La cappella del Corporale nel Duomo di Orvieto
La cappella del Corporale nel Duomo di Orvieto
Servizio di Antonella Ventre
In esclusiva dal duomo di Orvieto, il Corporale del Miracolo Eucaristico
Antonella Ventre in diretta da Orvieto con il Vescovo della diocesi Orvieto - Todi, monsignor Benedetto Tuzia ci mostra l'apertura della teca che custodisce la reliquia del miracolo di Bolsena.
Dalla puntata di Bel tempo si spera del 18 gennaio 2016.
Il Duomo, Orvieto Umbria ITA - Orvietoviva.com
Il Duomo di Orvieto è il simbolo della città, nonché una delle più belle cattedrali d'Italia e del mondo. La sua costruzione inizia nel 1290, per volere condiviso di Chiesa e Comune. Il fine principale di tale opera era quello di creare un'unica grande cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, che andasse a sostituire le due malridotte chiese preesistenti sulla piazza.
Il Duomo è una magnifica costruzione che accorpa diversi stili architettonici ed in particolare lo si può definire un mirabile esempio di equilibri e commistioni di stili gotico e romanico. Di grande effetto è certamente l'imponente facciata con le 4 guglie che poggiano su altrettanti bassorilievi con rappresentate scene della Bibbia (Vecchio Testamento, Nuovo Testamento e Giudizio Universale).
A questo livello sono anche le tre porte in bronzo, opera dello scultore Emilio Greco, le quali dal 1970 hanno preso il posto delle originali porte in legno, per evitarne il deterioramento. Altri elementi di spicco della facciata sono il baldacchino dedicato alla Vergine Maria (posto sopra il portale di accesso centrale) e le sculture bronzee che rappresentano simbolicamente i 4 Evangelisti: l' Angelo (San Matteo), il Leone (San Marco), l'Aquila (San Giovanni), il Toro (San Luca). Sempre dedicati a Maria, sono gli stupendi mosaici che raccontano la storia e le scene di vita della Vergine, dall'Assunzione in cielo, alla Natività, fino all'Incoronazione. Elemento centrale e fulcro della facciata è infine il grande Rosone, opera di Andrea di Cione detto l'Orcagna. Esso è formato da un doppio giro di colonnine con archi intrecciati, dove al centro spicca il volto di Cristo Redentore.
Alle diverse fasi di progettazione e costruzione del Duomo contribuirono molte personalità di spicco, tra le quali: Arnolfo di Cambio e Lorenzo Maitani per la progettazione, nonché numerosi scultori, orafi e pittori per la fase di abbellimento e rifinitura.
Tra gli scultori ricordiamo Ippolito Scalza (architetto locale già artefice di diverse opere ad Orvieto tra cui il Palazzo Comunale), mentre tra i pittori citiamo Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Ugolino di Prete Ilario e Luca Signorelli. A questi ultimi si devono gli affreschi delle due splendide cappelle del Corporale e di San Brizio.
Strettamente legata alla fase costruttiva della cattedrale è la vicina Torre di Maurizio, che si trova tra la piazza e l'inizio di Via del Duomo; in cima a questa torretta è ancora funzionante e ben visibile la statua bronzea che batte le ore, percuotendo con un martello una grande campana. La torre, dotata di un ariologium de muricio, (ovvero orologio di muro e quindi di cantiere) aveva lo scopo di scandire gli orari di lavoro per le maestranze impegnate nella costruzione del Duomo. Il popolare nome di Maurizio dato alla statua bronzea posta in cima si ritiene derivato proprio da un'alterazione della parola muricio.
Molti documenti originali e carteggi relativi alle diverse fasi di costruzione e progettazione della cattedrale sono custoditi ed esposti nel Museo dell'Opera del Duomo.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta il Duomo di Orvieto
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, detta anche Duomo di Orvieto, è la chiesa episcopale, dove ha sede la cattedra del vescovo di Orvieto-Todi. La chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, è tra le più grandiose costruzioni dell'architettura medievale italiana. Il Duomo di Orvieto è uno dei massimi capolavori architettonici del tardo medioevo. Sulla bellissima facciata in stile gotico si ammirano decorazioni architettoniche che vanno dal XIV al XX secolo, comprendenti un grande rosone, mosaici dorati e tre maestose porte bronzee.
L’interno è impreziosito da due cappelle affrescate da alcuni dei più grandi pittori italiani del periodo, tra le quali si può ammirare il famoso Giudizio Universale di Luca Signorelli.
Il Duomo di Orvieto fu costruito su ordine del papa Urbano IV per commemorare e venerare adeguatamente il Corporale di Bolsena.
Il miracolo risale al 1263, quando un’ostia aveva sanguinato nelle mani di un sacerdote che dubitava del dogma della transustanziazione. Il sangue aveva anche macchiato la tovaglia dell’altare, che oggi è conservata nella Cappella del Corporale all’interno della cattedrale.
ORVIETO - Il Duomo
Il duomo di Orvieto o cattedrale di Santa Maria Assunta è un capolavoro dell'architettura gotica dell'Italia Centrale.
Iniziata alla fine del XIII secolo, alla facciata lavorarono oltre 20 artisti nel corso dei secoli e fu terminata, se si eccettuano i lavori di restauro e rifacimento, solo alla fine del XVI secolo.
I bassorilievi che decorano i 4 piloni della parte inferiore della facciata sono uno degli esempi più mirabili di scultura gotica in Italia, se non in Europa. Essi descrivono il destino dell'uomo, dalla Creazione al Giudizio finale.
Il magnifico rosone è opera di Andrea di Cione detto l'Orcagna (1354-1380), che realizzò anche le due cuspidi laterali che si trovano alla stessa altezza.
La Cappella di San Brizio: Sul transetto destro si apre uno dei Capisaldi della pittura rinascimentale italiana, la Cappella di San Brizio, dedicata al santo vescovo protettore di Orvieto, San Brizio appunto. La cappella, nota anche col nome di Cappella Nuova per distinguerla dalla più antica Cappella del Corporale, fu costruita negli anni 1408-1444 ed affrescata negli anni 1447-1504.
La Cappella del Corporale: Sul transetto sinistro si apre invece la Cappella del Corporale, realizzata tra il 1350 e il 1356 per conservare la preziosa reliquia per cui il Duomo di Orvieto intero era nato, il lino insanguinato o corporale utilizzato nella miracolosa Messa di Bolsena (1263) e macchiatosi di sangue sprizzante dall'Ostia al momento della celebrazione eucaristica da parte del prete boemo Pietro da Praga. La cappella fu interamente affrescata negli anni 1357-1364 da Ugolino di Prete Ilario e altri collaboratori che comunque si pensa abbiano svolto un ruolo secondario visto che Ugolino è l'unico ad aver firmato il ciclo.
Ma il vero gioiello della Cappella è il preziosissimo Reliquiario del Corporale, capolavoro di arte gotica italiana ed europea, realizzato tra il 1337 e il 1338 dall'orafo senese Ugolino di Vieri.
La facciata del Duomo di Orvieto
Orvieto (Terni) - Per gustare la meravigliosa facciata del Duomo di Orvieto, la Cattedrale di Santa Maria Assunta vi consiglio di farlo nelle ore tardo pomeridiane seduti sugli antichi sedili in pietra alla base dei palazzi che la fronteggiano. Eseguita su una base di un disegno tricuspidale conservato negli archivi dell'Opera del Duomo, la facciata ha l'aspetto di una parete tripartita, in cui è ripetuto per tre volte il motivo geometrico del portale inquadrato dai pilastri e sormontato in basso dalla ghimberga e dalla loggia, in alto dalla cuspide, mentre al centro campeggia, nella sua cornice quadrata, il grande rosone dell'Orcagna.
Fino al loggiato, la parte frontale del Duomo è fortemente caratterizzata dalle concezioni artistiche medievali; la sua esecuzione sarebbe da collocare tra la fine del XIII e il primo decennio del XIV secolo. Probabilmente contemporanea al corpo di fabbrica dell'edificio, la facciata sarebbe stata iniziata dallo sconosciuto Maestro del Duomo e proseguita da Lorenzo Maitani che, introducendo modalità stilistiche proprie dello stile gotico, ruppe l'unità decorativa con i fianchi dell'edificio e modificò il precedente progetto monocuspidale. Dopo la morte dell'architetto senese (1330) i lavori proseguirono più lentamente. Eseguito il rosone (1354-1380), si procedette alla costruzione delle nicchie laterali che lo contornano e a quella delle cuspidi minori (1373-85).
La parte superiore risentì, invece, del gusto quattrocentesco e cinquecento: risalgono a questa epoca l'aggiunta dell'ordine di edicole con statue sopra al rosone (1451-55) e l'inserimento delle loggette a tabernacolo nelle guglie laterali. All'inizio del Cinquecento, Michele Sanmicheli avviò l'innalzamento della cuspide centrale e delle relative guglie: quella alta di sinistra, ultimata da Ippolito Scalza nel 1569, e quella alta di destra completata nel 1543 da Antonio da Sangallo il Giovane. Sarà Ippolito Scalza a terminare la facciata, con la costruzione delle ultime guglie (1571-91).
Dopo aver gustato l'insieme, potrete osservare in modo più minuzioso i bassorilievi e i mosaici che, negli ambienti artistici coevi, contraddistinguono, per originalità, la decorazione frontale del Duomo di Orvieto. Il programma scultoreo a bassorilievo illustrato alla base dei quattro pilastri della facciata rappresenta Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento. Le scene, su registri diversi e divise da tralci d'acanto, di edera e di vite, illustrano, con raffinata sapienza narrativa e con preciso intento escatologico, la Storia dell'umanità dalle origini alla fine del mondo: fondamentale è il ruolo svolto dal mistero dell'Incarnazione e dalla vita di Cristo, e un'attenzione particolare è riservata ai temi della Redenzione e del Giudizio Universale. A fare da raccordo tra Vecchio e Nuovo Testamento è la Vergine Maria, avvocata del genere umano e portatrice di salvezza.
Nel primo pilastro si contemplano le Storie della Genesi: dal basso in alto e da sinistra a destra si susseguono, sul primo registro, i primi cinque giorni della creazione e, sul secondo, il sesto giorno; particolare da notare, si omette di rappresentare Dio in riposo nel settimo. Seguono poi la vita nell'Eden, il peccato originale, con l'anomala allusione al fico come frutto proibito, e la raffigurazione della stirpe maledetta di Caino che si esercita nelle arti del trivio e quadrivio.
Nel secondo pilastro si osserva l'Albero di Jesse che rappresenta la genealogia di Cristo. Nel fusto centrale dell'albero genealogico, tra Jesse che dorme in basso e Cristo in alto, compaiono i re della stirpe di David e, in verticale ai lati del pilastro, ventiquattro profeti con altrettanti antenati di Cristo.
Nel terzo pilastro si conferma, attraverso la narrazione delle Storie del Nuovo Testamento, quanto era stato profetizzato nel secondo. Simmetricamente alla figura di Jesse intorno a un vecchio dormiente, sono scolpiti profeti o personificazioni dei Libri Profetici e, dal terzo registro, si susseguono scene della vita di Cristo, dall'Annunciazione al Noli me tangere.
Nel quarto e ultimo pilastro è scolpita l'apocalittica visione del Giudizio Universale, con la Resurrezione e la divisione tra i Reprobi, condannati al fuoco dell'Inferno, e gli Eletti, che si avviano verso il Paradiso preceduti dal corteo dei Santi e delle Sante.
Orvieto: L'interno del Duomo - Orvieto: The interior of the Duomo - Italy
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Orvieto. Il Giudizio Universale di Luca Signorelli
Guido Barlozzetti, semiologo e scrittore, illustra il celebre ciclo di affreschi di Luca Signorelli conservato, all'interno del Duomo di Orvieto, nella Cappella di San Brizio.
Guido Barlozzetti, amico di Signorelli, scrittore
Duomo di Orvieto - Gli affreschi di Luca Signorelli nella Cappella di S. Brizio
Edificata tra il 1406 e il 1425, la Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto si apre sulla testata destra del transetto.
I lavori per la sua decorazione iniziarono nel 1447. Il primo incarico venne dato al Beato Angelico, affiancato poi da giovani artisti, fra i quali Benozzo Gozzoli, per accelerare i lavori che procedevano troppo a rilento.
L'espediente non raggiunse lo scopo, e nel 1499 l'incarico passò a Luca Signorelli, noto all'epoca per la sua abilità nel raffigurare i corpi umani e per l'uso sapiente della prospettiva.
Il pittore di Cortona in meno di cinque anni ha realizzato l'opera che l'ha reso celebre. Un ciclo di affreschi dedicati al tema dell'Apocalisse e del Giudizio Universale svolto in sette scene: le Storie dell'Anticristo, il Finimondo, la Resurrezione della carne, i Dannati, L'Inferno, il Paradiso e gli Eletti.
il Duomo di Orvieto (TR)
Music: Revival by Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 License
Orvieto, Italy: Signorelli's Masterpiece
More info about travel to Orvieto: Famous for its colorful ceramics and gleaming cathedral, Orvieto, Umbria's grand hill town, sits majestically high above the valley floor on a big chunk of volcanic stone. The cathedral's lively façade and mass of mosaics houses the Chapel of St. Brizio — Orvieto's must-see artistic site. For more information on the Rick Steves' Europe TV series — including episode descriptions, scripts, participating stations, travel information on destinations and more — visit
DUOMO DI ORVIETO-italy (fbcvideoproduction)
DUOMO DI ORVIETO VISTO DA UNA TELECAMERA SU DRONE
A cura della Direzione Canali Tematici di ITALIAINRETE E TELEORVIETOWEB NETWORK - Direttore Antonello Romano - Art Director Camilla Ballarin - Executive Producer Maria Lavinia Sperotti - Cineoperatore drone Giacomo Guazzaloca (Unità APR)
DUOMO DI ORVIETO - ORVIETO CATHEDRAL- ITALY
Orvieto Cathedral is a large 14th-century Roman Catholic cathedral dedicated to the Assumption of the Virgin Mary, in the town of Orvieto in Umbria, central Italy
Cappella di S.Brizio nel duomo di Orvieto
Il documentario (Mirabilia i luoghi dell'apocalisse) spiega gli affreschi di Luca Signorelli nella cappella di San. Brizio nel duomo di Orvieto. La speciale illustrazione è della prof. Patrizia Pelorosso, guida del turismo religioso culturale -
Eric Clark's Travel Videos - Orvieto Italy - WOW! Duomo in Orvieto / Duomo di Orvieto / Judgment Day
Eric Clark's Travel Videos - Orvieto Italy - Incredible Duomo in Orvieto
Eric Clark's Travel Videos - Orvieto Italy - WOW! Duomo in Orvieto / Duomo di Orvieto / Judgment Day
From Wikipedia
Orvieto Cathedral (Italian: Duomo di Orvieto; Cathedral di Santa Maria Assunta) is a large 14th-century Roman Catholic cathedral dedicated to the Assumption of the Virgin Mary and situated in the town of Orvieto in Umbria, central Italy. Since 1986, the cathedral in Orvieto has been the episcopal seat of the former Diocese of Todi as well.
The building was constructed under the orders of Pope Urban IV to commemorate and provide a suitable home for the Corporal of Bolsena, the relic of miracle which is said to have occurred in 1263 in the nearby town of Bolsena, when a traveling priest who had doubts about the truth of transubstantiation found that his Host was bleeding so much that it stained the altar cloth. The cloth is now stored in the Chapel of the Corporal inside the cathedral.
Situated in a position dominating the town of Orvieto which sits perched on a volcanic plug, the cathedral's façade is a classic piece of religious construction, containing elements of design from the 14th to the 20th century, with a large rose window, golden mosaics and three huge bronze doors, while inside resides two frescoed chapels decorated by some of the best Italian painters of the period with images of Judgment Day. The cathedral has five bells, dating back to Renaissance, tuned in E flat.
The Gothic façade of the Orvieto Cathedral is one of the great masterpieces of the Late Middle Ages. The three-gable design is attributed to Maitani, who had clearly undergone some influence by the design scheme for the façade in Tuscan Gothic style of the Siena Cathedral by Giovanni Pisano (1287–1297) and the plan for façade of the Florence Cathedral by Arnolfo di Cambio (1294–1302).
The most exciting and eye-catching part is its golden frontage, which is decorated by large bas-reliefs and statues with the symbols (Angel, Ox, Lion, Eagle) of the Evangelists created by Maitani and collaborators (between 1325 and 1330) standing on the cornice above the sculptured panels on the piers. In 1352 Matteo di Ugolino da Bologna added the bronze Lamb of God above the central gable and the bronze statue of Saint Michael on top of the gable of the left entrance.
The bas-reliefs on the piers depict biblical stories from the Old and New Testament. They are considered among the most famous of all 14th-century sculpture. These marbles from the fourteenth and fifteenth century are the collective and anonymous work of at least three or four masters with assistance of their workshops, It is assumed that Maitani must have worked on the reliefs on the first pier from the left, as work on the reliefs began before 1310. The installation of these marbles on the piers began in 1331. They depict from left to right:
stories of the Old Testament: Book of Genesis
the Tree of Jesse with scenes from the Old Testament with messianic prophesies of Redemption.
scenes from the New Testament with below Abraham sleeping: episodes from the lives of Jesus and Mary
Last Judgment: Book of Revelation
Above this decoration are glittering mosaics created between 1350 and 1390 after designs by artist Cesare Nebbia. These original pieces have been replaced and redesigned in the centuries since, particularly in 1484, 1713 and 1842. Most of these mosaic represent major scenes from the life of the Virgin Mary, from the Nativity of Mary in the lower right gable to the Coronation of the Virgin Mary in the topmost gable. One of these glassmakers is recorded as Fra Giovanni Leonardelli.
Central to the mosaics is the large rose window built by the sculptor and architect Orcagna between 1354 and 1380. In the niches above the rose window stand the twelve apostles, while in niches on both sides twelve Old Testament prophets are represented in pairs. Statues in niches is typical for French Gothic cathedrals. It is therefore likely that the sculptors have undergone some influence. Eight statues have been attributed in the records to Nicola de Nuto. The spandrels around the rose window are decorated with mosaics representing the four Doctors of the Church. The frame of the rose window holds 52 carved heads, while the center of the rose window holds a carved head of the Christ.
The newest part of the decoration are the three bronze doors which give access to the entrance of the cathedral. These were finished in 1970 by the Sicilian sculptor Emilio Greco (1913–1995) depicting mercies from the life of Christ and are surmounted by a sculpture of the Madonna and Child created by Andrea Pisano in 1347.
The cathedral's side walls, in contrast to the façade, are more simply furnished with alternating layers of local white travertine and blue-grey basalt stone.
Duomo of Orvieto, Umbria, Italy
I Mosaici del Duomo di Orvieto
L'incanto dei Mosaici della facciata del Duomo di Orvieto
Duomo di Orvieto Italy
See the Cathedral with the frescoes of Luca Signorelli in 1499. The town is full restaurants and local product boutiques. So its nice to go on vacation there. Pictures taken on September 26, 2007.
iFILMATI: Il Duomo di Orvieto
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Regia: Gigi Oliviero
Produzione: Luma Film
Durata: 6'40