CATACOMBE SANTA SAVINILLA NEPI VT WWW SENTIEROELFI NET VISITA 14 GENNAIO 2108
ABBIAMO VISITATO IL GIORO 14 GENNAIO 2018 le
CATACOMBE DI SANTA SAVINILLA
LA CATACOMBA RECA IL NOME DI SANTA SAVINILLA, donna che, secondo la tradizione avrebbe fatto seppellire all’interno del terreno di sua proprietà i corpi dei santi patroni di Nepi Tolomeo e Romano. Seppur di estensione limitata rispetto agli analoghi cimiteri di Roma, la catacomba di Santa Savinilla si distingue per la sua monumentalità. Le gallerie, infatti, raggiungono l’altezza di circa 3.50 metri, del tutto inconsueta per una struttura di questo tipo. Al suo interno tombe “a mensa”, tombe “ad arcosolio”, “formae” pavimentali, nicchioni funerari e semplici loculi per un totale stimato a più di mille sepolcri.
La tipologia delle sepolture, i dati epigrafici e l’analisi dei materiali ceramici rinvenuti permettono di datare il momento di utilizzo della catacomba all’inizio del IV sino alla prima metà del V secolo. Alla catacomba si accede dalla chiesa di San Tolomeo realizzata fra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo.
Antropophagus
Alcuni minuti delle drammatiche sequenze del Film Antropophagus - di Joe D'Amato - girato all'interno delle Catacombe di Santa Savinilla a Nepi nel 1980
Storie di Persone e di Musei - Museo Civico Archeologico di Nepi (VT)
Protagonista del ciclo Storie di Persone e di Musei è il Museo Civico Archeologico di Nepi (VT), raccontato il 6 aprile 2018 dal Direttore Stefano Francocci.
La nascita di una prima raccolta di reperti provenienti dal territorio nepesino risale agli anni '80 del secolo scorso, quando l'amministrazione comunale di Nepi istituì un deposito per i beni culturali per conservare i materiali archeologici che minacciavano di essere dispersi o trafugati.
Nel 1992, la Soprintendenza Archeologica per l'Etruria Meridionale, in collaborazione con il Comune di Nepi, realizzò la mostra Le necropoli di Nepi.
Al termine dell'esposizione, parte dei materiali ritornarono nei magazzini statali, mentre altri contribuirono a costituire il primo allestimento del Museo Civico, aperto regolarmente al pubblico dal giugno del 1995 nella Sala Nobile del Palazzo Comunale.
Nella primavera del 2014, dopo un lungo lavoro di riordino e restauro dei materiali ed il rientro a Nepi di importanti reperti archeologici, il Museo Civico ha trovato la sua definitiva collocazione nel palazzo storico adiacente al Palazzo Comunale.
La struttura museale si avvale di un moderno e affascinante apparato espositivo, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, che si propone di illustrare l'evoluzione storica della città e del suo territorio dall'età protostorica sino al Rinascimento. Il percorso espositivo è strutturato in tre sezioni: Protostorica - Preromana, Romana, Medievale - Rinascimentale.
La parte più importante della collezione civica è costituita dai materiali provenienti dalle aree cimiteriali di età preromana che circondano l'abitato. Fra queste la più rappresentativa è sicuramente la necropoli di Sante Grotte. Alcune campagne di scavo, svolte fra il 2003 ed il 2004, hanno permesso l'eccezionale ritrovamento di alcune tombe a camera ancora intatte e di sepolture entro fossa riservate a bambini.
All'interno delle tombe a camera sono stati rinvenuti ricchi corredi, databili fra il VII ed il III secolo a.C., caratterizzati dalla presenza di ceramiche d'importazione, oggetti in bronzo ed ornamenti personali in oro ed argento.
L'età romana è testimoniata dalla ricostruzione in scala 1:1 di un colombario, scoperto lungo il percorso dell'antica Via Amerina, e da materiali lapidei. Il reperto di maggior prestigio è la testa capite velato dell'imperatore Augusto, la cui provenienza è ignota ma che doveva appartenere ad una scultura posta all'interno di un importante edificio pubblico. Rubata negli anni '70 del secolo scorso, la scultura è stata di recente restituita dal Museo del Parco del Cinquantenario di Bruxelles che l'aveva acquistata in buona fede nel 1975.
I materiali più recenti dell'allestimento museale risalgono al periodo di massimo splendore di Nepi, vale a dire al XV-XVI secolo.
All'epoca la città fu dominio di importanti famiglie quali i Borgia e i Farnese. Dal castello di Nepi, il cosiddetto Forte dei Borgia provengono ceramiche ed alcuni stemmi marmorei recuperati nell'800 e a seguito di lavori di restauro terminati nel 2007.
museo nepi 3
Il posto d'onore è occupato dal raro emblema di Lucrezia Borgia che nel 1499 fu investita dal padre, il pontefice Alessandro VI, del Ducato di Nepi.
Il Museo Civico funge da punto informativo per i turisti e gestisce il servizio di visite guidate ai principali monumenti della cittadina (Catacomba di Santa Savinilla, Forte dei Borgia). Da anni la struttura collabora con gli Istituti Scolastici e con l'Università della Tuscia per lo svolgimento di attività formative (tirocini, progetti di alternanza scuola-lavoro). Notevole l'apporto dato alla conoscenza del territorio attraverso l'organizzazione di conferenze, mostre, visite guidate e pubblicazioni.
Su iniziativa del Museo Civico di Nepi, si è costituito nel 2015 il Sistema Museale Territoriale della Via Amerina composto dai Musei Civici dei Comuni di Gallese, Nepi (ente capofila), Orte, Vasanello e dal Museo d'Arte Sacra di Orte. Il Sistema Museale si sviluppa all'interno del Comprensorio della Via Amerina e delle Forre un territorio del viterbese che si estende fra la riva destra del Tevere e i Monti Cimini e che corrisponde in larga parte all'Agro Falisco. La romanizzazione dell'area portò nel III secolo a.C. alla realizzazione della Via Amerina, percorso stradale destinato a collegare Roma con l'Umbria.
Questo tracciato, rimasto in uso sino all'età moderna, ha costituito nei secoli uno strumento di coesione per i centri abitati dell'Agro Falisco e per questa ragione è stato scelto come elemento caratterizzante il Sistema. La rete museale si pone l'obiettivo di contribuire alla crescita culturale delle singole comunità locali e di tutelare e valorizzare il ricco patrimonio artistico che le contraddistingue.
ROCCA DEI BORGIA NEPI(VT) WWW.SENTIEROELFI.NET VISITA 14 GENNAIO 2018 (COMPLETO)
Il Forte dei Borgia
Fra i monumenti di Nepi, il “Forte dei Borgia” è sicuramente il più significativo. Il castello nella tradizione popolare ha assunto il nome di “Forte dei Borgia” essendo intimamente legato all’importante famiglia di origine catalana. In realtà, quanto oggi visibile è il risultato di sovrapposizioni che testimoniano della continuità storica che caratterizza la cittadina di Nepi.
Il nucleo originale della rocca, infatti, poggia le fondamenta su una fortificazione di epoca romana posta a difesa del lato occidentale dell’abitato e di una delle principali porte di ingresso alla città.
Una torre trapezoidale fu aggiunta fra la metà del XII e la metà del XIII secolo. Importanti modifiche furono apportate fra il 1479 ed 1483. La fortezza fu dotata di locali residenziali ed altri se ne aggiunsero sul finire del 1499. Questi ampliamenti furono realizzati sotto Rodrigo Borgia al quale nel 1479 era stata concessa la proprietà di Nepi, confermata, poi, da una bolla di Innocenzo VIII dell’ottobre del 1484.
Le opere commissionate nel 1499 dovevano conferire un aspetto più marcatamente residenziale alla struttura in previsione della sua prossima donazione alla figlia Lucrezia, la cui presenza nel castello è documentata per l’anno successivo.
La progressiva decadenza della struttura iniziò nel XVI secolo con l’abbandono della città da parte di Pier Luigi Farnese.
Sagra del Pecorino Romano e del Salame Cotto di Nepi - Nepi (VT)
Sagra del Pecorino Romano e del Salame Cotto di Nepi - Nepi (VT)
SALA NOBILE PALAZZO COMUNALE NEPI VT WWW SENTIEROELFI NET VISITA 14 GENNAIO 2018
VISITA DEL SENTIERO DEGLI ELFI DI ROMA 14 GENNAIO 2018 PALAZZO COMUNALE NEPI (VT) SALA NOBILE
Il Palazzo Comunale di nepi fu iniziato nel 1542 da Antonio da sangallo il Giovane e terminato solo nel 1744 da Michele Locatelli. L’edificio sorge sull’omonima piazza, principale punto nevralgico della città.
La sala Nobile del Palazzo Comunale e’ decorata dal ciclo di affreschi realizzati nel 1870 da Ludovico De Mauro e Domenico Torti, raffiguranti scene della storia della città e i personaggi illustri.
DOM.13-5-18: ESCURSIONE AD ANELLO DA NEPI ALLA CASCATA DEL PICCHIO LUNGO LA FORRA E LE VIE CAVE
Con gruppo i camminesploratori di davide cutugno, una bella escursione nelle forre sottostanti tra Nepi e Castel Sant' Elia, con visita alla cascata del picchio.A seguire, risalita sull'altopiano della Felceta attraverso le vie Cave.Dislivello 400 metri, percorrenza 12 km...
Nepi (VT) - alle Corti dei Borgia e dei Farnese