Le chiese di Lanciano: suonate chiesa Sant'Agostino e Santa Maria del Ponte
Riprese feriali del centro storico di Lanciano, e delle sonate di campane della chiesa di Sant'Agostino e della Cattedrale della Madonna del Ponte
Ore 17:15 suonata plenum della Basilica cattedrale e di Sant'Agostino
Ore 17:30 suonata della Cattedrale, le 2 grandi
*Ore 17:45 suonata della campana mediana della Basilica cattedrale
La processione del Venerdì Santo di Chieti 2019 Sant'Agostino via vicoli
Processione del Venerdì Santo a Chieti 19 aprile 2019 -
Ti adoriamo o Cristo; Miserere di Selecchy interpretati dal Coro e l'Orchestra dell' Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti
Maestro di Cappella Giuseppe Pezzulo - Maestro del coro e direttore Loris Medoro
Qui il link alle foto
Vinirdì Ssante
versi di Raffaele Fraticelli
Questa lirica è stata letta dall'Autore, per la prima volta sul programma nazionale RAI, la sera del Venerdì Santo del 3 aprile 1953
Vinirdì Ssante: 'sta jurnata scure
quanta ricurde fa vinì a la mente,
ognune s'arevéde crijature
che vva de llàà dde qua, 'm mezz'a la ggente.
Chi sa pe' quanta tempe, quant'ancóre
'stu jorne vè pparlà dentr'a lu core!
Jé m'arecorde tant'anne passate,
nghe nu vistite nove, tante belle,
e mamme mi dicè: statte appicciate,
'ca te pu' perde, guarde quanta folle;
mo statte zitte, sa, mo fa lu bbone,
ca sta p'arrevà la Prucissione.
Passéve lu Stannarde annanze a ttutte,
cirt'ùmmene nghe lu cappucce nere,
e li bbardissce mantenè li fiucche,
e cirte purtè 'm mane le cannéle;
E jé 'm punte di pite m'avezè'
peì le vedeì cchiù meje gna passè'.
Mo passe l'Angele - sentéve a ddice -
e dope vè' la Scale, sta vicine;
la Brocche di Pilate, la Cammcie,
lu Halle, la Curóne di li spine.
E la Prucissìone a ppiane a ppiane
intante zitte-zitte s'alluntane...
La Croce, lu Serpente passe pure,
lu Volte Sante a chelu vele nere;
ma mo se sente appéne li Canture
che ccàntene lu belle Miserere:
ognune a 'stu mumente, lapperlà
lu core 'm bette sente a ttuzzelà?
Ambràcceme, mammà, famm'avedè,
ca sta'rrevà, Gisù nghe la Madonne!
Allore m'ambraccéve mamma mè:
Gisù, purte la pace pe' 'stu monne!
- dicéve - binidìce tutti quante,
fa cresce 'sti bbardissce bbune e ssante!
E la Madonne nghe lu mante nere,
passè. Li viuline e li Canture
cantéve n'àtra vote... Miserere!...
Mammà, quande so' grosse cante jé pure!...
Chì sa pe' quanta tempe, quant'ancóre,
'stu jorne vè 'pparlà' dentr'a lu core!
Campane Santa Maria Degli Angeli e Sant' Agostino
Campane Santa Maria degli Angeli e Sant' Agostino a Chieti (Abruzzo) suonata per il mese di Maggio: il Mese Mariano
Campane della Parrocchia di S.Agostino in Castelfidardo (AN) v.645
- [15:01] 3-4-5-1 sulla IV per l’Angelus feriale/festivo;
- [15:39] Distesa delle 17:45 con le 3 campane minori (dura 1 minuto e mezzo) per la messa feriale delle 18:15, ripresa mercoledì 17 ottobre 2018 nel parcheggio di una casa privata;
- [18:21] 15 tocchi sulla IV alle 18:00 come ultimo richiamo;
- [18:52] Ipotetica distesa feriale delle 11:30 con le 2 campane mezzane (dura 3 minuti) per la messa domenicale delle ore 12:00, ripresa Domenica 30 Giugno 2019 da Via Isonzo. In realtà anche la campana minore oscilla, ma non riesce a suonare;
- [23:00] Distesa festiva delle 16:30 con le 3 campane minori (dura 3 minuti) per la messa domenicale vespertina delle 17:00, ripresa Domenica 30 Settembre 2018 dal chiostro;
- Plenum solenne:
[27:08] I° suonata (dura 3 minuti) alle 16:30 per la messa vespertina dell’Immacolata Concezione alle ore 17:00, Domenica 8 Dicembre 2019. È stata ripresa pressappoco dallo stesso angolo della distesa feriale;
[31:16] II° suonata alle 11:47 circa (dura 5 minuti) per la messa domenicale delle ore 12:00 nella festa della Madonna del Rosario, Domenica 7 Ottobre 2018. La distesa è stata fatta partire in elettrico-manuale dal parroco, che mi ha concesso di riprenderle da una delle finestre della canonica sopra al chiostro.
Concerto di 4 campane di diverse epoche e fusioni, di cui le 3 grandi a slancio e la piccola a battaglio cadente veloce:
I: Sib3, fusa da Lucio Broili di Udine nel Maggio del 1966 su donazione locale dei consorti Fioranelli. Su di essa sono raffigurati un pavone, un cervo, un santo non identificabile e l’Assunzione della B.V.M. Ha un diametro di 79 cm per un peso pari a 265 kg circa.
Iscrizioni: “CASTELFIDARDO MAGGIO 1966 | FIORANELLI GIULIO E CONSORTE DONANO”
Marchio del fonditore: “FUSE LUCIO BROILI UDINE”
II: Re4, fusa da anonimo nel Settembre del 1704. Su di essa sono raffigurati un santo non identificabile e la Madonna col Bambino, mentre nella parte superiore, a livello decorativo, sono rappresentati dei festoni a motivi vegetali. Ha un diametro di 63,5 cm e un peso di 145 kg circa.
Iscrizioni: “A FULGURE ET TEMPESTATE LIBERA NOS | DOMINE CHRISTUS NOBISCUM | STATE A ● D ● M ● D ● C ● C ● I ● I ● I ● I”
III: Solb4 leggermente crescente, fusa da anonimo nel 1581. Su di essa sono raffigurati animali e piante di vario genere. Ha un diametro di 47 cm e un peso di 60 kg circa.
Iscrizioni: “+ MENTEM ● SANTAM ● SPONTANEAM ● ONOREM | ● DEO ● ET ● PATRIE ● LIBERATIONEM ● M ● D ● LXXXI”
IV: Lab4 calante, rifusa dalla Pasqualini di Fermo nel 1948 col bronzo della precedente (incrinata), colato nel 1878 dai Baldini di Sassoferrato (AN) forse nello stesso periodo della III della vicina collegiata, e pesava circa 50 kg. Su di essa sono raffigurati la Madonna col Bambino, un Crocifisso, l’Agnello Mistico e lo stemma papale di Pio XII. Sulla parte superiore vi sono festoni a motivi di foglie d’olivo, mentre sotto al marchio della fonderia altri festoni a motivi vegetali. Ha un diametro di 41,2 cm e un peso di 40 kg circa.
Marchio della fonderia: “FONDERIA | PASQUALINI | FERMO”
Anno di fusione, riportato sulla bocca: “A.D. MCMXLVIII”
III e IV insieme
Per il censimento completo, vi rimando qui [
Il complesso campanario, originariamente manuale, è stato elettrificato intorno agli anni 80-90 dalla OES Brevetti Scarselli. A causa dello stato precario del campanile a vela, ordinariamente sollecitato dall’onda d’urto provocata dalle campane stesse (rischiava addirittura il crollo per via delle numerose crepe, scoperte in seguito al rimontaggio del battaglio della campana maggiore, nel frattempo staccatosi), nel 2012 fu oggetto di un robusto restauro e rinforzo. Nel corrente anno il comune, proprietario del bene, commissionò il rinnovamento dell’impianto campanario (fermato precauzionalmente diversi mesi, attorno al 2010) alla ditta signese per ridurre le spinte al minimo. La novità più evidente riguardò, infatti, la campana minore: originariamente a slancio, doveva andare piuttosto alta per battere regolarmente a causa del battaglio minuscolo, al punto da rischiare di andare a sbattere sul muro della finestra. Col contrappeso installato sopra, perciò, è stato possibile ridurre il raggio di oscillazione senza però alterarne la velocità: agli orecchi più allenati non risultano differenze rispetto al vecchio sistema.
Venne inoltre sostituito l’originale programmatore con un Seles nero, montato dalla De Santis-Corinaldi. Da allora l’impianto è stato quasi del tutto abbandonato (e potete vederne gli effetti durante il filmato).
Ringrazio la collaborazione del parroco Don Andrea, di Sauro Corinaldi e di Luca Paolini.
Chieti puntata 2° - centro storico, i suoi quartieri antichi (Collana le grandi città dell'Abruzzo)
ABRUZZO TURISMO - STORIA DELL'ABRUZZO RACCONTATA E COMMENTATA
Un documentario in 5 capitoli raccontato e illustrato dalla mia voce, Lorenzo Cav95, che includerà: 1 la storia d'Abruzzo dalle origini sino all'epoca contemporanea, 2 la descrizione storico-artistica delle principali città della regione, 3 la storia dell'arte con riferimenti all'architettura, scultura, pittura, letteratura, 4 approfondimento sull'architettura abruzzese, 5 le tradizioni, le leggende, il folklore, e la musica popolare.
In questa puntata espongo la prima parte di Chieti: innanzitutto la sua storia, le origini mitiche della fondazione di Achille in onore della madre Teti, dello splendore romano quando fu capitale dei Marrucini, di cui restano le vestigia dell'anfiteatro della Civitella, dei tenpietti giulio claudii, delle terme romane, poi la decadenza, la distruzione nell'801 da Pipino il Breve, la ricostruzione e l'ascesa politica ed economica come capitale dell'Abruzzo Citeriore con decreto di Alfonso d'Aragona, il potere del casato patrizio dei Valignani, sommato al potere della diocesi con sede nella Cattedrale di San Giustino, ecc...e infine parlerò delle modifiche all'urbanistica del centro storico e dei 6 rioni.
IN QUESTA PUNTATA finalmente spongo la storia e i monument dei quartieri di Chieti: 6 storici + il settimo moderno, il rione Sant'Anna, che comprende il cimitero e piazza Garibaldi. Gli altri rioni sono il Colle San Paolo e il Colle Gallo, area dei tempietti romani, del corso Marrucino e di San Giustino, la Civitella, il rione Porta Monacisca o di San Giovanni, area della chiesa di Materdomini, il piano Sant'Angelo con la via Arniense (o Terranova) e infine il quartiere di Porta Santa Maria o Trivigliano, con la via degli Agostiniani e Porta Pescara. Le chiese, i palazzi, i musei, le aree archeologiche dell'antica Teate a vostra disposizione. Infine parlerò della processione storica del Venerdì santo.
Chieti - Voragine anche allo Scalo
rete8.it
Wonderful SANTA CHIARA
CHIETI, Abruzzo, Italy
Triora (Imperia) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La XXXIII puntata della X serie di Borghi d'Italia ci accompagna alla scoperta di Triora (Imperia), conosciuto come il paese delle streghe. Nel corso della puntata incontriamo il sindaco, il parroco e gli altri protagonisti del territorio. Visitiamo il borgo antico, la parrocchiale, l'oratorio, i ruderi del castello, il museo etnografico e delle streghe. Inoltre presentiamo le manifestazioni più importanti e mostriamo anche la suggestiva chiesa di Sant'Agostino impreziosita dai suoi pregiati affreschi. Poi percorriamo il vecchio sentiero che ci porta alle piccole case in ardesia dove nel 1500 hanno abitato le streghe. Non mancano i piatti tradizionale e lo speciale pane di Triora.
Buona visione!
Siamo Noi - Lanciano (Chieti), ristorante il Noceto di Aida
Il Ristorante Pizzeria Sociale Il Noceto di Aida nasce grazie alla collaborazione tra
la Cooperativa Sociale Aida (Attività Integrate di Autoimprenditorialità) che opera sul territorio abruzzese dal 2013 e che lo gestisce e la Samidad Onlus, cooperativa sociosanitaria che mette a disposizione i locali. Il Noceto di Aida, il cui motto è “Alimenta la Diversità” porta il sociale in cucina e opera per l’integrazione lavorativa e la partecipazione attiva di persone con disabilità.
Birra artigianale in mostra a Chieti
Lanciano, servizio Tgmax 5 luglio 2014. Chieti: Slow Food presenta la guida delle birre artigianali d'Italia alla prima edizione di Abruzzo Beer Festival nel centro expo della Camera di Commercio. In Abruzzo ci sono 14 birrifici artigianali con una buona percentuale di quote rosa.
Chieti - esecuzione integrale del Miserere di Saverio Selecchy - Venerdì santo del'anno 2019
esecuzione del salmo 151, ossia il Miserere, nella Cattedrale di San Giustino
Alba Adriatica - Vedova dona 800mila euro alla parrocchia di Sant'Eufemia
I fondi serviranno a costruire la nuova chiesa
Giorgia e Antonello - wedding film - Chieti - Abruzzo - 2018 - FOTOmovie studio
Vi siete fidanzati quando eravate piccolini, vi vestivate uguale per pura casualità e quando mi viene da pensare all'amore mi venite in mente voi due...
Siete nati per stare insieme...
Una coppia di giovani e innamorati sposini nel giorno più bello della loro vita.
Chiesa: Sant'Agostino - Chieti - Abruzzo
Ristorante: Casa De Campo - Mosciano Sant'Angelo
FOTOmovie studio - fotomoviestudio.com
le Vostre Emozioni.. la Nostra Passione..
Campane dell'abbazia di San Giovanni in Venere (Fossacesia - Abruzzo)
Campane di Sant'Agostino - Giovinazzo (BA) - distesa feriale
Chiesa di Sant'Agostino, Giovinazzo (BA)
2 campane
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distesa della campana minore per la celebrazione feriale
Filippo Rusuti, Madonna col Bambino, Basilica di santa Maria del Popolo, Roma manortiz
Filippo Rusuti (1255 circa – 1325 circa), Madonna col Bambino, Basilica di santa Maria del Popolo
È di Filippo Rusuti la Madonna col Bambino di Santa Maria del Popolo: la firma emerge dal restauro
È di Filippo Rusuti (1255 circa – 1325 circa) la Madonna col Bambino di Santa Maria del Popolo, la celebre opera duecentesca conservata nella chiesa romana. L’ultimo restauro dell’opera ha riportato alla luce parti di firma che sarebbero riferibili al grande protagonista della pittura romana del Medioevo, insieme a Jacopo Torriti e Pietro Cavallini uno dei tre grandi della Roma di fine Duecento. Il restauro, tutto al femminile, è stato condotto da Consorzio Aureo (Cristina Caldi e Fiammetta Jahier, sotto la direzione di Simonetta Antellini).
Al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo saranno presentati oggi alle ore 18 il restauro e la nuova attribuzione del dipinto, alla presenza di Edith Gabrielli, Direttrice del Polo Museale del Lazio, del prefetto Angelo Carbone della Direzione centrale per l’amministrazione del Fondo Edifici di Culto, di Francesco Prosperetti, Soprintendente Speciale di Roma, di Alessandro Tomei, Professore Ordinario di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti e di Simonetta Antellini, già Soprintendenza Speciale di Roma.
Scritto in data 18/10/2018, 13:05:59
Insieme a Pietro Cavallini e Jacopo Torriti, fa parte della più importante triade della pittura romana a cavallo tra ‘200 e ‘300: a loro si devono molte decorazioni che costituiscono i capisaldi della storia dell’arte. Da giovane fu attivo nel cantiere della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, con Torriti, dove probabilmente realizzò alcune Storie della Genesi.
Il suo massimo capolavoro, unico firmato, è rappresentato dai mosaici per la facciata di Santa Maria Maggiore realizzati per il cardinale Pietro Colonna (1288-97). Si tratta del Cristo in gloria e delle Storie della chiesa liberiana (quest’ultime ritenute soprattutto opera di suoi seguaci). È probabile che Rusuti fu in Francia, a Poitiers per il re e ad Avignone, diventata sede pontificia, forse al seguito di un Colonna tra 1309 e 1316. Tornato a Roma, nel 1319 ca., ancora grazie agli ottimi rapporti con i Colonna, legati agli Angiò, partì per Napoli dove affrescò i Profeti per la chiesa di Santa Maria Donnaregina e scene delle Storie della vita di Cristo in San Domenico. Nel 2010 gli sono stati attribuiti gli affreschi scoperti nella torre del Campidoglio, raffiguranti Cristo trionfante con i Santi Pietro e Paolo
SUOR ELISA MARTINEZ: APERTURA DEL'INCHIESTA DIOCESANA
Giulianova, il bilancio di D'Agostino
Nella conferenza stampa per la presentazione dei nuovi acquisti, il presidente giallorosso, Dario D'Agostino ha tracciato alcune analisi di questa stagione
ITALIA - AJO' COL CONTE - Cripta di San Lucifero Cagliari
La cripta di San Lucifero si trova a Cagliari vicino alla chiesa omonima. Comprende 3 sacelli utilizzati come ambienti funerari cristiani: Sacello di San Lucifero, Sacello di Rude ed Eliano e Sacello di San Lussurio. Attualmente è visibile solo la parete meridionale con quattro arcosoli.
Basilica di Santa Maria del Popolo, Roma. MVI_1373
documentario hd di G.Campanile
Roma 13 aprile 2013
Santa Maria del Popolo è una celebre basilica di Roma, sita in piazza del Popolo, alla quale dà il nome, a lato della porta del Popolo.
Santa Maria del Popolo è uno degli edifici più significativi del Rinascimento romano, non solo per i suoi caratteri architettonici, ma anche per i dipinti e le sculture che custodisce. La chiesa sorse da una piccola cappella costruita per volontà di papa Pasquale II a spese del popolo romano (da cui il nome) sulle tombe dei Domizi. Probabilmente fu edificata come ringraziamento per la conquista di Gerusalemme, alla conclusione della prima Crociata. Riedificata nel Quattrocento all'epoca di papa Sisto IV, fu modificata nel Seicento ed è legata ai nomi di Bramante, Sansovino, Pinturicchio, Mino Da Fiesole, Raffaello, Bernini e Caravaggio. Di quest'ultimo sono presenti La Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro, che insieme all'Assunta di Annibale Carracci ornano la cappella Cerasi, posta a sinistra dell'altare maggiore.
La chiesa
L'interno a tre navate, a croce latina con volte a crociera, mostra lo schema sobrio e proporzionato delle chiese Cistercensi. Nel pavimento ci sono numerose lastre sepolcrali, risalenti al Medioevo ed al Rinascimento. Le cappelle abbondano di monumenti funerari e di opere d'arte. Tra queste, la più importante è la Cappella Chigi, la seconda a sinistra, realizzata su progetto di Raffaello per il banchiere Agostino Chigi a partire dal 1513 e terminata soltanto tra il 1652 e il 1656 con l'intervento di Gianlorenzo Bernini per volere di papa Alessandro VII Chigi. Raffaello realizzò per la cappella i cartoni per i mosaici della cupola (Dio padre creatore del firmamento e i Simboli del sole e dei sette pianeti), eseguiti da Luigi Pace nel 1516, e il disegno per le tombe a piramide di Agostino Chigi e del fratello Sigismondo, eseguite successivamente da Lorenzetto, Raffaello da Montelupo e Bernini con alcune modifiche. Anche la statua di Giona che esce dalla balena è stata realizzata da Lorenzetto su disegno di Raffaello, mentre Abacuc e l'angelo e Daniele nella fossa dei leoni sono opera di Bernini. La pala d'altare è invece opera di Sebastiano del Piombo e Salviati.
Cappella Cerasi: Caravaggio
La prima cappella del transetto sinistro, vicino all'altare, ospita due capolavori di Caravaggio: la Crocifissione di San Pietro, realizzata intorno al 1601 e la Conversione di San Paolo, dello stesso periodo. Le due tele, dipinte ad olio, furono commissionate a Caravaggio nel settembre del 1600 da Tiberio Cerasi, tesoriere di papa Clemente VIII, che aveva acquistato una cappella nella chiesa di Santa Maria del Popolo. Ad Annibale Carracci fu invece affidata la pala d'altare raffigurante l'Assunzione della Vergine. La morte del cardinale Cerasi, prima che Caravaggio completasse le due opere, creò seri problemi all'artista: gli esecutori testamentari di Cerasi, i priori dell'Ospedale della Consolazione, non furono affatto soddisfatti del lavoro di Caravaggio, giudicandone evidentemente troppo forte l'impatto. L'artista fu quindi costretto a dipingere una nuova versione delle due tele, che comunque conservano un'enorme forza e presentano una serie di soluzioni stilistiche incredibilmente innovative. Innanzitutto, la scelta dell'angolo visivo, in entrambi i dipinti molto ristretto e definito dalla prospettiva di grandi masse: il cavallo visto da dietro nella Conversione; i quattro corpi dei personaggi nella Crocifissione. Caravaggio si esalta nella descrizione pittorica delle materie e delle luci. Ma a colpire, soprattutto, è l'umanità dei diversi personaggi rappresentati, non solo quella dei due santi: nessun eroismo o trasfigurazione, ma una scena di vita descritta con tragico realismo.