Le campane di Zola Predosa (BO)
Zola Predosa (BO) - Chiesa Abbaziale dei Ss. Nicolò e Agata
4 campane intonate in quarto maggiore:
Mi3 = Clemente Brighenti, 1863
Fa#3 = Clemente Brighenti, 1863
Sol#3 = Clemente Brighenti, 1863
Si3 = Clemente Brighenti, 1863
La maggiore fra le chiese di Zola è il risultato dell'unica dedicazione di due antiche chiese intitolate rispettivamente a san Nicola e a sant’Agata. Unificazione avvenuta nella metà del Quattrocento.
L’Abbazia attuale sorge su un colle sul quale era edificata una torre della famiglia Albergati della quale la nuova architettura inaugurata il 24 luglio 1781 include alcune mura. Il progetto fu affidato all'architetto Cosimo Morelli. All'esterno, le grandi statue di San Nicolò e di Sant'Agata sono di Alessandro Barbieri. Il campanile fu progettato dall'architetto Giuseppe Jamorini nel 1780. All'interno pregevoli decorazioni in stucco e sculture di Giuseppe Callegari. Nella volta della cappella maggiore è affrescata la Gloria dei Santi Nicolò e Agata mentre nell'abside è rappresentata l'Assunzione di Maria, opere commissionate nel 1842 ai pittori Luigi Samoggia e Alessandro Guardassoni. La pala d'altare raffigurante San Nicolò è opera di Alessandro Maria Trocchi mentre la tela raffigurante Sant'Agata, opera di Alessandro Calvi, è stata recentemente trafugata dall’altare laterale. Pregevole l’organo d’origine antica ma portato all’attuale sonorità dai fratelli Rasori nel 1854.
I 4 eccellenti bronzi sono tra i più buoni della diocesi e con S.Bartolomeo e Gaetano (Bologna) e S.Giorgio di Piano forma i 3 capolavori ottocenteschi della fonderia Brighenti.
Suonate:
-Doppio: 24 di S.Bartolomeo
-Doppio: 3 Fatte a Mezze di Mezzana
-Doppio di processione: Un Pezzo in Quarto e uno in Organo
22/23 Aprile 2017, suonate per la Domenica in Albis
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Le campane di Zola Predosa (BO)
Zola Predosa (BO) - Chiesa Abbaziale dei Ss. Nicolò e Agata
4 campane intonate in quarto maggiore:
Fa3 = Clemente Brighenti, 1863
Sol3 = Clemente Brighenti, 1863
La3 = Clemente Brighenti, 1863
Do4 = Clemente Brighenti, 1863
La maggiore fra le chiese di Zola è il risultato dell'unica dedicazione di due antiche chiese intitolate rispettivamente a san Nicola e a sant’Agata. Unificazione avvenuta nella metà del Quattrocento.
L’Abbazia attuale sorge su un colle sul quale era edificata una torre della famiglia Albergati della quale la nuova architettura inaugurata il 24 luglio 1781 include alcune mura. Il progetto fu affidato all'architetto Cosimo Morelli. All'esterno, le grandi statue di San Nicolò e di Sant'Agata sono di Alessandro Barbieri. Il campanile fu progettato dall'architetto Giuseppe Jamorini nel 1780. All'interno pregevoli decorazioni in stucco e sculture di Giuseppe Callegari. Nella volta della cappella maggiore è affrescata la Gloria dei Santi Nicolò e Agata mentre nell'abside è rappresentata l'Assunzione di Maria, opere commissionate nel 1842 ai pittori Luigi Samoggia e Alessandro Guardassoni. La pala d'altare raffigurante San Nicolò è opera di Alessandro Maria Trocchi mentre la tela raffigurante Sant'Agata, opera di Alessandro Calvi, è stata recentemente trafugata dall’altare laterale. Pregevole l’organo d’origine antica ma portato all’attuale sonorità dai fratelli Rasori nel 1854.
I 4 eccellenti bronzi sono tra i più buoni della diocesi che con S.Bartolomeo e Gaetano (Bologna) e S.Giorgio di Piano forma i 3 capolavori ottocenteschi della fonderia Brighenti.
Suonate:
-Doppio: 18 Vecchie
-Tirabasse: 10 di Monzuno e 14 della Croara in S.Pietro
-Doppio: 3 Fatte a Campanini e Mezze
-Doppio: Mezze di Scala
-Tirabasse: 2 Fatte di 12 Lisce
4 Febbraio 2017, suonate per la vigilia di S.Agata, compratona di Zola Predosa
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Le campane di Zola Predosa (BO)
Zola Predosa (BO) - Chiesa Abbaziale dei Ss. Nicolò e Agata
4 campane intonate in quarto maggiore:
Mi3 +48/100 = Clemente Brighenti, 1863
Fa#3 +37/100 = Clemente Brighenti, 1863
Sol#3 +42/100 = Clemente Brighenti, 1863
Si3 +75/100 = Clemente Brighenti, 1863
La maggiore fra le chiese di Zola è il risultato dell'unica dedicazione di due antiche chiese intitolate rispettivamente a san Nicola e a sant’Agata. Unificazione avvenuta nella metà del Quattrocento. L’Abbazia attuale sorge su un colle sul quale era edificata una torre della famiglia Albergati della quale la nuova architettura inaugurata il 24 luglio 1781 include alcune mura. Il progetto fu affidato all'architetto Cosimo Morelli. All'esterno, le grandi statue di San Nicolò e di Sant'Agata sono di Alessandro Barbieri. Il campanile fu progettato dall'architetto Giuseppe Jamorini nel 1780. All'interno pregevoli decorazioni in stucco e sculture di Giuseppe Callegari. Nella volta della cappella maggiore è affrescata la Gloria dei Santi Nicolò e Agata mentre nell'abside è rappresentata l'Assunzione di Maria, opere commissionate nel 1842 ai pittori Luigi Samoggia e Alessandro Guardassoni. La pala d'altare raffigurante San Nicolò è opera di Alessandro Maria Trocchi mentre la tela raffigurante Sant'Agata, opera di Alessandro Calvi, è stata recentemente trafugata dall’altare laterale. Pregevole l’organo d’origine antica ma portato all’attuale sonorità dai fratelli Rasori nel 1854. I 4 eccellenti bronzi sono tra i più buoni della diocesi e con S.Bartolomeo e Gaetano (Bologna) e S.Giorgio di Piano forma i 3 capolavori ottocenteschi della fonderia Brighenti. La grossa di nota Mi3+48, pesa 9,11 q.li ed ha un diametro di 113,6 cm. La mezzana di nota Fa#3+37, pesa 6,27 q.li ed ha un diametro 100,6 cm. La mezzanella di nota Sol#3+42, pesa 4,55 q.li ed ha un diametro 90,3 cm. La piccola di nota Si3+75, pesa 2,87 q.li ed ha un diametro di 76,5 cm.
*Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono*
Suonate:
-Doppio: Mezze in Scala e 12 Vecchie in S.Pietro
7 Aprile 2018, suonate per la vigilia della Domenica in Albis
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
fossatodivico.wmv
e tracce di presenza umana nel territorio di Fossato di Vico risalgono circa al I millennio a.C. Era abitato da antiche popolazioni umbre, che adoravano la Dea Cupra, colonizzate dai Romani nel III-II secolo a.C. I Romani costruirono la via Flaminia nel 220 a.C. e chiamarono Helvillum,la Mansio a 124 miglia da Roma, dove si cambiavano i cavalli, si poteva dormire e mangiare. I Goti di Alarico,oltre 100.000 persone tra donne, uomini, bambini con i loro carri, transitando sulla Flaminia diretti verso Roma per stringerla in assedio nel 410 d.C., saccheggiando quanto trovavano, lo rovinarono per la prima volta. Durante la Battaglia di Tagina del 552 d.C.,che si svolse nel suo territorio e vi trovò la morte il re dei Goti Badwila, chiamato anche Totila, il Vicus probabilmente scomparve. Helvillum nel tardo impero doveva essere diventato un centro di un certo rilievo poiché sul suo luogo sono state trovate, colonne romane, sculture e cippi dedicatori al dio Marte ecc. Nei secoli seguenti un nuovo insediamento prese il suo posto col nome bizantino Fossaton: fortificazione. Il di Vico fu aggiunto nel 1862, per distinguerlo da tanti centri abitati in Italia e per ricordare il conte Vico, antico nobile del Ducato di Spoleto che sembra abbia avuto giurisdizione nel suo territorio.. Nel IX secolo, Fossato apparteneva alla contea di Nocera Umbra. Ai discendenti di Vico successero nel potere nel XII secolo i Bulgarelli, forse un ramo laterale dei conti di Nocera, che comandarono ancora per circa un secolo e costruirono il castrum, ossia Fossato attuale. Nel 1386 divenne libero Comune e vennero redatti gli Statuta che garantivano l'autogoverno, però sempre sotto il controllo di Perugia; durarono fino al XIX secolo. Nel 1540 finì la libertà comunale perché Fossato venne aggregato allo Stato Pontificio fino all'Unità d'Italia. Napoleone Bonaparte, conquistata l'Italia decretò Fossato terra di confine tra il Regno d'Italia e il Regno di Francia.
Campane dell'Abbazia di San Miniato al Monte in FIRENZE v.387
Battiore e distesa di IV e III campana (dura 3 minuti) delle 17:15 per la Messa Prefestiva delle 17:30 nella Vigilia della Solennità di Pentecoste, 8 giugno 2019
Concerto di 5 campane in Lab2 fuse da fonditori ed in epoche diversi ed elettrificate con le 4 maggiori a slancio e la piccola a mezzoslancio dalla AEI di Perego di Pozzuolo Martesana (MI).
Dopo il primo video di Firenze a Santa Maria Novella, questa volta ci siamo un po’spostati dal centro storico per raggiungere la meravigliosa Abbazia di San Miniato al Monte da cui, insieme a piazzale Michelangelo, si gode un panorama meraviglioso sulla città di Firenze.
Una volta arrivato qui mi sono diretto immediatamente in chiesa dove ho fatto le riprese panoramiche, successivamente mi sono diretto all’esterno per fare una panoramica alla facciata mostrando anche il bel panorama lì attorno dove ho incontrato Gabriele (Gabri 03) per un breve saluto rimandandoci al giorno successivo al Duomo.
Non ho fatto una panoramica laterale per mancanza di tempo.
Una volta ripreso mi sono diretto alla volta del centro storico per recarmi al Duomo dove ho fatto la prima ripresa di sei che vedrete nel prossimo video, dove poi sono fermato a Messa.
Da San Miniato è tutto, peccato per il video un po'magro, ma il prossimo ripagherà tutto; chi sa stia zitto...
I: Lab2, fusa da Pasqualini nel 1929;
II: Reb3 crescente, fusa da Pasqualini nel 1929;
III: Fa3 crescente, rifusa da Capanni di Castelnovo Ne'Monti (RE) a metà Novecento e marchiata OES;
IV: Lab3 crescente, fusa da Pasqualini nel 1929;
V: Si3, fusa da Mazzola nel 2000.
Video dedicato a Gabriele (Gabri 03) cui ringrazio per il piacevole incontro.
Video 387