030 - La chiesa e il convento di Santa Maria delle Grazie dei Frati Minori Osservanti
Gli zoccolanti e quel che resta di un convento importante.
Santuario di Santa Maria Occorrevole, Piedimonte Matese
Il Santuario fu costruito nel Quattrocento, a 546 m di altezza, nel luogo in cui, secondo la tradizione, nella quaresima del 1437, un pastore aveva trovato una pecora inginocchiata davanti ad un'immagine della Madonna. Il complesso conventuale, rifatto nel XVIII sec., comprende un campanile settecentesco di pietra scura che domina solitario allo scopo di estendere, nell'intera vallata, il suono della grande campana. Il Santuario presenta pianta a tre navate ed un'abside ricostruita nel '700 che ha sostituito quella originaria, con affreschi quattrocenteschi eseguiti da un ignoto pittore campano in cui compaiono 8 figure sacre: S. Filippo, S. Elena, la Madonna delle Grazie, S. Caterina d'Alessandria, S. Maria Maddalena, la Madonna del Giglio, S. Giacomo Minore, la Madonna del Granato, al centro delle quali campeggia l'immagine di S. Maria Occorrevole. È certamente uno dei luoghi dello spirito più suggestivi del Matese e dell'intera Campania; un'oasi di pace, di silenzio e serenità, che offre al visitatore l'emozione di un'atmosfera ricca di misticismo, con una meravigliosa vista sulla valle del Volturno.
Vittoriano E Aracoeli – Chiesa Di Aracoeli – Roma – Audioguida – MyWoWo Travel App
Se aggiri le rampe di marmo del Vittoriano, imbocchi la ripida scalinata trecentesca di Santa Maria in Aracoeli, una delle numerose chiese di Roma intitolate a Maria e per questo sempre indicate anche “per cognome”.
Devi sapere che questa bella chiesa duecentesca, collegata a un convento di francescani, sorge al posto di un antico tempio dedicato a Giunone dove, secondo la tradizione, la Sibilla Tiburtina annunciò all’imperatore Augusto la nascita di Gesù. Puoi arrivarci anche passando dietro il Vittoriano, con una bella camminata fra le superfici levigate del candido monumento di marmo e le murature medievali in mattoni della chiesa, godendoti il piacevole contrasto fra la sua semplice facciata e le vicine architetture solenni.
All’interno scoprirai una grande ricchezza di decorazioni e una notevole mescolanza di stili, dal romanico al barocco, cosa piuttosto frequente nelle chiese di Roma. Ti segnalo le sue parti più antiche, cioè il bellissimo pavimento con intarsi geometrici di marmi colorati, i due pulpiti appoggiati ai pilastri in fondo alla navata centrale e alcune tombe duecentesche ad arco, con sculture e affreschi dell’epoca.
Ti raccomando anche di visitare la prima cappella a destra, per ammirare gli affreschi che sul finire del ’400 il Pinturicchio dedicò al santo francescano Bernardino da Siena. Sono dello stesso periodo anche i monumenti tombali che vedi addossati all’interno della facciata, uno dei quali è opera di Donatello...
Visita la pagina di MyWoWo dedicata a questa meraviglia:
...e scarica gratis la Travel App di MyWoWo, potrai ascoltare audioguide che descrivono le più bella città del mondo e scoprirne le meraviglie.
Google Play (Android):
iTune (Apple):
MyWoWo è disponibile in 7 lingue!
(ultra slow motion) Assisi Basilica di San Francesco - webcam
La basilica di San Francesco ad Assisi, è il luogo che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Voluta da papa Gregorio IX quale specialis ecclesia, venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell'Ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati.
Nella complessa storia che ha segnato l'evoluzione dell'Ordine, la basilica (e l'annesso Sacro Convento) fu sempre custodita dai cosiddetti frati della comunità, il gruppo che andò in seguito a costituire l'Ordine dei Frati Minori Conventuali.
Presso la Chiesa sepolcrale della Basilica dove fu eretto l'altare sulla tomba del Santo, il 19 novembre 1585, il papa francescano Sisto V, con la bolla Supernae dispositionis istituiva l'Arciconfraternita dei Cordigeri.
Nel 1754 Benedetto XIV l'ha elevata alla dignità di Basilica Patriarcale (oggi Papale) e Cappella Papale. Nell'anno 2000, insieme ad altri siti francescani del circondario, la basilica è stata inserita nella Lista del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
fr. Roberto Sardu OFM Cap.
Il responsabile dei Gruppi di preghiera della Sardegna ospite di Tele Padre Pio. Vocazione, devozione e testimonianza i temi dell'intervista.
Noviziato MAPRAES - La testimonianza di Gaetano
Gaetano, novizio passionista presso il Ritiro del Monte Argentario, ci racconta la sua esperienza.
ISCRIVITI AL CANALE:
SEGUIMI ANCHE QUI:
- Facebook:
Sito Fede2.0:
Sito LiberacidalMale:
Fra Carlo di San Pasquale: Mio Dio e mio Tutto. Un candido giglio tra i prati del Matese
Il Servo di Dio Fra Carlo di San Pasquale, frate santo francescano alcantarino di Cusano Mutri(Benevento).
Nel solco della scia luminosa tracciata da San Francesco d’Assisi, il Frate Alcantarino Fra Carlo di San Pasquale si è offerto totalmente a Dio, offrendogli la prova più alta dell’amore: soffrire con amore e con lo sguardo sempre proteso a mirare Gesù Crocifisso.
Per la Sua eroica scelta oblativa, fra Carlo è stato dotato di straordinari carismi, come la scrutazione dei cuori e lo spirito profetico. Ma è soprattutto il carisma di taumaturgo che ha reso particolarmente amato e venerato l’umile francescano di Cusano Mutri (Benevento)
Con la sua vita semplice e francescana, Fra Carlo di San Pasquale ci dice che i valori eterni del Vangelo sono sempre attuali, specialmente se germinati in un popolo dalle antiche radici etiche e cristiane, come la gente che abita i borghi e le valli incastonate tra i monti del Matese, del Taburno e del Partenio.
Governo Fraterno Primo Giorno
Ha preso il via oggi, 25 Settembre 2015, nella sala congressi del Santuario della Madonna delle lacrime di Siracusa, il convegno organizzato dalla provincia dei frati minori cappuccini di Siracusa, dal titolo La novità di Francesco d'Assisi nella società delle relazioni liquide. Ad aprire i lavori di presentazione del convegno fr. Gaetano La Speme, Ministro Provinciale di Siracusa che ha ricordato come il tema del governo è stato molto caro a Francesco d'Assisi Tra le sue lettere - ha detto - molte furono indirizzate a chi, al suo tempo, governava.
Autorità e obbedienza è stato il tema della relazione curata da P. Luigi Gaetani, OCD, Ministro Provinciale, Presidente CISM.
È toccato poi al Prof. Nisi Candido, Direttore dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Siracusa, che è intervenuto su Il governare nella Bibbia. Governare significa esprimere il dominio sia in pace che in guerra, determinare la sorte di se e degli altri.
La figura del capo come colui che viene scelto dagli altri e capace di risolvere i problemi è invece il punto chiave dell'intervento su Dimensione antropologica del governare attorno alla quale ha discusso il sociologo Prof. Francesco Alberoni. Il capo deve occuparsi di risvegliare il carisma originario che a volte si spegne, come nell'amore: niente resta, le cose sono tali perché rinascono, si rinnovano, ha argomentato Alberoni.
La prima sessione, moderata dal Prof. Maurizio Aliotta, si è infine conclusa con uno Studio sulle lettere circolari di P. Innocenzo Marcinò da Caltagirone con il Prof. Salvatore Vacca, OFM Cap, vice preside della Facoltà Teologica di Palermo.
fraticappuccinisiracusa.it #governofraterno
Airola: Mostra di San Pasquale e i Frati Minori
Una mostra allestita nel convento di San Pasquale che ripercorre 200 anni di fede, religiosità e devozione popolare.
S Nicandro G co e la statua di S Pasquale Baylon - Chiesa di S. Maria delle Grazie
Genius Loci : S. Pasquale Baylon - 17 maggio
L'iconografia di S. Pasquale rispetta i canoni italiani ed europei, il suo culto è diffusissimo al sud Italia ( ecco perchè abbiamo anche a S. Nicandro G.co una statua del Santo esposta nella Chiesa di S. Maria delle Grazie o del Convento ) e in Spagna. E' rappresentato come un bel giovanetto che indossa l'abito francescano, ordine al quale appartenne e in cui fu esempio di umiltà, carità e fede. Solitamente viene rappresentato in posizione estatica con ostensorio sorretto da Angeli , il Santo era infatti devotissimo al SS. Sacramento tanto che nel giorno delle sue esequie spalancò gli occhi durante la Consacrazione. Viene invocato dalle donne da marito ed è patrono dei Congressi Eucaristici e soprattutto dai pastori.
Un filastrocca dedicata ala Santo dimenticata dal popolo sannicandrese recita così:
S. Pasquale Baylonne
protettore delle donne
mann'm' nu marit'
ghiank, rusc' e sapurit'
come vuja tal' e qual'
gloriosissimo S. Pasquale...
le zitelle acide continuavano
... e s'n' mu lu fa truà
n' t' vengh' kiù a prìjà !
041 - Il mulino della scala
L'avventurosa scoperta dei famosi scalini d'acqua, raffigurati da Leonardo in un disegno.
Campane della Basilica Minore di Santa Maria del Carmine in PADOVA v.431
Plenum festivo (dura 2 minuti) delle 16:45 per la Messa festiva delle 17:00 nella IV Domenica di Quaresima
Concerto di 5 campane in Mi3 fuse dalla Pontificia fonderia Daciano Colbachini di Padova ed elettrificate alla veronese.
Dal video natalizio con il meraviglioso plenum di Jesolo ora ci spostiamo a Padova, bellissima città già molto nota nel mio canale per i molteplici video girati alla arcinota Basilica del Santo.
Ovviamente questa meravigliosa città non è solo costituita dalla suddetta Basilica, ma possiede un bellissimo centro storico pieno di bellezze e molto altro.
Ricordiamo, per esempio, la stupenda Cattedrale con il suo meraviglioso battistero, le piazze delle Erbe e della Frutta che si sviluppano al palazzo della Ragione, il Bo (sede dell’Università) e il Caffè Pedrocchi.
Menzioniamo inoltre la stupenda Basilica di Santa Giustina, Prato della Valle (una delle piazze più grandi d’Europa) e la meravigliosa Cappella degli Scrovegni (capolavoro di Giotto).
Ovviamente le meraviglie che custodisce la città patavina non finiscono qui, anzi.
Padova è inoltre conosciuta come la città dei tre “senza”: il Santo senza nome (dato che Sant’Antonio a Padova è conosciuto solo come “il Santo” e anche la Basilica che ospita le sue spoglie viene chiamata “La Basilica del Santo”); il Caffè senza porte (riferendosi al caffè Pedrocchi, dato che anticamente era aperto giorno e notte, quindi le sue porte erano ironicamente “sempre aperte”) e il prato senza erba (facendo riferimento a Prato della Valle che non possiede erba nonostante si chiami “Prato” ad esclusione di qualche aiuola).
Mi sono recato in questa meravigliosa città per vedere, come di consueto per me e per la mia famiglia ogni anno, il bellissimo Presepe che viene realizzato nel chiostro della Magnolia all'interno del convento della Basilica del Santo.
Dopo una bellissima visita alla unica Basilica e la visione di questo Presepe stupendo (che quest'anno ricorda l'ottavo centenario della vocazione francescana di Sant'Antonio), mi sono recato verso questa meravigliosa Basilica, posta nei pressi del Centro, poco distante dalla Cattedrale.
Ho deciso di riprendere proprio questa chiesa perché, trovandomi in questa meravigliosa città, desideravo riprendere un chiesa abbastanza presto per poi rincasare.
Guardando gli orari delle Messe, ho trovato proprio questa chiesa come quella in cui veniva celebrata una Messa prima (escludendo il Santo, ovviamente).
Mi ci sono così diretto qui e mi sono messo in posizione per la suonata.
Puntuale è partito il Plenum festivo, proprio come previsto per una durata di ben due minuti.
Veramente delle belle campane, che dalla posizione dove mi ero messo (gentilmente consigliatami da Umberto, Umbe03 in rete) si sentivano molto bene e distintamente e anche con un leggero eco.
Dopo la ripresa, mi sono diretto all'interno della chiesa per le riprese panoramiche e poi ho fatto quelle esterne.
Infine abbiamo ripreso la macchina e abbiamo intrapreso la strada del ritorno però con una piccola sosta che vedrete nel prossimo video.
I: Mi3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
II: Fa#3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
III: Sol#3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
IV: La3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
V: Si3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
Video dedicato ad Umberto (Umbe03) cui ringrazio per avermi consigliato la posizione per la ripresa.
Video 431
Noviziato MAPRAES - La testimonianza di Pasqualino
Pasqualino, novizio passionista presso il Ritiro del Monte Argentario, ci racconta la sua esperienza.
ISCRIVITI AL CANALE:
SEGUIMI ANCHE QUI:
- Facebook:
Sito Fede2.0:
Sito LiberacidalMale:
Inaugurazione 26 Luglio 2015 Santuario San Giacomo della Marca
Domenica 26 luglio 2015 ore 12.30, Santuario San Giacomo della Marca inaugurata la mostra Il Cantico di San Francesco da S. Ecc. Mons. Carlo Bresciani, dal Ministro Provinciale P. Ferdinando Campana. Presenti l’assessore alla cultura della Regione Marche Moreno Pieroni, il Sindaco di Monteprandone Stefano Stracci, il Presidente del Consiglio del comune di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, l'assessore alla cultura Margherita Sorge.
In occasione degli 800 anni della venuta di San Francesco in Ascoli Piceno nel 1215, in uno dei suoi viaggi nella cosiddetta “Marca di Ancona”, a Monteprandone, il Santuario “San Giacomo della Marca” dei Frati Minori presenta nel periodo estivo la mostra: “Il Cantico di San Francesco”, un evento francescano che vuole ricordare questo importante anniversario, promosso dai Comuni di Monteprandone, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto e dalla Provincia francescana “San Giacomo della Marca” dei Frati Minori delle Marche. Nel Chiostro del Convento che custodisce le spoglie di San Giacomo della Marca e un Museo a lui dedicato, ci sarà l’esposizione: “San Francesco, la natura e gli animali” con i quadri dei pittori americani Earl Gustaveson (oggi scomparso) e Linda Greigg, che sarà presente, curata da padre Nicola Iachini. Una seconda esposizione dal titolo “San Francesco e Santa Chiara: due sguardi, un unico carisma”, presenterà le opere delle due pittrici locali Antonella Spinelli e Katja Amabili.
Omelia di Padre Stefano Pio Maria Manelli 01.09.1976 -wmv
Il corteo storico riporta Lucera ai tempi del Santo Fasani
LUCERA- È stata una rappresentazione storica degna di nota quella sulla vita del Padre Maestro che ha trovato svolgimento nel pomeriggio di domenica 10 aprile. Una iniziativa che rientra nel calendario dell'anno fasaniano, serie di eventi per onorare la figura del Santo lucerino, che culminerà mercoledì 13 aprile con una solenne celebrazione per ricordare i 25 anni della sua canonizzazione. Un corteo che ha visto l'Anfiteatro romano arena del raduno dove, a partire dalle 16, tutti i figuranti sono qui accorsi, vestiti delle fogge tipiche del tempo in cui viveva il Fasani. Per raccontare chiaramente e cronologicamente quella che è stata l'esperienza di vita vissuta dal Padre Maestro, la processione è stata suddivisa a seconda delle tappe salienti che hanno segnato la sua missione, ognuna delle quali è stata indicata su di uno striscione che precedeva ciascun gruppo di comparse. Lucera al tempo del Fasani era il principio di questa storia straordinaria: a sfilare, dunque, vi erano i nobili, cavalieri in coppia con le loro dame, che indossavano abiti sontuosi, confezionati in tessuti pregiati, accompagnati dalle loro cortigiane, che facevano da pedagoghe, da educatrici dei loro figliuoli, questi ultimi pure già abbigliati come se fossero adulti in miniatura, e poi i poverelli, bambine e bambini in stracci rattoppati, che non avevano nulla e che chiedevano un po' di carità. C'era poi lo stadio che si riferiva alla venuta al mondo di questa santa creatura, il 6 agosto 1681, nell'angusta dimora del quartiere della Torretta: papà Giuseppe e mamma Isabella, con in braccio il neonato in fasce e tutta la gente del vicinato in coda, richiamata dal bagliore di luce che come un lampo aveva rischiarato casa Fasani al momento del parto. Poi l'incessante preghiera preferita ai giochi, il desiderio di farsi frate, l'entrata in Convento, insieme ad altri compagni di viaggio verso Monte Sant'Angelo, bisaccia a tracolla pronti per partire; il viaggio ad Assisi, la meta tanto ambita, dove fu ordinato sacerdote e dove celebrò la sua prima messa sulla tomba di San Francesco; il ritorno nell'amata Lucera, l'amore per l'Immacolata, incarnata da un'innocente fanciulla dai lineamenti delicati con veste e velo di un bianco candido e mantello del colore del cielo, attorniata da una schiera di angioletti ciascuno con un fiore in mano ad abbellirli; l'assistenza ai derelitti e ai carcerati, che lo nominarono il Frate della forca, perché dava loro conforto e consolazione prima di finire impiccati, la giusta benedizione per morire degnamente, fino ad arrivare al pannello indicante il ritorno alla casa del Padre, lì 29 novembre 1742. Una sfilata in costumi dell'epoca che, partendo da Via Augusto, il viale che si apre all'Anfiteatro, si è diramata la lungo le strade contigue ai viottoli de La Torretta, che di certo Giovanniello avrà un sacco di volte calcato, per giungere sino a Piazza Tribunali; qui c'è stato un momento di meditazione e di preghiera nel Santuario, dinanzi alle spoglie del Santo, per poi ripartire alla volta di Piazza Duomo, passando per via San Domenico, via IV Novembre, via Gramsci. Confluiti in rassegna dinanzi alla Cattedrale, su di un palchetto montato per l'occasione, campeggia finalmente la scritta: 13 aprile 1986 Padre Maestro è Santo tra i Santi. È stata, quindi, data lettura della bolla di canonizzazione da parte del Vicario dei Frati Minori, con cui Papa Giovanni Paolo II lo proclamò un Santo della Chiesa Universale, per i suoi carismi e le sue virtù mistiche. Uno scrosciante applauso della folla intervenuta ha chiuso questa manifestazione, a detta di tutti ben organizzata e fedelmente rispondente alla realtà del nostro caro San Francesco Antonio Fasani. (Ebrahim Maceria)
Gifra Mac - Firenze Monte alle Croci
questi siamo noi! video di presentazione della nostra fraternità della Gioventù Francescana
CREMONA: arriva Padre Bruno Signori, l'esorcista.
Ve lo ricorderete. Ve lo abbiamo fatto conoscere in un’ intervista che ha avuto decine di migliaia di visualizzazioni. Padre Bruno Signori, l’esorcista. Dal santuario mariano di Casalmaggiore, arriverà a Cremona a svolgere il suo delicato ruolo nel Convento di via Brescia.
Starway to heaven cover - Musica dai frati cappuccini
Musica dal vivo al convento dei frati cappuccini a Roma con cover di Starway to Heaven