BRA (Piemonte) chiesa Parrocchiale di S. Andrea (arch. Bernini & Guarini)
La chiesa parrocchiale di Sant'Andrea in stile barocco, fu eretta su disegno di Gian Lorenzo Bernini sotto la guida di Guarino Guarini. La prima pietra fu posta nel settembre 1672 e la costruzione si concluse nel 1687, anche se mancavano la cupola e il coronamento della facciata. Si tratta di una chiesa grandiosa e la sua realizzazione fu possibile grazie a molti cittadini che oltre ad offerte in denaro misero a disposizione giornate di lavoro. Ha una pianta a tre navate e profonde cappelle con una movimentata facciata barocca. All'interno è assai pregevole l'altare di San Sebastiano, compatrono di Bra,voluto dal Comune ed eseguito nel 1760 da Giuseppe Antonmio Barelli; proprio su questo altare campeggia un grande ovale con il Martirio di Sant'Andrea, di Claudio Francesco Beaumont, pittore della Corte Sabauda: si tratta del più bel pezzo di pittura settecentesca presente in città. Sempre nella cappella che ospita l'altare di San Sebastiano vi sono due tele che raffigurano San Rocco e Santa Vittoria e sono opera di Pietro Paolo Operti. Nel lato opposto si trova un grande ovale di Pietro Morgari e sull'altare della Madonna del Rosario un quadro di Giovanni Claret che raffigura la Vergine con il Bambino. Nella Sacrestia, costruita intorno al 1860, è conservata una grande tela raffigurante la Battaglia di Lepanto, sempre opera del Claret. Originariamente questa chiesa era intitolata al Corpus Domini, solo nel 1816 essa divenne la sede della Parrocchia di S. Andrea Apostolo, che qui venne trasferita allorché la chiesa antica, che sorgeva sulla parte alta della collina, fu dichiarata pericolante e quindi abbattuta. Il parroco assume la denominazione di Priore.
BRA (Piemonte) piazza Caduti per la Libertà, S. Andrea, palazzi Comunale, Mathis, Garrone
Bra è uno dei maggiori centri del Barocco Piemontese. Di grande impatto sono le imponenti costruzioni che si affacciano sulla vecchia piazza del mercato (oggi piazza Caduti per la Libertà), formando ideali cornici alla piazza stessa: il Palazzo Comunale, Palazzo Mathis, Palazzo Garrone e la chiesa di S. Andrea.
Palazzo Comunale: Edificio di origine medioevale; come altri edifici cittadini subì rifacimenti e trasformazioni per essere adattato alle esigenze della città che cresceva. L'intervento che lo portò alla forma attuale fu operato fra il 1730 e il 1732 dall'architetto Bernardo Antonio Vittone su incarico del Comune. La facciata ha una parte centrale convessa affiancata da due corpi laterali rettilinei ed evidenzia analogie con Palazzo Carignano a Torino, di cui riprende l'andamento tripartito. L'accesso alla parte storica è dato da una scala ad invito aggiunta intorno al 1897 che conduce alla grande porta ad arco affiancata da due aperture rettangolari con sovrastante occhio circolare. (Lidia Botto, Tesori di Arte in Bra).
Palazzo Mathis: Il Palazzo, di origine trecentesca, sorge davanti al Municipio e i primi proprietari furono i Solaro, potente famiglia astigiana. il capitano Giacomo Solaro, in qualità di governatore del castello di Bra, si trovò nel 1552 a comandare la difesa della città, alleata con i Francesi, contro il Duca di Savoia, Emanuele Filiberto. La fortezza cadde e fu distrutta e i Solaro scomparvero da Bra, lasciando anche il loro palazzo. Dal 1652, per oltre due secoli fu di proprietà dei Boasso che nel 1870 lo vendettero agli Icheri di Malabaila. I Boasso operarono molte trasformazioni accorpando tre edifici nell'insieme che oggi compone il palazzo. Nel 1878 l'edificio passò al cavalier Masenza che nel 1906 lo cedette ad professor Ambrogio Mathis, uno dei più noti storici braidesi. Il Comune di Bra acquistò il Palazzo dagli eredi Mathis nel 1978. Oggi, completamente restaurato dal Comune e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bra è sede degli uffici cultura e turismo e, al piano nobile, ospita mostre e rassegne culturali, oltre ad accogliere una raccolta permanente di opere dell'artista cheraschese Romano Reviglio.
Palazzo Garrone: È di fondazione medievale ma subì radicali trasformazioni nel corso del XVII secolo. Vari i passaggi di proprietà e significativo fu il periodo in cui vi abitarono gli Albrione di Rorà che abbellirono la residenza. La Guida di Bra del 1875 cita come nuovi proprietari i Garrone, da cui il nome attuale. Il Generale Massena, al seguito di Napoleone, pare abbia alloggiato nel Palazzo. Il Comune ne diviene proprietario nel 1882 e lo adibisce dapprima a caserma e poi vi trasferisce alcuni uffici. Per molti anni ospiterà scuole e quindi la pretura e poi la sezione distaccata del Tribunale di Alba. Sul piano architettonico la parte di maggior pregio è quella settecentesca e il bell'atrio con lo scalone che ha un'eleganza e una leggerenza tutte vittoniane. (Lidia Botto, Tesori di Arte in Bra).
Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea in stile barocco, eretta su disegno di Gian Lorenzo Bernini sotto la guida di Guarino Guarini. La prima pietra fu posta nel settembre 1672 e la costruzione si concluse nel 1687, anche se mancavano la cupola e il coronamento della facciata. Si tratta di una chiesa grandiosa e la sua realizzazione fu possibile grazie a molti cittadini che oltre ad offerte in denaro misero a disposizione giornate di lavoro. Ha una pianta a tre navate e profonde cappelle con una movimentata facciata barocca. All'interno è assai pregevole l'altare di San Sebastiano, compatrono di Bra,voluto dal Comune ed eseguito nel 1760 da Giuseppe Antonmio Barelli; proprio su questo altare campeggia un grande ovale con il Martirio di Sant'Andrea, di Claudio Francesco Beaumont, pittore della Corte Sabauda: si tratta del più bel pezzo di pittura settecentesca presente in città. Sempre nella cappella che ospita l'altare di San Sebastiano vi sono due tele che raffigurano San Rocco e Santa Vittoria e sono opera di Pietro Paolo Operti. Nel lato opposto si trova un grande ovale di Pietro Morgari e sull'altare della Madonna del Rosario un quadro di Giovanni Claret che raffigura la Vergine con il Bambino. Nella Sacrestia, costruita intorno al 1860, è conservata una grande tela raffigurante la Battaglia di Lepanto, sempre opera del Claret. Originariamente questa chiesa era intitolata al Corpus Domini, solo nel 1816 essa divenne la sede della Parrocchia di S. Andrea Apostolo, che qui venne trasferita allorché la chiesa antica, che sorgeva sulla parte alta della collina, fu dichiarata pericolante e quindi abbattuta. Il parroco assume la denominazione di Priore.
La Cattedrale di Sant' Andrea Apostolo a Tortolì.
In questo video, conosceremo gli angoli più suggestivi della Cattedrale di Sant' Andrea Apostolo, nella Città di Tortolì.
Asola (Mantova Lombardia) Cattedrale di Sant'Andrea integrale + Polittico della Misericordia
Esternamente, la cattedrale è maggiormente visibile sul fianco destro, poiché la facciata è parzialmente nascosta dal tessuto urbano. Lungo la fiancata si riconoscono il transetto, l'orologio cinquecentesco, il campanile e l'abside: questi ultimi sono gli unici elementi sopravvissuti del più antico edificio. Notevoli, nel transetto, sono la monofora e l'oculo asimmetrico che la sovrasta. Le forme architettoniche sono tipiche del tardogotico lombardo, sia all'esterno, sia all'interno. La pianta è a tre navate, contraddistinta da lievi anomalie.
Fra i tesori custoditi nella cattedrale si annoverano diverse opere d'arte soprattutto risalenti al Cinquecento.
Nel presbiterio:
• Polittico della Misericordia all'altare maggiore, grande opera attribuita ad Antonio della Corna risalente alla seconda metà del Quattrocento e perfettamente conservato nelle tavole e nella cornice lignea. Il polittico è composto da dieci pannelli principali (Santi, Crocifissione e Madonna misericordiosa), e da cinque tavolette nelle cuspidi (Dio Padre e i dottori della Chiesa), più una predella dove sono raffigurati i dodici apostoli.
• Otto tempere del Moretto provenienti dal Palazzo Civico
Sulla controfacciata e sul lato sinistro:
• L'organo cinquecentesco dell'Antegnati e il pulpito, entrambi impreziositi da tele del Romanino: sul primo si trovano le immagini di san Pietro, san Paolo,sant'Andrea e il vescovo Erasmo, il sacrificio di Isacco e altri episodi dell'Antico Testamento. Spiccano poi, oltre all'autoritratto dell'artefice, numerosi profeti e sibille e la scena della Sibilla Tiburtina che rivela ad Augusto il prossimo volgere dei secoli. Sul pulpito e sul relativo pilastro, invece, sono dipinti gli Apostoli, e un Ecce Homo.
• Un Cenacolo di anonimo dell'inizio del Cinquecento, influenzato dall'omonima opera leonardesca e affreschi coevi intorno all'altare di Sant'Antonio
• San Domenico offre le rose alla Madonna del Rosario, opera di inizio Seicento di Jacopo Palma il Giovane
• Cappella Daina, un tempo gestita dalla nobile famiglia asolana, affrescata nel Seicento.
• Altare della Madonna, lavoro di fine intaglio di Clemente Zamara del primi del Cinquecento
• Cappella di Giovanni Crisostomo, eretta verso la fine del Seicento con stucchi coevi una tela di Francesco Paglia e un busto reliquiario in argento con la raffigurazione del santo.
Sul lato destro:
• Altare di San Giuseppe con la pala cinquecentesca di Giovanni e Bernardino da Asola il ciclo di affreschi coevi che la attornia. *Altare di Santa Barbara con pala dei Antonio Gandino
• Altare della Concezione con la Madonna col Bambino e san Giovanni Battista fanciullo, tela di Lattanzio Gambara. Intorno, altri affreschi cinquecenteschi.
• Altare del Santissimo Sacramento, seicentesco, con una pregevole Assunta di anonimo coevo.
Dal 1509, quando la chiesa maggiore era stata elevata alla dignità di collegiata, al 1818, quando il papa Pio VII la aggregò alla diocesi di Mantova, la comunità asolana visse l'autonomia religiosa che da tempo rivendicava. Fu infatti una prelatura nullius (cioè non soggetta ad altre diocesi) cui presiedeva un abate commendatario; nessuno degli abati portò mai il titolo di vescovo di Asola, ma solitamente essi erano vescovi (titolari di diocesi in partibus infedelium, cioè antiche diocesi dei Paesi caduti sotto i musulmani) ed Asola, con le parrocchie della quadra, costituì una diocesi pressoché autonoma. Ecco perché la chiesa principale portò il titolo, ancora in uso, di cattedrale.
Basilica di Sant'Andrea post Restauro
riprese derlla Basilica di Sant'Andrea di Mantova dopo il restauro degli interni
VENEZIA - Chiesa di San Nicola da Tolentino
VENEZIA - Chiesa di San Nicola da Tolentino filmata con Sony a65 in 1080p.
618 Tg4 Investitura nuovi rettori dei Battuti Bianchi - Bra 31-03-2019
Bra, con la solenne investitura si sono insediati i nuovi rettori dei Battuti Bianchi La suggestiva cerimonia è stata celebrata domenica 31 marzo nella chiesa della Santissima Trinità Nel solco di una tradizione ultrasecolare e nell’ottica di imprimere nuovo, importante impulso a tutto il sodalizio, la Confraternita dei Battuti Bianchi di Bra ha dato il benvenuto a tre nuovi membri, che assumeranno anche la carica di Rettori per l’anno 2019. La solenne Messa di investitura ha avuto luogo nel pomeriggio di domenica 31 marzo presso la chiesa della Santissima Trinità, autentico scrigno del barocco piemontese. “Un’antichissima cerimonia che si svolge in questo edificio sacro dal 1626, data in cui è stato aperto al culto e da altri tre secoli prima nella precedente chiesa. Sono sette secoli che questa tradizione si perpetua e, come ha giustamente affermato il vescovo Monsignor Nosiglia, le tradizioni radicate nella comunità vanno rispettate e mantenute”, ha spiegato il cerimoniere Gianni Carnevale. Molti i momenti salienti che si sono susseguiti durante la celebrazione eucaristica, presieduta da don Giorgio Garrone, parroco delle chiese di Sant’Andrea Apostolo e Sant’Antonino Martire, nonché padre spirituale del sodalizio. Il sacerdote è stato coadiuvato nell’officio dei sacri riti da don Antonio Calandri, grande amico della Confraternita. “Il compito dei Rettori è quello di reggere una testimonianza. Essa rappresenta un impegno non sempre facile, perché si tratta di testimoniare la presenza reale, concreta e viva di Dio nella storia e nel tempo di oggi”, così don Giorgio Garrone nella sua breve, ma intensa omelia. “Veniamo da lontano e desideriamo andare ancora lontano”, questo, invece, il messaggio, accompagnato dal saluto, del presidente dei Battuti Bianchi, Livio Sartirano, che si è rivolto alle autorità religiose e civili, alla componente dei Battuti Neri e ai numerosi braidesi presenti. Le note ed i canti, eseguiti con maestria dal Coro dei Battuti Bianchi, hanno reso onore al momento clou della cerimonia. Di fronte all’emozione generale, hanno vestito il tipico camice bianco, il rettore Alberto Messa, commercialista ed i vicerettori Giancarlo Chiesa, promotore finanziario e Roberto Racca, impresario edile. Tutti residenti sotto la Zizzola, i nuovi confratelli hanno anche preso in consegna i preziosi medaglioni, che li distingueranno nel corso delle uscite pubbliche. Nell’ordine: la processione dell’Addolorata, propria dell’Arciconfraternita della Misericordia, programmata la sera di venerdì 12 aprile; e la processione di Pasqua in calendario domenica 21 aprile, propria della Confraternita dei Battuti Bianchi. La festa è proseguita nel salone confraternale per il brindisi e la firma del verbale da parte dei nuovi membri, vestiti con i paludamenti ufficiali, segno esteriore del particolare impegno di fede e di amore verso la Chiesa e verso il prossimo. (Silvia Gullino)
PADOVA - Basilica di Santa Giustina
PADOVA - Basilica di Santa Giustina filmata con Sony A65 in 1080p
NelParcoEuropa_ancheaNatale2009
GRAN NATALE 2009 NEL QUARTIERE EUROPA, AD ANDRIA. INIZIATIVA NEL PARCO, ANCHE A NATALE
Associazione Comitato Quartiere Europa in azione anche a Natale 2009. Come ogni anno non potevano mancare le iniziative del Comitato Quartiere Europa. nel parco, anche a Natale vuole rappresentare la possibilità di potersi ritrovare anche nellintero periodo natalizio nel Parco Giovanni Paolo II, ad Andria in Corso Europa Unita/Corso Italia, nel Quartiere Europa.
Il simbolo del Natale è rappresentato da un grande abete naturale, alto circa 6 metri e del peso complessivo di 5,5 quintali, trasportato proprio nella giornata di oggi 12 dicembre allinterno del parco, grazie allintervento di unautogru alta oltre 20 metri.
L'abete, addobbato ed illuminato, è stato collocato esattamente al centro dellanfiteatro del Parco ove vi rimarrà fino al 7 gennaio 2010.
Dalle ore 10,30 alle ore 13,00 di domenica 20 dicembre 2009 ci sarà lesibizione dal vivo di Complesso Bandistico, composto da 30 giovani musicisti che indossano abiti in tema con l'atmosfera natalizia i quali, in forma itinerante, animeranno anche le strade del Quartiere, eseguendo musiche e brani in tema natalizio, seguendo il seguente percorso: Corso Europa Unita (ingresso Chiesa S. Andrea Apostolo), Corso Italia, Via Ospedaletto, Via A. Moro, Via A. Appiani, Via G. Ceruti, Via M. Preti, Corso Francia, Via Inghilterra, Corso Europa Unita (Ingresso Parco Giovanni Paolo II). Sempre nella giornata di domenica 20 dicembre 2009 sarà organizzato un intero pomeriggio nel Parco, per lo scambio di auguri, con degustazione di panettoni e spumante, il tutto allietato da musiche in tema natalizio. L'iniziativa è realizzata in stretta collaborazione con L'Assessorato alla Cultura del comune di Andria, nellambito del Gran Natale Andriese 2009.
I Risultati attesi sono quelli di continuare nella riqualificazione sociale del Parco Giovanni Paolo II e rafforzare il senso di aggregazione dei residenti del Quartiere Europa ma anche dell'intera città di Andria. Destinatari dell'Iniziativa sono tutti i residenti del Quartiere Europa e tutti i cittadini di Andria. Vi aspettiamo numerosi a questa grande festa non solo del Quartiere ma dellintera città.
Anche questa volta, con sacrificio ma con altrettanto orgoglio e desiderio di proporci sempre positivamente rispetto al nostro territorio, abbiamo voluto dare un ulteriore segnale tangibile di attaccamento e senso di appartenenza che deve essere lo spirito nuovo della nostra Comunità.
Cogliamo loccasione per porgere a tutti i nostri sinceri auguri di serene festività e buon 2010.
Il Coordinatore - Savino Montaruli
Il Vice-Presidente - Ignazio dE PINTO
Alba (Cuneo, Piemonte) CHIESA DELLA MADDALENA (1/2) videomix
La chiesa della Maddalena è una piacevole sorpresa per i visitatori di Alba, abituati a pensare la cittadina come ad un ricco comune medievale. Questo edificio religioso, invece, risalente alla metà del XVIII secolo, dimostra come Alba sia stata florida anche in altri periodi storici.
Voluta da Carlo Giacinto della Rovere, la costruzione della chiesa della Maddalena viene affidata all’architetto braidese Bernardo Antonio Vittone, uno dei maggiori esponenti del Barocco Piemontese insieme a Filippo Juvarra e Guarino Guarini. E proprio allo stile barocco piemonte si rifà la facciata dell’edificio le cui morbide linee ad onde richiamano altri edifici piemontesi delle stesso periodo: difficile non pensare ad esempio a Palazzo Carignano a Torino. Interessante notare che la facciata non è completata: il rivestimento finale non è stato posizionato per evitare di occupare lo spazio pubblico della via principale di Alba.
Già precedentemente il luogo su cui sorge la chiesa della Maddalena era stato destinato ad ospitare un edificio religioso voluto nel 1442 dalla Beata Margherita di Savoia che, abbracciata la vita monastica dopo la morte del marito, fonda un convento seguendo la regola domenicana. Il rifacimento barocco non dimentica tuttavia le sue origini e il richiamo alla Beata è ben presente sul portale di ingresso dove sono state intagliate tre frecce, simbolo proprio della religiosa. E di nuovo la presenza della Beata è ineludibile entrando all’interno della Chiesa della Maddalena: diventa impossibile infatti non notare la ricca ara che conteneva le sue reliquie, oggetto di culto per molti pellegrini in epoca passata. Tuttavia, l’apparato decorativo risulta essere tutto di pregio facendo della chiesa della Maddalena uno dei più bei esempi dell’arte barocca piemontese. La visita si conclude nel retrostante coro ligneo, ancora oggi utilizzato per concerti e mostre.
Matera - Chiesa di Sant' Agostino
Tora e Piccilli, assedio alla torre normanna 2012 l'incendio della torre VIDEO HD
28 luglio 2012 - L'Incendio alla torre normanna di Piazza Castello a Tora e Piccilli (Ce)
Il video dell'Assalto e dell'incendio alla torre normanna di Tora e Piccilli. Assedio alla torre normanna memorial Rosario Lacerenza, 28 luglio 2012, Tora e ...
Tora, e, Piccilli, assedio, alla, torre, normanna, 2012, lincendio, della, torre, VIDEO, Assedio, alla, Torre, Normanna, memorial, Rosario, Lacerenza.avi, Tora, e, Piccilli, assedio, alla, torre, normanna, 2012, lincendio, della, torre, VIDEO
FORMIGARA 2004-2.AVI
FORMIGARA PESCA 2
Frazione Moncucco di Mombercelli - AT
Verona - Torre Lamberti -27/12/2010
Verona - Torre Lamberti -27/12/2010
ABBAZIA di MONTE OLIVETO MAGGIORE (Asciano) (2/2) Cattedrale della Natività di Maria
BEIJING, China
Beijing, China filmed with Sony a65 in 1080p 25 fps. Quality not so good even if footage has been stabilized in Premiere.
To jump to a specific part of the video click the links below:
- 00:00:14 - TIANANMEN SQUARE
- 00:05:36 - FORBIDDEN CITY
- 00:19:07 - QIANMEN STREET
- 00:23:34 - LAMA TEMPLE
- 00:28:21 - TEMPLE OF HEAVEN
- 00:34:43 - CONFUCIUS TEMPLE
- 00:38:32 - OLYMPIC PARK
- 00:41:52 - WORLD TRADE CENTER AREA
- 00:45:57 - SUMMER PALACE
- 00:58:52 - GREAT WALL AT BADALING
- 01:02:33 - BEIJING SUBWAY
Musica:
#beijing #pechino #cina #china
Il gol promozione di Bonacina (3-2 Suisio) 27/05/12
Minuto 54 della ripresa, ultime battute del corposo recupero concesso dal direttore di gara per gli innumerevoli infortuni. Bomber Bonacina si incarica di un calcio piazzato dalla trequarti, sigla il 3-2 del Suisio sul Chignolo e accende la festa promozione dei biancorossi. Suisio in Seconda Categoria dopo un purgatorio lungo quattro stagioni.
Venaria Reale - I venariesi salutano l'arrivo del neo parroco: Don Enrico Griffa
Venaria Reale - I venariesi salutano l'arrivo del neo parroco: Don Enrico Griffa
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