Pescasseroli: nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo l'arrivo della Madonna Incoronata di Foggia
Sabato 10 agosto 2019 a Pescasseroli la solenne processione della statua della Madonna Incoronata di Foggia con l'arrivo nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo dove, nella navata sinistra, è conservata la statua lignea della Madonna dell'Incoronata di Pescasseroli.
La statua di Pescasseroli, come l'icona di Foggia, è di colore scuro, la Vergine stringe un globo nella mano destra e con l'altra sorregge il Bambino. È evidente un richiamo alle linee bizantine, spesso riprese dalla scultura romanica. La veste della Madonna è di color azzurro scuro, con piccole decorazioni bianche; il manto dorato è caratterizzato da motivi geometrici scuri; la veste del Bambino è rossa e su di essa sono presenti le stesse decorazioni del vestito di Maria.
Scrive Benedetto Croce:
«La Madonna Incoronata che si venera nella Chiesa Parrocchiale ebbe e ha una grande reputazione tutt'intorno, fin in Terra di Lavoro (Casertano) e nella Campagna romana. È una statuetta in legno, nera, con un globo nella mano destra e reggente con la sinistra il Bambino. Papa Eugenio IV concesse l'Indulgenza Plenaria a quanti visitassero l'Incoronata di Pescasseroli nei giorni della Natività, della Purificazione, dell'Assunzione e della Visitazione».
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La Madonna Nera, a Pescasseroli, può essere legata alle tracce lasciate nella “Perla del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio, Molise” dai Monaci Cistercensi e dai Benedettini, come dimostrano alcuni dettagli della Chiesa di San Pietro e Paolo, la più antica del paese oggi in piedi (XI secolo). La Chiesa è stata eretta su una preesistente cella monastica Paolina del 800/850 d.c., di dote del convento fortificato benedettino di San Angiolo in Bareggio.
Secondo un'altra ipotesi, sono stati i monaci anacoreti basiliani ad aver portato il culto della Madonna Nera a Pescasseroli, passando per le autostrade dell'epoca, il Tratturo Candela (in provincia di Foggia) - Pescasseroli, considerando che anche a Foggia è vivissimo questo culto (Pescasseroli e Foggia sono anche gemellate).
La Madonna Nera lignea di Pescasseroli ha un globo nella mano destra e il Bambin Gesù nella sinistra. Sita nel Santuario della Madonna dell'Incoronata si trovava originariamente nell'antico borgo fortificato di Castel Mancino, di cui oggi restano solo i ruderi, poiché distrutto da un sisma nel 1579 e poi abbandonato.
In una Bolla papale del 1115, il Pontefice Eugenio IV concedeva indulgenza plenaria a chi nei giorni della Natività, della Purificazione e della Visitazione avesse visitato la Madonna Incoronata a Pescasseroli. Il culto dell’Incoronata a Pescasseroli è testimoniato anche nel 1283, quando Carlo d’Angiò autorizzò Cristofaro d’Aquino all'organizzazione di una fiera di bestiame l'8 settembre, giorno della Madonna Incoronata di Pescasseroli.
Per quanto riguarda il nesso tra i pellegrinaggi e la Madonna Nera, c'è da dire che a Pescasseroli, precisamente nel Santuario di Monte Tranquillo, antico rifugio per i pellegrini, c'è un’altra statua della Madonna Nera (copia della statua originale, recentemente sottratta). Quando nel mese di luglio si festeggia la Madonna di Monte Tranquillo in processione dal paese fino alla chiesetta, c'é un posto con una roccia a forma di mantello dove ci si ferma a pregare, poiché si ritiene che proprio lì abbia sostato e poggiato il suo manto la Santa Vergine, di cui è rimasta l'impronta. Una leggenda popolare che ci da probabilmente la conferma che la Madonna Nera sia stata importata dai pellegrini a Pescasseroli.
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia
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Corfinium nacque, come molti altri centri antichi, in una zona morfologicamente adatta ed ospitale, su un pianoro delimitato da due fiumi, l'Aterno e il Sagittario.
Il primo nucleo insediativo, preceduto da frequentazioni sporadiche, si sviluppò intorno al V sec. a.C., su una altura fortificata già naturalmente e rafforzata da muri in grossi blocchi di pietra, ancora visibili in parte nel secolo scorso.
Lo sviluppo urbano successivo si concentrò soprattutto lungo le principali vie d'accesso alla città, coincidenti in parte con l'attuale S.S. n° 5 (l'antica Via Valeria) e con la strada provinciale per Pratola Peligna.
Nel 91 a. C., quando fu scelta come capitale dagli italici insorti nella Guerra Sociale contro Roma, Corfinium doveva già essere un centro fiorente, come attestano le epigrafi e i corredi tombali.
Gli storici raccontano che, proprio in virtù del suo status di capitale, la città fu particolarmente fortificata e monumentalizzata.
La Guerra Sociale durò circa due anni, durante i quali Corfinium fu centro di grande vitalità: qui venne anche coniata la moneta ufficiale degli insorti, in argento e recante immagini simboliche dell'impresa.
Sulla moneta era impressa la scritta ITALIA, nome con il quale venne ribattezzata la città.
Nel I secolo d. C., dopo il passaggio di Cesare nel 49 a. C. e la definitiva pax con Roma, sembra iniziare un periodo di sviluppo urbanistico ed edilizio: un grande teatro venne costruito sull'estremità orientale dell'arx (segno anche delle decadute esigenze difensive); si sviluppò ulteriormente la zona sacra repubblicana con la costruzione di nuovi templi; i quartieri residenziali vennero ampliati o ristrutturati.
L'imperatore Claudio, alla metà circa del I secolo d. C. potenziò la viabilità della regione con la costruzione della Via Claudia Nova che, nel territorio di Corfinium, rettificò ed ampliò la più antica Via Valeria.
Nel II-III secolo d. C. tale fermento urbanistico non sembra affatto estinguersi: testimonianze epigrafiche e monumentali dimostrano come la città godesse di una fiorente economia.
Un grande complesso termale venne eretto da Sergius Cornelius Dolabella, console nel 113 d. C., e nello stesso periodo fu costruito un nuovo tempio per volere di Gneo Alfio Massimo, come si deduce da due epigrafi monumentali.
Anche gli scavi più recenti hanno individuato una consistente fase di ristrutturazione edilizia, soprattutto negli edifici pubblici (terme, taberne).
Mancano dati storici ed archeologici per gli ultimi secoli dell'impero, ma la ceramica e le monete reperite nel territorio, fortuitamente o in corso di scavo, testimoniano una continua ed assidua frequentazione sino a tutto il IV secolo d. C.
Guerra Sociale
Nel 91 a.C. iniziò la guerra dei popoli italici contro Roma per ottenere diritti politici fino ad allora negati.
Corfinium, già centro fiorente nel territorio peligno, fu scelta come capitale e quindi arricchita da un nuovo Foro, un grande edificio per le pubbliche assemblee e rifornita di provviste e denaro in vista della guerra.
Durante i due anni di guerra la città fu un centro assai vitale: qui si coniò la prima moneta degli insorti, con la legenda ITALIA, nome con il quale Corfinium venne ribattezzata e che diverrà, molti secoli dopo, quello dell'intera nazione.
Dopo alterne vicende la guerra si concluse nell'89 a.C. a favore di Roma, che concesse comunque la cittadinanza alle province.
Corfinium divenne un municipium retto da magistrati propri, i quattuorviri, ricordati in varie epigrafi corfiniesi.
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PESCASSEROLI
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Organizzato dal Rotary Club Cairoli