Il dialetto aquilano tra passato e presente - 15 Marzo 2011
Convegno presso l'aula magna del Corpo Forestale dello Stato, via della Polveriera, L'Aquila, 15 Marzo 2011.
Relatori: Prof. Francesco Avolio, Prof. Giovanni De Gasperis, Dott.Teresa Giammaria, Dott. Laura Passacando.
Viene presentato il prototipo di ALEICA: Atlante Linguistico Etnografico Informatizzato della Conca Aquilana.
LIONI (AV-Irpinia-Italy) - LA CASA DI BABBO NATALE *** THE HOUSE OF SANTA CLAUS -
Chi ha detto che Babbo non esiste ? Venite a Lioni (AV-Irpinia-Italy) incontrerete Babbo Natale nella sua bellissima casa piena di sorprese e potrete visitare gli splendidi mercatini di Natale.-- Who said that Santa Claus does not exist? Come Lioni (AV-Irpinia-Italy) will meet Santa Claus in his beautiful house full of surprises and you can visit the beautiful Christmas markets.-- Lioni è un comune italiano di 6.420 abitanti della provincia di Avellino in Campania e nei giorni festivi e nel fine settimana arriva anche a 10.000 abitanti.Territorio :Il paese si estende su una superficie di 46,2 chilometri quadrati con un territorio compreso tra i 450 e i 1.579 metri s.l.m. ed una densità di 132,3 abitanti per km². Fa parte del Parco dei Monti Picentini. I comuni confinanti sono Bagnoli Irpino, Calabritto, Caposele, Morra De Sanctis, Nusco, Sant'Angelo dei Lombardi, Teora.Dista 48 chilometri dal capoluogo di provincia. È uno dei paesi colpiti dal violento terremoto dell'Irpinia del 23 novembre 1980.Il centro sorge a 550 metri s.l.m. È circondato da campagne verdi caratterizzate dalla presenza delle tipiche costruzioni rurali.
Clima: L'inverno è rigido con frequenti piogge. La temperatura scende spesso sotto lo zero tra i mesi di dicembre e febbraio. Abbondanti sono anche le nevicate. Nel periodo primaverile e autunnale frequenti sono invece le nebbie che, dalla sera, si protraggono fino al mattino seguente causando spesso gelate. L'estate risulta abbastanza mite. In questo periodo raramente si superano i 35 gradi.Classificazione climatica: Zona D, Gr-G 2022.Idrografia :Fiumi -Lioni è attraversato dal fiume Ofanto, il terzo più importante fiume del Mezzogiorno dopo il Sele ed il Volturno.
Storia :Le origini del nome :Probabilmente deriva dal nome della persona proprietaria di quelle terre: Leo, il cui genitivo è Leonis, ossia di Leo che veniva usato per identificare il terreno appartenente alla sua famiglia . Ci sono altre teorie avanzate da diversi studiosi. Secondo gli scritti di Vincenzo Maria Santoli nel saggio sulla Mefite e dintorni, pubblicato alla fine del Settecento, i Lionesi discenderebbero dai Liguri Apuani che furono presenti nel Sannio intorno al II secolo a.C.. Alcuni vedono infatti anche una relazione tra il nome Liguri e Lioni (Liguri-Liuri-Liuni-Lioni). Altri fanno notare che in realtà i Liguri Apuani furono sì presenti nelle zone del Sannio, ma in un territorio lontano da quello che fu poi l'insediamento dei lionesi. A questo si aggiunge il fatto che si trattava di in un numero esiguo di persone (furono infatti trasferiti forzatamente). Per quanto invece riguarda l'etimologia della parola si fa anche notare che vi è una forzatura nel cambiare il nome Liguri in Lioni. Più plausibile sembra l'ipotesi che Lioni prenda il nome da un antico monumento in cui sono effigiati dei leoni]. Ancora oggi infatti, davanti al municipio, si può ammirare uno dei due magnifici leoni di pietra (uno è andato distrutto nel terremoto del 1732).Primi insediamenti Il nome del paese appare per la prima volta in un atto di donazione datato 883, con il quale il principe longobardo Sicardo concede alla badessa di S. Sofia una proprietà sita in Leoni. Nei Registri Angioini si legge di diversi reclami (tra il 1289 e il 1306) avanzati da alcuni feudatari di Oppido verso i colleghi di S.Angelo. Questi avrebbero disposto una serie di agevolazioni per chi volesse andare a coltivare le terre sulla riva sinistra dell'Ofanto facendo si che i contadini di Oppido si trasferissero a Li Lyuni, abbandonando le vecchie terre. Ritornando all'ipotesi della discesa dei Liguri Apuani nelle zone del Sannio Irpino, pare che una violenta guerra che distrusse Ferentino, Oppido e Lioni (uno dei vici di quella città), costringesse alla fuga gli abitanti di quelle terre per evitare la morte o la prigionia. Il Senato Romano pensò allora di ripopolare quella zone facendovi trasferire (forzatamente) le tribù ribelli dei Liguri. Costoro furono divisi in quattro colonie una delle quali occupò l'alta valle dell'Ofanto insediandosi nei vecchi territori di Ferentino. Cominciò dunque a svilupparsi il Vico de li Lyuni dove nacquero i primi abituri, che non erano nient'altro che grotte nelle quali ancora oggi rimangono tracce di abitazione. -the first noele-yancy-
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