Rione Santa Caterina Asti Paliotto 2007.mpg
Le campane di Montechiaro d'Asti (AT) Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina
Dedicato a: Montechiarese Doc
Montechiaro d'Asti, Chiesa parrocchiale di santa Caterina
Diocesi di Asti
Concerto di 3 campane in La3
Fuse da: ??
Sistema: Ambrosiano
Baudetta a 3 campane
Carico quest'ultimo video su richiesta dell'utente Montechiarese Doc, che me li ha passati! Mi scuso se per il precedente week-end non ho realizzato niente, ma sono rimasto bloccato a causa delle pesanti alluvioni che hanno interagito nella mia regione, favorendo l'ingrossamento del Ticino, fiume che passa proprio per Vigevano. Domenica questa, Solennità di Cristo Re dell'universo, rimedierò! :D :D A presto!!
Le campane di Montechiaro d'Asti (AT) Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina
Dedicato a: Montechiarese Doc
Montechiaro d'Asti, Chiesa parrocchiale di Santa Caterina
Diocesi di Asti
Concerto di 3 campane in La3
Fuse da: ??
Sistema: Ambrosiano
Concerto Funebre a 3 campane
Carico questi video su richiesta dell'utente Montechiarese Doc, che me li ha passati!
La chiesa detta di Santa Caterina
I tesori della chiesa di Santa Caterina a Casale Monferrato
FESTEGGIAMENTO SANTA CATERINA IN PIAZZA SAN SECONDO ASTI PALIO 2014
Il momento dell'ultimo festeggiamento e del saluto in piazza San Secondo,la piazza dove tutti gli anni i rioni fanno festa in occasione della vittoria del loro borgo!Ancora COMPLIMENTI AI VINCITORI!
Asti (Piemonte) chiesa di Nostra Signora Portae Paradisi - video + slideshow
La chiesa di Nostra Signora Porta Paradisi, comunemente detta dagli astigiani Madonna del Portone, è una chiesa cattolica, edificata inglobando la porta della cinta muraria dell'antico borgo di San Marco (l'odierno Rione Santa Caterina), sulla quale venne poi costruita la primitiva chiesetta, ora incorporata nel santuario.
Del vecchio tempio non rimane che il piccolo presbiterio, che è stato innestato all'abside del nuovo santuario. Questo è in stile romanico-bizantino, con tre navate e due grandi cappelle delle stesse dimensioni a forma del coro, a crociera latina. Il braccio trasversale misura 35,25 metri. La cupola si innalza a 41 metri dal pavimento, sormontata dal cupolino alto 4,5 metri, su cui poggia la statua di 3 metri della Vergine, opera del bolognese Milani.
Nel 2002, in occasione del centenario della nascita del nuovo santuario, è stata abbellita la facciata con mosaici e statue che raffigurano i Santi della tradizione astigiana.
La cripta, costruita nel 1930, serve per le celebrazioni liturgiche invernali; caratteristiche sono due cappelle-diorama che raffigurano la Natività e la Sepoltura di Cristo, con statue in legno a grandezza naturale.
Giungendo al santuario dalla via posteriore, si percorre ancora un tratto della vecchia strada che attraversava l'antica Porta alla città. Questa strada, ormai trasformata in un'ampia gradinata, presenta a metà l'immagine votiva di un Ecce Homo. Di fronte, una volgare pietra incastonata nel muro. Narra la leggenda che il sasso, scagliato da un blasfemo contro l'immagine sacra, sia stato respinto dalla stessa e conficcatosi dov'è tuttora. La strada prosegue passando sotto i resti della Porta, posteriormente alla chiesa, per giungere in un parco in cui è ricostruita a grandezza naturale la grotta di Lourdes.
Chiesa di Santa Caterina, Lucca
Questo video racconta uno dei maggiori successi del Censimento: il recupero di un gioiello barocco, chiuso e in degrado da decenni, reso possibile grazie all’impulso dato da “I Luoghi del Cuore”.
L’appello lanciato dai cittadini attraverso il censimento, nel 2010, ha rappresentato una vera e propria scossa, giunta fino al Ministero. E’ stato così che, su richiesta della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, il MiBACT ha stanziato 800.000 euro per il recupero della chiesa. Oggi la chiesa è aperta al pubblico, anche grazie all’attività dei volontari del FAI. Grazie al censimento verrà ora restaurato l’organo ottocentesco.
Scopri gli altri luoghi salvati:
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Roma - “Via Crucis nella chiesa di Santa Caterina”
(26-03-2015) Nella magnifica cornice della chiesa di Santa Caterina, promosso dalla Fondazione per i Beni e le attività culturali e artistiche della Chiesa (presieduta dal dottor Renato Poletti), ha avuto luogo il concerto-rappresentazione sacra per voce recitante, tenore, cantor e organo Via Crucis, del Maestro Francesco Perri su testi di Francesco Terrone. Tra gli interpreti una giovane promessa della lirica italiana, il tenore Federico Veltri e l’attore Francesco Castiglione.
Palio di Asti - Rione Santa Caterina
Sfilata d'apertura per il palio.
Prignano Invita - Melito, Chiesa di Santa Caterina
Melito, Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
con lo scrittore Alfonso Cernelli
Prignano Cilento
Parco Nazionale del Cilento, Italia
prignanoinvita.it
cilentoinvita.it
La “Legenda aurea” di Santa Caterina martire
La tradizione culturale medievale ci ha consegnato una monumentale opera agiografica, la Legenda aurea di Jacopo da Varazze (1228 c.a./1298), frate domenicano che fu anche priore dell’ordine ad Asti nella seconda metà del XIII secolo.
Nella Legenda aurea vengono narrate le vite esemplari di cento ottantadue santi, modelli di vita cristiana: tra questi anche Santa Caterina di Alessandria d’Egitto, alla quale è dedicata la chiesa del rione.
La giovane martire ha avuto grande importanza nella tradizione cristiana - classica e medievale - , nella vita di numerosi ordini religiosi, nella storia degli studi filosofici e teologici, nelle tradizioni popolari e nell’iconografia religiosa, come dimostrano le numerosissime raffigurazioni della Santa nel corso dei secoli.
Secondo il racconto di Jacopo da Varazze, l’egiziana Caterina, figlia di re Costo, fu istruita fin dall'infanzia nelle arti liberali. Nel 305 Caterina si presentò a palazzo ad Alessandria durante i grandi festeggiamenti organizzati dall’imperatore romano Massenzio, nel corso dei quali si celebravano feste pagane con sacrifici di animali. Caterina rifiutò i sacrifici e chiese all'imperatore di riconoscere Gesù Cristo come redentore dell'umanità, argomentando la sua tesi con profondità filosofica.
L'imperatore, che, secondo la Legenda Aurea, sarebbe stato colpito sia dalla bellezza sia dalla cultura della giovane, convocò un gruppo di retori affinché la convincessero ad onorare gli dei. Tuttavia, grazie alla profondità della fede di Caterina, non riuscirono nell’intento, anzi essi stessi furono prontamente convertiti al Cristianesimo per merito della sua eloquenza .
L'imperatore ordinò la condanna a morte di tutti i retori e dopo l'ennesimo rifiuto di Caterina la condannò a morire anch'essa su una ruota dentata. Tuttavia lo strumento di tortura si ruppe e Massenzio fu obbligato a far decapitare la santa.
Il suo di Caterina venne poi trasportato dagli angeli fino al Sinai, la Montagna di Mosè dove si ergeva un famoso monastero in seguito dedicato alla martire.
Il corteo rosso-azzurro, rifacendosi alla versione della Legenda Aurea, ripercorre i momenti fondamentali della vita della Santa: la conversione, la disputa con i retori, il martirio della ruota e infine la morte per decapitazione.
ASTI - Alla scoperta della città
Ricca di monumenti del periodo medioevale, posta lungo la Via Francigena, Asti è la città natale di Vittorio Alfieri. È conosciuta in tutto il mondo per i suoi vini.
Palazzo Medici del Vascello e Torre Comentina - Torre Troyana - Piazza Medici – Collegiata di San Secondo – Teatro Comunale Vittorio Alfieri – Cattedrale di Santa Maria Assunta – Torre dei Natta – Palazzo Asinari Veraris di Costigliole – Chiesa Consolata e Monastero – Chiesa San Paolo – Torre e Palazzo dei Guttuari – Collegiata di San Secondo – Cripta – Pinacoteca Museo - Museo Civico – Palazzo Mazzetti - Battistero di San Pietro - Torre Rossa – Chiesa San Giuseppe - Torre De Regibus – Chiesa di San Martino – Casa Alfieri – Chiesa di Santa Caterina.
Video Shooting by
Pino Meola
Video Editing by
pinomeola
Music:
YouTube Audio Library Free
Wendding _ Invitation .mp3
Cantus _ Firmus _ Monks.mp3
Lost _ in Prayer.mp3
Nemesis .mp3
Pachabelly .mp3
???????? Chiesa dei Santi Nazario e Celso - Montechiaro d'Asti - Italy (1080p)
La chiesa dei Santi Nazario e Celso, si erge completamente isolata, a circa due chilometri in direzione nord-est da Montechiaro d'Asti sulle pendici di una verde collina (il Bric San Nazario), circondata tutt'intorno da alberi tranne che in facciata. L'edificio colpisce da lontano il visitatore per l'alto campanile e per l'effetto cromatico dato dalle fasce alternate di mattoni e di arenaria; costituisce un'importante testimonianza dell'architettura romanica che si sviluppò nel XII secolo nel Monferrato astigiano.
The Church of Saints Nazario and Celso, stands completely isolated, about two kilometers north-east from Montechiaro d'Asti on the slopes of a green hill (the Bric San Nazario), surrounded by trees all around except the façade. The building strikes from afar, the visitor to the bell tower and the chromatic effect given by the alternating bands of brick and sandstone, is an important testimony of Romanesque architecture that developed in the twelfth century in the Monferrato.
La Iglesia de los Santos Nazario y Celso, está completamente aislada, a unos dos kilómetros al noreste de Montechiaro d'Asti en las laderas de una colina verde (el Bric San Nazario), rodeado de árboles de todo excepto la fachada. Las huelgas de construcción desde lejos, el visitante de la torre del campanario y el efecto cromático determinado por las bandas alternas de ladrillo y piedra arenisca, es un importante testimonio de la arquitectura románica que se desarrolló en el siglo XII en el Monferrato.
L'Eglise des Saints Nazario et Celso, se dresse complètement isolée, à environ deux kilomètres au nord-est de Montechiaro d'Asti, sur les pentes d'une colline verdoyante (le «Bric San Nazario), entouré par des arbres tout autour, sauf la façade. Les grèves de construction de loin, le visiteur vers le clocher et l'effet chromatique donnée par les bandes alternées de briques et de grès, est un témoignage important de l'architecture romane qui s'est développée au XIIe siècle dans le Monferrato.
BESANA B ZA La chiesa e la festa di Santa Caterina
Montechiaro d'Asti - Borghi d'Italia (Tv2000)
Ultima puntata della stagione 2012-2013 di Borghi d'Italia a Montechiaro d'Asti, paese natale di Francesco Bergoglio bisnonno del Papa. Il paese è conosciuto per i suoi pregiati tartufi e per la tradizione religiosa. Nel corso della puntata scopriremo il bellissimo borgo, caratterizzato dal rosso dei mattoni in cotto, sovrastato dalla parrocchiale di santa Caterina e dall'imponente Torre Civica.
montechiaro d'asti
Breve presentazione fotografica
Places to see in ( Asti - Italy ) Torre Troyana
Places to see in ( Asti - Italy ) Torre Troyana
The Troyana Tower or Clock Tower , is one of the architectural symbols of the city of Asti . Located next to the Palazzo Ducale or the Governor, overlooking Piazza Medici, in the Rione San Secondo , it is included among the structures that make up the mosaic of the Castelli Aperti of Lower Piedmont. In the nineteenth century the tower bell marked the hours and the retreat for the night. It was also the sign of the opening of the schools. In more remote times, it signaled the closure of the shops and the punishments that were imposed on the public square.
It is a tower with a square base of 5,90 meters on each side, with a closed and smooth barrel, ending with three bands bounded by stone frames, on each side of which large mullioned windows open. Finish with a Ghibelline dovetail battlement and above it a metal pinnacle to cover the still working clock .
The foundation of the basal part took place between the end of the twelfth century and the beginnings of the next, according to the types of construction typical of the period; we do not know who the ancient owners were, most likely exponents of the ancient consular patrician increasingly undermined by the new ruling class of the city, which based its wealth on international trade, exchange and loan. It was in the first half of the thirteenth century that the Troya family , rich line of bankers, took over the still incomplete tower: around 1250 it began the construction of the three mullioned windows, and in a period of a little later (between 1260 and 1280 ) the completed with the sumptuous crenellated crowning to protrude.
The Incisa states that in 1420 the Asinari , who had become its owners, gave it to the Municipality of Asti, with the obligation to install the watch. In reality it is certain that in the second half of the fourteenth century the tower and the relevant Troy were incorporated into the new great palace where the dukes of Orleans, new lords of the City, established the seat of the Governors of Asti and its state. In 1422 Filippo Maria Visconti , as regent of the Asti County, transferred the residence of the Governors to the new castle of the citadel, and assigned the use of the palace to the Municipality, in which the headquarters of the Council of Credence and of the administrative offices were immediately transferred. Since then the Troyana tower became a civic tower: the existing clock was installed in the former municipal tower of Piazza San Secondo (then collapsed in 1680 ), and in 1470 to protect its mechanisms from the weather, the mullioned windows were closed and the top covered with the current sloping roof and with the bell-shaped spire. The public use of the tower remained even after the municipal office was relocated; in 1560 Emanuele Filiberto di Savoia, Count of Asti, gave her definitively to the City, which remained uninterrupted owner. In 1905 , the tower underwent its first restoration, with the reopening of the mullioned windows and the consolidation of the walls.
Although the presence of a bell in the tower dates back to the early fifteenth century , the current bell of the sixteenth century , is among the oldest in Piedmont and the oldest among those that still carry out the activity of marking the hours of the day. Only the bell of the church of San Giorgio di Chieri (now however museumized) is older, going back to 1452 - 1455 .
( Asti - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Asti . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Asti - Italy
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Fiori in Fiera Isola D'Asti 27 e 28 aprile 2019
La bellezza della primavera trova il suo fulcro in Fiori in Fiera che, nella sua 24^ edizione, torna tra Isola Villa e Piano a colorare il paese di festa, suoni, colori, gusto e armonia.
Saranno circa 100 i banchi che offriranno fiori e prodotti ai visitatori.
Villa, il borgo storico, accoglierà i visitatori con i suoi ombrelli colorati, un momento suggestivo e molto turistico
PROGRAMMA
Sabato 27 aprile dalle 11 alle 22 in Frazione Villa: stand di fiori, cultura e spettacolo.
Dalle 12 il Liceo Artistico Benedetto Alfieri di Asti (vincitori di un concorso di idee al Centro congressi) presenta Atelier of flowers
Alle 15 il cuoco Diego Bongiovanni arriva con il suo tour Mani in Pasta
Dalle 18 spazio a sommelier di Asti con Cantine in Fiore.
Domenica 28 aprile a Isola d'Asti-Piano
Fiori, piante e hobbisti in fiera con street food ed enogastronomia
Spettacolo dell'associazione BiCiDi Soul clown
Alle 10.30 Presentazione del libro Castelli d'Italia a cura di Ketty Borgogno
Alle 15 presentazione del libro Giardino pigro con Laura Caratti
Sfilata ed esibizione del Gruppo storico Sbandieratori e Musici di Isola d'Asti
Dalle 16.30 letture ad alta voce per bambini in biblioteca
Alle 17.30 Fiori in musica concerto della corale Santa Caterina nella Chiesa di Santa Caterina
L'obiettivo come sempre è quello di far conoscere il nostro territorio - spiega il sindaco di Isola Fabrizio Pace, in procinto di montare letteralmente la fiera con i volontari - portare persone da fuori, per mostrare le bellezze che non hanno nulla da invidiare alle Langhe, le cantine saranno aperte e i ristoranti proporrano menù a base di fiori.
A fare da corollario a suoni e colori, un trenino che girerà per le vie del paese dai Bricchi alla stazione per accogliere le persone che arriveranno con il treno a vapore, vera star della due giorni.
È la novità di questa edizione - racconta ancora il sindaco - il messaggio è anche 'se non vieni a Isola ti veniamo a prendere' - scherza - portiamo i turisti sia a visitare le cantine aperte ma anche il Museo a Govone, Villa, visitare la fiera e risalire sul treno.
Orari Treno Storico Fs Torino Porta Nuova - Isola d’Asti domenica 28 aprile
Partenza Torino Porta Nuova ore 09.00 arrivo ad Isola d’Asti ore 11.00
Partenza da Isola d’Asti alle 17.00 arrivo a Torino Porta Nuova ore 19.00
ASTI MOMENTI APERTURA PORTA SANTA 13/12/2015 GIUBILEO DELLA MISERICORDIA VIDEO 2
Asti - Duomo - Cattedrale di S. Maria Assunta - interno ed esterno - videomix
LA CATTEDRALE DI ASTI (sec. XIV)
Questa Cattedrale, con i suoi 86,50 metri di lunghezza e 24 di altezza e di larghezza, è la più grande chiesa del Piemonte, ed anche il più insigne monumento gotico della regione.
Iniziata agli albori del XIV secolo, al tempo del vescovo Guido di Valperga, e dedicata alla Madonna Assunta, fu continuata da Mons. Arnaldo De Rosette e terminata sotto il vescovo Baldracco Malabaila, nel 1354.
La chiesa che è giunta a noi è comunque assai diversa da quella progettata dai 'Magisteri muratores' Antonio Neucoto e Macario nei primi anni del '300. I secoli hanno portato alla Cattedrale aggiunte, molte delle quali di grande pregio artistico.
Nel 1470 le famiglie astigiane dei Pelletta e dei Troya fecero edificare il magnifico portale laterale sud, in stile gotico fiorito; verso la metà del '600 le famiglie nobili Zoia, Asinai e Cacherano fecero costruire le cappelle barocche sul lato nord, dedicate rispettivamente a San Teobaldo, a San Giovanni Battista e allo Sposalizio della Vergine. Due preziose tavole poste in queste cappelle (una Madonna e santi e lo sposalizio della Vergine) sono di Gandolfino d'Asti, un importante pittore degli inizi del '500; sue sono anche le parti rimaste di un polittico successivamente smembrato e incastonato nell'altare del SS. Sacramento.
La decorazione barocca dell'interno risale invece alla fine del '600 e fu voluta dal vescovo Innocenzo Milliavacca, milanese; è opera dei pittori Francesco Fabbrica e Bocca per le volte, e di Pietro Pozzi per i pilastri e le pareti. La cappella dell'Epifania fu decorata invece dall'astigiano Gian Carlo Aliberti; sull'altare un altro astigiano, lo scultore Giovanni Groppa, realizzò la splendida statua in rame dorato raffigurante la Madonna Assunta.
La parte absidale della chiesa, in origine più piccola, fu portata alle attuali proporzioni dall'architetto Bernardo Antonio Vittone, nel 1764, al tempo del vescovo Paolo Maurizio Caisotti, che riprese un progetto iniziato cinquant'anni prima dallo stesso vescovo Milliavacca. Venne allora arretrato ed ampliato il coro con le due absidi laterali con tre nuove arcate di volta; nel nuovo presbiterio fu collocato il nuovo, grandioso altare centrale. L'antico coro ligneo realizzato nel 1477 dal pavese De Surso (che si può ammirare oggi nella Pinacoteca Civica di Palazzo Mazzetti) fu sostituito con uno nuovo, opera del maestro artigiano Salario di Moncalvo.
Pochi anni dopo, nel 1768, fu ultimata la decorazione ad affresco del nuovo presbiterio e dell'abside. L'autore fu il pittore com'asco Carlo Carlone, aiutato dal concittadino Gaetano Perego. Le due eleganti tribune che accolgono i due organi contrapposti sono del 1766, opera del moncalvese Bartolomeo Varale. L'antico organo del Grisante, deterioratosi nel 1844, fu sostituito da uno più poderoso dei fratelli Serassi di Bergamo, e posto sulla tribuna lato sud. Il concerto di sette campane risale al 1844 ed è opera dei fratelli Barigozzi.
La parte più bella della costruzione, perché più mossa, con notevoli effetti di ombre e di luci, è il lato sud; oltre al portale gotico sono rimarchevoli le strette finestre, altissime; il tiburio ottagonale e soprattutto il possente campanile romanico, risalente alla precedente Cattedrale (1266) ed abbassato in epoca napoleonica.
Voglio ancora ricordare, in questa breve presentazione della Cattedrale di Asti, le opere pittoriche di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, e di Gandolfino d'Asti, che ornano la sala capitolare e le sacrestie della chiesa.