CASTELLIERE DI MONRUPINO (prima parte)
GRUPPO CASTELLIERI.Prima parte della visita guidata al castelliere di Monrupino del Prof. P. Paronuzzi. 17-3-2019 video Sergio e Simone Sergas.
La rocca di Monrupino
La rocca di Monrupino, nella lingua slovena chiamata Repentabor ovvero rocca fortificata è situata sulla sommità del colle di Monrupino; il panorama, che si gode da qui è incantevole: a sud la vista scorre lungo l'altopiano carsico, a ovest si possono scorgere il mare Adriatico con le foci del fiume Isonzo, la cittadina di Grado e l'isola di Barbana e ad est il monte Nanos ed il monte Caven.
Santuari del Triveneto Friuli Venezia Giulia 3° Beata Vergine Assunta Monrupino TS
26 12 2011: Il Santuario e la rocca (o Tabor) di Monrupino sono molto suggestive ed interessanti dal punto di vista storico. Sorgono in cima ad un colle che si vede da lontano, sia dall'Italia che dalla Slovenia. Inizialmente castelliere, poi teatro di scontri tra Romani ed Istri, è sempre stata un importante rifugio per la gente della zona anche all'epoca delle invasioni barbariche, pare che una prima chiesetta sia stata costruita intorno all'anno 1000. Andata in rovina, sorse al suo posto una seconda chiesa, eretta nei primi anni del XVI secolo. Secondo una diffusa tradizione, la chiesa fu costruita nei pressi di un masso sul quale la Vergine lasciò la propria impronta. Il masso, ancora oggi, presenta quella singolare traccia ed è indicato come una pietra in grado di favorire la fecondità. Anche qui, come da altre parti, le donne che hanno qualche problema ad avere figli, poggiano e sfregano il loro ventre contro la superficie litica per favorire la maternità
Santuario di Monrupino ( Trieste) by Ciurmalandia®
Uno scorcio del Santuario di Monrupino a due passi da Trieste
ROCCA DI MONRUPINO TABOR
La chiesa e la rocca di Monrupino sono molto suggestive ed interessanti dal punto di vista storico. Sorgono in cima ad un colle che si vede da lontano, sia dall'Italia che dalla Slovenia. Inizialmente castelliere, poi teatro di scontri tra Romani ed Istri, è sempre stata un importante rifugio per la gente della zona anche all'epoca delle invasioni barbariche, pare che una prima chiesetta sia stata costruita intorno all'anno 1000. Andata in rovina, sorse al suo posto una seconda chiesa, eretta nei primi anni del XVI secolo. Secondo una diffusa tradizione, la chiesa fu costruita nei pressi di un masso sul quale la Vergine lasciò la propria impronta. Il masso, ancora oggi, presenta quella singolare traccia ed è indicato come una pietra in grado di favorire la fecondità. Anche qui, come da altre parti, le donne che hanno qualche problema ad avere figli, poggiano e sfregano il loro ventre contro la superficie litica per favorire la maternità
Il Carso: escursione con il CAI da Percedol alla Rocca di Monrupino
L'itinerario proposto si sviluppa nella zona della dolina di Percedol e sale, lungo il sentiero n. 43, verso la Riserva Naturale del M. Orsario e da lì alla Rocca di Monrupino per chiudersi al punto di partenza, percorrendo un ampio anello che consentirà di farsi un'idea esaustiva del territorio. L'intero percorso ha uno sviluppo di 9 km.
Queste zone conservano numerosi percorsi, probabilmente già utilizzati in età protostorica e romana, che sfruttano anche l'antica viabilità agricola che collegava i borghi con limitrofe zone di pascolo nonché aree a bosco.
Testimonianze del periodo preistorico e protostorico sono state messe in luce da scavi archeologici condotti in molte delle cavità che si aprono in questa zona e sulle alture, un tempo sede, fra metà del II e I millennio a.C., di villaggi fortificati, che caratterizzano ancora oggi il paesaggio carsico con le poderose macerie delle cinte murarie di questi abitati, quali quelle visibili presso la Rocca di Monrupino, sede proprio di uno di questi abitati, meglio noti come castellieri.
Tracce di un passato non così remoto sono costituite oggi dai muretti a secco per la delimitazione di proprietà, anche conseguenza dello spietramento dei campi, e da numerose cave, dismesse e in attività.
Dal punto di vista naturalistico, l'uso del territorio per il pascolo ha dato vita alla landa carsica, tipico ambiente ricco di endemismi vegetali (anche per la selezione dovuta all'azione dei pascolo e dello sfalcio).
L'abbandono progressivo delle pratiche agricole ha comportato un cambiamento degli ambienti e una perdita di biodiversità, con la riduzione delle superfici a landa, causata del progressivo rimboschimento naturale con arbusti (es. scotano e quindi bosco a querce e frassini). Ne deriva, tra l'altro, un aumento del rischio incendio.
CASTELLIERE DI RUPINPICCOLO (la cava)
Visita guidata al castelliere di RUPINPICCOLO (Trieste-Sgonico) da parte del prof: P. Paronuzzi. Prima parte: la CAVA. Video: Sergio e Simone Sergas.
Rocca e Chiesa Monrupino (Trieste)
La chiesa e la rocca di Monrupino sono molto suggestive e interessanti dal punto di vista storico. Sorgono in cima a un colle che si vede da lontano, sia dall'Italia sia dalla Slovenia. Inizialmente castelliere, poi teatro di scontri tra Romani e Istri, è sempre stata un importante rifugio per la gente della zona anche all'epoca delle invasioni barbariche; pare che una prima chiesetta sia stata costruita intorno all'anno 1000. Andata in rovina, sorse al suo posto una seconda chiesa, eretta nei primi anni del XVI secolo. Secondo una diffusa tradizione, la chiesa fu costruita nei pressi di un masso sul quale la Vergine lasciò la propria impronta. Il masso, ancora oggi, presenta quella singolare traccia ed è indicato come una pietra in grado di favorire la fecondità. Anche qui, come da altre parti, le donne che avevano qualche problema ad avere figli poggiavano e sfregavano il loro ventre contro la superficie litica per favorire la maternità.
(tratto da Wikipedia:
castelliere di Slivia
i resti di un villaggio fortificato del 1500 a.C. sul Carso Triestino, ripreso dal drone
07/05/2018 - PERCORSI - CASTELLIERI DELL'ETA' DEL FERRO E DEL BRONZO
ALTRE PRODUZIONI (lunedì 7 maggio 2018) - Trasmissione di approfondimento sulle bellezze naturalistiche della Provincia di Trieste. Percorsi tematici o reali sentieri che raggiungono punti di grande interesse per la flora, la fauna, i fenomeni naturali che si sono venuti a creare nel tempo. Un tuffo nella Natura rigogliosa dalla quale Trieste è avvolta.
FOIBA DI MONRUPINO n. 149 - Silenzio di Mario Fragiacomo
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SILENZIO fuori ordinanza del trombettista triestino di origine istriana Mario Fragiacomo sul ciglio della foiba 149 di Monrupino sul Carso triestino detta anche foiba di Opicina, la foiba dimenticata.
DUINO VILLAGGIO PROTOSTORICO
Viene descritta parte di una macina a sella in roccia effusiva scoperta nei pressi della stazione
ferroviaria di Duino. Il reperto, studiato tramite microscopia ottica, è costituito da trachite proveniente
con ogni probabilità dai Colli Euganei. In base ai dati petrografici e a quelli tipologici la macina
può essere associata a numerosi reperti rinvenuti nei castellieri del Carso e dell’Istria, inquadrabili
cronologicamente tra la fine del VII e almeno il V secolo a. C. Il luogo di rinvenimento coincide con un
tratto di una struttura muraria che delimita un’area di forma irregolare, alla quale si accede tramite tre
varchi d’accesso. Le murature sono costruite con la tecnica a sacco, paragonabile a quella utilizzata nei
castellieri carsici, ma le ridotte dimensioni dei muri e dell’area al loro interno insieme all’assenza di
altri materiali archeologici non permettono di esprimere una valutazione convincente sulla datazione di
tale struttura. Il rinvenimento della macina contribuisce a integrare il quadro relativo alla distribuzione
degli strumenti molitori in trachite euganea nel Carso triestino.
Rocca di Monrupino - Tabor 4K
La chiesa e la rocca di Monrupino sono molto suggestive e interessanti dal punto di vista storico. Sorgono in cima a un colle che si vede da lontano, sia dall'Italia sia dalla Slovenia. Inizialmente castelliere, poi teatro di scontri tra Romani e Istri, è sempre stata un importante rifugio per la gente della zona anche all'epoca delle invasioni barbariche; pare che una prima chiesetta sia stata costruita intorno all'anno 1000. Andata in rovina, sorse al suo posto una seconda chiesa, eretta nei primi anni del XVI secolo. Secondo una diffusa tradizione, la chiesa fu costruita nei pressi di un masso sul quale la Vergine lasciò la propria impronta. Il masso, ancora oggi, presenta quella singolare traccia ed è indicato come una pietra in grado di favorire la fecondità. Anche qui, come da altre parti, le donne che avevano qualche problema ad avere figli poggiavano e sfregavano il loro ventre contro la superficie litica per favorire la maternità
Il video è realizzato in 4K
SUNRISE WINTER CONCERT - Tre Allegri Ragazzi Morti - MONRUPINO
Sunrise Winter Concert - Tre Allegri Ragazzi Morti - Rocca di Monrupino (Trieste), 18 dicembre 2014. Regia e Montaggio: Annapaola Martin; Riprese: Annapaola Martin, Damiano Tommasi; Produzione: Associazione Viva Comix.
Con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con La Tempesta, Dobialab.
Realizzato nell'ambito della manifestazione: Viva i Fumetti/Viva l'Animazione-Piccolo Festival dell'Animazione.
Repen col..... Monrupino
libere...dai recinti di ferro...come cavalli ...libereeeee
Castellieri/Gradišča I e/in II Slivia/Slivno Trieste/Trst