Sassoferrato Arte e Spiritualità (AN) Marche Italia
Arte e spiritualità, dove nacque nel 1605 Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato, il pittore delle Madonne le sue opere sono visibili al monastero di Santa Chiara, altre chiese di notevole interesse artistico San Francesco con pitture riminesi del trecento e l'abbazia di Santa Croce dei Conti anno XI XII sec. costruita con materiali provenienti dalla vicina città romana di Sentinum, per i monaci Camaldolesi.
Francesco Cozza il pittore gentile.
Dopo aver trascorso la giovinezza nella natia Stilo Calabria , Francesco Cozza si recò a Roma dove fu apprendista del Domenichino[1],[2]. La sua presenza è infatti registrata a Roma presso la parrocchia di Sant'Andrea delle Fratte, ospite dei Minimi di San Francesco di Paola, poco prima del 1630, anno in cui il Domenichino si recò a Napoli. Rimase ospite dei Minimi fino al 1634; in questo periodo seguì il Domenichino a Napoli e a Frascati. Rimase a Roma e nei dintorni di Roma per i rimanenti anni della sua vita. La morte sopraggiunse il 13 gennaio del 1682, pochi giorni dopo aver redatto il suo testamento (9 gennaio). Pare fosse cugino, per parte di madre, del suo concittadino Tommaso Campanella di cui dipinse un ritratto conservato presso la collezione della Fondazione Camillo Caetani a Sermoneta.
Monastero di S. Chiara, Sassoferrato
La nascita del Monastero di S. Chiara di Sassoferrato si ricollega a quel vasto movimento religioso femminile che si diffuse in tutta Europa nel XIII secolo. Oggi la piccola comunità continua a vivere in letizia la Regola di S. Chiara, offrendo a tutti la possibilità di un contatto con la Parola di Dio e di un'esperienza spirituale condivisa. Più informazioni:
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
RISTORANTE CASA S. FRANCESCO LORETO (ANCONA)
RISTORANTE CASA S. FRANCESCO 15, V. SAN FRANCESCO D'ASSISI Tel 0039071977128 Fax 0039071978237 Albergo ristorante Casa di San Francescola posizione panoramica vicina sia alla basilica che al mare, rende il nostro albergo adatto a pellegrinaggi, convegni e vacanze.Camere con bagno privato, sale riunioni, pensione completa, specialit?i carne e pesce.(solo in videografica: indirizzo: via S. Francesco d'Assisi, 15 - Loreto (AN) telefono 071.977128 web casasanfrancesco.it)
Nocera Umbra (PG) - Museo San Francesco e Pinacoteca Civica | Museo Archeologico
Nocera Umbra (PG) - Museo San Francesco e Pinacoteca Civica | Museo Archeologico
Abbiamo visitato la città di Nocera Umbra (PG), Umbria, Italy: Il Duomo Civico, la Torre; il Museo e Pinacoteca Civica San Francesco, ospitati nell'ex Chiesa di San Francesco e contenenti, oltre a numerose altre opere, affreschi e tavole di Matteo da Gualdo e Niccolò di Liberatore (detto l'Alunno); il Museo Archeologico, con numerosi reperti, fra i più antichi nella regione Umbria, distribuiti storicamente nelle sezioni: Preistorica e Protostorica; Romana; Tardo Antica / Alto Medievale / Longobarda.
Interventi degli archeologi:
Federico Frate (Museo e Pinacoteca Civica di Nocera Umbra);
Claudia Mastrini (Museo Archeologico di Nocera Umbra).
Il Monastero di Santa Chiara a Sassoferrato
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
in onda ogni giorno alle 6.30 - 7.30 - 11.30 - 13.30 - 17.30 - 19.30 - 20.30 - 23.00
Iscriviti al nostro canale per conoscere gli eventi e le curiosità delle Marche:
Penna san Giovanni (Marche, Italy) (manortiz)
Panorama da Smerillo e da Monte san Martino
Penna San Giovanni, situato a m 672 s.m., è un centro di notevole interesse per le acque salso - bromo - iodiche - solforose e per le caratteristiche paesistiche e climatiche. Fu patria del Beato Giovanni da Penna, seguace di S. Francesco, ricordato nei Fioretti; dello storiografo Giovanni Colucci (sec. XVIII), autore della monumentale opera Antichità picene; del pittore Mario Nuzzi meglio conosciuto come Mario dè Fiori (sec. XVII). Il nome gli deriva da un termine prelatino nel significato di vetta rocciosa di forma aspra ed acuta e dal nome attuale con quello di Castello della Penna o Castel San Giovanni. Sulla base di alcuni reperti archeologici, si fa risalire la sua origine all'epoca romana quando qui, secondo la tradizione, sorgeva un villaggio legato alla non lontana Faleria. Il luogo fu fortificato in epoca medievale e fu residenza di signori locali. Nel 1259, al tempo dell'occupazione di Manfredi, gli abitanti insorsero e distrussero la Rocca sulla sommità del monte. La fortezza fu poi ricostruita alla metà del '300 dai Varano che avevano preso possesso del paese per conto del Cardinale Albornoz che cercava di mettere ordine nella Marca in nome del Pontefice; alla metà del sec. XV fu conquistata e tenuta per due decenni da Francesco Sforza insieme con molti altri castelli vicini per passare poi definitivamente sotto il dominio della Chiesa. Del periodo medievale, Penna conservava il tratto della primitiva cinta muraria del sec. XIII, i rifacimenti del sec. XV con torre quadrangolare aggettante e le porte dei sec. XIII e XIV: Porta della Pesa (sec. XIV), la Portarella (sec. XIII), Porta del Forno (sec. XIV) e Porta S. Maria del Piano o Porta Marina (sec. XIV). Sulla cima del colle, i resti di una torre della originaria Rocca in cui si apre uno stretto cunicolo nel quale la leggenda dice si nasconda una chioccia d'oro con i suoi pulcini. Tra i monumenti più importanti, la Chiesa di S. Francesco costruita nel 1457 da Salino Lombardo ma rimaneggiata nel XVII e XVIII secolo, conserva il portale della primitiva costruzione ed il pavimento in cotto. All'interno tele dei secoli XV e XVIII. L'antico convento adiacente con chiostro e loggiato ha subito varie trasformazioni nei secoli scorsi ed è stato adibito a scuola. Nel palazzo Municipale, edificato alla fine del sec. XVIII dall'arch. Pietro Maggi, sono conservati reperti di epoca romana ed una interessante tavola, quasi certamente un trittico privato delle cornici, raffigurante la Madonna tra S. Rocco, S. Sebastiano, S. Apollonia e S. Giovanni da alcuni attribuita all'ambito dei Crivelli. Sulla parte aggettante della facciata si innesta la torre dell'orologio. La Pieve di San Giovanni Battista fu costruita tra il 1251 e il 1256 da Giorgio da Como, noto per la fabbrica delle cattedrali di Fermo e di Iesi; a croce latina e ad un'unica navata, riformata nel 1736, conserva la statua in legno del Battista, opera di notevole importanza artistica (sec. XVI), forse opera di Desiderio Confini, ed un interessante Crocifisso dello stesso periodo. Della originaria chiesa di San Antonio Abate resta il robusto campanile costruito, forse, sul basamento di una antica casa-torre medievale. Nel palazzo Priorale, risalente al sec. XIII ma molto rimaneggiato, si trova l'elegante Teatro comunale costruito in legno e dipinto da Antonio Liozzi (sec. XVIII). D'interesse anche ciò che resta del monastero di S. Filomena: la chiesa, ad unica navata, conserva il matroneo ormai murato e l'originale pavimento in cotto recentemente restaurato. All'interno una Sacra Famiglia attribuita al Sassoferrato (sec. XVII). Fuori dal centro abitato, immerse nel verde, due piccole chiese, tra le più antiche di Penna: la chiesa di San Bartolomeo e quella romanica di San Biagio. A qualche chilometro di distanza dal paese, sulle rive del torrente Salino, scaturiscono le sorgenti di acque minerali salso-cloro-iodiche-solfuree di Villa Saline salutari nella cura delle malattie del ricambio e delle affezioni della pelle. L'uso delle acque è attestato almeno fin dalla fine del sec. XIII quando la sorgente fu acquistata da Penna per l'estrazione del sale.
from
Montecarotto (AN) Chiesa di S.Francesco (01) v.340
Questo video è stato gentilmente voluto da Stefano Spoletini,conosciuto due anni fa a Poggio S.Marcello (AN).
Le suonate ad allegrezza sono state fatte per la Festa del Patrono S.Placido che si festeggia il 5 ottobre ma...è stata spostata a domenica.
E campanaro67 è stato contattato ed invitato a far le riprese.....
Purtroppo per turnazioni di lavoro e diversi problemi di editing per convertire il video(all'inizio si vedono delle righe di allineamento tracking) e uno scatto per la batteria quasi andata,i video sono andati in rete solo oggi!
Sul campanile della chiesa di S.Francesco ci sono 4 campane;la maggiore del 1718 opera di Martino ed Antonio Piccinini era inizialmente nel campanile della Chiesa Parrocchiale con altre 3 campane che sono state rifuse nel 1985 dalla Fonderia Capanni di Castelnovo Ne Monti (RE) e portate in quella di S.Francesco nel 1928 quando sono state fuse le nuove quattro campane della Chiesa Parrocchiale dalla Fonderia Pasqualini di Fermo.
I diametri e le note delle campane sono:
I° cm 80 SIb3
II° cm 67 DO4
III° cm 60 RE4
IV° cm 48 FA4
Con le nuove campane la Fonderia Capanni ha anche inceppato le stesse a mezzo-slancio vista la staticità del campanile(vi garantisco che quando la maggiore andava in quota anche se a mezzo-slancio l'onda si sentiva eccome!)
In questo primo video tre suonate ad allegrezza marchigiana suonate da Stefano Spoletini e dai campanari Mario e i due fratelli Giuliano e Gildo Trippolini.
Il tempo minacciava tempesta ma per fortuna ha retto per tutta la Processione tuttavia lassù tirava un vento gelido!
Sassoferrato (AN) S.Maria del Ponte del Piano (01) v.577
Sopralluogo in cella campanaria per il ripristino del suono a corda.
Ed ecco un'altra bella chicca di campanaro67.
Quante volte avevamo visto questa imponente chiesa arrivando a Sassoferrato dalle Grotte di Frasassi.
Era il 2013...in piena torrida estate ed eravamo stati contattati dal parroco della Parr.S.Facondino Don Giovanni Mosciatti per una controllata all'impianto delle campane.
Molto soddisfatto della professionalità di Rossano, il 10 maggio Don Giovanni mi chiama e mi dice...
Vorremo ripristinare il suono delle campane dell'Abbazia di S.Maria.
Come ho saputo che la chiesa,era proprio quell'imponente chiesa che vedevamo nel periodo che facevamo manutenzione all'impianto di S.Facondino ho sobbalzato...Oh Mamma mia! Wooow!
Se il video lo vedete solo ora in rete è solo perchè abbiamo dovuto aspettare la valutazione del preventivo che per il momento si limita alla messa in sicurezza dei battagli,delle mensole e del castello limitata per ora al solo suono a corda da parte dei campanari del comitato di S.Ugo,patrono di Sassoferrato.
Nel caso il Comitato volesse ripristinare il suono automatico con l'elettrificazione,verrà contattata una ditta del settore del Nord Italia.
Le campane sono 6:le tre maggiori sono della Fonderia Pasqualini,la mezzanella e la piccola sono della Fonderia Lucio Broili e la squillina è una De Poli.
Null'altro da dire perchè il video è completamente commentato.
Circa le note non sono in grado di definirle perchè ancora ad oggi non dispongo più della tastiera virtuale Virtual Piano.
Ah! Se ci fosse stato Francesco...Marooonn!!!
Anche questo video l'ho fatto pensando a lui.
intro sassoferrato
introduzione alla puntata di dipinti antichi con Andrea Emiliani
1508-2008 LUCA SIGNORELLI, LA PALA DI ARCEVIA ED I CAPOLAVO
ARCEVIA 14 MARZO - 28 SETTEMBRE 2008
COLLEGIATA SAN MEDARDO
MOSTRA PRESENTATA DA VITTORIO SGARBI
BREVE STORIA:
Luca Signorelli soggiornò a Roccacontrada, imprendibile fortezza ai confini della Marca, ora Arcevia, cittadina dell'alta valle del Misa in Provincia di Ancona, dal giugno 1507 alla seconda metà del 1508.
Nel presbiterio della Collegiata di San Medardo, Patrono del Comune, è esposto il grandioso polittico, (olio su tavola 330x280) commissionato dal Vescovo di Senigallia Marco Vigerio I della Rovere, divenuto poi cardinale, nipote del Pontefice Giulio II, che risiedeva per lunghi periodi nell'Episcopio di Roccacontrada, i cui stemmi sono raffigurati ai due lati del basamento. L'atto di allogazione di questa prima opera del Signorelli è del 17 giugno 1507.
Nel giugno 1508 inizia a dipingere per la Confraternita della Croce, il Battesimo di Gesù nel Giordano (olio su tela centinata 190x280) oggi nella Cappella del Battistero della Collegiata.
Sempre nel 1508 dipinge per la Cappella Gentilizia di Giacomo di Simone Filippini nella Chiesa di San Francesco, la tavola (250x185) con la Vergine in trono, il Bambino, i Santi Simone, Giacomo Maggiore, Bonaventura e Francesco.
L'opera fu privata della lunetta superiore, dei pilastri laterali, e del basamento istoriato durante il rifacimento barocco della Chiesa all'inizio del '700.
La Pala centrale, (immagine a sinistra) requisita il 20 giugno 1811 per la Pinacoteca Imperiale, fu depositata nella Chiesa Parrocchiale di Figino, piccolo centro vicino Milano.
Rintracciata dal Regio Ispettore alle Antichità, Conte Anselmo Anselmi di Arcevia, ne fu richiesta la restituzione ma il Ministero della P.I. nel 1891 la trasferì alla Pinacoteca di Brera, dove, dopo oltre un secolo di trascuratezza, è stata da poco tempo restaurata.
La lunetta è conservata nel museo di San Diego in California e le colonnine sono nel Museo di Altemburg, città tedesca vicino Lipsia.
Signorelli dipinse anche una croce andata perduta, documentata con atto rogato dal Notaio Alfonso Veneri, così come un dipinto di San Medardo destinato alla Cappella del Patrono di Roccacontrada.
L'Amministrazione Comunale e l'Associazione Turistica, nel '500° Anniversario della permanenza a Roccacontrada, hanno organizzato il ritorno del dipinto chiamato La Pala di Arcevia in collaborazione con la Soprintendenza della Regione Lombardia, la Pinacoteca di Brera, la Soprintendenza di Urbino, la Regione Marche, la Provincia di Ancona.
La Pala sarà collocata nella Chiesa di San Medardo, nel Centro Storico di Arcevia dove sono raccolti capolavori di Simone Cantarini, Claudio Ridolfi, Venanzio da Camerino e Piergentile da Matelica, allievi del Signorelli, Ercole Ramazzani, allievo di Lorenzo Lotto , Giovanni e Fra Mattia della Robbia, Giovan Battista Salvi, Leonardo Scaglia francese, Corrado Teutonico, Cesarino del Rossetto e dove sono le memorie di illustri arceviesi.
Video della Basilica di San Pietro a Perugia
Presentazione istituzionale della splendida Basilica di San Pietro a Perugia, ubicata in centro storico in via Borgo XX Giugno. Tappa obbligata, un must da non perdere, per tutti i turisti che desiderano visitare i monumenti della città. Intervista a Padre Martino Siciliani.
Santa Maria Nuova
Breve video di ciò che potete trovare a Santa Maria Nuova, paesino situato nelle colline marchigiane a due passi dalla Riviera del Conero, tra favolosi paesaggi, storia e tradizione.
Un salto ad Amatrice
Un spazio che diventa piazza, un punto di ripartenza e rinascita, in piena zona rossa, davanti a quel che resta della chiesa di sant'Agostino.
Editing video - Guido by Oby
stylejump.it
Il Papa alle suore teatine: testimoniate il Vangelo ai tanti affamati di Dio
Papa Francesco, incontrando le suore Teatine dell’Immacolata Concezione, ha esortato le religiose a rispondere “con creatività al grido dei poveri e di tanti affamati e assetati di Dio”.
Frati Francescani di Mantova - 13 maggio 2018
La vita consacrata al maschile
Monastero Santa Chiara di Sassoferrato
Videoripresa aerea da drone del Monastero di Santa Chiara di Sassoferrato (AN)
Camerino. Nuova chiesa per il Monastero di Santa Chiara
Una struttura in legno, frutto della generosità di molti benefattori, ma anche della caparbietà delle suore e degli amministratori cittadini. L'inaugurazione della nuova chiesa del Monastero di Santa Chiara, a Camerino, é stata una vera e propria festa, dove non é mancata la commozione.
Basilica of Saint Peter, Perugia, Italy
Mister Duster Drone DJI F550 Mission Impossible
Mister Duster Drone DJI F550 Mission Impossible, removed a spider that stood for over 20 years on the vault of the Church of San Severino the Abbot of San Savero Italy