Svolta Per La Fortezza Sveva-Angioina a Lucera 12.8.2017
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Direttore Mimmo Siena
Best Attractions and Places to See in Lucera, Italy
Lucera Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Lucera . We have sorted Tourist Attractions in Lucera for You. Discover Lucera as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Lucera .
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Lucera .
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List of Best Things to do in Lucera, Italy
Cattedrale di Foggia
Duomo Lucera
Duomo
Anfiteatro Romano di Lucera
Museo Civico di Lucera
Fortezza Sveva Angioina
Basilica Santuario di San Francesco Antonio Fasani
Vico Ciacianella
Palazzo Cavalli
Chiesa di Sant’Antonio Abate
Lucera fortezza svevo angioina
CASTELLO SVEVO E FORTEZZA ANGIOINA - Foto Raffaele Battista
DENOMINAZIONE: CASTELLO SVEVO E FORTEZZA ANGIOINA
UBICAZIONE: a nord della città (colle Albano)
EPOCA: 1233-1283
DIMENSIONI: perimetro murario di 900 metri
STATO DI CONSERVAZIONE: precario
DESCRIZIONE:
Panoramica del castello dalla parte meridionaleSorge sul Monte Albano (251 m.) e domina l'estremità superiore del Tavoliere delle Puglie, in un sito già indicato come sede della Rocca diomedea e, successivamente della Rocca romana e dell'Acropoli latina. A partire dal 1233 Federico II di Svevia vi fece erigere il suo Palatium, di cui oggi non restano che le superbe rovine, dette della Cavalleria.
Alla fine della dinastia sveva il palazzo federiciano fu assorbito dal Castrum ordinato all'architetto francese Pietro d'Angicourt da Carlo I d'Angiò il quale, sconfitti i saraceni, vi fece costruire un'ampia muraglia perimetrale dotata di 15 bastioni quadrangolari, 7 torri pentagonali e due maestose torri cilindriche che inglobarono il fortilizio federiciano: una detta del Leone o del Re, snella e semplice, l'altra detta della Leonessa o della Regina, più superba (25 m.), bugnata nella parte inferiore, munita di gattoni e di merli. Con i lavori di riadattamento e di consolidamento (1269-1283), i motivi artistici e le esigenzeVeduta del castello dalla città difensive della Fortezza si composero tanto armoniosamente che ne risultò un edificio notevole per eleganza di costruzione e ricchezza di elementi decorativi: un'ammirevole e poderosa costruzione pentagonale, lunga 900 metri, che racchiude un'area di circa 8 ettari, dalla quale si aprono quattro porte gotiche in pietra da taglio lavorata: la porta di Fiorentino, di Guardiola, di Troia e, la principale, di Lucera.
Sul lato rivolto alla città la scarpata affonda in un largo fossato, dove, secondo la tradizione, si apriva l'accesso ad una segreta galleria sotterranea, adducente al centro della città, fin sotto un pozzo detto dell'Imperatore.
I resti del Palatium di Federico IISempre dalla porta principale si accede alla città per mezzo di un ponte che supera il fossato. Vera miniera archeologica, all'interno della fortezza sono visibili tracce delle diverse epoche, dal neolitico al periodo romano, dall'epoca sveva a quella angioina e aragonese. Buona parte della costruzione crollò in seguito al grave sisma del 1456. Nel 1871, dopo secoli di scempi e di depredazioni, l'intero complesso è stato dichiarato Monumento Nazionale.
(testo di Massimiliano Monaco)
Abbracciamo il Castello - Club Unesco Federico II Lucera - Video
DENOMINAZIONE: CASTELLO SVEVO E FORTEZZA ANGIOINA
UBICAZIONE: a nord della città (colle Albano)
EPOCA: 1233-1283
DIMENSIONI: perimetro murario di 900 metri
STATO DI CONSERVAZIONE: precario
DESCRIZIONE:
Panoramica del castello dalla parte meridionaleSorge sul Monte Albano (251 m.) e domina l'estremità superiore del Tavoliere delle Puglie, in un sito già indicato come sede della Rocca diomedea e, successivamente della Rocca romana e dell'Acropoli latina. A partire dal 1233 Federico II di Svevia vi fece erigere il suo Palatium, di cui oggi non restano che le superbe rovine, dette della Cavalleria.
Alla fine della dinastia sveva il palazzo federiciano fu assorbito dal Castrum ordinato all'architetto francese Pietro d'Angicourt da Carlo I d'Angiò il quale, sconfitti i saraceni, vi fece costruire un'ampia muraglia perimetrale dotata di 15 bastioni quadrangolari, 7 torri pentagonali e due maestose torri cilindriche che inglobarono il fortilizio federiciano: una detta del Leone o del Re, snella e semplice, l'altra detta della Leonessa o della Regina, più superba (25 m.), bugnata nella parte inferiore, munita di gattoni e di merli. Con i lavori di riadattamento e di consolidamento (1269-1283), i motivi artistici e le esigenzeVeduta del castello dalla città difensive della Fortezza si composero tanto armoniosamente che ne risultò un edificio notevole per eleganza di costruzione e ricchezza di elementi decorativi: un'ammirevole e poderosa costruzione pentagonale, lunga 900 metri, che racchiude un'area di circa 8 ettari, dalla quale si aprono quattro porte gotiche in pietra da taglio lavorata: la porta di Fiorentino, di Guardiola, di Troia e, la principale, di Lucera.
Sul lato rivolto alla città la scarpata affonda in un largo fossato, dove, secondo la tradizione, si apriva l'accesso ad una segreta galleria sotterranea, adducente al centro della città, fin sotto un pozzo detto dell'Imperatore.
I resti del Palatium di Federico IISempre dalla porta principale si accede alla città per mezzo di un ponte che supera il fossato. Vera miniera archeologica, all'interno della fortezza sono visibili tracce delle diverse epoche, dal neolitico al periodo romano, dall'epoca sveva a quella angioina e aragonese. Buona parte della costruzione crollò in seguito al grave sisma del 1456. Nel 1871, dopo secoli di scempi e di depredazioni, l'intero complesso è stato dichiarato Monumento Nazionale.
(testo di Massimiliano Monaco)
Fortezza Svevo Angioina Lucera
Video non profit.
#SAVETHECASTLE - Salviamo la Fortezza di Lucera
#SAVETHECASTLE
Salviamo la Fortezza Svevo-Angioina con il perimetro murario tra i più grandi d'Europa!
Sita nella città di Lucera (FG), da più di 20 anni la Fortezza corre uno dei rischi più gravi per un monumento di una certa importanza storico-culturale: il crollo.
Noi vogliamo far sentire la nostra voce e gridare a tutti:
Salviamo la Fortezza di Lucera!
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Video-omaggio realizzato da Pio Mario Jonathan Maiori in collaborazione con Luca Scoccola.
2017
Lucera, il FAI con Art Bonus ripulisce il torrino imbrattato del castello di Federico II
Lucera, il FAI con Art Bonus ripulisce il torrino imbrattato del castello di Federico II.
Di Nico Baratta Foggia, sabato 21 aprile 2018
Ci son voluti tre anni ma alla fine la legalità, il rispetto per la storia, per la cultura, per un luogo che attrattiva turistica mondiale, ha vinto. Stiamo parlando del Castello Svevo-Angioino di Lucera, del grande Imperatore Federico II di Svevia, un pilastro fondamentale della storia culturale-artistica custodita nella città dell’arte, che spesso è oggetto di vandalismo urbano. Oggi, finalmente, una parte di quel prezioso palazzo imperiale, che purtroppo sta cadendo a pezzi per mancanza d’interventi statici risolutori, è stato ripulito da una scritta goliardica dipinta sul torrino. Ciò è stato realizzato per il continuo impegno del FAI –Fondo Ambiente Italiano- di Lucera, delegazione di Foggia, con a capo il suo delegato, l’infaticabile Giuseppe Toziano, utilizzando i fondi dell’Art bonus del MiBACT.
Per la cronaca circa tre anni fa il torrino Castello Svevo-Angioino di Lucera, come detto, fu imbrattato da un gruppo di vandali con una scritta goliardica mediante bombolette spray. Subito la popolazione insorse, chiedendo al Comune un intervento repentino, sia per cancellare lo sfregio sulle storiche mura, sia per acciuffare i responsabili.
Contestualmente il gruppo FAI di Lucera si fece avanti, divenendo parte attiva per rispristinare il luogo storico. Lo fece raggruppando alcuni soggetti privati e dell’amministrazione comunale lucerina affinché si rimediasse per cancellare quelle scritte. Il Comune, con delibera del 12 maggio 2016, individuò nel castello uno dei beni culturali da inserire nella piattaforma “Art bonus”, che, sommariamente, prevede erogazioni liberali per il sostegno alla cultura, con la possibilità di godere di benefici fiscali sotto forma di credito di imposta. Grazie alla sollecitazione degli aderenti al Gruppo FAI di Lucera, alle ditte Eredi Balletta e Schiraldi Cereali anch’esse aderenti con somme di denaro, con l’aggiunta di uno stanziamento comunale, il 09 aprile 2018 è iniziata la ripulitura del torrino, affidata a un restauratore specializzato.
«La delegazione FAI di Foggia con la sezione di Lucera ringrazia i privati e l’Amministrazione comunale di Lucera che hanno reso possibile tale intervento –ha replicato in una nota Giuseppe Toziano-. Con ciò si augura che molti altri privati vogliano utilizzare lo strumento dell’Art bonus per la tutela dei beni culturali del nostro territorio. Come responsabile FAI di Lucera vi aspetto nella nostra “Città d’Arte” per raccontare questo evento positivo alla fine di sensibilizzare tutti. Un’attività che già ha preso il via raggruppando studenti desiderosi di conoscenza, che oltre ad assistere all’attività di ripulitura, scuole di maestria restauratrice descritta dallo stesso restauratore, con un video in 3D si sono deliziati di come ipoteticamente poteva essere l’attuale castello al tempo di Federico II. Infatti, oggi, del castello non v’è rimasto molto. Quel che rimane è visibile dalla Torre della Leonessa da dove si posso ammirare, e perciò capire com’era un tempo quel palazzo, i vari ruderi e la cinta muraria, da dove si ha un panorama mozzafiato, dove –ha concluso Toziano- i Monti Dauni alle spalle aprono nel fronte la piana pugliese. Lucera fa da sentinella».
Art bonus, insomma, in aiuto per un bene artistico-storico-culturale patrimonio del mondo, che sia il FAI, sia il Comune di Lucera, ha saputo utilizzare al meglio. Con la Legge 29 luglio 2014, n. 106 e s.m.i. il Governo Italiano da luogo all’Art bonus, un sistema di incentivi fiscali in favore di privati, enti o società che decidono di fare mecenatismo, cioè di effettuare erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo. Il credito d'imposta, pari al 65% dell'erogazione liberale, è detraibile in 3 anni. Una legge “mecenatesca” del MiBACT in favore per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, a sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione ed altri Enti dello Spettacolo (come previsto dalla norma), anche per la realizzazione, restauro e potenziamento di strutture di enti e istituzioni pubbliche dello spettacolo.
©NicoBaratta all rights reserved - Tutti i diritti sono riservati
Castello Svevo-Angioino di Lucera
IL Castello della mia città e il suo invidiabile panorama
Lucera, il FAI con Art Bonus ripulisce il torrino imbrattato del castello di Federico II
Lucera, il FAI con Art Bonus ripulisce il torrino imbrattato del castello di Federico II
Di Nico Baratta Foggia, sabato 21 aprile 2018
Ci son voluti tre anni ma alla fine la legalità, il rispetto per la storia, per la cultura, per un luogo che attrattiva turistica mondiale, ha vinto. Stiamo parlando del Castello Svevo-Angioino di Lucera, del grande Imperatore Federico II di Svevia, un pilastro fondamentale della storia culturale-artistica custodita nella città dell’arte, che spesso è oggetto di vandalismo urbano. Oggi, finalmente, una parte di quel prezioso palazzo imperiale, che purtroppo sta cadendo a pezzi per mancanza d’interventi statici risolutori, è stato ripulito da una scritta goliardica dipinta sul torrino. Ciò è stato realizzato per il continuo impegno del FAI –Fondo Ambiente Italiano- di Lucera, delegazione di Foggia, con a capo il suo delegato, l’infaticabile Giuseppe Toziano, utilizzando i fondi dell’Art bonus del MiBACT.
Per la cronaca circa tre anni fa il torrino Castello Svevo-Angioino di Lucera, come detto, fu imbrattato da un gruppo di vandali con una scritta goliardica mediante bombolette spray. Subito la popolazione insorse, chiedendo al Comune un intervento repentino, sia per cancellare lo sfregio sulle storiche mura, sia per acciuffare i responsabili, poi rintracciati e sottoposti agli obblighi di legge.
Contestualmente il gruppo FAI di Lucera si fece avanti, divenendo parte attiva per rispristinare il luogo storico. Lo fece raggruppando alcuni soggetti privati e dell’amministrazione comunale lucerina affinché si rimediasse per cancellare quelle scritte. Il Comune, con delibera del 12 maggio 2016, individuò nel castello uno dei beni culturali da inserire nella piattaforma “Art bonus”, che, sommariamente, prevede erogazioni liberali per il sostegno alla cultura, con la possibilità di godere di benefici fiscali sotto forma di credito di imposta. Grazie alla sollecitazione degli aderenti al Gruppo FAI di Lucera, alle ditte Eredi Balletta e Schiraldi Cereali anch’esse aderenti con somme di denaro, con l’aggiunta di uno stanziamento comunale, il 09 aprile 2018 è iniziata la ripulitura del torrino, affidata a un restauratore specializzato.
«La delegazione FAI di Foggia con la sezione di Lucera ringrazia i privati e l’Amministrazione comunale di Lucera che hanno reso possibile tale intervento –ha replicato in una nota Giuseppe Toziano-. Con ciò si augura che molti altri privati vogliano utilizzare lo strumento dell’Art bonus per la tutela dei beni culturali del nostro territorio. Come responsabile FAI di Lucera vi aspetto nella nostra “Città d’Arte” per raccontare questo evento positivo alla fine di sensibilizzare tutti. Un’attività che già ha preso il via raggruppando studenti desiderosi di conoscenza, che oltre ad assistere all’attività di ripulitura, scuole di maestria restauratrice descritta dallo stesso restauratore, con un video in 3D si sono deliziati di come ipoteticamente poteva essere l’attuale castello al tempo di Federico II. Infatti, oggi, del castello non v’è rimasto molto. Quel che rimane è visibile dalla Torre della Leonessa da dove si posso ammirare, e perciò capire com’era un tempo quel palazzo, i vari ruderi e la cinta muraria, da dove si ha un panorama mozzafiato, dove –ha concluso Toziano- i Monti Dauni alle spalle aprono nel fronte la piana pugliese. Lucera fa da sentinella».
Art bonus, insomma, in aiuto per un bene artistico-storico-culturale patrimonio del mondo, che sia il FAI, sia il Comune di Lucera, ha saputo utilizzare al meglio. Con la Legge 29 luglio 2014, n. 106 e s.m.i. il Governo Italiano da luogo all’Art bonus, un sistema di incentivi fiscali in favore di privati, enti o società che decidono di fare mecenatismo, cioè di effettuare erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo. Il credito d'imposta, pari al 65% dell'erogazione liberale, è detraibile in 3 anni. Una legge “mecenatesca” del MiBACT in favore per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, a sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione ed altri Enti dello Spettacolo (come previsto dalla norma), anche per la realizzazione, restauro e potenziamento di strutture di enti e istituzioni pubbliche dello spettacolo.
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Italia Sud Lucera 2006 Festa della Madonna del Carmine
MI SCUSO PER LE IMMAGINI BREVI E I RUMORI DEL VENTO MA ERA DIFFICILE RIPRENDERE LA CERIMONIA IN MOVIMENTO
FORGIVE IMAGES FOR SHORT AND NOISE OF WIND BUT IT WAS DIFFICULT TO RESUME IN MOVING CEREMONY
Con mia moglie Antonella nel Luglio 2006 eravamo di passaggio per Lucera in Puglia,
casualmente ci siamo imbattuti in questa festa del 16 luglio,
in onore della Madonna del Carmine con la processione lungo le principali strade del centro abitato, con fuochi d'artificio
With my wife Antonella in July 2006 we were passing to Lucera in Puglia,
fortuitously led us in this celebration of July 16,
in honor of Our Lady of Mount Caramel with the procession along the main streets of town, with fireworks
Lucera domina il Tavoliere delle Puglie; città che deriva il suo nome da due parole etrusche Luc (bosco) ed Eri (sacro), Città antichissima, di origine osca, adagiata su tre colli, Lucera fu abitata fin dal neolitico. Capitale della Daunia fino al 1806 (prima di cedere il titolo alla città di Foggia) fu prima città greca, poi colonia romana e duranta la dominazione di Augusto si arricchì di importanti monumenti, fra cui l'anfiteatro, le terme, alcuni circhi e diversi templi paesani. Per gran parte del XIII secolo la storia della città si identifica con le vicende della colonia saracena, costituita da Federico II, in seguito al trasferimento dei musulmani dalla Sicilia, con l'obiettivo di creare un fedele esercito. Fu proprio questa presenza a conferire alla città un carattere arabo. Alla dinastia sveva successe quella angioina e la città di Lucera assunse il nome di Città di Santa Maria. Proprio sulle rovine di un'antica moschea fu innalzata una grandiosa cattedrale in stile gotico situata in una suggestiva piazza (i lavori furono ultimati nel 1311 dall'architetto Pietro D'Angicourt). Di età sveva e angioina è pure il castello eretto da Federico II fra il 1235 e il 1240. A Federico si deve la costruzione del Palatium, noto anche come Cavalleria, di cui non resta che un basamento tronco piramidale. Costruite da Carlo I d'Angiò, le mura perimetrali, munite di torri, sono lunghe circa 900 metri e racchiudono il palazzo federiciano.
Nella cornice di piazza del Duomo fu anche girato uno dei film più popolari di Massimo Troisi, Le vie del Signore sono finite.Lucera dominates Tavoliere of Puglie; city that derives its name from two words Etruscan Luc (wild) and Eri (sacred), ancient city of Oscan origin, lying on three hills, Lucera was inhabited since the Neolithic. Capital of Daunia until 1806 (before handing the title to the city of Foggia) was a Greek city, then a Roman colony, and during the rule of Augustus became rich of important monuments, including the amphitheater, the baths, some circuses and other temples villagers. For most of the thirteenth century the history of the city is identified with the history of the colony Saracen, established by Frederick II, following the transfer of Muslims from Sicily, with the aim of creating a loyal army. It was this presence to give the city an Arab. In the Swabian dynasty Angevin that happened and the city of Lucera took the name of City of Santa Maria. Just on the ruins of an ancient mosque was erected a magnificent Gothic cathedral situated in a picturesque square (the work was completed in 1311 by Peter D'Angicourt). Old Swabian and Angevin is also the castle built by Frederick II between 1235 and 1240. A Federico was responsible for the construction of Palatium, also known as Chivalry, which is not that a truncated pyramid base. Built by Charles I of Anjou, the perimeter walls, carrying towers are about 900 meters long and enclose the palace Frederick.
In the frame of Piazza del Duomo was also shot one of the most popular film of Massimo Troisi, The ways of the Lord is finished.
Lucera... e i suoi tesori di Raffaele Battista
Lucera, a 18 Km. da Foggia, ha origini antichissime, testimoniate ancora oggi da reperti che risalgono al neolitico, all'età del bronzo, alla presenza dei Greci, dei Dauni fino all'epoca romana e imperiale.
Alleata di Roma contro i Sanniti, Lucera venne elevata a colonia di diritto latino; colonia militare in epoca augustea, nel I secolo a.C. Marco Vecilio Campo vi fece costruire in onore di Ottaviano il maestoso Anfiteatro.
Dominata dai Normanni fino al 1200, la storia della città si intrecciò con quella degli Svevi ed in particolare con quella di Federico II, che fece della città una delle roccaforti del suo potere e vi trasferì, nel 1224, una colonia della popolazione saracena dalla Sicilia.
Lucera sorge su tre colli, sul più alto dei quali, il Monte Albano, Federico II fece costruire la sua splendida dimora imperiale, il Palatium (1233), circondato, dopo la sconfitta degli Svevi ad opera degli Angioini (1268), da imponenti mura a formare la maestosa Fortezza svevo-angioina che ancora oggi domina la città.
Negli anni della presenza federiciana Lucera visse un periodo di grande sviluppo civile ed economico e si arricchì di splendide testimonianze dell’arte musulmana di cui ancora oggi si ritrova traccia, per esempio, visitando la torretta saracena del XIII secolo e la Via alle Mura nei pressi di Porta Troia.
La Basilica Cattedrale, magnifico esempio di stile gotico-angioino, è sorta agli inizi del ‘300 per celebrare la vittoria degli Angioini sui Saraceni e dedicata a Santa Maria, patrona della città. Dello stesso periodo è la Chiesa di San Francesco, oggi Santuario.
Anche in epoche successive Lucera svolse un ruolo importante nell’economia del territorio: fu capoluogo della Capitanata e del Contado del Molise fino al 1806 e nel tempo si arricchì di nuove istituzioni, come il Tribunale, la Biblioteca Civica, il Teatro “Garibaldi”, il Museo “Fiorelli”, il Convitto Nazionale “Bonghi” e numerosi palazzi gentilizi, che conservano ancora oggi splendide corti, arredi sontuosi ed affreschi originali.
Attualmente la città conta più di 35.000 abitanti, ha il titolo di Città d’Arte ed è stata inserita tra le Città Europee di Eccellenza 2007 con il progetto EDEN della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ un importante centro culturale ed amministrativo della Provincia di Foggia e per la sua posizione strategica nel territorio conserva l’appellativo di Chiave di Puglia.
Il Castello di Federico II di Svevia
A Lagopesole, in Basilicata, questo splendido castello medioevale, residenza di caccia dell'imperatore Federico II di Svevia.
Lucera (FG): Impianti eolici incombono sul Castello di Federico II
Un vero assalto, un assedio in una valle dominata dalla vista del Castello Federiciano
Importanti Sviluppi Per Il Castello di Lucera 26.8.2017
Speciale News Web 24 Online
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Manfredonia, il castello e la Corte degli Svevi (HQ)
Manfredonia, 26 Luglio 2008 castello svevo-angioino-aragonese, rievocazione medievale. Manfredonia is a town of Apulia, in southern Italy, on the borders of Mount Gargano. It was built by King Manfred in 1256 not far from the ruins of the ancient Sipontum, destroyed by an earthquake in 1223. The oldest part of the Manfredonia castle, which stands in the centre of town, looking towards the sea, was built by Manfred of Hohenstaufen around 1256. The castle now houses the Archaelogical Museum containing the precious Daunian stelai decorated slabs of limestone from the Daunian civilization.
RAI 3 Ulisse il sistema dei castelli in Puglia Lucera
'Luceria 1269' 750° Anniversario Assedio della città e fondazione della fortezza di Lucera studio9tv
“Luceria 1269”- 750° Anniversario - Assedio della città e fondazione della fortezza di Lucera L’Associazione storico-culturale “Imperiales Friderici II” ( impegnata da tempo nella ricerca storica medievistica, nella divulgazione e rievocazione filologica dell’età sveva (Living History e Reenactment), e il blog “Lucera: memoria e cultura” ( in coorganizzazione e con il patrocinio del Comune di Lucera, e con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, dell’Università degli Studi di Foggia, della Società di Storia Patria per la Puglia, dell’Associazione del Centro di Studi Normanno-Svevi di Bari, del Club Unesco “Federico II” di Lucera, delle delegazioni del FAI di Foggia e Lucera, di IgersFoggia, dell’Istituto Comprensivo “Bozzini-Fasani” e della Galleria “Manfredi” di Lucera, in occasione del 750° anniversario dell’assedio di Luceria Saracenorum e della fondazione della fortezza angioina, presentano una serie di appuntamenti culturali per commemorare entrambe le ricorrenze.
Link di riferimento su Facebook e Instagram dell’iniziativa: Luceria 1269 - 2019
Gli eventi e le attività in programma:
- Mostra “In castris in obsidione Lucerie - la storia, i protagonisti e le ricostruzioni”, dal 25 Aprile al 10 Maggio 2019, presso la Galleria “Manfredi” di Lucera (Corso Manfredi, 12).
I contenuti della mostra, già presentati nel marzo 2015 presso il Museo di Archeologia Urbana “Giuseppe Fiorelli” di Lucera, saranno arricchiti e riproposti negli spazi della Galleria “Manfredi” con l’esposizione di pannelli esplicativi roll-up, manichini, ricostruzioni di equipaggiamenti e manufatti ad uso civile e militare inseriti in percorsi tematici didattico-divulgativi.
- Attività collaterali (già calendarizzate):
Nella serata di Martedì 30 Aprile, dalle ore 19,00, presso la Galleria Manfredi, verrà effettuata la seguente performance:
- Martedì 30 aprile: “Primus canticum” a cura del Gruppo “Ensemble Bona Fides” facente parte dell’Associazione Porta San Severo. Direzione artistica a cura di Mosé la Cava.
Le mattine del 3 e 4 Maggio, dalle ore 10,30, presso la Galleria Manfredi, saranno presentati, a cura degli Autori, i seguenti libri:
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