La cappella del Corporale nel Duomo di Orvieto
La cappella del Corporale nel Duomo di Orvieto
Servizio di Antonella Ventre
In esclusiva dal duomo di Orvieto, il Corporale del Miracolo Eucaristico
Antonella Ventre in diretta da Orvieto con il Vescovo della diocesi Orvieto - Todi, monsignor Benedetto Tuzia ci mostra l'apertura della teca che custodisce la reliquia del miracolo di Bolsena.
Dalla puntata di Bel tempo si spera del 18 gennaio 2016.
ORVIETO - Il Duomo
Il duomo di Orvieto o cattedrale di Santa Maria Assunta è un capolavoro dell'architettura gotica dell'Italia Centrale.
Iniziata alla fine del XIII secolo, alla facciata lavorarono oltre 20 artisti nel corso dei secoli e fu terminata, se si eccettuano i lavori di restauro e rifacimento, solo alla fine del XVI secolo.
I bassorilievi che decorano i 4 piloni della parte inferiore della facciata sono uno degli esempi più mirabili di scultura gotica in Italia, se non in Europa. Essi descrivono il destino dell'uomo, dalla Creazione al Giudizio finale.
Il magnifico rosone è opera di Andrea di Cione detto l'Orcagna (1354-1380), che realizzò anche le due cuspidi laterali che si trovano alla stessa altezza.
La Cappella di San Brizio: Sul transetto destro si apre uno dei Capisaldi della pittura rinascimentale italiana, la Cappella di San Brizio, dedicata al santo vescovo protettore di Orvieto, San Brizio appunto. La cappella, nota anche col nome di Cappella Nuova per distinguerla dalla più antica Cappella del Corporale, fu costruita negli anni 1408-1444 ed affrescata negli anni 1447-1504.
La Cappella del Corporale: Sul transetto sinistro si apre invece la Cappella del Corporale, realizzata tra il 1350 e il 1356 per conservare la preziosa reliquia per cui il Duomo di Orvieto intero era nato, il lino insanguinato o corporale utilizzato nella miracolosa Messa di Bolsena (1263) e macchiatosi di sangue sprizzante dall'Ostia al momento della celebrazione eucaristica da parte del prete boemo Pietro da Praga. La cappella fu interamente affrescata negli anni 1357-1364 da Ugolino di Prete Ilario e altri collaboratori che comunque si pensa abbiano svolto un ruolo secondario visto che Ugolino è l'unico ad aver firmato il ciclo.
Ma il vero gioiello della Cappella è il preziosissimo Reliquiario del Corporale, capolavoro di arte gotica italiana ed europea, realizzato tra il 1337 e il 1338 dall'orafo senese Ugolino di Vieri.
IL SANTO CORPORALE DA BOLSENA RITORNA NEL DUOMO DI ORVIETO
Servizio di Antonello Romano - Ripresa televisiva e regia di Camilla Ballarin - Una produzione TeleorvietoWeb Network
IL MIRACOLO EUCARISTICO DI BOLSENA
Ogni anno Bolsena e Orvieto celebrano con particolare solennità
la festa del Corpus Domini, recando in processione accanto all'eucaristia
anche le reliquie del miracolo, fin dall'origine, per ricordare ancora
la stretta connessione tra il prodigio di Bolsena e l'istituzione della festa.
Da Urbano IV a Giovanni Paolo II ben 15 papi hanno venerato le reliquie
del nostro miracolo e visitato i luoghi che ne furono scenario. A Bolsena,
nel pomeriggio della festa la solenne processione si snoda per le vie cittadine
su di un percorso completamente tappezzato di artistiche infiorate, una manifestazione
di devozione da quel lontano 1811, quando i bolsenesi, per la prima volta,
ebbero la felicità di trasportare lungo le strade le reliquie del loro miracolo.
Bolsena non dimentica, e oggi ripresenta a noi e al mondo il miracolo compiuto
nel santuario della sua santa Cristina, il quale miracolo ha ravvivato nella chiesa
d'allora e ravviva tuttora la coscienza interiore e ha perpetuato il culto esteriore,
pubblico e solenne dell'eucaristia, del quale Orvieto e Bolsena conservano
e alimentano nel mondo l'inestinguibile fiamma. (Paolo VI, Bolsena, 8 agosto 1976)
SONY VIDEO Viaggio in Umbria Duomo di Orvieto. La cappella del Corporale. 2011
Transetto sinistra la cappella del Corporale. Affrescato da Ugolino di Prete Ilario (1357-64).
Voyager - Orvieto - Il Miracolo Eucaristico - Il Reliquiario del Corporale a 360° in 4K
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Il Duomo, Orvieto Umbria ITA - Orvietoviva.com
Il Duomo di Orvieto è il simbolo della città, nonché una delle più belle cattedrali d'Italia e del mondo. La sua costruzione inizia nel 1290, per volere condiviso di Chiesa e Comune. Il fine principale di tale opera era quello di creare un'unica grande cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, che andasse a sostituire le due malridotte chiese preesistenti sulla piazza.
Il Duomo è una magnifica costruzione che accorpa diversi stili architettonici ed in particolare lo si può definire un mirabile esempio di equilibri e commistioni di stili gotico e romanico. Di grande effetto è certamente l'imponente facciata con le 4 guglie che poggiano su altrettanti bassorilievi con rappresentate scene della Bibbia (Vecchio Testamento, Nuovo Testamento e Giudizio Universale).
A questo livello sono anche le tre porte in bronzo, opera dello scultore Emilio Greco, le quali dal 1970 hanno preso il posto delle originali porte in legno, per evitarne il deterioramento. Altri elementi di spicco della facciata sono il baldacchino dedicato alla Vergine Maria (posto sopra il portale di accesso centrale) e le sculture bronzee che rappresentano simbolicamente i 4 Evangelisti: l' Angelo (San Matteo), il Leone (San Marco), l'Aquila (San Giovanni), il Toro (San Luca). Sempre dedicati a Maria, sono gli stupendi mosaici che raccontano la storia e le scene di vita della Vergine, dall'Assunzione in cielo, alla Natività, fino all'Incoronazione. Elemento centrale e fulcro della facciata è infine il grande Rosone, opera di Andrea di Cione detto l'Orcagna. Esso è formato da un doppio giro di colonnine con archi intrecciati, dove al centro spicca il volto di Cristo Redentore.
Alle diverse fasi di progettazione e costruzione del Duomo contribuirono molte personalità di spicco, tra le quali: Arnolfo di Cambio e Lorenzo Maitani per la progettazione, nonché numerosi scultori, orafi e pittori per la fase di abbellimento e rifinitura.
Tra gli scultori ricordiamo Ippolito Scalza (architetto locale già artefice di diverse opere ad Orvieto tra cui il Palazzo Comunale), mentre tra i pittori citiamo Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Ugolino di Prete Ilario e Luca Signorelli. A questi ultimi si devono gli affreschi delle due splendide cappelle del Corporale e di San Brizio.
Strettamente legata alla fase costruttiva della cattedrale è la vicina Torre di Maurizio, che si trova tra la piazza e l'inizio di Via del Duomo; in cima a questa torretta è ancora funzionante e ben visibile la statua bronzea che batte le ore, percuotendo con un martello una grande campana. La torre, dotata di un ariologium de muricio, (ovvero orologio di muro e quindi di cantiere) aveva lo scopo di scandire gli orari di lavoro per le maestranze impegnate nella costruzione del Duomo. Il popolare nome di Maurizio dato alla statua bronzea posta in cima si ritiene derivato proprio da un'alterazione della parola muricio.
Molti documenti originali e carteggi relativi alle diverse fasi di costruzione e progettazione della cattedrale sono custoditi ed esposti nel Museo dell'Opera del Duomo.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta il Duomo di Orvieto
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, detta anche Duomo di Orvieto, è la chiesa episcopale, dove ha sede la cattedra del vescovo di Orvieto-Todi. La chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, è tra le più grandiose costruzioni dell'architettura medievale italiana. Il Duomo di Orvieto è uno dei massimi capolavori architettonici del tardo medioevo. Sulla bellissima facciata in stile gotico si ammirano decorazioni architettoniche che vanno dal XIV al XX secolo, comprendenti un grande rosone, mosaici dorati e tre maestose porte bronzee.
L’interno è impreziosito da due cappelle affrescate da alcuni dei più grandi pittori italiani del periodo, tra le quali si può ammirare il famoso Giudizio Universale di Luca Signorelli.
Il Duomo di Orvieto fu costruito su ordine del papa Urbano IV per commemorare e venerare adeguatamente il Corporale di Bolsena.
Il miracolo risale al 1263, quando un’ostia aveva sanguinato nelle mani di un sacerdote che dubitava del dogma della transustanziazione. Il sangue aveva anche macchiato la tovaglia dell’altare, che oggi è conservata nella Cappella del Corporale all’interno della cattedrale.
Best Attractions and Places to See in Orvieto,Italy
OrvietoTravel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Orvieto. We have sorted Tourist Attractions in Orvietofor You. Discover Orvietoas per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Orvieto.
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List of Best Things to do in Orvieto,Italy
Madonna del Latte
Cappella Di San Brizio (Duomo)
Decugnano dei Barbi
Duomo di Orvieto
Chiesa San Giovenale
Cappella del Corporale
Pozzo della Cava
Torre del Moro
Orvieto Sotterranea
Orvieto Caves
CRIPTA DEL DUOMO DI ORVIETO
La Cripta è considerata un gioiello della cattedrale, è stata realizzata intorno all'anno 1335. Al suo interno vi si trovano affreschi compresi dal 1300 al 1400. C'è una sola statua che rappresenta la pietà di una bellezza che affascina.Sotto l'altare le spoglie di San. Felice martire morto nel 250 d.C.- Sono sepolti in questo luogo tutti i vescovi di Orvieto fino a Mons. Francesco Pieri-
DUOMO di ORVIETO ITALIA - La catedral de Santa María de la Asunción
DUOMO di ORVIETO ITALIA
La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Orvieto, in provincia di Terni, chiesa madre della diocesi di Orvieto-Todi e capolavoro dell'architettura gotica dell'Italia Centrale. Nel gennaio del 1889 papa Leone XIII l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[1]
La costruzione della chiesa fu avviata nel 1290 per volontà di papa Niccolò IV, allo scopo di dare degna collocazione al Corporale del miracolo di Bolsena. Disegnato in stile romanico da un artista sconosciuto (probabilmente Arnolfo di Cambio), in principio la direzione dei lavori fu affidata a fra Bevignate da Perugia a cui succedette ben presto, prima della fine del secolo, Giovanni di Uguccione, che introdusse le prime forme gotiche. Ai primi anni del Trecento lo scultore e architetto senese Lorenzo Maitani assunse il ruolo di capomastro dell'opera. Questi ampliò in forme gotiche l'abside e il transetto e determinò, pur non terminandola, l'aspetto della facciata che vediamo ancora oggi. Alla morte del Maitani, avvenuta nel 1330, i lavori erano tutt'altro che conclusi. Il ruolo di capomastro venne assunto da vari architetti-scultori che si succedettero nel corso degli anni, spesso per brevi periodi. Nel 1350-1356 venne costruita la Cappella del Corporale. Nel 1408-1444 venne costruita la Cappella di San Brizio, affrescata però solo più tardi (1447-1504). Anche i lavori della facciata si protrassero negli anni, fino ad essere completati solo nella seconda metà del 1500 da Ippolito Scalza, che costruì 3 delle 4 guglie della facciata. Il Duomo è da sempre intitolato alla Madonna Assunta, ed è provvisto di cinque campane rinascimentali in tonalità di Mi bemolle.
La catedral de Santa María de la Asunción es el principal lugar de culto católico de Orvieto, en la provincia de Terni, iglesia madre de la diócesis de Orvieto-Todi y la obra maestra gótica Italia central. En enero de 1889, el Papa León XIII ha elevado al rango de basílica menor. [1]
La construcción de la iglesia se inició en 1290 por el Papa Nicolás IV, a fin de dar lugar a la digna corporal de Bolsena milagro. Diseñado en estilo románico de un artista desconocido (probablemente Arnolfo di Cambio), en principio, la dirección de la obra fue confiada a Fra Bevignate de Perugia que fue tenido éxito pronto, antes del final del siglo, Giovanni di Uguccione, que introdujo el primer estilo gótico . Para principios del siglo XIV escultor y arquitecto sienés Lorenzo Maitani asumió el cargo de capataz de la obra. Se extendió en las formas góticas del ábside y el crucero y determinó, a pesar de no terminarlo, el aspecto de la fachada que vemos hoy en día. A la muerte de Maitani, que se produjo en 1330, la obra fue lejos de la conclusión. El papel del maestro de obras fue contratado por varios arquitectos y escultores que sucedieron a lo largo de los años, a menudo durante períodos cortos. En 1350-1356 se construyó la Capilla del Cabo. En 1408-1444 se construyó la capilla de San Brizio, pero pintó sólo más tarde (1447-1504). Incluso el trabajo de fachada continuado a lo largo de los años, que se completará en la segunda mitad de 1500 Ippolito Barefoot, que construyó tres de las cuatro torres de la fachada. La catedral siempre se ha dedicado a la Virgen de la Asunción, y tiene cinco campanas renacimiento en sombras de mi bemol.
Particolari del duomo di Orvieto illustrati dall'arch. Raffaele Davanzo
Il filmato è inerente ai restauri della facciata del duomo di Orvieto iniziati nel 2002 e illustra tanti particolari che nessuno può vedere ne immaginare osservando la facciata della cattedrale dalla piazza antistante.Inoltre l'architetto Raffaele Davanzo. direttore dei lavori spiega i tanti problemi che costantemente, anche se tenuti sotto controllo, si affacciano su questa bellissima facciata e come si debbono affrontare per mantenere la artificiosità di tanta bellezza. La sinteticità e la bravura, nonchè le conoscenze professionali dell'architetto,rendono scorrevole e interessante il documentario anche se un po lungo-
Cappella di S.Brizio nel duomo di Orvieto
Il documentario (Mirabilia i luoghi dell'apocalisse) spiega gli affreschi di Luca Signorelli nella cappella di San. Brizio nel duomo di Orvieto. La speciale illustrazione è della prof. Patrizia Pelorosso, guida del turismo religioso culturale -
Don Pietro e il miracolo di Bolsena ᴴᴰ
Nell'estate del 1263 un sacerdote boemo, di nome Pietro da Praga, iniziò a dubitare della reale presenza di Gesù nell'ostia e nel vino consacrati. Il sacerdote si recò allora in pellegrinaggio a Roma, per pregare sulla tomba di Pietro e fugare i suoi dubbi: il soggiorno romano lo rasserenò e intraprese il viaggio di ritorno. Percorrendo la via Cassia si fermò a pernottare a Bolsena, dove i dubbi di fede lo assalirono nuovamente. Il giorno successivo celebrò la messa nella chiesa di Santa Cristina. Secondo quanto tramandato dalla tradizione, al momento della consacrazione l'ostia cominciò a sanguinare sul corporale. Impaurito e confuso il sacerdote cercò di nascondere il fatto, concluse la celebrazione, avvolse l'ostia nel corporale di lino e fuggì verso la sacrestia. Durante il tragitto alcune gocce di sangue caddero sul marmo del pavimento e sui gradini dell'altare. Pietro da Praga si recò subito dal papa Urbano IV, che si trovava a Orvieto, per riferirgli l'accaduto. Il pontefice, allora, inviò a Bolsena il vescovo di Orvieto per verificare la veridicità del racconto e per recuperare le reliquie. Urbano IV dichiarò la soprannaturalità dell'evento e, per ricordarlo, l'11 agosto 1264 estese a tutta la Chiesa la solennità chiamata Corpus Domini, nata nel 1247 nella diocesi di Liegi per celebrare la reale presenza di Cristo nell'eucaristia, in contrapposizione alle tesi di Berengario di Tours, secondo le quali la presenza eucaristica di Cristo non era reale, ma solo simbolica. Per custodire il corporale venne edificato, a partire dal 1290, il duomo di Orvieto, al quale si aggiunsero la cappella del corporale, nel 1364, e la cappella nuova, nel 1504. Urbano IV, inoltre, affidò a Tommaso d'Aquino il compito di preparare i testi per la liturgia delle ore e per la messa della festività, e stabilì che il Corpus Domini dovesse essere celebrato il primo giovedì dopo l'ottava di Pentecoste. La Chiesa cattolica riconobbe ufficialmente il miracolo eucaristico, le cui reliquie si conservano nel duomo di Orvieto e nella basilica di Santa Cristina a Bolsena: nella cappella del corporale, in Orvieto, sono custoditi l'ostia, il corporale e i purificatoi, che in seguito, nel 1338, furono collocati nel reliquiario di Ugolino di Vieri, dove si trovano attualmente. Il reliquiario venne posto, a partire dal 1363, nel tabernacolo in marmo che si trova nella stessa cappella. L'altare dove sarebbe avvenuto il prodigio fu collocato, fin dalla prima metà del XVI secolo. Nel vestibolo della basilica ipogea di santa Cristina a Bolsena sono conservate: le quattro lastre di marmo macchiate di sangue sono, dal 1704, all'interno della cappella nuova del miracolo a Bolsena. Una quinta lastra fu donata, nel 1574, alla parrocchia di Porchiano del Monte. Miracoli
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Il Duomo di Orvieto
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Duomo di Orvieto - Gli affreschi di Luca Signorelli nella Cappella di S. Brizio
Edificata tra il 1406 e il 1425, la Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto si apre sulla testata destra del transetto.
I lavori per la sua decorazione iniziarono nel 1447. Il primo incarico venne dato al Beato Angelico, affiancato poi da giovani artisti, fra i quali Benozzo Gozzoli, per accelerare i lavori che procedevano troppo a rilento.
L'espediente non raggiunse lo scopo, e nel 1499 l'incarico passò a Luca Signorelli, noto all'epoca per la sua abilità nel raffigurare i corpi umani e per l'uso sapiente della prospettiva.
Il pittore di Cortona in meno di cinque anni ha realizzato l'opera che l'ha reso celebre. Un ciclo di affreschi dedicati al tema dell'Apocalisse e del Giudizio Universale svolto in sette scene: le Storie dell'Anticristo, il Finimondo, la Resurrezione della carne, i Dannati, L'Inferno, il Paradiso e gli Eletti.
Orvieto: Cappella di San Brizio : pitture del BEATO ANGELICO e LUCA SIGNORELLI
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Orvieto, il suo Duomo
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Regia: Gigi Oliviero
Produzione: Luma Film
Durata: 6'40