Quaresima, quarta domenica a Foiano:Abbattere i muri dell'indifferenza
Continua il cammino di avvicinamento alla Pasqua nella Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. La quarta domenica di Quaresima, il 15 marzo, è stata celebrata nella zona della Valdichiana, a Foiano. Dopo la Liturgia penitenziale presso la Chiesa di San Francesco, l’arcivescovo Riccardo Fontana ha presieduto la Messa nella Collegiata.
Le interviste al parroco don Luigi Menci; Mauro Paffetti, Governatore della Compagnia della SS. Trinità; Marco Andrea Terziani, parrocchiano; Vincenzo Russo Battagliola, Carabiniere in congedo.
Servizio di Beatrice Bertozzi. Riprese di Sauro Cardeti.
TSD Notizie del 17 marzo 2015.
Visita Pastorale, l’arcivescovo Fontana riparte da Foiano della Chiana
Visita Pastorale, l’arcivescovo Fontana riparte da Foiano della Chiana, Lucignano e Marciano
Servizio di Luca Primavera
Riprese di Marco Alfonsi
TSD Notizie del 22.5.2017
Foiano: Eucarestia, centro e culmine della vita cristiana Papa Francesco
Parrocchia S. Martino e S. Michele Arc. comune di Foiano della Chiana (AR) è stata celebrata, oggi domenica 3 giugno, con una messa e con la processione per le vie della città la solennità del Corpus Domini. Alle 10,30, la solenne celebrazione eucaristica con i fedeli della città. Al termine della SS Messa, dalla stessa chiesa è partita la processione del Corpus Domini cui hanno partecipato i bambini che hanno fatto quest’anno la prima comunione a seguire la banda musicale del pese tutti i fedeli per le vie suggestive di Foiano. La processione si è conclusa rientrando nella stessa parrocchia. Il Parroco dal sagrato ha impartito la solenne benedizione eucaristica.c continua a leggere...
LUCIGNANO Val di Chiana (AR) - L'ALBERO D'ORO o ALBERO DELLA VITA nel museo comunale + la città
Monumenti e luoghi d'interesse:
La Chiesa di San Biagio, costruita là dove sorgeva l'antica pieve romanica di San Felice (1016), di cui resta tutt'oggi la torre campanaria;
Il Palazzo Pretorio (XII secolo), attualmente adibito a sede del comune;
La Chiesa di San Francesco (XIII secolo), di stile gotico, decorata all'interno da pregevoli affreschi di artisti senesi del XIV e XV secolo tra i quali Taddeo di Bartolo e Bartolo di Fredi. Significativa è la scena, sulla parete destra della navata, con Il Trionfo della Morte;
La Rocca Senese (XIV secolo), imponente edificio progettato da Bartolo Bartoli e costruito sotto la dominazione senese nel settore nord-est della città;
La Fortezza Medicea, la cui edificazione è attribuita a Bernardo Puccini;
La Chiesa di San Giuseppe (1470);
Il Santuario di Santa Maria della Querce (1568), posto fuori delle mura e attribuito a Giorgio Vasari;
Il Convento dei Padri Cappuccini (1580);
La Chiesa della Santissima Annunziata o della Misericordia (1582), decorata in stile rinascimentale;
La Collegiata di San Michele Arcangelo (1582), costruita, su disegno di Orazio Porta nel XVI secolo, a forma di croce latina. Vi sono custodite opere di artisti del XVI e XVII secolo tra i quali Giacinto Gimignani e Matteo Rosselli, nonché un pregevole altare barocco in marmo disegnato da Andrea Pozzo ed uno splendido crocifisso ligneo del XIV secolo;
Il Museo comunale, che ospita pregevoli opere dal XIII secolo al XVIII secolo (tra cui due dipinti, San Francesco che riceve le stimmate e Madonna col Bambino, attribuiti a Luca Signorelli) e lo splendido Albero d'oro (conosciuto anche come Albero della vita o semplicemente Albero di Lucignano). Quest'ultimo è un reliquiario (alto circa 2,60 m), realizzato, tra il 1350 e il 1471, da Ugolino da Vieri e di Gabriello D'Antonio e proveniente dalla Chiesa di San Francesco. Dal fusto centrale, appoggiato su una teca a tempietto gotico a tre piani, si liberano dodici rami (sei per parte), il tutto sormontato da un crocifisso e un pellicano. I rami sono coperti da foglie decorate e piccole teche-reliquiario a cui apici vi sono medaglioni, che una volta raccoglievano miniature e cristalli di rocca, contornati da rametti di corallo a rappresentare il sangue di Cristo;
La cinta muraria, che delimita il centro storico a mo' di ellisse e da cui si transita tramite le due porte di San Giovanni e San Giusto, entrambe realizzate nel 1371 (mentre una terza porta, anch'essa edificata nel 1371, fu successivamente chiusa, prendendo il nome di Porta Murata; recentemente è stata riaperta ai visitatori).
Visitare i dintorni di Cortona | Cortonaweb.net podcast
I dintorni di Cortona sono ricchi di storia, arte e magia. Imperdibile è l'Eremo delle Celle, fatto costruire da San Francesco per una piccola comunità di francescani e ampliato da Frate Elia. La zona era caratterizzata da abitazioni di eremiti, da cui il nome celle. In questo luogo di pace e riposo, dove ancora vivono i frati cappuccini, si può visitare la cella del santo, rimasta intatta dopo la sua morte, avvenuta nel 1226.
Non lontano dall'eremo troviamo la Chiesa di Santa Maria Nuova, realizzata da Vasari e Cristofanello nel Cinquecento. Questa splendida chiesa a croce greca con tre facciate uguali ha un'imponente cupola e risente dello stile barocco.
A circa 10 km da Cortona merita di essere visitata l'Abbazia di Farneta dei monaci benedettini, risalente all'VIII secolo. La perla dell'abbazia è la cripta, sostenuta da meravigliose colonne e capitelli di epoca romana.
Nei pressi del confine con l'Umbria troviamo altri gioielli storico-artistici, come la Villa Romana di Ossaia di epoca tardo repubblicana-imperiale. Nella villa di circa 1000 mq sono stati rinvenuti splendidi mosaici geometrici in bianco e nero e policromi, marmi e iscrizioni funerarie.
A pochi km vale la pena soffermarsi ad ammirare la Chiesa di San Michele Arcangelo a Metelliano, costruita nel VII secolo dai Longobardi e restaurata intorno all'anno mille in stile preromanico-bizantino. Le tre navate sono alternate da grandi pilastri rendendo l'architettura molto armoniosa, perciò la chiesa è stata proclamata monumento nazionale nel 1907.
Infine come dimenticare la Rocca di Pierle del XIII secolo, costruita dai Casali e venduta alla Repubblica fiorentina insieme alla città di Cortona nel Quattrocento. Oggi restano solo due delle quattro torri originarie, l'edificio è piuttosto diroccato ma il suo fascino non è diminuito con il passare dei secoli.
100 itinerari + 1 - Vivo in Val di Chiana
Vivo in Val di Chiana è l'evento finale del progetto Cento Itinerari Più Uno volto a promuovere la conoscenza del territorio aretino tra i giovani.
centoitineraripiuuno.it
Attraverso linguaggi e strumenti diversificati, i giovani hanno elaborato una visione del proprio territorio incentrata sulla sua riscoperta e sulle molteplici risorse culturali presenti. Cortometraggi, voli aerei, interviste, racconti di vita, pannelli illustrativi, sono molteplici i linguaggi adottati per rendere partecipe il pubblico del cammino di ricerca e studio condotto dai ragazzi e dalla scuola sul territorio, per il territorio. Ne è scaturita una rappresentazione che sembra essere il risultato, per usare un'immagine cara ai ragazzi, di un sofisticato mixaggio, ovvero un continuo mescolarsi di mondi apparentemente lontanissimi, il conversare di radici e geografie in un viaggio senza tempo. La mostra è il fiore all'occhiello del progetto Cento Itinerari più Uno promosso dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con le scuole, le amministrazioni locali e la Regione Toscana. Il progetto vuole stimolare il dialogo tra i giovani e il territorio invitando i ragazzi a non dare per scontati i propri luoghi e a ripercorrerli con gli occhi meravigliati del viaggiatore; offre occasioni di riflessione profonda allo scopo di accrescere il loro senso critico e motivarli alla cura del patrimonio culturale. L'articolazione del progetto prevede percorsi didattico-formativi nella scuola, seminari di approfondimento per gli insegnanti e corsi di formazione per i giovani in cerca di prima occupazione. Il tutto orientato a diffondere una maggiore conoscenza del territorio e a sviluppare nuove idee e competenze per la valorizzazione locale.
La mostra si rivela appassionante per tutti e per coloro che intendono conoscere più approfonditamente la bellissima zona, costituendo una preziosa occasione per visitare la Fortezza del Girifalco dalla quale è possibile ammirare una delle viste più emozionanti sulla Val di Chiana.
Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana e Monte San Savino sono i luoghi protagonisti di questa mostra che, unica nel suo genere, offre al visitatore un viaggio virtuale alla scoperta delle loro bellezze, anche quelle più nascoste.
Ambientazioni multimediali e allestimento: Art Media Studio, Firenze
Speciale Teletruria Eventi Marciano della Chiana
Battaglia di Scannagallo
Il restauro di due vetrate della basilica di San Domenico
Servizio di Michele Francalanci
Intervista a Mons. Giovanni Zanchi - parroco di San Domenico
Olimpia Bruni - Maestro vetraio
TSD Notizie del 23 ottobre 2015
Tradizionale sparo delle castagnole a Marciano della Chiana
Solenne Benedizione con la Statua del Cristo Risorto e tradizionale sparo delle castagnole.
Parrocchia Marciano della Chiana
Le Terracotte invetriate dei Della Robbia a Radicofani, manortiz
Le terrecotte dei Della Robbia a Radicofani
Andrea e Giovanni della Robbia e bottega
Madonna col Bambino e Santi inizi del 1500
Terracotta invetriata
Chiesa di san Pietro
Andrea e Luca “il giovane” della Robbia e bottega
Madonna col Bambino e Santi, 1500/10, Terracotta invetriata
Chiesa di san Pietro
Andrea della Robbia e bottega
Vergine Annunziata, inizi 1500/10, Terracotta invetriata
Chiesa di san Pietro
Andrea della Robbia
Madonna col Bambino e Santi, 1500 ca., Terracotta invetriata
Chiesa di sant'Agata
10° Eccellenza Toscana: Baldaccio Bruni Anghiari - Foiano 1-2. Le interviste
Nella 10° giornata del campionato di Eccellenza Toscana (Girone B) la Baldaccio Bruni Anghiari è stata sconfitta 2-1 in casa dal Foiano. Per gli ospiti ecisivi i gol di Mencagli e Monaci, mentre ai biancoverdi non è bastato il momentaneo pari di Martella. Baldaccio ferma a quota 13 punti, Foiano che sale invece a quota 19. Nel servizio le interviste realizzate in esclusiva con i due tecnici: Cristiano Silveri per gli anghiaresi, Roberto Fani per gli amaranto.
Parrocchia Madonna di Pompei, Mostra di Santini
Nel quadro delle manifestazioni per il quarantesimo anniversario della fondazione, la Parrocchia catanzarese Madonna di Pompei - quartiere Mater Domini - ha inaugurato una Mostra di santini ricca e rappresentativa di varie epoche. In cento pannelli è sintetizzata la devozione popolare a Gesù, alla Madonna ed ai Santi. Nelle piccoli immagini, i Santini appunto, vengono visualizzati immagini e personalità che nei secoli hanno fatto grande la storia della Chiesa calabrese. Le dichiarazioni sono di don Pino Silvestre, parroco della Madonna di Pompei.
calcinaio chiesa da valorizzare
Castelnuovo Berardenga, grande festa per i 55 anni di sacerdozio di don Vezio Elii
Festa grande a Castelnuovo Berardenga per i 55 anni di sacerdozio di don Vezio Elii
Servizio di Marco Alfonsi. Intervista a Don Vezio Elii, parroco di Castelnuovo Berardenga; mons. Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
Fra Pellegrino Boni dei Frati Minori di Toscana - Badia Tedalda - Sinalunga
In memoria di Fra Pellegrino angelo della pace e del buon consiglio. Dalla Verna a Sinalunga nel convento san Bernardino (Siena)
I Della Robbia.wmv
Luca e Andrea Della Robbia - Scultori e ceramisti
Crocifissione nell'Arte Moderna e Contemporanea - Crucifixion in Art Modern and Contemporary Art
Crocifissione nell'Arte Moderna e Contemporanea - Crucifixion in Art Modern and Contemporary Art - Kreuzigung in Moderne und Zeitgenössische Kunst
Monsignore Giovacchino Dallara presenta la Visita Pastorale
Ha preso il via nella Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro la visita pastorale dell'arcivescovo Riccardo Fontana, con la Santa Messa celebrata nella nuova chiesa di San Giovanni Battista a Subbiano. Abbiamo intervistato il vicario generale mons. Giovacchino Dallara per farci raccontare il significato di questo evento speciale e il programma di incontri previsto per i prossimi mesi.
Servizio di Michele Francalanci;
Intervistati: Mons. Giovacchino Dallara - Vicario Generale
TSD Notizie del 14 gennaio 2014
ROMAeMODA in Via della Croce la moda sfila in mezzo a VIP e curiosi - www.HTO.tv
Erano in tantissimi in Via della Croce per assistere all’evento RomaèModa che ha visto sfilare le collezioni fall/winter Abitart di Vanessa Foglia, B GLAM e Mario Orfei. Personaggi dello spettacolo, giornalisti, ma anche semplici curiosi. Nessuno è voluto mancare alla serata condotta da Angelo Martini, autore di Numeri Uno su Raidue. Ad applaudire gli stilisti, seduti ai tavolini dei bar della celebre via romana, la Marchesa Daniela Del Secco D’Aragona, Angela Melillo, Janet De Nardis, Giulia Luzi, Metis Di Meo, l’ex modella Mara Keplero, la Principessa Conny Caracciolo, Barbara Foria, Serena Iansiti, Massimo Bonetti e la moglie Giusi, Milena Miconi, l’Avv. Daniele Bocciolini, Marina Occhiena, il produttore americano Alex D’Andrea, Mita Medici, Elisa Silvestrin, Lisa Marzoli, Francesco Stella. “RomaèModa va oltre il luogo comune delle passerelle”, spiega un’emozionatissima Vanessa Foglia. “E' una rete di imprese che si incontrano per generare idee di bellezza, iniziative ricche di energia”. A scendere in passerella per prima, accompagnata dalle note di Sally Moriconi e dalla ballerina Dominga Giardullo, Abitart con la collezione Panta Rei: “Tutto scorre nel fiume della vita, e l’ispirazione questa volta mi arriva dalla saggezza dell’Antica Grecia. Una filosofia che regala suggestioni in continua evoluzione e si traduce in messaggi vitali ed emozionali, tutto ciò a cui ho attinto a piene mani”. E’ stata poi la volta di Mario Orfei, con la sua prima collezione personale uomo Dandy Riversal (“Una collezione per l’uomo padrone di sé stesso, a suo agio in ogni luogo pur osando nello stile. Un look da moderno dandy che indossa capi dalle texture ricercate”), e di BGLAM che ha reso omaggio agli anni ’70 con la collezione One More Time (“La collezione è una equilibrata fusione tra modernità e passato e trasporta perfettamente il glamour anni 70 in un'evoluzione di stile davvero all' avanguardia”, spiega l’art director BGLAM Mario Orfei. “Questo è stato il decennio in cui la donna è diventata sempre più protagonista ed emancipata e la moda ne ha preso atto donandoci dei veri e propri must have senza tempo”). Ad accompagnare quest’ultima sfilata il cantante Vito Iacoviello che ha interpretato Mina in modo inedito in MINA DIVENTA ROCK!, un medley di 20 minuti dei brani più conosciuti della famosa cantante riarrangiati in chiave rock. Direttore artistico del progetto Nadia Patti. L'arrangiamento delle musiche e chitarre di Gabriele Bertozzi. RomaèModa ringrazia i fotografi moda Franco Olivetti e Salvatore Dragone, il Gruppo Spanò, direttore creativo Luca Barile, per il Make up & l’Hair Style e il Municipio Roma I per il patrocinio dell’evento.
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CORTONA, AREZZO, TOSCANA, ITALY (2 of 2)
PARTE 2 DI 2 / PART 2 OF 2.
Cortona, comune di 23036 abitanti in Val di Chiana, provincia di Arezzo, Toscana, Italia. Tra il VIII e il VII secolo a.C. Cortona divenne un'importante lucumonia etrusca molto potente grazie alla sua posizione strategica, che permetteva un ampio controllo della zona circostante. Furono costruite proprio dagli Etruschi nel IV secolo a.C. le imponenti mura che circondano la città per circa tre chilometri, le tombe nobiliari a melone sparse nei dintorni ed il monumentale altare funerario adornato da sfingi, esempio unico in Italia. A Cortona è stata ritrovata anche la Tabula Cortonensis, una lamina bronzea con una delle più lunghe iscrizioni conosciute in lingua etrusca. Nel 310 a.C. molte città etrusche furono sottomesse a Roma. Cortona strinse quindi un'alleanza con Roma, che però non fu rispettata e che condusse ad un
violento scontro nei pressi del lago Trasimeno. Nel 450 d.C. i Goti occuparono la città facendole perdere sempre più la sua importanza. Le notizie dell'alto Medioevo cortonese non sono molto chiare riguardo al ruolo della città durante la diffusione del cristianesimo: infatti non è stato possibile stabilire se sia stata o meno una sede vescovile. Successivamente fu comunque sottoposta alla curia di Arezzo. Dal XIII secolo in poi fu un libero comune governato da un podestà, che si alleò con Perugia per difendersi dagli Aretini durante le lotte tra guelfi e ghibellini. Lo scontro tra guelfi e ghibellini caratterizzò la storia duecentesca di Cortona. Nel 1232 i Cortonesi alleati con i Fiorentini occuparo la città rivale. Nel 1258 Cortona venne però occupata e saccheggiata dall'esercito aretino aiutato dagli stessi guelfi cortonesi. Tre anni dopo i ghibellini di Cortona ripresero la città grazie all'alleanza stretta con Siena. Nel XIV secolo il pontefice Giovanni XXII decise di conferire lo status di diocesi a Cortona, compresa l'impossibilità di convivenza della città con il vescovado aretino. Fino agli inizi del Quattrocento la città fu affidata ai Casali cui si deve l'omonimo palazzo. Fotografie scattate mercoledì 17 aprile 2013.