Taglio del nastro per la riapertura della Chiesa SS. Annunziata di Salerno
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L'Arte di Muoversi - La Chiesa della Santissima Annunziata di Salerno
Salerno: riaperta la chiesa della SS. Annunziata. Le interviste.
L'Annunziata restituita dopo tre anni alla città di Salerno
Riaperta, dopo tre anni di lavori, la chiesa della Santissima Annunziata nel centro storico di Salerno. Ieri pomeriggio la cerimonia di inaugurazione. Un evento definito storico per la città capoluogo. (280614)
Annunziata a Salerno, riaperta la sagrestia
Inaugurata la restaurata sagrestia della chiesa della Santissima Annunziata a Salerno. Contenti a metà arcivescovo e parroco che, ora, attendono che la chiesa venga ultimata e riaperta al culto. (160913)
Chiesa della SS. Annunziata
Il primo nucleo della chiesa e annesso ospedale ebbe inizio nel 1237 ad opera del Vescovo Giovanni (1236-1254). Il disastroso terremoto del 1349 e quello ancor più grave del 1456 costrinsero profondi rifacimenti dell’edificio.
Nel 1764 S. Alfonso M. de’ Liguori la eresse a parrocchia per le popolazioni rurali della campagna santagatese.
La chiesa attuale presenta uno stile tardo-gotico di estrema povertà, in parte messo in luce rinunciando al rifacimento della veste barocca.
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Chiesa della Santissima Annunziata Sant'Agata de' Goti
Sant'Agata de' Goti Chiesa della SS. Annunziata
L'interno è a navata unica con abside a impianto quadrangolare con soffitto a capriate ricostruito di recente su residui di quello originario. Sulla navata si aprono cappelle barocche. Le vetrate moderne, opere del maestro Bruno Cassinari e regalate alla chiesa nel 1976, si intonano bene all'antico, donando, al visitatore estasiato, fasci di colori vividi e luminosi. I due semiarchi in alto sulle pareti laterali ricordano la copertura effettuata nel 1865 su progetto dell'ingegnere R. Mosera.
La Cappella di S. Giacomo, di stile barocco, è la seconda a destra di chi entra. L'altare, scolpito nel 1714, è opera del Lorenzo Fontana; la statua é del 1719 dello scultore Giovan Battista Antonini.
La cappella aveva una funzione anche sociale: provvedere cioè, con le rendite diocesane, alla dote per le ragazze povere ed erogare elemosine ai bisognosi.
La Cappella di S. Biagio è la seconda a sinistra e fu costruita nel 1619. Nel 1703 fu arricchita di stucchi e dei due affreschi di Tommaso Giaquinto che raffigurano Santi nella gloria del paradiso. Sono esposte alla venerazione dei fedeli le statue di S. Lucia, S. Rocco e S. Giuseppe.
L'abside ha conservato cospicue tracce in affresco di storie di Santi che i committenti fecero dipingere a loro devozione. Negli archi ciechi della parete sinistra ammiriamo degli affreschi: la Presentazione al tempio e la fuga in Egitto. Nel corso di recenti lavori sono stati riportati alla luce e restaurati numerosi affreschi: il più importante è un giudizio universale che riveste la controfacciata, dal forte accento narrativo, opera di artista campano della prima metà del sec. XV; altri affreschi del ‘300 e ‘400 sono nell’abside, tra essi un’Annunciazione una Crocefissione, vari Santi e Diaconi. S. Orsola e storie della sua vita, S.Nicola di Bari
Nella Cappella dell'Annunziata c'é la Tavola dell'Annunciazione, dipinto forse da Angiolillo Arcuccio nel sec. XV. Estatica la concezione trinitaria della scena: il Padre manda lo Spirito Santo affinché il Figlio prenda carne nel grembo di Maria. Nella controfacciata ammiriamo l'opera di un grande maestro del sec. XV che ha dato colore agli ultimi avvenimenti della vicenda umana nell'ottica cristiana: la risurrezione dei morti, il giudizio universale, l'inferno e il paradiso.La scena fu realizzata affinché fosse l'ultimo ricordo per i fedeli che uscivano dalla chiesa, come sprone per scelte decisive di rilevanza eterna.
Descrizione tratta dal sito:santagatadeigoti.net/
Chiesa SS.Annunziata - Drone
Scopriamo la bellezze e i dettagli della Chiesa della SS Annunziata a Giffoni Valle Piana grazie lo spettacolare volo di un drone.
Aversa (CE) - L'impalcatura che deturpa la chiesa dell'Annunziata (14.10.18)
- Aversa (Caserta) - Il biglietto da visita della città è sicuramente Porta Napoli, il cosiddetto “Arco dell'Annunziata”, con la chiesa ad esso collegata, ma probabilmente c'è chi l'ha dimenticato se un cittadino ben conosciuto da tutti, che collabora da sempre con il Rettore della Santissima Annunziata, prova a segnalare una, diciamo, “dimenticanza” presente proprio all'ingresso del complesso.
Parliamo di un’impalcatura collocata per mettere in sicurezza l'ingresso del complesso dopo la caduta di pezzetti di marmo ma lasciata inutilizzata per mesi, secondo quanto afferma il cittadino che fa riferimento anche ad un’altra impalcatura posta immediatamente prima dell'ingresso della chiesa dove, addirittura, sarebbe stata collocata anni fa.
Non frequentando quella chiesa per celebrazioni di alcun tipo, non siamo in grado di confermare quanto ci racconta il cittadino ma riteniamo che, comunque, l'impalcatura vada, se non rimossa, quantomeno sistemata meglio, dal momento che le intemperie hanno distrutto una parte dell’intelaiatura posta in alto, dando un aspetto di abbandono a quello è che uno dei tanti monumenti artistici della città. (14.10.18)
A DUE PASSI - Chiesa dell'Annunziata
Il supplemento History di A due passi vi porta alla scoperta della chiesa e del campanile dell'Annunziata in Bovino - Fg. Panorama e arte di rara bellezza. Iscrizione gruppo Facebook:
Vibonati - Cilento - Salerno - South Italy
Centro agricolo del Golfo di Policastro, situato nell'entroterra a NW di Sapri, su uno sprone sottile ed allungato, la cui configurazione è ricalcata sulla struttura dell'abitato, compreso tra due valli tributarie del torrente Cacafava, presso la cui foce è Villammare. Vibonati si trova ai margini del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano a pochi chilometri dalla Basilicata e dalla Calabria. Il centro del paese è arroccato ed è composto di un centro storico di origine medioevale molto caratteristico. La frazione Villammare si estende sul mare ed è a forte vocazione turistica. Questo borgo marinaro, nato come residenza estiva dei nobili e villaggio di pescatori, attira ogni anno migliaia di turisti, al pari delle più rinomate Sapri, Marina di Camerota e Palinuro. Infatti, nei mesi estivi si registrano circa 15.000 presenze, grazie a strutture ricettive varie e ben organizzate. Vibonati è invece sede di un crescente interesse da parte di turisti che, oltre al mare, vogliono ammirare anche le bellezze artistiche che questo angolo di paradiso offre. Da segnalare la presenza nella frazione di una Torre telegrafica risalente al periodo vicereale spagnolo conservata in ottimo stato. Il capoluogo ospita il Museo della Civiltà Contadina realizzato da un abitante del luogo, il quale ha raccolto vari strumenti utilizzati dai contadini del secolo scorso. A Vibonati si riscopre un perfetto connubio tra vecchi sapori cilentani e cultura marinara. Il prodotto tipico è la soppressata, il capicollo e i migliatieddi.
Chiamato in passato li Bonati, Libonati o semplicemente Bonati, secondo storici locali, Vibonati sarebbe stata fondata da coloni romani e sia la Vibo ad Siccam di cui parla Cicerone. Altri studiosi ipotizzano una sua fondazione da parte di esuli fenici provenienti da Tiro, visto che una parte del paese è denominata Tirone. Comunque la prima menzione del borgo risale al 1415, quando fu concesso a Masello Conte di Ravello. Nel 1603 Carlo Caracciolo ne fece vendita a Diego Simone, da cui passò a Francesco Pertinet, e Fabio di Bologna e a Francesco Galuppo. Al termine del periodo feudale era possesso di Teresa Caracciolo, principessa di Policastro. Vibonati è stato al centro dei sanguinosi moti cilentani del 1848 e, il 3 settembre 1860, ha ospitato Giuseppe Garibaldi, come ricorda una lapide posta sulla facciata del palazzo De Nicolelis. Questo borgo ha sempre assunto un ruolo molto importante nel Golfo di Policastro in quanto fino all'immediato dopoguerra è stato sede del Real Ufficio del Registro, della Pretura e delle Carceri. Successivamente, con l'emigrazione di molti vibonatesi, questa importanza si è andata via via riducendosi. Dal punto di vista artistico, Vibonati è denominato il paese dei portali per la grande quantità di portali, appunto, che si rincorrono tra le viuzze (ruve) del borgo. Di estremo valore artistico sono, inoltre, le Chiese in cui si osservano dipinti del XII e del XIII secolo. Le più importanti sono senza dubbio la Chiesa di Sant'Antonio abate, santo patrono, e la Chiesa della Santissima Annunziata, da poco restaurata. Delle mura che un tempo cingevano Vibonati non ci sono tracce se non per un torrino che si può ammirare in Piazza Nicotera, e che ora è annesso alla Chiesa della Santissima Trinità.
Durante il Regno di Napoli, dal 1806 al 1811, è stato capoluogo dell'omonimo distretto fino alla sua soppressione e, di seguito elevato a capoluogo di circondario (dipendente dal Distretto di Sala) fino al 1860. Dall'unità d'Italia fino al 1924 è stato capoluogo dell'omonimo mandamento (sostituito poi da Sapri fino alla soppressione del 1927) appartenente al Circondario di Sala Consilina.
Chiesa Santissima Annunziata
Chiesa Santissima Annunziata, esterno - a cura di Simona Scandura. Riprese di Giuseppe Coco
La festa della Beata Vergine Maria S.S. Annunziata
Tropea 8 aprile 2018
L’attuale Chiesa della Santissima Annunziata fu eretta a Parrocchia con il Patrocinio della Santissima Annunziata il 3 ottobre 1962 con decreto vescovile di Mons. Giuseppe Bonfiglioli
5 puntata la Chiesa dell Annunziata
5 puntata della Web serie le Chiese nascoste di Ravello. La chiesa dell'Annunziata i ragazzi della web tv intervistano Emiliano Amato direttore del Vescovado .editore Comune di Ravello in collaborazione con l'istituto comprensivo Ravello -Scala
VICO EQUENSE PORTE BRONZEE ALL'ANNUNZIATA
Saraci
2 Luglio 2017 - S.Messa in diretta su Rai Uno dalla Parrocchia di Cristo Re in Comenduno (BG)
La Diretta della RAI in HD
Speciale Documentario Chiesa S. Stefano Forino (AV)
NAPOLI - Basilica della Madre del Buonconsiglio
La basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa è una delle basiliche di Napoli. Si erge in zona Capodimonte e la sua costruzione è relativamente recente (1920).
Accanto alla basilica è presente l'ingresso alle catacombe di San Gennaro, antiche aree cimiteriali sotterranee risalenti al II secolo le quali rappresentano il più importante monumento del cristianesimo a Napoli.
È stata realizzata su modello della basilica di San Pietro a Roma sia negli esterni (compresa la cupola) che negli interni, tanto da essere anche conosciuta come La piccola San Pietro.
La costruzione della basilica, su progetto dell'architetto Vincenzo Veccia, è durata quarant'anni, dal 6 gennaio 1920, quando fu posata la prima pietra, al 26 aprile 1960, giorno della solenne consacrazione.
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Solimena - Chiesa San Giorgio Salerno