La Schola Cantorum dell''Eremo di San Giorgio di Bardolino
Una schola cantorum nel suggestivo Eremo camaldolese di Bardolino.
Un tempo per Dio
L'Eremo della Rocca del Garda a Bardolino (Vr), affidato ai Camaldolesi, è una vera oasi di spiritualità immersa nella natura e in un paesaggio suggestivo. Il luogo è aperto ai visitatori e anche a chi volesse vivere un momento o alcuni giorni di preghiera.
Alla scoperta dell'Eremo di San Giorgio
Fratel Lorenzo ci accompagna alla scoperta dell'Eremo Camaldolese di San Giorgio a Bardolino.
Rocca di Garda e l'Eremo di San Giorgio (riprese aeree con drone)
Un volo sull'Eremo San Giorgio (Bardolino Verona), fondato nel 1663, dalla Rocca di Garda. I lavori di costruzione continuarono per tutto il secolo XVII e furono completati con l'edificazione della chiesa nel 1704. In seguito alla soppressione napoleonica del 1810 l'Eremo venne abbandonato e il complesso fu abitato da contadini fino al 1885, quando ritornò a risiedervi una comunità camaldolese.
DJI Mavic Air - Rocca del Garda - Eremo S. Giorgio - Veneto Italia 14-04-2018
DJI Mavic Air race in the sky upon Rocca del Garda and then near n Eremo di S. Giorgio...
Rocca del Garda split two beatutiful city town, Garda and Bardolino..❤️❤️❤️????
I am definitely in love with this place...Garda Lake is amazing and full of treasures...
EREMO di CAMALDOLI (2/2) (Arezzo Toscana) Chiesa dell'Eremo e Cella di S. ROMUALDO
fondata mille anni fa da san Romualdo, è una comunità di monaci benedettini. Le sue due case, il sacro Eremo e il Monastero, immerse nella pace della foresta, rappresentano due dimensioni fondamentali dell’esperienza monastica, la solitudine e la comunione.
La comunità monastica vive nella ricerca di Dio, nella preghiera e nel lavoro, e si apre alla condivisione con gli uomini e le donne del nostro tempo soprattutto attraverso l’ospitalità.
La Foresteria offre uno spazio aperto a tutti, di approfondimento spirituale e culturale, di dialogo e di incontro.
Camaldoli, è uno dei centri spirituali più noti della Toscana e non solo, visto che da qui è partita l’onda riformatrice di San Romualdo. Con il nome di Camaldoli si identificano due parti ben distinte; il Monastero in Località Fontebona e a circa quattro chilometri, il sacro Eremo. Romualdo, arrivato alla fine della sua vita, dopo aver riformato la regola benedettina, verso il 1023 prese a percorrere la via Flaminia parva, cioè piccola che attraversava l’Appenino. Nella sua peregrinazione giunto alla radura del campo Amabile, fondò l’Eremo, mentre a Fontebona riorganizzò l’esistente posta di viaggio ad ospizio per pellegrini. L’innovazione portata da San Romualdo stava nell’introduzione dell’esperienza eremitica di origine orientale sul tronco del monachesimo benedettino, creando, con l’Eremo, una sintesi tra il modo di vivere cenobitico e quello anacoretico. L’attività dei monaci, qui, è sempre stata legata a due aspetti fondamentali: la dimensione contemplativa e quella attiva, ossia attività culturale e lavoro manuale. Per questo ultimo aspetto la cura della foresta è stata da sempre una prerogativa dei monaci. Le costituzioni del monastero, imponevano di creare foreste ed accrescere quelle esistenti. Ogni anno venivano collocate a dimora almeno tremila piantine e nel 1857 e 1859 vennero piantate quarantamila abetine.
eremo-di-camaldoli.html?gclid=Cj0KCQiAs9zSBRC5ARIsAFMtUXGzUc5qR0QSQoR1CvAhnC-f8Y7KYHGCCsMFlwOO29QLennvXR7UUmkaAsffEALw_wcB
Alla ricerca di Dio 105^ puntata
L'attualità del Catechismo della Chiesa Cattolica - Commento di Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona
Bardolino e lungo lago di Bardolino - 26th.08.2016 (Video Cinzia T.)
Bardolino (Lago di Garda) - Immagini del lungo lago e del magnifico centro di Bardolino e non solo... (Video di Cinzia Tabanelli). Datato 26 e 27 agosto 2016.
Residenza Campana - Bardolino Lago di Garda n.10
Residenza Campana
Franco Mosconi “La gioia di Dio”
Dom Franco Mosconi (Soncino, 1940) è monaco camaldolese e presbitero. Dopo aver conseguito la licenza in Teologia Patristica e Monastica al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, è rientrato a Camaldoli (AR), dove ha svolto anche il servizio di Priore del Sacro Eremo per dodici anni.
Attualmente vive all’Eremo San Giorgio sulla Rocca di Garda, a Bardolino (VR). Al Convegno Ecclesiale di Verona ha tenuto la meditazione di apertura sul tema “Attuare la speranza con uno stile di vita santo”. Collabora con varie riviste per commenti alla Sacra Scrittura e durante l’anno anima numerosi corsi di esercizi spirituali. Ha pubblicato diversi volumi, tra cui “Non sia turbato il vostro cuore: meditazioni sul Vangelo di Giovanni”, “Oggi si è adempiuta questa scrittura”, “La Parola pregata”.
Per tre sere sarà ospite della Diocesi di Mantova all’interno dei “Percorsi di comunione con il Sinodo diocesano” e proporrà la “Lectio divina” intervenendo sul tema “Fraternità e misericordia”. Gli incontri di ascolto della Parola si terranno in Duomo a Mantova venerdì 2 ottobre, venerdì 6 novembre e venerdì 4 dicembre alle 20.45.
In ogni sera si rifletterà su tre brani diversi del Vangelo di Luca:
2 ottobre: “L’amore dei nemici” (Lc 6, 27-38),
6 novembre: “La peccatrice perdonata” (Lc 7, 36-50)
4 dicembre: “La gioia di Dio” (Lc 15, 1-32).
Sito:
L'antica Badia Camaldolese di Volterra torna a splendere
Dopo anni di lavori è stata riaperta al pubblico, nelle scorse settimane, l'antica chiesa della Badia Camaldolese di Volterra. Una riapertura ad uso turistico che propone questo antico e suggestivo luogo di culto come una sorta di San Galgano volterrana.
After years of work has been reopened to the public in recent weeks, the ancient church of the Camaldolese Abbey of Volterra. Be reopened for tourism offering this ancient and charming place of worship as a sort of San Galgano Volterra.
Eremo di Camaldoli (1105 m) (AR)
Eremo di Camaldoli (1105 m) (AR) 5 febbraio 2012
Millenario della fondazione dell'Eremo di Camaldoli, delegazione visita Bonarcado - video 1
Millenario della fondazione dell'Eremo di Camaldoli, delegazione visita Bonarcado -
video 1
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Franco Mosconi “La peccatrice perdonata”
Dom Franco Mosconi (Soncino, 1940) è monaco camaldolese e presbitero. Dopo aver conseguito la licenza in Teologia Patristica e Monastica al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, è rientrato a Camaldoli (AR), dove ha svolto anche il servizio di Priore del Sacro Eremo per dodici anni.
Attualmente vive all’Eremo San Giorgio sulla Rocca di Garda, a Bardolino (VR). Al Convegno Ecclesiale di Verona ha tenuto la meditazione di apertura sul tema “Attuare la speranza con uno stile di vita santo”. Collabora con varie riviste per commenti alla Sacra Scrittura e durante l’anno anima numerosi corsi di esercizi spirituali. Ha pubblicato diversi volumi, tra cui “Non sia turbato il vostro cuore: meditazioni sul Vangelo di Giovanni”, “Oggi si è adempiuta questa scrittura”, “La Parola pregata”.
Per tre sere sarà ospite della Diocesi di Mantova all’interno dei “Percorsi di comunione con il Sinodo diocesano” e proporrà la “Lectio divina” intervenendo sul tema “Fraternità e misericordia”. Gli incontri di ascolto della Parola si terranno in Duomo a Mantova venerdì 2 ottobre, venerdì 6 novembre e venerdì 4 dicembre alle 20.45.
In ogni sera si rifletterà su tre brani diversi del Vangelo di Luca:
2 ottobre: “L’amore dei nemici” (Lc 6, 27-38),
6 novembre: “La peccatrice perdonata” (Lc 7, 36-50)
4 dicembre: “La gioia di Dio” (Lc 15, 1-32).
Sito:
Residence Corte Camaldoli - Garda - Lago di Garda Lake Gardasee
Residence Corte Camaldoli, Garda - Lago di Garda, Garda Lake, Gardasee. More info:
Eremo di San Giorgio - Anello del Castellano
Eremo di San Giorgio - Anello del Castellano, Ascoli Piceno, Fraz.ne Rosara 07/11/2018. Stato attuale del percorso e della struttura fatiscente dell'eremo, segnata dal degrado dell'abbandono e dai recenti terremoti.
Recupero donna caduta dalla Rocca di Garda (giugno 2017)
Il 3 giugno scorso una donna di origine romena si approssima ad un balaustra posta sull'orlo di un precipizio sito sulla Rocca di Garda (Vr). Sua figlia sta scattandole delle foto con il panorama lacustre alle spalle. Improvvisamente la balaustra cede e la donna precipita per circa 60 metri. Le immagini narrano del recupero della povera signora.
Ristorante LA ROCCIA - Sirmione Lago di Garda
- Il ristorante LA ROCCIA è situato nel centro si Sirmione, propone una cucina Mediterranea a base di pesce e carne, pizzeria con forno a legna, accogliente in due splendide verande contornate di piante verdi, con tetto apribile, a disposizione un suggestivo ed ampio ristorante interno per la stagione fredda, i suoi locali sono adatti per cene sportive, comitive scolastiche, compleanni, pranzi nuziali e cene aziendali di piccole o grandi dimensioni.
Chiesa eremo di San Donato - Ronchena di Lentiai - Belluno
Chiesa eremo di San Donato - Una perla di spiritualità
Paola Brunello
L’oratorio di San Donato si trova a 380 metri di altitudine sopra l’abitato di Ronchena, in comune e parrocchia di Lentiai, in diocesi di Vittorio Veneto e in provincia di Belluno.
Lo stato attuale del complesso di San Donato si deve ad una serie di importanti interventi di recupero e di restauro ultimati nel 2011.
Anche se molto antico, forse di età longobarda, la prima attestazione documentale dell’oratorio di San Donato è riferita al 1529.
Il Santo cui è dedicato l’oratorio-eremo è San Donato, vescovo e martire di Arezzo, festeggiato il 7 agosto. Il suo culto si radicò tra i Longobardi.
Un edificio semplice di aspetto quattrocentesco, con tetto a capanna e campaniletto a vela e ad unica navata. L’intonaco più antico risale al XV secolo ed è presente nella parete del presbiterio con la raffigurazione di una teoria di santi e nell’aula dove sono state riportate alla luce le croci della consacrazione.
Del XVII secolo i due affreschi a destra dell’altare e sulla parete sud-est con la raffigurazione di due santi.
Percorriamo la teoria dei santi.
La prima figura a sinistra rappresenta San Vittore. La spada e la palma sono due simboli chiari del martirio di questo miles Christi.
Alla sua sinistra Sant’Antonio Abate, eremita, patriarca del monachesimo, uomo di preghiera, lottatore contro i demoni, guaritore degli infermi, direttore di anime.
Madonna in trono con il bambino. La Madonna è seduta in una sede forse marmorea e dalle linee essenziali. Porta manto e veste eleganti con linee morbide. Tiene in braccio Gesù. L’aureola del bambino è crucifera, indossa ai fianchi un perizoma e porta al collo una collana simboli di passione.
San Donato è raffigurato come vescovo in abiti pontificali.
San Pietro è un uomo di mezza età o anziano, dai lineamenti marcati e popolani. Tiene con la mano sinistra il libro e con la destra due chiavi.
Nel presbiterio due affreschi del XVII secolo.
L’affresco sulla parete di fondo potrebbe far pensare a San Bernardo di Chiaravalle. Questa ipotesi di lettura trova una diversa interpretazione collegata alla presenza in loco degli eremiti dell’Ordine di Sant’Agostino, in particolare dell’eremita Pietro da Valdobbiadene, in cui si trova l’eremo di Sant’Alberto Carmelitano o degli Abati. Nell’iconografia Sant’Alberto degli Abati appare spesso con un rametto di giglio in mano e con un libro nell’altra, con abito scuro e manto bianco. Confrontando quindi queste rappresentazioni con il Santo raffigurato nella parete di fondo della chiesa di San Donato, appaiono evidenti gli aspetti comuni. Non si tratterebbe quindi di San Bernardo, ma probabilmente di Sant’Alberto degli Abati.
Nella parete destra, un altro santo raffigurato in piedi; indossa una veste nera e nella mano sinistra sorregge un libro chiuso. E’ stato identificato come Sant’Antonio da Padova, però appare strana l’assenza dei maggiori attributi di riferimento a questo Santo. La presenza degli eremiti dell’Ordine degli Agostiniani porta a supporre che l’affresco potrebbe riferirsi a Sant’Agostino rappresentato talvolta come semplice monaco agostiniano con saio nero e cintura.
In controfacciata è evidente lo stemma con ogni probabilità del Vescovo di Ceneda Marcantonio Agazzi (1692-1710).
Una scritta in tonalità del rosso con caratteri facilmente leggibili: “MVNDA”, imperativo del verbo latino mundare, che significa purificarsi.
L’altare maggiore, XVII-XVIII secolo, in legno scolpito, dipinto, dorato, di autore anonimo. La cornice racchiude una tela di modesta levatura e risalente alla fine del XVII secolo che raffigura la Madonna con il Bambino in trono e i Santi Donato e Bartolomeo.
Nella parete destra la copia della tela di Luigi Cima, realizzata dal pittore locale Toni Piccolotto nel 1961, raffigurante la Madonna di Caravaggio.
L' eremo vero e proprio è formato da due piani collegati da una scala interna.
Dalla fine del XVII secolo alla metà del XVIII secolo è attestata la presenza degli eremiti. Per un lungo periodo furono eremiti dell’Ordine di Sant’Agostino e in seguito del Terz’Ordine Francescano. Gli eremiti presso l’eremo furono al massimo in tre contemporaneamente e un eremita visse qui per ben 37 anni di cui 22 in solitudine. E’ anche evidente dai documenti la loro partecipazione alla vita della parrocchia di Lentiai in diversi servizi e celebrazioni. Di fondata certezza il loro legame con l’ordine degli agostiniani di Feltre del monastero di Ognissanti a sua volta molto legato con la famiglia dei Conti di Cesana e il territorio di loro pertinenza.
Paola Brunello
Mel, 18 marzo 2018
Queste notizie sono tratte da “Chiesa ed Eremo di San Donato. Una perla di spiritualità” di Brunello Paola – tesi per il conseguimento del diploma superiore di Operatore del Turismo Religioso – Bienno Sperimentale Diocesi di Belluno-Feltre e di Vittorio Veneto - 8 maggio 2017
Alcune immagini sono di Dario Tonet
I Paesi di Quinzano e Avesa (Verona)
Altri paesi di Verona in video
Quinzano ed Avesa, sono due vecchi paesi alle porte di Verona, le principali attrazioni sono le 2 antiche chiese, l'Eremo di San Rocchetto a Quinzano sulla collina, e l'Antica Chiesa Camaldolese (del 1202) ad Avesa, adiacente ai vecchi Lavatoi sul Lorì, vedrete poi le verdi colline, con i colori Autunnali, e i tramonti più belli, buona visione. per i cenni storici:
Ps. per visualizzare le foto: