Atri (TE) Basilica Concattedrale di S.Maria Assunta (06) v.629
Suonata solenne (senza la squillina) per la Solennità del Corpus Domini.
1- 18:30 Distesa I°II°III°IV°V° e VI°
2- 18:45 Distesa V° VI° VII° ultimo segnale messa.
E dopo Lanciano...Eccomi di nuovo tornato ad Atri!
Mancava un plenum di queste imponenti campane di giorno e...sorpresa delle sorprese...una cosa inaspettata.
Come seconda suonata alle 18:45...la distesa delle campane minori V° VI° e VII° Wooow!
Dati,fusioni ed altro li potete vedere negli altri video già in rete.
Certo...Anche se il botto l'ho fatto con la suonata nella Veglia Pasquale nel 2014 risentire queste imponenti e vicinissime campane ( intendo come nota musicale ) nella Solennità del
Corpus Domini ti lascia letteralmente senza fiato!
Arte d'Abruzzo: il borgo rinascimentale di Atri (TE)
La puntata di Weekend del 22 ottobre parlerà dell’Abruzzo in particolare di Campli, Città Sant’Angelo, Montesilvano e Atri
ROMA – Il 22 ottobre, Weekend, il programma in onda dal lunedì al venerdì su Marcopolo alle 20:20, che trasforma ogni fine settimana in un sogno ad occhi aperti, porta gli spettatori alla scoperta dell’Abruzzo. Grazie a Weekend gli spettatori possono esplorare, in compagnia di Erika Mariniello (nella foto), tutti gli angoli, più e meno noti, d’Italia, regione per regione, senza tralasciare, oltre alle città d’arte, nessun borgo o paesino, che meriti di essere visitato.
Luoghi di interesse storico, artistico ed enogastronomico, si alternano in Weekend a posti caratteristici per le loro tradizioni, le attività praticabili e le botteghe artigiane. Weekend è un appuntamento quotidiano ricco di suggerimenti, per gustare a pieno il nostro Paese, in cui ogni fine settimana può diventare l’occasione per scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato non troppo lontano da casa propria. In più, le scelte di Weekend non sono mai casuali e ogni puntata si chiude con il calendario degli eventi e degli appuntamenti che valgono una visita.
In Abruzzo, il viaggio di Weekend inizia a Campli, il 22 ottobre, un piccolo centro, sede della più antica sagra gastronomica d’Italia e noto, oltre che per i tanti prodotti tipici da assaggiare, anche per la Scala Santa e le bellezze naturali dei suoi dintorni, sullo sfondo del Gran Sasso, della Majella, dei Monti della Laga e dei Monti Gemelli. La visita prosegue a Città Sant’Angelo e Montesilvano (23 ottobre), altri due borghi ricchi di luoghi d’interesse, come la Collegiata di San Michele, le cisterne romane e la chiesa di Santa Chiara, dove è possibile gustare diversi prodotti tipici a base di carne di pecora. L’itinerario abruzzese si conclude ad Atri il 24 ottobre, con una visita della cittadina, a partire dalla basilica di Santa Maria Assunta e dal Palazzo Ducale, per concludersi con una passeggiata nell’oasi wwf dei Calanchi di Atri, dove la liquirizia è uno dei prodotti tipici del territorio.
Mario Abbate - Munasterio 'e Santa Chiara
Scritta nel 1945, Munasterio 'e Santa Chiara fu proposta da Giacomo Rondinella nella rivista di Galdieri, autore del testo, Imputato alziamoci con Totò, Anna Magnani, Alberto Sordi e Peppino De Filippo. Il brano canta il desiderio di tornare a Napoli dopo la guerra e, allo stesso tempo, la paura di trovare solo distruzione (alle macerie dell'antica chiesa di Santa Chiara allude il titolo), sulla melodia lenta composta da Alberto Barberis. La devastazione lasciata dai bombardamenti non è solo quella delle strade, dei palazzi, ma è anche quella dei costumi, del core, motivo centrale della canzone napoletana, di cui Galdieri testimonia qui la fine. Munasterio 'e Santa Chiara ottenne un immediato successo in Italia ed all'estero, divenendo un classico del repertorio dei più grandi interpreti della canzone napoletana. [Tratto da: italica.rai.it]
Abbiamo voluto terminare il filmato immaginando i timori di tornare a Napoli di un emigrato ai giorni nostri, dove i problemi sono diventati altri. L'ultima immagine è quella di un quadro dipinto da Mario Abbate jr intitolato La guerra dei 'napolesi' che raffigura un Napoletano d.o.c. che tenta di combattere queste figure che diventano sempre più numerose.
Testo:
Dimane? Ma vurria partì stasera...
Luntano no nun ce resisto cchiù!
Dice che c'è rimasto sulo 'o mare
ch'è 'o stesso e primma chillu mare blu!...
Munasterio 'e Santa Chiara...
tengo 'o core scuro scuro
ma pecché pecché ogni sera penzo a Napule comm'era
penzo a Napule comm'è?
Funtanella 'e Capemonte..
chistu core me se schianta..
quanno sento 'e di d''a ggente ca s'è fatto malamente
stu paese ma pecché?
No...nun è overo... no nun ce credo
e moro pe sta smania e turna a Napule
ma c'aggià fa mme fa paura 'e ce turnà
Paura sì ...si fosse tutto overo
se a ggente avesse ditte a verità
tutta a ricchezza e Napule era 'o core..
dice ca perso pure chillu là
Funtanella 'e Capemonte
mo si perdono n'amante già ne teneno atri ciento
ca na femmena innocente dice a ggente nun c'è cchiù
No...nun è overo... no nun ce credo
e moro pe sta smania e turna a Napule
ma c'aggià fa mme fa paura 'e ce turnà
Munasterio 'e Santa Chiara...
tengo 'o core scuro scuro
ma pecché pecché ogni sera penzo a Napule comm'era
penzo a Napule comm'è?
A spasso per la Chiesa di Atri
La chiesa e il chiostro del convento di San Domenico
Il convento e la chiesa, dedicata inizialmente a Santa Maria Maddalena, furono costruiti nel XIV secolo ma subirono ampliamenti e modifiche attraverso i secoli. Vi abitarono fino alla metà del 1500 le monache agostiniane. Passò successivamente ai padri predicatori, detti più comunemente domenicani.
Assisi-Benedizione con la reliquia di San Francesco
Documentazione: a cura di Gianfranco Bonavita
Recensioni Basilica di Santa Maria in Montesanto
Altre recensioni
Piazza del Popolo, 00187 Roma, tel. +39 06 361 0594
Veglia vocazionale a Colleparco - Omelia di S.E. Mons. Michele Seccia
COLLEPARCO - Si è svolta Teramo, nella parrocchia di San Gabriele a Colleparco, la Veglia di preghiera per le vocazioni nella Chiesa e nella nostra Chiesa particolare. Trasmettiamo l'omelia di S.E. Mons. Michele Seccia, Vescovo della diocesi di Teramo - Atri.
Le riprese sono di Federico Durante
Assisi - La Chiesa Nuova
Assisi
faugni li Faégne 8 dicembre Immacolata Concezione di Maria 2012 Atri (Te) italia.MPG
I Faugni (li Faégnë)
Ogni anno, all'alba dell'8 dicembre, ad Atri si ripete l'antichissima tradizione popolare dei faugni (dal latino fauni ignis, cioè fuoco di Fauno). Essa nasce dalla fusione di una consuetudine pagana e contadina. Un tempo, nelle campagne attorno ad Atri, i contadini accendevano dei fuochi, a fini propiziatori prima del solstizio d'inverno, in onore di Fauno, divinità pagana associata alla fertilità della terra. Da questo magico rito deriva appunto la tradizione dei faugni, che consiste nell'accendere e portare in processione per la città, all'alba dell'8 dicembre, alti fasci di canne legati da lacci vegetali. La sera del 7 dicembre il parroco della concattedrale benedice il falò che servirà all'accensione dei Faugni all'alba del giorno dopo. Il giro dei faugni all'alba dell'8 dicembre per vie e piazze del centro storico di Atri termina nella spettacolare piazza del Duomo, dove i fasci di canne ardenti formano un grande falò. Il corteo è molto festoso, accompagnato dalla banda e dai ragazzi che cantano pieni di allegria, e vede procedere i Faugni (che a volte possono arrivare anche a 100) per le strade della città, che diventano fiumi di fuoco. Nei secoli l'originario rito pagano s'è mescolato a quello della festa cattolica per l'Immacolata Concezione di Maria, per cui oggi la processione dei fuochi e il grande falò davanti alla concattedrale sono seguiti dalla celebrazione della messa mattutina in onore della Madonna. Tra le 18:00 e le 19:00 c'è la processione con la statua dell'Immacolata, splendida statua vestita della Madonna del 1800 issata su un baldacchino dello stesso periodo (l'altezza della statua può essere di 2 m) Nella sera dell'8 dicembre, infine, dopo la processione il tutto si conclude con l'accensione di due pupe, fantocci dalle fattezze femminili che vengono animati da due persone che si nascondono nell'interno cavo dei fantocci. Le pupe danzano al suono della musica della banda e si accendono di fuochi pirotecnici. Dopo questo spettacolo pirotecnico, diffuso in tutto l'Abruzzo ma che ad Atri assume una forma particolare per la presenza di due pupe e non una, ce n'è un altro, da terra, lanciati da particolari macchinari in legno che rischiarano il cielo notturno del giorno dell'Immacolata e danno appuntamento all'anno prossimo. Dal 2006, alla festa dei Faugni si è correlata una notte bianca, con l'apertura notturna di tutti i bar, locali, pub e anche musei e alcune chiese. Vi possono essere anche concerti, come è accaduto nell'edizione 2008. Ogni anno la manifestazione richiama una gran quantità di pubblico.
Raiano (AQ)-Parte IV-2013- Convento+Chiostro Padri Zoccolanti
Nel Quartiere di Santa Maria di RAIANO...nel 1622 fu edificato il Convento e Chiostro dei
Frati Minori Riformati (Padri Zoccolanti)....la Parte quarta sui video di RAIANO
riporta il Complesso Conventuale dei Padri Zoccolanti e gli affreschi intorno al Chiostro....
San Severino Marche (MC) - Operazioni su Chiesa S. Giuseppe (02.11.16)
- San Severino Marche (MC) - Operazioni su Chiesa S. Giuseppe (02.11.16)
Progetto di ricostruzione Basilica di Santa Maria di Collemaggio
Basilica concattedrale di San Paolo ALATRI
Basilica concattedrale di San Paolo
La cattedrale è eretta al centro della spianata dell'acropoli di Alatri sui resti di un antico ierone (altare ernico) e di un tempio dedicato a Saturno. Notizie di un'antica cattedrale risalgono a prima del Mille: infatti dai documenti d'archivio si è a conoscenza di un capitolo della cattedrale nel 930. Sotto il pontificato di papa Innocenzo II (1130-1143) furono traslate ad Alatri le reliquie del martire papa Sisto I, ed in questa occasione l'antica cattedrale fu rinnovata; l'altare maggiore fu completato nel 1156. Ulteriori arricchimenti si operarono nel XIII secolo, quando furono aggiunti il pluteo e l'ambone, opera dei Cosmati, per la visita in città di papa Onorio III: di questi elementi architettonici oggi si conservano nella chiesa preziosi resti.
Nel corso del Cinquecento furono affrescate le pareti con episodi della traslazione delle reliquie di san Sisto: queste pitture sono oggi scomparse per i lavori di ammodernamento operati nel Seicento e Settecento, che trasformarono la chiesa nel modo che oggi possiamo ammirare. L'attuale facciata ed il campanile furono aggiunti da Jacopo Subleyras tra il 1790 e il 1808, e nel 1884 furono aggiunti l'attico ed il timpano. Infine nel 1932 venne costruita la cappella di san Sisto, per accogliere le reliquie del santo in occasione dell'VIII centenario della loro traslazione Alatri.
La cattedrale venne dichiarata basilica minore da papa Pio IX nella sua prima visita in città nel 1850, ma altra fonte sostiene che la dignità ufficiale di basilica minore le fu conferita da papa Pio XII nel settembre del 1950.
La facciata, in pietra e laterizio, è opera di fine Settecento. L'interno è a croce latina a tre navate suddivisa da pilastri, con transetto sopraelevato.
Oltre alle reliquie di papa Sisto, nella cattedrale sono custodite in fondo alla navata destra anche le reliquie del martire romano Alessandro, proveniente dalle catacombe di San Callisto, traslate ad Alatri nel 1640. Tra le opere d'arte custodite in chiesa, si devono annoverare: una copia della Crocifissione di Guido Reni; il volto di san Sisto in argento sbalzato e cesellato (1584); la Madonna del suffragio, gruppo ligneo eseguito nel 1639.
Nella cattedrale si conserva la reliquia del miracolo eucaristico avvenuto ad Alatri nel 1228.
Una cappella della basilica ospita le spoglie della beata Maria Raffaella Cimatti: vi sono state trasferite il 27 marzo 2010 dalla chiesa di San Benedetto.
Fonte Wikipedia.
Le campane della Torre del Popolo ad Assisi (PG) - 12 agosto 2019
Assisi (PG), Piazza del Comune
Torre del Popolo
La Torre del Popolo possiede 3 campane di cui la Campana delle Laudi a slancio ed è collocata nella cella campanaria inferiore della torre e le due minori fisse e sono collocate nella cella campanaria superiore della torre. Le campane sono state elettrificate dalla Trebino:
1^ (Campana delle Laudi):
anno di fusione: 1926
fonderia: Pasqualini di Fermo
diametro: 1,86 cm
peso: 38,5 quintali
nota nominale: Lab2
2^:
anno di fusione: 1933
fonderia: Pasqualini di Fermo
nota nominale: Do3
3^:
anno di fusione: 1933
fonderia: Pasqualini di Fermo
nota nominale: Mi4
- ore 10:30 circa Distesa solenne della Campana delle Laudi per la partenza del Corteo dalla Piazza del Comune alla Cattedrale di San Rufino (12 agosto 2019).
TORRE DEL POPOLO
A ridosso del Tempio di Minerva sorge l'altissima Torre del Popolo(47 m.). La torre fu costruita per la magistratura del Capitano del Popolo, della quale si ha notizia ad Assisi l'anno 1267. L'edificio era in parte
ultimato nel 1274, data un tempo leggibile sopra una campana, e ospitava la famiglia del Capitano, come risulta per l'anno 1279. Un'iscrizione posta alla base della torre recita che la costruzione fu portata a termine l'anno 1305, al tempo del Capitano Cabrino da Parma. Nella roccorrenza del VII centenaario della morte di
San Francesco (1926) fu realizzato il coronamento con merli ghibellini della sommità.
Portale
Nel 1501 i locali a piano terra della Torre del Popolo Furono ceduti al Collegio dei Notai per destinarvi la sala dell'Udienza. Nel 1524 il lapicida Massimo di Puzio ne scolpì il portale in pietra, su disegno del pittore Cecco di Bernardino (Assisi doc. 1511-1547). Sulla chiave dell'arco è uno scudo in pietra con gli strumenti di lavoro dei notai: libro, penna e calamaio. Sull'architrave è scolpito il motto dell'Arte: UNICA MUNDI FIDES. Lo stemma e le iniziali visibili sullo stipite destro sono quelle del notaio Francesco Bovi. Nel 1531 il maestro di legname Paolo di Jacopo da Gubbio eseguì la porta a imitazione delle imposte del Collegio del Cambio di Perugia.
Storia della Campana delle Laudi
nel 1925 la città di Assisi chiese ai Comuni d'Italia un offerta per una grande campana che avesse portato impresso il Cantico delle creature. La Campana venne fusa a Fermo il 9 agosto 1926 presso la fonderia Pasqualini e giunse ad Assisi, dopo un viaggio trionfale, la sera del sei settembre. Tutto il popolo di Assisi le si fece incontro sull'imbrunire alla Porta Nuova e l'accompagnò festosamente fino alla Piazza del Comune. Sul bronzo, oltre il cantico del sole, splendevano l'immagine in bassorilievo del Santo e le parole della dedica: Alla città di Assisi nel settimo centenario della morte di San Francesco i Comuni d'Italia donarono questa campana che al mattino e alla sera e d'inverno e d'estate sonasse a distesa le laudi in Dio di ogni cosa creata. XII settembre MCMXXVI. L'otto settembre, il Vescovo Luddi battezzò la campana con i nomi di Francesco, Maria, Chiara, madrina Emma Fortini.
Il nove settembre il bronzo fu issato nella cella campanaria. Si cominciò alle nove del mattino. La campana giunse dopo mezzogiorno nella sua sede. Il dodici settembre fu stabilita l'inaugurazione alla presenza del Re.
Fonte: Campana delle Laudi - Assisi di digema85
Ingresso di don Giuseppe Scimè come parroco alla Dozza accompagnato dal vescovo Matteo Zuppi
NAPOLI - Basilica della Madre del Buonconsiglio
La basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa è una delle basiliche di Napoli. Si erge in zona Capodimonte e la sua costruzione è relativamente recente (1920).
Accanto alla basilica è presente l'ingresso alle catacombe di San Gennaro, antiche aree cimiteriali sotterranee risalenti al II secolo le quali rappresentano il più importante monumento del cristianesimo a Napoli.
È stata realizzata su modello della basilica di San Pietro a Roma sia negli esterni (compresa la cupola) che negli interni, tanto da essere anche conosciuta come La piccola San Pietro.
La costruzione della basilica, su progetto dell'architetto Vincenzo Veccia, è durata quarant'anni, dal 6 gennaio 1920, quando fu posata la prima pietra, al 26 aprile 1960, giorno della solenne consacrazione.
IL FUOCO DEL MORRONE A COLLEMAGGIO
TVUNO- La luce che illumina le tenebre, è giunta nel pomeriggio di ieria l' aquila facendo tappa come ogni anno alla basilica di Santa Maria di Collemaggio. La fiaccola partita qualche giorno fà dal Monte Morrone percorre simbolicamente il sentiero che Pietro Anglerioo fece per giungere all'Aquila ede essere incontrato da papa celestino V.
Chieti Barocca
EXPO 2015 Abruzzo
Il video, realizzato dalla classe V chimica B dell' I.I.S. L. Di Savoia di Chieti (a cura della prof.ssa Angela Rossi), mette in evidenza un percorso turistico-artistico sulla Chieti barocca e sui principali eventi culturali religiosi della città: La settimana Mozartiana e la Processione del Venerdì Santo
Arrivo della reliquia di Santa Rita da Cascia alla Basilica di Santa Maria dei Miracoli - Andria
Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Mons. Raffaele Calabro, Vescovo della Diocesi.