CamminaLiguria 2016 - Castelnuovo Magra
10 Aprile 2016
Camminata Ambientevivo a Castelnuovo Magra.
Ritrovo nel piano di Castelnuovo, quindi camminata lungo i sentieri che lambiscono i vigneti e gli uliveti, fino al borgo collinare.
Visita guidata del borgo di Castelnuovo e della torre del castello dei Vescovi di Luni, da poco restaurata, ospitante la mostra sul vermentino.
Mc Curry & Erwitt a Castelnuovo, scatti di storia - TG CANALE ITALIA del 01/07/2015
Uno straordinario appuntamento a metà tra arte e storia, quello che si è svolto nella serata di martedì 30 giugno in Piazza Querciola a Castelnuovo Magra (SP): il celebre fotoreporter americano Steve McCurry, accompagnato dall’amica e fondatrice dell’agenzia milanese SudEst57 Biba Giacchetti, ha tenuto un coinvolgente incontro, dove ha raccontato il suo personale rapporto con la fotografia. Motivo della sua eccezionale visita in Val di Magra, un personale omaggio ad un altro genio della fotografia internazionale: Elliott Erwitt, al quale è dedicata la mostra “Icons”, visitabile fino all’11 ottobre all’interno della Torre del Castello dei Vescovi di Luni; da poco restaurata e riaperta.
Francesco Munari
Castello Malaspina di Fosdinovo
Alcune immagini del Castello Malaspina di Fosdinovo
in provincia di Massa Carrara
grazie a Sonia per l'improvvisazione alla chitarra classica:)
(Sonia Cenceschi:
Il castello sorge a 500 metri s.l.m., nel borgo medievale di Fosdinovo il cui nome deriva da Fauce Nova ossia Nuovo Passo, attestato per la prima volta nell'XI secolo. La fortezza fu innalzata a difesa del precedente Castro, da un gruppo detto dei Nobili di Fosdinovo, in una posizione strategica per il controllo degli scambi fra zona costiera e pianure della valle del Po. Questi nobili e i Bianchi di Erberia furono feudatari del Conte Vescovo di Luni. In seguito alla decadenza della potenza vescovile, cedettero alla supremazia dei Malaspina.
Negli Atti della Pace di Castelnuovo stipulata a Sarzana il 6 ottobre 1306, fra i marchesi Malaspina e il vescovo-conte di Luni, viene citato Dante Alighieri che aveva ricevuto in piazza della Calcandola, dal marchese di Mulazzo, Franceschino Malaspina, la procura generale per concludere la pace con Antonio Nuvolone da Camilla, vescovo-conte di Luni. Il trattato fu concluso nel palazzo vescovile di Castelnuovo Magra.
Dal 1340 i diritti e il possesso di Faucenova passarono a Spinetta Malaspina il Grande. Il marchese risiede nel castello che sarà ampliato come il borgo dal nipote Galeotto, tanto che Fosdinovo avrà il titolo di Città Imperiale.
Il castello ha pianta rettangolare, 4 torri tonde, un bastione, due cortili di cui uno centrale, ronde di camminamento sui tetti, un avamposto detto Spuntone, a difesa, verso il borgo sottostante. E' ottimamente conservato e visitabile. Vi risiede l'attuale proprietario, Vieri Torrigiani Malaspina che continua l'opera di restauro e cura del castello, intrapresa dal padre Carlo Filippo che nella seconda metà del secolo scorso riportò la dimora all'antico splendore.
1.08: anticamente l'entrata era protetta da un ponte levatoio
1.20: lo stemma raffigurante l'albero dei Malaspina, il cui motto è: Sum mala spina bonis, sum bona spina malis (Sono una spina che non punge per i buoni, sono una spina pungente per i cattivi) e deriverebbe dalla frase pronunciata in punto di morte, Ah, mala spina! dal re franco Teodoberto ferito a morte (547) con una spina da Accino Marzio per vendicare l'uccisione a tradimento del padre Ilduino duca di Milano.
1.30: feritoia per archibugi
1.40: ingresso con porticato rinascimentale e scale cordonate che conducevano uomini e cavalli al cortile centrale
2.33: parte della sala d'ingresso
2.40: ingresso e parte del cortile centrale
3.01: stemma dei Malaspina in cui la testa di un delfino tiene in bocca lo Spino Fiorito (i Malaspina nel 1202 si divisero nei due rami detti dello Spino Secco che ebbe i feudi della sponda destra del fiume Magra, e quello dello Spino Fiorito che ebbe i feudi della sponda sinistra
3.17: cassapanca che contenne il corredo portato in dote da Valentina Visconti a Luigi d'Orleans
3.24: Resurrezione di Cristo affresco del XIV secolo in cui compare inginocchiato in basso a sinistra il committente, Obizzo Malaspina - si trova nella stanza detta di Dante Alighieri
3.37: cassaforte
4.19: parte degli affreschi della Sala Grande
4.48: culla con lucchetto usata per proteggere i neonati della famiglia da rapimenti o sostituzioni
5.20: alcuni particolari della stanza delle torture
5.33: merli del camminamento di ronda
5.39: vista sui tetti di Fosdinovo
5.49: vista sulla vallata e la foce del fiume Magra
per la storia della famiglia Malaspina e del castello:
Giga emiliana (Dead Folk Society) - Piva Emiliana e Organetto
Piva Emiliana - Dario Landi
Organetto - Mauro Manicardi
Nella bellissima Querciola sotto il castello dei vescovi di Luni a Castelnuovo Magra (SP)
Football & Icons, il calcio secondo Steve McCurry
Dal 22 aprile all’ 11 settembre 2016, a Castelnuovo Magra , nella Torre del Castello dei Vescovi di Luni, 25 scatti sul gioco del calcio praticato in strada.ne
Tivegna(sp) fiore all'occhiello dei vescovi di Luni
Facevano tanti km per poter mangiare a scrocco gia' tanti anni fa......by flashwarrior300
Fortezza di Sarzana - 1° Maggio 2019
La fortezza di Sarzanello è una fortificazione militare che sorge in via alla Fortezza sulla collina di Sarzanello, nei pressi di Sarzana, in provincia della Spezia, e domina, dall'alto, la Val di Magra.
La sua natura e la sua posizione ne fanno uno dei simboli della città di Sarzana.
La Fortezza è composta da due elementi di fabbrica distinti:
il primo, vero e proprio castello e elemento principale della fortificazione ha una pianta triangolare, con ai vertici tre bastioni. Questo elemento di fabbrica ospita la struttura vera e propria del castello;
il secondo è un enorme rivellino in forma di terrapieno fortificato triangolare, quasi delle stesse dimensioni della fortezza; contrapposto al primo e collegato attraverso un ponte volante, così da formare con il primo elemento una sorta di rombo costituito da due triangoli.
L'accesso alla fortezza avviene attraversando il ponticello in pietra, che scavalca l'ampio e profondo fossato fortificato.
L'esistenza di una struttura a scopo militare è menzionata per la prima volta in un diploma dell'Imperatore Ottone I, in cui viene concesso al Vescovo di Luni il possesso di sei castra, tra i quali quello de Sarzano.
Con il passare degli anni e con il mutare delle situazioni politico-militari, la fortezza acquistò sempre maggiore importanza, tale da ospitarvi, intorno alla fine del X secolo, una delle residenze vescovili della vallata. Il castrum viene citato costantemente negli anni 1076, 1078, 1080, come curtis dell'imperatore Federico I, e nel 1191, come curtis di Enrico VI.
La lenta e progressiva decadenza di Luni, iniziata già dal IV secolo, portò i suoi abitanti a migrare sui colli circostanti in cerca di sicurezza, dando così luogo all'incremento se non alla nascita di nuovi borghi (Nicola, Ortonovo, Castelnuovo Magra, Ameglia) e la stessa collina di Sarzanello si popolò di esuli che vi si stabilirono, raccolti attorno alla residenza più importante del Vescovo.
(estratto da Wikipedia)
Festa Medievale - Castelnuovo Magra (La Spezia)
Viano di Lunigiana: Panoramicando sul territorio apuano, in viaggio tra natura presente e passato
GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA
Massimo Bigini
- Escursioni e trekking sulle Alpi Apuane
- Escursioni e trekking sulla via francigena
- Progettazione reti escursionistiche
- Educazione ambientale
massimo.bigini@gmail.com mobile 333 5992936
Viano si trova nella valle del Lucido, antico possedimento della famiglia dei Bianchi d'Erberia. Il suo castello, di cui oggi rimane solo la torre, fu probabilmente un antico pago romano e in seguito sede dell'antica pieve. Passò poi sotto il dominio malaspiniano. Viano costituiva il centro del potere politico dei Bianchi, a cui faceva da contraltare Monte dei Bianchi quale centro religioso. Il borgo si sviluppa attorno alla torre cilindrica che sorge alla sommità del colle, dalla quale si sviluppano in maniera concentrica le case del borgo. Rimangono elementi della cerchia muraria, come la porta e alcuni caratteristici vicoli chiusi da volte. Interessante anche la pieve di San Martino, già ricordata nel 1149 come concessione ai vescovi di Luni, costruita su una chiesa romanica, caratterizzata da una facciata semplice, con il portale d'ingresso sormontato da un pregevole bassorilievo marmoreo. (