Cattedrale San Pelino - Oratorio Sant'Alessandro Corfinio-Aq Abruzzo
Corfinio ,antica capitale d'Italia ,conserva un tesoro ,tramandato secolo per secolo.... Cattedrale di San Pelino ,nel suo interno l'Oratorio di Sant'Alessandro con le sue reliquie.
Basilica Valvense di S.PELINO-Corfinio(AQ)
BASILICA DI VALVA
CATTEDRALE DI SAN PELINO e Oratorio di S.ALESSANDRO Papa
corfinio (L'Aquila)
Il gioiello dell'arte romanica abruzzese: la Basilica d San Pelino a Corfinio (AQ)
Alla scoperta dell concattedrale valvense di San Pelino a Corfinio, che condivide la sede della cattedra vescovile della diocesi di Sulmona
Situata ai margini del centro storico di Corfinio, lungo l’antica Via Valeria, la cattedrale di San Pelino, con l’adiacente oratorio di Sant’Alessandro, è uno dei più rilevanti monumenti romanici d'Abruzzo. L’intero complesso include anche l’Episcopio, attualmente adibito a monastero femminile di clausura dell’Ordine della Visitazione di Santa Maria. La chiesa è conosciuta anche come Basilica Valvense per essere stata sede, insieme alla concattedrale di San Panfilo a Sulmona, dell’antica Diocesi di Valva. Le notizie sulle sue origini sono piuttosto confuse e si mescolano a tradizioni locali, secondo cui la prima chiesa fu edificata su un’area cimiteriale paleocristiana sorta in corrispondenza del luogo dove, intorno alla metà del IV secolo, al tempo delle persecuzioni dell’imperatore Giuliano l’Apostata, fu martirizzato San Pelino. Sempre secondo la leggenda fu in seguito danneggiata gravemente dalle incursioni di Saraceni e Ungari. Le prime notizie certe risalgono, invece, al sec. IX, come attestato da un frammento epigrafico rinvenuto nell’oratorio di Sant’Alessandro, che ne costituisce la parte più antica, iniziata – o secondo alcuni rinnovata - dal Vescovo Trasmondo tra il 1075 e il 1102. I lavori di costruzione proseguirono con i successori di quest’ultimo, finché la chiesa venne consacrata dal vescovo Gualtiero nel 1124, quando vi furono deposte le spoglie del Santo. Nel 1229 la basilica fu saccheggiata ed incendiata dai sulmonesi, in lotta contro il vescovo, e nel corso dello stesso secolo fu più volte restaurata. Anche i terremoti che devastarono nel tempo l’area peligna contribuirono a determinarne crolli e successivi rifacimenti, modificando l’aspetto originario delle strutture. Nel XVII secolo, infine, l’interno della cattedrale fu completamente trasformato secondo il nuovo gusto barocco, obliterando l’aspetto e la suggestione medioevali con l’aggiunta di stucchi e decori, la costruzione ex novo di un tiburio e un baldacchino in corrispondenza dell’altare, lo spostamento dell’antico ambone di pietra dal sito originario nell’attuale sede. Solo nel 1971 si provvide a riportare alla luce le forme medioevali della Cattedrale, con una complessa, quanto coraggiosa operazione di restauro: si rimossero gli ornamenti barocchi e si ripristinarono le capriate lignee del soffitto. Ulteriori lavori di recupero sono stati effettuati dalla Soprintendenza tra il 2007 e il 2009, quando le tombe paleocristiane al di sotto del pavimento dell’Oratorio sono state ripulite e sistemate, insieme a quelle rinvenute durante lo scavo.
Basilica concattedrale di San Pelino, Corfinio (AQ) drone, Bebop2, Parrot, natura, Abruzzo
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Ritorno a San Terenziano 16 Febbraio 2019 (Corfinio) Aq Italy
Le prime notizie sul complesso risalgono al 1323.
L’eremo di San Terenziano esternamente, ha l’aspetto di una casa-fortezza.
La struttura, nella parte retrostante, si affaccia sul precipizio.
Le dimensioni dell’intero complesso, che si sviluppa su tre piani, sono notevoli. La chiesa si trova a piano terra e presenta una pianta quadrata, a croce greca; l’ambiente è affiancato da un lungo corridoio e da diverse stanze.
Una scala consente l’accesso al piano superiore, anch’esso caratterizzato da ambienti riservati forse alla zona notte. I numerosi anni di abbandono hanno completamente privato la chiesa di ogni elemento architettonico connotativo e decorativo.
L’ambiente più interessante dell’edificio è indubbiamente quello inferiore, seminterrato e scavato in parte nella roccia, che rappresenta la parte più antica dell’edifico, il nucleo originario scelto dagli eremiti.
La figura di San Terenziano, è poco nota in Abruzzo: egli fu vescovo di Todi e morì decapitato nel II secolo d.C. sotto l’imperatore Adriano, proprio il 1 settembre.
La Festa di San Rocco a Corfinio (Aq)
Il 13 agosto a Corfinio (Aq) si tiene la Festa in onore di San Rocco con la solenne processione che si conclude nella bellissima chiesa di San Pelino.
Corfinium nacque, come molti altri centri antichi, in una zona morfologicamente adatta ed ospitale, su un pianoro delimitato da due fiumi, l'Aterno e il Sagittario.
Il primo nucleo insediativo, preceduto da frequentazioni sporadiche, si sviluppò intorno al V sec. a.C., su una altura fortificata già naturalmente e rafforzata da muri in grossi blocchi di pietra, ancora visibili in parte nel secolo scorso.
Lo sviluppo urbano successivo si concentrò soprattutto lungo le principali vie d'accesso alla città, coincidenti in parte con l'attuale S.S. n° 5 (l'antica Via Valeria) e con la strada provinciale per Pratola Peligna.
Nel 91 a. C., quando fu scelta come capitale dagli italici insorti nella Guerra Sociale contro Roma, Corfinium doveva già essere un centro fiorente, come attestano le epigrafi e i corredi tombali.
Gli storici raccontano che, proprio in virtù del suo status di capitale, la città fu particolarmente fortificata e monumentalizzata.
La Guerra Sociale durò circa due anni, durante i quali Corfinium fu centro di grande vitalità: qui venne anche coniata la moneta ufficiale degli insorti, in argento e recante immagini simboliche dell'impresa.
Sulla moneta era impressa la scritta ITALIA, nome con il quale venne ribattezzata la città.
Nel I secolo d. C., dopo il passaggio di Cesare nel 49 a. C. e la definitiva pax con Roma, sembra iniziare un periodo di sviluppo urbanistico ed edilizio: un grande teatro venne costruito sull'estremità orientale dell'arx (segno anche delle decadute esigenze difensive); si sviluppò ulteriormente la zona sacra repubblicana con la costruzione di nuovi templi; i quartieri residenziali vennero ampliati o ristrutturati.
L'imperatore Claudio, alla metà circa del I secolo d. C. potenziò la viabilità della regione con la costruzione della Via Claudia Nova che, nel territorio di Corfinium, rettificò ed ampliò la più antica Via Valeria.
Nel II-III secolo d. C. tale fermento urbanistico non sembra affatto estinguersi: testimonianze epigrafiche e monumentali dimostrano come la città godesse di una fiorente economia.
Un grande complesso termale venne eretto da Sergius Cornelius Dolabella, console nel 113 d. C., e nello stesso periodo fu costruito un nuovo tempio per volere di Gneo Alfio Massimo, come si deduce da due epigrafi monumentali.
Anche gli scavi più recenti hanno individuato una consistente fase di ristrutturazione edilizia, soprattutto negli edifici pubblici (terme, taberne).
Mancano dati storici ed archeologici per gli ultimi secoli dell'impero, ma la ceramica e le monete reperite nel territorio, fortuitamente o in corso di scavo, testimoniano una continua ed assidua frequentazione sino a tutto il IV secolo d. C.
Guerra Sociale
Nel 91 a.C. iniziò la guerra dei popoli italici contro Roma per ottenere diritti politici fino ad allora negati.
Corfinium, già centro fiorente nel territorio peligno, fu scelta come capitale e quindi arricchita da un nuovo Foro, un grande edificio per le pubbliche assemblee e rifornita di provviste e denaro in vista della guerra.
Durante i due anni di guerra la città fu un centro assai vitale: qui si coniò la prima moneta degli insorti, con la legenda ITALIA, nome con il quale Corfinium venne ribattezzata e che diverrà, molti secoli dopo, quello dell'intera nazione.
Dopo alterne vicende la guerra si concluse nell'89 a.C. a favore di Roma, che concesse comunque la cittadinanza alle province.
Corfinium divenne un municipium retto da magistrati propri, i quattuorviri, ricordati in varie epigrafi corfiniesi.
I video del sito notiziedabruzzo.it
SFILATA CARRI CORFINIO FESTA DI S.ALESSANDRO 04052019
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Corfinio (AQ), Concattedrale di San Pelino
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Agnus Dei X - Kevin MacLeod (incompetech.com)
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L'attuale Corfinio, ha un aspetto medievale e sorge su uno sperone roccioso sull’attuale strada statale che nel tracciato ricalca quella secolare; anche l'abitato più antico si trova dov'era la vecchia capitale. Si entra nel centro storico lungo la Via Italica e si giunge in Piazza Corfinio, ove le case disposte in curva seguono la linea della cavea dell'antico teatro romano.
Istituto Comprensivo Alberto Manzi di Torre de Passeri,insegnante PAOLA RUGGERI.
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