Urbisaglia (MC) Collegiata di S.Lorenzo (Sec XIIV°) (01) v.676
Distesa Festiva ( oggi doveva suonare la Solenne con la campana maggiore ma...a causa delle lesioni alle mensole della campana maggiore provocate dalla fortissima scossa di terremoto del 30 ottobre 2016 a distanza di un'anno da quel terribile sisma che ha messo in ginocchio quasi tutto il Centro Italia anche nelle Solennità vengono suonate solo tre campane: la squillina la mezzanella e la mezzana ).
Ed è un bellissimo accordo in I° III° V° VIII°...
La I° è veramente bella...un vero peccato non abbia suonato!
Alle 10:30 quindi hanno suonato la II° la III° e la IV°
Le note delle campane sono:
I° SOL 3
II° SI 3
III° RE 4
IV° SOL 4
L'intenzione era quella di metter un video finalmente nuovo...in una località dove ero già stato ma allora non avevo la videocamera e nemmeno il canale su YouTube .
Era il 2003...ben 14 anni fa...
Avevo 36 anni e...tanta voglia di girare e andar per borghi a ( quella volta ) registrare i suoni delle campane con un semplice registratore a cassette.
Ma come già detto nella descrizione l'anno scorso ad iniziare dal 24 Agosto...il 2016 è stato un'anno che ricorderemo per i disastrosi terremoti che hanno sconquassato quasi tutto il Centro Italia.
E nel caso della Collegiata di S.Lorenzo di Urbisaglia (MC) sono presenti ferite e crepe ma per fortuna la bellissima chiesa è rimasta in piedi...
Altre purtroppo sono andate distrutte e con loro campanili e campane.
E...Forse non le rivedremo più a meno che non verranno ricostruite anche se non saranno mai come quelle ormai distrutte.
Scusate ma questa parentesi era ovvia.
Che fare...
Quando il Parroco Don Dino a cui va il mio ringraziamento per le informazioni datami mi ha detto che non avrebbero suonato la campana maggiore...
Andare via? Sarebbe stato un peccato!
E allora ho deciso ugualmente di fare una ripresa e un video...
E penso che sia ugualmente bello e sopratutto un video per far scoprire quanto sia bello il nostro patrimonio storico culturale per quello che riguarda chiese e campanili...
Anche in quelle zone che sono state colpite e quasi miracolate dal tremendo sisma del 2016.
Arrivederci a Natale...
Il giorno di Natale da sempre impegnato con la Corale non metterò nulla per la messa del giorno...spero di metter qualcosa per la messa della Notte non so ancora quest'anno dove la farò...vedremo.
MONTECOSARO (MACERATA, MARCHE, ITALY)
Montecosaro, comune di 6826 abitanti, provincia di Macerata, costa adriatica, Marche, Italia. Il centro storico in collina di Montecosaro conserva l'aspetto tipico di un castello altomedievale con torri di difesa e d'avvistamento lungo le mura del 300 ed è ancora ben leggibile l'impianto urbanistico risalente al 600. Di origine picena i primi documenti relativi all'insediamento risalgono al 936 e testimoniano lo sviluppo del nucleo urbano attorno alla Pieve di S.Lorenzo. Punta avanzata e fortificata della Fermo Longobarda e poi della Marca Pontificia fu insignito nel 1255 da Alessandro IV del titolo di Monte fedele per le sue prove di servitù alla Santa Sede.
Montecosaro fu sede del Pretore e Tribunale di giustizia. I Goti distrussero l'abitato in una crudele strage. Il cassero, un tempo imponente fortezza e punto più alto del paese, oggi parco urbano, nasconde anche nella nomenclatura origini, storia e natura ben diverse da quelle cui l'uso attuale l'hanno destinato. Da qui discendendo per la stradina verso la piazza si incontra l'imponente e maestoso CAM (Complesso Agostiniano Montecosaro), oggi palazzo comunale. Il monastero e la chiesa entrambi di epoca medievale testimoniano il lungo cammino di Montecosaro nella storia, nonché una bellezza e armonia che fanno pensare all'intervento di qualche illustre architetto. All'interno del palazzo è custodito un sarcofago romano del II-III secolo e nella chiesa si possono ammirare uno splendido Callido, organo di fine '700, e la S.Croce, reliquario d'arte barbarico-bizantina in argento dorato con incastonate nei bracci reliquie di santi. Entrando in piazza si incontra la chiesa Collegiata che nacque a metà 700 dalle ceneri dell'antica pieve di S.Lorenzo, poi S.Maria, dove è conservato il crocifisso ligneo, unico reperto che potrebbe testimoniare la presenza dell'antica pieve. Appartiene quasi certamente al periodo medievale il Teatro delle Logge che si trova in piazza, che subì una trasformazione nell'800 perdendo ogni traccia dell'originaria struttura. Nel 1568 dalle sue grate penzolarono Enea Galizia e gli altri dodici cospiratori, impiccati in seguito al fallimento della rivolta contro i Cesarini. Oggi Montecosaro comprende due nuclei urbani: il centro storico in collina e Borgo Stazione, ricco di attività industriali e commerciali, dove si trova l'abbazia di S.Maria a Piè di Chienti, meglio conosciuta come la chiesa dell'Annunziata. Costituisce uno degli esempi più tipici dell'architettura cluniacense nelle Marche ed in Italia. I primi dati storici certi risalgono all'anno 936. Fotografie scattate domenica 6 aprile 2014: questo video è dedicato alla giovane Francesca Sabbatini, che per coincidenza perse la vita a Montecosaro nello stesso giorno (un elicottero del 118 si alzò in volo inutilmente per tentare di salvarla).
Urbisaglia i Urbs Salvia, è un sito molto importante di Marche
In Italiano - Parlare di Petritoli oggi non puo prescindere dal rammentare gli eventi che, nel corso degli anni e dei secoli, hanno segnato la storia della nostra meravigliosa terra. Ecco perché queste video, di autori petritolesi, descrivono come il territorio sia venuto modificandosi attraverso la laboriosa presenza della nostra gente. dalla Torre Civica che offre anche la visione di un paesaggio costellato da numerose case sparse, elemento tipico di una campagna che vive.
En français - zYgrjrNgxnc
In eglish - City of the fifth region Royal Augustea, Urbs Salvia was in the crossing of two important streets that they united Order to saint Severino and Macerata in Ascoli Piceno. In time medieval Urbisaglia, for a more effective defense, she was put on by tack, still almost intact, and she was endowed with an impressive Fortress reconstructed in XVI ème century on the previous structures and presents four angular donjons and a summit with crenels. Recent diggings between I' Edificio with slots and sacred the area put in the light the rests of a republican Building.
La pioggia crea dei veri e propri laghi a Borgo San Lorenzo
CASTELLO DI PITINO (SAN SEVERINO MARCHE, MACERATA, ITALY)
CASTELLO DI PITINO / CASTLE OF PITINO, frazione di S.Severino Marche, provincia di Macerata, Marche, Italia. Secondo un'antica leggenda medioevale nelle notti senza luna il fantasma di una dama si aggira tra queste mura: è quello di una bellissima nobildonna che vi fu strangolata per gelosia da messer Sigismondo da Montesanto (attualmente Potenza Picena) nel XIII secolo. Il riferimento storico è stato suffragato da pergamene recentemente rinvenute nell'Archivio di Stato di Norimberga. Il castello di Pitino sorge a circa 10,5 km da S.Severino Marche su di un colle alto 602 metri s.l.m. Il sito per la sua posizione strategica doveva essere fortificato ben prima del Mille, epoca a cui risalgono i documenti storici più antichi attualmente disponibili. I reperti preistorici rinvenuti tuttavia dimostrano che il colle ospitava insediamenti umani fin dal Paleolitico. Altri ritrovamenti archeologici hanno portato alla luce materiale della cosiddetta età del bronzo, ma la civiltà più importante che si sviluppò a Pitino tra l'VIII ed il VI secolo a.C. fu quella dei Piceni. Gli studi hanno dimostrato che a Pitino si stabilì uno dei principali insediamenti piceni dell'entroterra maceratese, la cui importanza è ampliamente documentata dai corredi funebri di alta qualità e dall'estrema varietà di materiali rinvenuti nella necropoli del monte Penna di Pitino. Con l'arrivo dei Romani e la sconfitta dei Piceni gli abitanti di Pitino furono costretti a lasciare la loro città arroccata sul colle ed a trasferirsi a Septempeda, luogo più facilmente controllabile dai vincitori. Il castello di cui ancora oggi ammiriamo i resti risale invece al Medioevo. La tradizione popolare vuole che esso sia stato fondato da un nobile septempedano, Marco Petilio, che diede il nome al castello e governò la città di Septempeda dopo le invasioni barbariche. Per tutto il Medioevo Pitino fu conteso dai vicini comuni di S.Severino, Montecchio (Treia), Camerino, Tolentino e Cingoli. Avere il possesso di Pitino infatti, significava avere il controllo dell'intera valle del Potenza e dell'importante via di comunicazione che collegava l'Umbria al mare Adriatico. Numerosi scontri si susseguirono per tutto il XII e XIII secolo ed a causa di uno di questi nel 1199 Pitino fu assediato, distrutto ed immediatamente ricostruito. Solo dalla fine del XIII secolo pur con diverse vicende il castello rimase definitivamente in possesso del comune di S.Severino. In questa epoca era cinto da una cerchia muraria realizzata in pietra silico-arenaria che misurava 400 metri ed era alta oltre 8, interrotta da torrioni rettangolari di 12 metri distanti 40 l'uno dall'altro. Oggi abbiamo i resti di quattro torrioni ed in uno di questi a sud-est si apre la porta principale. Dovevano comunque esserci ingressi anche in altri punti della cinta. Attualmente i settori di mura ad occidente e verso meridione non esistono più: infatti le pietre sono state utilizzate per la costruzione delle case coloniche della zona. Nella parte settentrionale del perimetro ci sono alcune feritoie che rappresentano tentativi di adeguamento alle armi da fuoco, ma per il resto l'impianto ha mantenuto la struttura originaria. Nel punto più alto del colle c'è la torre maestra, anch'essa in pietra silico-arenaria, alta circa 23 metri e larga 5,75 per lato con 175 centimetri di spessore murario, risalente all'inizio del XIII secolo quando il castello fu riedificato. Quasi sicuramente in origine essa era sormontata da merli per cui la sua altezza doveva essere ancora maggiore tale da permettere segnalazioni visibili a tutti gli altri castelli del comune di S.Severino. La torre aveva una grande importanza strategica in quanto dalla sua sommità si controllavano il pendio del colle e le valli intorno, avvistando ogni movimento di una certa rilevanza che provenisse dal territorio circostante. La torre non ha porte in quanto vi si accedeva dai sotterranei di un fabbricato attiguo dal quale si diramavano in varie direzioni camminamenti sotterranei. Uno di questi portava alla torre mentre altri uscivano fuori dalle mura. Oggi gli ingressi sono murati, i camminamenti sono ostruiti da pietre e in alcuni casi sono stati utilizzati come ossari. In prossimità della torre si trova una piccola chiesetta dedicata a S.Antonio, che rappresenta un sicuro riadattamento di un antico edificio adibito ad alloggio degli armati, o a scopi logistici militari. Inoltre all'interno della cerchia muraria dove in origine c'erano case ed edifici militari, oggi restano un nucleo di case diroccate di costruzione relativamente recente, la canonica e la chiesa parrocchiale. La prima parrocchia risale al 1292, anno in cui l'abate di S.Lorenzo in Doliolo al quale il territorio era soggetto fece ricostruire la chiesa principale del castello e la eresse a parrocchia. Sulle rovine di questa chiesa è stata costruita quella attualmente visibile risalente alla fine del XVIII secolo. Fotografie scattate lunedì 15 aprile 2013.
Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra
L’abbazia Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra costituisce uno dei monumenti più pregevoli e meglio conservati in Italia dell'architettura cistercense e rappresenta la più alta testimonianza della presenza dei Cistercensi nelle Marche, che vi arrivarono nel 1142. Oggi l’abbazia è inclusa nella Riserva naturale omonima che abbraccia un territorio di 1.800 ettari tra i comuni di Urbisaglia e Tolentino, ad una decina di chilometri da Macerata.
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
Cascina Biblioteca: un anno di attività di tempo libero
gite, feste, vistite a musei, visite a parchi
Bandiere Arancioni Marche: Staffolo (AN)
Comune di Staffolo (AN)
Staffolo, denominato il balcone della Vallesina per l'impareggiabile panorama, è situato su un colle in posizione intermedia tra il mare Adriatico e le montagne. Sulla cinta muraria che conserva l'aspetto originario, spicca il torrione semicircolare detto dell'Albornoz (sec. XIV). Nella parrocchiale di S.Egidio sono conservati un prezioso polittico del XV secolo del cosiddetto Maestro di Staffolo e una predella lignea attribuita alla scuola di Lorenzo Lotto. La chiesa di S. Francesco risale al XII secolo e contiene numerose opere di pregio tra cui il prezioso organo (del 1769) opera del celebre organaro veneto Gaetano Callido. In alcuni ambienti ricavati dalla cinta muraria, è ospitato il museo del Vino e dell'Arte contadina con annessa Enoteca, dove poter degustare e acquistare i migliori vini prodotti nel territorio, tra cui il più tipico è il Verdicchio. Il vino ha fatto guadagnare al paese il nome di Colle del Verdicchio ed è al centro di numerose manifestazioni, tra cui la Festa del Verdicchio (seconda settimana di agosto) e il Premio nazionale della Gastronomia Verdicchio d'Oro (terza domenica di settembre).
Perché Bandiera arancione
La località si distingue per la ricchezza e la varietà del calendario di eventi e manifestazioni durante tutto il corso dell'anno e per la buona valorizzazione dei prodotti enogastronomici e artigianali locali. Il centro storico, omogeneo e armonico, aiuta a creare un'atmosfera tipica e ottima è l'accoglienza che i residenti riservano ai visitatori.
info: -
Abbazia di Santa Maria a Piè di Chienti
Abbazia di Santa Maria a Piè di Chienti
tornare indietro di millenni.....
Le origini del villaggio sono ancore misteriose, infatti la tecnica costruttiva differisce da quella degli altri villaggi nuragici, comunque si pensa che, in quanto alla datazione sia abbastanza tardo e che la sua costruzione potrebbe coincidere con la conquista romana dell'isola. E' certo comunque che il sito fu frequentato a lungo, come testimoniano ritrovamenti riferibili ad epoca medievale. Al centro della cavità circolare trova posto un'antico bosco di lecci e lentischi..
Bandiere Arancioni Marche: Acquaviva Picena (AP)
Gusta l'arancione: Comune di Acquaviva Picena (AP)
Il borgo medioevale è cinto da mura e bastioni e culmina nella poderosa fortezza, capolavoro dell'architettura militare rinascimentale. La piazza principale è il baricentro del centro storico, disposto in forma allungata fra due opposti colli. Su quello occidentale sorge la rocca, splendido scenario ogni anno in agosto di una lieta rievocazione storica, e su quello orientale la Terra Nova, l'ampliamento dell'abitato di età rinascimentale. Le strade del borgo corrono fra loro quasi parallele e sono raccordate da rampe gradonate come il pittoresco vicolo del Trabucco, dove anti¬camente vi erano depositate delle macchine belliche simili alle catapulte. Tra gli edifici religiosi di pregio, la chiesa di San Lorenzo, contenente un retablo seicentesco, e la chiesa e convento di San Francesco, fondati secondo la tradizione dallo stesso Santo di Assisi. Interessante e caratteristico il museo della Pajarola, tipico cesto di paglia.
Perché Bandiera arancione
La località si distingue per l'efficiente servizio di informazioni turistiche, garantito dall'apposito ufficio, accogliente, ben visibile e integrato negli elementi architettonici tipici locali. Il centro storico, ricco di attrattori storico-culturali di valore, si presenta omogeneo e ben conservato e contribuisce a creare un'atmosfera tipica. Ottima è anche l'accoglienza che i residenti riservano ai visitatori.
Info: -
Abbazia di Rambona
Abbazia di Rambona la cripta è un gioiello che merita una visita turistica
Basilica di s. Maria a Piè di Chienti (Marche) Concerto di Natale 2013 (manortiz)
Concerto di Natale 21 Dicembre 2013
Per Organo, Coro e Orchestra
offerto da
Farmacia Cruciani dott. Pietro
(Montecosaro, Marche)
Basilica di santa Maria a Pié di Chienti
Parrocchia ss. Annunziata
Coro Agape, diretto dal M° Lorenzo Perugini
Orchestra dell'Accademia Adriatica
Solisti:
Annarosa Agostini, soprano
Dante Milozzi e Francesca Gabrielli, flauti
Marcello Defant Antonio Lubiani, Simonetta Balzon, Anna Antonelli violini
Stefano Corradetti, viola
Galileo Di Lillo, violoncello
Giacomo Grandozzi, contrabbasso
Federico Perugini, tromba
Alessandro Buffone, organo - presenta Danizza Marziali
Potenza Picena furto sacrilego nella chiesa della Collegiata di Santo Stefano
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
in onda ogni giorno alle 6.30 - 7.30 - 11.50 - 13.30 - 19.30 - 20.30 - 23.00
Iscriviti al nostro canale per conoscere gli eventi e le curiosità delle Marche:
Santa Maria a Piè di Chienti (Montecosaro Scalo - Macerata)
La Chiesa Santa Maria a Piè di Chienti è detta anche SS. Annunziata. Fu eretta nel sec. X dai monaci benedettini, venne rimaneggiata nel XII sec. E' composta di due piani sovrapposti, quello inferiore riservato al popolo e ai pellegrini, quello superiore ai monaci. La chiesa si presenta come una semplice chiesa rurale di modeste dimensioni, mentre l'interno risulta architettonicamente grandioso; è uno dei monumenti religiosi più interessanti d'Italia.
Vasto (CH) Cattedrale di S.Giuseppe (02) v.561
Distesa Solenne del mezzogiorno della Vigilia di Natale
4 campane a slancio di epoche e fusioni diverse,non so i dati,so solo che la squillina è stata aggiunta circa 20 anni fa e la sua aggiunta ne ha fatto uno splendido concerto a 4 campane in scala I°III°V°VIII°! molto raro in Abruzzo.
L'impianto è ancora lo storico impianto della Morellato modificato però dalla B&B di Borsato e Bordigion ex tecnici della Morellato,gli elettromartelli a scatoloni sono stati sostituiti da quelli della Ecat,il campanone ha il motore Ecat,infatti la partenza è decisamente meno scrollona della II° che ricorderete nel video (01).v.489 che ha l'unico motore rimasto,quello spartano della Morellato degli anni 60.
I° FA 3
II° LA 3
III° DO 4
IV° MI 4 calante
E finalmente! Siiii! Questo tanto sospirato video va in rete!
Finalmente per grazia ricevuta,spero per gli enormi sacrifici fatti negli anni precedenti:questo video doveva andare in rete un'anno fa ma in quell'occasione non poterono darmi la giornata di ferie!
Ho lavorato la Notte della Venuta.....mannaggia! grrrrr! Loreta ha suonato da sola!
Il già disastrato 2014 per cose che ben sapete non poteva finir nel peggiore dei modi e...invece...Ecco il botto!
Lo splendido video di campanaro67 per il periodo natalizio,il periodo più bello e solenne dell'Anno Liturgico per antonomasia.
Questa mattina alle 7:30 mi hanno comunicato che il giorno di ferie era concretizzato,sapevo che era tardi per la suonata delle 10:30...
Ho messo in moto la Pandina e...altro che spron battuto!!!
Ben 250 Km di distanza,nebbia fino a Civitanova Marche,molto traffico per l'esodo per i signori che possono permettersi un mega ponte fino al 31 Dicembre ma anche per gli sfigati come me che addirittura lavoreranno sabato27!!!!! insomma per farla breve a Vasto sono arrivato che erano le 11:20!
E non è finita!
Dentro la città del Vasto...l'antica Histonium,bellissima cittadina in provincia di Chieti a 18 Km da Casalbordino,il paese della mia mamma,è iniziato il toto parcheggio!
E meno male che ho una Panda!
Ben mezz'ora per trovare un buco per la mia infaticabile vetturetta.
Il buco per fortuna distava poco più di 100 metri dal centro,una breve corsetta e...eccomi in Piazza Rossetti,stracolma di gente per gli ultimi acquisti per i regali da metter sotto l'albero e aprire questa sera prima di andare alla Solenne Messa di Mezzanotte.
Fiuuù,ce l'ho fatta ma.....Non dire gatto! Se non c'e l'hai...Nel sacco!
E così...entro in chiesa...Vuota!
O Mamma mia! Non c'è nessuno!? E le campane?
Ho fatto 250 Km...Preghiera a S.Barbara.....Ti prego...Fa che le campane suonino!
Ed ecco il segno della Santa...incontro l'unica persona in chiesa,un gentile signore che quando gli chiedo se le campane suoneranno mi dice in dialetto vastese...Sooone,sooone! Ha sunaate a le deece e mezz,mò aresooone a mezzijourne! Ma... c'a da fà?,si di jecch? Traduzione:Suona,suona! Hanno suonato alle dieci e mezza,adesso risuonano a mezzogiorno! Ma...che devi fare?,sei di qui? Ed io ho detto che un frate mi aveva detto che le campane suonavano la mattina della Vigilia alle 10:30 e a mezzogiorno,sono venuto da Ancona per riprenderle,quindi...suonano?!
E lui mi risponde sempre in dialetto:Sceen...Straffà ca mò sooone n'che l'urulloggie! Traduzione:Siii...Sbrigati che ora suonano col programmatore!
Via di corsa fuori dalla chiesa,breve videata e...alle 11:58 piazzo il cavalletto come detto nel video sul lato sud-ovest lato campanone III°...
Fremo...potete immaginare cosa vivi in quel momento...specialmente se sai che la tua casa non è a pochi metri ma a ben 250 Km!
Dal minuto 3:58 a mezzogiorno si iniziano a sentire i rintocconi del campanone dell'altra grande chiesa di Vasto,la chiesa di S.Maria Maggiore,di cui in rete ci sono ben due video,un minuto dopo il battiore di S.Giuseppe ed ECCOLE....Wooooow!!!!!
Bellissime! Ben 5 minuti di distesa col sottofondo delle campane della S.Maria Maggiore!
Alle 12:30 partenza verso casa...con un bel tesoro da metter in rete per gli amici di Youtube e...la nostra amica di San Salvo...bambolitalove93...Sabrina.
Domani,concerto con la Corale,come ormai da tre anni.
E stasera,andiamo alla messa di Mezzanotte.
Egli nasce per noi...E viene in una grotta...Al freddo e al gelo...
BUON NATALE A TUTTI...da campanaro67!
VIDEOCLIP - Offida, Santa Maria della Rocca HD 720
Un videoclip emozionante sulla chiesa medioevale di Santa Maria della Rocca a Offida (Marche), con i suoi suggestivi affreschi e i segni templari.
ROMA: DISTESA FERIALE PARROCCHIA NATIVITÀ' DI NOSTRO SIGNORE
ROMA CAMPANE A DISTESA A SLANCIO DELLA PARROCCHIA DELLA NATIVITÀ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO SUONATA FERIALE
PRESEPE VIVENTE - CELALBA 2007
Dopo il passaggio all'interno del TG1 del giorno di Natale 25 Dicembre 2008, pubblichiamo anche su web le immagini del PRESEPE VIVENTE di CELALBA, piccola frazione umbra nel comune di SAN GIUSTINO (PG) che ogni anno ricrea questo emozionante e suggestivo presepe.
regia di Lorenzo Lombardi e montaggio di Eleonora Stagi
WHITEROSEprd. produzione cinematografica
whiterosepictures.it
Lago di Fiastra tra incanto e realtà
Fiastra un posto bellissimo