Centro Visita del Lupo
Popoli - guida by il bosso - 14.04.2019
Dalle canoe lungo tirino al centro visita del lupo..
Dalle cristalline acque del fiume Tirino al Centro visita del Lupo a Popoli (PE) (Struttura del Corpo forestale dello Stato).
Tante emozioni tutte da vivere...targate IL BOSSO.
Centro Visita del Lupo - Abruzzo
Le giornate dei bellissimi Lupi Appenninici sono fatte di tanti attimi.... Anche di dolcissimi momenti di Relax!
Sulle tracce del lupo, dalle Prede al Predatore ..
Tutti Sabati e tutte le Domeniche..anche in Inverno!
Partenza visita guidata ore 10.30.
Prenotazione non necessaria per piccoli gruppi!
Questo e tanto altro al Centro Visita Del Lupo!!
Il Bosso Società Cooperativa
Via Capodacqua, 6 – 67022 Capestrano (AQ) c/o Centro Turistico e Formativo Valle del Tirino
Numero unico 0859808009 dal Lunedì al Venerdì dalle 9:30 alle 16:30
SOS VETERINARIO: I LUPI SALVATI DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO
Riprese di Marco Petruzzelli
tvreporter.it
SOS VETERINARIO: I lupi salvati dal Corpo Forestale dello Stato. Viaggio all'interno del Centro visita del Lupo a Popoli -Appennino Centrale-
La necessità di assicurare la presenza sul territorio di una struttura per il soccorso, la cura ed il recupero degli animali selvatici in difficoltà, ha rappresentato la motivazione principale per la nascita a Pescara del Centro Recupero Fauna Selvatica del C.F.S..
La struttura, sorta nel 1982, opera per la salvaguardia delle specie animali appartenenti alla fauna selvatica autoctona.
Molte sono le cause che determinano l'inabilità, seppur temporanea, degli animali selvatici alla vita libera. Alcune di queste legate anche all'intervento diretto o indiretto dell'uomo sugli ecosistemi: caccia, investimenti, folgorazioni su tralicci elettrici, impatti su impianti eolici, avvelenamenti, etc..
La passione profusa dal personale e le campagne educative ed informative effettuate nel corso degli anni hanno permesso a questo Centro di diventare punto di riferimento nazionale nell'ambito del recupero, riabilitazione e rieducazione degli animali selvatici: si è infatti passati dai 50 esemplari recapitati nel 1982 ai circa 350 esemplari/annui attuali per un totale di più di 9000 animali di diverso valore naturalistico, con una percentuale media di recupero alla vita libera del 40-45%.
L'attività del Centro si esplica essenzialmente nella cura e riabilitazione degli animali rinvenuti in difficoltà ed in una serie di iniziative didattico-divulgative volte alla sensibilizzazione del cittadino sulle problematiche legate alla biodiversità.
Il Centro è anche punto di riferimento per veterinari che intraprendono la loro attività nel settore della fauna selvatica.
Non meno importante risulta essere infine l'attività scientifica del Centro che si esplica in ricerche nel campo della patologia delle specie animali ricoverate in collaborazione con Istituti di ricerca ed universitari.
Per lo svolgimento delle diverse attività di recupero e cura il Centro può contare su due strutture ubicate a Pescara presso la sede dell'Ufficio territoriale per la biodiversità ed a Popoli (PE) presso il Centro Aziendale Monte Corvo, dedicate rispettivamente alle specie di avifauna e di mammalofauna autoctone.
Per il recupero di animali selvatici in difficoltà è possibile rivolgersi al numero verde di emergenza ambientale del Corpo Forestale dello Stato: 1515.
Popoli, la chiave dei Tre Abruzzi
Un documentario sulla cittadina abruzzese,. in provincia di Pescara
Il borgo conserva molte testimonianze del suo glorioso passato, prima tra tutte la trecentesca Taverna Ducale, uno degli edifici civili medievali più interessanti di tutto l’Abruzzo, con la facciata ornata da bassorilievi e stemmi. L’edificio è sede del “Museo Antiquarium” con reperti lapidei di epoca romana e medievale rinvenuti nell’area.
Di notevole interesse artistico è il cortile del quattrocentesco Palazzo Cantelmo dal pregevole portale bugnato.
Tra i monumenti religiosi sono da segnalare la Chiesa di San Francesco presso il Palazzo della Libertà e la Chiesa della SS. Trinità.
Altro luogo d’interesse è il Museo della Tecnica “Corradino D’Ascanio” dedicato al mitico inventore dell’elicottero e progettista della Vespa Piaggio a cui Popoli diede i natali.
Anche dal punto di vista naturalistico, il borgo riserva delle sorprese. Nella suggestiva Riserva Naturale regionale Sorgenti del Pescara a “Capo Pescara”, attraverso dei percorsi natura, si può arrivare fino alle sorgenti del fiume.
Luogo particolarissimo è il “Centro Visita del Lupo”, dove sarà possibile osservare gli animali del Parco, con visite guidate per conoscere dal vivo il mondo delle prede e dei predatori.
Tra gli eventi principali di Popoli ci sono la “Cronoscalata delle Svolte”, la gara automobilistica dei primi di agosto, la “Sagra del Gambero e della Trota” che si svolge il 15 Agosto e l’antichissima “Fiera dell’Immacolata” dell’8 Dicembre.
Come accennato prima, il paese è soprattutto noto come centro termale. In un ambiente di grande interesse naturalistico e culturale, sulla scia della più nota Caramanico, Popoli ha saputo reinventarsi tramite il turismo benessere, investendo risorse nei più moderni trattamenti grazie alle acque curative della Fonte De Contra con alto tasso solfidrometrico, adatto alla cura di patologie respiratorie, di natura ginecologica, dell’apparato digerente e del sistema vascolare.
Popoli e dintorni
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Itinerario lungo le Sorgenti del Pescara, Centro visita del Lupo e in canoa sul fiume Tirino nei pressi di Popoli
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Linea Bianca Abruzzo: Roccaraso, la Cortina del Sud (24/01/2015)
Roccaraso, la “ Cortina del sud”, nel favoloso scenario delle montagne della Majella, in Abruzzo. Si scopriranno, nel rifugio Valleverde, in compagnia di un nutrizionista, le virtù omeopatiche della “Pulsatilla”, la pianta che, in occasione dei 100 anni di sci di Roccaraso, è divenuta il simbolo della rinomata località sciistica. Si andrà nei laboratori sotterranei dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nel cuore del massiccio del Gran Sasso, sovrastati da 1400 metri di roccia, nei quali si effettuano esperimenti nel campo dell’ astrofisica nucleare e fisica delle particelle. Con Alessandra del Castello, ci saranno nuovi importanti aggiornamenti su un tema di grande attualità, quello della sicurezza in montagna, dall’attività di recupero con le unità cinofile. Si farà un viaggio, da Sulmona a Roccaraso, per vivere il fascino di un’atmosfera ferma al primo Novecento, a bordo della “Transiberiana Abruzzese”, la storica linea ferroviaria che era stata chiusa al traffico nel dicembre 2011, nella cornice incontaminata dell'Appennino. Si seguiranno, all'interno del parco della Majella, con gli agenti del Corpo Forestale, le attività di tutela e salvaguardia del “Centro visita del Lupo” di Popoli. Infine, in una piccola casa di legno in un bosco innevato, si conosceranno gustose ricette di montagna della tradizione culinaria locale
Linea Bianca: Viaggio a Roccaraso (24/01/2015) - Puntata completa
Roccaraso, la “ Cortina del sud”, nel favoloso scenario delle montagne della Majella, in Abruzzo. Si scopriranno, nel rifugio Valleverde, in compagnia di un nutrizionista, le virtù omeopatiche della “Pulsatilla”, la pianta che, in occasione dei 100 anni di sci di Roccaraso, è divenuta il simbolo della rinomata località sciistica. Si andrà nei laboratori sotterranei dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nel cuore del massiccio del Gran Sasso, sovrastati da 1400 metri di roccia, nei quali si effettuano esperimenti nel campo dell’ astrofisica nucleare e fisica delle particelle. Con Alessandra del Castello, ci saranno nuovi importanti aggiornamenti su un tema di grande attualità, quello della sicurezza in montagna, dall’attività di recupero con le unità cinofile. Si farà un viaggio, da Sulmona a Roccaraso, per vivere il fascino di un’atmosfera ferma al primo Novecento, a bordo della “Transiberiana Abruzzese”, la storica linea ferroviaria che era stata chiusa al traffico nel dicembre 2011, nella cornice incontaminata dell'Appennino. Si seguiranno, all'interno del parco della Majella, con gli agenti del Corpo Forestale, le attività di tutela e salvaguardia del “Centro visita del Lupo” di Popoli. Infine, in una piccola casa di legno in un bosco innevato, si conosceranno gustose ricette di montagna della tradizione culinaria locale
LUPO ITALIANO - MASCHIO E FEMMINA - ITALIAN WOLF
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Il Bosso Soc Coop Turismo responsabile ed educazione ambientale in Abruzzo
Il video contiene alcuni frame delle attività svolte dalla Coop Il Bosso con sede a Bussi sul Tirino. Turismo sostenibile (mountain bike, escursioni in canoa o kayak, trekking, visite guidate, centro visite del lupo), educanzione ambientale, campi natura... il tutto in Abruzzo nei pressi della Valle del Tirino nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Palio de la Contea di Popoli 12 agosto 2018 -
una stupenda rappresentazione storica sul casato dei Duca Cantelmo Signori di Popoli foto video Salvatore La Capruccia - Gruppo Storico- Citta' di Popoli (Pescara)
Bussi, l'eredità della Montedison: il veleno delle discariche nel fiume Tirino
A Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara agli inizi del Novecento si è insediata l'industria chimica. Prima Montecatini poi Montedison hanno lavorato composti chimici per quasi 100 anni. Fino al 1971 le scorie di produzione sono state sversate direttamente nel fiume Tirino, inquinandone il letto e la falda sottostante. Dal 1971 in poi i rifiuti tossici nocivi sono finiti in tre discariche intorno allo stabilimento industriale. Un disastro ambientale terribile che ha inquinato le falde acquifere di tutta la Val Pescara, dai paesi di montagna fino al capoluogo abruzzese. Nel 2007 una interrogazione parlamentare denunciò i livelli d'inquinamento nelle acqua dei rubinetti, ma le istituzioni locali denunciarono per procurato allarme chi diffondeva i risultati delle analisi. Solo nel 2008 i pozzi avvelenati sono stati chiusi. Si calcola che circa 700 mila persone sono state avvelenate dall'acqua inquinata dai veleni della Montedison. Un procedimento giudiziario è incorso contro i dirigenti di quell'azienda e della Solvay che dal 2001 ha acquistato lo stabilimento. La bonifica dell'intera area, reclamata a gran voce dai cittadini e dai comitati rischia di essere solo una chimera.
Dr.ssa Mattei presentazione del centro del lupo
presentazione del Centro del lupo a Popoli
Certame De la Contea di Popoli - Giostra d'Europa
Esibizione dei figuranti del Certame De la Contea di Popoli alla Giostra Cavalleresca d'Europa 2018.
Riprese e montaggio di Marcello Caldarelli.
Per ascoltare anche altri brani che mi sono divertito a suonare o ad arrangiare puoi venirmi a trovare sul mio blog:
SOS VETERINARIO: I DAINI SALVATI DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO
Riprese di Marco Petruzzelli
tvreporter.it
SOS VETERINARIO: Viaggio con la nostra troupe nel Centro del Lupo di Popoli. Il Medico Veterinario Dott. Luca Brugnola del Corpo Forestale dello Stato ci illustra le caratteristiche dei daini presenti nella Struttura.
Il daino (Dama dama), conosciuto anche con il termine arcaico di damma o dama, è un mammifero artiodattilo della famiglia dei Cervidi. Misura circa 140-160 cm di lunghezza, con un'altezza al garrese di 90--100 cm; la coda misura circa 20 cm. Il peso può sfiorare gli 80 kg, si mantiene tuttavia solitamente attorno ai 60 kg.
L'aspetto è quello tipico dei Cervidi, anche se nell'insieme il daino appare leggermente più basso e tozzo ed ha il collo in proporzione più corto rispetto al cervo nobile.
Il colore del mantello varia a seconda della stagione:
Un gruppo di daini albini in cattività.
durante l'estate la parte dorsale è rossiccio-marrone maculata (pomellata) di bianco con una striscia nera che corre lungo la spina dorsale, grossomodo dalla nuca alla coda, dove si triforca andando a circoscrivere il posteriore, mentre la parte ventrale ed il posteriore sono bianchi;
durante l'inverno la parte dorsale diviene grigio-nerastra, mentre quella inferiore diventa di colore grigio-cenere.
Il grado di pomellatura dei fianchi è assai variabile da individuo ad individuo, anzi la pomellatura può addirittura essere assente. A testimonianza della totale artificialità delle attuali popolazioni europee, non è infrequente notare nei branchi di daini esemplari bianchi, albini, melanici o isabellini.
The fallow deer (Dama dama) is a ruminant mammal belonging to the family Cervidae. This common species is native to western Eurasia, but has been introduced widely elsewhere. It often includes the rarer Dama mesopotamica -
Ciaspolata a Campo Imperatore - Abruzzo
Qualche secondo dedicato alla mega ciaspolata di domenica 27 Gennaio 2019.. Più di ???? paia di #ciaspole ai piedi del #Gran Sasso.
Scopri di più su: ilbosso.com
Naturalmente ed Autenticamente targati #ilbosso
SOS VETERINARIO: L'AQUILA REALE SALVATA DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO
Riprese di Marco Petruzzelli
tvreporter.it
SOS VETERINARIO: Viaggio con la nostra troupe nel Centro del Lupo di Popoli. Il Medico Veterinario Dott. Luca Brugnola del Corpo Forestale dello Stato. Nel video, un Aquila Reale salvata e curata nel Centro del Lupo a Popoli.
L'aquila ha a disposizione due modi per cacciare: all'agguato e in volo, solitamente cerca di sorprendere le prede. Di solito cacciano in due: un'aquila vola bassa per mettere paura alla preda e l'altra dall'alto cerca di catturarla.
Durante il giorno l'aquila sta molto tranquilla, tranne nella parte centrale della giornata.
Molte aquile hanno una tendenza a spostarsi verso le zone più calde. Fedeli per la vita, il maschio e la femmina di Aquila reale, una volta formata la coppia e conquistato un territorio, rimangono stanziali per molti anni costruendo nei dintorni, sulle pareti a picco dei dirupi o, più raramente, fra i rami degli alberi più alti, anche una decina di nidi scegliendo, di anno in anno, quello che sembra il più adatto. Sempre, però, i nidi sono costruiti più in basso rispetto all'altitudine di caccia, per evitare faticose risalite con la preda tra gli artigli.
Il controllo del territorio, che varia da 40 a 180 km quadrati, viene effettuato equamente tra maschio e femmina e, il più delle volte, si limita a manifestazioni aeree (voli a festoni, volteggi) lungo il confine del territorio stesso per segnalare alle altre aquile quali siano gli effettivi confini.
L'accoppiamento si svolge in marzo e viene preceduto da uno spettacolare rituale, anche noto come danza del cielo. Il rituale di accoppiamento prosegue per vari giorni e vede impegnati entrambi gli individui in spettacolari evoluzioni aeree che spesso la femmina compie in volo rovesciato mentre il maschio sembra piombarle sopra, con scambi di preda in volo o giri della morte.
All'accoppiamento, che avviene sempre a terra, segue la deposizione delle uova (gennaio nelle zone più calde e maggio in quelle più fredde) solitamente due a distanza di 2 - 5 giorni l'una dall'altra. In questo periodo il maschio è poco presente, per ricomparire immediatamente alla schiusa (dopo 43 - 45 giorni di cova) per portare cibo sia alla madre che ai due piccoli dei quali, solitamente, solo uno sopravvive.
Dopo due mesi i pulcini diventano aquilotti ed iniziano ad esercitarsi nel volo sul bordo del nido. Spiccano il primo volo a 75 giorni e dopo 160 - 170 dalla nascita diventano indipendenti: in questo periodo vengono portati dai genitori fuori dai confini del territorio natale e diventano nomadi fino a quanto, verso i 3 - 6 anni, ormai in grado di procreare, costituiranno un nuovo nucleo familiare.
La regolazione della densità dei rapaci avviene infatti con meccanismi naturali complessi e molto efficienti, che riescono a stabilizzare le specie intorno ai livelli compatibili con le risorse localmente fruibili (siti di nidificazione, abbondanza delle prede, competizione con altri carnivori); un'utile indicazione a questo proposito è data dal successo della riproduzione, elevato nelle popolazioni al di sotto delle capacità ambientali potenziali e decisamente ridotto nelle popolazioni più floride: in Valle d'Aosta negli ultimi anni il numero medio di giovani allevati dalle coppie controllate è risultato in effetti molto basso, come già verificato in altri settori delle Alpi.
11/09/2019 | BRANCO DI LUPI A MORGAN: “MI HANNO UCCISO L'ULTIMO ASINO”
A3 NEWS Treviso 11/09/2019 - TRICHIANA - Stand up 10.01 a Morgan 0.47 per i bambiniQuesta mattina il sopralluogo del veterinario che ha prelevato i campioni dalla carcassa dell'asino e degli agenti della polizia provinciale che hanno stilato il verbale, l'ennesimo di una serie di predazioni in comune di Trichiana. L'asino era un esemplare albino ed era stato acquistato quattro anni fa alla Fiera di Santa Lucia di Piave. 1.38 è un problema 1.54 secondo mestand up 20.03 il 17 settembre 0.27 di questi territori - Servizio Tiziana Bolognani, immagini Francesco Bortot, montaggio Francesco Bortot - Segui Antenna Tre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it
Il Magico Mondo delle Sorgenti del Pescara 2017
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