ASSISI (Umbria-Italy) - LA BASILICA DI SAN FRANCESCO - The Basilica of St. Francis of Assisi
La Basilica di San Francesco ad Assisi, è il luogo che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Voluta da papa Gregorio IX quale specialis ecclesia, venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell'Ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati.Nella complessa storia che ha segnato l'evoluzione dell'Ordine, la basilica (e l'annesso Sacro Convento) fu sempre custodita dai cosiddetti frati della comunità, il gruppo che andò in seguito a costituire l'Ordine dei Frati Minori Conventuali.Presso la Chiesa sepolcrale della Basilica dove fu eretto l'altare sulla tomba del Santo, il 19 novembre 1585, il papa francescano Sisto V, con la bolla Supernae dispositionis istituiva l'Arciconfraternita dei Cordigeri.Nel 1754 Benedetto XIV l'ha elevata alla dignità di Basilica Patriarcale (oggi Papale) e Cappella Papale. Nell'anno 2000, insieme ad altri siti francescani del circondario, la basilica è stata inserita nella Lista del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Marco Polo: Il borgo di Guardiagrele (CH) puntata completa 2018
Alla scoperta della cittadina abruzzese, definita da Gabriele d'Annunzio la Città della Pietra, Guardiagrele è la porta della Majella per eccellenza, con i suoi monumenti, il centro storico medievale, la Cattedrale di Santa Maria Maggiore in stile gotico, le chiese di San Nicola, San Francesco e Santa Chiara, e i palazzi settecenteschi, oltre al belvedere della villa comunale, e alla Torre degli Orsini
GUARDIAGRELE - La Città di Pietra della Majella - Lo scrigno d'Abruzzo
La particolare posizione in faccia alla Maiella spiega l’uso alternato della pietra e del mattone nel nucleo storico, il cui tessuto urbanistico si è formato tra il XIII e XV secolo, quando la cinta muraria, dall’originario presidio longobardo, raggiunse il suo massimo sviluppo sull’acropoli di Largo Garibaldi.
Purtroppo quella che Gabriele D’Annunzio chiamò “città di pietra”, quasi un pezzo di “natura” dentro la natura, presenta nel corso principale numerose incongruenze (saracinesche, infissi in alluminio, insegne luminose). In attesa di una più decisa opera di riqualificazione, conviene andare subito al sodo e iniziare la visita al centro storico partendo dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore, sorta intorno all’XI secolo. Il prospetto principale presenta uno stupendo portale ogivale trecentesco, tra i più eleganti del gotico abruzzese. Magnifico è anche, nella lunetta del portale, il gruppo scultoreo dell’Incoronazione della Vergine attribuito alla scuola di Nicola di Guardiagrele. Sotto il porticato con colonne, a fianco della porta laterale, vi è un grandioso affresco di Andrea De Litio (1473) raffigurante San Cristoforo. Nell’interno, ricostruito nel Settecento a causa di un terremoto, rimangono fatiscenti stucchi barocchi, un’edicola dell’epoca e un affresco del XV secolo raffigurante la Madonna del Latte. Il complesso monumentale di San Francesco si presenta oggi nelle forme della trasformazione settecentesca, ma la struttura risale al Trecento, quando furono realizzati il portale e il campanile; nella sacrestia è murata una fontana tardo-rinascimentale in pietra bianca. Secondo la tradizione, la Chiesa di San Nicola di Bari fu fondata nel IV secolo su un antico tempio pagano dedicato a Giove. Ha un impianto a navata unica, e anche qui l’interno è frutto della ricostruzione seguita al terremoto del 1706. Notevoli sono i portali di età rinascimentale; la torre è squadrata agli angoli con conci di pietra della Maiella, mentre la struttura è in pietrame. È di epoca rinascimentale anche il portale della chiesa, oggi sconsacrata, di San Silvestro, edificata nel IV secolo su un tempio pagano dedicato a Diana. La Chiesetta di Santa Chiara è caratterizzata all’interno da una profusione di stucchi settecenteschi; interessante è anche il Crocifisso del XVI secolo, in legno scolpito e dipinto, di scuola guardiese. Il Convento dei Cappuccini e la chiesa annessa risalgono al 1599. Qui si conserva un prezioso altare ligneo di gusto tardo-barocco del XVIII secolo. San Rocco, d’impianto medioevale, è una chiesa divisa in tre navate con volte a botte e archi a tutto sesto e sontuose decorazioni barocche; sulla parete di fondo delle navate laterali, vi sono due magnifici archi ogivali di stile tardo-gotico trecentesco. Quanto all’architettura civile, l’esempio più importante è il Palazzo Vitacolonna, realizzato nel XVIII secolo interamente in mattoni. La monumentale facciata, ispirata a canoni rinascimentali, presenta una lunga balconata su mensole; di rilievo l’ingresso, con un vano scala costruito in mattoni e pietra della Maiella e pavimentazione in ciottoli di fiume; presenta inoltre un imponente scalone su volte rampanti e, al piano nobile, un birichino dipinto di metà Ottocento, Leda e il cigno, di De Benedictis. Palazzo De Lucia è un magnifico monumento di architettura residenziale del XVI secolo. Ha un importante portale e una scalinata interna a volte rampanti. A Palazzo Elisii (XV-XVIII secolo) si entra attraverso un grande portale bugnato; da notare l’elegante fattura delle finestre barocche. Palazzo Marini, che ospitò la Zecca Guardiese del 1391, conserva ancora il portale trecentesco a sesto acuto. Da ammirare anche Palazzo Iannucci (XV secolo), Palazzo Liberatoscioli, realizzato negli anni Venti e raro esempio di architettura Liberty, Palazzo Aloè (XVIII secolo) e l’adiacente Palazzo Vassetti, con facciata monumentale caratterizzata dai bugnati in pietra della Maiella. Numerosi i portali in pietra nel centro storico, molti dei quali da restaurare.
Con una splendida vista sulle pianure di campi, sul Mare Adriatico e sulle montagne, Guardiagrele rimane una meravigliosa città d'arte e dell'artigianato molto attaccata alle sue tradizioni e memorie, una città in pietra piacevole da visitare per scorgere tutte le sue caratteristiche.
Per gli amanti delle passeggiate ci sono diversi tour percorribili nel vicino Parco Nazionale della Maiella sia durante le stagioni estive con itinerari trekking, sentieri che passeggiate con ciaspole durante l'inverno. Un' ottima meta per coniugare mare e montagna per avere la possibilità di fare ciò che più si desidera!
Per i buongustai non mancano nel paese tipiche trattorie con degustazioni di prodotti tipici, sagre dedicate agli antichi sapori e feste durante l'anno.
Guardiagrele (CH) Collegiata S.Maria Maggiore (01) v.606
Programmazione solenne per la messa delle ore 11 per la Solennità dell'Immacolata.
Distesa delle 5 campane maggiori.
1- 10:30 Dalla Piazza lato II° distesa I°II°III°IV°e V°
2- 10:45 Dal Belvedere panoramico 2° suonata I°II°III°IV°e V°
Come già detto nel precedente video,il v.605,quello delle campane della Chiesa di S.Nicola Vescovo,anche Guardiagrele è uno dei paesi a me particolarmente incancellabile nei ricordi di una bellissima infanzia vissuta con i nonni materni nelle nostri estati nei periodi delle vacanze dal lontano 1973 fino al 1998 quando la mia amatissima nonna,cominciava ad aver bisogno di continua assistenza medica e l'abbiamo portata a vivere con noi gli ultimi due anni della sua vita.
Perdonatemi questa parentesi extra-campanaria ma a parte le origini abruzzesi da parte della mamma,se non avessi avuto i nonni materni che ci portavano ogni domenica a far delle belle gite in questi bellissimi paesini dell'Abruzzo ai piedi della Maiella,non avrei mai avuto tanti ricordi nel far una ripresa alle bellissime campane che ci sono nelle chiese di questa splendida Regione.
Prima di commentar questo video(con la mia ormai solita enfasi ed emozione al vedersi avviare campanoni di un certo rilievo)volevo in breve dirvi qualche accenno storico prima sulle campane preesistenti e poi su queste.
Negli anni 70,poste sempre su quella torre vi erano,se ben ricordo 8 o 9 campane,purtroppo vado solo coi ricordi perchè per ora non ho elementi che certifichino il numero di campane,le fusioni delle stesse e altro,ricordo che il castello era un rettangolo e l'impianto era della Morellato,mi ricordavo i ceppi semplici e gli elettromartelli a scatoloni.
Le campane maggiori erano collocate sotto mentre quelle più piccole sopra.
Dagli anni 90,visto che la Cattedrale è un monumento di grande valore artistico e storico- culturale,fu contattata la Capanni per un controllo dell'impianto di elettrificazione delle campane,esposte alle peggiori intemperie perchè non internate in un campanile ma esposte ai quattro venti,gelate,nevicate e quant'altro.
Il castello era fortemente compromesso da corrosione e quando le campane maggiori suonavano,quelle superiori,per deformazione del castello rimanevano semi-bloccate e non riuscendo a oscillare,spesso bruciavano i motori delle stesse,queste cose le ho sapute da Rossano,che proprio in quel periodo lavorava per la Capanni assieme a Fiorello.
Poi,a parte qualche sporadico discorso sul futuro di queste campane con Rossano,e anche perchè dal 1998 non siamo andati più in Abruzzo per via della malattia della mia nonna che è venuta a vivere da noi ad Agugliano,sono rimasto all'oscuro di tutto ciò che è stato fatto.
Nel 2006 quando io e Rossano abbiamo iniziato a sperimentare il siatema tiracorda in Emilia-Romagna,il Cav. Romolo Vanicelli di Fidenza(PR),tecnico di fusione della Fonderia Regolo Capanni in Fidenza poi in Castelnovo Ne Monti(RE)ci ha detto che era partito il progetto Guardiagrele.
E il giorno dell'Immacolata ho contattato Vanicelli in persona che mi ha detto che le precedenti campane della Cattedrale di S.Maria Assunta di Guardiagrele,sono attualmente conservate nel Museo della Capanni perchè come ben sapete,le campane di oltre 50anni,specie se di alto valore storico,non possono essere squagliate o rifuse perchè tutelate dalle Sovrintendenze alle Belle Arti.
Le 9 nuove campane sono state tutte rifuse con bronzo nuovo nel 1999.
Il concerto è in SI 2 e...ve lo posso quasi giurare...a parte i battiore o qualche isolata distesa.....fino a oggi ( 8 dicembre 2015 ) non le avevo MAI sentite prima d'ora.
Le note sono:
I° SI 2
II° REb 3
III° MIb 3
IV° MI 3
V° SOL b3
VI° LAb 3
VII° LA 3
VIII° SIb 3
IX° SI 3
Con me,anche qui come a S.Nicola,il mio allievo in materia Francesco Musicista97 che da Cellino Attanasio(TE)è rimasto folgorato dalle campane in Abruzzo,ed io,con la scusa che nella regione della mia mamma,vorrei riempir il mio canale con tante chicche viste nel periodo della mia infanzia abruzzese,egli mi si è appiccicato come un cane fedele e,dovunque decida di andare il suo padrone...uuauh! uauh! lo segue e...con la bocca...rrrr,rrrrrgli ha afferrato la sua giacca e non la molla più!
Di sicuro...l'osso più bello della sua vita!!!
Qui a Guardiagrele poi,un altro carissimo incontro che mi riporta a Casalbordino.
L'attuale Parroco della Cattedrale è Don Nicola Del Bianco che conobbi nel 1980 quando era Parroco a Casalbordino il carissimo Don Antonio Tobia,entrambi facevamo i chierichetti ma...mentre lui leggeva le letture e preparava coi bambini i canti per la messa,io sul quadro,ancora completamente manuale della Morellato aspettavo l'orario per metter in moto le campane della Chiesa del SS.Salvatore.
Bene,proprio Don Nicola mi ha detto quando suonavano le campane,ovviamente il cagnolone Francesco mi ha seguito in sacrestia,e lo ha conosciuto.
E via alle riprese! Emozione unica Wooow!
Le campane della chiesa di San Francesco a Senise ritornano a suonare
Le campane della chiesa di San Francesco a Senise ritornano a suonare
Il Borgo dei Borghi d'Abruzzo: GUARDIAGRELE (CH) puntata Rai, qualità ottima
alla scoperta della terrazza d'Abruzzo, come la definì Gabriele d'Annunzio nel romanzo IL TRIONFO DELLA MORTE (1894) in parte ambientato proprio in questa città alle falde della Majella. la città si conserva nello stile medievale-settecentesco, cinta ancora dalle mura, come il caso della Porta San Giovanni, e dalla Torre Adriana e dal Torrione Orsini, dell'antico castello. Famosa per i maestri orefici, come Nicola Gallucci, che realizzò i Corcifissi astili e una croce conservata nel museo del Duomo, Guardiagrele conserva ancora il sobborgo dei mastri ramai, nella zona di Porta San Giovanni, conserva anche chiese medievali bellissime, come la Cattedrale, la chiesa di San Nicola, e quella di San Francesco. Ospita anche 5 musei: la Mostra dell'Artigianato Artistico Abruzzese, per cui si tiene un festival ogni estate, il Museo del Duomo, il museo archeologico, l'antiquarium medievale diocesano, e il museo delle tradizioni e del costume locale.
Guardiagrele (CH) Fiera di San Donato - Processione delle conche 7/08/2019
Sfilata tradizionale dei costumi abruzzesi e delle Conche, insieme alla statua di San Donato vescovo, dal santuario attraverso salita Torrione, piazza Garibaldi e via Roma, sino al sagrato del Duomo di Santa Maria Maggiore, con scampanio a festa
2-bed 2-bath Townhouse for Sale in 66016 Guardiagrele Chieti, Italy on italianlife.today
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Rustic house in the nature of 90 square meters on two levels in Bocca di Valle, Guardiagrele Cheiti, Abruzzo. The house is sold partly furnished and consists of a kitchen with fireplace, living room and a bathroom on the ground floor; two bedrooms and a bathroom upstairs, the property also features two additional rooms, even on two levels, with external access that can be connected to the main unit, thus creating additional living space. The property includes a cellar and two adjacent natural caves as well as the adjacent court. The services available are water, electricity, gas and telephone. The property is surrounded by greenery near the creek Vesola. Distances: 44 km from Pescara airport, 28 km from the coast and from Ortona, 25 km from the ski slopes of Passo Lanciano.
Guardiagrele is situated in the foothills of the Maiella mountain at an elevation of around 576 metres. Its population numbers about 10,000. Captivated by the beauty of the panoramic views of the mountains and valleys of the Maiella visible from some points in the town, the poet Gabriele d'Annunzio nicknamed Guardiagrele 'la terrazza d'Abruzzo (Abruzzo's terrace). Guardiagrele is the seat of the Maiella National Park, and was part of the club Borghi più belli d'Italia (Most beautiful burghs in Italy). A beautiful hilltop village, full of nooks and crannies to explore, backed by the beautiful Majella range of mountains.
Main sights:
The biggest church in Guardiagrele is Santa Maria Maggiore of which it has been written: The façade presents a splendid 14th-century gothic portal, among the most elegant in the Abruzzi Gothic style. The Coronation of the Virgin sculpture group in the portal lunette is also magnificent, attributed to the school of Nicola di Guardiagrele. Under the colonnaded portico, next to the lateral door, is the splendid fresco by Andrea De Litio (1473) portraying Saint Christopher. In the interior, completely rebuilt in the 18th century following an earthquake, crumbling stucco-work in the Baroque style and a shrine of the same period set off a 15th-century fresco representing the Madonna of the Milk. In addition to Santa Maria Maggiore, there are several other churches and palazzi or mansions of various ages which are of architectural interest, including S. Nicola di Bari (founded in the 4th Century), the convent of the Chapuchins (1599), Palazzo De Lucia (16th century), Palazzo Elisii (15th-18h century), the cloister of the Palazzo Comunale Piazza San Francesco (17th century) and Palazzo Marini (1391).
Museums include:
Museo Civico (Civic Museum) Museo del Costume e della Tradizione della Nostra Gente (Costume and Folk Museum) Museo del Duomo (Cathedral Museum), in Santa Maria Maggiore Museo Archeologico (Archaeological Museum).
Events & Festivities:
July: Majella Festival August: Market fair of abruzzo craftswork Every 25 years the remains of patron san Nicola Greco, kept in Guardiagrele since 7 august 1338, leave the church of San Francesco for the Jubilee. For the occasion the balconies of via della Penna are embellished with croquet and embroidered blankets. The last Jubilee was in the year 2000. Every year the Premio Della Porta is awarded to dialect poetry in memory of the greatest Abruzzese vernacular poet, guardiese Modesto della Porta.
Guardiagrele (CH) Collegiata S.Maria Maggiore (03) v.608
Suono del Mezzogiorno.
Angelus 3-4-5-1e distesa delle 8 campane eccetto il campanone.
Eccomi appostato dal lato est,sul corso che ci riporta alla chiesa di S.Nicola ad attendere il suono del mezzogiorno.
Allo scoccar del mezzogiorno suonano tutti i suoni provenienti dalle altre chiese di Guardiagrele che in futuro tornerò (o torneremo) a riprendere in futuro,evidentissimo il 3-4-5-1 della Chiesa della Madonna dell'Addolorata.
Qualche minuto dopo ecco i rintocconi del enorme campanone della cattedrale che suonano l'Angelus 3-4-5-1 e poi.....
Il suono del mezzogiorno cioè il plenum delle campane della cattedrale senza il campanone,che non so dirvi se suona in tal modo tutte le domeniche o solo nelle Solennità di precetto.
Ha meravigliato un pò...e di sicuro non solo me,visto che a Guardiagrele non ero da solo ma in compagnia ormai da un pò di tempo del mio fedele estimatore dell'attività campanaria che ho da quasi 7 anni su Youtube,Francesco Musicista97 l'accordo particolarmente strano che rendono queste imponenti campane quando rimane fermo il campanone e alle 4 maggiori si aggiungono le restanti 4.
A sentirlo questo concerto sa molto di S.Pietro in Vaticano.
E comunque a prescindere se il concerto è in scala regolare o diatonica,come in questo caso,al termine di questo terzo video imperniato sulle nuove campane della Collegiata di S.Maria Maggiore,quel giorno stesso ho telefonato al Cav.Romolo Vanicelli di Fidenza (PR) ex tecnico di fusione della Fonderia Regolo Capanni in Fidenza,e in seguito in Castelnovo Ne Monti (RE) che mi ha detto che le 9 campane sono state rifuse con bronzo nuovo nel 1999 e che sostituiscono completamente il precedente concerto delle campane preesistenti,ora riposto nel Museo della Fonderia Capanni,e a breve mi fornirà dei dati precisi sulle nuove campane.
Devo dire che sono veramente soddisfatto di questa bellissima trasferta in una fredda ma bellissima giornata di sole in questo bel comune dell'alto Abruzzo vicino ai monti della Maiella!
Per ora i video da Guardiagrele terminano qui ma...nella stessa località...c'è ancora di buono e...in Abruzzo un tesoro inestimabile!
Un grazie di cuore alla disponibilità nel dirmi gli orari delle suonate al Parroco Don Nicola del Bianco e ad una gentilissima e simpatica ragazza Mariella,che fa la guida turistica a Guardiagrele e a me e Francesco ha spiegato tante curiosità di una Guardiagrele storica e culturale.
E...piano piano e...se il tempo è la voglia di fare mi assisteranno ancora per parecchio tempo, (spero) un grosso saluto da campanaro67 e ai prossimi video.
Arte orafa d'Abruzzo: La Croce di Nicola da Guardiagrele (Cattedrale di Santa Maria Maggiore)
La Croce di Nicola da Guardiagrelerubata e fatta a pezzi nel 1979, viene oggi presentata nella nuova ricomposizione dopo un accurato restauro...
Partecipano all'evento Mons. Bruno Forte (Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto), Rosaria Mencarelli (Soprintendente di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo), Nicola Mattoscio (Direttore Generale della Fondazione Pescarabruzzo), Gianfranco Marsibilio (Presidente dell’Ente Mostra Artigianato Artistico Abruzzese), Simone Dal pozzo (Sindaco di Guardiagrele), Gabriele Vitacolonna (Direttore del Museo del Duomo) e don Nicola Del Bianco (Prevosto di Santa Maria Maggiore).
Il progetto per l’elemento espositivo della croce di Nicola da Guardiagrele è degli architetti Sergio Bacelli e Piero Ferretti ed è stato realizzato grazie al contributo economico della fondazione Pescarabruzzo.
ANNO NICOLAIANO A GUARDIAGRELE
Mille anni di storia di un monaco che riposa all'interno della Chiesa di S. Francesco: San Nicola Greco, compatrono di Guardiagrele. In questo servizio, le tappe di un lungo percorso fatto di molteplici iniziative e celebrazioni che accompagnano l'intero anno nicolaiano.
Il Borgo dei Borghi anticipazione: Guardiagrele (CH)
Guardiagrele, antico centro della provincia chietina, aggrappato ai contrafforti della Majella, posto a 600 metri d'altezza, offre una splendida vista sulle vaste pianure, sulle montagne e sul Mare Adriatico. Tuttora ricca di elementi medievali, ebbe il suo massimo splendore intorno al XII secolo. Da visitare sono il duomo di Santa Maria Maggiore e l'omonima piazza, il Complesso di San Francesco, la villa comunale e gli eleganti palazzi. Il dolce tipico ed esclusivo di Guardiagrele è rappresentato dalle sise delle monache: il nome deriverebbe dal comportamento di alcune suore che inserivano al centro del petto una protuberanza in modo da rendere meno evidenti i seni.
Scenes of Italy: Assisi
May 2016
Chiesa di Santa Maria Maggiore
La Chiesa di Santa Maria Maggiore, del X secolo, rappresenta il luogo per eccellenza della memoria storica di Vasto.
L'esterno della chiesa è dominato dalla possente mole della torre campanaria, impreziosita da eleganti finestre romaniche, di differente fattura, riccamente scolpite nella pietra bianca nella prima metà del XIV secolo. La torre sorge su un bastione preesistente, tuttora ben visibile, denominato la Battaglia, forse perché un tempo adibito a speciale punto di difesa dell'antico nucleo medioevale. La torre copre la facciata della chiesa, alla quale si accede, quindi, dalla navata di destra. La chiesa, prima ancora del 1735, era a navata unica, con soffitto a capriate, e il suo ingresso era laterale su via Santa Maria. Sull'area dell'attuale ingresso principale esisteva invece un portico dove usavano ritirarsi i catecumeni durante la messa, subito dopo la lettura del Vangelo. Di questa costruzione, risalente al 1234, restano due pilastri ottagonali incastrati nel muro perimetrale e completi di basi e capitelli. Fu nel 1785 che la chiesa venne completamente ricostruita a tre navate.
Entrando nella chiesa colpisce subito la bella ed elegante balaustra a valva che immette nella cripta dove sono custodite le spoglie di San Cesario Martire con vesti da guerriero e con un ampolla contenente il sangue donato da Cesare Michelangelo d'Avalos il 3 novembre 1695 ed invocato dai vastesi contro i terremoti. Nella navata destra si osservano le tombe dei d'Avalos e la cappella dove è venerata la reliquia della Sacra Spina, che si vuole proveniente dalla corona di Cristo portata da Luigi IX il Santo a Notre Dame di Parigi, donata da papa Pio IV a Ferrante Francesco d'Avalos attorno alla metà del Cinquecento.
Nella navata sinistra figurano pregevoli dipinti del 1500 delle scuole veneziane di Paolo Veronese e del Tiziano, come Lo Sposalizio di S. Caterina e L'Ecce Homo. In fondo, La Madonna del Gonfalone, anch'essa del 1500 e Il Battesimo di S. Agostino, sempre della scuola veneziana. Sulla stessa navata è visibile la statua lignea di Santa Chiara, opera notevole della scuola napoletana.
Altri autentici capolavori d'arte sono: l'altare maggiore realizzato nel 1573 da scultori veneziani, il tabernacolo in rame e argento del 1545, l'Ostensorio di rame dorato della scuola di Nicola da Guardiagrele, un prezioso calice donato dai d'Avalos, il coro ligneo della cantoria ed il pregevole organo del 1719.
The church's foundation dates back to the 10th Century and stands as the ultimate site embodying the historical memoirs of Vasto. The external view is dominated by the powerful mass of the bell tower, adorned with elegant Romanic windows, each denoting a different style, richly sculpted in white stone during the first half of the 14th Century. The tower rises on a pre-existing bastion which is still visible, dominated by the Battaglia perhaps a past defence point of the old medieval nucleus. Before 1735 the Church had one nave with a trussed ceiling and the entrance was located on Via Santa Maria. The area of the actual main entrance consisted of a portico where the catechumens used to retreat during the Mass, right after the reading of the Gospel. What remains of this construction traced back to 1234, are two hexagonal pillars wedged into the perimeter walls, complete with bases and capitals. Only in 1785 was the Church completely restructured with three naves.
What catches your eye as you enter the church is the beautiful and elegant valve balustrade leading into the crypt where the remains of Saint Cesario Martyr are kept, dressed as a warrior and with an ampoule containing the blood donated by Cesare Michelangelo d'Avalos on 3rd November 1695. The saint's protection was invoked by the Vasto people during the earthquake. The right nave conserves the tombs of the d'Avalos family and the chapel where the relic of the Holy Thorn is venerated, and which came from the crown of Christ given by Louis IX to the Saint in Notre Dame of Paris and in turn donated by Pope Pius IV to Ferrante Francesco d'Avalos around the middle of the 16th Century.
The left nave displays valuable paintings of the 16th Century belonging to the Venetian school of Paolo Veronese and Tiziano, such as the Lo Sposalizio di S. Caterina and the Ecce Homo. At the back, the Madonna del Gonfalone is displayed, also belonging to the 16th Century with the Battesimo di S. Agostino, of the Venetion school. Other authentic art masterpieces are: the main altar accomplished in 1573 by Venetian sculptors, the tabernacle in copper and silver of 1545, the copper-golden Monstrance of the school of Nicola da Guardiagrele, the wooden choir and prestigious organ of 1719.
Abruzzo: campane di ferragosto dalla chiesa di Santa Maria Maggiore di Casoli (CH)
Durante il dominio degli Orsini, nel 1455 all’interno del castello di Casoli avviene la costruzione di una cappella privata che, successivamente, con la realizzazione di due navate e un ulteriore ampliamento diventa, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore. La cappella sorge proprio su un'ala del castello ed insieme ad esso forma il nucleo centrale del borgo antico di Casoli. Un secondo ampliamento è riconducibile alla seconda metà del Settecento, epoca in cui, sono aggiunti anche il coro e l'Arco del Purgatorio. Nel 1868 la chiesa viene ulteriormente restaurata ed assume l'aspetto attuale. L’edificio religioso costituisce il complesso architettonico di maggior interesse del nucleo antico del paese. Esso è collegato alla struttura del castello Masciantonio da un porticato, con volte a crociera, che conduce sino all’ingresso dell’adiacente castello. L'ingresso è accessibile attraverso una rampa di scale. La facciata è divisa in tre parti, di cui il corpo centrale è separato da due coppie di paraste poste su un basamento, che a loro volta sostengono la trabeazione su cui poggia il timpano triangolare. Il portale è sormontato da un timpano più piccolo e da una finestra a forma di lunetta, nelle due parti laterali si aprono altre due finestre. La torre appare sul lato destro della chiesa ed è a forma quadrangolare e con ordini sovrapposti. Il campanile è realizzato in conci di pietra incastonati. L'interno è di impianto basilicale a tre navate con cappelle laterali e abside. La chiesa custodisce numerose tele: una Madonna con Bambino, San Giacinto e San Biagio di Francesco Maria De Benedictis (1848), San Gilberto di Pasquale Bellonio di Ortona (1797), una Madonna del Carmine, una Madonna del Rosario (1572) di ignoti.
Le Campane di Muggio'(MB), Chiesa di San Francesco D'Assisi
Muggio'(MB) Chiesa Parrocchiale di San Francesco D'Assisi
Concerto di 9 Campane (8+1) in Lab3
Capanni Castelnovo ne' monti (Re)
Ave Maria di Lourdes, la campana (7) ha il martello che non funziona.
Angelus di mezzogiorno
Chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù
Come in numerosi centri del Vastese, la Chiesa parrocchiale di Torrebruna è situata nella parte più elevata dell'antico centro, oltre che in posizione centrale.
È stata costruita nel 1615, data scolpita su una pietra posta sullo spigolo del lato sinistro guardando la facciata. Il bel portale in pietra è ornato da decorazioni in stile barocco.
All'interno si custodiscono notevoli opere d'arte, come un busto in legno raffigurante San Placido della scuola napoletana del '700, un'altra statua del Santo sempre realizzata in legno realizzata tra fine '700 e inizi '800, una pregevole statua della Madonna delle Grazie, scolpita nella seconda metà del '700 dalla scuola di Paolo di Zinno da Campobasso, e varie tele del pittore abruzzese Francesco De Benedictis da Guardiagrele, dipinte nel 1865, che raffigurano la Visitazione, la Madonna di Costantinopoli con San Michele Arcangelo e San Girolamo e San Francesco di Paola, San Donato e San Sebastiano.
Si conserva, inoltre, un notevole organo del XVIII secolo in legno scolpito e intagliato, dorato e dipinto. Lo strumento, di pregevole fattura, costruito da Antonio Ciavarelli nel 1780, si trova sopra l'ingresso principale, in una cantoria lignea semplicemente dipinta. La cassa dell'organo, finemente decorata, presenta un prospetto ad unica campata con profilo piatto fiancheggiato da paraste arricchite da motivi floreali, e con un festone centrale in legno intagliato raffigurante un cherubino.
Like in several centres of the Vastese area, the Church of Torrebruna stands in the highest part of the old village, and in a central position.
It was built in 1615, as the date carved in a stone in the corner of the left side of it, looking from the façade. The beautiful stone door is decorated with Baroque style ornaments.
In the inner part, several art work, such as a wooden bust representing Saint Placid of the Naples' school of the 18th century, another wooden statue of the Saint, made up between the end of the 18th century and the beginning of the 19th century, a precious statue of the Lady of Graces, carved during the second half of the 18th century by the pupils of Paolo di Zinno da Campobasso, and several pictures of the artist Francesco De Benedictis da Guardiagrele, realized in 1865, representing the Visitation, the Virgin of Constantinople with Saint Michael the Archangel and Saint Jerome and Saint Francis of Paola, Saint Donatus and Saint Sebastian, are kept.
Moreover, they keep a notable organ of the 18th century, in carved, golden, engraved, painted wood. This instrument, of valuable production, made by Antonio Ciavarelli in 1780, stands above the main entrance, in a wooden balcony, simply decorated. The inside of the organ, finely decorated, shows a single bay prospect, with a flat profile, flanked by pilasters enriched by floral decorations, and a wooden carved central festoon, representing a cherub.
Bells of Guardiagrele, Italy
Bells of Guardiagrele, Italy
La Magia della veste natalizia - Guardiagrele (CH)
Con questo video voglio farvi immergere dentro la magica veste natalizia di Guardiagrele che col suo palcoscenico allestito dalle luminarie entra dentro i nostri cuori lasciando felicità e amore. L'abito natalizio rende magnifico i borghi d'Abruzzo Essa è una delle città più belle d'Abruzzo e culla della letteratura italiana che lo stesso Gabriele D'Annunzio, poeta pescarese, definì la terrazza d'Abruzzo per la sua posizione strategica tra i rilievi della Majella ad un passo dal mare.
In questo video camminiamo per le vie della città tra le luminarie, i sapori, le chiese e le campane. Tra le numerose chiese che ci sono incontriamo San Francesco d'Assisi, Santa Maria del Carmine, Santissimo Rosario, Santa Lucia, Collegiata di S. Maria Maggiore (ascoltiamo il suono della sua campana maggiore), San Nicola di Bari. Con questo video vi auguro ancora Buon Natale e colgo l'occasione per darvi gli auguri di un migliore e sereno 2019.
Si consiglia l'utilizzo delle cuffie per un ascolto più accurato.
Produzione di ReporterAG ® - Gabriele Benvenuto.
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Bomme e campane, ecche Langiane! Sparo mortaretti per inizio delle Feste di settembre 1/09/2019
A mezzogiorno, dalla piazza del Plebiscito, sparo dei mortaretti tradizionale, sparo finale de cannone della torre civica e innalzamento della bandiera con lo stemma di Lanciano e suono delle campane.
Qualcuno è in ritardo per lo sparo...anzi lo è sempre stato in questi anni!