Video Paper Fornace Romana di Massa
Qui giace la fornace
Il MoVimento Cinque Stelle di Massa commemora la sepoltura dell'antica Fornace romana sotto la polvere dell'ignoranza e del menefreghismo di una amministrazione comunale che ancora ha scelto la via più comoda e meno rispettosa per risolvere quello che, invece di un patrimonio di tutti e una risorsa del territorio, è stato visto e gestito solo come un problema.
Non si è guardato all'onore, ma all'onere.
La Fornace, per mano di pochi, qui quindi giace. Ma non tace, perché la nostra voce sarà sempre alta e attenta affichè ciò che è una ricchezza della cittadinanza abbia la valorizzazione e il rispetto che merita.
La fornace di piazza Mercurio
Tra il 2011 ed il 2012, in occasione dei lavori di riqualificazione e valorizzazione storico -- architettonica di Piazza Mazzini nell'ambito dei progetti P.I.U.S.S. (Piani Integrati di Sviluppo Sostenibile), sono stati avviati, dal Comune di Massa, numerosi interventi per il rifacimento della pavimentazione e di alcuni sottoservizi. Le operazioni sono state affiancate da un intensa attività di scavo archeologico, condotta dalla società SeArch snc di Pisa, sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.
Sesto Fiorentino: discarica nell'antica fornace romana
Nell'area dell'insediamento produttivo della Querciola, all'incrocio fra via Amendola e via Nenni, sono stati ritrovati i resti di una fornace risalente all'epoca imperiale romana. Recentemente il sito è stato purtroppo oggetto di atti di vandalismo e addirittura utilizzato come discarica...
Ne parla con noi Mauro Ugolini, insegnante di storia dell'arte ed esperto di storia del territorio, che ci ha segnalato il fatto.
Servizio di Alessio Bernardi.
Fornaci Romane - Lonato Del Garda
Fornace Etrusca a Marzabotto
Demolizione di una tettoia in cemento sulla antica fornace etrusca nella città di Kainua a Marzabotto- Descrizione della Fornace da parte della Direttrice del Museo Nazionale Pompeo Aria Dr. Paola Desantis.
Gruppo Facebook MASSA PICTA presenta: Piazza Mercurio 21-04-2012 Parte 1.wmv
In questi giorni di primavera del 2012, (che sia un segno) durante i lavori di rifacimento della pavimentazione di Piazza Mazzini nel pieno centro storico della città di Massa, sono tornati alla luce i resti di quello che era un vero e proprio quartiere industriale. Una fornace per cuocere anfore e doli. Ceramiche, scorie di fusione dei metalli. Il materiale recuperato, oltre alle strutture, è imponente e getta una nuova luce sul passato della nostra città. E di tutto il comprensorio da Luni fino a Pisa. Durante la settimana della cultura è stata organizzata una conferenza ed una visita guidata agli scavi per illustrare alla popolazione quanto trovato ad oggi e quali sono le prospettive per lo scavo del resto della piazza. Nel video la Dottoressa Cristina Mileti illustra i resti ed i manufatti con dovizia di particolari.
Il Sindaco Moratti alla Fornace Curti
Domenica 17 maggio il Sindaco Moratti ha visitato la famosa Fornce Curti di Via Tobagi 8.
La prima bottega della Fornace era situata alle Colonne di S. Lorenzo sul Naviglio che scorreva dove ora passa la Via De Amicis. Era il lontano 1400 e per volere di Bianca Maria Visconti, moglie dell' allora Duca di Milano Francesco Sforza, si iniziava il cantiere dell' ospedale Maggiore (Ca' Granda) su progetto di Antonio Averulino detto il Filarete. Fu allora che l' esecuzione di parte delle formelle e dei mattoni sagomati modellati dal Solari e dal Guiniforte venne affidata alla Fornace di Giosuè Curti nobile al servizio degli Sforza. Nel medesimo periodo anche Fondulo, architetto e scultore delle formelle della Certosa di Pavia effettuò dai Curti la cottura di molti dei suoi fregi architettonici.
Espandendosi sempre più la città, la fabbrica nel 1700 con Pietro Curti si trasferì sulla Ripa di Porta Ticinese. Poi con Curti Felice si spostò nel 1800 alla Conchetta sul Naviglio Pavese. In questa nuova sede un furioso incendio distrusse molti documenti della famiglia che, in seguito a questa sventura, si trasferì con Curti Attilio nei primi del 1900 nella attuale sede dove, prima Francesco e poi Alberto hanno continuato a mantenere viva la tradizione del cotto lombardo.
La Fornace è sempre stata frequentata da artisti che qui si approvvigionavano di argilla, cuocevano le loro sculture e dipingevano le loro maioliche. Molti di loro sono divenuti celebri, altri no, ma il loro entusiasmo ed attaccamento alla Fornace è sempre stato grande per cui noi li consideriamo tutti grandi artisti.
Attualmente alcuni di loro hanno nella struttura della fabbrica i loro studi.
Il Castello Malaspina
Un venerdì...di Primavera, passeggiando verso il castello.... sotto la pioggia, in mezzo alla nebbia...inusuale qui a Massa.
Isola d'Elba
L'Isola d'Elba è la maggiore dell'Arcipelago Toscano e la più estesa (223,52 km2) fra quelle italiane dopo la Sicilia e la Sardegna. Fa parte amministrativamente della prov. toscana di Livorno ed è situata nel Mar Tirreno sett., tra la Corsica e la Toscana, da cui dista una decina di chilometri e dalla quale è separata tramite il Canale di Piombino; ha forma all'incirca triangolare e sviluppa un perimetro di 118 km, con una lunghezza di 27 km e una larghezza massima di 18.
Prevalentemente montuosa, culmina a 1019 m nel m. Capanne. Le coste dell'Elba, in genere alte e rocciose, sono molto frastagliate e caratterizzate da numerose sporgenze e da profonde insenature, costituite dai golfi di Procchio, di Biodola e di Portoferraio a N, di Campo, di Lacona e della Stella a S, di Mola a E.
La struttura geologica è piuttosto complessa: la sezione occid. è costituita essenzialmente dalla vasta massa granitica del m. Capanne; nella sezione centr. prevalgono formazioni di rocce effusive, mentre in quella orient. sono diffusi le rocce calcaree e arenacee, i micascisti gneissici e gli scisti ardesiaci e carboniosi. Il clima è molto dolce con inverni miti ed estati relativamente fresche.
La popolazione dell'Isola d'Elba(29.274 ab.), distribuita negli otto comuni di Campo nell'Elba, Capolìveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio nell'Elba e Rio Marina, si dedica in prevalenza al turismo in continua espansione. Da tempo inattive sono le miniere di ferro (peraltro di modesta entità) di Rio nell'Elba, di Calamita e di altre località, situate tutte nel settore orient. dell'isola: il minerale veniva interamente esportato ed era lavorato negli altiforni di Piombino, Cornigliano Ligure (Genova) e Bagnoli (Napoli).
Occupata dapprima dai Liguri, poi dagli Etruschi di Populonia, che sfruttarono il ferro nelle loro fornaci, e quindi dai Siracusani (453 a. C.), divenuta romana (Ilva), fu adibita a base navale e vi fu intensificata l'estrazione del ferro. Possesso dei duchi longobardi della Marca Marittima Toscana, fu difesa dalle incursioni saracene e genovesi dai Pisani, finché dopo la battaglia della Meloria (1284), l' Isola d'Elba cadde in mano di Genova che nel 1309 però riconobbe il dominio di Pisa. Nel 1399 tutta l'isola entrò a far parte del Principato di Piombino, possesso degli Appiani (riconosciuto dall'imperatore Massimiliano soltanto nel 1502). Nel corso del sec. XVI subì più volte gli attacchi dei pirati turchi che la devastarono, specie con le incursioni comandate da Khayr ad-Din più noto come il Barbarossa (1534). Carlo V la vendette (1546) a Cosimo I de' Medici duca di Firenze, il quale per difenderla dai Turchi incrementò la costruzione di fortificazioni.
Disputata tra Borboni di Spagna e Asburgo durante la guerra di successione spagnola, venne occupata dagli Inglesi (1796), poi dai Francesi (1799) che con la Pace di Amiens (1802) se la aggiudicarono. Ritiro di Napoleone (dal maggio 1814 al marzo 1815) prima dei Cento Giorni, per il Trattato di Vienna fu unita al Ducato di Toscana fino al 1860, quando venne incorporata al Regno d'Italia.
Nell'isola esistono tracce di cultura neolitica della fase a ceramica impressa, ruderi di forni etruschi per la fusione dei metalli e vari resti di età romana, tra i quali i ruderi di una grande villa romana in opera reticolata in località Le Grotte a 10 km da Portoferraio.
Marsica | Magliano Alpini - Inaugurazione Solenne: Via Cesare Micangeli
Marsica.
A Magliano Dei Marsi, in Onore dell'Alpino Cesare MIcangeli, tra la Cittadinanza commossa, è stata intitolata e inaugurata Via St. Ten. Cesare Micangeli.
Vetrina Toscana a Massa con Spino Fiorito al Castello Malaspina
Il servizio tv di Vetrina Toscana ospite a Spino Fiorito, la manifestazione che si tiene al Castello Malaspina di Massa che unisce l'enogastronomia alla storia
L'acqua linzolu - (fontana dell'Amenano) Catania
Da wikipedia:
A Catania, la fontana dell'Amenano si trova sul lato sud di piazza del Duomo e di fronte al palazzo degli Elefanti.
La fontana, costruita nel 1867 dal maestro napoletano Tito Angelini in marmo di Carrara, rappresenta il fiume Amenano come un giovane che tiene una cornucopia dalla quale fuoriesce dell'acqua che si versa in una vasca dal bordo bombato. L'acqua, tracimando da questa vasca, produce un effetto cascata che dà la sensazione di un lenzuolo. Da qui il modo di dire in siciliano acqua a linzolu per indicare la fontana.
L'acqua che cade dalla vasca si riversa nel fiume sottostante, che scorre ad un livello di circa due metri sotto la piazza.
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No Expo pacifici all'ingresso: Solo mafia cemento e precarietà
Piccola e pacifica manifestazione di protesta contro l'Expo 2015 all'apertura dei cancelli dell'esposizione universale. A metterla in scena, simulando un'ironica promozione dell'evento, è un gruppo di No Expo che ha esposto uno striscione, firmato dal centro sociale Sos Fornace, con la scritta: Il Belpaese delle opportunità, Expo di mafia, cemento e precarietà. Una protesta accompagnata da ironici slogan sul lavoro volontario di molti giovani coinvolti dagli organizzatori.
Testimonianza e Saluti dai nostri Soci Volontari della Ost. Rita Gagliardi Solofra
I nostri volontari presenti al Campo Novi di Modena, partiti con il IV° contingente Anpas in aiuto delle popolazione colpite dal sisma in Emilia.
Felice Halloween! Fabbrica dei mattoni abbandonata di Monterotondo (Roma) - Parte 2
Se volete vedere la fabbrica abbandonata di giorno cliccate qui:
Dal Dire al Fare 2011 - Intervista a Tiberio Tesi - Direttore Risorse Umane Sap Italia
Tiberio Tesi, direttore delle risorse umane per Sap Italia, descrive l'impegno dell'azienda nella valorizzazione delle persone attraverso progetti di welfare familiare rivollti sia agli stakeholder interni che esterni.
Cairo Medioevale
Cairo Montenotte (SV) dal 5 al 10 agosto.... un assaggio....prossimamente: il video intero!
A.Bianchi e D.Ferrati a Massaciuccoli
discesa dal colle Fornaci (o Balbano, o Niquila, o come si chiama...) verso Massaciuccoli