Concattedrale di Santa Maria del Popolo
Concattedrale di Santa Maria del Popolo
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Concattedrale di Santa Maria del Popolo
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Concattedrale di Santa Maria del Popolo
Concattedrale di Santa Maria del Popolo
Concattedrale di Santa Maria del Popolo
Concattedrale di Santa Maria del Popolo
Concattedrale di Santa Maria del Popolo
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Concattedrale di Santa Maria del Popolo
Concattedrale di Santa Maria del Popolo
Address:
Piazza del Duomo, 54027, Pontremoli, Italy
Chiusura della Porta Santa della Concattedrale a Pontremoli
Domenica 13 novembre 2016 il vescovo emerito, mons. Eugenio Binini, chiude la porta santa della Concattedrale di Pontremoli al termine del Giubileo della Misericordia
Pontremoli, Concattedrale. Pontificale dell'Epifania
Un brano tratto dall'omelia del Vescovo della Diocesi di Massa Carrara - Pontremoli, mons. Giovanni Santucci, in occasione del Pontificale dell'Epifania nella Concattedrale di Pontremoli.
Plenum Cattedrale di Carrara - S. Andrea ap.
Il Campanile si innalza per 33 metri. Nella sua sommità, nella cosiddetta cella campanaria sono alloggiate le quattro campane di diverse proporzioni, intonazioni e pesi.
La più grande, detta comunemente il “Campanone”, dal 1888 portava incisa questa iscrizione: “Abbattendo la tirannide questo bronzo squillante al popolo annunziò la libertà e delle vinte pugne la novella auspice Vittorio Emanuele e Garibaldi”
Il 4 Novembre 1918, al termine della Prima Guerra Mondiale, suonato con irresistibile foga dal popolo, fu gravemente incrinato. Tolto, rifuso e collocato di nuovo nella sua sede nel 1923 ha la seguente dicitura, dettata dalla poetessa Cecilia Caro: “squillando pei cieli infiniti il Cantico dei Cantici, la Vittoria d’Italia, prigione contro il bronzo, si spezzo la mia voce. Or, nuova, nel bronzo rifuso, la Morte e la Vita e i Sacri Misteri e il Vincolo Santo fratelli, e la Pace vi canto”
La seconda campana che per volume viene dopo il “Campanone”, porta ancora la data del 1888 e l’iscrizione: “Il popolo invitiamo – a feste ed a mestizie per glorificare – della Religione i Martiri e per quei che fur – onorare e commemorare – possa durare fin che il mondo dura”
La terza campana, rifusa nel 1928 ha questa dicitura: “E nella gioia e nel dolore rappresenterò sempre il sentimento del nostro Popolo – 1928”
La quarta campana, la più piccola, porta incisa l’iscrizione: Laudo – Voco – Nunc – Ploro- A.D. MDCCCXXV – Arceo – Festa – Decoro”
Nel 1926 fu rifusa, ma conservò l’antica iscrizione.
Dalle feste natalizie del 1966 le campane del Duomo sono state azionate elettricamente da un impianto di automazione dei Fratelli Solari di Milano, e dall’ ottobre dell’anno 2003 l’impianto di è stato revisionato e rammodernato a cura della ditta Capanni di Reggio Emilia cosicché i Sacri Bronzi possano continuare a cantare la Gloria di Dio.
Una curiosità: “il castello” delle campane, cioè l’armatura che sorregge il peso di tutte le campane fu progettato nel 1888 dall’ing. Leandro Caselli, famoso in città per essere l’autore tra le altre opere anche del Politeama carrarese; infatti in quell’anno la Fabbriceria del Duomo di Carrara decise di acquistare 3 nuove campane per la cattedrale di S. Andrea di cui una di dimensioni portentose (ndr il Campanone) che ancor oggi è la più grande della provincia con i suoi 1,7 tonnellate; a fronte di un così alto carico, il vecchio castello in legno sarebbe collassato, l’ing. Caselli quindi progettò la struttura portante in ferro ed obbligò la fonderia Roberto Mazzola di Valduggia (VC) a montare un tipo differente di movimento delle campane; non più romano; infatti sopra le stesse venne posizionata una serie di contrappesi e grandi ruote in modo tale da ridurre notevolmente le oscillazioni, i movimenti statici e le vibrazioni esercitati sulla torre milenaria dal movimento delle stesse.
500 ANNI DELLA DIOCESI DI PESCIA: Mons. Roberto Filippini 13/02/18
Questa mattina a Santa Marta, Francesco e il patriarca di Antiochia, Youssef Absi, si sono uniti nella celebrazione della Santa Messa, come gesto di comunione tra le due Chiese.
In studio ne abbiamo parlato con Mons. Roberto Filippini, Vescovo di Pescia. E riprendendo poi le parole di Bergoglio, del 1° ottobre 2017, durante la visita Cesena, Filippini ha anticipato le iniziative messe in campo dalla Diocesi di Pescia per festeggiare, nel 2019, i 500 anni di vita, mettendo in atto una Chiesa in uscita con il coinvolgimento del territorio e della popolazione locale.
Conclusione Anno Santo Misericordia in Diocesi
Si chiude l'Anno Santo, ma la porta della misericordia resta aperta. Con questo significato, Domenica in tutte le diocesi si terranno le celebrazioni di chiusura del Giubileo: nella Cattedrale di N. S. dell'Orto a Chiavari alle h. 18 il vescovo Alberto Tanasini presiederà la Messa solenne, che si concluderà con il canto del Magnificat (diretta tv su Telepace). E' l'ultima occasione in questo Anno Santo per ottenere l'indulgenza.
Diocesi Teggiano-Policastro-Comune di San Rufo:visita di Mons. Francesco Ravinale (Diocesi di Asti)
Libro d'Oro della della Nobiltà Italiana - Nob. Cav. Attilio De Lisa nelle famiglie Nobili e Notabili Italiane designato Anno 2016
Infatti il Cav. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo e appartenente all’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede di Città del Vaticano con a capo il Gran Maestro Papa Francesco Vescovo della Diocesi di Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica) di Sanza (originario di San Rufo) facendo riferimento a Mons. Antonio De Luca della Diocesi di Teggiano-Policastro e tornando come tutti gli anni al suo Paese Natale della Provincia di Salerno in Regione Campania dove vive il fratello Fiore,in occasione delle feste patronale di Sant’Antonio di Padova del 13 giugno 2016 e della Madonna della Tempa del 14 giugno 2016,ha avuto l’onore,la gioia e il piacere di conoscere Mons. Francesco Guido Ravinale della Diocesi del Comune di Asti che onora le origini di Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio),una persona di grande cordialità e disponibilità presente e ospite a San Rufo insieme al Sindaco Avv. Fabrizio Brignolo e Maria Ferlisi Presidente del Consiglio Comunale della stessa Città in Regione Piemonte. Questi sono stati due giorni memorabili per la vita religiosa locale e diocesana in quanto il 14 giugno i devoti sanrufesi con il Parroco Don Michele della Monica in Chiesa madre Santa Maria Maggiore e al Santuario Diocesano hanno visto la presenza di due Vescovi (anche con la presenza del Parroco di Vibonati Don Martino Romano e Don Enzo Rispi Segretario del Vescovo De Luca) che hanno onorato Maria Santissima oltre il giorno di Sant’Antonio di Padova anche con l’onore di quella del Vicario Generale Don Salvatore Sanseverino. Il Cav. De Lisa subito dopo aver co nosciuto il Vescovo di Asti ha ricordato allo stesso le origini del Santo Padre Papa Francesco derivanti dalla Provincia di Asti e la partenza per l’ Argentina (nel 1929,quando ormai Mario Bergoglio padre del Pontefice ha 21 anni,e da tre anni è ragioniere,la famiglia risponde ancora una volta all’impulso di cambiare e arriva la decisione di lasciare l’Italia e per l’Argentina il 1° febbraio di quell’anno) e ancora oggi vengono ricordati i luoghi della famiglia Bergoglio nella Città di Asti.
Onore e Gloria al Santo Padre e alla Chiesa Cattolica.
Omelia Vescovo Santucci Santuario Montenero
Un brano dell'omelia del Vescovo della Diocesi, mons. Giovanni Santucci, pronunciata in occasione del pellegrinaggio diocesano al Santuario di Montenero
Vigevano, chiusa la Porta Santa: concluso il Giubileo della Misericordia