I vini di Rocca di Frassinello - Toscana - Millésima
Millésima presenta Tenuta Rocca di Frassinello che è localizzata nel settore della Maremma, in Toscana.
Scopri i suoi vini ►
La tenuta Rocca di Frassinello fa parte del gruppo Castellare di Castellina e da vita, sulla costa toscana, a vini eccezionali. Questa tenuta é anche la prima joint-venture tra un produttore italiano ed uno francese, i Domaines Baron de Rothschild. Il postulato é stato quello di mantenere forte l’identità di questi vini toscani, tramite il Sangiovese combinato alla potenza del Cabernet Sauvignon e del Merlot. Posizionata in Maremma in provincia di Grosseto, tra Gavorrano e Ribolla, i suoli della tenuta presentano le stesse caratteristiche dei vigneti del Chianti o di Montalcino. Le temperature più calde permettono una maturazione più rapida delle uve e danno setosità al vino. La cantina, disegnata da uno dei più grandi architetti mondiali, Renzo Piano, vale a lei sola un viaggio in Maremma Toscana.
© Millésima SA 2014
Rocca di Frassinello
Rocca di Frassinello Winery, è una cantina progettata da Renzo Piano WB per la prima joint venture del vino italo francese Panerai e Rothschild-Lafite.
Il progetto di Rocca di Frassinello è nato non da una grande ma da una piccola idea. Una piccola idea perchè legata alle esigenze di sviluppo di Castellare di Castellina, ma un grande progetto quando è venuto l'intervento di Domanin Barone di Rothschild-Lafite, facendo nascere la prima join venture fra un'azienda italiana e una francese.
Come altre aziende chiantigiane, infatti, anche Castellare di Castellina, che appartiene a Paolo Panerai da quasi 30 anni, aveva dovuto constatare, alla fine degli anni 90, che nella zona del Chianti Classico era diventato difficilissimo, quasi impossibile, espandersi: per mancanza di terreni di alta qualità; per le complicazioni urbanistiche che impongono la licenza edilizia anche per piantare una vigna. Lo sbocco storico, naturale di Siena e quindi del Chianti Classico è sempre stata la Maremma.
E così da alcuni anni era cominciata una sorta di transumanza dalle colline chiantigiane verso il mare di quella terra che un tempo era patria della malaria prima delle bonifiche iniziate già dal Granduca Leopoldo di Toscana.
Ma la Maremma oltre che amara (in passato) è anche grande e con una tradizione vinicola consolidata a nord (con Bolgheri e dintorni) e a sud, di fronte all'Argentario, con il territorio ristretto del Morellino di Scansano. Quasi tutti i chiantigiani erano andati lì, a nord e preferibilmente a sud.
La scelta di Castellare era stata di non puntare sull'ovvio e sul già noto, ma di capire se nel resto della Maremma c'erano terreni altrettanto o più qualificati di quelli di Bolgheri e di Scansano. C'erano e li avevano scoperti Ezio Rivella, reduce dall'esperienza straordinaria di Villa Banfi a Montalcino, e Gianni Zonin, che con la sua nuova sigla Gianni Zonin Vinyards ha raccolto una delle più belle collezioni di aziende di altissimo livello in Italia e negli Stati Uniti.
Questa zona benedetta dal Signore è compresa nei comuni di Gavorrano e di Ribolla ed è parte di una Doc giovane, dal nome difficile e poco conosciuto, come Monteregio di Massa Marittima, che però ha estensione assai più vasta fino a comprendere un po' tutte le colline metallifere.
Paolo Panerai invece della zona quasi pianeggiante scelta da Rivella e da Zonin puntò deciso sulla collina che si forma ai due lati della vecchia Aurelia e che, grazie alla prima grande strada romana, forma una sorta di canyon nel quale si infila il vento di mare proveniente dalla piana fra Castiglion della Pescaia e Grosseto, una brezza costante che toglie qualsiasi umidità e mitiga ancora di più il clima sia d'inverno che d'estate. La collina più alta era proprio davanti al paese di Giuncarico, sul lato destro dell'Aurelia, andando verso nord.
Rocca di Frassinello - Servizio di LineaVerde
Nella prima puntata dell'anno (Gennaio 2010) Linea Verde, la storica trasmissione di Rai Uno che da mezzo secolo racconta agli italiani il mondo dell'agricoltura, ha dedicato un puntuale servizio a Rocca di Frassinello. Attraverso le immagini della vendemmia 2009, del paesaggio e della struttura disegnata da Renzo Piano, Linea Verde ha presentato l'eccellenza dell'azienda e dei suoi prodotti.
Nella cornice delle colline della maremma grossetana, una sintesi ideale di forma e sostanza si realizza nel lavoro attento degli uomini e delle donne di Rocca di Frassinello. La cura certosina e scientifica per i vigneti, il rispetto del terreno (con la scelta di non usare prodotti chimici di sintesi), l'accorta selezione dei germogli, sono seguiti da un processo di lavorazione dell'uva altrettanto accurato, a partire dalla caduta dell'uva in tinaia per gravità, senza ricorrere alle pompe.
Forma e sostanza, così come rappresentati in maniera geniale dal lavoro di Renzo Piano, che ha progettato l'azienda nelle sue forme che ricercano l'eleganza e l'armonia nell'essenzialità, senza mai dimenticare che una cantina è uno stabilimento, non un salotto o un monumento. E la barriccaia, il cuore della cantina, rappresenta veramente l'anima più intima del progetto di Piano per Rocca di Frassinello. Uno spazio unico al mondo, come viene definito nel servizio di Linea Verde.
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In its first show of the year (January 2010), Linea Verde, the time-honoured television program by Rai Uno which has for the last fifty years kept Italians informed about the world of agriculture, included a report on Rocca di Frassinello. Through a series of images of the 2009 harvest, the surrounding landscape and the building itself, designed by Renzo Piano, Linea Verde revealed the excellence of the winery and its products.
Framed by the hills of the Grosseto Maremma, a perfect synthesis of form and substance has been realised in the careful work of the men and women of Rocca di Frassinello. The exceptional care and technical skill taken in the vineyards, the respect for the earth (with the decision to reduce the use of chemical products), the astute selection of seeds, are all followed by similarly painstaking handling of the grapes, which enter the gravity-fed vats without resorting to the use of pumps.
Form and substance are represented here in the genius of Renzo Piano, who has designed the winery as a factory, as opposed to a monument, elegant and harmonious in its simplicity. It is the barricaia (barrique cellar) itself , the heart of the winery, which symbolizes the essence and the personal nature of Pianos design for Rocca di Frassinello. A Unique Space, by Linea Verde.
Rocca di Frassinello 2006 IGT Toscana
Incantevole e profondo, in un attimo sei sul serio a metà strada tra Bordeaux (ricordiamo che Rocca di Frassinello nasce come
joint venture un po' fighetta tra Panerai gruppo Class e il barone Rotschild) e la Maremma tutto grazie al blend che saggiamente
dà ampio spazio al Sangiovese (fino al 60%) mentre relega in minoranza Cabernet e Merlot. Strada in controtendenza ma che sta
facendo distaccare in positivo l'azienda da moltre altre vicine (o anche a Bolgheri) che per impostazione sono quasi
esclusivamente bordeaux-only. Qui il naso è ampio e variegato, dominano le note fruttate di bosco rosso e nere come mora,
mirtillo cassis, con tocchi di caramello ma è soprattutto la gamma delle speziature come eucalipto (dovuto al cabernet e
all'irraggiamento solare generoso) mentolo e pepature. In bocca denota meno prontezza che al naso, apreno la strada a
interessanti discorsi di evoluzione futura: un tannino fitto ma ancora da evolversi dono un amarognolo da gestire con abbinamenti
ma lascia ben sperare grazie anche alla bella acidità, per un radioso futuro (del resto anche i mega tabbi da 8 cm la dicono
lunga). Vino snello ed elegante che sa coniugare l'idea di maremma con un modello bordolese global senza esserne sopraffatti e
il tutto proposto ad un prezzo non eccessivo, sarà un vino studiato a tavolino quanto vi pare, ma è fatto davvero benissimo.
Rocca di Frassinello - Una cantina in Maremma secondo Renzo Piano pt.2
Il vino mi ricorda la cantina di mio padre in campagna, dove mia madre mi portava anche se io sarei rimasto più volentieri in cantiere. Piccola, da dieci barriques, ma dove si faceva il Dolcetto, la Barbera e anche il bianco Cortese. Il pensiero di fare una cantina sottoterra, per 2.500 barriques!, mi ha fatto perdere il controllo e così ho ceduto al progetto di Rocca di Frassinello, che mi aveva tentato per un anno
Renzo Piano
Rocca di Frassinello nasce nel cuore della Maremma toscana, fra Bolgheri a nord e Scansano (quello del Morellino) a sud. Un grande progetto internazionale concepito con la partnership di Les Domaines Baron de Rothschild-Lafite: 500 ettari, di cui 80 già vitati, metà a Sangioveto e metà a Cabernet, Merlot, Petit Verdot, Shiraz, per produrre tre etichette, nellincontro del meglio dellItalia e della Francia: la terza etichetta, il vino di entrata, senza nome dellazienda, Poggio alla Guardia; la seconda etichetta, con una parte del nome dellazienda, le Sughere di Frassinello; e la prima etichetta, le grand vin, Rocca di Frassinello. Prima annata di commercializzazione la vendemmia 2004, con la consegna della terza etichetta a giugno 2006, la seconda a settembre-ottobre, la terza entro la fine del 2006. Tre vini che lenologo di Castellare e direttore di Rocca di Frassinello, Alessandro Cellai, e Christian Le Sommer, grande enologo delle varie aziende nel mondo di Domaine Baron de Rothschild, hanno giudicato straordinari, al punto da convincere la proprietà a mettere in vendita subito anche le grand vin, la prima etichetta Rocca di Frassinello.
A sanzionare il livello internazionale dellazienda Rocca di Frassinello, il progetto della cantina firmato dallarchitetto Renzo Piano, leccellenza dal Baubourg di Parigi sino alla sede di New York Times e della Morgan Library, passando per lAuditorium della musica di Roma. Sulla collina più alta nellanfiteatro di Rocca di Frassinello, di fronte al paese di Giuncarico in comune di Gavorrano, larchitetto Piano, che è stato produttore di Dolcetto e ama il vino quanto le linee pure dellarchitettura, ha concepito una cantina di una semplicità sconvolgente, con una divisione degli spazi rivoluzionaria e unattenzione spasmodica al processo di vinificazione che deve avvenire per caduta delluva dallalto.
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Wine reminds me of my father's winery. My mother used to take me there, although I would have preferred to stay on the building site. It was small and there were only 10 barriques, but we made Dolcetto, Barbera and white Cortese. The idea of making an underground cellar for 2.500 oak barrels! made me lose control, and that's why I gave in to the Rocca di Frassinello project, wich had been tempting me for a year.
Renzo Piano
Rocca of Frassinello was born in the heart of the Tuscan Maremma, between Bolgheri to the north and Scansano (the Morellino area) to the south. A great international project conceived with the partnership of Les Domaines Baron de Rothschild-Lafite: 500 hectares, 80 already cultivated with vines, 50% Sangioveto and 50% Cabernet, Merlot, Petit Verdot, Shiraz, to produce three wines in what can be considered as a meeting of the best of Italy and France.
To state the international level of the company Rocca di Frassinello, the project of the wine cellar signed by the famous architect Renzo Piano: the excellence from the Baubourg in Paris to the head-office of the New York Times, the Morgan Library, and the Auditorium of music in Rome. On the highest hill of the amphitheatre of Rocca of Frassinello, in front of the village of Giuncarico, in the municipal district of Gavorrano, the architect Piano, who has been a producer of Dolcetto and loves wine as much as the pure lines of architecture, has conceived a wine cellar of an astonishing simplicity with a revolutionary division of the spaces and a spasmodic care to the process of vinification which is done from the fall of the grape from the top.
Rocca di Frassinello - Una cantina in Maremma secondo Renzo Piano pt.1
Il vino mi ricorda la cantina di mio padre in campagna, dove mia madre mi portava anche se io sarei rimasto più volentieri in cantiere. Piccola, da dieci barriques, ma dove si faceva il Dolcetto, la Barbera e anche il bianco Cortese. Il pensiero di fare una cantina sottoterra, per 2.500 barriques!, mi ha fatto perdere il controllo e così ho ceduto al progetto di Rocca di Frassinello, che mi aveva tentato per un anno
Renzo Piano
Rocca di Frassinello nasce nel cuore della Maremma toscana, fra Bolgheri a nord e Scansano (quello del Morellino) a sud. Un grande progetto internazionale concepito con la partnership di Les Domaines Baron de Rothschild-Lafite: 500 ettari, di cui 80 già vitati, metà a Sangioveto e metà a Cabernet, Merlot, Petit Verdot, Shiraz, per produrre tre etichette, nellincontro del meglio dellItalia e della Francia: la terza etichetta, il vino di entrata, senza nome dellazienda, Poggio alla Guardia; la seconda etichetta, con una parte del nome dellazienda, le Sughere di Frassinello; e la prima etichetta, le grand vin, Rocca di Frassinello. Prima annata di commercializzazione la vendemmia 2004, con la consegna della terza etichetta a giugno 2006, la seconda a settembre-ottobre, la terza entro la fine del 2006. Tre vini che lenologo di Castellare e direttore di Rocca di Frassinello, Alessandro Cellai, e Christian Le Sommer, grande enologo delle varie aziende nel mondo di Domaine Baron de Rothschild, hanno giudicato straordinari, al punto da convincere la proprietà a mettere in vendita subito anche le grand vin, la prima etichetta Rocca di Frassinello.
A sanzionare il livello internazionale dellazienda Rocca di Frassinello, il progetto della cantina firmato dallarchitetto Renzo Piano, leccellenza dal Baubourg di Parigi sino alla sede di New York Times e della Morgan Library, passando per lAuditorium della musica di Roma. Sulla collina più alta nellanfiteatro di Rocca di Frassinello, di fronte al paese di Giuncarico in comune di Gavorrano, larchitetto Piano, che è stato produttore di Dolcetto e ama il vino quanto le linee pure dellarchitettura, ha concepito una cantina di una semplicità sconvolgente, con una divisione degli spazi rivoluzionaria e unattenzione spasmodica al processo di vinificazione che deve avvenire per caduta delluva dallalto.
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Wine reminds me of my father's winery. My mother used to take me there, although I would have preferred to stay on the building site. It was small and there were only 10 barriques, but we made Dolcetto, Barbera and white Cortese. The idea of making an underground cellar for 2.500 oak barrels! made me lose control, and that's why I gave in to the Rocca di Frassinello project, wich had been tempting me for a year.
Renzo Piano
Rocca of Frassinello was born in the heart of the Tuscan Maremma, between Bolgheri to the north and Scansano (the Morellino area) to the south. A great international project conceived with the partnership of Les Domaines Baron de Rothschild-Lafite: 500 hectares, 80 already cultivated with vines, 50% Sangioveto and 50% Cabernet, Merlot, Petit Verdot, Shiraz, to produce three wines in what can be considered as a meeting of the best of Italy and France.
To state the international level of the company Rocca di Frassinello, the project of the wine cellar signed by the famous architect Renzo Piano: the excellence from the Baubourg in Paris to the head-office of the New York Times, the Morgan Library, and the Auditorium of music in Rome. On the highest hill of the amphitheatre of Rocca of Frassinello, in front of the village of Giuncarico, in the municipal district of Gavorrano, the architect Piano, who has been a producer of Dolcetto and loves wine as much as the pure lines of architecture, has conceived a wine cellar of an astonishing simplicity with a revolutionary division of the spaces and a spasmodic care to the process of vinification which is done from the fall of the grape from the top.
castellare.it
GIUNCARICO - Area Archeologica Rocca di Frassinello
GIUNCARICO - Area Archeologica Rocca di Frassinello
Wine and Etruscans in Maremma
La Domus Socolatae, con la collaborazione della Cantina di Rocca di Frassinello, è lieta di organizzare per i propri ospiti una gita alla cantina, includendo la visita alla Necropoli Etrusca di San Germano e la degustazione del vino “conciato” alla Moda Etrusca. Esperienza unica nel suo genere, che si svolge all’interno del museo della medesima cantina, assaggiando il vino conciato direttamente dai Buccheri etruschi.
Etruschi a Rocca di Frassinello. Il grande teatro a Roselle.
La puntata di ArtistaViaggiatore dedicata interamente alla Maremma con due servizi. Il primo alla mostra Gli Etruschi e il vino a Rocca di Frassinello e il secondo agli spettacoli teatrali all'anfiteatro romano di Roselle vicino Grosseto.
I vini di Monteverro - Toscana - Millésima
Millésima presenta Monteverro, società agricola situata in Toscana, nella zona della Maremma.
Scopri i suoi vini ►
Monteverro si trova ai piedi del villaggio di Capalbio, vicinissimo al mare, una terra ricca di minerali composta di argilla rossa e grossi sassi, di tradizioni e di cultura. Frutto di una passione estrema per la Maremma Toscana condivisa da tutta la squadra della tenuta, Monteverro - proprietà di Georg Weber e guidata da Michael Voegele e la sua squadra - riesce a trascrivere nel bicchiere il carattere forte di questa terra soleggiata. Monteverro é sicuramente uno dei più grandi vini italiani, un vino da vedere, sentire e gustare.
© Millésima SA 2014
quantestorie pitigliano gimor
Pitigliano e il vino, una tradizione scavata nel tufo
Siamo a Pitigliano, in Toscana, all'interno di una storica cantina scavata nel tufo nei secoli scorsi. Il Presidente della Cantina Cooperativa di Pitigliano, Renato Finocchi, ci ha accompagnati in questo viaggio sotterraneo e sorprendente. Da lui ci siamo fatti raccontare lo storico legame tra la cittadina toscana di Pitigliano e il vino.
Ecco di cosa parla questa video-intervista:
00:25 La storia della Cantina Cooperativa di Pitigliano
Dalla sua nascita, nel 1958, ad oggi, la Cooperativa di Pitigliano ha riunito 500 soci che producono vino e olio. Ogni anno vengono conferite alla cooperativa circa 60-70 mila quintali di uva.
00.55 I vini
Sono due i vini prodotti in questa zona: il Bianco di Pitigliano, la cui Doc risale al 1966, e il più recente Rosso di Sovana che nasce nel 1999. Sia per i vini che per l'olio viene prodotta anche una linea biologica.
01: 30 La filosofia della cooperativa
La produzione di vino a Pitigliano è il frutto del lavoro individuale di tante famiglie che tutte insieme conferiscono le uve alla cooperativa. E' una storia di fatica e cooperazione. E' difficile trasmettere a chi beve un bicchiere di vino o a chi consuma dell'olio quale sia il lavoro che ha portato alla nascita di quel prodotto e alla sua qualità. Ma questa è la filosofia della cooperativa di Pitigliano. Una scommessa che punta tutto sul sul valore umano scritto nel Dna di questi prodotti.
Saffredi celebrates 20th anniversary
Saffredi, one of the first super Tuscans, celebrated its 20th anniversary with a vertical tasting conducted by owner, Elisabetta Geppetti of Fattoria Le Pupille and its renowned enologist Christian Le Sommer.
Cooperativa I Vini di Maremma Toscana - Antonio Barco
Intervista di Giuseppe Danielli - Vedi altri articoli e video su newsfood.com
Benvenuti alla Tenuta Preella Lamberti
Immersa nella zona classica del Bardolino nel comune di Cavaion Veronese, nella provincia di Verona, la Lamberti Tenuta Preella è costituita da 30 ettari vitati, da una cantina di produzione e da un'antica casa colonica adibita all'ospitalità come punto vendita e luogo di esperienza del vino. Per gli eno-appassionati o i cicloturisti alla ricerca di un percorso alternativo, la tenuta offre una cornice paesaggistica esclusiva alla cultura del vino italiano: a piedi o in bicicletta si ha la possibilità di visitare i bellissimi vigneti adornati da roseti, di scoprire le fasi di produzione del vino e il lavoro nella cantina di vinificazione, oltre che di degustare ed acquistare i vini tipici del Lago di Garda e dell'area veronese. Pedalare tra i vigneti: un'esperienza unica a contatto con la natura e la cultura del vocato territorio vinicolo veronese.
Fattoria Artimino, Toscana. Il Carmignano Docg che piaceva ai Medici
Siamo nel cuore della campagna Toscana, nella bellissima Fattoria di Artimino, una tenuta di 700 ettari nella zona di Carmignano, dove 30 preziosi ettari di terreno sono vocati a vigneto. Qui si produce il Carmignano Docg, una denominazione non troppo conosciuta ma di grandissima qualità. Incontriamo Annabella Pascale, responsabile marketing e comunicazione e Alessandro Matteoli, agronomo della tenuta.
00:35 Un po' di storia
Questa villa ha una storia antica. Fu la famiglia dei Medici a fondare l'azienda, nel Cinquecento, utilizzandola come riserva di caccia e meta di villeggiatura. Qui la produzione di vino risale al 1.700 quando il famoso bando di Cosimo III dei Medici costituì il primo Docg italiano, il Carmignano. Una Docg di grande qualità ancora sconosciuta ai palati meno esperti.
01:42 Il Carmignano
Dopo aver parlato con Annabella incontriamo l'enologo della Fattoria Artimino, Claudio Faucci e l'agronomo Alessandro Matteoli. Con loro parliamo di Carmignano Docg. Come ci spiega Alessandro, la zona ha terreni prevalentemente sassosi di tipo argilloso-limoso, che non danno grandi produzioni da un punto di vista quantitativo ma generano vini di corpo destinati al lungo invecchiamento.
02:22 I vitigni
Il vitigno più utilizzato è il Sangiovese, segue il Cabernet che è stato tra i primi vitigni portati dalla Francia all'epoca dei Medici. Molto probabilmente fu proprio la Fattoria Artimino la prima in Italia ad avere il Cabernet, tuttavia oggi c'è una grande attenzione ai vitigni autoctoni che sono oggetto di una vera e propria riscoperta.
Presentazione di Cantina Pieve Vecchia
Il sole a mezzanotte di Pino Ciociola - Cassino 2006
FONDAZIONE EXODUS CASSINO
presenta:
IL SOLE A MEZZANOTTE
A lavoro nel parco di Ulisse
di Pino Ciociola - riprese e montaggio di Riccardo Spinella
☼ Viaggio al centro del mondo | Giuncarico 2010-07-29
Eine schöne Reise in die Toskana in das Dorf Giuncarico
► JAKE ☼
Conti di San Bonifacio, Gavorrano GR
Conti di San Bonifacio Wine Resort è una dimora di charme ed azienda agricola con produzione di vini biologici. Situato a Gavorrano (GR) offre un'esperienza multisensoriale che non si dimentica.