mons. Antonio Rivani
12PORTE 21-05-09: È deceduto giovedì scorso, alletà di 94 anni, mons. Antonio Rivani, canonico metropolitano e maestro di musica. Don Antonio era originario di SantAgostino Ferrarese. Prete dal 1938 aveva esercitato il ministero nelle parrocchie di San Benedetto, SantAlberto e ai Santi Giuseppe e Ignazio. Ha insegnato canto sacro al Seminario Regionale fino al 1963, componendo anche molti canti per la Liturgia. Dopo un periodo nella Piccola Famiglia dellAnnunziata, nel 1972 fu assegnato alla Cattedrale di San Pietro dove curò lanimazione del canto liturgico ed esercitò il ministero della riconciliazione. Dal 2000 era ospite della Casa del Clero.
Estate Ragazzi in zona Giardini Margherita
12PORTE - 2 luglio 2015: Apriamo una pagina su Estate Ragazzi. Andiamo in zona Giardini Margherita, dove tre parrocchie collaborano insieme: Sant’Anna, la Misericordia, Santi Giuseppe e Ignazio.
Lutto
12PORTE - 22 luglio 2010: E' deceduto sabato pomeriggio don Francesco Ravaglia, parroco a Funo di Argelato dal 1986. Don Francesco ha vissuto con grande fede la sua malattia, fino alla fase terminale consumata presso l'Hospice di Bentivoglio. Era nato a Rimini 78 anni fa ed era diventato sacerdote a Imola nel '58. Nel '64 entro in servizio nella diocesi di Bologna, dove poi si sarebbe incardinato. Prima di Funo, aveva servito le comunità di Altedo e Rubizzano. Era assistente ecclesiastico dei Cursillos di Cristianità.
Le esequie sono state celebrate lunedì sera a Funo, dal Vescovo ausiliare, alla presenza di numerosi sacerdoti e fedeli.
1◇ Le Campane della Villa di Cedrecchia Fr. di S.B.V.S. (Bo)
(Sono tornate al loro posto dopo il furto del 2013 le campane della Villa).
Alcune sequenze di “doppi” alla Bolognese, con le campane della Chiesetta di “La Villa” (Fr. del comune di San Benedetto Val di Sambro, Bo. Italia) nel giorno della Festa di San Lorenzo,10 agosto 2016, eseguiti dai campanari: Mario Marchi, Romano Tedeschi, Enrico Zironi, Giuseppe Galeotti. Concerto di 5 campane (piccole) della fonderia Cesare Brighenti fuse nel 1928. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Benedette le Fondamenta della Chiesa Ortodossa
BENEDETTE LE FONDAMENTA DELLA CHIESA ORDOSSA DI VERONA, LA POSA DELLA PRIMA PIETRA E LA COLOCAZIONE DELLA GRANDE CROCE.
(Gf Tommasi)
Intervista a: Padre Siluan -- Vescovo Diocesi Ortodossa Romena - Mons. Giuseppe Zenti -- Vescovo di Verona
Rivelato l'autore della Madonna di San Luca, icona di Roma
Roma, (askanews) - È stato rivelato l'autore della Madonna di San Luca, icona miracolosa di Roma, solitamente conservata alla Chiesa di Santa Maria del Popolo. Edith Gabrielli, direttrice del Polo Museale del Lazio:
Uno dei simboli di Roma, una delle icone più venerate della città, talmente celebre e talmente importante che l'attribuzione tradizionale è addirittura di un santo: San Luca.
Il restauro condotto dalla soprintendenza di Roma ha permesso di portare alla luce un lacerto di firma. Un gruppo di studiosi guidato dal professore Alessandro Tomei ha fatto il resto, ha formulato una nuova attribuzione, a quello che è uno dei grandi protagonisti della scena romana tra '200 e '300.
La grande scoperta ha spinto il Polo museale del Lazio a organizzare una mostra ad hoc al Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo intitolata Filippo Rusuti e La Madonna di San Luca in Santa Maria del Popolo, dal 19 ottobre al 18 novembre.
L'opera rimarrà qui per un mese, è un'occasione unica, perché possiamo capire anche il senso della scoperta, ma poi come è giusto tornerà sull'altare maggiore di Santa Maria del Popolo, perché è lì che deve stare.
Ma chi era Filippo Rusuti, la cui firma compare in alto nella cornice del dipinto?
Questo Filippo Rusuti è un uomo molto importante del suo tempo. È colui che insieme a Jacopo Torriti e a Pietro Cavallini domina la scena romana, talmente importante che lo chiamano a fare i mosaici sulla facciata di Santa Maria Maggiore, la Chiesa dei romani per eccellenza.
L'icona in passato era stata attribuita a un ignoto pittore definito convenzionalmente Maestro di San Saba, perché ritenuto autore di alcuni affreschi nella chiesa di San Saba a Roma. La somiglianza tra le due opere è tale che si ipotizza che il maestro di San Saba sia proprio Rusuti.
Le Tre ore dell'Agonia (Per Soli, coro e organo) di Giuseppe Boni
LE TRE ORE DELL'AGONIA DI NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO
di Cesare Boni (XIX sec. - Bologna)
Schola Gregoriano-Polifonica SAN PIETRO
(Bologna)
Lars Magnus Hvass Pujol, Tenore I e solista
Antonello Bitella, Tenore I ripieno
Rolando Lisi, Tenore II e solista
Daniele Zamboni, Tenore II ripieno
Giacomo Contro, Baritono solista
Antonio Lorenzoni, Basso solista
Marcello Rossi Corradini, Organo e Concertazione
Esecuzione Live in concerto a Medicina (BO),
Domenica 25 Marzo 2018 - Chiesa del Ss. Crocifisso
Questa composizione firmata Cesare Boni (sul celebre testo di Metastasio), autore di cui tra l’altro si ignora praticamente qualunque cosa a livello biografico (se non il periodo di attività, cioè i primi decenni del XIX secolo) è uno dei tanti esempi di musica vocale a 3 voci maschili e organo contenuti all’interno del fondo musicale dell’Archivio diocesano della Cattedrale di San Pietro a Bologna.
Spesso queste musiche infatti prevedevano piccoli organici e accompagnamento organistico concertato o semplice basso continuo.
L’uso di piccoli organici all’interno di questo fondo musicale era predominante non solo perché molti spartiti contenuti in esso provenivano da molte chiese bolognesi anche di piccole dimensioni, ma anche per venire incontro alle possibilità economiche più o meno ampie delle suddette chiese. Queste composizioni, oltre quindi a prevedere spesso organici ridotti, erano ipotizzate per un utilizzo concreto durante la liturgia (o nel caso di questo spartito anche per momenti di catechesi) facilitato dalla brevità della durata dei brani. Se nella musica sei-settecentesca bolognese spesso potevamo assistere a delle messe composte solo dal Kyrie e dal Gloria (a volte anche il Credo) di proporzioni massicce (non solo di organico, ma anche di durata), nel periodo che si affaccia subito nel XIX secolo presso la città di Bologna cominciavano a fiorire anche le Messe e le composizioni sacre brevi, più idonee al gusto del tempo (a volte addirittura con uno stile quasi bandistico o operistico).
Questa composizione, Le tre ore dell’Agonia di Cesare Boni sono un connubio degli stili che andavano a intersecarsi. Se da una parte abbiamo già l’organo concertato con un predominante utilizzo di stilemi di accompagnamento ricorrenti nella musica sette-ottocentesca, e non più un Basso continuo numerato ad accompagnare le voci, dall’altro abbiamo ancora la struttura di Arie, Recitativi, Duetti e Cori.
La semplicità, ma anche l’immediatezza di questa composizione porta certamente con molta facilità l’esecuzione durante un concerto o una meditazione durante la Settimana Santa anche ad un pubblico/assemblea meno abituata alla musica antica.
[a cura di Giacomo Contro]
Profezie e segreti delle apparizioni mariane
12PORTE - 20 settembre 2018. Venerdì scorsa nella parrocchia di San Giuseppe Cottolengo il vaticanista Saverio Gaeta ha tenuto un incontro sul tema: Profezie e segreti delle apparizioni mariane
Campane elettroniche di Rosolina Mare, frazione di Rosolina (RO), Chiesa dei Ss. Ignazio e Benedetto
Rosolina Mare (frazione di Rosolina), Chiesa Parrocchiale dei Santi Ignazio Vescovo e Martire e Benedetto da Norcia
Diocesi di Chioggia
Vicariato di Loreo
- distesa della grande alle 12 per l'angelus feriale/festivo
Fungo che simula campane in Si2 calante
Eccoci ad un nuovo video. Quest'ultimo tratta una chiesa alquanto moderna con sopra... un fungo (e pensare che è la prima chiesa che registro con un fungo nel mio canale yt). Diciamo che non è proprio un bel vedere trovare dei funghi su chiese moderne. Siccome questa chiesa la conosco molto bene (fatalità ho anche la casa al mare), personalmente mi piace molto.
Veniamo al video.
Siccome mia mamma ha avuto circa 4/5 giorni di lavoro libero, ha deciso di andare al mare a Rosolina Mare (che gioco di parole!). Così, siamo partiti e siamo arrivati dopo 45 minuti di strada. il 7 agosto, avevo voglia di sentire le campane. Così mi avvio verso la chiesa. Arrivato lì alle 11:55 circa, piazzo il microfono e aspetto la suonata. Con un minuto in anticipo, suona la grande. Molto bella! Peccato che sia elettronica! Dopo la suonata, ho fatto le varie fotografie esterne interne e poi sono andato a casa. Poi ho concluso la mia mini vacanza al mare fino al 9 agosto.
Che dire... Al prossimo video, che sarà girato assieme ad altri due, in Emilia Romagna in provincia di Ferrara.
Video 230
Chiesa del Gesù Vecchio Don Placido
Basilica dell'Immacolata al Gesu' vecchio
Interno
Ad unica navata con cappelle laterali, è un notevole esempio di stile tardo barocco. L’interno venne, infatti, rimodernato intorno alla metà del Settecento dall’architetto Giuseppe Astarita. Ulteriori interventi riguardarono il presbiterio, nell'Ottocento.
Lato destro
I cappella a destra, tre tele di Andrea Malinconico del 1688.
II cappella, due preziosi reliquiari di Antonio Fumo del 1633.
III cappella, Cappella di San Francesco Borgia, decorazione marmorea di Bartolomeo Ghetti su disegno di Gian Domenico Vinaccia e statua di San Francesco Borgia di Pietro Ghetti.
IV Cappella, Madonna coi Santi Lorenzo e Ignazio di Antiochia e Trasfigurazione, di Marco Pino da Siena.
Presbiterio
Altare a destra del transetto, altare di San Francesco Saverio: Cosimo Fanzago disegnò la struttura, le balaustre, l’altare e curò la realizzazione delle due statue ai lati, Geremia e Isaia
Altare a sinistra, statue di Matteo Bottigliero (1724) e pala raffigurante Sant’Ignazio di Francesco Solimena (1691).
Abside: notevole è il baldacchino rococò, convesso, che idealmente richiama la facciata.
In mezzo alle sime spezzate del timpano, sorge un’altra edicola, anch’essa convessa, con timpano semicircolare, e decorata da bassorilievi.
Altare maggiore: Immacolata in legno e terracotta è di Nicola Ingaldi (1807).
Abside, restaurata e affrescata nel 1887 da Domenico Morelli. I restauri ottocenteschi riguardarono anche il transetto e la cupola. Gli affreschi della cupola e del transetto sono di Onofrio Buccino, Vincenzo Paliotti, Gaetano d’Agostino e Palo Vetri.
Lato sinistro
IV cappella a sinistra, tela di Nicola Malinconico con San Stanislao e i martiri giapponesi.
II cappella, San Luigi Gonzaga di Battistello Caracciolo.
I cappella, Passione di Girolamo Cenatiempo (1712).
Antisagrestia, Natività di Marco Pino e Crocifisso ligneo del Trecento.
Sagrestia, grande tela raffigurante San Luigi Gonzaga accolto in cielo di Francesco de Mura.
SAN CHIERLO - ZOLA PREDOSA
Palazzina di caccia Stupinigi
Palazzina di Caccia STUPINIGI
Residenza Sabauda per la Caccia e le Feste edificata a partire dal 1729 su progetto di Filippo Juvarra, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è uno dei gioielli monumentali di Torino, a 10 km da Piazza Castello, in perfetta direttrice. Costruita sui terreni della prima donazione di Emanuele Filiberto all'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1573), è oggi proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano, un ente governativo dedicato alla sua conservazione e valorizzazione. Riaperta al pubblico dopo importanti lavori di restauro, la Palazzina di Caccia -fra i complessi settecenteschi più straordinari in Europa- ha piena dignità museale con i suoi arredi originali, i dipinti,i capolavori di ebanistica e il disegno del territorio.
La costruzione della Palazzina di Caccia inizia nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra, e continua fino alla fine del XVIII sec. con interventi di ampliamento e completamento di Benedetto Alfieri e di altri architetti quali Giovanni Tommaso Prunotto, Ignazio Birago di Borgaro, Ludovico Bo, Ignazio Bertola.
Testimonianza eccezionale dello spirito del tardo Juvarra e di Benedetto Alfieri, si specchia e ritrova nel rococò internazionale delle residenze reali europee.
È luogo di loisir per la caccia nella vita di corte sabauda, sontuosa e raffinata dimora prediletta dai Savoia per feste e matrimoni durante i secc. XVIII e XIX, nonché residenza prescelta da Napoleone nei primi anni dell’800. Agli inizi del XX secolo è scelta come residenza dalla Regina Margherita, e dal 1919 è anche sede del Museo dell’Arredamento.
Costituisce l’elemento eminente del patrimonio storico-artistico mauriziano.
I miei video:
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Le Campane della Parrocchia del Corpus Domini - Bologna
Bologna - Chiesa Parrocchiale del Corpus Domini - concerto di 4 campane fuse da De Poli (Vittorio Veneto) nel 2008. Montate alla bolognese su ceppi in ferro ed elettrificate a doppio sistema (l'impianto a catene è sganciabile per consentire il suono manuale a doppio bolognese). Doppio: scappata in quarto, 36 dell'Annunziata in Scala, calata in rovescio eseguito in occasione del Corpus Domini, solennità titolare di questa parrocchia. Nota: suonare su questo campanile risulta particolarmente impegnativo a causa delle sue pronunciatissime oscillazioni.
ContrAlto Quartet & MusicArtEmozioni Drama
Serata del 21/08/2013 Fossa Gelata Zafferana Etnea
video realizzato dall'Associazione Musicale ContrAlto Acireale
SS. Cosma e Damiano, Vairano Scalo (Vairano Paternora, Caserta) - Concerto d'organo - Luca Grosso
Highlights del Concerto d'organo tenuto dall'organista Luca Grosso il 24 marzo 2019 sull'organo Mascioni Op. 1189 del 2011 nella Chiesa dei SS. Cosma e Damiano in Vairano Scalo (Vairano Paternora, Caserta).
Programma:
J.S. Bach (1685-1750): BWV 531 Preludio e Fuga in do maggiore;
W.A. Mozart (1756-1791): KV 330 Sonata n. 10 in do maggiore;
L. Vierne (1870-1937): Op. 31 24 pezzi in stile libero - 15 Arabesque;
J. Zwart (1877-1937): Toccata Psalm 146.
Ancora un ringraziamento particolare al m.o Riccardo Tiberia e al parroco Don Luigi Gennaro De Rosa per avermi dato la possibilità di fare questo concerto. Grazie!
La chiesa di S. Teresa di Gesù Bambino in Panfilo
Giacomo Avanzi visita la chiesa di S. Teresa di Gesù Bambino in Panfilo e incontra Don Carlo Adesso
L'addio dei motociclisti al funerale di Enzo
Il suono del suo motore nel silenzio del sagrato della chiesa e la risposta di decine di scarichi di tutti i motociclisti accorsi per dare l'estremo saluto al centauro di Sant'Antonio Abate tragicamente scomparso mentre era in sella alla sua moto
DIRETTA 17 03 2018
MEDIA24
Il Santo del 18 Ottobre 2019, Festa di San Luca Evangelista
Potete scrivermi all'indirizzo email:
discepolidimaria@gmail.com
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