Rofrano - Cilento - Salerno - South Italy
Rofrano (Rufranu in dialetto cilentano) è un comune italiano di 1.710 abitanti della provincia di Salerno in Campania.Le sue origini risalgono fra il III e il IV secolo e vengono attribuite a dei nobili crociati, allora abitanti nelle prossimità della montagna di Piaggine in un luogo che chiamarono Ruffium (da qui l'antica denominazione di Ruranu). A seguito di epidemie (non accertate) e di brigantaggio, l'abitato si spostò avvicinandosi all'attuale ubicazione e cambiando il suo nome in Ruffio, per poi arrivare a Rufra e infine Rofrano (parola riferita alla terra che frana sotto i nemici). Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Laurito, appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie. Fece parte del mandamento di Laurito, appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.
l comune di Rofrano è situato nella zona meridionale del Cilento, equidistante e in posizione centrale rispetto a altri comuni meno noti ma più grandi solo per popolazione, come Sala Consilina, Vallo della Lucania e Sapri. Rofrano, come altri comuni cilentani, rientra nel territorio del parco nazionale. Il paese si trova lungo la SP18 proveniente da Laurito, che lo attraversa e poco prima di uscirne, si dirama proseguendo da un lato, innestandosi sulla SS18 per Alfano, Torre Orsaia, Policastro e Sapri, e dall'altro per Sanza e Sala Consilina che durante si innesta un ulteriore strada la quale attraversa tutta la Valle del Mingardo nel versante più alto e raggiungendo Laurino in uno scenario di naturale ed incantevole maestosità paesaggistica. Il Comune di Rofrano vanta le frazioni e contrade di seguito elencate in ordine di distanza: Tresanti (contrada periferica), Provitera, Molino Vecchio, Pozzillo/Borsito, San Menale (frazione), Tre Paoli, San Doro, Borgo Cerreto (frazione parzialmente nel comune di Torre Orsaia) ed una località disabitata conosciuta come Triglio. Parte del territorio del villaggio di Pruno è compreso nel suo ambito comunale.
Vibonati - Cilento - Salerno - South Italy
Centro agricolo del Golfo di Policastro, situato nell'entroterra a NW di Sapri, su uno sprone sottile ed allungato, la cui configurazione è ricalcata sulla struttura dell'abitato, compreso tra due valli tributarie del torrente Cacafava, presso la cui foce è Villammare. Vibonati si trova ai margini del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano a pochi chilometri dalla Basilicata e dalla Calabria. Il centro del paese è arroccato ed è composto di un centro storico di origine medioevale molto caratteristico. La frazione Villammare si estende sul mare ed è a forte vocazione turistica. Questo borgo marinaro, nato come residenza estiva dei nobili e villaggio di pescatori, attira ogni anno migliaia di turisti, al pari delle più rinomate Sapri, Marina di Camerota e Palinuro. Infatti, nei mesi estivi si registrano circa 15.000 presenze, grazie a strutture ricettive varie e ben organizzate. Vibonati è invece sede di un crescente interesse da parte di turisti che, oltre al mare, vogliono ammirare anche le bellezze artistiche che questo angolo di paradiso offre. Da segnalare la presenza nella frazione di una Torre telegrafica risalente al periodo vicereale spagnolo conservata in ottimo stato. Il capoluogo ospita il Museo della Civiltà Contadina realizzato da un abitante del luogo, il quale ha raccolto vari strumenti utilizzati dai contadini del secolo scorso. A Vibonati si riscopre un perfetto connubio tra vecchi sapori cilentani e cultura marinara. Il prodotto tipico è la soppressata, il capicollo e i migliatieddi.
Chiamato in passato li Bonati, Libonati o semplicemente Bonati, secondo storici locali, Vibonati sarebbe stata fondata da coloni romani e sia la Vibo ad Siccam di cui parla Cicerone. Altri studiosi ipotizzano una sua fondazione da parte di esuli fenici provenienti da Tiro, visto che una parte del paese è denominata Tirone. Comunque la prima menzione del borgo risale al 1415, quando fu concesso a Masello Conte di Ravello. Nel 1603 Carlo Caracciolo ne fece vendita a Diego Simone, da cui passò a Francesco Pertinet, e Fabio di Bologna e a Francesco Galuppo. Al termine del periodo feudale era possesso di Teresa Caracciolo, principessa di Policastro. Vibonati è stato al centro dei sanguinosi moti cilentani del 1848 e, il 3 settembre 1860, ha ospitato Giuseppe Garibaldi, come ricorda una lapide posta sulla facciata del palazzo De Nicolelis. Questo borgo ha sempre assunto un ruolo molto importante nel Golfo di Policastro in quanto fino all'immediato dopoguerra è stato sede del Real Ufficio del Registro, della Pretura e delle Carceri. Successivamente, con l'emigrazione di molti vibonatesi, questa importanza si è andata via via riducendosi. Dal punto di vista artistico, Vibonati è denominato il paese dei portali per la grande quantità di portali, appunto, che si rincorrono tra le viuzze (ruve) del borgo. Di estremo valore artistico sono, inoltre, le Chiese in cui si osservano dipinti del XII e del XIII secolo. Le più importanti sono senza dubbio la Chiesa di Sant'Antonio abate, santo patrono, e la Chiesa della Santissima Annunziata, da poco restaurata. Delle mura che un tempo cingevano Vibonati non ci sono tracce se non per un torrino che si può ammirare in Piazza Nicotera, e che ora è annesso alla Chiesa della Santissima Trinità.
Durante il Regno di Napoli, dal 1806 al 1811, è stato capoluogo dell'omonimo distretto fino alla sua soppressione e, di seguito elevato a capoluogo di circondario (dipendente dal Distretto di Sala) fino al 1860. Dall'unità d'Italia fino al 1924 è stato capoluogo dell'omonimo mandamento (sostituito poi da Sapri fino alla soppressione del 1927) appartenente al Circondario di Sala Consilina.
Torre Orsaia - Cilento - Salerno - South Italy
Torre Orsaia (a Torrë in dialetto cilentano[2]) è un comune italiano di 2.280 abitanti della provincia di Salerno in Campania, appartenente al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
La storia di Torre Orsaia ha inizio intorno alla metà del secolo undicesimo, all'epoca del condottiero normanno Roberto il Guiscardo, quando le incursioni dei pirati, la malaria e la distruzione di Policastro operata dallo stesso Guiscardo (1065) spinsero le popolazioni costiere a spostarsi verso zone più interne del territorio; venne così a costituirsi un primo centro abitato nella Terra Turris Ursajae. Il luogo su cui attualmente sorge Castel Ruggero, poi, considerato di grande importanza strategica già dai Longobardi, ospitò intorno al 1150 un accampamento di truppe di Ruggero II il Normanno (da cui il nome Castra Roggerii). Nel 1301 monsignor Pagano, Vescovo di Policastro, deciso a far valere i propri diritti feudali sul territorio della Diocesi, ordinò la costruzione di una sede estiva dell'Episcopio a Torre Orsaia, ed emanò un bando nel quale prometteva, a tutti coloro i quali avessero voluto prendere dimora vicino al Palazzo Vescovile, terra a sufficienza per una casa, una vigna, un orto e un pagliaio, dietro pagamento di un'imposta detta pregata. Come abbiamo detto, nel 1301 un nucleo abitativo, per quanto piccolo, esisteva già: il bando di monsignor Pagano e la redazione dei Capitula terre turris ursaye, un codice legale che regolava la convivenza civile e i rapporti della popolazione con il Vescovo-Barone, servirono unicamente a ratificare situazioni e usanze che si erano oramai consolidate nel corso di due secoli. Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.
Pisciotta Cilento Salerno Italia
una estate in Pisciotta video lungo che mostra tutto o quasi tutto Pisciotta e i suoi interminabili vicoli e la meravigliosa gente che abita questo piccolo borgo in provincia di Salerno , nel parco nazionale del Cilento.
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Garden Music Kevin MacLeod (incompetech.com)
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Cilentano.it: FULL VERSION - CALENDAR GIRLS ( BIKINI ) TO CILENTO COAST, SALERNO - ITALY
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Il Cilento, il posto piu' bello del mondo con le donne piu' belle...
This video has been recorded in cilento, in the province of salerno, campania, italy. The Cilento, land of rolling hills covered by olive trees that are reflected in the blue of the Tyrrhenian Sea, has always been a crossroads of peoples and traditions.
Crossed by lively streams, rich in chestnut and holm oak woods, in its beautiful landscape are framed small villages clinging to the rocks or lying on the sea shores.
The Cilento is part of the National Park of Cilento, Valle di Diano and Alburni.
It is the second national park in Italy for its vastness and, perhaps, the first for bio diversity.
Home of the Mediterranean diet, discovered by Ancel Keys, who lived for many years in Pioppi, has always been a destination for tourists and nature lovers who visit these places for their wild beauty.
To Acciaroli they have no doubts: for a long time a showy sign defines the town of Hemigway, the Cilentana locality. here, perhaps, he wrote the old man and the sea.
This is the land of the sirens, this is the land of myth.
The Park includes the peaks of the Alburni, Cervati and Gelbison as well as the coastal spurs of Monte Bulgheria and Monte Stella.
The floristic population of the Park is made up of about 1,800 different species of native spontaneous plants, but also the fauna is extremely diversified by virtue of the wide variety of environments present on the territory.
Coastal and mountain areas, rivers and streams, cliffs and forests, are the habitat of many faunistic communities where the presence of species of high naturalistic value often emerges, such as the peregrine falcon.
On the peaks, on the high grasslands and on the mountain cliffs, the wolf, the Golden Eagle, the Lontra, and the wild boar are frequent.
To the extraordinary naturalistic features, due to the remarkable heterogeneity of the territory, there is also the mythical and mysterious character of this land rich in history and culture:
the call of the nymph Leucosia, the beaches where the fates of Aeneas and Palinuro separated, the remains of the Greek colonies of Elea / Velia and Paestum, the splendid Certosa di Padula.
These last three sites, together with the caves of Pertosa and Castelcivita, are the main cultural attractions of national and international importance that have allowed to the Park to boast of the prestigious recognition of World Heritage of Humanity issued by UNESCO.
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Questo video e' stato registrato in Cilento, in provincia di Salerno, Campania, Italia.
Il Cilento, terra di dolci colline ricoperte dagli ulivi che si specchiano nel blu del Tirreno, è da sempre crocevia di popoli e tradizioni.
Attraversato da vivaci torrenti, ricco di boschi di castagni e di lecci, nel suo splendido paesaggio sono incorniciati piccoli paesi abbarbicati alle rocce o adagiati sulle rive marine. Il Cilento fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Valle di Diano ed Alburni.
E' il secondo parco nazionale in Italia per la sua vastità e, forse, il primo per la bio diversità. Patria della dieta mediterranea, scoperta da Ancel Keys, vissuto per molti anni a Pioppi, e' da sempre meta di turisti e cultori della natura che visitano questi luoghi per la loro selvaggia bellezza. Ad Acciaroli non hanno dubbi: da tempo una vistosa insegna definisce «paese di Hemigway» la località cilentana. Quì, forse, scrisse il vecchio ed il mare.
Questa è la terra delle sirene, questa è la terra del mito.
Il Parco comprende le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del Monte Bulgheria e del Monte Stella.
Il popolamento floristico del Parco è costituito da circa 1800 specie diverse di piante autoctone spontanee, ma anche la fauna è estremamente diversificata in virtù dell'ampia varietà di ambienti presenti sul territorio.
Aree costiere e montane, fiumi e ruscelli, rupi e foreste, costituiscono l'habitat di altrettante comunità faunistiche dove spesso emerge la presenza di specie di alto valore naturalistico, come il falco pellegrino.
Sulle vette, sulle praterie di altitudine e sulle rupi montane, sono invece frequenti il lupo, l'Aquila reale, la Lontra, e il cinghiale.
Alle straordinarie caratteristiche naturalistiche, dovute alla notevole eterogeneità del territorio, si affiancano il carattere mitico e misterioso di questa terra ricca di storia e cultura: il richiamo della ninfa Leucosia, le spiaggie dove i destini di Enea e Palinuro si sono separati, i resti delle colonie greche di Elea/Velia e Paestum, la splendida Certosa di Padula.
Questi ultimi tre siti, insieme alle grotte di Pertosa e di Castelcivita, sono i principali attrattori culturali di importanza nazionale ed internazionale che hanno permesso al Parco di gloriarsi del restigioso riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell'Umanita rilasciato dall'UNESCO.
Tortorella - Cilento - Salerno - South Italy
Tortorella è un comune italiano di 582 abitanti della provincia di Salerno in Campania. Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Vibonati, appartenente al Distretto di Sala del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Vibonati, appartenente al Circondario di Sala Consilina.
Torraca Cilento Salerno South Italy
Casaletto Spartano - Cilento - Salerno - South Italy
Di origine medioevale il paese, secondo una leggenda locale, si sviluppò intorno all'antica contrada Spartoso, da cui potrebbe derivare il nome Spartano. L'abbandono del vecchio nucleo, sempre secondo questa vecchia leggenda, fu causato da un'invasione di formiche. Molto più verosimilmente il primo nucleo del paese sorse ai piedi del monte Difesa perché il luogo era ricco di acqua, essendo presenti in zona numerose sorgenti e un piccolo fiume. Il primo documento che può dare una collocazione storiografica al paese è una piccola lapide di pietra con scritta in latino attualmente posta all'ingresso della navata laterale sinistra della Chiesa Madre di San Nicola, la quale ricorda la consacrazione della chiesa, recante la data del 1177. Il toponimo Casaletto deriva, come si può facilmente dedurre, da casale
Camerota - Cilento - Salerno - South Italy
Nel XVII secolo, Marina di Linfreschi non era altro che un gruppo di case a Capo dell'Infreschi, con pozzo, forno, deposito e taverna, abitata da contadini e pescatori lentiscosani addetti alle fortificazioni della costa. Molti marinai della costiera amalfitana e sorrentina si stabiliscono sulla costa immediatamente prima del porto naturale degli Infreschi, ai piedi della torre di avvistamento Layella, e l'abitato si espande intorno ad una chiesa intitolata a San Nicola, esistente già dal 1616 con anche un piccolo cimitero. Il 17 luglio 1848, Ferdinando II Borbone firma il decreto che stabilisce: L'aggregato di case lungo il litorale di Camerota prende il nome di Marina di Camerota. Nel XIX secolo ed agli inizi del XX, Marina di Camerota ha subito il fenomeno dell'emigrazione, rivolta in particolare verso il Sudamerica ed il Venezuela: per i legami mantenuti con quelle terre, in una piazza del centro, di fronte al porto, è stata eretta una statua al Libertador venezuelano Simón Bolívar, al quale sono anche dedicati la via principale del paese e uno dei due cinema locali.
Il nome viene fatto anche risalire a quello della fanciulla Kamaraton, bella come una dea, ma dal cuore di pietra. La leggenda narra che il nocchiero di Enea, Palinuro, se ne innamorò follemente, arrivando addirittura ad inseguire la sua immagine nel fondo del mare, andando incontro al suo destino. Colpevole di amore non corrisposto, Kamaraton venne trasformata in roccia da Venere: la roccia su cui oggi sorge Camerota, testimone perenne di uno sfortunato amore.
Marina di Camerota si trova lungo la strada statale 562, ad 8 km est di Palinuro, 5 da Camerota, 18 da San Giovanni a Piro, e circa 90 da Salerno. L'area costiera comprende ad ovest le zone e località di Grotta del Ciclope (che ospita una famosa discoteca), Cala del Cefalo, Cala Finocchiara, Cala d'Arconte (con un'isoletta adiacente) e Calanca. Ad est vi sono Lentiscelle. Sita proprio sul 40º parallelo nord, è il centro abitato più meridionale della Campania. Il punto geografico più meridionale è, invece, Monte di Luna.
Fantastic...Marina di Camerota...Palinuro...Cilento Coast...salerno...Italy
A Place where YOU HAVE TO BE.....paesaggi da Marina di Camerota e Palinuro...Costa del Cilento....Salerno....Italia
Nel XVII secolo, Marina di Linfreschi non era altro che un gruppo di case a Capo dell'Infreschi, con pozzo, forno, deposito e taverna, abitata da contadini e pescatori addetti alle fortificazioni della costa.
Molti marinai della costiera amalfitana e sorrentina si stabiliscono sulla costa immediatamente prima del porto naturale degli Infreschi, ai piedi della torre di avvistamento Layella, e l'abitato si espande intorno ad una chiesa intitolata a San Nicola, esistente già dal 1616 con anche un piccolo cimitero.
Il 17 luglio 1848, Ferdinando II Borbone firma il decreto che stabilisce: L'aggregato di case lungo il litorale di Camerota prende il nome di Marina di Camerota.
Nel XIX secolo ed agli inizi del XX, Marina di Camerota ha subito il fenomeno dell'emigrazione, rivolta in particolare verso il Sudamerica ed il Venezuela: per i legami mantenuti con quelle terre, in una piazza del centro, di fronte al porto, è stata eretta una statua al Libertador venezuelano Simón Bolívar, al quale sono anche dedicati la via principale del paese e uno dei due cinema locali.
Palinuro è una località turistica piuttosto nota. La buona recettività estiva è dovuta sia alla qualità delle acque (che le frutta da alcuni anni la Bandiera Blu) che alla posizione del paese nel contesto del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Oltre alle spiagge site dal lato del paese di Palinuro, è piuttosto frequentata la zona chiamata Spiaggia Mingardo (detta anche Arco Naturale, per via di una formazione rocciosa ad arco), sul versante del golfo di Policastro. Recentemente, però (novembre 2007) parte della parete esterna dell'Arco è franata, a causa delle infiltrazioni d'acqua nella roccia; perciò, si stanno studiando varie ipotesi per salvaguardare un così singolare monumento naturale.
Altro motivo di attrazione turistica sono le numerose grotte marine site attorno Capo Palinuro (tra cui la Grotta Azzurra), piuttosto apprezzate per le escursioni subacquee.
Santa Marina - Cilento - Salerno - South Italy
Situato nel Cilento meridionale e principalmente famoso per la sua maggiore frazione, ossia Policastro Bussentino. Il centro abitato di Santa Marina si trova a 425 m s.l.m. sulle pendici del monte Tempone, affacciato sulla valle del Bussento e sul golfo di Policastro, al limite meridionale del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. La frazione Policastro si trova sulla costa sottostante.
Ispani - Cilento - Salerno - South Italy
Il comune è situato nella zona del Bussento, al centro del golfo di Policastro.Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Vibonati, appartenente al Distretto di Sala del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Vibonati, appartenente al Circondario di Sala Consilina.
San Giovanni a Piro Cilento Salerno South Italy
Cilentano.it: PALINURO - CALENDAR GIRL #2 ( BIKINI ) TO CILENTO COAST, SALERNO - ITALY
GOOGLE MAPS OF PALINURO
Il Cilento, il posto piu' bello del mondo con le donne piu' belle...
This video has been recorded in cilento, in the province of salerno, campania, italy. The Cilento, land of rolling hills covered by olive trees that are reflected in the blue of the Tyrrhenian Sea, has always been a crossroads of peoples and traditions.
Crossed by lively streams, rich in chestnut and holm oak woods, in its beautiful landscape are framed small villages clinging to the rocks or lying on the sea shores.
The Cilento is part of the National Park of Cilento, Valle di Diano and Alburni.
It is the second national park in Italy for its vastness and, perhaps, the first for bio diversity.
Home of the Mediterranean diet, discovered by Ancel Keys, who lived for many years in Pioppi, has always been a destination for tourists and nature lovers who visit these places for their wild beauty.
To Acciaroli they have no doubts: for a long time a showy sign defines the town of Hemigway, the Cilentana locality. here, perhaps, he wrote the old man and the sea.
This is the land of the sirens, this is the land of myth.
The Park includes the peaks of the Alburni, Cervati and Gelbison as well as the coastal spurs of Monte Bulgheria and Monte Stella.
The floristic population of the Park is made up of about 1,800 different species of native spontaneous plants, but also the fauna is extremely diversified by virtue of the wide variety of environments present on the territory.
Coastal and mountain areas, rivers and streams, cliffs and forests, are the habitat of many faunistic communities where the presence of species of high naturalistic value often emerges, such as the peregrine falcon.
On the peaks, on the high grasslands and on the mountain cliffs, the wolf, the Golden Eagle, the Lontra, and the wild boar are frequent.
To the extraordinary naturalistic features, due to the remarkable heterogeneity of the territory, there is also the mythical and mysterious character of this land rich in history and culture:
the call of the nymph Leucosia, the beaches where the fates of Aeneas and Palinuro separated, the remains of the Greek colonies of Elea / Velia and Paestum, the splendid Certosa di Padula.
These last three sites, together with the caves of Pertosa and Castelcivita, are the main cultural attractions of national and international importance that have allowed to the Park to boast of the prestigious recognition of World Heritage of Humanity issued by UNESCO.
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Questo video e' stato registrato in Cilento, in provincia di Salerno, Campania, Italia.
Il Cilento, terra di dolci colline ricoperte dagli ulivi che si specchiano nel blu del Tirreno, è da sempre crocevia di popoli e tradizioni.
Attraversato da vivaci torrenti, ricco di boschi di castagni e di lecci, nel suo splendido paesaggio sono incorniciati piccoli paesi abbarbicati alle rocce o adagiati sulle rive marine. Il Cilento fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Valle di Diano ed Alburni.
E' il secondo parco nazionale in Italia per la sua vastità e, forse, il primo per la bio diversità. Patria della dieta mediterranea, scoperta da Ancel Keys, vissuto per molti anni a Pioppi, e' da sempre meta di turisti e cultori della natura che visitano questi luoghi per la loro selvaggia bellezza. Ad Acciaroli non hanno dubbi: da tempo una vistosa insegna definisce «paese di Hemigway» la località cilentana. Quì, forse, scrisse il vecchio ed il mare.
Questa è la terra delle sirene, questa è la terra del mito.
Il Parco comprende le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del Monte Bulgheria e del Monte Stella.
Il popolamento floristico del Parco è costituito da circa 1800 specie diverse di piante autoctone spontanee, ma anche la fauna è estremamente diversificata in virtù dell'ampia varietà di ambienti presenti sul territorio.
Aree costiere e montane, fiumi e ruscelli, rupi e foreste, costituiscono l'habitat di altrettante comunità faunistiche dove spesso emerge la presenza di specie di alto valore naturalistico, come il falco pellegrino.
Sulle vette, sulle praterie di altitudine e sulle rupi montane, sono invece frequenti il lupo, l'Aquila reale, la Lontra, e il cinghiale.
Alle straordinarie caratteristiche naturalistiche, dovute alla notevole eterogeneità del territorio, si affiancano il carattere mitico e misterioso di questa terra ricca di storia e cultura: il richiamo della ninfa Leucosia, le spiaggie dove i destini di Enea e Palinuro si sono separati, i resti delle colonie greche di Elea/Velia e Paestum, la splendida Certosa di Padula.
Questi ultimi tre siti, insieme alle grotte di Pertosa e di Castelcivita, sono i principali attrattori culturali di importanza nazionale ed internazionale che hanno permesso al Parco di gloriarsi del restigioso riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell'Umanita rilasciato dall'UNESCO.
Roccagloriososa - Cilento - Salerno - South Italy
Roccagloriosa ('a Rocca in dialetto cilentano meridionale) è un comune italiano di 1.664 abitanti della provincia di Salerno in Campania.Piccolo paese del Cilento, si trova incastonata in una valle formata dai fiumi Mingardo e Bussento, a ridosso del monte Bulgheria, a poca distanza dal comuni di Celle Bulgheria. Con la sua piccola frazione di Acquavena, è inserita nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'Umanità nel 1998.
Alfano - Cilento - Salerno - South Italy
Di origine medievale, è documentato per la prima volta nel 1309. Dopo essere stato feudo dei Sanseverino e in seguito proprietà del demanio regio, nel 1427 venne assegnato come baronia a Cirillo Dal Verme, nel 1496 fu assegnato al conte Giovanni Carafa, ma torno ai Dal Verme. Nel 1561 Muzio Dal Verme denunziò la morte del padre che aveva Alfano in feudo. Nel 1566 G. Battista Carrofa, conte di Policastro, rinunziò alla lite mossa contro di lui da Muzio Del Verme, circa la giurisdizione di Alfano che venne confermata ai Dal Verme. Nel 1588 Alfano fu acquistata da Paolo Brancaccio. Dal 1619 il feudo passò ai Bernalla che lo possedettero quasi ininterrottamente fino al XVIII secolo.
Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Laurito, appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Laurito, appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.
Il progetto ''Mi guardo dietro e vedo il CIlento'' intende mostrare, attraverso una mirata campagna di marketing territoriale, le meraviglie nascoste e dimenticate del territorio Cilentano, al fine di incrementare un turismo ecosostenibile che non viva il luogo solo nella sua parte costiera, ben conosciuta e anzi sovraffollata in estate, contribuendo alla destagionalizzazione dei flussi turistici, invitando a visitare questi luoghi anche nei mesi in cui non c'è una vera e propria affluenza turistica.
Lo spopolamento dei territori in questione genera, oltre ai problemi logistici e gestionali nelle grandi città vicine, anche un allontanamento da tradizioni ed identità che rappresentano il principale bagaglio culturale da valorizzare.
Cilentano.it: ACCIAROLI, ALBURNI AND SALERNO CALENDAR GIRLS #3 ( BIKINI ) - CILENTO COAST - ITALY
Il Cilento, il posto piu' bello del mondo con le donne piu' belle...
This video has been recorded in cilento, in the province of salerno, campania, italy. The Cilento, land of rolling hills covered by olive trees that are reflected in the blue of the Tyrrhenian Sea, has always been a crossroads of peoples and traditions.
Crossed by lively streams, rich in chestnut and holm oak woods, in its beautiful landscape are framed small villages clinging to the rocks or lying on the sea shores.
The Cilento is part of the National Park of Cilento, Valle di Diano and Alburni.
It is the second national park in Italy for its vastness and, perhaps, the first for bio diversity.
Home of the Mediterranean diet, discovered by Ancel Keys, who lived for many years in Pioppi, has always been a destination for tourists and nature lovers who visit these places for their wild beauty.
To Acciaroli they have no doubts: for a long time a showy sign defines the town of Hemigway, the Cilentana locality. here, perhaps, he wrote the old man and the sea.
This is the land of the sirens, this is the land of myth.
The Park includes the peaks of the Alburni, Cervati and Gelbison as well as the coastal spurs of Monte Bulgheria and Monte Stella.
The floristic population of the Park is made up of about 1,800 different species of native spontaneous plants, but also the fauna is extremely diversified by virtue of the wide variety of environments present on the territory.
Coastal and mountain areas, rivers and streams, cliffs and forests, are the habitat of many faunistic communities where the presence of species of high naturalistic value often emerges, such as the peregrine falcon.
On the peaks, on the high grasslands and on the mountain cliffs, the wolf, the Golden Eagle, the Lontra, and the wild boar are frequent.
To the extraordinary naturalistic features, due to the remarkable heterogeneity of the territory, there is also the mythical and mysterious character of this land rich in history and culture:
the call of the nymph Leucosia, the beaches where the fates of Aeneas and Palinuro separated, the remains of the Greek colonies of Elea / Velia and Paestum, the splendid Certosa di Padula.
These last three sites, together with the caves of Pertosa and Castelcivita, are the main cultural attractions of national and international importance that have allowed to the Park to boast of the prestigious recognition of World Heritage of Humanity issued by UNESCO.
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Questo video e' stato registrato in Cilento, in provincia di Salerno, Campania, Italia.
Il Cilento, terra di dolci colline ricoperte dagli ulivi che si specchiano nel blu del Tirreno, è da sempre crocevia di popoli e tradizioni.
Attraversato da vivaci torrenti, ricco di boschi di castagni e di lecci, nel suo splendido paesaggio sono incorniciati piccoli paesi abbarbicati alle rocce o adagiati sulle rive marine. Il Cilento fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Valle di Diano ed Alburni.
E' il secondo parco nazionale in Italia per la sua vastità e, forse, il primo per la bio diversità. Patria della dieta mediterranea, scoperta da Ancel Keys, vissuto per molti anni a Pioppi, e' da sempre meta di turisti e cultori della natura che visitano questi luoghi per la loro selvaggia bellezza. Ad Acciaroli non hanno dubbi: da tempo una vistosa insegna definisce «paese di Hemigway» la località cilentana. Quì, forse, scrisse il vecchio ed il mare.
Questa è la terra delle sirene, questa è la terra del mito.
Il Parco comprende le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del Monte Bulgheria e del Monte Stella.
Il popolamento floristico del Parco è costituito da circa 1800 specie diverse di piante autoctone spontanee, ma anche la fauna è estremamente diversificata in virtù dell'ampia varietà di ambienti presenti sul territorio.
Aree costiere e montane, fiumi e ruscelli, rupi e foreste, costituiscono l'habitat di altrettante comunità faunistiche dove spesso emerge la presenza di specie di alto valore naturalistico, come il falco pellegrino.
Sulle vette, sulle praterie di altitudine e sulle rupi montane, sono invece frequenti il lupo, l'Aquila reale, la Lontra, e il cinghiale.
Alle straordinarie caratteristiche naturalistiche, dovute alla notevole eterogeneità del territorio, si affiancano il carattere mitico e misterioso di questa terra ricca di storia e cultura: il richiamo della ninfa Leucosia, le spiaggie dove i destini di Enea e Palinuro si sono separati, i resti delle colonie greche di Elea/Velia e Paestum, la splendida Certosa di Padula.
Questi ultimi tre siti, insieme alle grotte di Pertosa e di Castelcivita, sono i principali attrattori culturali di importanza nazionale ed internazionale che hanno permesso al Parco di gloriarsi del restigioso riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell'Umanita rilasciato dall'UNESCO.
Wonderful....Marina di Camerota-Salerno-Cilento Coast-Italy-
One of the most wonderful and unknown places of the legendary italian peninsula.....
Celle di Bulgheria - Cilento - Salerno - South Italy
Situato nella parte meridionale del Cilento, è posto a 230 m s.l.m. tra il Monte Bulgheria (da cui prende il nome) e il fiume Mingardo. Celle di Bulgheria è un piccolo comune la cui storia è caratterizzata da due eventi rilevanti: lo stanziamento dei bulgari e quello dei monaci. I bulgari abitarono questa terra, giungendo fino alle falde del Monte Bulgheria e fondando dei villaggi. I monaci arrivarono dall'Oriente e dalla Grecia e fondarono cenobi e celle attorno ai quali sorsero i primi centri abitati. Probabilmente, in uno dei villaggi alle falde del Monte Bulgheria nacque la sede di una laura (luoghi di preghiera) con celle; il nucleo che si creò attorno a questi siti prese il nome di celle. Alla fine se ne ricavò il nome di Celle di Bulgheria. Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Torreorsaja, appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Torre Orsaja, appartenente al Circondario di Vallo della Lucania. Celle di Bulgheria sono da visitare il caratteristico centro storico con i numerosi portali in pietra, il Palazzo De Luca, la chiesa della Madonna della Neve con un altare del 1700 molto caratteristico, realizzato in marmo di vivi colori (bianco, rosso, arancione, turchino e verde scuro). Dietro l'abside con semicupola e pareti poligonali, tutte decorate di stucchi e fregi di stile neoclassico.
A Poderia, frazione di Celle di Bulgheria, è molto forte la devozione a Santa Sofia, alla quale è dedicato il santuario votivo sito sulle pendici del Monte Bulgheria. Da non perdere le escursioni sul Monte Bulgheria, che è un massiccio calcareo la cui cima più alta raggiunge i 1225 metri. Qui si trova la grotta che la popolazione conosce come Grotta della Madonna, denominata così per due motivi: il primo perché si narra in una leggenda che vi abitasse la Vergine, il secondo perché uno scultore realizzò l'immagine della Madonna ricavata da una stalagmite.
Vlog 1 - Ensayos en Italia (Salerno, Paestum, Costa Cilento, Costa Amalfitana) Músico en un Crucero
Hola amigos!! Como amante de los Vlogs, he encontrado esta nueva aventura como una buena oportunidad para compartir vídeos de este tipo.
Espero que os guste!