Norcia - Chiesa San Francesco (02.11.16)
- Norcia - Chiesa San Francesco (02.11.16)
La chiesa di san Francesco d'Assisi a Fondi
Con il sorgere dell’Ordine Francescano nel 1209, l’apostolato di San Francesco ebbe le più vaste e profonde risonanze. I suoi figli penetrarono dappertutto e fondarono molte case religiose. Una di queste vivente ancora il Santo fu istituita anche a Fondi, dove certamente ha sostato S. Francesco stesso, transitando per la città, che costituiva una tappa obbligatoria per i religiosi in viaggio da Roma a Napoli e viceversa.
Tommaso da Celano, primo biografo di San Francesco, ci riferisce un lamento del vescovo di Fondi per due frati che portavano la barba più lunga del tollerabile e il dolore del Santo per questo rimprovero. La prima comunità francescana in Fondi, accanto alla propria dimora, costruì una chiesa di modeste proporzioni.
IL COMPLESSO MONUMENTALE DI S. FRANCESCO
La Chiesa e l’attiguo convento di S. Francesco in Fondi furono costruiti da Onorato I Gaetani nel 1363 circa, sul luogo di un più antico e modesto complesso, edificato dai primi frati francescani giunti a Fondi. Il convento e la chiesa furono restaurati dal conte Onorato II Gaetani, come attesta l’iscrizione posta sull’architrave del portale d’ingresso alla chiesa. Fin dal 1466 il complesso monumentale appartenne ai Frati Minori Osservanti della provincia di Napoli. Venne perduto una prima volta durante il Decennio francese. Riaperto nel 1843, fu chiuso di nuovo nel 1866. I frati vi ritornarono nel 1881 ma vi rimasero per poco tempo. L’intero complesso fu gravemente danneggiato durante l’ultimo conflitto mondiale. Attualmente, in attesa di riaprire lo storico convento lavora una piccola comunità religiosa che è responsabile della chiesa conventuale che dal 1968 è divenuta parrocchia, con decreto dell’allora Arcivescovo di Gaeta, Mons. Lorenzo Gargiulo.
Il CONVENTO
Il convento - restaurato nel 1946 - è preceduto da un ampio porticato con archi a tutto sesto. L’edificio è strutturato intorno ad un luminoso chiostro in stile ogivale, con volte a crociera sorrette da pilastri ottagonali in pietra piperina, culminanti in capitelli a foglie di palma. Al centro, tra piante di agrumi, un caratteristico pozzo dell’epoca.
Assisi-Benedizione con la reliquia di San Francesco
Documentazione: a cura di Gianfranco Bonavita
Te Deum di Ringraziamento di fine anno 2016 alla Parrocchia di San Francesco a Pisa
Te Deum di Ringraziamento di fine anno 2016 alla Parrocchia di San Francesco a Pisa.
All'organo il Maestro Enrico Nuti.
PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO
Eccoci, Signore, davanti a te dopo aver tanto camminato lungo quest’anno.
Se ci sentiamo stanchi, non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto, o abbiamo coperto chi sa quali interminabili vie.
E’ perché, purtroppo, molti passi, li abbiamo consumati sulle viottole nostre, e non sulle tue: seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera, e non le indicazioni della tua Parola; confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre, e non sui moduli semplici dell’abbandono fiducioso in te.
Forse mai, come in questo crepuscolo dell’anno, sentiamo nostre le parole di Pietro: “Abbiamo faticato tutta la notte, e non abbiamo preso nulla”.
Ad ogni modo, vogliamo ringraziarti ugualmente Signore.
Perché, facendoci contemplare la povertà del raccolto, ci aiuti a capire che senza di te non possiamo far nulla.
Riprese di Nicola Nuti.
Tutti i diritti riservati alla Parrocchia San Francesco di Pisa © 2016
Sito internet ufficiale sanfrancescopisa.it
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Atri (TE) Basilica Concattedrale di S.Maria Assunta (06) v.629
Suonata solenne (senza la squillina) per la Solennità del Corpus Domini.
1- 18:30 Distesa I°II°III°IV°V° e VI°
2- 18:45 Distesa V° VI° VII° ultimo segnale messa.
E dopo Lanciano...Eccomi di nuovo tornato ad Atri!
Mancava un plenum di queste imponenti campane di giorno e...sorpresa delle sorprese...una cosa inaspettata.
Come seconda suonata alle 18:45...la distesa delle campane minori V° VI° e VII° Wooow!
Dati,fusioni ed altro li potete vedere negli altri video già in rete.
Certo...Anche se il botto l'ho fatto con la suonata nella Veglia Pasquale nel 2014 risentire queste imponenti e vicinissime campane ( intendo come nota musicale ) nella Solennità del
Corpus Domini ti lascia letteralmente senza fiato!
Atri: Santa Messa e TE DEUM nella chiesa di S. Agostino
ATRI (Te) - Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Michele Seccia, vescovo della diocesi di Teramo - Atri e concelebrata da Don Giuseppe Bonomo,. Alla fine della celebrazione un momento di intensa fede con il canto del TE DEUM.
Santuario di San Gabriele dell'Addolorata ( Isola del Gran Sasso ) Teramo
Il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata si trova ai piedi del Gran Sasso, nel comune di Isola del Gran Sasso d'Italia, in provincia di Teramo. Verso il 1215, san Francesco d'Assisi fondò un convento per il suo ordine francescano, nel comune di Isola del Gran Sasso d'Italia, che vi rimase fino al tempo delle soppressioni napoleoniche; tale convento è l'attuale Santuario di San Gabriele.[1]
A quanto sembra il santo di Assisi trovò alle falde del Gran Sasso un'edicola dedicata alla Madonna Annunziata da cui, probabilmente nel 1216 iniziò la costruzione di un convento e di una chiesa dedicata all'Immacolata.
Nel 1809 il convento fu abbandonato dai seguaci di san Francesco, in seguito alla soppressione degli ordini religiosi del periodo napoleonico e il loro posto fu preso nel 1847 dai Passionisti.[2]
Restano oggi, dell'originario edificio, il Pozzo di San Francesco e, al piano terra di quello che un tempo era il convento, il refettorio e il chiostro con i portali in pietra del XVI secolo e con una serie di affreschi del XVII secolo che raffigurano scene della vita di san Francesco.
L'urna con i resti mortali di san Gabriele dell'Addolorata, un tempo conservata nella vecchia chiesa, è stata traslata nel nuovo santuario. Il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata è una meta di pellegrinaggio molto cara ai giovani. Due gli appuntamenti principali: uno nel mese di marzo, a cento giorni dall'esame di stato, per prendere il diploma di scuola media superiore, in cui migliaia di studenti provenienti dall'Abruzzo e dalle Marche, arrivano al santuario, per pregare per un buon esito dell'esame, e nel quale vengono benedette le penne; ed un altro nell'ultima settimana di agosto, in cui viene celebrata la tendopoli durante la quale centinaia di giovani (ma anche meno giovani) si accampano per cinque giorni, dando vita ad un meeting religioso.
Tra i celebri visitatori del santuario, Papa Giovanni Paolo II e l'allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Joseph Ratzinger. Il ricordo di queste visite è testimoniato dalle foto esposte nel nuovo santuario.
Matelica (MC) - Terremoto, recupero opere in chiesa San Francesco (17.03.17)
- Matelica (Macerata) - Terremoto, recupero opere in chiesa San Francesco (17.03.17)
La statua di San Francesco con le tortorelle vive - chiesa Santa Maria degli Angeli (Assisi)
La statua di San Francesco con le tortorelle vive - chiesa Santa Maria degli Angeli (Assisi)
Le tortorelle rimangono sempre vicino alla statua, sono molto carine.
La statua si trova all' interno della chiesa, vicino al negozio interno.
Merita una visita
Messa del 16.4.2019 Chiesa S. Francesco di Vasto Marina
Invito multimediale Santa Messa del 16 aprile 2019; Fondazione Padre Alberto Mileno, Chiesa di San Francesco d'Assisi, Vasto Marina, Abruzzo - Italia.
Atri (TE) Basilica Concattedrale di S.Maria Assunta (03) v.513
Sono le 22:25...
Terminate le letture dell'Antico Testamento viene intonato il GLORIA
E...qualche istante dopo...Eccola!
Il campanone di quasi 37 quintali nota LAb 2 comincia a muoversi...
Eccola...Eccola...Emozione unica...Al primo rintocco,il mio augurio di Buona Pasqua in diretta a tutti gli amici che mi seguono su YouTube...
Cristo è risorto Alleluia!
N.B. Hanno suonato il campanone da solo per evitare che si ripetesse il black-out al Gloria della Messa in Cena Domine la sera del Giovedì Santo quando,suonandole tutte...e non facendole partire una per volta,con tutte le luci accese in chiesa e con i riscaldamenti accesi e l'organo...E' scattato l'automatico! E si è spenta tutta la chiesa!
Ritorno in chiesa e...aspetto la Benedizione Solenne poi di nuovo in piazza per riprendere il tanto sospirato Plenum che vedrete nel video (04) v.514
Campane Chiesa San Francesco - Bucchianico (CH)
3 campane a slancio. Non ho informazioni sulle fonderie di provenienza e sulle date di fusione. Nel video vediamo la suonata prefestiva con la distesa delle 3 campane.
I - SOLb3
II - LAb3
III - MIb4
Si consiglia l'utilizzo delle cuffie per un ascolto più accurato.
Produzione di ReporterAG - Gabriele Benvenuto.
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Camerano, Chiesa di san Francesco manortiz
Chiesa
DI SAN FRANCESCO
Una antica tradizione vuole che sia stata fondata con l´attiguo convento dei Minori dallo stesso San Francesco presente nel 1215 ad Ancona e Sirolo in occasione del suo viaggio in Oriente. Il Bollario Francescano ed altre fonti storiche indicano esistente questa chiesa nel 1292 e menzionano una lapide, ora irreperibile, un tempo visibile sul muro interno dell´edificio «a cornu epistolae» (cioè a destra) con questa epigrafe: + MCCXXX IIII ID VIII. Probabilmente la data del 1230 si riferisce all´anno in cui furono completati i lavori della chiesa originaria. le fonti storiche affermano che la chiesa ed il convento di San Francesco di Camerano sono sorti sull´area già occupata da un più antico monastero di monache presumibilmente lo stesso che, sotto il titolo di Santa Maria e Sant´Agata Martire, è menzionato dal Codice Bavaro relativo alle concessioni enfiteutiche nella zona tra i secoli VII e X. Attualmente all´interno della chiesa è conservata una lapide gotica con la seguente epigrafe: «In nomine domini amen anno domini MCCCXXXI tempore domini Ioannis Papae XXII» . Originariamente collocata sopra la porta dell´ex convento, questa iscrizione si riferisce molto probabilmente alla riedificazione del convento stesso sui resti del precedente monastero di Santa Agata. Da un’antica pergamena rinvenuta sotto l´altare maggiore si conosce che il 14 luglio 1437 la chiesa fu consacrata dal Vescovo Pietro Giustiniani dell´Ordine dei Predicatori con il premesso di mons. Giovanni Caffarelli Vescovo di Ancona.
Nel 1759 la chiesa fu completamente ristrutturata su disegno dell´architetto Francesco Ciaraffoni e dell´edificio originario non rimase che il portale in pietra. Tra il 1763 ed il 1769 fu ampliato il convento su disegno di fra Domenico Frezzini dei Minori di Ancona, assistito dai padri Francesco Marchetti e Andrea Ottaviani. Il nuovo convento ebbe breve vita: chiuso durante l´occupazione francese, i suoi beni passarono al cosiddetto Appannaggio del Vicerè d´Italia Eugenio di Beauharnais e poi al Comune che utilizzò l´edificio come sua sede a partire dalla metà del XIX secolo. Dopo la partenza dei frati Minori da Camerano, la chiesa di San Francesco continuò ad essere officiata, prima da due frati detti Minimi rimasti nel paese presso abitazioni private (padre Lucesole e padre Anzelotti) e poi dai sacerdoti della chiesa parrocchiale. Danneggiata dagli eventi bellici del 1944, la chiesa fu riaperta al culto, per interessamento dell´allora parroco Don Giulio Giacconi, il 29 agosto 1959. La cuspide che sovrasta il campanile fu aggiunta nel 1957 a cura del comm. Silvio Scandalli. Attualmente l´edificio, di proprietà del Comune, pur essendo saltuariamente officiato, è sede di periodiche manifestazioni culturali quali mostre e concerti.
La chiesa è a pianta rettangolare con abside ellittica dietro l´altare maggiore, presenta quattro altari laterali, due su ciascuna navata. La volta è a botte e l´interno decorato con stucchi a scagliola, colonne sormontate da capitelli corinzi e motivi ornamentali tipici dello stile settecentesco.
Quadri contenuti all´interno della Chiesa:
Adorazione dei Pastori - E. Van Schayck, 1600.
Sant´Antonio - della scuola del Pomarancio, 1628.
San Francesco - Marco Vannetti, XVIII sec.
Traslazione della S. Casa – Francesco Fasolilli, XVIII sec.
Crocifissione – anonimo, scuola romana del XVIII sec.
Atri in Abruzzo
Piazza del Duomo, cattedrale Santa Maria Assunta, affreschi di Andrea de Litio, Chiesa di Santa Reparata, monumento a Francesco Martella dal padre Guido, Palazzo Ducale, monumento al Beato Rodolfo d'Acquaviva d'Aragona, chiesa San Nicola di Bari, Santa Maria del Lago a Moscufo, chiesa di Sant'Angelo a Pianella
Assisi - La Chiesa Nuova
Assisi
Certezze e sogni del nuovo vescovo di Teramo-Atri: mons. Lorenzo Leuzzi
L'intervista a mons. Lorenzo Leuzzi, il pastore che Papa Francesco ha deciso di eleggere vescovo della diocesi di Teramo-Atri, come successore di mons. Michele Seccia.
Nella mia vita le sorprese sono state tante, da quando fui nominato vescovo (31 gennaio 2012 da Papa Benedetto XVI ndr), anche questa con grande sorpresa, fino a quella della chiamata a svolgere il mio ministero a Teramo. È avvenuto in modo improvviso perché non sapevo di questo desiderio del Santo Padre ma, quando mi è stato comunicato, c’è stata sorpresa perché rivelava ancora una volta un’attenzione non solo della chiesa ma, soprattutto, da parte del Signore che mi chiedeva un nuovo impegno...
...Sono molto contento di essere il successore di S.E. mons. Michele Seccia perché anche lui è cresciuto ed ha vissuto il suo ministero sacerdotale nella mia diocesi di origine, cioè Trani-Barletta-Bisceglie...
...Il mio sogno venendo a Teramo è che questa fase di transizione possa finire.
Credo sia giunto il momento che la transizione post Conciliare nella Chiesa e nel mondo possa concludersi e possa iniziare un periodo in cui si possa, per quanto è possibile, intravedere una progettualità sociale che sia davvero per la crescita di tutto l’uomo e di tutti gli uomini...
servizio di Marco Calvarese
Campane di Atri (TE)
Atri, capitale dell'omonimo Ducato che occupava la parte più settentrionale del Regno di Napoli, rappresenta uno dei centri storicamente ed artisticamente più significativi dell'Italia centro-meridionale.
La Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta, monumento nazionale, fu costruita a partire dal 1260 circa e finita nel 1305.
La chiesa era stata costruita sull'Ecclesia de Sancta Maria de Hatria (IX secolo), a sua volta costruita su una cisterna romana che ne divenne cripta, costruita a sua volta su un tempio di Ercole poggiante su antichissime mura ciclopiche tuttora visibili nella cripta.
Nel 1335, sul lato sud, fu edificata la chiesa di Santa Reparata, modificata nel Cinquecento.
La facciata, un tempo forse cuspidata, presenta un grande portale, un grande rosone e una nicchia con una statua della Madonna con Bambino di Raimondo del Poggio e Rainaldo d'Atri (capostipiti di una florida scuola di scultura e pittura detta Atriana); sul lato sud si aprono tre portali del XIV secolo che presentano, nelle lunette, affreschi dello stesso periodo.
Il campanile, sul lato nord, è il più alto d'Abruzzo ed è pertanto visibile da più punti, dai centri della costa adriatica a quelli delle vallate circostanti. La prima parte della torre campanaria, in pietra, fu iniziata nel Duecento fino alla cella campanaria e completato in mattoni, con la cuspide ottagonale, da Antonio da Lodi (1502), che costruì campanili simili anche a Teramo, Campli, Corropoli.
A differenza di quanto si poteva apprendere fino ad oggi dai numerosi video realizzati da campanologi amatoriali (a cui con affetto dedichiamo questo filmato, invitandoli a documentarsi in maniera appropriata prima di diffondere pubblicamente dati non corretti), le campane presenti nella grande cella campanaria non sono frutto di un'unica fusione. Inoltre, nei suddetti video si fa riferimento ad una bilanciatura delle campane maggiori ma anche tale nozione non è autenticata: la lenta oscillazione delle campane maggiori è data dalla Legge del pendolo e da un sottodimensionamento dei motori.
Delle 7 campane presenti oggi nel campanile la più antica (unica superstite di precedenti concerti) è la seconda maggiore, realizzata nel 1622 da un fonditore di Ancona.
Segue la minore, fusa dai Cavadini veronesi nel 1884. Essa venne probabilmente aggiunta al concerto in fase di rifusione delle restanti 5 campane, avvenuta nel 1953 da parte dei Marinelli dopo un quasi ventennale silenzio degli antichi bronzi.
ABRUZZO - CIVITELLA DEL TRONTO [HD]
© By CLAUDIO MORTINI °°°
Un cucuzzolo guerriero sospeso tra mare e monti: questo sembra Civitella del Tronto. Elevato su un possente masso granitico sulla strada che congiunge Ascoli e Teramo . Panorami tersi e infiniti incorniciano i resti della cerchia muraria del XIII secolo che caratterizza questa città-fortezza, baluardo settentrionale del Regno di Napoli al confine con lo Stato Pontificio.
Cominciamo dunque la visita dalla Fortezza, edificata dagli spagnoli nella seconda metà del XVI secolo e incastonata in cima al paese come un'acropoli. Importante opera d'ingegneria militare, con i suoi 500 metri di lunghezza e 25mila metri quadri di superficie è tra le fortificazioni più grandi d'Europa. Il ponte levatoio, i bastioni, i camminamenti, le piazze d'armi, gli alloggiamenti militari, le carceri, le polveriere, i forni, le stalle, le cisterne, il palazzo del Governatore, la chiesa di San Giacomo, attirano ogni anno migliaia di visitatori.
La sentinella del Regno di Napoli faceva anche da guardia al sottostante borgo, dove oggi pacificamente ci si può perdere nelle stradine -- chiamate alla francese rue -- tra le quali pare vi sia la più stretta d'Italia: la ruetta. Il passaggio dei lapicidi comacini e lombardi - i magistri vagantes già distintisi nell'Ascolano -- ha lasciato nelle robuste architetture degli elementi ricorrenti che le rendono più gentili. Tra gli edifici di culto, è da vedere innanzitutto la Collegiata di San Lorenzo della fine del XVI secolo, a croce latina e con la facciata a doppia coppia di lesene trabeate; all'interno custodisce notevoli dipinti del XVII secolo. Quasi contemporanea è la chiesa di San Francesco, recentemente restaurata, con la sua torre campanaria, il pregevole rosone della facciata, l'interno barocco, il coro ligneo del Quattrocento. La piccola chiesa di Santa Maria degli Angeli è detta anche della Scopa per via della Confraternita che vi s'insediò; risale al XIV secolo, è affrescata e accoglie una scultura lignea del Cristo morto di grande pathos. Quanto agli edifici civili, spicca su tutti il Palazzo del Capitano del XIV secolo, che mostra in facciata le cornici marcapiano finemente intagliate a soggetto naturalistico con lo stemma degli Angiò. Infine, il monumento funebre di Matteo Wade in marmo di Carrara del 1929, in Largo Rosati.
Fuori le mura, merita una visita il Convento di Santa Maria dei Lumi, così detto per i misteriosi avvistamenti di luci, eretto nella prima metà del Trecento dai francescani e ancora condotto dai Conventuali, con all'interno l'effige in legno policromo e dorato della Madonna, della seconda metà del Quattrocento, e il chiostro conventuale.
A spasso per la Chiesa di Atri
Abruzzo. Pacentro. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, del Comune di Pacentro provincia dell'Aquila in Abruzzo. Italy.
Luoghi Visitati.
Panoramica con vista di Pacentro. Via San Marco Ang. San Francesco. Chiesa di San Marco. via Santa Maria Maggiore. Piazza del Popolo. Chiesa Santa Maria Misericordia. Largo del Molino. Scultura del Dipinto i Borghi più Belli d'Italia. Porticati del Centro Storico. Castello di Cantelmo Caldora. Panoramica Finale di Pacentro.
Ringrazio della Visualizzazione.