Mater Domini, un rito che continua nel tempo ...
Con questo video nato da un’idea di Felice Monopoli, artista della fotografia e appassionato della cinematografia, l’Amministrazione Mater Domini ha voluto arricchire il proprio archivio dotandolo di un documento il quale rappresenti le scene più salienti dell’evento storico che ha generato il culto mariano dei laertini, di tanti fedeli dei paesi limitrofi, e tutte le celebrazioni che caratterizzano ancora oggi la festa in onore della Madonna.
Al riguardo si ringraziano: il Rettore, Don Domenico Giacovelli, per aver condiviso l’iniziativa e per aver collaborato nella definizione dei testi; la prof.ssa Anna Lisa Carrera, per i testi; Claudio Pinto, voce narrante; Angelo Spinosa, che ha interpretato il pastore Tria; Giuseppe De Biasi e Claudia Montemurro, i Marchesi D’Azzia; Felice De Vietro, Presidente ASRS Maiolica, per aver fornito gli abiti dei marchesi; Felice Monopoli, per la regia; gli operatori di ripresa, Andrea Monopoli, Antonio Gatti e Angelo D’Onofrio; Anderson Mele, per la sala di registrazione; Angelo D’Onofrio per l’edizione digitale e come operatore.
Basilica cattedrale Monopoli
L’attuale edificio risale al 1742 ed è stato eretto sui resti della chiesa romanica voluta dal vescovo Romualdo intorno al Mille. La costruzione è associata al miracoloso evento dell’arrivo dell’icona di Maria SS. della Madia. Il sito fu frequentato fin dalla tarda età del Bronzo ed eletto a zona sacra dai pagani prima e dai cristiani poi. Con l’avvento del Cristianesimo fu costruita dapprima una Basilica paleocristiana, che venne poi inglobata dalla Cattedrale romanica. I lavori ebbero inizio nel 1107 e dieci anni dopo le murature erano terminate. La costruzione, tuttavia, era priva di tetto e fu proprio allora che, invocata, la Madonna compì il suo primo miracolo: una sacra icona di scuola bizantina approdò sulle coste della città su una zattera il cui legname (pino d’Aleppo) servì per ultimare il tetto della cattedrale. La costruzione dell’attuale edificio sacro, di stile barocco, fu decisa nel 1741 in quanto le dimensioni della Chiesa romanica non consentivano di contenere un’utenza di fedeli che cresceva sempre più. Fu allora che, su disegno degli architetti Michele Colangiuli e Pietro Magarelli, si dette inizio alla costruzione di un sontuoso edificio barocco. I lavori durarono circa 30 anni. La chiesa ha la pianta a croce latina con tre navate, delle quali le laterali presentano una ordinata successione di cappelle. Di sicuro impatto scenografico è la cappella del “Trionfo”, frontale e in posizione predominante rispetto alle altre: l’immagine sacra è stata attorniata da decorazioni tipiche dell’arte barocca, marmi policromi, oro, argento e quant’altro possa indurre nello spettatore sentimenti di stupore. La navata destra ospita le cappelle delle Travi, di San Michele Arcangelo, dell’Immacolata, di San Giacomo di Compostela, del Santissimo. Molte sono le opere d’arte della Cattedrale, tra le quali i dipinti di Jacopo Palma il giovane e di Pietro Bardellino. Tra le cappelle, è molto affascinante quella creata da Francesco De Mura, artista di scuola napoletana, per la confraternita del Santissimo Sacramento, mentre nell’altare dei Martiri è custodito il dipinto de “La Madonna in gloria con i santi Rocco e Sebastiano”, opera di Palma il Giovane (primo ‘600). Del Bardellino (1700) sono “L’approdo della Vergine” e la “Lotta iconoclasta”, così come “Santa Elisabetta e San Zaccaria”. Nella chiesa sono custoditi i resti dell’antica cattedrale romanica a cominciare dall’arco che sormontava probabilmente il portale romanico. Interessanti anche due epigrafi: una in greco, in ricordo del tempio pagano dedicato a Maia e a suo figlio Ermes, l’altra in latino dedicato a San Mercurio. Alla cattedrale romanica appartengono, inoltre, delle sculture del XII secolo, capitelli animati da figure, pietre tombali di vescovi e lo splendido architrave del XII secolo. Lungo la navata sinistra troviamo le cappelle di Sant’Anna, Madonna del Rosario, Redentore, Crocifisso, San Francesco da Paola e il fonte battesimale. Anche l’esterno della Basilica propone un impatto molto scenografico tipico della mentalità barocca. Il muraglione risale al 1786 e fu costruito per proteggere il sagrato dai venti marini. L’edificio è ben riconoscibile anche da lontano per via del campanile con cupola a cipolla, che si staglia imponente dietro una facciata barocca nel complesso decorata ma sobria.
La processione della sacra effigie di San Francesco d'Assisi
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Urbania PU Chiesa dei Morti
Ad Urbania, in Provincia di Pesaro ed Urbino: qui, per un fenomeno di mummificazione naturale 18 corpi (dodici uomini e sei donne) sistemate alle spalle dell'altare della Chiesa di Morti, sono visitate da oltre 30.000 persone all'anno. Grazie ai verbali della Confraternita della Morte, di ognuna è possibile sapere la storia personale.
La processione dei SS Medici Cosma e Damiano e san Cataldo in cammino verso la Cattedrale
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Maria Madre di Dio e madre nostra Madonna Addolorata Castelpetroso prima puntata
TG 27.10.11 Monopoli: la Gdf sgomina banda di spacciatori con il portafoglio clienti
Una presunta banda di spacciatori è finita nelle maglie della Guardia di Finanza di Monopoli dopo due anni di indagini. L'operazione Black&White ha eseguito questa mattina sette ordinanze di custodia cautelare
La festosa comunità di sant'Antonio accoglie calorosamente il Vescovo Favale
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Monopoli 12 maggio 2015
Monopoli 12 maggio 2015 - Manifestazione cittadina contro l'esproprio dalla Piazza XX Settembre dell'antico mercato rionale.
Santa Rita 2015 conf stampa di presentazione della Festa (conversano)
Si è tenuta giovedì primo Ottobre nella sede del comitato organizzatore dei SS. Medici e Santa Rita di Conversano in piazza XX settembre, la conferenza stampa di presentazione della Tradizionale Festa d’ottobre.
i solenni festeggiamenti, anche quest’anno, sono realizzati in collaborazione tra l’amministrazione comunale, la diocesi Conversano Monopoli e il comitato cittadino.
l’evento rappresenta per la città di conversano un momento solenne e di intenso raccoglimento intorno ai “Patroni Minori della città” e santa Rita:
Al centro dell’attenzione il monastero e la chiesa conventuale costruita dai Conti Acquaviva d’Aragona in onore della Santa che qui fece il miracolo decisivo che diede seguito alla sua Santificazione.
La chiesa è stata recentemente restaurata e visitandola è possibile ammirare i suoi splendidi stucchi barocchi e i dipinti realizzati da Paolo Finoglio il famoso artista napoletano la cui opera “Rinaldo e Armida nel giardino incantato” è attualmente esposta nella mostra “I tesori d’Italia” ad expo Milano.
Molto suggestiva e carica di significato religioso, la processione della domenica pomeriggio. Un atto di devozione che ancora oggi unisce saldamente i fedeli alla chiesa, centinaia di persone , in maggioranza donne, percorrono le strade principali della città formando una colonna infinita al seguito delle statue dei Santi.
La statua di Santa Rita in particolare è, nella sua interezza, addobbata e corredata di oggetti preziosi, (donativi di devoti).
Altro appuntamento importante è la messa della domenica mattina, celebrata per l’occasione dal vescovo della diocesi Conversano Monopoli.
il prelato a fine messa come di consueto, benedice i mezzi di trasporto.
A tal proposito abbiamo ascoltato anche il rappresentante dell’associazione conversasene degli autotrasportatori il signor Melillo Samuele.
che con il presidente del comitato organizzatore Giuseppe Sciannamblo e il Sindaco della città di Conversano Giuseppe Lovascio hanno partecipato alla conferenza stampa, il sindaco inoltre ha riservato un saluto particolare ai nostri concittadini all’estero.
SIRIOART: Conversano, Festa di Santa Rita - Celebrazione e Benedizione 4 ottobre 2009
Ogni Anno, la prima domenica di ottobre, a Conversano (Ba) si festeggia Santa Rita da Cascia. Beatificata nel 1626 da Papa Urbano VIII. A Conversano fu onorata dalle Suore Francescane, occupavano il convento dedicato a San Matteo, prima ancora che fosse intitolato ai Santi Medici Cosma e Damiano nel 1660. A Conversano, per i numerosi miracoli che qui avvennero, pare che sia stata scelta dalla Santa come seconda Patria. Nel 1902, Santa Rita fu proclamata seconda Patrona di Conversano. (La prima invece è Maria SS.Della Fonte. Si festeggia a Maggio) Da allora la Chiesa di San Cosma, fu meta di migliaia di pellegrini che provenivano da tutte le parti d'Italia e del mondo, per rendere grazie alla Santa per i miracoli ricevuti. In oltre, si ricorda anche come protettrice degli automobilisti. Ecco spiegato la presenza dei tanti camion durante la celebrazione eucaristica. Infatti, il celebrante al termine della cerimonia, benedice tutti i camion e autisti presenti in piazza. Al termine come ringraziamento alla Santa, suonano i clacson tutti insieme.
Riprese, montaggio video: Raffaele Prunella
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Il saluto di don Davide Garganese alla comunità parrocchiale di Sant'Antonio
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Nuova vita per l'ex chiesa di San Giuliano, nel Tgl Più le immagini in anteprima
Taranto Città Vecchia :Chiostro di S Domenico
Le immagini sono pubblicate su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia- Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia.
SIRIOART: Processione San Flaviano - Conversano 24 Novembre 2013
Conversano (Ba) 24 Novembre 2013 - dopo trent'anni, la processione di San Flaviano (primo patrono di Conversano) portato da Giulianova dal vescovo Sulpicio Acquaviva, fratello del conte di Conversano, Giulio Antonio I. Nella Basilica Cattedrale, è deposta la reliquia del braccio del Santo, Essa è costituita da un frammento osseo custodito in una teca a forma di braccio benedicente, alla seconda edizione dei festeggiamenti in suo onore dopo la celebrazione della santa messa del vescovo della Diocesi Conversano - Monopoli Domenico Padovano, la statua, è stata portata in processione per le vie della città. Giunti in Piazza XX Settembre, Il sindaco Giuseppe Lovascio, ha consegnato le chiavi della città in segno di protezione e benedizione alla comunità tutta.
Servizio a cura di Raffaele Prunella. Email: sirioarts@libero.it
La storia della Parrocchia
Storia della Parrocchia Santa Maria del Carmine di Monopoli
Giacomo D'Atri, la sua tragica storia e il castello di Grottaglie
Il Castello Episcopio di Grottaglie e la tragica storia di Giacomo D'Atri
TG 01-06-09: BARI, UNA MOSTRA PER I 160 ANNI DELLA CHIESA DI SAN FERDINANDO
Foto d'archivio, dipinti della seconda metà dell'800 e persino una statua di santa Filomena del 1845 ricoperta da un vestito ricamato in oro. Oggetti di valore inestimabile che raccontano, in una mostra, i 160 anni della chiesa di San Ferdinando di Bari. L'esposizione è stata allestita nella sala della confraternita di Santa Maria Goretti restaurata per l'occasione. Oltre ad alcuni calici e reliquiari nella mostra spiccano due dipinti della metà dell'800 del pittore barese Nicola Zito e un altro di fine '600 di origini napoletane. Di rilievo anche una sezione documentaria con cartoline d'epoca e altro materiale curato nei dettagli dalle storiche d'arte Sofia Di Sciascio e Angela Melpignano. Un percorso storico per descrivere come è cambiata la chiesa nel cuore di Bari e non solo da un punto di vista storico e architettonico.
Servizio di Annadelia Turi.
Jelsi, Chiesa Madre S. Andrea Ap.
La Chiesa S.Andrea Apostolo è situata nel centro storico di Jelsi. Di origine romanica, fu ricostruita dopo il terremoto del 1805. L' edificio è stato realizzato con blocchi di pietra uniformi con eccezione del campanile. Sono presenti due portali di cui uno datato 1705. L' interno è a tre navate delimitate da archi a tutto sesto, lungo le navate si susseguono vari altari e nicchie che accolgono statue dei santi, tra cui quelle ligneee S.Amanzio, unica in Italia, e S.Andrea Pescatore. Di valore sono anche il fonte battesimale del 1700 circa e un' acquasantiera risalente alla metà del 1500.
Don Giuseppe nuovo parroco di San Domenico a Castellaneta: «Non sono qui per fare la rivoluzione»
Don Giuseppe Ciaurro è il nuovo parroco della chiesa di San Domenico a Castellaneta.
Non una novità da quelle parti, visto che era stato proprio lui ad amministrare la parrocchia domenicana negli ultimi due anni; forse, proprio per questo la nomina del vescovo della diocesi di Castellaneta Claudio Maniago andrebbe interpretata come una sorta di promozione.