Foggia, alla scoperta della Chiesa di Gesù e Maria /SPECIALE
Gesù e Maria - Jesus and Mary
Jesus and Mary in the ancient italian art.
Gesù e Maria nell'arte antica italiana.
Chiesa Spirito Santo Reggio di Calabria
Spirito santo
Anticamente la località dove sorge questa chiesa aveva altro nome ;
Rodà o Giaccallania . Assunse il nome attuale solo dopo l'istituzione della parrocchia sotto questo titolo; ciò avvenne il 6 giugno 1631 ad opera dell'Arcivescovo D'Afflitto. La borgata allora versava nelle stesse condizioni degli altri suburbi cittadini e l'erezione della parrocchia era necessaria per consentire agli abitanti una normale vita religiosa, la cui esigenza si manifestava sin dal 1599. La chiesa più volte crollò, in seguito agli eventi sismici che hanno funestato la città. Dopo il terremoto del 1908 fu ricostruita nella veste attuale nel 1928, e consacrata il 31 marzo 1929. Il progetto è stato dell'Opera Interdiocesana. Si presenta lungo la strada, con una gradevole facciata in stile romanico, arricchita da decorazioni in pietra. L'interno è ombroso e raccolto.
La navata centrale termina con un'abside molto vasta. Nel sobborgo, ormai integrato nella città, sorge il Santuario del Volto Santo delle Suore Veroniche.
SPIRITO SANTO
La chiesa sorge sulla via Pasquale Andiloro tra le due entrate uscite della tangenziale sud della città.
Costruita nel 1928 e consacrata il 31 Maggio 1929, su progetto dell'Opera Interdiocesana, è stata restaurata di recente grazie ai fedeli e al parroco Don Giuseppe Sorbara. All'interno è possibile notare presso un altare laterale la seguente scritta: PETRUS GANGEMI ECCLESIAE RHEGINAE CANONICUS ABBAS AERE SUO FACIENDUM CURAVIT A.MCMXXVIII .
La facciata si presenta suddivisa in tre settori rettangolari di cui quello centrale, più largo, è ornato ai lati da due colonne sommontate da due leoni.
Al centro, il portale è sommontato da una lunetta con sull'architrave la scritta: VENI SANCTE SPIRITUS / REPLE TUORUM CORDA FIDELIUM .
Più su, sotto il timpano triangolare, c'è un rosone. Lungo i prospetti laterali ci sono delle finestre ornate da colonnine che sostengono l'arco.
Sul lato destro si erge il campanile con un orologio.
Il tutto è bello da vedersi dalla tangenziale, mentre dal raccordo si possono ammirare il tetto, l'abside e il lato destro con il campanile.
Dietro la facciata si trova il pronao che dà luogo, ai lati, a due vani, e sopra, alla cantoria.
L'interno è ad una sola navata con rientranze laterali sovrastate da finestre e vetrate colorate.
I muri sono colorati a riquadri alternati bianchi e gialli.
L'abside semicircolare, separata dal resto della chiesa da un ampio arco trionfale, è ricoperta in alta da un dipinto raffigurante le tre persone della Santissima Trinità: in alto il Padre rappresentato da una testa regale racchiusa in un cerchio; al centro lo Spirito Santo, chiuso in un altro cerchio rappresentato da una colomba, infine il Figlio, rappresentato da un agnello con la bandiera della vittoria, racchiuso in un altro cerchio; i tre cerchi sono racchiusi in un cerchio più grande, sostenuto da due angeli. Il tutto è come sospeso tra le nuvole.
Sulla parete sopra l'altare di marmo policromo si trova una grande tela, opera di P. Stillitano, fatta eseguire nel 1945 da Sac. Can. Riccardo D'Andrea, parroco dello Spirito Santo. Essa rappresenta la discesa dello Santo sopra Maria Vergine e gli apostoli.
Ai lati dell'altare delle lesene con capitelli formano tre archi per lato, in quelli centrali a nicchia si trovano le statue del Sacro Cuore di Maria a destra.
Il tabernacolo è incassato nella parete; sulla porticina, in basso-rilievo,sono rappresentati un calice con colombi.
L'altare rivolto al popolo è formato dalla mensa di marmo bianco che poggia sulla base rettangolare di marmo, ricoperta sul davanti da un bassorilievo in bronzo raffigurante l'istituzione dell'Eucarestia.
Nel vano sul lato sinistro si può ammirare il fonte battesimale.
L'antiporta è in vetro colorato, così pure a vetri colorati in forma di croce è la vetrata del rosone.
Attaccata alla parete è l'Acquasantiera di marmo. Sulla parete della cantoria è dipinto al centro uno stemma vescovile accompagnato da queste parole:
LAUDATE DOMINIUM IN HYMNIS ET CANTICIS
Sulla parete destra si trova nell'ordine: una statua di San Paolino da Nola; Gesù crocefisso, una statua della Madonna; l'ingresso in sacrestia. Sul lato sinistro si trovano nell'ordine: una statua di Santa Teresa di Gesù Bambino; la porta che da al cortiletto interno; quindi un altare con la statua del Sacro Cuore di Gesù, un quadro raffigurante la Pentecoste. All'altezza del soffitto le pareti sono ornati da archetti pensili. Le stazioni della Via Crucis sono formate da bassorilievi in bronzo. Dall'arco trionfale pende un lampadario in ferro battuto, in bronzo dorato sono invecele applique della Via Crucis.
Cunfrunta 2019 di Santa Caterina dello Ionio
LA “CUNFRUNTA” 2019
DI SANTA CATERINA DELLO IONIO (CZ)
IL TRADIZIONALE EVENTO DI PASQUA IN CALABRIA
La ritualità religiosa del periodo pasquale, ovunque, si completa con le affollate messe della Domenica di Giubilo. Quella calabrese a ciò aggiunge uno spazio che, alla liturgia nelle chiesa, si sviluppa nelle piazze e strade di tanti comuni, con quella che primariamente viene chiamata “Affruntata”, ma che diversamente è appellata anche “Cunfrunta”, “Cumprunta”, “Svelata”, “Sbelata”, “‘Ncrinata”. E’ praticata massicciamente nelle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, in misura minore nella provincia di Catanzaro. Ne sono completamente escluse le province di Cosenza e Crotone. E’ Evidente che ciò rimanda a quelle che furono la Calabria Latina (o Citra) e la Calabria Greca (o Ulteriore).
Il concetto predominante di questi eventi, molto di Pietà Popolare e meno di ordinamento liturgico, è quello di fare in modo che Maria Addolorata, ammantata di nero e affranta dal dolore per la scomparsa del “Figlio”, possa incontrare Gesù risorto. Al contatto tra “Madre” e “Figlio” a Maria cade il mantello nero emergendo il vestito di giubilo, generalmente celeste, a volte bianco o di colore chiaro e luminoso. Se il mantello nero non cade viene interpretato come presagio di sventura, almeno così era in passato.
Trattandosi di Religiosità Popolare non esiste unicità metodologica, ma tanti modi diversi di esternare il rito nei vari territori. In prevalenza, oltre alle statue di Gesù e dell’Addolorata, compare anche quella di San Giovanni Battista che fa da “spola” per favorire l’incontro tra “Madre” e “Figlio”. In alcuni casi esistono ulteriori figure di Santi, in altri solo quelle di Maria e Gesù.
Non manca, ovviamente, il corteo per le vie cittadine che si sviluppa in varie modalità in relazione alle chiese interessate e alle distanze. Generalmente sono coinvolte due chiese, a volte una sola, da cui si avviano separatamente “Madre” e “Figlio”. L’Incontro avviene sempre nella via centrale del comune; nei preliminari le due statue (Gesù e Maria) vengono collocate alle estremità del tratto stradale. Vari sono i criteri di avvicinamento delle due figure sorrette sulle spalle dai portatori. Conclusa tale fase (alcuni minuti) Gesù e Maria si vanno incontro correndo, fino al contatto ravvicinato in cui Maria passa dal lutto al tripudio della Resurrezione di Gesù. E’, questo, un momento collettivo di gioia irrefrenabile, per alcuni una forma di trans emotivo, a non pochi scappano le lacrime, tutti toccano e baciano le due statue.
Giusto il tempo per riordinare le fila e inizia il corteo che porta nella chiesa Madre per la messa conclusiva. Nella “Cunfrunta” 2019 di Santa Caterina dello Ionio sono stati coinvolti (dalle ore 9,30 alle ore 12,30): le confraternite cittadine del SS Rosario e SS Sacramento, i portatori storici delle statue, i portatori dei gonfaloni, i bambini angeli, il parroco Don Joseph Vattathil, la banda musicale due Mari di Tiriolo, tanti fedeli cittadini.
La statua di Gesù è uscita dal chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta, mentre quella dell’Addolorata dalla chiesa SS Rosario. Maria, con una brevissima percorrenza, è stata posizionata al limite nord di via Roma; Gesù, dopo ampio giro per i vicoli del borgo, è stato posto a metà di via Roma accanto alla centrale piazzetta.
In questo rito non è contemplata la presenza di San Giovanni, ma lo scorrere di gonfaloni confraternali tra le due statue portati da singoli o da tre persone, in relazione alla dimensione del drappo e dell’asta. In più esistono dei bambini angeli annunciatori dell’evento. Per tre volte si assiste allo scorrere dei portatori e dei tre bambini angeli. E così si arriva alla fase culminante della “Cunfrunta”. Un religioso officiante si colloca a metà strada tra le due statue; indica per tre volte un avanzamento verso il centro, chinandosi egli e ciò facendo anche i portatori di Gesù. E’ questa la prassi dei i tre inchini (in realtà sono genuflessioni con palmi congiunti). Fatto ciò il religioso si alza, allunga le braccia, batte le mani gridando “E’ risorto”. Inizia la corsa di avvicinamento delle due statue che si fermano quasi a toccarsi. A pochi metri dal contatto a Maria è caduto ii manto nero di lutto, con gli sviluppi sopra evidenziati. E' seguita una breve esibizione di equilibrismo di giovani che hanno danzato tenendo in verticale il gonfalone sul mento. Un breve corteo ha riportato le statue nella chiesa Madre per la messa conclusiva, con il bacio finale delle statue. Antonio Cima 22-04-2019
Dedicazione Santa Maria della Neve Reggio Calabria
Dedicazione Santa Maria della Neve
Museo Diocesano di Reggio Calabria
Il Museo diocesano mons. Aurelio Sorrentino è situato nella città di Reggio Calabria. Il Museo sorge nel complesso architettonico dell'arcivescovado che accoglie la biblioteca diocesana e l'archivio storico diocesano.
La collezione presente è preziosa ed altamente rappresentativa e comprende:
argenti, molti dei quali riconducibili a botteghe messinesi e napoletane;
un consistente nucleo di tessuti liturgici, esito di manifatture calabresi, siciliane, venete e francesi;
una raccolta di dipinti;
frammenti lapidei settecenteschi provenienti dagli altari dell'antica cattedrale di Maria Santissima Assunta.
Un numero consistente di argenti sacri documenta il pregio del patrimonio di antiche confraternite reggine, come quella del Santissimo Sacramento in Cattedrale, dei Santi Crispino e Crispiniano nella chiesa omonima, di Gesù e Maria e di Sant'Eligio nella chiesa di Gesù e Maria, dell'Immacolata nella chiesa della Santissima Annunziata
Palmi e le sue chiese - Chiesa di Maria SS del Soccorso
Palmi - Le chiese - Chiesa di Maria SS del Soccorso
San Giorgio Morgeto Affruntata 2018
San Giorgio Morgeto (RC), rito dell'Affruntata 2018
Un antico evento di grande partecipazione popolare
ANTROPOLOGIA PASQUALE CALABRESE
L’Affruntata calabrese (chiamata anche Cunfrunta, Cumprunta, Svelata, ‘Ncrinata) è un rito pasquale molto diffuso nelle provincia di Vibo Valentia e Reggio Calabria e parzialmente nei paesi della fascia sud di Catanzaro e Crotone; è completamente sconosciuto nella provincia di Cosenza. Si svolge ovunque nella mattinata di Domenica di Pasqua, tranne che a Dasà (VV) ove avviene il martedì successivo alla Pasquetta.
L’articolazione del rito è ricorrente un po ovunque con poche diversificazioni; la via centrale del luogo è teatro dell’accadimento. In genere per le ore 11 la messa e alle ore 12 l’Affruntata.
Il Canovaccio rituale prevede che Maria, con l’aiuto di Giovanni, cerchi il proprio Figlio Risorto. Le statue di Maria e quella di Gesù vengono poste alle estremità della strada. Giovanni va avanti e indietro in cerca del suo Maestro. Quando ne vede la figura corre verso Maria chiedendole di andare incontro al Figlio. A tal punto le due statue (Maria e Gesù) dalle estremità della via si dirigono verso il centro; accelerano quando s’intravvedono, a Maria in questo frangente cade il manto nero a lutto ed emerge quello azzurro o bianco della festa di Redenzione.
In tal punto e in tal momento avviene una trionfale esultanza da parte della popolazione presente e dei portatori che innalzano ripetutamente le statue e s’inginocchiano. Prolungati applausi e continui lanci di coriandoli evidenziano il solenne momento. In alcuni luoghi all’incontro tra Maria e Gesù liberano tre colombe bianche. Nei casi in cui il mantello nero non dovesse cadere sarebbe interpretato come presagio negativo per la collettività.
Cessato il momento di devota esaltazione tanti si avvicinano alle statue per il rituale bacio.
Inizia ora la processione con avanti la statua di Gesù, poi Maria e Giovanni (in altri casi affiancati).
Generalmente il corteo è di breve durata lungo le vie strettamente centrali. Alla fine le statue vengono riportate in chiesa (a volte è una in alcuni casi due).
Si finisce ad ora di pranzo che, anche questo, nella giornata odierna è, ovviamente, molto speciale.
L'Affruntata di San Giorgio Morgeto coinvolge due chiese; La chiesa dell'ex convento domenicano da cui esce l'Addolorata e la chiesa Matrice di Maria SS Assunta ove si svolge la celebrazione eucaristica con successiva uscita di San Giovanni e di Cristo Redentore.Vi partecipa la confraternita del SS Rosario.
Teatro dell'evento è la centrale piazza dei Morgeti. Gesù e San Giovanni affluiscono da via Roma, la Madonna da via Giacomo Oliva. San Giovanni percorre le due vie per tre volte per avvicinare Madre e Figlio che si ricongiungono in piazza con esaltazione dei fedeli. Segue un breve corteo che riporta le statue nelle chiese di provenienza. Nella chiesa Madre le foto di gruppo a ricordo della particolare giornata chiudono l'evento tanto atteso.
Antonio Cima 01-04-2018
Abbiate fede in Dio - 081
Riunione di culto a Reggio Calabria (23 Maggio 2004) - Past. Di Iorio La vita cristiani
Totò Castelli canta Maria di Gesu a Ribera
Totò Castelli con gli zampognari di Montallegro esegue Maria di Gesù dentro la chiesa dell'Immacolata di Ribera
Madonna della Consolazine - Ingresso in Basilica Cattedrale - Reggio Calabria 12 settembre 2009
E' la giornata della processione in cui la Vara con l'effige della Madonna viene trasportata dalla Basilica dell'Eremo fino al Duomo: «Chî terremoti, câ guèrra e câ pàci, sta fèsta si fìci, sta fèsta si fàci!»
Il giorno dedicato alla Madonna della Consolazione è arrivato anche quest'anno, e come sempre la città si stringe intorno alla propria patrona che da quasi cinque secoli venera con grande devozione e sentimento.
Maria Santissima della Consolazione è uno degli appellativi utilizzati dalla Chiesa cattolica nella venerazione di Maria, madre di Gesù, ed è, insieme a San Giorgio, la patrona della città di Reggio Calabria.
La Festa della Madonna della Consolazione, comunemente detta Festa i Marònna rappresenta un evento estremamente sentito dai devoti reggini e dai cittadini tutti, tanto da aver sempre caratterizzato la cultura, le usanze e le tradizioni cittadine.
L'effige della Madonna della Consolazione è ospitata dalla Basilica dell'Eremo, chiamata anche Santuario di Santa Maria della Consolazione, che si trova nella zona collinare nord della città.
Ogni anno, il secondo sabato di settembre i Portatori della Vara trasportano, con unappassionante processione che coinvolge oltre centomila fedeli, la Vara dalla Basilica dell'Eremo fino alla cattedrale, il Duomo, percorrendo oltre 5km di strada sotto i 1.000kg del peso della stessa Vara.
In queste ore, i fedeli sono già raccolti in veglia alla Basilica dellEremo, dove si svolge un lungo momento di preghiera che dura tutta la notte e che è accompagnato dal tipico intrattenimento dei Portatori della Vara, che fuori dalla chiesa suonano e ballano la caratteristica Tarantella.
La festa dura quattro giorni: il martedì successivo, infatti (questanno sarà martedì 15), la Vara viene nuovamente portata in processione per le vie centrali della città, dove i cittadini sono soliti salutarla esponendo sui balconi e sulle finestre ciò che di più pregiato hanno, per salutare la Santa Patrona.
Durante i quattro giorni della festa, che si conclude con un imponente spettacolo pirotecnico direttamente dalle acque dello Stretto, la città si trasforma con numerosi eventi: spettacoli, danze, balli, musiche, luna park, bancarelle, piatti tipici e serate allaperto.
Il più famoso detto che accompagna questa festa è: « Chî terremoti, câ guèrra e câ pàci, sta fèsta si fìci, sta fèsta si fàci!»
La tradizione narra che la sacra effice (il dipinto risale al 1547) nel 1577 parlò a un umile fraticello per annunciare la fine della terribile pestilenza che in quel momento affliggeva la città.
Si narra anche che il dipinto, portato nella cattedrale, riapparì subito dopo sulla collina dellEremo: i fedeli interpretarono questo prodigio come un segno della Madonna che chiedeva di erigere proprio in quel luogo la sua chiesa, e la popolazione così fece.
peppe caridi
Ulteriori info città di Reggio Calabria:
RIZZICONI - L'AFFRUNTATA 2013 DA OLTRE DUE SECOLI TRA STORIA,E FEDE DI GIOVANNI TOMARCHIO 1/3
Rizziconi Calabria Italia RC ) Domenica 31 Marzo 2013
L'Affruntata è una rappresentazione di carattere religioso che si tiene a Rizziconi nel giorno di Pasqua, quest'anno il 31 Marzo. La manifestazione si svolge tra la chiesa del SS. Rosario e l'inizio della via S. Nicola, dove 3 statue (raffiguranti Maria Addolorata, Gesù e San Giovanni) vengono trasportate a spalla, da Volantini incappucciati , per simboleggiare l'incontro dopo la resurrezione di Cristo.
La statua di San Giovanni, per 3 volte avanti e in dietro crescendo di passo fa la spola tra Cristo e Maria Addolorata, come messaggero della resurrezione. La quinta volta, San Giovanni davanti a Gesù da una parte e L'Addolorata dall'altra, si incontrano correndo. All'incontro il velo nero del lutto viene tolto dalla statua di Maria, la cosiddetta Sbelata, per lasciare spazio a un vestito di festa. Se la funzione non ha una buona riuscita secondo la tradizione è presagio di sventura per la comunità.di Giovanni Tomarchio
S Maria in Bressanoro, Castelleone CR
La chiesa di Santa Maria in Bressanoro, voluta nel XV secolo da Bianca Maria Visconti per la miracolosa guarigione della figlia, fu edificata dai castelleonesi sopra la preesistente pieve sotto la guida del francescano Amedeo da Silva, che vi fondò gli amadeiti. Nel suo interno si trovano affreschi del tardo Quattrocento che illustrano la vita di Gesù e culminano in una grande crocifissione. Resta aperto il problema di chi abbia potuto ideare un impianto tanto innovativo che richiama la croce greca ‘estroflessa‘ della chiesa di San Sebastiano di Mantova
Source/Fonte: Wikipediapieve
Soundtrack: 'ISRC: USUAN1100127 - Oh Holy Night' composed by A. Adam and played by Kevin MacLeod ( Creative Commons License
28 Gennaio 2018 - ore 10:30 - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - festa del Signore
Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa - Laveno Mombello - Va
Diretta della S. Messa - Chiesa parrocchiale di Mombello L.M.
Il matrimonio di Gaetano e Maria
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Chiesa UPCI di Catania - Santo, Santo è Dio Onnipotente che era e che ha da venir...
Cantato alla 24° Conferenza Nazionale Giovanile che si è svolta a S. Tecla - Acireale (CT) 2/4 Aprile 2010
Coro della chiesa di Reggio Calabria
La Corale di Reggio Calabria ospite al 48imo incontro Giovanile della Calabria ADI.
Sant'Eufemia d'Aspromonte, Processione dei Misteri 2019 - by Toni Condello
I brani musicali della rappresentazione della Passione di Gesù Cristo, ottimamente interpretata sul palcoscenico allestito sul sagrato della chiesa “Sant’Eufemia Vergine e Martire”, di cui è parroco don Marco Larosa, sono protetti da copyright. Per cui, con grande dispiacere ho dovuto eliminare tutta la prima parte. Anche perché alcune scene parlate erano accompagnate anch’esse da musica in sottofondo. Quindi questo video racconta soltanto la tradizionale e splendida Processione dei Misteri del Venerdì Santo (con costumi dell’epoca) per le vie principali di Sant’Eufemia d’Aspromonte, seguita, come ogni anno, dal Coro delle Marie con il commovente canto-litania “Stava Maria dolente”, diretto da Luisa Gulino con Vincenzo Orlando.
© 2019 Toni Condello
Sant'Eufemia d'Aspromonte (RC - Calabria, Italia) 19 aprile 2019
I due edifici della Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù - Taranto
Il primo edificio fu costruito nel 1931.
La prima pietra del 2° edificio è stata posata l'1 ottobre 2007
Ricostruzione 3d Santuario Monastero della Visitazione - Reggio Calabria
????????Quanti di voi, alzando gli occhi verso l' Aspromonte vedono dominare questo Splendido monastero su tutta Reggio Calabria ?????
Monastero della Visitazione di Santa Maria - Aerofotogrammetria e ricostruzione 3d ???? sembra un video girato nella realtà ma è una ricostruzione 3d fornita dalla fusione di centinaia di foto che rendono il modello fedele al centimetro ???? un altro utile utilizzo dei droni nella valorizzazione delle opere urbanistiche ????
Ordine del Santuario: Ordine della Visitazione Santa Maria.
Storia: L’antico Monastero della Visitazione Santa Maria di Reggio in Calabria nasce per volontà delle tre sorelle Musitano: Angela, Flavia e Virginia. Il monastero sorge nei pressi di Campi di San Nicola di Orti ed è stato edificato proprio per accogliere le tre sorelle desiderose di consacrarsi a Dio. Immergendosi nella preghiera e nella solitudine del mondo monacale scelsero di avvicinarsi all’ordine fondato da Francesco di Sales: la Visitazione della Santa Maria. La giovane comunità alle origini era formata da dodici “aspiranti” sorelle, ottenuta l’approvazione dall’Arcivescovo di Reggio Calabria Monsignor Damiano Polou, si insediarono nel monastero ufficialmente l’11 novembre del 1754. L’anno seguente, rileggendo gli scritti del carteggio del monastero, risulta che giunse per la formazione delle sorelle, direttamente dal monastero di Palermo, Madre Giovanna Teresa de la Perouse, professoressa del Monastero d’Annecy. Malgrado le buone intenzioni la formazione non si concluse a causa della difficile situazione politica di quel tempo. L’ordine pertanto fu riconosciuto ufficialmente solo nel 1840 dal Monastero di Napoli e dalla comunità di Reggio Calabria. Da quel giorno nonostante le guerre che ne seguirono la comunità rimase sempre unita sebbene abbia avuto diverse sedi: il primitivo monastero situato presso l’attuale Piazza Italia sulla collina del Salvatore e a partire dall’8 dicembre 2005 l’odierno monastero presso Campi di San Nicola di Orti.
La struttura architettonica del nuovo monastero racconta lo stile di vita della Visitazione; semplicità, umiltà e modernità che ne costituiscono la vera spina dorsale della scelta progettuale. Risalta l’aspetto architettonico severo e deciso; all’interno della clausura tutti i luoghi più importanti, dal capitolo alla sala delle assemblee, dal refettorio al coro, che si affacciano sul chiostro principale. I chiostri minori espongono gli ambienti di servizio e di lavoro.
L’organismo architettonico della chiesa è privo di decorazioni e lo stile armonico distingue lo spirito di semplicità di tutta la costruzione. La navata è divisa fisicamente nella parte presbiterale da un arco e da un gradino che rialza l’ambiente ed è caratterizzato dalla presenza di un importante altare in pietra.
Santo del Santuario: San Francesco di Sales.
Da vedere: Nella chiesa il fondale dell’altare è in pietra, realizzato con una parete curva absidale decorata con un mosaico rappresentante il sacro Cuore di Gesù, realizzato da padre Ivan Marko Rupnik e dal Centro Aletti, dono di un anonimo.
Esperienze spirituali: Nel Monastero si può partecipare ad esercizi spirituali e all’Ufficio Divino.
Festività significative: 24 gennaio: San Francesco di Sales; 11 agosto: Santa Giovanna Francesca de Chantal.
Libro consigliato: Gioia G., Nello spirito della Visitazione. La testimonianza contemplativa di Madre Maria Amata Fazio, San Paolo, Cinisello Balsamo, Milano 2006.
Curiosità: La foresteria accoglie chi vuol ritirarsi in un’oasi di silenzio e di preghiera per single o per piccoli gruppi mettendo a disposizione refettorio, sala incontri e cucina.