a borgo a fortified village that is also called Tussio. So this borgo is dedicated to this saint who starved himself to the death in this cave.
Today is the 30.11.The winter in Italy starts on the 21.12 according to the calendar.
So the 30.11 there is no wonder that today is quite warm.However at night the temperatures here drop till -2 -3 degrees C. This grotto of St Michael is situated near the town of Bominaco and the town of Caporciano.
This zone was rich in the 15-16 centuries due to the passage of the herds, sheep herds from the north of Southern Italy, so from Umbria towards Puglia,so towards Bari towards Foggia the cities of the Southern Italy.
This sheep herding was always circulating between North and South and it was called the horizontal transumanza, Horizontal sheep herding. All these passing sheep and their shepherds paid a lot of taxes to the neighboring communes.
And this all was spend on building beautiful monasteries, churches, castles
Generally this zone was very rich.
However, after the beginning of the 17 century Britain, Spain suddenly have taken the place in the international trade of wool and Abruzzo could not compete with them so all these towns went down, went to the poverty. However even now we can see the remnants of the former glory.
This whole area here is covered with the pine trees. It was repopulated with the trees due to the government efforts.
Nowadays it is reforested.
The fauna here is very rich. And today we are going through this pine forest.
We are now in the castle of Bomincaco.It was called before Mominaco in the 10-11 centuries.This castle was built to defend the monastery of Benedictines that was below in the town of Bominaco and here on the hilltop this castle was built.This castle has a rectangular form with a high watchtower at its highest point.
The walls of the tower are thick around 2 -3 meters
This castle was destroyed by Braccio da Montone during the war of L’Aquila
And this valley is called the high plain of Navelli
Along this valley the tratturo Magno was situated
Tratturo Magno is a pathway that was used by the shepherds to bring the sheep from the North to the South and from the South to the North.
So they were paying taxes. That’s why all the castles here were built and they were very rich.
From here you can see the castles San Pio Delle Camere on the other side of the valley. San Pio Delle Camere. We have been there several times. A very beautiful castle!
To its left you can see Corno Grande.Today we are very lucky the sky is blue and we can see all the mountain tops.
Behind me you can see the town of Caporciano. Also there was a castle in the very centre of this fortified village
It was destroyed during the earthquake in the beginning of 20th century
Later in 2009 it was destroyed partially but now some parts are already restructured. Also the story of this place is also well connected with the history of the plague.
In the 18century there was a big epidemy of plague around these places. For example the neighboring town of Tussio, which was before called in some other way, was completely basically destroyed by the epidemy of plague as were the other castles in this zone
So a lot of inhabitants who gained immunity against plague, I guess, they all fled to this castle and to this monastery because they thought that the prayers of the benedictine monks will help them to survive
So that’s why Bominaco grew exponentially and at some point there were more than 2000 population in it
And it was quite a high number for medieval Italy
Afterwards after the plague went away, all the communes around were again rebuilt and again repopulated and this castle after the beginning of the 20th century already went into desolation and now we can see only the remnants
Yulia, you can show this beautiful tower. It’s height is 27 meters. It is very high.
This is the mountain Maiella.Three km 500 meters. It is not a single peak.
BORGHI E PAESI #ABRUZZO #CONTROGUERRA
Bel borgo #medioevale, piccolo ma abbastanza curato, si posso intravedere bellissimi paesaggi e belle #cantine, con possibilità di #degustare ottimi #vini
Carema - Piccola rande Italia
Sospeso tra passato e presente, Carema, piccolo comune all'estremità nord occidentale della provincia di Torino, si dispiega nella prospettiva dei vigneti, adagiato sulla sinistra orografica della Dora Baltea.
Ultimo paese del Canavese, Carema è situato in un'area storicamente di confine: tra Italia e Gallia in epoca romana, tra Regno d'Italia e Regno borgognone nel Medioevo, tra Piemonte e Valle d'Aosta in epoca recente.
Castello di Gagliano Aterno - L'Aquila - Abruzzo - Italia
Riprese con un drone di un castello tra i meglio conservati in Abruzzo: quello di Gagliano Aterno. Il castello presenta una pianta irregolare ed è stato edificato a partire dal 1328.
Cansano Aq -Abruzzo
A pochi minuti da Sulmona ,seguendo la strada per Pacentro,si arriva in un piccolo borgo dove l'emigrazione ha portato il borgo a 250 unita'censite.