Storia della fortezza borbonica di Civitella del Tronto (Servizio Rai3)
La struttura della fortezza, ancora chiaramente distinguibile a dispetto dei posteriori lavori di manutenzione e dei restauri eseguiti nel dibattuto intervento moderno di ristrutturazione, mantiene la generale fisionomia della grandiosa sistemazione spagnola, che avvenne durante la seconda metà del 1500; questa ristrutturazione aveva mutato la già possente fortificazione aragonese, costruita su un più vecchio castello, appartenente all’epoca medievale, nella straordinaria piazzaforte vicereale ordinata da Filippo II, solo in parte modificata e resa più potente nell’Ottocento. La complessa struttura, costruita con la pietra calcarea giallognola, che proviene dalle cave di Ioannella, situate nelle vicinanze, occupa tutta la cima dell’altura ed è circondata da robuste mura che, grazie ad una serie di bastioni, assicuravano il fuoco di sbarramento incrociato sull’assalitore.
La salita di accesso
Sul lato meridionale, allo stesso livello del centro abitato una volta difeso da mura, la cinta protettiva è resa doppia da una “falsabraga”. La fortezza, non attaccabile a settentrione e a occidente, appariva più vulnerabile sul versante est dove per questo motivo si convogliarono le azioni difensive maggiormente consistenti, che furono costituite da solidi bastioni posti a diverse altezze e da piattaforme munite. Situando l’entrata della roccaforte dentro al nucleo abitato, gli spagnoli incorporarono inscindibilmente il centro urbano nel sistema di difesa. Superata, appunto, la “Porta di Napoli” ad oriente, sola porta urbana che si è conservata con l’aspetto di fine ’500 e moderno (della Porta di Vena ad occidente è rimasto il passaggio a volta, mentre è sparita la meridionale Porta delle Vigne), si attraversa una strada lastricata che conduce sino all’entrata della fortezza, difesa dal bastione di San Pietro.
La chiesa di San Giacomo
Un primo tratto di scalinata porta alla piazza d’armi del Cavaliere, protetta dai bastioni di Sant’Andrea e San Paolo; un’altra rampa conduce ad una seconda piazza d’armi difesa sul lato sud dal bastione di San Giovanni e risolta ad ovest dalle rovine di accampamenti militari. Si arriva dunque alla cima dell’altura dove si trovano i resti del Palazzo del Governatore, che fu inaugurato nel 1574, e della chiesa di San Giacomo, che fu costruita nel 1585 e fu consacrata nel 1604. Questi due edifici erano difesi a settentrione dall’omonimo baluardo. Alle loro spalle si succedono, lungo la via principale con direttrice est-ovest, alcune caserme, dei magazzini e delle armerie fino all’area dove una volta si ergeva la chiesa del Carmine e che termina ad occidente con un’enorme cisterna.
Le Caserme
Le tracce del castello angioino-aragonese sono tuttora riconoscibili nelle rimanenti parti di mura e fondazioni dietro la chiesa di San Giacomo e in certi susseguirsi di massi squadrati identificabili nelle abitazioni degli ufficiali e nel terrapieno della cerchia muraria. Si attribuiscono agli interventi degli spagnoli, eseguiti dopo l’assedio avvenuto nel 1557, la maggior parte delle strutture sopravvissute tranne i bastioni più avanzati ad oriente, ritoccati nell’Ottocento, e le costruzioni murarie dei recenti restauri.Fanno parte della ricostruzione del XVI secolo le strutture della prigione “Calabotto del Coccodrillo”, all’altezza della prima rampa, e la cinta delle mura difensive, compreso il terrapieno di rinforzo sul versante sud che porta la data del 1564. Civitella, citata per la prima volta in una fonte documentaria nel 1001, si collocava strategicamente sulla linea del confine tra la conca aprutina e quella ascolana e quindi molto presto prese un ruolo propriamente strategico-militare. Nessuna fonte testimonia quale fosse l’assetto originario della rocca; ma è documentata l’importanza rilevante del presidio nel XII e più in particolare nel XIII secolo.
La piazza d’armi
Furono proprio gli Angioini a iniziare un arrangiamento delle strutture sveve alle strategie militari più moderne, rendendo la rocca più potente con delle torri di fiancheggiamento. In un secondo momento, con l’arrivo delle artiglierie, la fortezza venne modificate strutturalmente; Alfonso I d’Aragona, infatti, verso la metà del 1400, ordinò che venisse rafforzata e ampliata con mura possenti equipaggiate di bastioni per farne il perno del sistema di difesa dei confini minacciati. Intorno alla metà del XV secolo Civitella appariva come una munita piazzaforte migliorata con le sue cinque torri che vennero successivamente distrutte, in parte, nel 1495 dai cittadini stessi che si opposero al giogo dei castellani.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) Torre Dei Gualtieri (Sec XII°XIII°).(03).v.725
Suono del campanone alle ore 19 dopo la recente manutenzione.
Ricordate il bellissimo video (02) v.348 del 13 dicembre 2011?
Son passati quasi 8 anni...mica un giorno eh?
E quelle bellissime campane la maggiore una Baldini di Sassoferrato del 1853 nota DO 3 e la minore una Pasqualini di Fermo di cui non ricordo la data di fusione nota LA 3...
Sono sempre state esposte alle intemperie...al salmastro con una ridottissima se non assente a volte manutenzione e fino a qualche anno fa il campanone lo suonavano ancora...
Da anni si sarebbe dovuta fare una certosina manutenzione ma...finchè andava...
E...quest'anno finalmente visto che la situazione era diventata molto grave...un sopralluogo è stato effettuato dalla De Santis Corinaldi...
Circa un mese fa...avvertito da Tecnlab un ragazzo di San Benedetto appassionato ancor più di me delle campane della sua S.Benedetto mi ha detto che Sauro Corinaldi avrebbe fatto un sopralluogo...
Fatto!
Son subito andato a S.Benedetto del Tronto e...li ho trovati in cima alla Torre.
Per il video che ora è in rete ho aspettato la Festa della Stella Maris...
Il video è alla solita mia maniera tutto commentato.
Al min 2:57 i tre rintocchi sulla II°campana della Chiesa di S:Benedetto Martire.
La forteresse de Civitella de Tronto fut construite vers la fin du XIIè
☺ - Cette réalisation guerrière, protège le centre ville dès le XIIè - ☺
■ - En restauration depuis les tremblements de Terre, est à visiter - ■
► - Plus d'infos (Français - English - Italiano) dans la description - ◄
En Français - Civitella possédait pendant six siècles une position hautement stratégique : c’était une ville frontière, avec une vue imprenable, qui permettait de surveiller les entrées et sorties de deux royaumes très distincts l’Etat Pontifical et celui des Bourbons.
Les travaux de construction ont de la forteresse ont commencé dès le XII ème siècle, sous le règne de Philippe II d’Espagne. La forteresse resta inchangée jusqu’à l’intervention des Bourbons. Sa forteresse, construite dès le XII ème siècle protège le centre de la ville, tandis que l’arrière elle est appuyée sur des rochers abrupts.
La forteresse dont la forme originale est militaire, est l’une des œuvres les plus imposantes jamais réalisées en Italie. Avec ses 25.000 mètres carrés de superficie et ses 500 mètres de longueur, elle est la plus grande d’Europe.
La ville a subi l’influence gothique puis celle de la fin Renaissance, mais l’église Saint François est de style roman, de même que l’église Saint Laurent (XIII ème siècle).
A côté du palais du Gouverneur en ruines, se trouve l’église du fort (San Giacomo) - Saint Jacques). Dans celle-ci se trouvait des sépultures et plus loin, il y avait trois fosses communes pour recevoir les soldats morts sur les champs de bataille.
Les anciennes cuisines et salles de repas abritent aujourd’hui un musée qui regroupe des armes antiques et des cartes qui racontent l’histoire de la forteresse. Beaucoup de ces objets ont été données par des habitants de la ville.
In English - Civitella possessed during 6 centuries a highly strategic position: it was a city border, with a fantastic view, that allowed to watch entrances(entries) and taken(brought) out of two very different kingdoms the Papal State and that of the Bourbons.
Building work has of the fortress began from XII ème century, under the reign of Philippe II of Spain. The fortress remained unchanged until the intervention of Bourbons. His her fortress, built from XII ème century protects the city center, whereas the back is pressed on steep rocks.
The fortress the original shape of which is military, is one of the most impressive works never realized in Italy. With its 25.000 square meters of surface and its 500 meters in lengths, it is the biggest of Europe.
The city underwent the Gothic influence then that of the end the Renaissance, but the church holy François is of Romanic style, as well as the church Saint Laurent (XIII ème century).
In Italiano - Civitella possedeva durante 6 secoli una posizione altamente strategica: era una città frontiera, con una vista inespugnabile che permetteva di sorvegliare le entrate ed uscite di due regni molto distinti lo stato Pontificale e quello dei Bourbon.
I lavori di costruzione hanno della fortezza hanno cominciato fin dal XII ème secolo, sotto il regno di Philippe II della Spagna. La fortezza restò immutata fino all'intervento dei Bourbon. La sua fortezza, costruita fin dal XII ème secolo, protegge il centro della città, mentre la parte posteriore è appoggiata su delle rocce dirupate.
La fortezza di cui la forma originale è militare, è una dei Con suoi 25.000 metri quadrati di superficie ed i suoi 500 metri di lunghezza, è la più grande dell'Europa.
La città ha subito l'influenza gotica quella della fine Rinascimento poi, ma la chiesa il San Francesco è di stile romanzo, come la chiesa il San Lorenzo, XIII ème secolo.
Accanto al palazzo delle Governatore rovine, trovati la chiesa del forte, San Giacome. In questa si trovava delle sepolture e più lontano, tre fosse comuni per i soldati morte sui campi di battaglia.
Le vecchie cucine e sale di pasto riparano oggi un museo che raggruppa delle armi antiche e delle carte che raccontano la storia della fortezza. Molti di questi oggetti sono stati dati dagli abitanti della città.
San Buono
Il paese nacque come antico possesso feudale della famiglia dei Di Sangro. Passò nel XIV sec. ai Caracciolo, che fecero costruire immerso nel verde di una vallata, poco fuori del paese, il magnifico Convento di Sant'Antonio. Dotato di un piccolo chiostro e collegato alla chiesa barocca, il Convento ospita oggi il Museo per l'Arte e l'Archeologia del Vastese. Tra le strette viuzze che si intrecciano nel centro storico si possono ammirare i bei palazzi del XVIII e XIX secolo, in stile barocco o classico impreziositi da decorazioni in pietra, portali, finestre e colonne. La Chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, con la facciata in stile romanico, all'interno conserva stucchi, pitture, un organo a mantice del XVII secolo, un battistero ed un'acquasantiera del 1619. Ma la chiesa di San Lorenzo è anche il frutto delle trasformazioni che investirono integralmente il borgo fortificato di San Buono nel XVI secolo. Ingloba, infatti, così come l'attiguo Palazzo Signorile dei Caracciolo, i resti di un castello medievale di cui oggi rimangono soltanto testimonianze scritte. Merita una visita il Lavatoio pubblico, costruito intorno al XVI secolo su una sorgente naturale denominata Fontana Vecchia. Realizzata in pietra scolpita a mano, un tempo costituiva il luogo più vivace del paese, di giorno con le donne che lavavano i panni, la sera con i contadini che rientravano dai campi per abbeverare gli animali.
The village rose as ancient feudal property of the Di Sangro Family. In the 14th century it was feud of the Caracciolo, who commissioned the construction of the marvelous Convent of Sant'Antonio surrounded by the green of a valley just outside the village. Connected to the baroque church and with a small cloister, the Convent hosts today the Museum for Art and Archeology of the Vastese region. Among the narrow alleys of the historical centre, it is possible to admire the beautiful 18th and 19th century palaces, in baroque or classic style and embellished with stone decorations, portals, windows and columns. The parish Church of San Lorenzo Martire, with its Romanesque façade, hosts in its interior several stuccos, paintings, a 17th century bellow organ, a baptistery and a holy water stoup of the year 1619. But the Church of San Lorenzo underwent also the transformations that interested the entire fortified village of San Buono in the 16th century. In fact, it includes the adjacent Caracciolo Noble Palace and medieval castle ruins, about which today only written sources are left. The public wash-house is worth visiting; it was built around the 16th century on a natural spring called Fontana Vecchia (Old Fountain). Made from handmade sculpted stone, once it was the liveliest place of the village, where women used to wash clothes during the day, and at night the peasants came back from the fields to water the animals.
Viaje en Abruzzo (una región italiana) Documental español
SPANISH
Un hermoso documental sobre una región de Italia que es poco conocida: Abruzos. Ubicado en el Mar Adriático, este documental muestra la excelencia de los productos típicos de esta región, como los arrosticini, y muestra los hermosos paisajes, pueblos y ciudades medievales, como Pescara, la ciudad más grande y moderna del país. Abruzos, luego los pueblos de la provincia de Teramo: Civitella del Tronto con su fortaleza española, Mosciano Sant'Angelo, Giulianova, y finalmente el pueblo de Castelli, conocido por las tiendas que trabajan la cerámica policromada desde el siglo XV. Finalmente verá la ciudad capital de la región: L'Aquila, lamentablemente aún dañada por el terremoto de 2009, que sin embargo muestra signos de recuperación: el fuerte español, la basílica de Santa Maria di Collemaggio, que alberga los restos del papa Celestino V, y el Basílica renacentista de San Bernardino da Siena.
ITALIANO
Un documentario bellissimo che tratta di una regione poco conosciuta dell'Italia: l'Abruzzo. Si trova sulla fascia del mare Adriatico, questo documentario mostra le eccellenze dei prodotti tipici di questa regione, come gli arrosticini, e mostra i bellissimi paesaggi, i borghi medievali e le città, come Pescara, la città più grandee e moderna dell'Abruzzo, poi i borghi della provincia di Teramo: Civitella del Tronto con la sua fortezza spagnola, Mosciano Sant'Angelo, Giulianova, e infine il paese di Castelli, noto per le botteghe che lavorano la ceramica policroma sin dal XV secolo. Infine si vedrà la città capoluogo della regione: L'Aquila, purtroppo ancora danneggiata dal terremoto del 2009, che però mostra segni di ripresa: il forte spagnolo, la basilica di Santa Maria di Collemaggio che custodisce le spoglie del papa Celestino V, e la basilica rinascimentale di San Bernardino da Siena.
Sisma. Danni anche a Civitella, Fortezza chiusa
Problemi anche a Civitella del Tronto in alcune abitazioni e chiese. Il comune si è occupato di circa 120 sfollati mentre la Fortezza è stata chiusa in via precauzionale. Domani si dovrebbe decidere sulla eventuale riapertura
Corrida S Lorenzo a Zogno Staffetta e gara maschile
una formula indovinata quella della staffetta che ha reso intgeressante la parte centrale della serata, a seguire la gara maschile assoluta dove tutto si è risolto ancora a favore di Abdellatif batel che in questo momento è in formissima......
L'Aquila e le sue chiese Cap 3: 1450-1600
Si può ipotizzare che le fasi costruttive di quella che sarà la città di Aquila abbiano avuto inizio nel 1195, con l'edificazione e la consacrazione della chiesa di Santa Maria d'Aquili
Dagli studi di monsignor Orlando Antonini sull'architettura religiosa aquilana. Regia di Patrizio Guerrini, a cura di Maurizio D'Antonio. Sotto l'alto patronato del Pontificio Consiglio della cultura e della Pontificia Commissione dei beni culturali della Chiesa. Con il patrocinio di: Arcidiocesi dell'Aquila, Istituto italiano dei Castelli, Regione Abruzzo, Provincia dell'Aquila, Comune dell'Aquila
Monte Sant Angelo * In uno sguardo
Ecogargano: brezza di mare, fiori tra le pietre e rumori fuori scena.
Monte Sant Angelo - Santuario di San Michele Arcangelo 14 agosto 2010
Borgo Mura di cison di Valmarino 9gennaio
Un Volo Nella Storia - Gruppo Archeologico Turan
Un cortometraggio realizzato dal Gruppo Archeologico Turan di San Lorenzo Nuovo volto a valorizzare le bellezze del nostro territorio affacciato sul lago di Bolsena.
Firenze 11 agosto 2017, Anniversario Liberazione
Con i rintocchi della Martinella, 73 anni fa, Firenze era finalmente libera. Buon 11 agosto a tutti voi, ecco l'augurio del sindaco Dario Nardella
Andrea PIazza Risorgimento
p
Puglia : Avetrana il Castello
Abbazia di Santa Maria a Piè di Chienti
Abbazia di Santa Maria a Piè di Chienti
Monastero di S. Caterina di Santa Vittoria in Matenano
ll monastero di Santa Caterina, costruito tra il XIV-XV secolo è ubicato nel centro storico di Santa Vittoria in Matenano. È abitato da una comunità di monache benedettine e come da tradizione dispone di un ampio orto, nonché una foresteria, integrata nel corpo del monastero. La comunità ospita generalmente gruppi di giovani, verso i quali è fortemente orientata, per ritiri e giornate di formazione.
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
Coro-Dante Christmas 2015 singing Gloria in Cielo al Vero Dio
Coro-Dante, the all-Italian repertoire chorus of the Dante Alighieri Society, Cambridge, MA, directed by Kevin Galiè, M.M., sings Antonio Cartellieri's Gloria in Cielo al vero Dio from La Celebre Natività del Redentore. Soloist, Dustin Damonte; Pianist Ilana Cady
Roma - Basilica di Santa Maria del Portico in Campitelli - Distesa festiva a 3 campane
Concerto di 4 campane realizzato da Marinelli di Agnone nel 1927 in sostituzione delle precedenti due campane del XVII secolo.
Le Campane della Cattedrale di Montalto delle Marche in HD 1080 (manortiz)
Alex98 scrive:
il Campanone è del 1407. La II è stata fusa nel 1717 da Giovanni Desiato di Spoltore e dovrebbe essere un Sol diesis 3; la III è del 1728, di Martino D'Ettorre di Spoltore; la IV è del 1263; la V è una Pasqualini del 1948 e dovrebbe essere un Mi 4 e la VI, non motorizzata, è stata fusa da Domenico Donati nel 1718 e dovrebbe essere un Sol diesis 4
Fortissima scossa di terremoto nelle regioni del centro Italia, di magnitudo 6.5.… - world
Una nuova forte scossa di terremoto ha fatto tremare le regioni del centro Italia alle 7.40. Si tratta di un sisma di magnitudo 6.5 e profondità 10 km con epicentro tra Marche e Umbria, in particolare tra Norcia, Preci e Castel Sant'angelo. Nelle zona già duramente colpite il 24 agosto e la scorsa settimana. Vengono segnalati molti crolli nella zona di Macerata, soprattutto a Ussita. Gli accertamenti sono in corso ma al momento non si segnalano vittime.
I…
ALTRE INFORMAZIONI:
euronews: il canale di informazione più seguito in Europa.
Abbonati !
euronews è disponibile in 13 lingue:
In italiano:
Sito web:
Facebook:
Twitter: