Castello di Balsorano Aq
Castello Piccolomini (Balsorano) Aq.
Il castello di Balsorano fu eretto sulle fondamenta di un'altra antica struttura, da Antonio Todeschini Piccolomini, nipote di papa Pio II e genero di Ferrante Secondo, intorno all'anno 1460. Successivamente Antonio ne assunse il comando come baronia.
In seguito conobbe vari passaggi di signoria feudale (gli stessi di Balsorano) tra cui Carlo Lefebvre, fino agli attuali Fiastri Zannelli che lo hanno trasformato in albergo-ristorante. Negli anni 30 sono stati eseguiti dei restauri a causa dei disastri creati dal terremoto della Marsica del 1915, ma conserva tuttora elementi originari dell'epoca.
È stato spesso usato come location di film italiani, specialmente negli Anni...
(The castle of Balsorano was erected on the foundations of another ancient structure, by Antonio Todeschini Piccolomini, nephew of Pope Pius II and son-in-law of Ferrante Secondo, around the year 1460. Later Antonio assumed the command as barony.
Later he met several feudal lordships (the same of Balsorano) including Carlo Lefebvre, up to the current Fiastri Zannelli who transformed it into a hotel-restaurant. In the 30s, restorations were carried out because of the disasters created by the earthquake of the Marsica of 1915, but still retains original elements of the era.
It has often been used as a location for Italian films, especially in the ...)
fonte (source):
Comune di Balsorano 2019
Video promozionale del comune di BALSORANO (AQ) realizzato con la collaborazione di:
Comitato Calici e Musica Sotto le Stelle
Ass. Cult. Work in Progress
Circolo Culturale Musicale Città di Balsorano
Parrocchia SS.ma Trinità - Balsorano
Proloco di Balsorano
Convento san Francesco - Balsorano
Proloco di Balsorano Vecchio
GEB - Gruppo Escursionisti Balsorano
Castello Piccolomini - Balsorano
Ass. storico cult. Il Maniero del Re
Comitato san Giorgio e SS.ma Trinità di Balsorano
Santuario di S. Angelo - Balsorano
Salviamo la ferrovia Avezzano Roccasecca
Confraternita della Misericordia di Balsorano e San Vincenzo V. R.
Gruppo AVIS di Balsorano
pagina Facebook Perle e Pillole Balsoranesi
gruppo Facebook Sei di Balsorano se...
Video realizzato da Antonio Silvi nel mese di agosto 2019
Soundtrack:
Gde Trava - - Max Chorny
Coro Francescano de Assisi - Dextera Dei
ivox431_02 Calm Me Down
Bach- Cello Suite -1 In G, BWV 1007 - Praeludium
rsm296_05 Moving On
rsm303_06 Perfect Memories
rsm311_04 Peace Of Mind
Balsorano Castle - Castello di Balsorano
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Info:
Music: Little dark age - MGMT
Balsorano Italy/ Бальсорано Италия
Esplorazione cisterne Castello Piccolomini di Celano
abruzzo.beniculturali.it
naturabruzzo.it
SMARTDRONE Castello Balsorano (AQ)
Proponiamo, in questa sequenza, la visione del Castello Piccolomini di Balsorano (AQ) e dei resti archeologici siti nelle vicinanze. Non manca, ovviamente, la panoramica sulla valle Roveto.
Balsorano, Piazza Piccolomini, SCANDALO!
Balsorano, Piazza Piccolomini, interventi effettuati da diverse imprese, per la sistemazione delle grondaie, liquidate giusto compenso ed i problemi permangono. Mi rivolgo ai governanti del mio Paese; dimettetevi se non siete in grado di risolvere un problema così semplice; con i soldi che avete speso e dato alle imprese avreste messo le grondaie nuove!!! Dimettetevi!
Abruzzo - Capestrano - Castello Piccolomini
Castello Medievale
Balsorano, Italy Holiday Homes
This is just one of the excellent holiday homes offered by Bungalow.Net in the fabulous Italian region of Abruzzo. Check it out at
Abruzzo is a charming region of medieval castles and towns, cozy, traditional villages and picturesque Italian countryside, making it the perfect destination for agrotourism. See our complete holiday offer for this amazing area at or
Grotte ed Eremi di Balsorano
Escursione tra grotte ed eremi nella zona della Serra Lunga presso Balsorano (AQ - Abruzzo).
I MOSTRI DI BALSORANO - RAI
Documentario sulla storia del giornalista Gennaro De Stefano.
Marsica abruzzese: la Valle Roveto (Parte 1 di 2) documentario completo
La valle inclusa tra i Marsi antinati (che Plinio il Vecchio chiamò atinates) vedeva in Antinum (la contemporanea Civita d'Antino) il suo centro principale in epoca italica e fiorente municipio in età imperiale, nonché centro urbano strategico e punto di riferimento amministrativo noto con il nome medievale di Antena. Nell'Alto Medioevo la valle risultò inclusa come il resto della Marsica al ducato di Spoleto, rappresentandone il punto più meridionale situato al confine con Sora e con il ducato di Benevento. Il territorio si trovò coinvolto nelle vicende legate alle scorribande dei Saraceni e delle orde ungare che furono al centro delle lotte sanguinose che segnarono tutto il periodo altomedievale.
Successivamente inclusa nei possedimenti della dinastia dei conti dei Marsi tra il IX e il X secolo si svilupparono i nuclei urbani di Civitella Roveto (all'epoca nota con il toponimo di Petrarolo), Meta, Rendinara, Pescocanale, Morrea e Balsorano. In questi ultimi due centri vennero edificati nel XV secolo dai Piccolomini i castelli che furono scelti come residenza anche dai signori e dai baroni delle epoche successive della contea di Celano e in seguito dagli Orsini e dai Colonna, conti di Tagliacozzo ed Albe[2].
Castello Piccolomini di Morrea
I monti ubertosi della valle visti da San Vincenzo Valle Roveto
Del Giustizierato d'Abruzzo nato nel 1233 fecero parte i centri di Vallis Sorana, Civitas Antinae, Castellum Novum, Morreum, Rocca di Vivo, Rendinaria, Meta, Civitella, Castrum, Capranica, Pesclum Canale[3]. Dal 5 ottobre del 1273, anno della decadenza del distretto con capoluogo Sulmona, il territorio rovetano venne incluso nell'Abruzzo Ultra[4].
Qualche anno dopo l'eversione feudale, esattamente nel 1811 il territorio venne organizzato amministrativamente nel circondario di Civitella Roveto che includeva tutti i comuni rovetani dell'epoca e che fece parte del distretto di Avezzano. Nel XIX secolo il territorio rovetano fu al centro delle vicende dei briganti che attraversavano i passi montani tra San Giovanni Valle Roveto e Collelongo e l'intera valle per raggiungere la Marsica fucense o la fondo valle del Liri.
Dopo l'Unità d'Italia il mandamento di Civitella Roveto di cui fecero parte sei comuni rovetani[5] fu incluso nel circondario di Avezzano. Anche il territorio rovetano fu al centro delle vicende del brigantaggio postunitario fino al 1870[6][7].
Il 13 gennaio del 1915 il terremoto della Marsica segnò profondamente il territorio. Classificato tra i principali sismi avvenuti in Italia causò oltre 30 000 vittime e distrusse quasi completamente decine di centri e in modo irrimediabile i borghi rovetani di Meta Vecchia e Morino Vecchio. Oltre 500 furono le vittime nel territorio della valle Roveto. In particolare i centri di Balsorano, Canistro, Morino, Morrea, San Vincenzo e San Giovanni vennero ricostruiti più a valle delocalizzando le nuove costruzioni nelle vicinanze della strada nazionale n. 82, mentre solo dopo alcuni decenni furono lentamente recuperati i borghi originari posti in altura[8].
Situata sull'asse del fronte di Cassino la valle Roveto subì durante la seconda guerra mondiale bombardamenti a tappeto volti a interrompere le comunicazioni stradali e ferroviari tra la fondo valle del Liri, Sora ed Avezzano[9].
Capistrello fu teatro della tragica vicenda dei 33 martiri torturati e fucilati dai tedeschi[10]. Su queste montagne furono nascosti ed aiutati dai contadini dei borghi montani migliaia di alleati in fuga dal campo di concentramento di Avezzano e da quelli abruzzesi. Emblematiche le vicende eroiche dei fratelli Bruno e Mario Durante e di Giuseppe Testa, giovani partigiani catturati a Meta e Morrea, torturati e uccisi dalle SS per non aver rivelato l'ospitalità delle loro genti ai prigionieri evasi dai campi di concentramento, evitando gravi ritorsioni da parte dei tedeschi[11][12].
BALSORANO 6/11/2017 MANIFESTAZIONE PER LA SCUOLA
Un corteo ed una manifestazione organizzato dal comitato “salviamo la scuola di Balsorano” con il supporto dei gruppi consiliari di opposizione per chiedere all’ amministrazione comunale di non spostare la scuola primaria di secondo grado nel comune di San Vincenzo Valle Roveto.
INTERVISTATI:
ERICA GISMONDI comitato “salviamo la scuola di Balsorano”
SONIA CORRADI comitato “salviamo la scuola di Balsorano”
CARLA FANTAUZZI comitato “salviamo la scuola di Balsorano”
ROMINA MARGANI consigliere comunale Balsorano
GIOVANNI TUZI consigliere comunale Balsorano
#ITR7GOLD #BALSORANO #MANIFESTAZIONE
Marsica abruzzese: la Valle Roveto (Parte 2 di 2) documentario completo
La valle inclusa tra i Marsi antinati (che Plinio il Vecchio chiamò atinates) vedeva in Antinum (la contemporanea Civita d'Antino) il suo centro principale in epoca italica e fiorente municipio in età imperiale, nonché centro urbano strategico e punto di riferimento amministrativo noto con il nome medievale di Antena. Nell'Alto Medioevo la valle risultò inclusa come il resto della Marsica al ducato di Spoleto, rappresentandone il punto più meridionale situato al confine con Sora e con il ducato di Benevento. Il territorio si trovò coinvolto nelle vicende legate alle scorribande dei Saraceni e delle orde ungare che furono al centro delle lotte sanguinose che segnarono tutto il periodo altomedievale.
Successivamente inclusa nei possedimenti della dinastia dei conti dei Marsi tra il IX e il X secolo si svilupparono i nuclei urbani di Civitella Roveto (all'epoca nota con il toponimo di Petrarolo), Meta, Rendinara, Pescocanale, Morrea e Balsorano. In questi ultimi due centri vennero edificati nel XV secolo dai Piccolomini i castelli che furono scelti come residenza anche dai signori e dai baroni delle epoche successive della contea di Celano e in seguito dagli Orsini e dai Colonna, conti di Tagliacozzo ed Albe[2].
Castello Piccolomini di Morrea
I monti ubertosi della valle visti da San Vincenzo Valle Roveto
Del Giustizierato d'Abruzzo nato nel 1233 fecero parte i centri di Vallis Sorana, Civitas Antinae, Castellum Novum, Morreum, Rocca di Vivo, Rendinaria, Meta, Civitella, Castrum, Capranica, Pesclum Canale[3]. Dal 5 ottobre del 1273, anno della decadenza del distretto con capoluogo Sulmona, il territorio rovetano venne incluso nell'Abruzzo Ultra[4].
Qualche anno dopo l'eversione feudale, esattamente nel 1811 il territorio venne organizzato amministrativamente nel circondario di Civitella Roveto che includeva tutti i comuni rovetani dell'epoca e che fece parte del distretto di Avezzano. Nel XIX secolo il territorio rovetano fu al centro delle vicende dei briganti che attraversavano i passi montani tra San Giovanni Valle Roveto e Collelongo e l'intera valle per raggiungere la Marsica fucense o la fondo valle del Liri.
Dopo l'Unità d'Italia il mandamento di Civitella Roveto di cui fecero parte sei comuni rovetani[5] fu incluso nel circondario di Avezzano. Anche il territorio rovetano fu al centro delle vicende del brigantaggio postunitario fino al 1870[6][7].
Il 13 gennaio del 1915 il terremoto della Marsica segnò profondamente il territorio. Classificato tra i principali sismi avvenuti in Italia causò oltre 30 000 vittime e distrusse quasi completamente decine di centri e in modo irrimediabile i borghi rovetani di Meta Vecchia e Morino Vecchio. Oltre 500 furono le vittime nel territorio della valle Roveto. In particolare i centri di Balsorano, Canistro, Morino, Morrea, San Vincenzo e San Giovanni vennero ricostruiti più a valle delocalizzando le nuove costruzioni nelle vicinanze della strada nazionale n. 82, mentre solo dopo alcuni decenni furono lentamente recuperati i borghi originari posti in altura[8].
Situata sull'asse del fronte di Cassino la valle Roveto subì durante la seconda guerra mondiale bombardamenti a tappeto volti a interrompere le comunicazioni stradali e ferroviari tra la fondo valle del Liri, Sora ed Avezzano[9].
Capistrello fu teatro della tragica vicenda dei 33 martiri torturati e fucilati dai tedeschi[10]. Su queste montagne furono nascosti ed aiutati dai contadini dei borghi montani migliaia di alleati in fuga dal campo di concentramento di Avezzano e da quelli abruzzesi. Emblematiche le vicende eroiche dei fratelli Bruno e Mario Durante e di Giuseppe Testa, giovani partigiani catturati a Meta e Morrea, torturati e uccisi dalle SS per non aver rivelato l'ospitalità delle loro genti ai prigionieri evasi dai campi di concentramento, evitando gravi ritorsioni da parte dei tedeschi[11][12].
Una visita a Balsorano L'Aquila
Old Pescina (AQ)
In the movie we admire, surrounded by the remains of the fortified enclosure of Piccolomini castle, which was from Ugone del Balzo, the pentagonal tower was known in the Middle Ages with the name of Rocca Vecchia, the old village at the foot of the Tower, Basilica of Santa Maria delle Grazie a panoramic view of the village and its surroundings.
Nel filmato ammiriamo, circondata dai resti del recinto fortificato del castello Piccolomini che fu di Ugone Del Balzo, la torre pentagonale era nota nel medioevo con il nome di Rocca Vecchia, il vecchio borgo ai piedi della Torre, la Basilica di Santa Maria delle Grazie e una vista panoramica del paese e del suo circondario.
Balsorano - Corruzione e appalti, blitz della Mobile
rete8.it
Arte tra Santi e Guerrieri
Abruzzo,Italy Capestrano, ARTE tra SANTI e GUERRIERI.
Mostra dell'artista ANGELO SALCE dal 18 al 25 settembre presso il Castello Piccolomini di Capestrano.
VERNISSAGE 18 settembre 2016,ore 17:30 a cura del prof.MASSIMO PASQUALONE.