Abruzzo. Pacentro. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, del Comune di Pacentro provincia dell'Aquila in Abruzzo. Italy.
Luoghi Visitati.
Panoramica con vista di Pacentro. Via San Marco Ang. San Francesco. Chiesa di San Marco. via Santa Maria Maggiore. Piazza del Popolo. Chiesa Santa Maria Misericordia. Largo del Molino. Scultura del Dipinto i Borghi più Belli d'Italia. Porticati del Centro Storico. Castello di Cantelmo Caldora. Panoramica Finale di Pacentro.
Ringrazio della Visualizzazione.
Pacentro [AQ]
Situato a 700 metri di altitudine, nel Parco Nazionale della Majella, Pacentro è considerato uno dei paesi più belli conservati dAbruzzo. Scriveva uno scrittore del XIX secolo collocato in unamena collina a piè del Monte Morrone, da qualunque parte lo si guardi, mostransi quantè grande abbastanza e di piacevole aspetto.
Il paese sorge sul posto di Pacino che fu un antico centro dei Peligni. Da numerosi ritrovamenti archeologici è possibile documentare la presenza dell' uomo primitivo nel territorio, mentre non si conosce con precisione l'origine e l'epoca delle prime abitazioni del pago, comunque si potrebbe collocare tra l' VIII e il IX secolo dopo Cristo. Il primo ricordo scritto di Pacentro risale al 1170, anno in cui Mallerio, dominator Pacentri, donò la Chiesa di S. Angelo in Vetuli al Vescovato di San Panfilo di Sulmona. Pacentro segui le vicende storiche del Regno di Napoli e fu molte volte feudo conteso dai feudatari. Rimangono le rovine del Castello che sorse ad opera dei Conti di Valva che vi afforzarono. Ultimamente le alte torri sono state restaurate. Nella Piazza del Popolo, in pieno centro storico, troviamo un'artistica fontana seicentesca, che un tempo era adibita ad urna sepolcrale. Di fronte si erge maestosa la Chiesa Parrocchiale S. Maria Maggiore o della Misericordia: risale al tardo cinquecento e presenta una robusta facciata in pietra tripartita inferiormente da lesene sporgenti. Tra le Chiese ricordiamo quella dell'Immacolata nel Convento dei Minori Osservanti (1589), sita in Via San Francesco, ove si possono ammirare diversi quadri di buona fattura e qualcuno di valore inestimabile. La Chiesa di San Marcello è la più antica del paese e una volta si chiamava Chiesa della Trinità: fu fondata nel 1047 da Adalberto Monaco Casauriense, ma, distrutta dalle fiamme, fu restaurata ad opera della Badia di Casauria e ribenedetta da Berardo Vescovo di Forcona nel 1166. Numerose sono le altre chiese urbane e campestri e tanto sfoggio di arte rinascimentale fanno i diversi palazzi artistici pacentrani. Varie possono essere le escursioni in montagna, specialmente per Monte Amaro, cima più alta della Majella (m. 2795), e per Monte Mileto ( m. 1920 ). Ovunque si estendono radure erbose intervallate da altissime foreste, che contribuiscono a rendere eccezionalnente ricco il paesaggio vegetale, tenuto conto delle variazioni di flora alle diverse altezze. Ogni anno, la prima domenica di settembre, si rinnova la tradizionale corsa degli zingari la cui origine risale agli usi e miti peligni. La corsa, di origine più antica, si è inserita col tempo sul culto cristiano della Madonna di Loreto.
La caratteristica manifestazione richiama da sempre moltissimi turisti, ma non presenta caratteri consumistici.
Capestrano (AQ)-Le Chiese-Parte III / 2013
Il video del 9 Maggio 2013 riporta -nella Parte III-le CHIESE di Capestrano (AQ)
La Chiesa di San Nicola...la Chiesa di Santa Maria della PACE ,con il suo svettante Campanile...l' Antica Chiesa di San Pietro ad Oratorium,sotto Capestrano,nella Valle del Fiume Tirino...
Pianella Pacentro 91
Esordio vincente per i ragazzi di mister Di Sante
Campane abruzzesi - Chiesa di S. Maria delle Grazie di Palmoli (CH)
Chiesa della Santissima Annunziata di Sulmona
Una descrizione fotografica della bellissima chiesa monumentale nella città di Sulmona
Cattedrale San Pelino - Oratorio Sant'Alessandro Corfinio-Aq Abruzzo
Corfinio ,antica capitale d'Italia ,conserva un tesoro ,tramandato secolo per secolo.... Cattedrale di San Pelino ,nel suo interno l'Oratorio di Sant'Alessandro con le sue reliquie.
Mercatini a Campo Di Giove
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Si avvicina il Natale ed è il momento giusto per visitare i borghi d'Abruzzo e i loro mercatini.
Campo di Giove è una delle mete da non perdere per grandi e piccini, l'atmosfera è magica!
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Guardiagrele
« Guardiagrele, la città di pietra, risplendeva al sereno di maggio. Un vento fresco agitava le erbe su le grondaie. Santa Maria Maggiore aveva per tutte le fenditure, dalla base al fastigio, certe pianticelle delicate, fiorite di fiori violetti, innumerevoli cosicche' l'antichissimo Duomo sorgeva nell'aria cerulea tutto coperto di fiori marmorei e di fiori vivi. »
(Gabriele D'Annunzio ne Il trionfo della morte)
Le Campane della Chiesa di S.Clelia Barbieri di Castel S.Pietro Terme (BO)
Castel S.Pietro Terme (BO) - Chiesa Sussidiale di S.Clelia Barbieri
Questa moderna chiesa, situata appena fuori dal centro di Castel S.Pietro Terme, ospita sul suo campanile un buon concerto di 4 campane fuse dalla fonderia Francesco De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1994 , montate alla bolognese e completamente manuali, in una luminosa cella campanaria.
Nel video, l'esecuzione di un Doppio (sei buttate in Scala; scappata in quarto; in piedi tre fatte a Campanini e Mezze; calata e buttata in quarto) e - di seguito - delle Tirabasse (12 Martellate in Scala) eseguito il pomeriggio di domenica 17 novembre 2019 in occasione del 16° Raduno dei Giovani Campanari, annualmente organizzato dall'Unione Campanari Bolognesi e quest'anno ospitato da questo comune della provincia bolognese. Oltre che su questo campanile, in questa bella giornata di festa e condivisione, i campanari hanno potuto suonare anche sulle torri della Chiesa Arcipretale di S.Maria Maggiore e del Santuario del SS.Crocifisso.
Chiesa di San Giuseppe
Nel 1262 il conte Rolando Palatino edificò la chiesa dedicandola a Santa Margherita, di cui oggi si possono osservare sulla facciata il portale e il rosone trecenteschi. Come si legge in una lapide posta nella lunetta del portale, questo fu opera di mastro Ruggero de Fragenis, eseguita nel 1293.
Successivamente, l'intero edificio, venne trasformato in convento e la chiesa venne intitolata a S. Agostino. Secondo lo schema delle chiese degli ordini mendicanti del XIII--XIV secolo la chiesa doveva essere a navata unica con soffitto a capriate ed abside a volta. La torre campanaria fu ricostruita nel XVIII secolo, tuttavia ha conservato la base medievale, riconoscibile per il grande arco a sesto acuto.
Nel 1808, sciolta la comunità degli Agostiniani, il convento fu destinato a quartiere militare e la chiesa venne dichiarata collegiata insigne e dedicata a San Giuseppe, dal nome del sovrano Giuseppe Napoleone regnante in quel tempo.
Nel 1824, fu progettato l'ingrandimento della chiesa e diverse modifiche si susseguirono fino al primo Novecento, quando venne costruita una nuova chiesa con battistero.
L'interno, a navata unica, rifatto in stile gotico tra il 1890 e gli anni Venti del XX secolo, presenta un pregevole rivestimento con dipinti murali in stile neo-medievale con il classico bicromatismo dei finti conci in pietra dipinti, realizzato dall'artista fiorentino Achille Carnevale nel 1923.
La Cattedrale di Vasto conserva numerose opere d'arte sacra, retaggio della presenza in città dei Padri Agostiniani. II transetto della chiesa conserva la bella e antica statua, ancora rivestita di coloriti e vistosi abiti di stoffa, della Madonna della Cintura, di scuola artistica napoletana, fatta venire direttamente da Napoli attraverso i buoni uffici dei Padri Agostiniani, e collocata in una nicchia di legno ben lavorata in stile gotico. Sull'Altare maggiore è il polittico che raffigura Il Redentore tra angeli, del 1369.
Sono entrati in tempi recenti a far parte di una mostra, fruibile presso la Cattedrale, gli arredi lignei, le cornici, i libri, i manufatti in stucco e ferro battuto, crocifissi, sculture, oleografie, ex voto e persino l'abside della chiesa agostiniana del 1200 ritrovati nei sotterranei della Cattedrale.
In 1262 the Earl, Rolando Palatino, built the church dedicating it to Saint Margaret. Its 14th century portal and rose window can be observed today on its façade. As can be read on a headstone situated in the lunette of the portal, this was done by Ruggero de Fragenis in 1293.
Later on, the whole building was transformed into a monastery and the church was dedicated to Saint Augustine. According to the scheme of the churches of the Mendicant orders of the 13th-14th centuries, the church had to have only one nave with a trussed ceiling and vault apses. The belfry tower was rebuilt in the 13th century; nevertheless it kept its basic medieval style, recognizable in the big lancet arch.
Once the Augustinian community was dissolved, in 1808 the monastery was assigned as a military quarter and the church was declared a Collegiate Church and dedicated to Saint Joseph, from the name of the king reigning at the time.
In 1824, the enlargement of the church was designed and different successive modifications followed up to the beginning of the 20th century, when a new church with a baptistery was built.
The interior, with an only nave, remade in gothic style between 1890 and the 1920s, presents a valuable covering with wall paintings in neo-medieval style, with the typical bi-chromatic feature of the faux ashlars of painted stone, achieved by the Florentine artist, Achille Carnevale, in 1923.
The Cathedral of Vasto keeps several sacred art works, heritage of the Augustinian Fathers'presence in the city. The transept of the church keeps a beautiful and old statue, still covered with colorful and showy fabric clothes, of the Madonna della Cintura, of the Neapolitan artistic school, which came directly from Naples thanks to the good intercession of the Augustinian Fathers, and placed in a wooden well-carved niche in Gothic style. On the main altar there is the polyptych portraying The Redemptor among angels, dating to 1369.
In recent times the wooden furnishings, frames, books, plaster and wrought-iron handiworks, crucifixes, sculptures, oleographs, ex-voto offerings and even the apses of the Augustinian church of the year 1200 discovered in the cellars of the Cathedral, became part of an exhibition set up in the Cathedral itself.
L'AQUILA, TORNA IL MERCATO IN PIAZZA DUOMO
CARAMANICO Terme(PE)-Parte I- BORGO ANTICO
CARAMANICO TERME (PE)
ABRUZZO-ITALY
IL BORGO ANTICO
Parte I
Villamagna (Chieti) 2013
Villamagna
Natale e dintorni a Caramanico
Presentata questa mattina l'8^ edizione del cartellone di eventi e manifestazioni 'Natale e dintorni', organizzato dal Comune di Caramanico Terme. Anche quest'anno è previsto un notevole afflusso di turisti visto il pienone di prenotazioni registrato dagli operatori turistici
FRANCO VALENTE Croci stazionarie nei luoghi antichi del Molise II
Intervento dell'Autore (Parte II), alla presentazione del libro Croci Stazionarie, nei luoghi antichi del Molise,Regia Edizioni, tenutasi a Campobasso mercoledi 29 febbraio 2012
stefanovannozzi.wordpress.com
INTRODUZIONE DELLA COORDINATRICE:
Al di là delle valenze religiose, che sono ampiamente analizzate nel volume di Franco Valente, certamente indiscutibile è il valore che questa pubblicazione rappresenta per l'ampliamento della conoscenza del patrimonio culturale della regione anche dal punto di vista artistico e monumentale. Come si avrà modo di constatare sfogliando e leggendo le pagine del volume, le croci stazionarie rappresentano per il Molise un unicum di cui solo oggi, grazie a questo paziente lavoro di ricerca, si riesce ad avvertire la trama che li unisce.
Eravamo abituati a considerare le croci litiche come elementi quasi autonomi nella struttura dei nostri paesi e spesso, confuse nel caos del traffico o tra elementi di arredo invadenti, non se ne avvertiva l'importanza determinata da quelle chiese che ne avevano condizionato l'esistenza. Finalmente adesso conosciamo i significati che avevano (e che ancora hanno) nel contesto religioso, sociale e culturale dei singoli borghi.
Franco Valente, con metodo analitico, esaminando una per una le quasi cento croci ritrovate in altrettanti paesi, è riuscito a ricostruire la storia di ognuna di esse, le vicende urbanistiche legate agli spazi in cui sono collocate e, soprattutto, ad analizzarne i valori storici ed artistici.
Si tratta di opere che a volte sono dei veri e propri monumenti che riassumono caratteri iconografici e iconologici che da una parte appartengono alla tradizione cristiana europea, ma che racchiudono anche elementi di tradizione pagana perché spesso costituite da pezzi ricomposti provenienti da scomparsi monumenti romani.
La Sezione Molisana della Società per la Protezione dei Beni Culturali non poteva rimanere indifferente al lavoro svolto da Franco Valente perché la disamina di questo straordinario patrimonio, che appartiene all'intera collettività, ha evidenziato anche un preoccupante stato di degrado che meriterebbe un'attenzione maggiore da parte degli organi pubblici che sono deputati non solo alla sua valorizzazione, ma anche e soprattutto alla sua conservazione.
Le immagini, oltre le puntuali analisi religiose ed artistiche, permettono di conoscere i più minuti particolari di ogni croce molisana e conseguentemente rappresentano un grido di allarme affinché venga presto avviata una opportuna opera di restauro per assicurare la loro sopravvivenza.
Il Molise, oltre ad avere una quantità non irrilevante di beni culturali, spesso poco conosciuti nonostante il loro grande valore storico ed artistico, dispone di una classe di giovani professionisti ormai formati nel campo della conservazione, dello studio, del restauro e della valorizzazione. L'auspicio è chela Pubblica Amministrazionevoglia utilizzarli, approfittando anche dell'opera puntuale di Franco Valente, per avviare un piano organico per il restauro e la conservazione di un patrimonio che altrimenti, lasciato in balia degli eventi naturali e della insipienza delle persone poco sensibili, possa inesorabilmente essere cancellato dalla memoria storica regionale.
Di questo problema la Sezione Molisana della Società per la Protezione dei Beni Culturali si vuole fare carico soprattutto attraverso la sistematica opera di sensibilizzazione che, avviata in maniera eroica qualche anno fa, oggi ha un gran numero di sostenitori che consentono di guardare al futuro con un certo ottimismo.
Isabella Astorri
Presidente della Sezione Molisana
della Società per la Protezione dei Beni Culturali
#LANCIANO VISITA AL CENTRO STORICO #FILM EMOTION MATTEO SCARMIGNAN
Film del Centro Storico di Lanciano (Chieti-Abruzzo)
Prodotto da FILM EMOTION MATTEO SCARMIGNAN
Film e Trailer Emozionali per Matrimoni, Cerimonie, Promozione Turistica, Eventi, Spot, Pubblicità Aziendali.
Contatti, Info e Richieste di Film /Trailer
facebook: Film Emotion Matteo Scarmignan
mail: matteoagenzia@yahoo.it
2002-2019: San Giuliano di Puglia, 17 anni dopo
La solenne cerimonia in ricordo delle 27 piccole vittime e della loro maestra a San Giuliano di Puglia (CB)
SERRALUNGA D'ALBA (Cuneo Langhe Piemonte) Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano - videomix
La chiesa parrocchiale di San Sebastiano venne edificata tra il 1886 e il 1888 nello stesso sito dov’era l’antica parrocchiale di San Benigno, fuori le mura. San Benigno, infatti, ormai cadente, venne abbattuta per costruivi la nuova sede religiosa della comunità di Serralunga. La decorazione pittorica dell’interno appartiene quasi completamente al pittore albese Fedele Finati. Nel catino absidale è invece affrescata un’Adorazione del Santissimo Sacramento di Sebastiano Nizza. Sull’altare centrale vi è una tavola in legno scolpito con due santi francescani che adorano il Crocifisso.
Goriano Sicoli (AQ)-Parte I-2013- Immagini del Borgo
GORIANO SICOLI (AQ)-Parte I del Video,che riprende le Vie e le immagini del Borgo
Goriano Sicoli è nel Territorio del Parco Regionale SIRENTE-VELINO
La Paarrocchiale di RAIANO,,S,GEMMA...e la Chies i
Snta Mara Niva...