Atessa la Città di San Leucio e del Drago (Tour completo guidato)
Documentario e tour guidato della città abruzzese in provincia di Chieti, con didascalie e immagini storiche, oltre a riprese video.
Le origini di Atessa secondo alcune fonti risalgono al V secolo d.C. dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente.
Nel 1059 risulta tra i possedimenti della diocesi di Chieti, come si legge nella bolla di conferma dei privilegi inviata da papa Niccolò II al neo-eletto vescovo teatino Attone
Veduta della Nuova Porta San Nicola, parte della cinta muraria
In seguito fu feudo di vari signori tra cui dei Courtenay o Cortinaccio, di Filippo di Fiandra, dei Maramonte, del conte di Monteodorisio, del re Ferrante e dei Colonna.
Dopo l'eversione del feudalesimo il territorio versò in miseria.
Successivamente si ebbe una breve ripresa sotto il casato dei Borbone, ma una successiva epidemia di colera che colpì il paese tra il 1816 e il 1817 portò di nuovo il paese in miseria.
Nel 1860 la cittadinanza partecipò con grande entusiasmo all'unità d'Italia ma, in seguito, dovette fare i conti col brigantaggio.
Nella prima metà del XX secolo il paese partecipò alle due guerre mondiali perdendo 135 paesani nella prima e 79 militari e 21 civili nella seconda guerra mondiale.
In seguito, negli anni settanta e ottanta del XX secolo, la zona subì una radicale trasformazione economico-sociale per via dello sviluppo industriale della Val di Sangro.
Atessa è la seconda città della Val di Sangro meglio conservata al livello architettonico dopo Lanciano, mostrando ancora oggi tracce evidenti del passato medievale, nei palazzi, nei vicoli e nelle chiese, insieme all'aspetto attuale collocabile alla metà del XVIII secolo, quando numerose strutture vennero riedificate con il cotto, seguendo lo stile tardo-barocco. Il centro storico si presenta come il risultato di un processo di conurbazione di due opposti insediamenti di origine longobarda (VI secolo), ossia Ate - Tixa, corrispondenti agli attuali rioni di Santa Croce e San Michele, con al centro il nodo di saldatura rappresentato dal duomo di San Leucio, e dai sobborghi attorno agglomerati. La tipica struttura elicoidale di questi antichi insediamenti tradiscono i processi di espansione e ampliamento che si sono avvicendati nel corso dei secoli. Il quartiere di Santa Croce, ossia Tixa (lato nord) si ramifica a mo' di fuso intorno a piazza Castello, riferimento a un'antica struttura fortilizia legata alla chiesetta di San Pietro, individuata nella casa De Marco, benché oggi ampiamente rimaneggiata. L'anello più esterno, costituito dall'attuale via Menotti de Francesco, raccorda largo Municipio (già piazza Mercato) con piazza Santa Croce dove si affaccia l'omonima chiesa di antichissime origini, costituita da una torre di guardia sulla destra che è anche campanile.
Lungo il percorso dell'arteria stradale si comprende l'antico disegno del circuito murario, dove sono presenti le chiese della Madonna della Cintura, Porta Santa Margherita, poi degli slarghi e muraglioni che interrompono la cortina delle case.
Il borgo di Ate a sud di San Leucio, evidenzia la struttura a chiocciola che culmina in largo Torretta, parte più alta dove si trova una torretta di controllo, molto ribassata rispetto alla struttura originaria. La chiesa principale è quella di San Michele, ampiamente rimaneggiata nel XIX secolo in stile neoclassico. Le case sono racchiude attorno a questi due punti cardinali, e l'accesso è dato da Porta San Michele. Nel corso dei secoli il villaggio si è sviluppato fino a lambire a nord il vialone del corso Vittorio Emanuele, e a est il viale Duca degli Abruzzi, che degrada in piazza Garibaldi, o piazza del Mercato Nuovo. Il quartiere include vari palazzi storici, come Palazzo Spaventa, e le chiese di San Rocco, Santa Maria Addolorata e San Giovanni. Possedeva anche la chiesa di San Nicola, posta presso Arco 'Ndriano, in mezzo al corso.
UNA CHIESA PER NATALE, 116 EDIFICI NEL CRATERE RIAPRONO AL CULTO (video)
Ricostruzione: Chiodi e Marchetti, 116 chiese riaprono al culto nell'area del cratere
'Una chiesa per Natale' : un finanziamento di oltre 14 milioni di euro
Entro la fine dell'anno saranno riaperte al culto le chiese, lesionate dal sisma del 6 aprile 2009, che fanno parte del progetto Una chiesa per Natale, ristrutturate con un finanziamento complessivo di 14 milioni di euro. L'hanno annunciato oggi il commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, e il vice commissario per la tutela dei Beni Culturali, Luciano Marchetti nel corso della conferenza stampa organizzata per illustrare la conclusione del progetto.
«L'obiettivo di riaprire in tempi brevi 116 chiese è stato pienamente raggiunto -- ha detto Chiodi - Ho finanziato interamente il progetto e oggi una buona parte del patrimonio artistico dell'Abruzzo colpito dal terremoto del 6 aprile viene riconsegnato alla comunità aquilana. Grazie all'impegno delle istituzioni viene restituita la fruibilità di un patrimonio straordinario».
Si tratta di un grande risultato raggiunto grazie all'accordo sul recupero del patrimonio culturale ed ecclesiastico, firmato a Roma nel luglio 2009, tra il Ministero per i Beni Culturali, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e il dipartimento della Protezione Civile Nazionale, portato avanti dalla struttura del Vice Commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali.
«L'intento dei diversi soggetti coinvolti -- afferma Marchetti -- è stato quello di operare una scelta atta a restituire i luoghi di culto alle diverse comunità di fedeli abruzzesi per far sì che potessero riavere, nel più breve tempo possibile, un luogo di aggregazione e di incontro. L'impegno e la dedizione dei miei collaboratori e le forze esterne di cui ci avvaliamo hanno reso possibile l'attuazione dei procedimenti e delle operazioni volte al ripristino degli edifici di culto».
Il progetto, previsto dall'ordinanza n. 3820 della Presidenza del Consiglio dei Ministri con un finanziamento di 12 milioni di euro stanziati per il recupero di edifici ecclesiastici nei territori colpiti dal sisma, ha riguardato complessivamente 116 chiese con un intervento iniziale su 71 chiese divise fra le Curie dell'Abruzzo. «A breve tutte saranno restituite al culto grazie anche all'ulteriore finanziamento di 2,125 milioni di euro -- ha detto Marchetti - stanziato dal Commissario delegato per la Ricostruzione.
Nella Curia dell'Aquila i lavori più importanti hanno riguardato il ripristino dell'agibilità nelle chiese di San Michele Arcangelo a San Vittorino, nella chiesa di San Panfilo in San Panfilo d'Ocre, di Santa Rita all'Aquila, di San Giustino a Paganica e di San Pietro Apostolo a Coppito. In questo ultimo caso si è avuta una graditissima sorpresa: al di sotto di una profonda lesione è venuto alla luce un pregevole affresco raffigurante l'Adorazione dei pastori, datato tra l'ultimo decennio del 1400 e il primo decennio del 1500. Biancamaria Colasacco, storica dell'arte della struttura di Marchetti, ha affermato: «la qualità di questo frammento, che era il fondo di un'edicola anch'essa affrescata, ci consente di azzardare l'ipotesi che si tratti di Saturnino Gatti», uno dei massimi pittori e scultori del Rinascimento in Abruzzo.
Nella Curia di Sulmona, fra le altre, sono state rese agibili con miglioramenti strutturali le chiese di San Filippo e San Francesco della Scarpa in Sulmona, di Santa Maria delle Grazie a Cocullo, dove è venuto alla luce un frammento di affresco con immagini popolaresche, oltre alla chiesa di San Francesco a Popoli (PE). Nella Curia di Avezzano le chiese con gli interventi più importanti sono state quella di San Giuseppe ad Aielli, chiesa del ventennio molto interessante, che presenta tra l'altro delle vetrate artistiche di grande pregio, quella di Santa Maria delle Grazie in Magliano dei Marsi, in cui la scoperta di un interessante affresco raffigurante San Giovanni Battista arricchisce ulteriormente il già importante monumento.
Nella Curia di Teramo i provvedimenti più interessanti hanno riguardato le chiese di Crognaleto e Fano Adriano. Nella Curia di Pescara sono state recuperate, tra le altre, le splendide chiese di Santa Maria del Carmine e dell'Annunziata in Penne e del San Domenico a Pianella. Infine nella Curia di Chieti gli interventi più significativi hanno riguardato le chiese di San Valentino in San Valentino in Abruzzo Citeriore e di San Biagio a Vacri.
Uno degli interventi di ripristino e messa in sicurezza, finanziato grazie al progetto 'Una chiesa per Natale', ha riguardato anche la Chiesa di Santo Stefano a Valle di Pizzoli (AQ), che è stata riconsegnata ai fedeli il 14 agosto 2011.
Chiesa di San Giuseppe - San Salvo provincia di Chieti
Di San Salvo non apprezzare solo il mare, ma anche l'arte.
In viaggio con 600 turisti ungheresi attraverso l'Italia.
Giornale Luce B0870 del 22/04/1936
Descrizione sequenze:veduta di Assisi ; la Basilica di San Francesco tra gli altri monumenti ; arrivo di un treno alla stazione di Assisi ; il gruppo di turisti ungheresi scende dal treno ; cartello appeso al finestrino del treno con la scritta:'Treno turistico ungherese- Agenzia Chiari Sommariva' ; il gruppo di turisti esce dalla stazione e si avvia ai pulmini ; veduta della Basilica di San Francesco ; immagini del portico e della chiesa Superiore ; arrivo dei pulmini di turisti davanti alla chiesa ; i turisti scendono dai pulmini ; veduta dell'ingresso della Basilica ; i turisti si avviano verso l'ingresso ; immagine dei campanili della chiesa e della facciata ; ingresso dei turisti nella chiesa ; rosone romanico ; bifora ; portico ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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GUARDIAGRELE - La Città di Pietra della Majella - Lo scrigno d'Abruzzo
La particolare posizione in faccia alla Maiella spiega l’uso alternato della pietra e del mattone nel nucleo storico, il cui tessuto urbanistico si è formato tra il XIII e XV secolo, quando la cinta muraria, dall’originario presidio longobardo, raggiunse il suo massimo sviluppo sull’acropoli di Largo Garibaldi.
Purtroppo quella che Gabriele D’Annunzio chiamò “città di pietra”, quasi un pezzo di “natura” dentro la natura, presenta nel corso principale numerose incongruenze (saracinesche, infissi in alluminio, insegne luminose). In attesa di una più decisa opera di riqualificazione, conviene andare subito al sodo e iniziare la visita al centro storico partendo dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore, sorta intorno all’XI secolo. Il prospetto principale presenta uno stupendo portale ogivale trecentesco, tra i più eleganti del gotico abruzzese. Magnifico è anche, nella lunetta del portale, il gruppo scultoreo dell’Incoronazione della Vergine attribuito alla scuola di Nicola di Guardiagrele. Sotto il porticato con colonne, a fianco della porta laterale, vi è un grandioso affresco di Andrea De Litio (1473) raffigurante San Cristoforo. Nell’interno, ricostruito nel Settecento a causa di un terremoto, rimangono fatiscenti stucchi barocchi, un’edicola dell’epoca e un affresco del XV secolo raffigurante la Madonna del Latte. Il complesso monumentale di San Francesco si presenta oggi nelle forme della trasformazione settecentesca, ma la struttura risale al Trecento, quando furono realizzati il portale e il campanile; nella sacrestia è murata una fontana tardo-rinascimentale in pietra bianca. Secondo la tradizione, la Chiesa di San Nicola di Bari fu fondata nel IV secolo su un antico tempio pagano dedicato a Giove. Ha un impianto a navata unica, e anche qui l’interno è frutto della ricostruzione seguita al terremoto del 1706. Notevoli sono i portali di età rinascimentale; la torre è squadrata agli angoli con conci di pietra della Maiella, mentre la struttura è in pietrame. È di epoca rinascimentale anche il portale della chiesa, oggi sconsacrata, di San Silvestro, edificata nel IV secolo su un tempio pagano dedicato a Diana. La Chiesetta di Santa Chiara è caratterizzata all’interno da una profusione di stucchi settecenteschi; interessante è anche il Crocifisso del XVI secolo, in legno scolpito e dipinto, di scuola guardiese. Il Convento dei Cappuccini e la chiesa annessa risalgono al 1599. Qui si conserva un prezioso altare ligneo di gusto tardo-barocco del XVIII secolo. San Rocco, d’impianto medioevale, è una chiesa divisa in tre navate con volte a botte e archi a tutto sesto e sontuose decorazioni barocche; sulla parete di fondo delle navate laterali, vi sono due magnifici archi ogivali di stile tardo-gotico trecentesco. Quanto all’architettura civile, l’esempio più importante è il Palazzo Vitacolonna, realizzato nel XVIII secolo interamente in mattoni. La monumentale facciata, ispirata a canoni rinascimentali, presenta una lunga balconata su mensole; di rilievo l’ingresso, con un vano scala costruito in mattoni e pietra della Maiella e pavimentazione in ciottoli di fiume; presenta inoltre un imponente scalone su volte rampanti e, al piano nobile, un birichino dipinto di metà Ottocento, Leda e il cigno, di De Benedictis. Palazzo De Lucia è un magnifico monumento di architettura residenziale del XVI secolo. Ha un importante portale e una scalinata interna a volte rampanti. A Palazzo Elisii (XV-XVIII secolo) si entra attraverso un grande portale bugnato; da notare l’elegante fattura delle finestre barocche. Palazzo Marini, che ospitò la Zecca Guardiese del 1391, conserva ancora il portale trecentesco a sesto acuto. Da ammirare anche Palazzo Iannucci (XV secolo), Palazzo Liberatoscioli, realizzato negli anni Venti e raro esempio di architettura Liberty, Palazzo Aloè (XVIII secolo) e l’adiacente Palazzo Vassetti, con facciata monumentale caratterizzata dai bugnati in pietra della Maiella. Numerosi i portali in pietra nel centro storico, molti dei quali da restaurare.
Con una splendida vista sulle pianure di campi, sul Mare Adriatico e sulle montagne, Guardiagrele rimane una meravigliosa città d'arte e dell'artigianato molto attaccata alle sue tradizioni e memorie, una città in pietra piacevole da visitare per scorgere tutte le sue caratteristiche.
Per gli amanti delle passeggiate ci sono diversi tour percorribili nel vicino Parco Nazionale della Maiella sia durante le stagioni estive con itinerari trekking, sentieri che passeggiate con ciaspole durante l'inverno. Un' ottima meta per coniugare mare e montagna per avere la possibilità di fare ciò che più si desidera!
Per i buongustai non mancano nel paese tipiche trattorie con degustazioni di prodotti tipici, sagre dedicate agli antichi sapori e feste durante l'anno.
RICOSTRUZIONE: 116 CHIESE RIAPRONO AL CULTO NELL'AREA DEL CRATERE. (intervento di Gianni Chiodi)
Ricostruzione: Chiodi e Marchetti, 116 chiese riaprono al culto nell'area del cratere
'Una chiesa per Natale' : un finanziamento di oltre 14 milioni di euro
Entro la fine dell'anno saranno riaperte al culto le chiese, lesionate dal sisma del 6 aprile 2009, che fanno parte del progetto Una chiesa per Natale, ristrutturate con un finanziamento complessivo di 14 milioni di euro. L'hanno annunciato oggi il commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, e il vice commissario per la tutela dei Beni Culturali, Luciano Marchetti nel corso della conferenza stampa organizzata per illustrare la conclusione del progetto.
«L'obiettivo di riaprire in tempi brevi 116 chiese è stato pienamente raggiunto -- ha detto Chiodi - Ho finanziato interamente il progetto e oggi una buona parte del patrimonio artistico dell'Abruzzo colpito dal terremoto del 6 aprile viene riconsegnato alla comunità aquilana. Grazie all'impegno delle istituzioni viene restituita la fruibilità di un patrimonio straordinario».
Si tratta di un grande risultato raggiunto grazie all'accordo sul recupero del patrimonio culturale ed ecclesiastico, firmato a Roma nel luglio 2009, tra il Ministero per i Beni Culturali, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e il dipartimento della Protezione Civile Nazionale, portato avanti dalla struttura del Vice Commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali.
«L'intento dei diversi soggetti coinvolti -- afferma Marchetti -- è stato quello di operare una scelta atta a restituire i luoghi di culto alle diverse comunità di fedeli abruzzesi per far sì che potessero riavere, nel più breve tempo possibile, un luogo di aggregazione e di incontro. L'impegno e la dedizione dei miei collaboratori e le forze esterne di cui ci avvaliamo hanno reso possibile l'attuazione dei procedimenti e delle operazioni volte al ripristino degli edifici di culto».
Il progetto, previsto dall'ordinanza n. 3820 della Presidenza del Consiglio dei Ministri con un finanziamento di 12 milioni di euro stanziati per il recupero di edifici ecclesiastici nei territori colpiti dal sisma, ha riguardato complessivamente 116 chiese con un intervento iniziale su 71 chiese divise fra le Curie dell'Abruzzo. «A breve tutte saranno restituite al culto grazie anche all'ulteriore finanziamento di 2,125 milioni di euro -- ha detto Marchetti - stanziato dal Commissario delegato per la Ricostruzione.
Nella Curia dell'Aquila i lavori più importanti hanno riguardato il ripristino dell'agibilità nelle chiese di San Michele Arcangelo a San Vittorino, nella chiesa di San Panfilo in San Panfilo d'Ocre, di Santa Rita all'Aquila, di San Giustino a Paganica e di San Pietro Apostolo a Coppito. In questo ultimo caso si è avuta una graditissima sorpresa: al di sotto di una profonda lesione è venuto alla luce un pregevole affresco raffigurante l'Adorazione dei pastori, datato tra l'ultimo decennio del 1400 e il primo decennio del 1500. Biancamaria Colasacco, storica dell'arte della struttura di Marchetti, ha affermato: «la qualità di questo frammento, che era il fondo di un'edicola anch'essa affrescata, ci consente di azzardare l'ipotesi che si tratti di Saturnino Gatti», uno dei massimi pittori e scultori del Rinascimento in Abruzzo.
Nella Curia di Sulmona, fra le altre, sono state rese agibili con miglioramenti strutturali le chiese di San Filippo e San Francesco della Scarpa in Sulmona, di Santa Maria delle Grazie a Cocullo, dove è venuto alla luce un frammento di affresco con immagini popolaresche, oltre alla chiesa di San Francesco a Popoli (PE). Nella Curia di Avezzano le chiese con gli interventi più importanti sono state quella di San Giuseppe ad Aielli, chiesa del ventennio molto interessante, che presenta tra l'altro delle vetrate artistiche di grande pregio, quella di Santa Maria delle Grazie in Magliano dei Marsi, in cui la scoperta di un interessante affresco raffigurante San Giovanni Battista arricchisce ulteriormente il già importante monumento.
Nella Curia di Teramo i provvedimenti più interessanti hanno riguardato le chiese di Crognaleto e Fano Adriano. Nella Curia di Pescara sono state recuperate, tra le altre, le splendide chiese di Santa Maria del Carmine e dell'Annunziata in Penne e del San Domenico a Pianella. Infine nella Curia di Chieti gli interventi più significativi hanno riguardato le chiese di San Valentino in San Valentino in Abruzzo Citeriore e di San Biagio a Vacri.
Uno degli interventi di ripristino e messa in sicurezza, finanziato grazie al progetto 'Una chiesa per Natale', ha riguardato anche la Chiesa di Santo Stefano a Valle di Pizzoli (AQ), che è stata riconsegnata ai fedeli il 14 agosto 2011.
Guarda il video Una chiesa per Natale
Chiesa di Santa Maria della Civitella - CHIETI
06.01.13 Coro Gospel
Cartoline antiche Abruzzo
Cartoline antiche Abruzzo
Alba Adriatica, i grandi alberghi sul lungomare, la spiaggia
Aquila, Castello (1912)
Aquila, Castello eretto nel 1401 dal Re Ladislao (1911)
Avezzano, Angolo di Piazza Castello e Via Roma, Zerstörung nach dem Erdbeben
Barrea, parco nazionale d'Abruzzo (1957)
Casalanguida, Panorama Lato Ovest
Carsoli, Veduta generale
Celano, Piazza IV Novembre, Monumento ai Caduti
Chieti Scalo, Scorcio panoramico
Alba Adriatica, Hotel Baltic vom Strand gesehen
Chieti, Caserma Pierantonio, Distretto Militare
Chieti, Instituto B. V. del Carmine, interno della chiesa
Chieti, Palazzo Banca d'Italia (1922)
Chieti, Palazzo dell'Economia (1936)
Chieti, Palazzo Poste e Telegrafi
Chieti, Panorama
Chieti, Portici del Palazzo dell'Economia
Chieti, Ziegelfabrik (Premiata Fabbrica)
Cugnoli, Giardino d´Infanzia Aurora de Benedictis nata Tinozzi
Francavilla a Mare, Spiaggia
Giulianova, Panorama (1922)
Colonella, Piazza Vittorio Emanuele e Via dello Sperone (1913)
Istonio, Piazza Lucio Valerio Pudente
L'Aquila, Chiesa di S. Bernardino, Mon.Naz.
L'Aquila, Kirche, Teilansicht vom Ort
Lanciano, villa delle Rose, ingresso, gente, sculture (1939)
Marana, veduta d'insieme
Montepagano, veduta d'insieme da occidente, arco del Belvedere
Montesilvano, Camping Paradiso
Ortona, Via Orientale, Ansicht bei Nacht
Passo del Diavolo, Albergo del Passo del Diavolo, Parco Nazionale d'Abruzzo
Penne, chiesa Madonna del Carmine (1964)
Pescara, Blick auf die Ortschaft
Pescara, corso Umberto, notturno, macchine, Motta pubblicità
Pescocostanzo, fontana Maggiore
Pratola Peligna, Via Vittorio Veneto e Piazza dell Liberta
Roccaraso, Alberghi Reale e Savoia
Rosburgo, Piazza Umberto I. mit Anwohnern
Roseto degli Abruzzi, Lungomare
S. Vito Chietino, Trabocco Turchino descritto nel Trionfo della Morte da G. D'Annunzio
Scanno, Arco Medioevale, Straßenpartie
Montesilvano, Grand Hotel, spiaggia
Silvi Marina, dall'aereo da Nord (1972)
Silvi Marina, Via C. Colombo
Sulmona, Antico Acquedotto Romano
Tagliacozzo, chiesa di Soccorso (1935)
Sulmona, Porta laterale della chiesa di S. Francesco (1904)
Tagliacozzo, fontana dell'Obelisco (1930)
Teramo, Chiesa Madonna delle Grazie
Torino, Reggimento Cavalleggeri Dell'Aquila 27°
Tirano Nuova, Panorama generale e Valle di Poschiavo
Torre dei Passerj, Piazza Plebiscito
Torricella Peligna, Panorama dalla Pineta (1955)
Tortoreto Lido, Hotel Continental und Strand
Vasto Marina, Alberghi Venezia e Europa
Vasto, Ristorante Bar Lido
Villamagna, Arco Vittorio Emanuele III.
Cartoline antiche Abruzzo
Alte Ansichtskarten Abruzzo
Old postcards Abruzzo
Stare pocztówki Abruzzo
Eremo di San Domenico
Comprende una grotta scavata nella roccia calcarea, nella quale secondo la tradizione, attorno all'anno 1000 dimorò il monaco benedettino san Domenico.
Alla chiesa si accede attraverso un portico con quattro grossi dipinti del 1938 opera del pittore villalaghese Alfredo Gentile, raffiguranti scene tratte dalla vita del santo e focalizzate sulla narrazione di alcuni miracoli. Nel 2012 sono stati restaurati e resi finalmente di nuovo leggibili.
L'accesso alla chiesa avviene attraverso un portale a grottesche, databile agli inizi del sec. XVII, restaurato nel 2012.
Interno della chiesa.
La chiesa è a navata unica. Si nota il grande altare in stile neogotico (fine sec. XIX-inizi sec. XX), nella nicchia una statua lignea di san Domenico abate orante (fine sec. XVIII-inizi sec XIX) e alla base il bel paliotto in stucco marmoreo del 1761, quest'ultimo realizzato da Giuseppe Mancini su commissione di Francesco Iafolla eremita di Villalago.
Sul lato destro della navata, all'interno di una nicchia ricavata nel muro portante, è visibile una Madonna con Bambino (inizi sec. XIX), dipinto assai mal ridotto, sul quale si possono leggere le scritte a matita e graffite lasciate dai visitatori e dai fedeli almeno nel corso del XIX secolo.
Nella chiesa si trovano altre opere del pittore Alfredo Gentile: San Domenico Abate che salva un'ossessa (1969), olio su tela, sul lato destro; Sant'Antonio da Padova con Bambino (1969), olio su tela, sul lato sinistro; Madonna con Bambino (senza data, prob. 1969), affresco, sulla volta; S. Francesco che parla al lupo (1969), affresco, sulla volta.
Di fronte all'eremo si trova il lago di San Domenico (particolare la vista dalla bifora del loggiato antistante alla chiesa).
Nella chiesa parrocchiale di S. Maria di Loreto a Villalago è conservato ciò che rimane di uno tronchi d'albero che secondo la tradizione costituivano il giaciglio su cui san Domenico abate dormiva nella grotta.
È meta, ogni 21 agosto, di un pellegrinaggio rigorosamente a piedi dei fedeli di Fornelli, in provincia di Isernia. La tradizione vuole, infatti, che l'insediamento abitativo di Fornelli sia stato costituito da popolazioni originarie della diocesi di Sulmona-Valva che vi abbiano portato il culto di san Domenico, divenuto, assieme a san Pietro da Verona, co-patrono della parrocchia. I pellegrini, oltre cento e a volte anche 300, partono alle ore 22.00 di ogni 19 agosto dalla cappella della Madonna delle Grazie in Fornelli e ricevono poi il saluto del parroco nella chiesa di San Pietro Martire. Il cammino sino a Villalago, di oltre 80 km tra tratturi, sentieri e, oggi, anche strade asfaltate, tocca i comuni molisani e abruzzesi di Cerro al Volturno, Pizzone, Alfedena, Barrea, Villetta Barrea, Scanno e Villalago.
Fonte: WIKIPEDIA
Napoli - Sepe benedice giornalisti e motociclisti, poi Via Crucis a Torre Annunziata (08.04.17)
- Napoli - Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, ha incontrato i giornalisti iscritti all’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) nel Palazzo Arcivescovile, in Largo Donnaregina, per lo scambio degli auguri di Pasqua.
Poi, nella stessa giornata, ha benedetto i “motociclisti per la famiglia” in occasione del secondo motoraduno regionale che ha fatto tappa davanti al Duomo partenopeo.
A Torre Annunziata, intanto, venerdì 7 aprile, il cardinale ha anticipato la Via Crucis Diocesana. L'appuntamento, al quale hanno preso parte tutte le parrocchie della città oplontina e le altre del XIII Decanato guidato da don Rosario Borrelli (Torre del Greco, Boscotrecase e Trecase), ha visto un percorso con partenza dalla chiesa della SS Trinità in via Gino Alfani, corso Umberto I, ed arrivo al Santuario dello Spirito Santo (Chiesa del Carmine). (08.04.17)
Viaggio a Lanciano: la Città del Miracolo Eucaristico (Terzo Tempo) Speciale 158 min
Documentario completo realizzato da Lorenzo Cav95 e Abruzzo Channel Anxa, in tre puntate.
Visita guidata di Lanciano con didascalie informative
Il centro più importante della Val di Sangro è Lanciano, una città d’antica storia (secondo la tradizione, venne fondata da un compagno di Enea).
Il suo simbolo nonché monumento più illustra è la Chiesa di Santa Maria Maggiore con la sua notevole facciata gotica e il grande campanile. Centro nevralgico della città è Piazza Plebiscito con la Cattedrale della Madonna del Ponte, mentre la Basilica di San Francesco ancora oggi ospita le reliquie del Miracolo eucaristico di Lanciano, avvenuto nel 700, quando le ostie si trasformarono durante una messa nella Chiesa di San Legonziano in carne e sangue.
Lanciano, oltre a ospitare migliaia di pellegrini devoti, è una località molto piacevole anche per la bellezza del suo centro storico, diviso in quattro diversi quartieri caratterizzati da un forte spirito identitario: ognuno di essi è anche dotato del proprio stemma e della propria bandiera. Il quartiere più antico di Lanciano è Lancianovecchia, incentrato sull’affollata Via dei Frentani. Tra i monumenti che si trovano in questa parte della città vanno ricordate la Chiesa di Sant’Agostino, di San Biagio, la Cattedrale della Madonna del Ponte,il Palazzo del Capitano, il Palazzo De Crecchio e ancora l’ultima porta rimasta prima della demolizione delle mura nell’Ottocento, porta San Biagio, che risale al dodicesimo secolo.
Ancora più ricco, e ugualmente molto antico, è il quartiere Civitanova, fuso con il quartiere Sacca. Uno dei simboli di Lanciano, le Torri Montanare, si trova qui. Queste costruzioni di difesa proteggevano Lanciano dal lato dei monti (da cui il nome) e ospitano durante l’estate numerosi eventi a carattere musicale, nonché una rassegna cinematografica d’autore con la proiezione all’aperto nella Piazza d’Armi.
Da vedere nel quartiere ci sono ancora la Chiesa di Santa Maria Maggiore (che ha origini antichissime ed è stata costruita sui resti di un tempio pagano), Palazzo De’ Giorgio (dove ha sede il Museo civico), la Chiesa di Santa Giovina, il palazzo arcivescovile con il Museo Diocesano e il palazzo-casa natale del pittore di Lanciano Federico Spoltore, ora museo pubblico.
Nel quartiere Sacca, invece, si trovano la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di San Rocco, oltre alla Fontana di Civitanova e e al ponte medievale di Lamaccio. Infine c’è il quartiere Borgo, con la Chiesa di San Francesco del già citato miracolo eucaristico e Palazzo Carabba e del Malvò.
In particolare, la Chiesa di Santa Maria Maggiore è considerata come uno dei monumenti più importanti d’Abruzzo ed è il principale luogo di culto della città insieme alla Basilica della Madonna del Ponte. La gotica Chiesa di Santa Maria Maggiore porta ancora i segni della sua edificazione originale, nel 1227, secondo le regole dell’architettura borgognona-cistercense; fu poi rimaneggiata a metà del Cinquecento.
La Basilica della Madonna del Ponte invece è costruita su un ponte a tre archi, il Ponte di Diocleziano, che venne restaurato nel 1088 dopo un terremoto quando venne alla luce un’antica Statua della Madonna col Bambino, icona bizantina probabilmente murata nell’antichità all’interno del ponte per far sì che potesse sopravvivere alla furia degli iconoclasti.
Piazza Plebiscito, Corso Trento e Trieste, Via dei Frentani e le altre arterie principali del centro di Lanciano sono le zone nelle quali si concentrano, per la maggior parte, i negozi e i ristoranti più alla moda di Lanciano. La zona è anche quella dei migliori locali notturni, tra pub, discoteche, discopub e così via. Nella galleria in località Gaeta si trova anche un grande centro commerciale, il Centro Commerciale Lanciano, con decine di negozi e anche un ipermercato.
Per arrivare a Lanciano si può seguire, in auto, l’Autostrada A14 Adriatica, che ha un suo casello proprio nella località abruzzese; le strade statali sono invece la SS 84, la SS 17, la ex SS 524 e c’è anche una provinciale che collega Lanciano con Atessa. Sulla ferrovia Sangritana Lanciano ha anche una sua stazione, e ce n’è una pure sulla ferrovia Adriatica nei pressi della località di San Vito. Per girare all’interno la cittadina c’è un’efficiente rete di trasporto pubblico con varie linee di autobus urbani, mentre vari servizi sia interurbani che extraurbani collegano la città di Lanciano con i maggiori centri dell’Abruzzo e del resto d’Italia.
Molise: 10 motivi perché devi visitare assolutamente questa terra!
Il Molise esiste o no? Eccome esiste!! Con questo video di 10 minuti spero di far capire che la regione è magnifica, ma solo sottovalutata e mal sfruttata dalla politica.
Ho preso le foto e le immagini più belle, che riguardano i paesaggi naturali, i borghi, le città e i monumenti più belli e rappresentativi di tutta la regione!
I borghi più belli d'Italia, come Frosolone, Fornelli, Oratino, Agnone, Sepino, i castelli e le roccaforti: il castello Monforte di Campobasso, il castello Panfone di Venafro, il castello angioino di Civitacampomarano, il castello svevo di Termoli, il castello D'Alessandro di Pescolanciano, il castello Pignatelli a Monteroduni, le splendide abbazie medievali: la chiesa di Santa Maria di Canneto a Roccavivara, la chiesa di Santa Maria della Strada in Matrice, l'abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno, le cattedrali e le basiliche: la cattedrale di San Pietro a Isernia, il duomo di Bojano, la cattedrale dell'Assunta a Venafro, la cattedrale di Termoli in stile romanico pugliese, la cattedrale di Trivento, poi Agnone, patria della Fonderia pontificia di campane Marinelli, il santuario dell'Addolorata di Castelpetroso, i siti archeologici di Pietrabbondante col teatro sannitico, Altilia Saepinum presso Sepino...e il gustoso cibo molisano!
Il racconto della transumanza molisana sul New York Times soltanto nello scorso settembre, ad opera di Maria Russo, giornalista americana con origini molisane (di Frosolone), ha lasciato il segno. E così il popolare quotidiano statunitense ha pensato bene di inserire il Molise, a sopresa, tra le tre mete ideali italiane – in un totale di 52 destinazioni – per questo 2020. La regione con Isernia e Campobasso condivide il privilegio con la Sicilia e Urbino.
Per il resto, il quotidiano indica mete abbastanza scontate come Tokyo, dove quest’anno si svolgeranno le Olimpiadi, o le Bahamas, di recente colpite dall’uragano Dorian e in fondo sempre un ever green. E poi la Groenlandia, emblema dei cambiamenti climatici a causa dello scioglimento dei ghiacciai.
L’indicazione del Molise è accompagnata da una certa ironia, stavolta perlomeno benefica: “Non ne avete mai sentito parlare? Non sentitevi in imbarazzo – scrive il Times, precisando che è una meta ideale per chi è in cerca di un’Italia “al tempo stesso tradizionale e incontaminata“. Ancora una volta è la transumanza a fare la differenza, insieme al sito di Sepino.
Occorrerà capire che impatto avrà la notizia a livello internazionale e soprattutto per i ritorni turistici in Molise. Il problema è che la maggior parte dei media internazionali sta riportando i nomi delle località del proprio Paese. Anche in Italia sta avvenendo questo: ad esclusione del quotidiano La Repubblica e di pochi altri, a dare risalto alla notizia sono soprattutto giornali locali, chi esalta la Sicilia, chi Urbino e chi, appunto, il Molise. Però da un sasso potrebbe nascere una valanga.
Fraine, sindaco Di Iorio: Evitata la tragedia. Ora scongiuriamo l'isolamento
Tutti i colori di un ospedale
I servizi della rete HPH Migrant Friendly dell'A.O. San Paolo, Milano.
Attraverso le voci degli operatori, il video presenta i servizi dell'Ospedale San Paolo, di Milano, rivolti all'utenza migrante, divenuta sempre più numerosa nel corso degli anni. Insieme alla volontà di informare gli enti del territorio (scuole e associazioni, in primis), nonché gli stessi utenti, sulle attività dedicate, vi è il desiderio di condividere le buone pratiche con i colleghi di altri servizi, in un ottica di scambio e miglioramento.
Da un'idea di Anna Vandoni, nell'ambito del progetto DOC (Documentare, Orientare, Comunicare), rete HPH, A.O. San Paolo, Milano.
A cura di Anna Vandoni
Fotografia e montaggio: Renato Minotti
Assistenti alle riprese: Simone Mancuso, Giuseppe Mazzotta
Assistente alla grafica e al montaggio: Valentina Vandoni
Realizzazione: Medialogo - Provincia di Milano
Milano, 42 min., 2013
Nell'ambito dello stesso progetto è stato inoltre prodotto il video Musicoterapia migrante:
Pellegrinaggio al Santuario del Miracolo Eucaristico di Lanciano (5 novembre 2009)
I fedeli della parrocchia di N.S. di Valme in pellegrinaggio a Lanciano.
Notizie storiche: Lanciano è, dopo il capoluogo, il comune più importante della provincia di Chieti. Posta su una collina a poche decine di chilometri dal mare, la cittadina ha un commercio molto fiorente e molte sono le fiere che vi si svolgono nel corso dell'anno. Ma questo centro è soprattutto una culla dell'arte per la presenza di numerosi monumenti a cominciare dal santuario del Miracolo Eucaristico. Nel VIII secolo un'ostia consacrata si trasformò in sangue coagulato che ora è conservato in un ostensorio che viene ammirato da migliaia di fedeli. Lanciano vanta una storia millenaria come testimoniano gli scavi effettuati negli anni scorsi. È la vecchia Anxanum, capitale del popolo dei frentani, che in seguito diventò zona importante per i romani.
Arte&Gusto 2017 22 Marzo Tour Città Sant Angelo
WEDNESDAY, MARCH 22
CITTÀ SANT ANGELO EDUCATIONAL TOUR:
15.30 Painting Laboratory in Città S.Angelo
17.00 Guided tour in the old town of Città S. Angelo
18.00 welcome coffee in Villa Chiara Restaurant
19.00 Aperitif in the farmhouse Torre Mannella
20.30 Traditional dinner in Marcazzill
progetto realizzato in collaborazione con il Comune di Città S. Angelo Assessore al Turismo Alice Fabbiani, a cura di Mariantonietta Firmani
Città Sant'Angelo è una cittadina di circa 14.000 abitanti posta sulle colline del territorio pescarese che si affacciano sul mare. Una posizione che garantisce una veduta straordinaria, con alle spalle il Gran Sasso, di fronte il mar Adriatico e a destra e sinistra le vallate e le colline del territorio abruzzese. La bellezza del borgo, insieme a questa magnifica ubicazione, fanno di Città Sant'Angelo uno dei borghi più belli d'Italia. La sua origine è romana: l'antica città di Angulum, appartenente al territorio dei Vestini, è citata da Plinio per le sue saline e per la bontà dei suoi vini. Nell'alto medioevo passò sotto il controllo dell'Abbazia di San Clemente a Casauria. Nelle fonti si parla già di un centro di alto livello ed un porto. Distrutta a metà del 1200 per volontà del nipote di Federico Barbarossa, venne ricostruita da subito e dal secolo successivo e per tutto il medioevo, godette di una straordinaria ricchezza che consentì soprattutto un livello artistico e culturale elevato. Già nel 1326 venne ultimata la magnifica chiesa cattedrale, dedicata a S. Michele Arcangelo, protettore della città e nello stesso periodo vennero erette le chiese romaniche di S. Francesco, S. Bernardo, S. Agostino e S. Chiara. Il centro urbano, dunque, è di chiaro impianto medievale di altissima finitura e vi sono chiese e monumenti meritevoli di essere ammirati. Il luogo di maggior interesse è sicuramente la Collegiata, cattedrale dedicata a San Michele Arcangelo. L’imponente edificio cultuale è costituito da due navate alle quali si aggiunge un porticato quattrocentesco, diviso dalla gradinata di accesso. L'interno è ricco di opere preziose: la statua lignea di S. Michele del XIV secolo, il sarcofago quattrocentesco del vescovo Amico Buonamicizia e un prezioso coro ligneo intagliato posto dietro l'altare maggiore, risalente al XVII secolo. Degni di nota i cinque cappelloni di altare in legno dorato, con pregevoli intagli, risalenti sempre al XVII secolo e realizzati da maestri di scuola napoletana.
Il campanile è alto 47 metri e svetta su tutto il borgo; la costruzione risale al XIV ma crollò con il terremoto del 1706 e fu ricostruito nel 1709.
Altri importanti monumenti, in particolare edifici religiosi, si trovano sia nel centro storico che nelle contrade circostanti e contribuiscono con la loro bellezza all'attrattività del paese. Nel centro urbano, lungo il corso principale, è possibile ammirare la chiesa di S. Francesco, risalente al 1300; la chiesa di Santa Chiara, particolare per la sua forma a pianta triangolare e la suggestiva chiesa di S. Agostino, sconsacrata e attualmente trasformata in un prestigioso auditorium.
Tante sono le manifestazioni angolane volte alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali. Le eccellenze che più richiamano turisti da ogni dove sono quelle classiche della tradizione abruzzese, principalmente vino e olio. A Città sant'Angelo la gastronomia ha raggiunto altissimi livelli nella preparazione di primi e dolciumi. Particolare è la manifestazione che si svolge in estate denominata “Dall'Etna al Gran Sasso”, una serie di eventi culturali ed enogastronomici incentrati sull'incontro tra la cultura abruzzese e quella siciliana.
Un luogo tutto da visitare che unisce il meglio della tradizione dell'entroterra abruzzese alle bellezze della costa, essendo vicinissima al mare, con una propria marina e a due passi da Pescara.
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Parallelo42 contemporary art di Mariantonietta Firmani
Siamo Noi - Famiglia, bambini, migranti: i conventi vuoti tornano a vivere
“I conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare i soldi. I conventi vuoti non sono vostri, sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati. Il Signore chiama a vivere con più coraggio e generosità l’accoglienza nelle comunità, nelle case, nei conventi vuoti”. Così Papa Francesco, in visita al centro Astalli di Roma, il 10 settembre del 2013, sollecitò le congregazioni religiose e la Chiesa tutta ad occuparsi con spirito profetico e missionario dei propri immobili inutilizzati. Siamo Noi va dunque alla ricerca di quell’utilizzo virtuoso dei tanti immobili della Chiesa, non solo a favore dei rifugiati ma di tante persone in situazione di bisogno. In studio Suor Alessandra Smerilli, docente della Pontificia Facoltà Auxilium Roma; Francesca Giani, architetto della Fondazione Summa Humanitate e docente di gestione degli immobili ecclesiastici al corso di Alta formazione in management pastorale della Pontificia Università lateranense Berardino Guarino, Economo della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù; Luigi Ciavattini, presidente associazione Davide Ciavattini, e Don Lorenzo Simonelli, Avvocato generale della curia di Milano, collegato dal capoluogo lombardo.
Il sassofonista Giuliano Di Ienno nei nostri studi
Il giovane musicista della provincia di Chieti, a Melbourne da poco meno di un anno, ha portato il suo sax in redazione.
TGMAX 26 ottobre 2011
Lanciano, TGMAX del 26 ottobre 2011. Conduce Paola D'Alonzo.
- Furti: ha messo a segno 22 colpi con spaccata in bar e tabaccherie del pescarese tra maggio e luglio 2011, arrestato un 22enne
- Droga: due fratelli vastesi sono stati arrestati dai cc nel corso di un'operazione antidroga a Rimini
- PA: la Cisl Abruzzo apre una piattaforma con tutti gli enti locali sulla riforma della macchina pubblica. L'iniziativa punta a recuperare sacche di inefficienza e a combattere gli sprechi
- Teramo: violenta una 14enne in Romania e fugge dopo la condanna a 25 anni di reclusione, arrestato romeno sul quale pendeva un mandato di cattura europeo
- Lancianofiera: il nuovo presidente Franco Ferrante ha illustrato i nuovi obiettivi del Consorzio. Il CdA pensa a nuove rassegne su ambiente e energie alternative e sull'usato nel settore dei motori
- Matricidio: Valentino Di Nunzio sarà trasferito in una struttura psichiatrica, lo ha stabilito il Gip del Tribunale di Pescara
- Risparmio: celebrata oggi la 87^ Giornata mondiale del Risparmio. A Pescara, Poste Italiane ha incontrato 100 bambini delle quinte elementari del Primo circolo didattico
- Omicidio-suicidio: si svolgeranno domani pomeriggio a Vasto, nella chiesa di San Francesco d'Assisi, i funerali congiunti di Mirella La Palombara e Nicola Desiati
- Turismo religioso: trend positivo confermato anche nel 2011, fino a settembre sono oltre 75mila i pellegrini giunti a Lanciano per il Miracolo eucaristico. Venerdì workshop in Curia dedicato agli operatori domanda/offerta
- Informazione: sotto attacco hacker il sito on line di AbruzzoWeb, informata la Polizia postale
- Terremoto: due lievi scosse avvertite al largo della costa teatina, epicentro tra Fossacesia, Casalbordino, San Vito e Lanciano
- Lega Pro: nel turno infrasettimanale di Seconda Divisione, L'Aquila si impone per 3-0 nel derby di Giulianova. Il Chieti perde a Lamezia, sconfitta interna per il Celano contro la Vibonese
- Programmi: fischio d'inizio stasera alle ore 20:30 per il nuovo format televisivo Virtus Lanciano. Dopo lo storico appuntamento di E' gol! in onda da 19 anni, il seguitissimo A muso duro, Passione Calcio e L'Abruzzo del pallone con i diritti di esclusiva dei Campionati regionali abruzzesi di Eccellenza, il nuovo programma Virtus Lanciano è il quinto format settimanale che Telemax dedica interamente al calcio.
Berretta cardinalizia per Capovilla
Il cardinale Angelo Sodano, decano del Sacro collegio, ha imposto la berretta cardinalizia a Loris Francesco Capovilla, storico segretario di Angelo Roncalli, creato cardinale nel Concistoro del 22 febbraio.
Momenti di commozione e di festa a Sotto il Monte Giovanni XXIII, il paese natale di Papa Giovanni XXIII. Durante la lettura del giuramento, pochi minuti dopo le 16 di sabato, il neocardinale è apparso emozionato, ma ha letto con tono solenne il testo, tra l'altro senza l'uso degli occhiali, nonostante i 98 anni. Il cardinale Angelo Sodano gli ha poi imposto la berretta, consegnato l'anello e la pergamena con la nomina firmata da Papa Francesco. È seguito un commosso e intenso abbraccio tra i due cardinali.
«Sto per essere aggregato al collegio cardinalizio per decisione di Papa Francesco. Conosco quanto basta la mia piccolezza e mi sento intimidito. Mi sento un mendicante del perdono... Le amabili ed evangeliche parole dei servitori della Chiesa, dinanzi ai quali mi sento come una locusta mi incoraggiano e mi confortano. Chiedo di pregare per me e, sommessamente, chiedo a tutti, ecclesiastici e laici, di benedirmi». Sono queste le parole pronunciate dal cardinale Loris Capovilla, nel corso della cerimonia.
Rivolto a Sodano ha poi detto: «Signor cardinale Angelo Sodano, decano del Sacro Collegio, inviato a Sotto il Monte Giovanni XXIII, latore non di una promozione, né di una onorificenza, bensì di una obbedienza, vi prego di farvi interprete presso il Santo Padre Papa Francesco dei miei sentimenti di gratitudine».
Capovilla ha poi ricordato il suo Giovanni XXIII: «Il regno di Papa Giovanni è stato una meraviglia, un miracolo moderno» capace di «superare tutte le barriere di classe, di casta, di colore, di razza per toccare i cuori di tutti i popoli» e testimoniare che «il mondo può diventare migliore» perché al fondo dell'uomo rimane sempre la bontà.
Al rito dell'imposizione della berretta, della consegna dell'anello cardinalizio e dell'assegnazione del titolo al nuovo cardinale, nella chiesa parrocchiale, hanno assistito anche alcuni parenti del Pontefice bergamasco, oltre al vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, e a diversi presuli tra cui l'arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, l'ausiliare di Milano, Luigi Stucchi, il vescovo di Vigevano, Maurizio Gervasoni, il vescovo di Fidenza, Carlo Mazza e quello di Cremona, Dante Lafranconi.
Sempre nella chiesa parrocchiale di Sotto il Monte - gremita di persone del paese natio di Papa Giovanni XXIII e giunte un po' da tutta Italia, autorità tra cui l'ambasciatore polacco presso la Santa Sede Piotr Nowina-Konopka - è seguita la celebrazione eucaristica di ringraziamento, presieduta dal cardinale Sodano.
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