SAN GINESIO (MACERATA, MARCHE, ITALY)
S.Ginesio, comune di 3746 abitanti, provincia di Macerata, Marche, Italia. Insediamento abitato originario dell'epoca romana con pianta urbanistica a croce è circondato da imponenti mura castellane, dove sono visibili ancora tutte le strutture difensive dell'epoca, dal camminamento di ronda, alle feritoie gli per arcieri ed ai torrioni. Libero comune in lotta con i castelli confinanti, tra i quali Fermo, perse l'autonomia venendo assoggettato dai duchi Da Varano di Camerino fino al 1434. Nel 1450 vi fu un tentativo di restaurazione della perduta autonomia, ma il complotto venne scoperto e 300 suoi componenti furono esiliati. Caratteristica comune negli edifici cittadini è la singolare presenza di elementi tipici dell'architettura nordeuropea, spiegabili almeno in parte con la presenza in epoca medievale di maestranze provenienti dalla Germania e dall'Olanda. I maggiori rilievi monumentali sono le Mura del secolo XIV, che circondano quasi completamente la cittadina e sono munite di torri e torrioni, l'Ospedale dei Pellegrini, costruzione del secolo XIII con portico a basse colonne e loggetta e la Collegiata, con una eccezionale decorazione in cotto del 1421 attribuita a Enrico Alemanno, l'unica opera marchigiana in stile gotico fiorito. Tra gli altri edifici religiosi ricordiamo la chiesa di S.Francesco che risale al XI secolo, la chiesa di S.Gregorio in stile neogotico e l' ex-convento degli Agostiniani risalente al XIII secolo. Al centro della piazza principale si trova la statua di Alberico Gentili realizzata dallo scultore Giuseppe Guastalla nel 1905. Galleria di immagini con fotografie scattate lunedì 7 aprile 2014.
San Ginesio
San Ginesio è un comune italiano di 3 438 abitanti della provincia di Macerata.
San Ginesio si trova a 696 m s.l.m., è sulla SS 78 di comunicazione tra il territorio maceratese e i Monti Sibillini; dalla sua elevata posizione il panorama spazia dal Conero all'Appennino e pertanto viene denominata il balcone dei Sibillini; si trova all'interno del parco omonimo. Il paese domina il torrente Fiastrella.
La città è dedicata a San Ginesio martire protettore degli attori degli artisti e patrono della Diocesi di San Miniato. Il corpo del martire riposa all'interno della Collegiata, uno dei monumenti più interessanti di tutto il territorio maceratese. Questo paesino è diviso in quattro rioni (Porta Ascarana, Offuna, Picena, Alvaneto) che si sfidano ogni anno nel Palio di San Ginesio. Abitato originario dell'epoca romana, con pianta urbanistica a croce, è circondato da imponenti mura castellane ove sono visibili ancora tutte le strutture difensive dell'epoca, dal camminamento di ronda, alle feritoie per arcieri e ai torrioni. Soggetta nel Medioevo a Goti, Longobardi - questi ultimi spodestati da Carlo Magno -, quindi alle scorrerie dei Normanni nella loro espansione verso la Marca Fermana, poi libero comune in lotta con i castelli confinanti tra i quali Fermo, perse l'autonomia venendo assoggettato dai duchi Da Varano di Camerino, fino al 1434. Nel 1450 vi fu un tentativo di restaurazione della perduta autonomia, ma il complotto venne scoperto e 300 suoi componenti furono esiliati. Caratteristica comune negli edifici cittadini è la singolare presenza di elementi tipici dell'architettura nordeuropea, spiegabili almeno in parte con la presenza, in epoca medievale, di maestranze provenienti dalla Germania e dai Paesi Bassi. I maggiori rilievi monumentali sono le Mura, del XIV secolo, che circondano quasi completamente la cittadina e sono munite di torri e torrioni; l'Ospedale dei Pellegrini, costruzione del XIII secolo con portico a basse colonne e loggetta; la Collegiata, con una eccezionale decorazione in cotto attribuita a Enrico Alemanno, del 1421, l'unica opera marchigiana in stile gotico fiorito. Tra gli altri edifici religiosi ricordiamo la Chiesa di San Francesco che risale all'XI secolo, la Chiesa di San Gregorio in stile neogotico e l'ex convento degli Agostiniani risalente al XIII secolo. Al centro della piazza si trova la statua di Alberico Gentili realizzata dallo scultore Giuseppe Guastalla nel 1905. Nella Pinacoteca Civica è conservata, oltre ad altre svariate opere d'arte, la Pala della Battaglia tra Ginesini e Fermani conosciuta oggi come Battaglia della Fornarina.
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7 News Special 07-12-2019 Ripe San Ginesio Riapertura Chiesa San Gabriele
Terminati i lavori di ripristino della chiesa di san Gabriele di Ripe San Ginesio, arriva il momento tanto atteso quello della sua riapertura. Al cospetto delle autorità civili, religiose e militari S.E. il Vescovo della Diocesi di Camerino e San Severino, Francesco Massara, presiede all'evento
Terremoto: recupero opere d'arte dalla Collegiata di San Ginesio
Recuperate le opere d'arte presenti all'interno della Collegiata della Santissima Annunziata di San Ginesio danneggiata dal terremoto.
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san Ginesio, Chiesa di sant'Agostino e Chiostro (manortiz)
La Chiesa di Sant’Agostino con l’annesso Convento degli Agostiniani sorge sui resti di quello che era in origine un primitivo edificio religioso dedicato a Santa Maria Maddalena costruito nel 1230 ed i cui caratteri sono ancora oggi visibili nella muratura dell’abside e sul fianco destro, che porta i segni di un antico ingresso con archi e porticato.
La chiesa fu restaurata completamente nel XVIII secolo su progetto di Carlo Antonio Sassi, come indicato nell’iscrizione sul portale d’ingresso,e più precisamente tra il 1750 ed il 1756, anni in cui si provvide a demolire il portico della facciata donandole l’aspetto barocco che ancora oggi conserva.
Nel 1799, a causa di un violento terremoto, tutto il complesso subì seri ed ingenti danni e si dovette abbattere il campanile.
La chiesa, con l’annesso convento dei frati agostiniani il cui ordine venne soppresso con decreto del 3 gennaio del 1861, passarono di proprietà dello Stato che adibì l’intero stabile a scuola pubblica.
Nel corso del XIX secolo il complesso venne sottoposto ad un intervento di restauro ed oggi è utilizzato come sede di una scuola superiore ed adibito ad auditorium e teatro di concerti e mostre.
Nel XX secolo da una parete del convento venne staccato un affresco raffigurante una Madonna con bambino risalente all’XI secolo e ricollocato all’interno della chiesa. La leggenda narra che proprio di fronte a questa immagine sacra abbia pregato San Nicola di Tolentino negli anni in cui qui trascorse il suo periodo di noviziato.
Nelle lunette del loggiato del chiostro, la cui costruzione risale al 1615, si possono ammirare dipinti raffiguranti i principali fatti della vita di Sant’Agostino e, sotto ognuno di esso, è rappresentata l’arma gentilizia della famiglia che lo commissionò.
Al centro del chiostro si trova un pozzo di acqua ritenuta miracolosa e chiamato “Acqua di San Nicola” che, secondo la tradizione, fu fatta sgorgare dalle preghiere di San Nicola.
All’interno della chiesa è presente un organo realizzato nel 1747 da Giovanni Fedeli e lungo le pareti del loggiato è possibile ancora oggi ammirare pregevoli opere pittoriche e dipinti raffiguranti i principali fatti della vita di Sant’Agostino.
MONTE SAN GIUSTO (MACERATA, MARCHE, ITALY)
Monte San Giusto, comune di 8145 abitanti, provincia di Macerata, Marche, Italia. I primi insediamenti nell'area sangiustese documentati storicamente risalgono all'epoca romana (età di Nerva 96-98 d.C.) con il nome di Mons Iustitiæ (altro possibile nome antico è Telusiano) distrutto durante le invasioni barbariche nel III secolo. Con l'arrivo dei longobardi passò sotto il controllo del ducato di Spoleto e fu dotato di un castello, rimpiazzato poi dalla chiesa di S.Agostino. Costruito in zona Monte Reale questo toponimo indicherebbe un territorio fiscale posto sotto il diretto controllo del re per la sua importanza strategica, dato che per Mons Iustitiæ passavano le strade romane provenienti da Urbs Salvia al mare, da Firmum a Pausulæ e da Falerio a Pausulæ. Grazie a questo posizionamento geografico favorevole fu epicentro degli insediamenti romani intorno ad esso e questa centralità fu mantenuta per tutto il Medioevo divenendo nel XII secolo libero comune. Monte San Giusto raggiunse il suo massimo splendore dopo l'elezione a vescovo di Chiusi del sangiustese Niccolò Bonafede, che trasformò la città natale in una vera e propria corte rinascimentale. In questo contesto il palazzo fortezza Bonafede rappresenta l'opera architettonica più importante di Monte San Giusto. Fu fatto costruire dal Bonafede all'inizio del Cinquecento e vi si accede dal portale d'ingresso realizzato nel 1524, opera dello scalpellino anconetano Franco Pesimoti. Il corpo centrale del fabbricato, ispirato al Palazzo Venezia di Roma, è realizzato su una base piramidale con facciata in laterizio con finiture e cornici in pietra, abbellita da finestre a croce guelfa. Il cortile si ispira a quello del palazzo ducale di Urbino. Nella stanza denominata la stanza del vescovo, si conservano affreschi attribuiti al pittore emiliano Amico Aspertini (1457-1522). Oggi è sede del municipio e durante il recente restauro sono stati riscoperti degli affreschi attribuiti al pittore spagnolo Johannes Hispanus. Galleria fotografica con immagini scattate sabato 12 aprile 2014.
Borgofuturo 2015
Ripe San Ginesio - 4 e 5 Luglio 2015
Uno sguardo sulla quarta edizione del festival.
borgofuturo.net
Realizzato da Lorenzo Raponi e Riccardo Annavini.
Prodotto da Officine Mattòli Produzioni.
IPSIA Renzo Frau San Ginesio. Restauro conservativo altare dorato sec. XVII
IPSIA Renzo Frau sede di San Ginesio sez. Arredamento progetto restauro Altare XVII sec. Chiesa delle Scalette. Lavoro ultimato con approvazione della Soprintendenza per i beni artistici storici ed etnoantropologici delle Marche di Urbino restauro conservativo presso la Pinacoteca comunale di San Ginesio. Inaugurazione il 18/05/2013 presso il Teatro Leopardi San Ginesio. Siete tutti invitati. — a San Ginesio.
Pievebovigliana ( MC )- Chiesa di S. Giusto in S. Maroto - Marche - Italy
La chiesa di San Giusto sorse fra i secoli XI e XII. La sua struttura è il risultato di un delicato gioco di soluzioni ed equilibri geometrici così come la sua pianta circolare influenzata dagli ambienti circolari romani, piuttosto che da derivazioni bizantine. La chiesa è sormontata da una cupola costruita senza centine di sostegno.....
Marche Expo 2015: San Ginesio
Scopri di più:
Monterubbiano - Marche
Fra le perle dell’entroterra fermano sorge il Comune di Monterubbiano. Già dai primi del Novecento si distingueva come meta turistica per vacanze mare e monti grazie alla sua felice posizione: a 463m slm e a 6 Km in linea d’aria dall’Adriatico. La sua storia affonda le radici nel Neolitico, tuttavia il borgo ha avuto un ruolo da protagonista soprattutto nelle epoche romana e medioevale, come testimoniano i reperti presenti nel museo archeologico.
Per approfondimenti:
San Ginesio suono di campane
Nella nebbia ovattato un carillon
~Italy Earthquake: St Francis Cathedral Destroyed in Earthquake~
Italy Earthquake: St Francis Basilica and Belltower Topples to the Ground During an Earthquake in 1998 Campanile Caduta durante il Terramoto che scosse Assisi, Umbria.
Post sisma, Camerino ritrova la basilica di San Venanzio
In migliaia hanno assistito all’apertura del portone. Un’attesa lunga tre anni che si è sciolta in un lungo applauso e tanta commozione. Dopo il sisma del 2016 Camerino ritrova la Basilica di San Venanzio, resa inagibile dal sisma e restaurata grazie alla fondazione Arvedi-Buschini, coniugi di Cremona che hanno finanziato i lavori per 1,8 milioni di euro. Per ringraziare i benefattori Luciana e Giovanni, il comune di Camerino ha conferito loro la cittadinanza onoraria e la chiave della città
Assisi Neve Eremo delle Carceri
26 th Nov. 2013 Assisi - Eremo delle Carceri sotto neve
Francesco
fammi camminare... con i tuoi piedi
fammi toccare... con le tue mani
fammi vedere... con i tuoi occhi
fammi udire... con i tuoi orecchi
fammi parlare... con la tua bocca
fammi emmozionare... con il tuo cuore
compassione ed amore
il desiderio ed il fuoco
de seguire il mio Signore
©Ingrid Henzler
Francis
let me walk... with your feet
let me touch... with your hands
let me see... with your eyes
let me listen... with your ears
let me speak... with your mouth
let me feel... with your heart
compassion and love
the desire and fire
to follow you, my Lord
Abbazia dei SS Ruffino e Vitale di Amandola
L’Abbazia benedettina dei Santi Ruffino e Vitale, di stile romanico, risale alla seconda metà del XI secolo. La struttura interna, in pietra arenaria, è a tre navate, con copertura a capriate, gli affreschi sono in stile tardo medioevale. All'interno, dietro l'altare, sono conservate le reliquie di San Ruffino martire.
Più informazioni:
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
San Ginesio (MC) - Collegiata SS. Annunziata - Carillon
L’arte salvata
Nelle terre colpite dal terremoto del Centro Italia, continua il lavoro delle forze dell’ordine, della Protezione civile, dei volontari. I vigili del fuoco sono intervenuti a Fabriano, nella chiesa di Sant’Agostino che risulta per il momento inagibile a causa del sisma, per recuperare tre grandi tele di oltre 180 centimetri per 350. Altri interventi di messa in sicurezza sono stati effettuati a Sarnano, con il salvataggio di tele e oggetti sacri. E poi a Ussita, nel Maceratese, dopo aver montato un’impalcatura dietro l’altare maggiore della chiesa romanica del 1300 di Santa Maria Assunta, hanno imballato e recuperato la tela dell’Assunzione attribuita a Camillo e Fabio Angelucci. Il quadro del 1584 è stato collocato in un luogo sicuro, come già era avvenuto per la scultura lignea del SS. Crocifisso.
Visso (MC) - Terremoto, recupero dipinti in chiesa San Francesco (31.03.17)
- Visso (Macerata) - Terremoto, recupero dipinti in chiesa San Francesco (31.03.17)