IL SASSOFERRATO MOSTRA AL COMPLESSO DI SAN PIETRO PERUGIA
Sassoferrato, Giovanni Battista Salvi detto il. - Pittore (Sassoferrato 1609 - Roma 1685). Allievo di Domenichino a Roma, si formò anche sulle opere marchigiane di L. Lotto e O. Gentileschi. Dipinse per lo più opere di carattere devozionale, di un classicismo che si rifà a modelli raffaelleschi, caratterizzato da una stesura levigata e da una luce chiara e delicata . Testimonianza delle sue committenze soprattutto private sono i numerosi ritratti .
Videoripresa aerea con drone del castello di Sassoferrato e nella chiesa di S Pietro Apostolo (HD)
Alcune riprese eseguite con drone del castello di Sassoferrato (An) e della chiesa di S.Pietro Apostolo
Video della Basilica di San Pietro a Perugia
Presentazione istituzionale della splendida Basilica di San Pietro a Perugia, ubicata in centro storico in via Borgo XX Giugno. Tappa obbligata, un must da non perdere, per tutti i turisti che desiderano visitare i monumenti della città. Intervista a Padre Martino Siciliani.
Chiesa di san Pietro, «gioiello un po' trascurato a Perugia»
Eugenio Grasso, presidente dell'associazione guide Turistiche in occasione della giornata nazionale a questi dedicata: «San Pietro, gioiello di città da valorizzare». Servizio Paky Jazz
Basilica di San Pietro Perugia 6 Gennaio 2018
Concerto organizzato da ARCUM presso la Basilica di San Pietro nell'ambito della manifestazione Natale in coro 2018
Perugia: Basilica di S. Pietro - 2 giugno 2018
Prova macchina fotografica:
Sony ILCE Alpha - 7M3 con
Zoom Sony FE 24-70 mm F2,8 GM
Zoom Sony FE 70-300mm F4.5-5.6 G OSS
Gli interni sono a12.500 ASA
Basilica of Saint Peter, Perugia, Italy
Ex complesso monastico di Santa Croce di Sassoferrato
Due milioni. E' la quotazione con la quale l'ex complesso monastico di Santa Croce è in vendita. Ovviamente esclusa dalla trattativa la chiesa che appartiene al demanio ed è sotto custodia della Prefettura di Ancona. Il monastero era stato venduto dai monaci di Fonte Avellana una decina di anni fa alla società veronese Monasterium che, subito, aveva iniziato la sua ristrutturazione. Nel suo business plan: un albergo ed un centro benessere. Da inizio giugno però, l'ex monastero è di nuovo sul mercato e la sua vendita è gestita da una società immobiliare veronese specializzata in residenze di prestigio. Con i suoi 2700 mq, un parco di quasi 4 ettari - commenta Enzo Romitelli, amministratore delegato. del Gruppo Casa Network incaricato della vendita - a due passi dall'Umbria, dalle Grotte di Frasassi, e dal mare, il complesso ci appare particolarmente vocato ad un uso turistico ma anche idoneo ad ospitare case di cure o residenze per anziani. Seppur da anni di proprietà privata, la notizia lascia attonito il comprensorio consapevole dell'alto valore dell'ex monastero meta di flussi turistici importanti. Ogni anno sono circa tre mila le persone che visitano l'abbazia con la guida colta dei volontari Loredana Amori, Vincenzo Passarini, Ildegardo Rossi ed Alberto Albertini.
Arte, al Complesso Monumentale di San Pietro in Perugia la mostra Luce, figura, paesaggio
Accendere i riflettori sull'enorme patrimonio artistico umbro risalente al 17° secolo. Questo l'obiettivo della mostra allestita all'interno del Complesso Monumentale di San Pietro in Perugia e intitolata Luce, figura, paesaggio. Capolavori del Seicento in Umbria. Curata da Cristina Galassi e aperta al pubblico fino al 30 giugno, l'esposizione include più di 60 lavori posizionati lungo 2 corridoi dando la possibilità ai visitatori di ammirare opere esposte di rado in passato.
Fondamentale, ai fini della realizzazione del progetto, la sinergia scaturita tra gli enti e le istituzioni del territorio coinvolte per organizzare il tutto. La Galleria Nazionale dell'Umbria, la Fondazione Marini Clarelli Santi, l'Università degli Studi di Perugia, l'Accademia di Belle Arti: ecco alcuni dei protagonisti del prezioso lavoro di reperimento del materiale disposto in sala a partire dal novembre scorso.
Il percorso è scandito da componimenti in grado di rappresentare le varie correnti, nonché tendenze, destinate ad affermarsi nel Seicento. Se la cultura tardo manieristica di Federico Barocci e Ventura Salimbeni riesce a convivere con il filone classicista di Gian Domenico Cerrini e di Sassoferrato, il naturalismo di matrice caravaggesca tipico dei dipinti dello Spadarino, di Orazio e di Artemisia Gentileschi finisce per dialogare con l'espressività barocca di Pietro da Cortona, François Perrier e Pietro Montanini. Sono proprio i disegni di quest'ultimo a caratterizzate la parte conclusiva della mostra, con paesaggi dalle tonalità oscure impressi su tele dalle grandi dimensioni.
Servizio a cura di Alessandro Basile.
Mostra di disegni a cura del G.C. Avis Sassoferrato
Breve presentazione della mostra di disegni, a sfondo ciclistico, a cura del G.C. Avis Sassoferrato.
Chiesa di S. Giuseppe - Sassoferrato dal 22 al 31 maggio.
Lorenzo Perosi La Passione di Cristo 1953 Basilica di San Pietro Perugia
La Passione di Cristo di Lorenzo Perosi.
Perugia. Basilica di San Pietro. - 1° ottobre 1953
Ettore Bastianini (Cristo) e Gustavo Gallo, Renato Capecchi, Fernando Corena: direttore il M° Franco Capuana.
(registrazione molto disturbata ma di notevole valore storico)
L'immagine è L'ultima cena di Giusto De' Menabuoi, affresco nel Battistero della Cattedrale in Padova.
Santa Croce dei Conti Atti di Sassoferrato AN
Una delle chiese più interessanti e misteriose delle Marche per la sua pianta a croce greca a 9 settori e 4 colonne. un tempo era un Tempio del Dio Mitra e le sue mura esterne sono state chiuse dentro un nuovo edificio. Molto interessante il dipinto dell'altare di P.P.Agabiti. totalmente piatto che scorrendogli di fronte mostra una notevole profondità prospettica tanto che l'arco interno sembra muoversi con lo sguardo. Costruita dai Camaldolesi nel XII sec. con i recuperi di Sentinum. divenne poi una chiesa Templare e persino un campo di concentramento nella II Guerra Mondiale. contiene la reliquia della Santa Croce donata dal Vescovo di Nocera. Ultimamente una società ha lavorato per restaurare il monastero per turismo ma i lavori sono rimasti incompiuti.
La Devota Bellezza 60 opere in mostra a Sassoferrato
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
in onda ogni giorno alle 6.30 - 7.30 - 11.50 - 13.30 - 19.30 - 20.30 - 23.00
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IL PRESEPE DELLA CHIESA DEI TEMPLARI
ORMELLE - Siamo arrivati allo spazio dedicato ai vostri presepi...questa sera vi mostriamo quello realizzato dalla comunità di Tempio di Ormelle... una natività che rievoca i mestieri antichi... quelli dei nostri nonni.
Vediamolo - Servizio di Matteo Spinazzè, riprese di Matteo Spinazzè, montaggio di Dario Bortolami
Presentata l'esposizione La Devota Bellezza - il Sassoferrato
Presentata ieri in conferenza stampa in Regione la mostra La Devota Bellezza - Giovan Battista Salvi, il Sassoferrato, in programma dal 17 giugno al 5 novembre al Palazzo degli Scalzi di Sassoferrato.
Abbazia di San Pietro di Massa - Cagli
Presso la frazione Massa alle pendici del monte Nerone, sorgeva l'abbazia di San Pietro di Massa, della quale oggi resta solo la chiesa. La sua fondazione si fa risalire al secolo IX anche se le prime notizie documentate sono del 1115. L'abbazia esercitò un' enorme influenza nell'organizzazione sociale ed economica di una vasta area geografica ed era in possesso di numerose chiese e castelli nei territori di Cagli, Gubbio, Città di Castello e Senigallia.
Tali patrimoni furono causa di scontri con il comune di Cagli che saccheggiò e depredò l’abbazia in diverse occasioni. Per opera del Priore di Fonte Avellana l’abbazia benedettina perse la sua autonomia nel XV secolo a causa di una crescente laicità degli abbati ivi insediati. Nel 1514 fu unita alla sede vescovile di Cagli.
La chiesa conserva ben poco della struttura originaria a causa dei numerosi restauri avvenuti nel corso dei secoli: si possono comunque rintracciare elementi sulla facciata a capanna, su parte del campanile e sul fianco sinistro, dove nel muro di cortina è incassato un architrave con disegno a volute. L'edicola del campanile porta incisa la data XXLMDCCCLVI. L'interno si presenta ad aula unica con basse capriate a vista; l'altare maggiore è in stucco in tipico stile barocco ed è privo di pala. Interessanti sono i due locali, al di là dell'altare maggiore, con volta a crociera e archi di volta in pietra poggianti su bassi pilastri, alcuni con angoli smussati e altri su colonne; nella chiesa possiamo inoltre ammirare la pala seicentesca raffigurante la Madonna del Rosario e i Santi. Per saperne di più clicca:
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
GENGA, Ancona
Genga è un comune italiano di 1 758 abitanti della provincia di Ancona.
Genga è un piccolo castello medioevale immerso nella natura, che dette origini alla nobile dinastia dei conti della Genga, che consegnò alla storia illustri personaggi e guerrieri. Inoltre è anche un centro termale, riserva naturalistica e zona di enorme interesse speleo-carsico con le celeberrime grotte di Frasassi.
l comune di Genga è situato nella zona preappenninica delle Marche. Il territorio, uno dei più vasti della regione, si estende su una superficie di 74 km². Le linee di confine sono costituite dai comuni di Arcevia, Serra San Quirico, Fabriano e Sassoferrato. Il suolo è quasi tutto di tipo collinare, con la sola eccezione dei tratti pianeggianti che delimitano il fiume Sentino, che scorre parallelo alla strada comunale Frasassi e che attraversa il paese in tutto il suo spazio. Dista 63 km dal capoluogo di provincia Ancona.
Delle origini del castello di Genga non si sa molto perché sono molto antiche. Alcune leggende poetiche riporterebbero le origini ai tempi di Pirro, re degli Epiri, allorché un certo Lucio Sentinate, dopo aver militato inizialmente con quel re e di poi con i romani, acquistò il monte Giunguno e vi edificò il Castello di Genga. Un'altra leggenda ricorda che una ragazza di nome Genga s'innamorò di un tedesco di nome Gallo, con il quale unitasi in matrimonio diede origine alla famiglia dei Conti della Genga. Certamente si può ritenere che popolazioni provenienti dalla valle del Sentino si stabilirono nel territorio; poi sopraggiunsero gli Umbri che uniti ai Piceni occuparono tutto il Piceno Annonario
Abbazia di San Vittore alle Chiuse, è il monumento più importante che sorge nel territorio comunale e uno dei migliori esempi di Architettura romanica nelle Marche. Si trova nella frazione di San Vittore Terme, dove sono anche le famose Grotte di Frasassi.
Grotte di Frasassi. Sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi nella frazione di San Vittore Terme. È un famoso complesso formato da una serie di grotte di cui la prima visitabile dall'attuale ingresso è l'Abisso Ancona: ha un'estensione di 180 x 120 m ed una altezza di 200 m; è talmente ampio (oltre 2 milioni di m3) che al suo interno potrebbe essere contenuto senza problemi il Duomo di Milano.
Tempio del Valadier ed eremo di Santa Maria Infra Saxa. Sono due strutture religiose ricavate all'ingresso di una grotta nella stessa vallata delle grotte di Frasassi.
Il Museo di Genga è stato istituito attorno al 1980 da don Andrea Caporali e don Enrico Principi e raccoglie opere d'arte, suppellettili e oggetti di culto di proprietà della parrocchia di San Clemente e di altre chiese del comprensorio di Genga. La raccolta, costituita da ventitré quadri su tavola o su tela, tre sculture e alcuni pezzi di paramenti liturgici, di mobili di sacrestia, di reliquiari, calici e libri liturgici antichi, è allestita nella chiesa di San Clemente, la prima sede parrocchiale del Castello medievale, sorta nell'XI secolo, restaurata e modificata nei secoli XVI e XVII. Trittico di Antonio da Fabriano (secolo XV); San Girolamo e committente, tela su tavola, secolo XV, opera di Antonio da Fabriano; Sant'Antonio Abate, statua in terracotta dipinta di Pietro Paolo Agabiti (secolo XV).
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Musica e Liuteria - Atelier Cesarini e M° Federico Galieni, parte 1
Musica e Liuteria è l'appuntamento tra il musicista e le realizzazioni dell'Atelier Cesarini.
Atelier Cesarini presenta due violini artigianali suonati dal M° Federico Galieni, in una performance solistica divisa in due episodi.
La cornice è favolosa, siamo nell'Orto Medievale di Perugia, nel complesso di San Pietro.
Federico suona con il suo archetto in pernambuco Cesarini Selected e il violino “Il Solista”, creazione artigianale del laboratorio Atelier Cesarini.
Il brano suonato in questo primo episodio è “Eugene Ysaye - dalla Sonata per violino solo n. 1 op. 27: I Grave”
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San Pietro
Nel cuore del Borgo di San Pietro a Perugia, detto anche il Borgo Bello, in un’atmosfera ancora oggi di pace e serenità, sorge la storica abbazia di San Pietro. Centro di cultura e di spiritualità, il complesso di San Pietro è un luogo che tuttora emana il suo fascino millenario, capace di attrarre i numerosi visitatori che lo frequentano per scoprirne e ammirarne lo straordinario e unico patrimonio di storia e arte che custodisce e rende accessibile, secondo in Umbria solo alla Galleria Nazionale dell’Umbria.La Basilica con la Sagrestia e la Cripta, il Campanile con la sua guglia protesa verso il cielo, simbolo di Perugia, i tre Chiostri di luminosa fattura, la Scala nuova che conduce al corridoio trecentesco e alle celle e ai dormitori dei monaci, l’antica Aula capitolare e il Refettorio, fino all’Orto medievale, espressione di giardino monastico che include al suo interno importanti elementi storici e architettonici come la vecchia via etrusco-romana e la porta urbica del 1200, insieme alla Biblioteca, all’Archivio, con i loro libri, documenti, codici, manoscritti antichissimi e alla Galleria Tesori d’Arte: uno straordinario scrigno che racchiude meraviglie e misteri che il turista, il visitatore, il curioso potrà svelare rimanendo incantato. Ferdinand Gregorovius nelle sue Passeggiate per l’Italia (1864-1871) scrisse di San Pietro: “la sua chiesa, una bella basilica, con antiche colonne di granito, è ritenuta come la gemma più preziosa della città, ed è un vero museo della pittura umbra. Contiene splendidi quadri del Perugino, di Orazio Alfani, del Doni, dello Spagna e di altri maestri, e preziosissime copie delle opere del Perugino e di Raffaello, eseguite dal Sassoferrato”.Ma San Pietro è anche il luogo della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico e delle innovazioni nel settore delle scienze agrarie: di proprietà della Fondazione per l’Istruzione Agraria, con il suo complesso architettonico, la splendida Basilica, le opere d’arte, l’archivio storico e i possedimenti delle rocche di Casalina e di Sant’Apollinare, oltre a rappresentare un’importante testimonianza storica e artistica della fervente attività dei Benedettini, che tuttora vi dimorano, è anche il perno di una moderna azienda agraria, ereditata dai monaci e sede del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia, evoluzione moderna della Facoltà di Agraria, e del Centro di Ateneo per i Musei Scientifici. Un’affascinante integrazione, quindi, di Scienza e Arte, con la Scienza che dimora nell’Arte e che il visitatore potrà svelare piano piano.
Orto Medievale
All'interno del complesso di San Pietro prende spazio lo stupendo Orto Medievale, luogo di ricerca che fa parte del Centro Ateneo per i Musei Scientifici (C.A.M.S.)
Per conoscere di più:
Audio, recording and mastering (violino only)
Pitch Audio Research, Perugia
Video realizzato da:
SNAP production
CANON 650d 600d
Powered by Liuteria Cesarini, ringraziamo lo staff e la Direzione dell’Orto Medievale
Monastero di S. Chiara, Sassoferrato
La nascita del Monastero di S. Chiara di Sassoferrato si ricollega a quel vasto movimento religioso femminile che si diffuse in tutta Europa nel XIII secolo. Oggi la piccola comunità continua a vivere in letizia la Regola di S. Chiara, offrendo a tutti la possibilità di un contatto con la Parola di Dio e di un'esperienza spirituale condivisa. Più informazioni:
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
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Around San Pietro in Vincoli after visiting Michelangelo's Moses
via YouTube Capture