Castello Caldora di Pacentro
In questo video vi portiamo sulla torre più alta del Castello Caldora di Pacentro, una fortificazione che domina su tutta la Valle Peligna in una splendida cornice. Questo luogo, tuttavia, non è famoso solo per la sua bellezza, ma anche per le antiche storie che ha da raccontare ...
Franco Valente - Convegno: i Caldoreschi a Pacentro - Castello Caldora-Cantelmo
PACENTRO, 10 AGOSTO 2016, SALONE DEL CASTELLO CALDORESCO. CONFERENZA DELLO STORICO MOLISANO FRANCO VALENTE: «I CALDORESCHI SIGNORI DI PACENTRO E DI MOLTE ALTRE TERRE»
Pacentro (AQ) -Parte III -Le Chiese e il Castello Caldora
il VIDEO presenta immagini di PACENTRO (AQ)-nella Parte III
Le CHIESE e il CASTELLO Caldora
Riprese del 26 Settembre 2013
Abruzzo. Pacentro. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, del Comune di Pacentro provincia dell'Aquila in Abruzzo. Italy.
Luoghi Visitati.
Panoramica con vista di Pacentro. Via San Marco Ang. San Francesco. Chiesa di San Marco. via Santa Maria Maggiore. Piazza del Popolo. Chiesa Santa Maria Misericordia. Largo del Molino. Scultura del Dipinto i Borghi più Belli d'Italia. Porticati del Centro Storico. Castello di Cantelmo Caldora. Panoramica Finale di Pacentro.
Ringrazio della Visualizzazione.
Mavic Pro. CASTELLO CALDORA. Pacentro
PACENTRO (AQ) ABRUZZO. ITALY
Via del Castello, Pacentro
Il meraviglioso borgo di Pacentro (AQ) - by Icaro Droni
icarodroni.it
Il borgo è situato in una zona collinare (690 m) sulle pendici delle Montagne del Morrone, a guardia dell'ingresso della Valle Peligna. L'elemento architettonico più rilevante è il Castello Cantelmo, costituito da un complesso di tre torri quadrate (sec. XIV) disposte secondo una pianta a quadrilatero, circondate da un ampio fossato. Sono inoltre presenti 3 torrioni rotondi a rinforzo della cinta esterna (sec. XV).
ra le tradizioni locali spicca la Corsa degli Zingari, gara podistica a piedi nudi che si tiene la prima domenica di settembre in onore della Madonna di Loreto. I giovani del paese salgono sulle pendici del Colle Ardinghi, che si trova di fronte al paese, e al suono improvviso della campana della chiesetta dedicata alla Vergine si lanciano scalzi lungo il ripido e aspro sentiero che dal colle porta alla chiesa riportando non poche ferite.
Le foto contenute nel filmato sono di L. De Rocco
Per approfondimenti culturali, visitate il blog di Leo De Rocco:
Una produzione Icaro Droni:
Icaro Droni é un marchio di Icaro di L.Stammitti & C. Sas
icarodroni.it - info@icarodroni.it - 327-8199405
Pacentro - L'Aquila (2/2) - Borghi d'Italia (TV2000)
Pacentro è un piccolo Comune in Provincia dell'Aquila, situato a 690 metri sul livello del mare, con 1.200 abitanti.
Il paese fa parte della Comunità Montana Peligna e del Parco Nazionale della Maiella.
Nei primi anni del dopoguerra, come per tanti altri paesi italiani, vi è stata una notevole emigrazione verso le grandi città e verso l'estero, in modo particolare nello Stato americano dell'Ohio.
Sono molte le congetture circa l'origine del toponimo: Pacinus, Pacinos, Pacine, Pacino. Probabilmente è legato al nome di qualche antico borgo, forse d'origine latina, come farebbe supporre il ritrovamento, in zona di fabbriche, di lapidi e sepolcri.
CB, 31oct17 - I feudi ed i castelli dei Caldora in Abruzzo e Molise - Franco Valente
Il castello angioino di Macchiagodena (Molise) raccontato da Franco Valente
Da un documento del 964 sappiamo che il toponimo originario era Maccla de Godino, divenuto nel secolo XIII Maccla godina e trasformatosi nella denominazione attuale nel corso del XVI secolo. Non si hanno di Macchiagodena notizie relative ai periodi normanno e svevo, si sa invece che agli inizi dell'epoca angioina, nel 1269, essa venne concessa in feudo, da Carlo I d'Angiò, al cavaliere francese Barrasio di Barrasio. Per diversi anni fu di proprietà della famiglia Cantelmo, forse a partire già dal 1422, anno di un rescritto della regina Giovanna II nel quale viene riportato come titolare dell'università Giovanni Cantelmo. A lui fece seguito la famiglia Pandone che vi rimase fino a quando Enrico Pandone vendette il feudo ai Mormile.
Il Castello di Macchiagodena si erge sulla viva roccia, dalla quale sembrano emergere le due torri più grandi. Di sicura origine longobarda, il castello costituiva un'importante strumento di avvistamento e di controllo del confine tra la contea di Isernia e quella di Boiano e, soprattutto, del tratturo Pescasserroli-Candela.
Il feudo fu mantenuto da diverse famiglie, tra le quali ridordiamo i Barras, i Pandone e, nel XVI secolo dai Caracciolo, che lo vendettero ai Centomani i quali furono l'ultima famiglia ad abitare stabilmente l'antica fortezza. La stessa famiglia che agli inizi dell'Ottocento apportò importanti ristrutturazioni al castello, che assunse così la forma che possiamo ammirare attualmente.
La pianta del castello è di forma poligonale e si sviluppa intorno ad un corpo di fabbrica di forma quadrata. Molto interessanti sono alcuni particolari riguardanti l'ingresso, come ad esempio il vano di forma rotonda che si trova all'estremità della seconda rampa di accesso. Le scale portano al piano nobile, nel quale erano presenti, ma oggi purtroppo non più visibili, tavole dipinte, fregi, un focolare alla romana ed una finestra gotica. Oggi gli ambienti interni invece si caratterizzano per la semplicità dell'arredamento e nella sola biblioteca sono presenti arredi ottocenteschi e scaffali ricchi di antichi e pregiati volumi, soprattutto di genere medico.
Nei sotterranei, oggi chiusi, probabilmente doveva essere presente una via di fuga, che portava ad una zona della roccia sottostante chiamata del precipizio (addirittura una leggenda popolare vuole che diverse anime ancora infestino il castello proprio in questi cunicoli).
Caldoreschi Templari - CSN 2a parte.m4v
Seconda parte del combattimento contro i templari
FRANCO VALENTE TORNA A PIENO TITOLO AD ESSERE ARCHITETTO
piazza di Pacentro -AQ- con Drone
un piccolo video a Pacentro in una domenica pomeriggio ..ora di pranzo
Castropignano e il suo Castello: vicende storiche ed evidenze archeologiche (prima parte)
Castropignano: Storia Arte Archeologia
incontro di studio, 06-08-2011
intervento Gabriella di Rocco
Pacentro - IV Rievocazione Storica dei Caldoreschi (19 agosto 2001)
PACENTRO, 19 AGOSTO 2001. IV EDIZIONE DELLA RIEVOCAZIONE STORICA I CALDORESCHI.
SUCCESSO PER IL MERCATINI DI NATALE A PACENTRO
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BEN ACCOLTE IN MOLISE LE GIORNATE NAZIONALI DEI CASTELLI
Il Castello d'Evoli a Castropignano (CB)
Nell' entroterra molisano esiste una rete di castelli la cui origine affonda all'epoca pre-romana. Ma sullo stesso sito hanno insistito fortezze che ci sono pervenute nelle loro poderose forme medievali. E' il caso di Castropignano dove, su una collina strapiombante sulla Valle del Biferno, si ergono le vestigia del Castello degli Evoli, dal nome della famiglia che lo possedette più a lungo. Le rovine emanano un irresistibile senso di mistero, mentre scenari di grande bellezza si godono dal giro delle mura, attraverso un sentiero naturalistico poco praticato. Non manca nemmeno la leggenda triste di Fata...
Molise raccontato da Franco Valente: la chiesa collegiata SS. Annunziata di Venafro (parte 1 di 2)
Una serie di documentari per far conoscere la piccola regione del Molise, con l'accompagnamento del professor Franco Valente e di Nicola De Santis.