SAMASSI(CA) - LA PROCESSIONE PER SAN GEMINIANO - 2017
La festa di San Geminiano sa festa manna San Geminiano Martire, in campidanese Santu Millanu è il patrono di Samassi, la cui festa è la più sentita del paese. San Geminiano si festeggia tre volte l'anno: Due domeniche dopo la Pasqua, col nome di Santu Millaneddu de su Beranu.
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Gabbi @ Piazzale di S.Geminiano (Samassi, VS) - La gente (LIVE!)
Tratto dall'esibizione di Gabbi durante la festa in onore di S.Geminiano, patrono di Samassi.
Primo concerto della Schola Cantorum San Geminiano - Samassi
Quest’anno ricorre il 20esimo anniversario della nascita della Schola Cantorum.
La Schola Cantorum San Geminiano nasce nel 1998 nell’ambiente dell’Oratorio parrocchiale San Giovanni Bosco. Proprio Don Bosco, che don Martino ha voluto come patrono dell’oratorio, diceva che “un oratorio senza musica è come un corpo senz’anima”. Così nel corso delle celebrazioni del 40esimo dell’oratorio (31 gennaio -1° febbraio 1998) furono invitati tutti gli ex oratoriani ad animare con il canto la messa di ringraziamento, concelebrata da molti dei presbiteri che nel tempo ne erano stati gli assistenti spirituali. È questa l’occasione remota della nascita del coro. Proprio come oggi, anche allora Samassi godeva della collaborazione di tre preti, il parroco don Martino Murgia, don Clemente Liggi e don Nino Onnis, di ritorno dal Brasile, al quale don Martino aveva affidato l’assistenza spirituale dell’oratorio. Don Clemente Liggi, ordinato presbitero il 29 giugno del 1948 avrebbe celebrato proprio quell’anno il 50esimo di sacerdozio. Fu quella l’occasione di un nuovo grande ritrovo intergenerazionale per la preparazione della Messa in Latino sotto la direzione del Maestro Murtas che il sig. Battista Siddi consigliò di tener d’occhio per la futura costituzione di un coro polifonico ben preparato. Il Coro pian piano si va strutturando e inizialmente si dedica soprattutto all’animazione liturgica di alcuni momenti “forti”, come Natale, la Festa di don Bosco e Pasqua. Il suo primo Concerto come Coro polifonico classico è del 25 novembre del 2000 e questo video ne è la documentazione diretta. Prima Presidente e coordinatrice del Coro è stata Michela Cuccu. Primo Maestro ne è stato Ignazio Murtas, coadiuvato dalla preziosa collaborazione di Katiuscia Piras e qui supportato dall’accompagnamento musicale di Emanuele Contis alla tastiera e di Cristian Carboni alle percussioni..
L’evoluzione della Schola Cantorum in Coro polifonico classico fu dovuta anche al fatto che gli animatori e i collaboratoti dell’Oratorio ne costituivano inizialmente l’ossatura portante e, dedicando tutte le proprie domeniche all’animazione e molte giornate feriali alla programmazione dell’attività domenicale, desideravano riservarsi un ulteriore “spazio” per coltivare la propria amicizia e la propria passione canora, oltre l’animazione liturgica e l’impegno tra i ragazzi. In realtà gli inizi del Coro polifonico coincidono con la realtà del Coro parrocchiale di cui Katiuscia Piras all’epoca era appunto direttrice e di cui facevano integralmente parte anche i componenti del Coro polifonico. Si conservano ancora i lunghi elenchi di coristi dotati di recapiti telefonici, perché, non esistendo ancora WhatsApp, era richiesta l’attenzione di tutti per far girare le informazioni ed essere presenti ad ogni prova. Gli interventi finali di don Martino e di don Nino, in chiusura di questo video, specificano bene l’orizzonte entro il quale il Coro à nato e l’auspicio che nel tempo continui ad essere un corpo che cammina sulle “due gambe” dell’animazione liturgica e di quella polifonica classica.
Dal 2002 la direzione del Coro è passata al Maestro Pino Aresti. La carica di Presidente è attualmente ricoperta dalla sig.ra Mira Fenu. Fra i Presidenti che si sono succeduti nella carica ci piace ricordare Gioconda Tozzo che nei passaggi difficili del Coro ha contribuito in modo particolare a conservarne lo spirito originario e alla quale ci tiene uniti una forte amicizia che continua a vivere nonostante lei ci abbia già preceduti nella casa del Padre e la pensiamo già unita al Coro degli Angeli che ne cantano le lodi.
Sestu (Sardegna Italia) Chiesa romanica di San Gemiliano
(Sestu Sardegna Italia)
La chiesa di San Gemiliano sorge in un'area antropizzata già in età eneolitica, come testimoniano i resti di un insediamento preistorico. Nel 1316-22 si registrano notizie di una villa Susue. La chiesa è meta di devozione ininterrotta fino ai giorni nostri, specie in occasione delle feste campestri. Oggi l'area è attrezzata a giardino ma conserva ancora, pur restaurata, la cinta di cumbessias, tipici alloggi per fedeli, pellegrini e novenanti.
La chiesa di San Gemiliano si contraddistingue per le dimensioni rilevanti a confronto con altri santuari campestri del Meridione sardo. Esse derivano dall'addizione di due edifici di età differente: una chiesa romanica a due navate e un vasto portico a tre navate, eretto nel XVI secolo in base al progetto, rimasto incompiuto, di ampliare il luogo di culto.
L'edificio romanico, intitolato a San Mamiliano, è ascrivibile al XIII secolo. All'interno la chiesa è divisa in due navate, entrambe absidate a E, da tre pilastri che reggono le volte a botte che scaricano il peso della copertura lungo archi doubleaux. Le murature sono in conci calcarei. Questo materiale, tipico del Campidano, ha struttura porosa, molto facile da lavorare, ma non resiste agli agenti atmosferici. Ciò spiega i segni di erosione in tutte le parti esterne della chiesa. L'intero perimetro dell'edificio basa su uno zoccolo a scarpa ed è coronato da archetti a sesto acuto spesso lobati in cima e impostati su peducci allungati.
Nella facciata si aprono due portali di diverse dimensioni ma del medesimo tipo, architravato e lunettato a tutto sesto. Sui capitelli del portale s. (più grande del d.) si nota la lavorazione a scalpello con cui sono stati realizzati motivi floreali, foglie di palma a cima ricurva segnate da motivi a spiga e rosette a nove petali lanceolati e solcati.
Lungo il lato S si incontra il terzo dei quattro portali della chiesa romanica, anch'esso architravato e lunettato a tutto sesto. Le basi sono modanate e sagomate mentre i capitelli sono decorati con foglie di palma semplificate rispetto a quelle della facciata. Ma la vera differenza fra il portale S e i portali della facciata è rappresentata dal sopracciglio che corona la lunetta e si imposta su due peducci decorati da motivi a spiga. Solo dall'interno si nota il quarto portale, che si apriva lungo il lato N poco oltre la mezzeria dell'edificio. Sempre lungo il fianco S le lesene a fisarmonica suddividono in specchi la muratura.
Nel lato E l'abside di dimensioni maggiori è collocata a N, in asse con il portale maggiore; visibilmente più piccola l'altra. Al centro delle absidi si apre una monofora con centina a tutto sesto e strombo a sguanci lisci. L'abside maggiore è partita in tre specchi da lesene a fisarmonica.
(La Descrizione dal Web)
Autore filmato: By Ignazio carboni
Photo: By Ignazio Carboni.
Film Quinto Centenario Miracolo San Geminiano
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Un omaggio a questa splendida città! Piazza grande con il Duono, tra i più belli d'Italia!
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Video Mapping Lumieré San Gimignano 2013
Questo Video Mapping é parte di un grande evento nella città di San Gimignano. Altri video Mapping sono astati creati per l'evento: Piazza Sant'Agostino, Via san Giovanni (chiesa San Francesco),Torre Campinoti, Porta San Giovanni e porta San Matteo. Progetto realizzato da Walter Buonfino per CCN Centro Commerciale Naturale.
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Santi e Beati - 28 Maggio - San Gemiliano o Emiliano o Emilio
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